"...poiché nel giorno in cui ne mangerai morrai."

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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siculo
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Caro nabucodonosor

Messaggio da siculo »

Premetto prima di tutto che un biblista come il Card. Ravasi la pensa esattamente come da sempre ho letto la creazione io: si tratta di un racconto mitologico che non rispecchia la storia reale della nasciata dell'uomo. Quindi per me la creazione è solo un racconto simbolico che non può essere preso alla lettera.
Non c'è stato nessun albero piantato realmente, è solo un simbolo che sta a denotare la "eterna" tendenza dell'uomo a farsi uguale a Dio volento stabilire per proprio conto ciò che è bene da ciò che è male. Quindi Adamo è ogni uomo che dice quando è giusto porre fine ad una vita di sofferenza con l'eutanasia o lo stesso aborto. Ravasi dice che Adamo è mio padre, sono io e sarà mio figlio.
Fatto questo preambolo, il peccato adamico è quindi il voler farsi uguali a Dio per vivere senza Dio. Ecco quindi la cacciata dall'eden che altro non è che la rottura della relazione tra l'uomo e Dio che è proprio la condizione del peccato. Capisco che questa lettura è completamente incompatibile con quella letterale dei TdG, ma quest'ultima è veramente difficile da accettare. Mi rifiuto di vedere in Dio come colume che si mette a tentare Adamo piantando un albero con lo scopo, in caso di disubbidienza, di farlo morire. Questo è un dio sadico e non il padre benevolo di cui parla Gesù. In ogni caso, anche nella lettura letterale della creazione di Genesi, non si capisce per quale motivo al cap. 3 Dio si preoccupa di dare dei vestiti all'uomo. Si era forse pentito di aver punito l'uomo con la morte? :boh:
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domingo7
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Carissimo Siculo

Messaggio da domingo7 »

Capisco che oggi le interpretazioni simboliche vanno molto per la maggiore
ma nella chiesa cattolica (diversamente da quanto accade nei tdG e nelle comunità protestanti)
c'è sempre stato posto per una pluralità di vedute

tanto che già nei primi secoli
la chiesa di Antiochia si distinse per le sue interpretazioni letterali
mentre quella di Alessandria per le sue riletture allegoriche ....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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domingo7
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Carissimo Siculo

Messaggio da domingo7 »

Anche accettando un esegesi alleorica del giardino di Eden (uno stato di grazia e non un luogo geografico), della creazione dalla terra (produzione dell'uomo da altre specie di progenitori viventi mediante qualche forma di evoluzione) e dell'albero della conoscenza del bene e del male (oggetto di scelta e non elemento botanico), il peccato di Adamo risulta frutto di una disobbedienza ad un limite e ad un divieto e non ribellione aperta e tracotante contro il Dio creatore.

La fissazione di un divieto e di un limite permettono alla lungimirante misericordia divina di ridurre la forza eversiva del peccato originale, che detona e dirompe comunque contro una norma, senza però aggredire direttamente l'amore e l'onnipotenza divina.

Rimane così il beneficio dell'inventario, la possibilità che la colpa di Adamo sia attribuibile ad Eva
e che la scelta di Eva sia frutto dell'inganno del tentatore, della superficialità, della stupidità e della curiosità

così che il rapporto tra Dio e l'uomo non è compromesso in modo irrimediabile
ma va a farsi benedire solo lo stato di grazia
in cui l'uomo viveva e nel quale ha scelto di non vivere più
mettendo in dubbio l'onestà, la buona fede e l'amore di Dio
per dare retta ai sospetti ed alle illazioni di un angelo malvagio
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siculo
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Messaggio da siculo »

Carissimi tutti del forum, io francamente faccio fatica a vedere nel peccato adamico la semplice infrazione di una regola. Il punto è che il frutto del bene e del male indica in fin dei conti l'attitudine dell'uomo a farsi uguale a Dio per vivere senza Dio. Quindi il vero senzo del peccato non è quello di non rispettare i divieti della legge, ma è quello di vivere una vita senza Dio, non riconoscendo il proprio essere creautara come subordinazione totale e assoluta rispetto a Dio Padre. Se ci pensate bene questo tema viene riproposto potentemente nel NT quando Gesù prima e Paolo dopo non fanno altro che rimarcare come la legge da sola non basta per la salvezza dell'uomo. Ciò che realmente conta è il rapporto intimo ed esclusivo con Gesù Cristo (e quindi con Dio per voler rendere attuale il VT, a dimostrazione del resto che solo la piena divinità di Cristo può dare senso a tutta la Bibbia). Solo se l'uomo rimane innestato in Cristo riesce a vivere da subito la vita eterna nella assoluta pienezza e completezza, chi invece decide di non ricoscere questa autorità e crede di poter andare avanti senza Dio, ecco che diventa un ramo secco, esce fuori dall'Eden e tutto questo, alla fine della nostra vita, si traduce nella seconda morte.
Volendo dare un significato lettera ai primi capitoli di Genesi, credo che si scada veramente in situazioni paradossali e banali. Io mi rifiuto di pensare a Dio come colui che mette alla prova l'uomo con il giusto di vedere come reagisce, così come mi rifiuto di credere che in passato abbia massacrato e distrutto intere città o fatto perire anche i canguri dell'australia per i peccati commessi da uomini che vivevano sul Tigri e l'Eufrate. Questo non è un Dio giusto e misericordioso, ma è un Dio padrone e aguzzini lontano anni luce dal Dio Padre che ci ha rivelato Gesù. Quindi credo che l'unica via di uscita sia quello di trascendere dal significato lettera di buona parte del VT e di cogliere solo il significato simbolico alla luce di quanto Dio ci ha rivelato nel NT per il tramite di Gesù Cristo.
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domingo7
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carissimo Siculo

Messaggio da domingo7 »

Volendo dare un significato lettera ai primi capitoli di Genesi, credo che si scada veramente in situazioni paradossali e banali. Io mi rifiuto di pensare a Dio come colui che mette alla prova l'uomo con il giusto di vedere come reagisce, così come mi rifiuto di credere che in passato abbia massacrato e distrutto intere città o fatto perire anche i canguri dell'australia per i peccati commessi da uomini che vivevano sul Tigri e l'Eufrate. Questo non è un Dio giusto e misericordioso, ma è un Dio padrone e aguzzino lontano anni luce dal Dio Padre che ci ha rivelato Gesù. Quindi credo che l'unica via di uscita sia quello di trascendere dal significato lettera di buona parte del VT e di cogliere solo il significato simbolico alla luce di quanto Dio ci ha rivelato nel NT per il tramite di Gesù Cristo.
Dio mise all'uomo dei semplici paletti per evitare che Adamo, lasciato libero a se stesso, si sbandasse in modo irrimediabile

Su un diluvio così universale da sterminare anche i poveri canguri in Australia, penso che non esista un consenso unanime neanche presso i cristiani più fondamentalisti della Bible Belt americana: la portata del diluvio potrebbe essere stata estesa ma comunque localizzata, cioè diffusa al solo 'ecumene, il mondo allora conosciuto .....

Sullo sterminio dei popoli cananei, mi pare poi che il buon Dio sia stato molto più Signore degli uomini nell'ultimo secolo, avendo dato più di mezzo millennio per il loro ravvedimento ed avendo provveduto alla loro sostituzione con i figli di Israele solo in modo molto lento e graduale ....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Angelo 35
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Messaggio da Angelo 35 »

siculo ha scritto: Mi rifiuto di vedere in Dio come colume che si mette a tentare Adamo piantando un albero con lo scopo, in caso di disubbidienza, di farlo morire. Questo è un dio sadico e non il padre benevolo di cui parla Gesù. In ogni caso, anche nella lettura letterale della creazione di Genesi, non si capisce per quale motivo al cap. 3 Dio si preoccupa di dare dei vestiti all'uomo. Si era forse pentito di aver punito l'uomo con la morte? :boh:
a quel tempo l'uomo viveva in mezzo alla natura ,
forse l'albero della conoscienza del bene e del male era il mezzo che più di altri ricordava i limiti dell'uomo ogni giorno,
non esisteva la scrittura,
poi se Dio già era al corrente che la ribellione che iniziava o era già in atto nel mondo angelico o era forse solo all'inizio...non sò,
dare un avvertimento attraverso il simbolo del frutto del limite della conoscenza del bene e del male
è stato un atto di amore
e non di sadicismo,
se Adamo dopo la tentazione di satana si fosse limitato a chiedere a Dio spiegazioni senza mangiarne subito non sarebbe finita cosi.
Per la nostra guarigione ci ha parlato mediante le sue stesse sofferenze e ha preferito nascondersi nel silenzio per un pò di tempo e lasciarci in mezzo ad un mare di apostasia e di verità parzialmente comprese affinchè dà parte nostra non smettiamo mai di cercare e ricercarlo affinchè siamo sufficentemente pronti quando ritorna.
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Messaggio da siculo »

Angelo 35 ha scritto:
a quel tempo l'uomo viveva in mezzo alla natura ,
forse l'albero della conoscienza del bene e del male era il mezzo che più di altri ricordava i limiti dell'uomo ogni giorno,
non esisteva la scrittura,
poi se Dio già era al corrente che la ribellione che iniziava o era già in atto nel mondo angelico o era forse solo all'inizio...non sò,
dare un avvertimento attraverso il simbolo del frutto del limite della conoscenza del bene e del male
è stato un atto di amore
e non di sadicismo,
se Adamo dopo la tentazione di satana si fosse limitato a chiedere a Dio spiegazioni senza mangiarne subito non sarebbe finita cosi.
Scusa Angelo, perchè dovrebbe essere un limite da non valicare conoscere il bene e il male? Non è quello che tutti noi ci affrettiamo a fare con i nostri figli, spiegando loro ciò che è bene da ciò che è male? Quello che non capisco è questa idea comune a tutti i TdG di vedere nell'albero una prova per tenere a bada eventuali ribellioni dell'uomo ancora più gravi. Guardate che Dio non è come i bambini capricciosi che sono gelosi di quello che hanno e devono essere i soli ad avvantaggiarsene. E' banale pensare che Dio si metta a fare a braccio di ferro con l'uomo per vedere chi è il più forte e potente e debba fare di tutto per dimostrare la sua maestà e potenza. Questo è un Dio orgoglioso e prepotente ancora una volta lontano anni luce dal Padre amorevole che ci ha rivelato Gesù.
Comunque leggendo il capitolo 3 di Genesi, è da notare che non è la disobbedienza in sè a produrre la morte futura di Adamo ed Eva. Infatti dal versetto 22 si capisce che se Adamo fosse rimasto nell'Eden e avesse mangiato dell'albero della vita, avrebbe continuato a vivere comunque in eterno. Dio è quindi costretto a scacciarlo dal giardino in modo da non fargli mangiare il frutto della vita. Personalmente resto sempre dell'idea che solo una lettura simbolica di questi versetti può avere un senso compiuto per tutti noi. Banalmente infatti oggi l'uomo avrebbe dovuto trovare questo giardino dell'Eden sulla terra se questo fosse realmente esistito. Ma come sappiamo tutti non c'è traccia di cherubini con spade infuocate a guardia di questo paradiso terrestre, del resto da nessuna parte si dice che lo stesso giardino venne distrutto da Dio dopo la cacciata di Adamo ed Eva.
Il tutto ha quindi solo un senso simbolico per dire che, se l'uomo vuole farsi uguale a Dio (Gen. 3:5) per vivere quindi senza di Lui, commette un peccato grave dato che è proprio l'uomo che si pone fuori dal favore divino troncando i sui rapporti con il creatore (cacciata dall'Eden). Questo stato di lontananza produce quindi la morte (in tutti i sensi) dell'uomo e questo altro non è che l'inferno per come lo intende la chiesa Cattolica, dato che è una condizione che vive l'uomo nel momento in cui rifiuta l'amicizia con Dio scegliendo volutamente il peccato.
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Angelo 35
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Messaggio da Angelo 35 »

siculo ha scritto: Scusa Angelo, perchè dovrebbe essere un limite da non valicare conoscere il bene e il male? Non è quello che tutti noi ci affrettiamo a fare con i nostri figli, spiegando loro ciò che è bene da ciò che è male? Quello che non capisco è questa idea comune a tutti i TdG di vedere nell'albero una prova per tenere a bada eventuali ribellioni dell'uomo ancora più gravi. Guardate che Dio non è come i bambini capricciosi che sono gelosi di quello che hanno e devono essere i soli ad avvantaggiarsene. E' banale pensare che Dio si metta a fare a braccio di ferro con l'uomo per vedere chi è il più forte e potente e debba fare di tutto per dimostrare la sua maestà e potenza. Questo è un Dio orgoglioso e prepotente ancora una volta lontano anni luce dal Padre amorevole che ci ha rivelato Gesù.
.
Ciao siculo,
Cosa avrebbe dovuto fare Dio?
doveva forse dire ai primi uomini "fate tutto quello che volete amatevi odiatevi riproducetevi e ammazzatevi tanto non vi darò nessun castigo anzi agli assassini e a chi fà del male lascio la vita eterna lo stesso"
sarebbe questo un buon Dio?
io non penso
Per la nostra guarigione ci ha parlato mediante le sue stesse sofferenze e ha preferito nascondersi nel silenzio per un pò di tempo e lasciarci in mezzo ad un mare di apostasia e di verità parzialmente comprese affinchè dà parte nostra non smettiamo mai di cercare e ricercarlo affinchè siamo sufficentemente pronti quando ritorna.
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Messaggio da siculo »

Angelo 35 ha scritto:
siculo ha scritto: Scusa Angelo, perchè dovrebbe essere un limite da non valicare conoscere il bene e il male? Non è quello che tutti noi ci affrettiamo a fare con i nostri figli, spiegando loro ciò che è bene da ciò che è male? Quello che non capisco è questa idea comune a tutti i TdG di vedere nell'albero una prova per tenere a bada eventuali ribellioni dell'uomo ancora più gravi. Guardate che Dio non è come i bambini capricciosi che sono gelosi di quello che hanno e devono essere i soli ad avvantaggiarsene. E' banale pensare che Dio si metta a fare a braccio di ferro con l'uomo per vedere chi è il più forte e potente e debba fare di tutto per dimostrare la sua maestà e potenza. Questo è un Dio orgoglioso e prepotente ancora una volta lontano anni luce dal Padre amorevole che ci ha rivelato Gesù.
.
Ciao siculo,
Cosa avrebbe dovuto fare Dio?
doveva forse dire ai primi uomini "fate tutto quello che volete amatevi odiatevi riproducetevi e ammazzatevi tanto non vi darò nessun castigo anzi agli assassini e a chi fà del male lascio la vita eterna lo stesso"
sarebbe questo un buon Dio?
io non penso
Ciao Angelo, il punto è che Dio non ha rimproverato ad Adamo ed Eva questi peccati. Mi chiedevo solo perchè si sarebbe tanto adirato di fronte ad un Adamo ed Eva in grado di capire la differenza tra il bene e il male, non è quello che cerchiamo di fare noi con i nostri figli mettendoli in guardia dai pericoli del mondo?
Quello che contesto comunque è l'idea di piantare realmente un albero con il solo fine di mettere alla prova l'uomo. Questo è un Dio sadico dato che se non lo avesse piantato oggi saremmo tutti felici e contenti, certo d'inverno sentiremmo tutti freddo per via della nostra nudità, ma sarebbe stato questo un fastidio di poco conto in relazione al benefico della vita eterna. :risata:
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Angelo 35
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Messaggio da Angelo 35 »

siculo ha scritto:Mi chiedevo solo perchè si sarebbe tanto adirato di fronte ad un Adamo ed Eva in grado di capire la differenza tra il bene e il male, non è quello che cerchiamo di fare noi con i nostri figli mettendoli in guardia dai pericoli del mondo?
il problema è che non erano in grado di capire la differenza tra il bene e il male,
e non che erano già in grado di farlo.
Cristo è uno dei mezzi che Dio usa e userà per farci capire la differenza tra il bene e il male.
Dio ci vuole simili a Lui.
Satana lo sapeva e ha anticipato le cose per una via sbagliata.
Dio ha creato un'altra strada attraverso il Cristo.
ci vuole tempo ...mà riuscirà
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Messaggio da siculo »

Angelo 35 ha scritto:
siculo ha scritto:Mi chiedevo solo perchè si sarebbe tanto adirato di fronte ad un Adamo ed Eva in grado di capire la differenza tra il bene e il male, non è quello che cerchiamo di fare noi con i nostri figli mettendoli in guardia dai pericoli del mondo?
il problema è che non erano in grado di capire la differenza tra il bene e il male,
e non che erano già in grado di farlo.
Cristo è uno dei mezzi che Dio usa e userà per farci capire la differenza tra il bene e il male.
Dio ci vuole simili a Lui.
Satana lo sapeva e ha anticipato le cose per una via sbagliata.
Dio ha creato un'altra strada attraverso il Cristo.
ci vuole tempo ...mà riuscirà
Caro Angelo, quindi Dio voleva alla fine che l'uomo fosse in grado di capire la differenza tra il bene e il male, solo che la via seguita per opera del serpente era sbagliata? Poi ha mandato suo Figlio per che invece erha mostrato il modo corretto?
Ma tu ce lo vedi Dio che si mette a fare come i burocrati, che bocciano una determinata pratica solo per vizio di forma, quando nella sostanza è corretta? Come è possibile scadere così tanto nella banalità quando ci si approccia alle cose di Dio?
Dio, prima di Gesù, aveva dato la legge al popolo ebraico per capire cosa è bene da cosa è male, ma come saprai neanche questa bastava all'uomo per la sua salvezza. S. Paolo in Romani continuamente ripete che la legge non basta per la nostra salvezza, lo stesso Gesù in Giovanni 3 arriva a dire che bisogna rinascere in acqua e Spirito per entrare nel regno Dio, quindi caro Angole non basta conoscere la Bibbia a memoria per avere la vita eterna.
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Angelo 35
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Messaggio da Angelo 35 »

siculo ha scritto: quindi caro Angole non basta conoscere la Bibbia a memoria per avere la vita eterna.
infatti ,conoscerla a memoria senza poi manifestare opere giuste ...sarebbe meglio l'ignoranza almeno si è un pò scusati.
la conoscenza comporta serie responsabilità verso Dio.
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