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Dottrina del riscatto secondo i TdG: Riflessioni...

Inviato: 30/09/2014, 7:57
da Socrate69
Una dottrina fondamentale dei testimoni di Geova è quella del riscatto, riscatto pagato da Gesù con il sacrificio della sua stessa persona a Dio, per far riacquistare all'umanità la libertà dal peccato adamico.
Il significato della parola "riscatto", secondo Treccani, è, questa : In diritto privato, liberazione da un obbligo contrattuale attuata mediante il pagamento di una somma o la rinuncia a una parte dei propri diritti.
Ricordo gli esempi fatti nelle sue pubblicazioni dalla WTS che illustravano con disegni tipo Adamo (e nudo, per essere ancora più leggero...) e Gesù (vestito, lui...), ognuno su un lato di una bilancia, ad indicare l'equivalenza del riscatto pagato dal perfetto Gesù con il perfetto Adamo, che perse la benedizione divina.
Altri esempi si facevano, dicendo che è come se l'umanità sotto il peccato adamico era stata presa in ostaggio da Satana e che tramite il suo sacrificio Gesù aveva liberato gli uomini sotto l'impresa del peccato.
Ma, allora, a chi pagò il prezzo del peccato Gesù mediante la sua perfetta vita : a Dio, o a Satana, dato che l'umanità era stata estraniata da Dio ed era caduta sotto il dominio del Diavolo ?
E, se il prezzo del riscatto è stato pagato da Gesù, come mai Dio ci mette così tanto a reagire ?
La liberazione tanto ambita, perché non è avvenuta subito, come quando si paga il prezzo per liberare gli ostaggi ?

Inviato: 30/09/2014, 19:40
da Gianni27
Socrate69 ha scritto:Una dottrina fondamentale dei testimoni di Geova è quella del riscatto, riscatto pagato da Gesù con il sacrificio della sua stessa persona a Dio, per far riacquistare all'umanità la libertà dal peccato adamico.
Il significato della parola "riscatto", secondo Treccani, è, questa : In diritto privato, liberazione da un obbligo contrattuale attuata mediante il pagamento di una somma o la rinuncia a una parte dei propri diritti.
Ricordo gli esempi fatti nelle sue pubblicazioni dalla WTS che illustravano con disegni tipo Adamo (e nudo, per essere ancora più leggero...) e Gesù (vestito, lui...), ognuno su un lato di una bilancia, ad indicare l'equivalenza del riscatto pagato dal perfetto Gesù con il perfetto Adamo, che perse la benedizione divina.
Altri esempi si facevano, dicendo che è come se l'umanità sotto il peccato adamico era stata presa in ostaggio da Satana e che tramite il suo sacrificio Gesù aveva liberato gli uomini sotto l'impresa del peccato.
Ma, allora, a chi pagò il prezzo del peccato Gesù mediante la sua perfetta vita : a Dio, o a Satana, dato che l'umanità era stata estraniata da Dio ed era caduta sotto il dominio del Diavolo ?
E, se il prezzo del riscatto è stato pagato da Gesù, come mai Dio ci mette così tanto a reagire ?
La liberazione tanto ambita, perché non è avvenuta subito, come quando si paga il prezzo per liberare gli ostaggi ?

La dottrina del riscatto a Dio è per loro solamente una mezza verità, manipolata dal CC dei tdg, di un modo che i suoi adepti non si accorgono. Cominciano il soggetto col citare qualche verso di verità, che finisce poi co cadere nel vuoto, con delle promesse camuffate che sfociano solo a servire con zelo i lor derettori, per portar loro grande profitto.
Il riscatto dell’umanità pagato a Dio da Cristo Gesù mediante la sua morte sulla croce, cui è il sacrificio che riacquista l’uomo a Dio. Non è la nostra libertà dal peccato adamico. Adamo con l’inganno di Satana, ubbidì di sevire il peccato propostogli dal diavolo, e quindi divenne schiavo del peccato; quindi, schiavo di Satana che è il re del peccato e delle tenebre.
Dio a sua volta, fin dal giorno della caduta nel peccato, propose contro il diavolo (rappresentato dal serpente) che gli avrebbe fatto schiaccire la testa dal Figlio umano della donna che lui aveva ingannato, cioè: Gesù.
Adamo a causa del peccato perse non solo le benedizioni di Dio, ma soprattutto la vita eterna. Acquistò perciò, la natura peccaminosa, e la morte, talché tutta l’umanità nasce con la natura peccaminosa e muore.
Ora il sacrificio di Cristo, toglie sì, il peccato del mondo, ma non il peccato di quelli (del mondo) che si compiacciono di rimanere nel peccato satanico, rifiutandosi di appartenere a Cristo, a cui Dio ha dato tutti coloro che diventano suoi seguaci, ai quali Cristo Gesù disse : Sarete miei testimoni (Atti 1:8) Infatti, vi è un corpo unico dei seguaci di Cristo, ed un unici Spirito, come pure siete stati chiamati ad un’unica speranza. (Ef.4:4). Purtoppo, per dogma del CD la seconda classe dei tdg devono rifiutarsi d’andare al cielo, secondo le Scritture, perché non appartengono alla Sposa di Cristo, e lo si vede che non si cibano della santa cena, ossia: del pasto serale.
Il sacrificio di Cristo fu un’offerta a Dio per la salvezza di coloro che avrebbero creduto, poiché, siccome tutti gli uomini son peccatori, e Dio come nemico del peccato, per distruggere il peccato avrebbe dovuto distruggere di nuovo tutta l’umanità. Mentre a suo tempo, perché Cristo ha tolto via i peccati dei suoi fedeli con la sua morte, Dio a sua volta giustifica tutti quelli che sono di Cristo.
Chi crede il Cristo non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome del Figlio di Dio (Giov.3:18)
Aspettiamo così il tempo della chiusura della sua Chiesa universale.
E in nessun altro è la salvezza, poiché non vi è sotto il cielo alcun altro nome che sia dato agli uomini per salvarli (Atti4:13)
Gianni27

Inviato: 19/03/2016, 15:38
da Panacca
Un Agromento così intrigante in 3 anni solo una risposta?!?! :help:

Inviato: 19/03/2016, 17:31
da nico70
A pag.175 di "Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca" è scritto: La bibbia spiega che alla morte l'individuo è prosciolto o assolto da tutti i peccati commessi. Essa dice: "Colui che è morto è stato assolto dal suo peccato". Romani 5:7. Questo significa che i resuscitati saranno giudicati in base a quello che faranno durante il giorno del giudizio, non a quello che hanno fatto prima di morire."

A pag. 63 dello stesso libro è scritto:" Ma possiamo chiedere liberamente perdono a Dio sulla base del riscatto, fiduciosi che egli ci ascolterà".

Si tratta di due interpretazioni, made in Watch tower.

Innanzitutto, Rom 5,7 non è correttamente interpretato e secondo la loro spiegazione, contraddice seconda Corinzi 5,10, che dice:

"Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finchè era nel corpo, sia in bene che in male."

O anche lettera agli Ebrei 9,27: "Per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio."

Quello che WT definisce "riscatto" nella chiesa ha un valore molto più grande, la "redenzione".
Non è sufficiente pregare e chiedere a Dio il perdono per beneficiare del dono della redenzione.
Nel vangelo di Giovanni al capitolo 3, Gesù parla di una nuova nascita necessaria per entrare nel regno di Dio. Una nuova nascita da acqua e da Spirito. Adombrava il sacramento del battesimo.

Il concetto è spiegato bene in lettera ai Romani capitoli 5 e 6 ( vi consiglio il testo CEI)

Rom 6,3-4 dice: O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte , perchè come Cristo fù resuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in un vita nuova."

Quindi la redenzione,è per chi ha fede, accetta di diventare cristiano e decide di farsi battezzare, non certo con un battesimo di dedicazione come i tdg ma con il battesimo in Spirito Santo, comandato da Gesù, e celebrato dai primi cristiani. Si legga bene Atti capitolo 19.

La chiesa cattolica crede che il battesimo tolga il peccato originale Rom 5,15; Sal 50,7; e tutti i peccati Atti 2,38; Atti 22,16 ecc.
Il battesimo,non ci toglie la possibilità di peccare di nuovo ( Rom 6,12), ma noi cattolici, crediamo anche in quanto scritto in Gv 20, 22-23.

Ciao a tutti.

Inviato: 19/03/2016, 18:00
da Panacca
Dunque, in due parole, il Riscatto a chi è stato Pagato?!?!

Inviato: 19/03/2016, 20:18
da Tranqui
Panacca ha scritto:Dunque, in due parole, il Riscatto a chi è stato Pagato?!?!
A Dio ? :boh:

Inviato: 20/03/2016, 8:42
da nico70
Panacca ha scritto:Dunque, in due parole, il Riscatto a chi è stato Pagato?!?!

Gesù stesso si è offerto come agnello sacrificale.

Gv 1,29:"Ecco l'agnello di Dio,ecco colui che toglie il peccato del mondo!"

1 Cor 5,7:"Togliete via il lievito vecchio,per essere pasta nuova, poichè siete azzimi. E infatti Cristo nostra Pasqua è stato immolato!

Inviato: 20/03/2016, 9:47
da Panacca
nico70 ha scritto:
Panacca ha scritto:Dunque, in due parole, il Riscatto a chi è stato Pagato?!?!

Gesù stesso si è offerto come agnello sacrificale.

Gv 1,29:"Ecco l'agnello di Dio,ecco colui che toglie il peccato del mondo!"

1 Cor 5,7:"Togliete via il lievito vecchio,per essere pasta nuova, poichè siete azzimi. E infatti Cristo nostra Pasqua è stato immolato!

ma è anche scritto:

- in Giovanni 7::28
E io non sono venuto di mia propria iniziativa

Poi questo riscatto a chi è stato pagato????? :boh:

Inviato: 20/03/2016, 9:50
da Panacca
LIALA ha scritto:
Panacca ha scritto:Dunque, in due parole, il Riscatto a chi è stato Pagato?!?!
A Dio ? :boh:
Che dire????

Mai sentito di uno che si paga il riscatto da solo!?!?!?

Inviato: 20/03/2016, 17:38
da nico70
Gv 7, 28 (CEI):"Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: < Certo voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo conosco, perchè vengo da lui ed egli mi ha mandato."
Gesù stava parlando a quei Giudei increduli che in lui vedevano un semplice uomo, ma non il messia ( il Figlio di Dio).Parlava della sua missione.

Prima ho detto chi ha pagato "il riscatto" e come facciamo a beneficiarne.
Comunque ora, la domanda specifica è, a chi è stato pagato il riscatto?

E' bruttissima la parola, riscatto, in questo contesto ( ripeto viene usata da WTS, ma non dalla chiesa), rende Dio come un aguzzino, come qualcuno che ti estorce del denaro per non farti del male.
E' ancora in " Argomenti attivi" la discussione su "Massacri biblici" che da l'idea di un Dio amante di stragi.Io invece in quest'ultimo argomento posso vedere solo "la pazienza infinita" di Dio che dico purtroppo si adatta e attende la conversione di questo popolo (antico Israele) che ha usanze barbare. popolo che tocca con mano la sua potenza e non capisce ( Esodo, passaggio nel mar Rosso, la manna dal cielo ecc.), stesso popolo stupido che non perde tempo a costruirsi . un vitello d'oro, a mormorare perchè non ha l'acqua, che si abbandona all'idolatria ecc.( faccio un altro piccolo esempio, sul "libello di ripudio" cito Mt 19,8:" Per la durezza dei vostri cuori Mosè, vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così....")
La legge compresa quella del taglione ( Esodo 21,23-25) è stata data da Dio al popolo e nella sua coerenza ha dimostrato che va rispettata ( certamente abolita da Gesù, Mt 5).
La redenzione ( un dono di Dio) è frutto dell' applicazione di quella legge, conseguenza dell' avvertenza data ad Adamo "Perchè quando tu ne mangiassi, certamente moriresti,". E se agli Ebrei è stato detto che chi pecca, deve morire, quella legge, deve essere applicata.E Dio a sue spese da l'esempio.
Applicata su chi? L'uomo Gesù Cristo, il Figlio di Dio!
Trovatemi chi, quale essere umano è capace di far morire o solo soffrire suo figlio, per colpe altrui.
Allora io non ci vedo più, un riscatto, pagato da chi a chi, ma vedo la coerenza, l'amore gratuito, la giustizia e anche il sacrificio, forse, sopratutto quello,da parte di Dio che sempre, vuole salvarci.
La morte di Cristo ( chi crede) se accettata con la conversione e il battesimo, ci salva dalla geenna eterna.

Comunque ho trovato che di questo si è già, parlato. Lo trovate in argomenti dottrinali, di Brisa, del 25/2/2011 "Solo Dio mi può redimere"

Un saluto a tutti.

Un Dio che chiede riscatti?

Inviato: 20/03/2016, 19:51
da domingo7
Veramente il buon Dio ribadì più volte di preferire la misericordia al sacrificio (Osea 6,6) e la venuta di Cristo avvenne per la salvezza e non per il sacrificio. Accettò invece l'offerta del sacrificio di Cristo in sostituzione della morte e della condanna dei peccatori.

Dio amò tanto il mondo da mandare il suo Figlio Unigenito, affinché chiunque avesse creduto in lui non morisse, ma avesse la vita eterna. Dio non mandò il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvasse per mezzo di lui (e anche perché Israele evitasse lo sterminio di Tito che nel 70 d.C. perpetrò un genocidio terribile, eliminando fisicamente oltre un milione di poveri ebrei).

Gli uomini preferirono però le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.

La parabola dei vignaiuoli omicidi (Matteo 21,33-44) mostra chiaramente che la croce fu una scelta obbligata, imposta non dall’amore di Dio verso la sofferenza ma dalla malvagità umana e dall’ostinato rifiuto della Parola di Dio, dell'annuncio dei Profeti e del Messaggio di Cristo.

Anche la parabola del banchetto nuziale (Matteo 22,1-14) insegna poi come Dio non abbia inviato suo Figlio nel mondo per per immolarlo sulla croce ma per celebrare le nozze messianiche con il popolo d'Israele, per ristabilire un'alleanza eterna con tutta l'umanità e per inaugurare un regno glorioso su tutto il creato (Daniele 2,44; Daniele 7,27; Daniele 12,1-2).

Il rifiuto ostinato del Salvatore cambiò brutalmente il corso della storia, obbligando Gesù a seguire la via del Calvario. Sembra pertanto logico concludere che non è tanto Dio che avrebbe potuto salvare diversamente l’uomo, ma piuttosto l’uomo che avrebbe potuto salvarsi in modo differente, accettando Cristo, il suo Regno ed il suo Vangelo…..

In pratica, Gesù Cristo si trovò di fronte ad una scelta forzata, imposta dalla perversa alleanza della malvagità umana (Giovanni 8,37) con i deliri di potere di Satana il Diavolo (Matteo 4,8-9). La croce avrebbe potuto essere evitata solo rinunciando definitivamente all'annuncio del Vangelo o, peggio, stringendo un'alleanza infame con il Principe delle Tenebre.

La prima soluzione avrebbe congelato tutte le prospettive di salvezza dell'umanità, mentre la seconda soluzione avrebbe prodotto un messianesimo invasato, potente, glorioso e sanguinario. L'obbedienza di Cristo al Padre si manifestò quindi, non tanto nel piacere perverso e masochista di accettare la sofferenza, di soddisfare ad una richiesta assurda di un sacrificio o di compiacere la morte fine a se stessa, ma piuttosto nel lucido proposito di abbracciare con infinito amore l'unica via ancora aperta e praticabile. A ciò va aggiunto il fatto che, senza la discesa di Cristo agli inferi (1 Pietro 3,19-20), tutta l'umanità morta nei secoli precedenti sarebbe rimasta confinata in eterno nello Sheol, triste luogo di tenebre e di oblio, dove non era neppur possibile lodare Iddio (Salmo 6,6; Salmo 115,17; Isaia 38,18) e dove le catene della morte trattenevano inesorabilmente la discendenza di Adamo.

Cristo diventò partecipe della natura umana, per ridurre all'impotenza, mediante la morte, colui che della morte aveva il potere, cioè il diavolo, liberando così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita (Ebrei 2,14-15).

Sembra pertanto di poter concludere che le tanto abusate argomentazioni sulla "soffrenza redentrice" e sul "riscatto pagato ad un Dio brigante" siano in qualche modo ambigue, paradossali ed incomplete.

Dio non volle redimere il mondo attraverso la sofferenza o il pagamento riscatto per perpetuare su questa terra un'eterna valle di lacrime, ma volle salvare il mondo grazie al suo amore infinito, amore che portato all'estreme conseguenze finì addirittura per accettare l'offerta sacrificale della morte in croce del suo Figlio Unigenito per salvare i peccatori.

Di fatto, chi insiste nello sbandierare le tesi della "sofferenza salvifica" e del "riscatto pagato ad un Dio assetato di sangue" finisce spesso per comportarsi in modo non troppo diverso del filosofo francese Montaigne che, sempre a proposito di gente assetata, saltando alcuni passaggi logici, sosteneva, con grande gusto del paradosso e con piena convinzione, che "i cibi salati dissetano".

Evidentemente il famoso sillogismo "il salame fa venire sete, la sete fa bere e il bere disseta" conserva tuttoggi una sua logica validissima, che viene però totalmente perduta o fraintesa se si ricorre a scorciatoie linguistiche, a ipotesi scettiche e a slogan gratuiti.

Inviato: 20/03/2016, 20:03
da Panacca
dunque anche Adamo sarà salvato grazie a Sacrificio di Gesù????

poi tra l'altro ha peccato Adamo, che colpa ha la sua progenie!?!?

Non è scritto che i figli non devono essere messi a morte per colpa dei Padri!?!?!

Faccio fatica a capire il meccanismo,

Inviato: 20/03/2016, 21:06
da domingo7
I figli di Adamo non condividevano le colpe di Adamo ma furono gravemente indeboliti dalle scelte di Adamo.

Del resto i figli di un alcoolizzato o di un malato di AIDS non hanno colpe personali ma i comportamenti spregiudicati dei padri possono avere minato la loro salute psichica, fisica e morale.

Rendendosi conto di ciò, il buon Dio ristabilì un certo equilibrio, facendo godere loro i benefici portati dal sacrificio di Cristo.

Inviato: 20/03/2016, 23:20
da nico70
domingo7 ha scritto:I figli di Adamo non condividevano le colpe di Adamo ma furono gravemente indeboliti dalle scelte di Adamo.

Del resto i figli di un alcoolizzato o di un malato di AIDS non hanno colpe personali ma i comportamenti spregiudicati dei padri possono avere minato la loro salute psichica, fisica e morale.

Rendendosi conto di ciò, il buon Dio ristabilì un certo equilibrio, facendo godere loro i benefici portati dal sacrificio di Cristo.
Ciao domingo,pienamente d'accordo che i tre giorni che Gesù è stato nello sheol ha annunziato la salvezza "agli spiriti che attendevano in prigione" (1Pt 3,19); ti chiedo, se puoi chiarire questo tuo ultimo passaggio.
Parli di un equilibrio ristabilito che ha fatto godere i benefici del sacrificio di Cristo,i figli di Adamo, cioè Abele, Caino e gli altri figli e figlie che ebbero Adamo ed Eva? In quale periodo?
Ti riferisci alla prima Pietro o vuoi dire altro?

Nico70

Inviato: 21/03/2016, 9:56
da domingo7
Ciao domingo,pienamente d'accordo che i tre giorni che Gesù è stato nello sheol ha annunziato la salvezza "agli spiriti che attendevano in prigione" (1Pt 3,19); ti chiedo, se puoi chiarire questo tuo ultimo passaggio.
Parli di un equilibrio ristabilito che ha fatto godere i benefici del sacrificio di Cristo,i figli di Adamo, cioè Abele, Caino e gli altri figli e figlie che ebbero Adamo ed Eva? In quale periodo?
Ti riferisci alla prima Pietro o vuoi dire altro
Si, penso che la salvezza di Cristo abbia avuto anche effetto retroattivo, andando a sanare tutte le inevitabili ingiustizie conseguenti all'eredità tarata del peccato originale.

I figli, nipoti e pronipoti di Eva e di Adamo non avevano colpa alcuna delle scelte dei loro progenitori ma tuttavia si trovarono minati gravemente dalla ribellione antica.

L'episodio narrato da Pietro può essere inteso in senso letterale se si crede all'immortalità dell'anima (Cristo scende nello sheol e libera tutti quelli che per la colpa di Adamo non possono contemplare Dio) o in senso allegorico se non si crede all'immortalità dell'anima (Cristo offre al Padre il suo sacrificio a favore dei suoi carnefici e di tutti gli uomini (passati, presenti e futuri), immersi nelle tenebre dell'ignoranza e non pienamente consapevoli né della colpa di Eden né tantomeno di quella del Calvario .... perché purtroppo non sanno quello che fanno)

Inviato: 24/12/2017, 19:45
da Panacca
Nel frattempo a qualcuno è venuto in mente a chi è stato pagato il riscatto!?!?!

Inviato: 24/12/2017, 21:49
da Romagnolo
Àsi dice che il riscatto sia stato pagato a Dio da Dio,...ma secondo te vale come spiegazione?