arwen ha scritto:Hai ragione, ma visto che è un NOME proprio, non è sbagliato mettere le maiuscole.

Sbagliato? no, no, anzi è obbligatorio, in italiano, come in altre lingue, per il Padre e per il Figlio, ma se tu non credessi nella Trinità potrebbe essere lecito non metterla nel caso dello Spirito Santo. Ha una sua logica. Ciò che non ha logica è l’interpretazione geovista a supporto di questa tesi riduttiva, perché la Scrittura la smentisce. Ora io trovo perfettamente normale che un cristiano possa essere, per così dire, un po’ “eretico”, e possa credere e interpretare Dio a modo suo, e negare la Trinità, o la verginità perenne di Maria ecc.. Ma, specie nel primo caso, ciò va contro al Testo Sacro, per cui se tu, come i TdG, ti affidi solo a quel testo, e non alla tradizione apostolica, se non vi aderisci cadi in un’autocontraddizione. Autocontraddizione che poi è inevitabile, perché è la Bibbia stessa che spesso si contraddice, per cui se la segui in modo pedissequo, se non la inserisci in un disegno più complesso (la tradizione apostolica, appunto) per forza di cose finirai per contraddirti anche tu.
Molto più coerenti le altre traduzioni di marca più o meno protestante, antiche e moderne, da Lutero, alla King James, alla Diodati, dalle traduzioni francesi, spagnole ecc. fino alle traduzioni rumene, lituane ecc.: tutte, ne ho controllate una trentina, hanno Spirito Santo con la maiuscola. Ma tutte queste traduzioni sono state effettuate da filologi e teologi seri, che si son digeriti prima mattoni di libri, mentre i sedicenti “filologi” geovisti alle spalle non hanno altro che i laterizi della WTS.
Ciò premesso, cara
Arwen, sei stata molto perspicace nell’interpretare la volontà di Geova. Ti proporrò per la carica di consigliere aggiunto nel caso il CD abbia in programma di deliziarci con una nuova traduzione.
