Riflessione su 1Corinti 15,28

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Ray
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Già scritto in precedenza.

Messaggio da Ray »

Quixote ha scritto:Che il NT non dimostri la Trinità è un dato. Che non la neghi, è un altro. Quanto insulse paiono le vostre polemiche, che a volte nulla invidiano alle peggiori boiate dei TdG…
:capo:

Certo che leggendo è riflettendo sulle scritture del canone fissato dalla "Chiesa" qualche dubbio viene,sullo Spirito Santo c'è poco
da sottolineare che può indurre a credere che sia la terza persona,anzi gli gnostici pensavano che fosse Maria
la madre di Gesù (Sophia)mentre su Gesù c'è molto di più, c'è l'esempio di
quando le guardie chiesero chi era Gesù il nazareno nell'orto degli ulivi ,alla risposta di Gesù :" sono io"tutti indietreggiarono
è caddero a terra.

Per la deità in Gesù ?
Perché ? il D-o di Mosè ? :boh:
Giovanni 18-19
18,1 Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli. 2 Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli. 3 Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi. 4 Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?». 5 Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era là con loro anche Giuda, il traditore. 6 Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. 7 Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». 8 Gesù replicò: «Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano».
Poi c'è quella che preferisco, l'apostolo Tommaso il dubbioso :'Mio Signore e mio Dio' (Gv 20,28)

Per finire c'è il vangelo di Tommaso:
84.) Gesù disse: - Io sono la Luce: quella che sta sopra ogni cosa; io sono il Tutto: il Tutto è uscito da me e il Tutto è ritornato in me¹. Fendi il legno, e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai².

Il tutto è uscito da me ...,c'è da supporre che anche in Tommaso quindi una parte di una certa corrente
cristiana ,credeva che Gesù fosse D-o.

Ma come mai da Corinto siamo arrivati nel Getsemani ?
:ciao:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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virtesto
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Bella domanda ...

Messaggio da virtesto »

...quest'ultima di Ray. Da 1/corinti 15/28 siamo passati ai Getsemani. Questo è IL PROBLEMA di tante discussioni in questo Forum. Uno propone un tema all'inizio ; si sta su quel tema pochissimo tempo poi si passa subito ad altro. Si va molto sul personale , si gioca a fare gli stambecchi fra due Foristi, si banalizza tutto e poi, come in questo caso, si parla della Trinità. Ma che c'entra?

Se andate su quei due o tre Forum importanti in tema di religione, noterete che in tutta la discussione tutti rimangono sul tema in questione senza divagare e far ping-pong banali. Certamente per fare questo occorre conoscere la materia e portare argomenti inerenti al tema.

Io qui mi sono inserito sul tema iniziale e ho notato con piacere che è stato apprezzato. Allora ho pensato di inserire una seconda lenzuolata in merito. Lì c'era tanto da discutere. Nessuno ha reagito e siete andati avanti a fare cazzeggio. Buona notte a tutti.
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Vieri
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Un grazie a Virtesto.....

Messaggio da Vieri »

virtesto ha scritto:...quest'ultima di Ray. Da 1/corinti 15/28 siamo passati ai Getsemani. Questo è IL PROBLEMA di tante discussioni in questo Forum. Uno propone un tema all'inizio ; si sta su quel tema pochissimo tempo poi si passa subito ad altro. Si va molto sul personale , si gioca a fare gli stambecchi fra due Foristi, si banalizza tutto e poi, come in questo caso, si parla della Trinità. Ma che c'entra?

Se andate su quei due o tre Forum importanti in tema di religione, noterete che in tutta la discussione tutti rimangono sul tema in questione senza divagare e far ping-pong banali. Certamente per fare questo occorre conoscere la materia e portare argomenti inerenti al tema.

Io qui mi sono inserito sul tema iniziale e ho notato con piacere che è stato apprezzato. Allora ho pensato di inserire una seconda lenzuolata in merito. Lì c'era tanto da discutere. Nessuno ha reagito e siete andati avanti a fare cazzeggio. Buona notte a tutti.
"Per chi ha orecchi per intendere intenda...." ed ancora nonostante tutto ci sento bene ed ho apprezzato la tua benevola "tirata di orecchi", almeno per il sottoscritto.....

Del resto devi anche capire che primo siamo degli "umani" e quindi "propensi al dibattito (leggasi:"polemicuccia") specie se pungolati nel vivo" ed anche "interattivi" cioè propensi a "menare il "can per l'aia"......

Però l'argomento di base è sempre stato interessante ed onestamente le parole di San Paolo:
1Corinzi 15,28
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

hanno lasciato sicuramente spazio all'interpretazione della "Trinità" dove "Dio sia tutto" è sicuramente da interpretare per i cattolici nella presenza del padre, del Figlio, e della Spirito Santo.....
Buona giornata
:strettamano:
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

A informazione di chi frequenta il forum. non rilevante, ma trasparente per quel che mi concerne, mi viene segnalato, in privato, che le seguenti mie parole, da me espresse il 28-09/2016, 1:16, in questo trhread:
Appare evidente l’operazione ideologica portata avanti dal sedicente comitato traduttivo della WTS. E ove non bastasse si potrebbero portare almeno altri venti passi di ἐν πᾶσιν ove la TNM traduce nella norma, il significato basilare di ἐν πᾶσιν.
sono state inserite in un forum di matrice geoviana, di cui non rileva fornire l’indirizzo, per la nullità del fatto, e per l’inconsistenza dell’episodio.

Per quel che mi riguarda ho motivo di dubitare che si tratti di appropriazioni di qualcuno ostile ai TdG, cui non avrei che da suggerire di comportarsi in maniera piú cristallina, non perché roba mia, ma perché mi pare poco onesto presentarsi, qui o altrove, con parole altrui.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Vieri
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Ray, carissimo...sei in fase mistica?

Messaggio da Vieri »

Ray ha scritto:
Quixote ha scritto:Che il NT non dimostri la Trinità è un dato. Che non la neghi, è un altro. Quanto insulse paiono le vostre polemiche, che a volte nulla invidiano alle peggiori boiate dei TdG…
:capo:

Certo che leggendo è riflettendo sulle scritture del canone fissato dalla "Chiesa" qualche dubbio viene,sullo Spirito Santo c'è poco
da sottolineare che può indurre a credere che sia la terza persona,anzi gli gnostici pensavano che fosse Maria
la madre di Gesù (Sophia)mentre su Gesù c'è molto di più, c'è l'esempio di
quando le guardie chiesero chi era Gesù il nazareno nell'orto degli ulivi ,alla risposta di Gesù :" sono io"tutti indietreggiarono
è caddero a terra.

Per la deità in Gesù ?
Perché ? il D-o di Mosè ? :boh:
Giovanni 18-19
18,1 Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli. 2 Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli. 3 Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi. 4 Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?». 5 Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era là con loro anche Giuda, il traditore. 6 Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. 7 Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». 8 Gesù replicò: «Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano».
Poi c'è quella che preferisco, l'apostolo Tommaso il dubbioso :'Mio Signore e mio Dio' (Gv 20,28)
Per finire c'è il vangelo di Tommaso:
84.) Gesù disse: - Io sono la Luce: quella che sta sopra ogni cosa; io sono il Tutto: il Tutto è uscito da me e il Tutto è ritornato in me¹. Fendi il legno, e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai².

Il tutto è uscito da me ...,c'è da supporre che anche in Tommaso quindi una parte di una certa corrente
cristiana ,credeva che Gesù fosse D-o.
Ma come mai da Corinto siamo arrivati nel Getsemani ?
:ciao:
Ciao carissimo, lo sai che a me piace sempre un po' scherzare ma effettivamente devo dire che " Arlecchino disse la verità scherzando" poichè mi ha fatto molto piacere, e concordo :ok: che primo, abbia preso dei passi del vangelo CEI e non dei soliti tdg, e che poi, anche nel "tuo" tanto amato e citato Vangelo di Tommaso, abbia rilevato una decisa concordanza relativa alla presenza non scritta ma intuibile del concetto di Trinità.
In effetti, se ti ricordi avevo accettato a suo tempo il tuo invito a leggere anche il protovangelo di Tommaso trovandone anch'io in molti passi decise concordanze con gli altri 4 canonici...

Tra l'altro, con tuo suggerimento, leggo ancora:

Giovanni 20:20-31
20 Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

La mia domanda allora è questa:
Se Gesù Cristo non fosse stata una terza persona della trinità e VERAMENTE figlio di Dio, come avrebbe potuto arrogarsi il diritto Lui da semplice"profeta illuminato" ma non Dio di alitare ( e quindi donare) lo Spirito Santo ?
Tra l'altro leggo questo commento:
Chi può perdonare e ritenere i peccati degli altri?
Giovanni 20:23
In primo luogo, è solo Dio che può perdonare i peccati, un fatto che è forse implicito nell'uso del passivo "saranno perdonati, ritenuti". Ma gli 11 apostoli avevano un ruolo in questo perdono, anche se è un ruolo secondario. Infatti i verbi non solo sono passivi ma anche perfetti: letteralmente "di chiunque perdonate/ritenete i peccati gli saranno stati perdonati/ritenuti" oppure "stanno in uno stato di perdono, stanno perdonati". Il perdono divino viene prima dall'azione degli apostoli. Diversamente dal brano simile in Matteo 18:18, che è nel contesto della disciplina della chiesa, qui siamo nella missione (Gv 20:21) con l'aiuto dello Spirito Santo (Gv 20:22).
Trovo ancora.
Vangelo di Matteo (Mt 9, 1-8)
Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. BIBBIA CEI 2008
Altre citazioni sul vangelo sulla capacità di "perdonare i peccati" da parte di Gesù le possiamo trovare :

Vangelo di Marco (Mc 2, 1-12)
Vangelo di Luca (Lc 5, 17-26)

Ritornando al tema iniziale sulla riflessione su 1Corinti 15,28
La CEI traduce"...perché Dio sia tutto in tutti" mentre la TNM traduce"...affinché Dio sia ogni cosa a tutti".
Ritengo ancora una volta, e scusate la mia insistenza dove le parole:" Dio sia Tutto in tutti" rappresenti ancora una conferma della presenza della Trinità, affermando:" La Trinità di Dio (tutto) sia sempre presente dentro ognuno di noi
In breve una presenza interiore sempre attiva nei credenti in lui ...

Posso citare a conferma questa bellissima poesia ?
Ho sognato che camminavo
in riva al mare con il Signore
e rivedevo sullo schermo del cielo
tutti i giorni della mia vita passata.
E però ogni giorno trascorso
apparivano sulla sabbia due orme:
le mie e quelle del Signore.
Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,
proprio nei giorni
più difficili della mia vita.
Allora ho detto: "Signore
io ho scelto di vivere con te
e tu mi avevi promesso
che saresti stato sempre con me.
perchè mi hai lasciato solo
proprio nei momenti più difficili?
E Lui mi ha risposto:
"Figlio lo sai che ti amo
e non ti ho abbandonato mai:
i giorni nei quali
c'è soltanto un'orma sulla sabbia
sono proprio quelli
in cui ti ho portato in "braccio".

Margaret Fishback Powers
Ovviamente i tdg,rinnegandola, hanno modificato la traduzione in:" Dio sia ogni cosa in tutti" che per me non vuol dare lo stesso concetto anzi lo capovolge completamente affermando, secondo la mia opinione in:
"Dio (e non la Trinità di Dio) è presente in ogni cosa del mondo (in tutte le cose visibili ed invisibili...) per tutti...."

Su questo passo sarebbe interessante conoscere poi il parere degli "antitrinitari del forum"....

Buona giornata e grazie ancora per le tue interessanti considerazioni anche se poi come Virtesto non sono riuscito anch'io a capire il passo dei Getzemani"...

:strettamano: .
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Certo che ci vuole una bella fantasia....

Messaggio da virtesto »

...collegare il versetto di Corinti alla Trinità. Questa qui, la Trinità, è roba di VI° secolo d.C. Nelle religioni antiche era di moda avere un'entità trinitaria al vertice e la Chiesa cattolica, sempre per questioni di marketing, non voleva farne a meno ; se ce l'hanno gli altri la voglio anch'io . E' tutto lì.

Tempo fa in questo Forum ho fato una lunga esaustiva trattazione sull'argomento.
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Vangelo di Tommaso, abbia rilevato una decisa concordanza relativa alla presenza non scritta ma intuibile del concetto di Trinità.
Una "presenza non scritta ma intuibile del concetto di trinità" all'interno del vangelo di Tommaso è praticamente impossibile. Il vangelo di Tommaso è una produzione di "ambiente gnostico" e nello gnosticismo Gesù veniva considerato un "eone". Il numero degli eoni per gli gnostici era certamente superiore a tre e gli eoni venivano considerati delle "emanazioni".
Vieri ha scritto:La mia domanda allora è questa:
Se Gesù Cristo non fosse stata una terza persona della trinità e VERAMENTE figlio di Dio, come avrebbe potuto arrogarsi il diritto Lui da semplice"profeta illuminato" ma non Dio di alitare ( e quindi donare) lo Spirito Santo ?
Semplicemente perché secondo il vangelo di Giovanni, Gesù agisce per nome e per conto di Dio, come Suo "rappresentante". Questo non peché Gesù sia ontologicamente Dio, ma semplicemente perché lo rappresenta ed assolve ciò che gli è stato incaricato da Dio.

Non a caso nello stesso vangelo di Giovanni leggiamo che Gesù afferma:
(Giovanni 16:27) ...sono uscito come rappresentante del Padre.

Inoltre Gesù non compie nulla di "sua iniziativa":
(Giovanni 5:19) ...Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa...

Ma compie le opere che Dio gli ha incaricato di compiere:
(Giovanni 5:36) ...le opere stesse che il Padre mio mi ha incaricato di compiere, le opere stesse che io faccio, rendono testimonianza di me che il Padre mi ha inviato.
Vieri ha scritto:Ritengo ancora una volta, e scusate la mia insistenza dove le parole:" Dio sia Tutto in tutti" rappresenti ancora una conferma della presenza della Trinità, affermando:" La Trinità di Dio (tutto) sia sempre presente dentro ognuno di noi
In breve una presenza interiore sempre attiva nei credenti in lui
L'espressione "Dio sia tutto in tutti" non rimanda ad un concetto trinitario. Non c'è traccia di questo concetto nell'espressione. Tra l'altro considerando l'intero contesto del versetto in oggetto si può notare come Paolo sottolinei la subordinazione di Gesù rispetto a Dio. (1 Corinti 15:28) ...il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose...
Viene in sostanza sottolineato che Dio "ha sottoposto tutte le cose" a Gesù, ma anche che ad un certo punto Gesù stesso "si sottoporrà" a Dio.
Vieri ha scritto:Posso citare a conferma questa bellissima poesia?
Non è con le poesie che si fa esegesi.
Vieri ha scritto:Su questo passo sarebbe interessante conoscere poi il parere degli "antitrinitari del forum"...
Fermo restando che preferirei essere riconosciuto per quello che sono, ovvero un monoteista e non un "antitrinitario", il versetto in questione non pone particolari problemi, anzi non ne pone proprio nessuno in quanto la traduzione "sia tutto in tutti" non è una dichiarazione trinitaria. Il versetto nella sua interezza sottolinea almeno due cose, due aspetti che per un non trinitario sono addirittura ovvi. 1) E' Dio che "ha sottoposto tutte le cose" a Gesù (appare chiaro dunque che Gesù è subordinato a Dio), 2) Gesù ad un certo punto "si sottoporrà" a Dio.
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
S. S. Wise

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

[Presentazione] https://rb.gy/n1oko5
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Per Vieri..

Messaggio da virtesto »

..la discussione sulla Trinità era:

viewtopic.php?f=25&t=196338&hilit=+tr
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Questa qui, la Trinità, è roba di VI° secolo d.C
Il sesto secolo? Sì, come no. Sant'Agostino scriveva trattati sulla Trinità senza averne mai sentito parlare.
Nel caso tu avessi invertito le stanghette, e avessi voluto scrivere IV, sarebbe comunque un errore, perché le prime attestazioni del termini Trinità sono nel II secolo (ho detto il termine, non la fede, che è precedente). Es. in Tertulliano: "Trinitas unius Divinitatis, Pater et Filius et Spiritus Sanctus" (Tertulliano, De pudicitia, 21).
Nelle religioni antiche era di moda avere un'entità trinitaria al vertice e la Chiesa cattolica,

Che sciocchezza. Sei uno di quei comparativisi selvaggi che pensano che i cristiani abbiano copiato chissà cosa dal culto di Mitra, l'eucaristia da qualche teofagia pagana, e la Madonna da qualche Dea Madre Mediterranea. Roba da corporativismo selvaggio ottocentesco, che oggi diffonde i suoi spenti echi solo su internet tra i dilettanti. Non c'è nessun parallelismo tra la Trinità e antiche triadi pagane. Il problema dei dilettanti è che confrontano cose che non hanno nulla a che vedere, basandosi su somiglianze marginali, e e sopratutto sembra provare dipendenze genealogiche tra due fenomeni.
Culti ternari sono sempre esistiti, ma ciò non implica che riproducessero l'idea Trinitaria di un Dio che è 3 persone ma uno nella sostanza. Le triadi del passato sono o composte da tre divinità separate (e dunque si perde l'unità), o composte da una divinità che è la stessa ma si manifesta in 3 aspetti (e dunque qualcosa di simile all'eresia sabelliana). La dialettica uno-ternaria che tiene insieme l'unità della sostanza della distinzione delle persone è sconosciuta a qualsiasi triade pre-cristiana.
Innanzitutto non esistono religioni mediterranee con triadi al vertice, questo perché non esistono affatto "religioni". Il nostro concetto di religione è molto recente. Noi con religione intendiamo una chiesa, un culto standardizzato con un clero che si riconosca vicendevolmente. Nulla di tutto ciò esiste nel mondo pagano: la religione romana non è una religione organizzata, con una chiesa, sacerdoti che facciano tutti capo al pontefice massimo (tra l'altro, da confutare anche l'idea che il titolo "pontefice" del vescovo di Roma derivi da questo collegio dell'Antica Roma). La religione romana e la religione greca non esistono, se con religione intendiamo quello che oggi ci passa per la mente.
Questo non vuol dire che non esistano culti triadici, ad e. la triade capitolina Giove, Giunone, Minerva, ma il punto è che non esiste una religione romana unitaria, così come non esiste una religione greca unitaria, e men che meno dunque esiste una religione romana con una triade capitolina al vertice. Molto più semplicemente in alcuni santuari si veneravano delle divinità in coppia o a triadi, senza che qualcuno si sia mai sognato di dire che governassero su un'entità inesistente come "la religione romana", o che fossero un Dio in tre persone. E queste triadi, proprio perché erano peculiari di questo o quel santuario, non stavano proprio al vertice di alcunché. Non c'era alcuna religione con una triade al vertice di cui la Chiesa potesse essere a conoscenza e da cui potesse voler copiare.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da Necche »

Ma quel "tutto" è riferito a Dio o no? Se è riferito a Dio si sta parlando del Dio rivelato nel NT dove è chiaro che si parla di un Padre , di un Figlio e dello Spirito Santo, è questo il Dio che ci viene presentato e non un qualcosa di vago. Il Figlio sottomesso al Padre? Ma ci dimentichiamo che Gesù è Il Verbo incarnato per cui, come uomo, é sottomesso al Padre come tutti gli altri uomini e tutte le cose! Quindi Gesù vero Dio( la Parola di Dio) e vero uomo(sottomesso). E lo Spirito santo chi è? E colui di cui si è detto "Tutti i peccati saranno perdonati, ma non quelli contro lo Spirito Santo". Basta solo questo per metterlo sullo stesso piano del Padre e del Figlio, ecco il perché Gesù ha ordinato di battezzare nel nome di queste tre Persone. Se lo Spirito Santo fosse la forza attiva di Dio, così come dicono i tdg, non si capisce perché Gesù avrebbe mischiato una cosa con due Persone, una cosa che per di più è già insita nel Padre! Vi saluto
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Messaggio da Ray »

di Vieri »
Ray, carissimo...sei in fase mistica?
Veramente la mia analisi era più una "requisitoria".

Scusa ma dove leggi nel versetto del vangelo di Tommaso una
forma trinitaria ?


l messaggio di Gesù ebbe quindi una comprensione anche molto diversificata che, per quanto riguarda lo Gnosticismo, portò alla formulazione di alcuni temi fondamentali e alla realizzazione di una caratteristica organizzazione sociale. Aspetti che si trovano tutti, con maggior o minor sottolineatura, nei diversi sistemi gnostici del Cristianesimo nascente.

Per quanto riguarda i temi specifici dello Gnosticismo, a parte quelli comuni a tutta la tradizione cristiana, essi, come risulta dall' analisi delle fonti a noi pervenute (vedi in: a cura di Manlio Simonetti, "TESTI GNOSTICI IN LINGUA GRECA E LATINA", Mondadori, Fondazione Valla), possono essere riassunti in:

interpretazione dualistica e antonimica della realtà, divisa tra bene e male (influenza asiatica della dialettica degli opposti);
affermazione delle origini divine dell' uomo, visto come emanazione dell' Assoluto (dottrina delle "nobili origini", di influsso neoplatonico);
percezione di vivere in un mondo estraneo alla propria vera natura e dominato dal male (tema dell'esilio di origine ebraica);
centralità del concetto di salvezza come compito, nel senso che il ritorno al Bene originario è concepito come supremo obiettivo dell'esistenza (dottrina del "ritorno al Padre", di influenza cristiana);
affidamento del ruolo specifico di salvezza alla Conoscenza ("Gnosi"), o alla sapienza ("Sophia") (influsso ellenistico) attraverso un lavoro di perfezionamento interiore basato sull'eliminazione dei difetti e sulla semplificazione della propria vita (Plotino);
valorizzazione della cosmologia, del magico, del meraviglioso (influsso medio-orientale);
concezione della circolarità del tempo e dell' eterno ritorno in un mondo percepito come fallace ed illusorio (influsso indostano).
Da tali temi discendono poi conseguenze non irrilevanti tanto sul piano dottrinale quanto su quello dell'organizzazione sociale. Caratteristici dello Gnosticismo sono, per esempio:

la concezione dualistica dell'Assoluto, distinto in Padre e Madre;
l'abolizione delle persone intermediarie nel processo di salvezza, che, nello Gnosticismo, dipende solo dagli sforzi del singolo e dal potere diretto del Cristo;
la valorizzazione della donna, del ruolo femminile (anche nell'amministrazione dei riti) e della sessualità;
la forte spinta alla vita comunitaria basata sulla solidarietà e sulla condivisione dei beni.

http://www.gnosi.it/GNOSI.IT_2" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.gnosi.it/index.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Il vangelo di Tommaso non ha versetti di puro gnosticismo, ma comunque

ha in comune molte idee
con la corrente gnostica del I secolo .
Nel passo citato sopra si evidenzia quel processo che poi la Chiesa "affermerà" sulla deità
di Gesù ,Gesù= D-o. "Gesù disse: - Io sono la Luce: quella che sta sopra ogni cosa; io sono il Tutto..."
In pratica "io sono D-o".
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Vieri »

Ovviamente non voglio innescare con te una ennesima discussione sulla Trinità tanto le opinioni continuano ad essere divergenti ma una tua frase mi ha lasciato particolarmente perplesso:
Fermo restando che preferirei essere riconosciuto per quello che sono, ovvero un monoteista e non un "antitrinitario",
Ma cosa vorrebbe dire che i cristiani (cattolici ed ortodossi) perchè credono nella Trinità siano allora dei "politeisti" ? :boh:
Però non hai spiegato:
Giovanni 20:20-31
20 Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi»
Un "semplice Profeta illuminato"(uomo) poteva arrogarsi il diritto di alitare lo Spirito Santo ?
:ciao:
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Vieri
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Ciao Ray...

Messaggio da Vieri »

Ray ha scritto:
Veramente la mia analisi era più una "requisitoria".

Scusa ma dove leggi nel versetto del vangelo di Tommaso una
forma trinitaria ?
Scusami Ray forse per la mia "fantasia" ma hai scritto:
Poi c'è quella che preferisco, l'apostolo Tommaso il dubbioso :'Mio Signore e mio Dio' (Gv 20,28)

Per finire c'è il vangelo di Tommaso:
84.) Gesù disse: - Io sono la Luce: quella che sta sopra ogni cosa; io sono il Tutto: il Tutto è uscito da me e il Tutto è ritornato in me¹. Fendi il legno, e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai².

Il tutto è uscito da me ...,c'è da supporre che anche in Tommaso quindi una parte di una certa corrente
cristiana ,credeva che Gesù fosse D-o.
Se tu hai dichiarato che una certa corrente cristiana credeva che Gesù fosse Dio o una parte di Dio, è pensabile che come diceva Tommaso:"ma allora sei veramente il figlio di Dio" oltre che in relazione di quando alitò lo Spirito Santo sugli apostoli,...che in questo Dio (unico) ci fossero un Padre, un Figlio ed uno Spirito Santo.....e non mi sembra di aver inventato niente.....o sbaglio ?
:ciao:
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Ovviamente non voglio innescare con te una ennesima discussione sulla Trinità tanto le opinioni continuano ad essere divergenti ma una tua frase mi ha lasciato particolarmente perplesso:
Fermo restando che preferirei essere riconosciuto per quello che sono, ovvero un monoteista e non un "antitrinitario",
Cosa ti ha lasciato perplesso di questa mia precisazione? Ho semplicemente voluto precisare che "antitrinitario" non credo sia la definizione appropriata per chi non crede nella trinità.
Io per esempio non "credo" in Budda, o nell'Induismo, e non per questo accetterei mai di essere definito "anti-buddista" o "anti-induista". Stessa cosa per la trinità: non credo nella trinità ma non per questo accetto di essere definito "anti-trinitario". Una identità religiosa NON si definisce in funzione della "non credenza" nei principi delle fedi altrui, ma in funzione della fede personale. Dunque io non sono un antitrinitario più di quanto non sono un "anti-buddista" o un "anti-induista". Semplicemente buddismo, induismo e trinitarismo non rappresentano la mia professione di fede. Dal punto di vista religioso quindi sono semplicemente un monoteista e tale desidero essere considerato.
Vieri ha scritto:Ma cosa vorrebbe dire che i cristiani (cattolici ed ortodossi) perchè credono nella Trinità siano allora dei "politeisti" ? :boh:
Diciamo che quello che sono e/o credono di essere i trinitari siano essi cattolici, ortodossi o protestanti, ormai non mi riguarda più.
Vieri ha scritto:Un "semplice Profeta illuminato"(uomo) poteva arrogarsi il diritto di alitare lo Spirito Santo?
Poteva perché in effetti Gesù NON "si arroga" nessun diritto. Ciò che compie lo compie in forza del potere ricevuto da Dio. Dio ha sempre concesso ai Suoi profeti la capacità di compiere miracoli per portare a termine la missione affidata loro. Gesù non fa certo eccezione: compie miracoli perché così gli è stato concesso da Dio. Infatti nello stesso vangelo di Giovanni leggiamo che Gesù "non può fare una sola cosa di propria iniziativa" (Giovanni 5:19) e leggiamo che il potere di compiere certe "opere", miracoli compresi, proviene da Dio.
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Vieri
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Valentino....

Messaggio da Vieri »

Carissimo, come al solito spezzi il capello in quattro con le tue precisazioni ma se tu affermi in contrapposizione ai "trinitari" di credere in un Dio unico, io che non mi sento stupido identifico la tua contrapposizione con chi alla fine ritieni (forse) politeisti....
Scrivi poi :
Poteva perché in effetti Gesù NON "si arroga" nessun diritto. Ciò che compie lo compie in forza del potere ricevuto da Dio. Dio ha sempre concesso ai Suoi profeti la capacità di compiere miracoli per portare a termine la missione affidata loro. Gesù non fa certo eccezione: compie miracoli perché così gli è stato concesso da Dio. Infatti nello stesso vangelo di Giovanni leggiamo che Gesù "non può fare una sola cosa di propria iniziativa" (Giovanni 5:19) e leggiamo che il potere di compiere certe "opere", miracoli compresi, proviene da Dio.
Se rivedi pertanto il noto "triangolo" della Trinità vedi che Gesù Cristo è figlio e non il Padre e nemmeno Spirito Santo che alita verso gli apostoli ma è sempre Dio.....e quindi alla fine non esiste a parer mio nessun controsenso
Immagine
Poi alla fine mi sembra giusto che uno veda sempre le cose a modo suo...
:strettamano:
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Carissimo, come al solito spezzi il capello in quattro con le tue precisazioni ma se tu affermi in contrapposizione ai "trinitari" di credere in un Dio unico, io che non mi sento stupido identifico la tua contrapposizione con chi alla fine ritieni (forse) politeisti
Non spezzo il capello in quattro. Cerco semplicemente di spiegarmi. Definirmi "anti-trinitario" semplicemente NON è appropriato in quanto, come detto, un'identità religiosa NON si definisce in funzione della "non credenza" nei principi di fede di altre religioni, ma si definisce in base ai contenuti della fede di appartenenza. Il fatto che io non sia buddista non mi rende un "anti-buddista", il fatto che io non sia un induista non mi rende un "anti-induista" ed il fatto che io non sia un trinitario non mi rende un "anti-trinitario". Sei tu che ragioni e ti ostini a ragionare per "contrapposizioni" non io.
Quindi ripeto: io NON sono un "antitrinitario", SONO UN MONOTEISTA. La mia professione di fede è contenuta nello "Shema Israel" e questo fatto, in sintesi significa, che mi riconosco nel monoteismo come definito dalle Sacre Scritture e dalla tradizione ebraica.
Vieri ha scritto:Se rivedi pertanto il noto "triangolo" della Trinità vedi
Se rivedo "il noto "triangolo" della trinità" vedo semplicemente la spiegazione "grafica" di un dogma inventato nel quarto secolo dalla corrente cristiana proto-ortodossa, un dogma completamente assente nel Tanach (ovvero l'intero "corpus" delle Sacre Scritture Ebraiche) e completamente assente anche nei documenti che compongono il cosiddetto "nuovo testamento" quantomeno da quello che sono riuscito ad appurare da testi di livello accademico (di studiosi sia cattolici che protestanti), riguardanti discipline di ricerca quali la storia della cristologia, la storia del cristianesimo, la critica testuale, la filologia e l'esegesi neotestamentaria etc. etc.
Ultima modifica di Valentino il 03/10/2016, 23:45, modificato 6 volte in totale.
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Ray
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Alcune scritture indicano o fanno riferimento a Gesù come " D-o".

Messaggio da Ray »

Vieri ha scritto:Se tu hai dichiarato che una certa corrente cristiana credeva che Gesù fosse Dio o una parte di Dio, è pensabile che come diceva Tommaso:"ma allora sei veramente il figlio di Dio" oltre che in relazione di quando alitò lo Spirito Santo sugli apostoli,...che in questo Dio (unico) ci fossero un Padre, un Figlio ed uno Spirito Santo.....e non mi sembra di aver inventato niente.....o sbaglio ?
Io non ho dichiarato niente ,ho solo copia incollato ed esposto quello che dicono le scritture ,è le scritture
in alcune parti del canone neotestamentario descrivono Gesù come "D-o".

Così come anche il vangelo di Tommaso indica che Gesù "è" il tutto ,quindi anche chi ha scritto Tommaso
aveva questa tesi su Gesù.

Ma trasformarlo poi nel dogma trinitario è tutt'altra cosa è una filosofia dei padri della "Chiesa "nascente.


Pensate per un istante , se il Corpo direttivo dei tdg fosse storicamente nato in quell'epoca e ai vari concili avrebbe dato
il supporto dottrinale per elaborare le filosofie cristiane nei IV secoli ...non oso pensare fino ad oggi cosa sarebbe successo
o quale sarebbe stato il risultato . :cer:
Devo aprire un 3d con questo titolo... :risata:
Ultima modifica di Ray il 03/10/2016, 23:36, modificato 1 volta in totale.
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Valentino ha scritto:
Non a caso nello stesso vangelo di Giovanni leggiamo che Gesù afferma:
(Giovanni 16:27) ...sono uscito come rappresentante del Padre.

Inoltre Gesù non compie nulla di "sua iniziativa":
(Giovanni 5:19) ...Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa...
O mamma mia e questo obrobrio di traduzione di gv 16:27 da dove viene? dalla bibbia di topolino?
:risatina:
Tutto viene dal padre generazione del figlio compresa, nessun trinitario potrà mai negare questa ovvietà il sinodo di Toledo lo sottolinea benissimo:

« Professiamo e crediamo che la santa ed ineffabile Trinità, il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, secondo la sua natura è un solo Dio di una sola sostanza, di una sola natura, anche di una sola maestà e forza.
E professiamo che il Padre non (è) generato, non creato, ma ingenerato. Egli infatti non prende origine da nessuno, egli dal quale ebbe sia il Figlio la nascita, come lo Spirito Santo il procedere. Egli è dunque la fonte e l'origine dell'intera divinità. »
Ma la generazione è eterna perché parliamo di Dio che é eterno e non può certo generare nel tempo, quindi si dal padre tutto proviene, ma il figlio é sempre esistito.
La supremazia del padre non è scalfita dalla trinità, ma quando si parla di Dio in quanto a natura non esistono diversità, Giovanni dice che "TUTTO quello che fa il padre lo fa il figlio ugualmente", in Matteo è scritto che al figlio gli é stato dato OGNI POTERE, solo Dio può fare tutto quello che sa fare Dio, ed avere "ogni potere" significa essere "onni potente", mi pare logico quando farai 2+2 Valentino?
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da Valentino »

Necche ha scritto:Ma quel "tutto" è riferito a Dio o no? Se è riferito a Dio si sta parlando del Dio rivelato nel NT dove è chiaro che si parla di un Padre , di un Figlio e dello Spirito Santo, è questo il Dio che ci viene presentato e non un qualcosa di vago.
Il punto è che tu dai per scontato che il "Dio rivelato nel NT" sia una "trinità". Ma questa tesi è tutta da dimostrare! Intanto, giusto per rimanere "in tema" il testo di 1Corinti 15:28 è completamente "silente" riguardo a "problematiche trinitarie". A questo si deve aggiungere che il fatto che nel cosiddetto "nuovo testamento" si parli di Dio, di Gesù Cristo e dello spirito santo non significa che si parli di trinità. Anzi!
In ogni caso l'espressione "Dio sia tutto in tutti" non rimanda ad un concetto trinitario. Ovviamente se parti da un preconcetto trinitario allora sarai portato a pensare che quando Paolo parla di Dio stia in realtà parlando di una trinità.
Necche ha scritto:Il Figlio sottomesso al Padre?
Aspetto presente in maniera pervasiva in vari testi che compongono il cosiddetto "nuovo testamento".
Necche ha scritto:Ma ci dimentichiamo che Gesù è Il Verbo incarnato per cui, come uomo, é sottomesso al Padre come tutti gli altri uomini e tutte le cose! Quindi Gesù vero Dio( la Parola di Dio) e vero uomo(sottomesso).
Ma questa è semplicemente la descrizione del dogma trinitario che postula in Cristo due nature. Un concetto, quello della "doppia natura" divina-umana, la cui presenza nel cosiddetto "nuovo testamento" è tutta da dimostrare.
Necche ha scritto:E lo Spirito santo chi è? E colui di cui si è detto "Tutti i peccati saranno perdonati, ma non quelli contro lo Spirito Santo". Basta solo questo per metterlo sullo stesso piano del Padre e del Figlio, ecco il perché Gesù ha ordinato di battezzare nel nome di queste tre Persone. Se lo Spirito Santo fosse la forza attiva di Dio, così come dicono i tdg, non si capisce perché Gesù avrebbe mischiato una cosa con due Persone, una cosa che per di più è già insita nel Padre! Vi saluto
Citazioni tratte dal libro "Christology in the Making", seconda edizione, di James Dunn, SCM PRESS LTD, 1996; pag. 133:

In particular, 'Spirit of God' denotes effective divine power ... In other words, on this understanding, Spirit of God is in no sense distinct from God, but is simply the power of God, God himself acting powerfully in nature and upon men.
When however the talk is of the Spirit of God the understanding is not merely of a power from God, but of the power of God, of God himself putting forth efficacious energy. ... Thus, for example, in 1 Samuel Saul's state can be equally well described as 'the Spirit of the Lord departed from Saul' (16.14) and as 'the Lord had departed from Saul' (18.12). ...
'The Spirit of God' is synonymous with 'the breath of the Almighty' (Job 33.4; 34.14; Psa 33.6) ... And in Isa. 30.1 and 40.13 'my Spirit' and 'the Spirit of the Lord' simply denote the divine 'I'. Particularly in Ezekiel 'the Spirit' is synonymous with the 'hand of the Lord' (Ezek. 3.14; 8.1-3; 37.1).
Clearly for these writers 'Spirit of God' is simply a way of speaking of God accomplishing his purpose in his world and through men; 'Spirit of God' means God in effective relationship with (and within) his creation. To experience the Spirit of God is to experience God as Spirit.
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Messaggio da Valentino »

Mario70 ha scritto:Vedo che Valentino continua con le sue iperboli "tutti gli studiosi" "tutti i biblisti"
No caro Mario, lascia perdere ipotetiche "iperboli". Leggi meglio cosa scrivo e soprattutto a quale tipo di ricerca scientifica alludo. Ne parlo più avanti in questo post in cui oltre a rispondere alle tue osservazioni risponderò anche a quelle di Francesco Pastore.
Mario70 ha scritto:per poi citare sempre parzialmente il solito Fisher
Cito Fischer perché il testo è in italiano, è di facile comprensione, ed è un "sunto" della recente ricerca scientifica (filologica ed esegetica) sul tema in oggetto. Ed ovviamente non lo cito parzialmente, cito semplicemente i rilievi filologici ed esegetici di cui Fischer stesso prende atto basandosi su studi altrui. Ma passiamo all'intervento di Pastore.
Biceleon ha scritto:Caro Valentino sono Francesco Pastore ti rispondo subito che non sono un biblista
L'avevo intuito.
Biceleon ha scritto:riguardo al fatto che secondo te “nessuno” afferma che il concetto di Trinità sia implicito nel Nuovo Testamento non significa che sia così
Caro Francesco, ti invito a leggere meglio ciò che ho scritto in risposta ad Achille. Non ho detto che "nessuno" afferma che il concetto di trinità sia implicito nel cosiddetto "nuovo testamento". In realtà ho scritto quanto segue ad Achille: "Non mi risulta che esista nessuno studioso tra filologi, esegeti e biblisti che in ambito accademico affermino che la dottrina trinitaria sia "implicita" nel cosiddetto "nuovo testamento". Quantomeno entro i limiti della mia conoscenza non ne conosco nessuno.
Biceleon ha scritto:Inizio però con una citazione che evidentemente ti è sfuggita
Nessuna citazione mi è sfuggita, forse è sfuggito a te cosa ho risposto ad Achille e a quale tipo di ricerca scientifica alludo.
Biceleon ha scritto:Questo tanto per citarne alcuni
Nessuno tra quelli che mi hai citato è uno specialista in "filologia ed esegesi neotestamentaria". Un particolare non da poco se consideri ciò che ho scritto ad Achille parlando di "filologi, esegeti e biblisti". Come dicevo nessuno di quelli che mi citi è uno specialista in "filologia ed esegesi neotestamentaria", ma TUTTI quelli che mi citi guardacaso, si occupano di TEOLOGIA SISTEMATICA anche detta TEOLOGIA DOGMATICA.
Declan Marmion, Rik van Nieuwenhove, Thomas F. Torrance (come citato da George Demetrion) e Jung Young Lee sono TUTTI dei teologi che si occupano di TEOLOGIA DOGMATICA. Lo stesso Battista Mondin, e con questo rispondo anche a Mario70, è un filosofo ed un teologo i cui lavori riguardano principalmente la filosofia, la storia, l'antropologia e naturalmente la teologia dogmatica. Perché è importante questa precisazione?
Innanzitutto vediamo che cos'è la teologia dogmatica e di cosa si occupa. Leggiamo:

"La teologia sistematica detta anche teologia dogmatica è una disciplina che si propone di organizzare la conoscenza religiosa (il contenuto della propria fede, ciò che si crede essere verità) in un sistema ordinato ed omogeneo, logicamente sequenziale.

Ed ancora:

"Chiamata talvolta "teologia dogmatica" (perché tratta dei dogmi che non dovrebbero essere messi in discussione), o "teologia costruttiva", obiettivo della teologia sistematica è dunque quello di presentare i temi principali della fede cristiana (dottrine) in forma panoramica ed organizzata, spesso intorno a quel principio o a quei principi di base che chi intraprende quest'opera ritiene fondamentali. Si può quindi parlare di una varietà di teologie sistematiche a seconda dell'approccio che le informa".
https://it.wikipedia.org/wiki/Teologia_sistematica" onclick="window.open(this.href);return false;

Come osserviamo quelli che si occupano di teologia sistematica o "dogmatica", partono dall'assunto che i dogmi tradizionali di una particolare chiesa sono "veri" e si limitano a spiegarli ed a sistemarli in un'esposizione chiara ed esaustiva.
La teologia dogmatica in sintesi PRESUPPONE già che la dottrina trinitaria sia vera. Discorso del tutto diverso invece per quanto riguarda la filologia il cui sfondo di ricerca è un altro.

Leggiamo:
La filologia (dal greco φιλoλογία, composto da φίλος phìlos "amante, amico" e λόγος lògos "parola, discorso": "interesse per lo studio delle parole") indica un insieme di discipline che studia i testi letterari al fine della ricostruzione della loro forma originaria. Tuttavia il termine è attualmente utilizzato per indicare indagini anche relative ad altri ambiti, ad esempio alla musica e all'arte. Lo scopo è, attraverso l'analisi critica e comparativa delle fonti che li testimoniano, di pervenire mediante varie metodologie di indagine, ad una interpretazione dei testi in oggetto che sia la più corretta possibile. In questo caso si tratta della cosiddetta critica del testo. https://it.wikipedia.org/wiki/Filologia" onclick="window.open(this.href);return false;

In filologia, l'esegesi (in greco antico: ἐξήγησις [ek'sɛ:gɛ:sis]) è l'interpretazione critica di testi finalizzata alla comprensione del significato. Campi di applicazione possono essere, ad esempio, la legislazione (esegesi giuridica), la storia (esegesi delle fonti storiche del Medioevo), la letteratura (esegesi manzoniana) o la religione (esegesi biblica). https://it.wikipedia.org/wiki/Esegesi" onclick="window.open(this.href);return false;

In particolare poi:

L'esegesi o critica biblica è lo studio e l'indagine scientifica dei testi biblici. Si chiede quando e dove un particolare testo ha avuto origine; come, perché, da chi, per chi e in quali circostanze sia stato prodotto; quali fonti siano state usate nella sua composizione e il messaggio che doveva convogliare. Si interessa anche del testo stesso, studiando il significato delle parole e il modo in cui sono state usate, la sua conservazione, la sua storia e la sua integrità. L'esegesi biblica si appoggia ad un vasto campo di discipline, tra cui archeologia, antropologia, folklore, linguistica, studi delle tradizioni orali, studi storici e religiosi. https://it.wikipedia.org/wiki/Esegesi_biblica" onclick="window.open(this.href);return false;

Ritornando a Fischer, che Mario mi accusa di "citare parzialmente", è interessante leggere cosa scrive circa "certi teologi" che pretendono di trovare riscontri "impliciti" alla dottrina trinitaria nel cosiddetto "nuovo testamento".

"Infine, alcuni teologi credono di aver individuato persino un "impulso verso la Trinità intrinseco alla fede cristiana". Convinti di ciò, essi trovano il pensiero trinitario già abbozzato nei testi del Nuovo Testamento e anche se qui non è ancora sviluppato completamente, dicono, esso mostrerebbe chiaramente la tendenza a volerlo essere. Non ci si può certo meravigliare che i rappresentanti di questa "intima necessità", di questo "impulso congenito" verso la dottrina della Trinità, trovino nei testi biblici, allo stato seminale, proprio ciò che essi già presuppongono con la loro tesi. Stando ai risultati, il profitto in termini di conoscenza delle analisi di questo genere è uguale a zero. Un biologo che sostenesse che nel lombrico ci sia già l'essere umano in nuce, solo che non si è ancora sviluppato visibilmente, si escluderebbe da solo dalla comunità dei ricercatori seri. E' certamente vero che i testi biblici hanno un ruolo fondamentale sulla via che porta a una dottrina della Trinità, ma questi stessi testi non contengono alcuna logica intrinseca che conduca necessariamente ed invevitabilmente alla dottrina ecclesiastica della Trinità. In altre situazioni e in condizioni storiche e politiche differenti lo sviluppo della dottrina ecclesiastica avrebbe potuto avere un corso diverso."

Interessanti poi sono le "considerazioni" di Fischer a fronte di questi fatti:

"Basta l'esempio delle chiese che hanno rifiutato permanentemente il Calcedonense o quello dei germani ariani per mostrare come si possa essere pienamente validi cristiani anche senza la dottrina ecclesiastica della Trinità. O si dovrebbe credere che la cristianità anteriore all'accordo sulla dottrina della Trinità non sia stata veramente cristiana?"
Citazioni tratte dal libro "I cristiani hanno un soloDio o tre?" di Helmut Fischer - Claudiana editore pag. 82
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Non esiste una pneumatologia neotestamentaria, per la banalissima ragione che il Nuovo Testamento è una collezione artificiale di testi, scritti da autori con una teologia diversa, messi assieme dalla mia Chiesa ben dopo che essa credesse alla Trinità. S'è già detto che né la dottrina né la parola Trinità sono del IV secolo, come Valentino ha invece ribadito, in quanto il termine è attestato sin dal II.
Quanto allo Spirito Santo, certamente nell'Antico Testamento è una forza che promana da Dio stesso, ma, come spesso avviene, e com'è avvenuto per la Sapienza di Dio, quest'entità, questa forza divina, venne col tempo ipostatizzata, e tramutata in persona. Non ho nessun interesse a mettere insieme queste due concezioni, e anzi, giudico che vi si arrischia sia un po' becero.
Avevo già scritto a proposito dell'ipostatizzazione dello Spirito Santo che nessuno degli avversari della personalità divina del Pneuma è mai riuscito a spiegarmi cosa vorrebbe dire l'espressione paolina “lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili”, qualora lo Spirito fosse solo la forza attiva di Dio. Qui infatti si dice che lo Spirito intercede per noi presso Dio, e lo fa con insistenza, se dunque il Padre e lo Spirito fossero la stessa persona, il Padre intercederebbe presso se stesso, insomma, si farebbe convincere dalla sua forza impersonale di qualcosa. Una personalità scissa, un Dio schizofrenico. Al che in una precedente discussione Valentino ci aveva citato un'esegesi autenticamente idiota opera di un tale Thayer, e, dopo di che gli replicai punto per punto che quello che diceva costui non aveva alcuna base testuale, Valentino si volatizzò mestamente.
Quanto alla logica intrinseca per cui ricaviamo necessariamente la Trinità dal Nuovo Testamento essa è presto detta. La Trinità nel Nuovo Testamento non esiste, semplicemente noi la ricaviamo perché alcuni autori neotestamentari, e non tutti,erano convinti che Gesù fosse Dio, e tale affermazione doveva coesistere con l'altrettanto da loro dichiarata fede monoteistica. Dunque Gesù è Dio, per Giovanni in primis, e il prologo del suo Vangelo così come tutto quello che scrive non fa che illustrare questo punto, ma vi è pure un solo Dio. Non c'è dubbio che Giovanni non avesse in mente come queste due cose potessero andare assieme, e francamente neppure noi ce l'abbiamo (Si comprehendis non est Deus): il dogma trinitario è solo un tentativo fatto dalla Chiesa di scrutare ed approssimarsi a questo mistero, una fede che, come non mi stanco mai di ripetere, precede nella Chiesa l'idea che esista un corpus di 27 libri chiamato Nuovo Testamento. Dunque non serve mettersi a cercare di mettere insieme Marco e Giovanni come se avessero la stessa cristologia, occorre semplicemente prendere atto che alcune comunità erano arrivate a questa comprensione di Gesù ed altre no. Per questo è ripugnante dire che la Trinità è implicita nella Bibbia, perché la teologia biblica non esiste esattamente come non esiste la teologia dei libri sulla mia scansia, visto che hanno tutti un autore diverso, al massimo esisterà la teologia di alcuni autori, che non c'è alcun bisogno di sistematizzare insieme ad altri. Lasciate perdere chi fa il contrario, è solo un fondamentalista.
Non era certo necessario che dal NT la Chiesa tirasse fuori la Trinità, ed infatti non è stato così, perché la dottrina trinitaria precede il Nuovo Testamento, e dunque non è tratta da lì. La dottrina trinitaria viene dal pensiero su quello che la Tradizione, nelle sue varie forme, tramandava su Gesù Cristo. Non era necessario che la Trinità venisse fuori, e tuttavia così è stato: per chi creda alla Provvidenza, può vederci lo Spirito che guida la sua Chiesa. Il che è un po' diverso dal paragonare la Trinità ad un lombrico che diventa uomo, perché un lombrico non solo non ha la necessità di diventare uomo, ma è pure impossibilitato a diventare uomo. Mentre non si può certo dire che alla dottrina cristologica del I secolo fosse impossibile divenire la Trinità, infatti lo è divenuta. Questo Fischer poi devo dire mi è sempre parso un po' rozzo, perché mente a tutti dicendo di essere trinitario quando evidentemente non lo è, e sopratutto ha rigettato in cuor suo la Trinità per l'idea che occorra aderire più profondamente alla teologia biblica, ma in ciò facendo s'è rivelato uno di quegli ingenui che pensano esista una teologia biblica a cui ci si possa accordare, anziché la polifonia delle voci dei vari autori.
Inutile dire poi che i Concili non creano le dottrine, ma le ribadiscono dinnanzi alle nuove eresie che vogliono innovare negando quanto la Chiesa credeva già. La fede nella divinità di Gesù non è del IV secolo solo perché nel IV secolo un Concilio ha condannato chi la negava, il IV secolo è solo la data in cui ci si è decisi ad emettere un anatema contro i novatori che negavano il depositum fidei.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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polymetis ha scritto:Non esiste una pneumatologia neotestamentaria, per la banalissima ragione che il Nuovo Testamento è una collezione artificiale di testi, scritti da autori con una teologia diversa
Appunto! Il punto è che nè questi testi, nè i loro "autori" (meglio sarebbe dire redattori), nè le diverse teologie che esprimono possono definirsi "trinitarie".
polymetis ha scritto:messi assieme dalla mia Chiesa ben dopo che essa credesse alla Trinità.
Quello che ha messo insieme la tua chiesa è irrilevante! Stiamo parlando dell'analisi filologico esegetica di tali testi a prescindere da quali e quanti gruppi li abbiano messi insieme. Ciò che è rilevante in ogni caso è che questi testi non sono testi trinitari né presi singolarmente né presi collettivamente.
polymetis ha scritto:S'è già detto che né la dottrina né la parola Trinità sono del IV secolo, come Valentino ha invece ribadito, in quanto il termine è attestato sin dal II.
Quando mi riferisco al dogma trinitario mi riferisco ovviamente alla formulazione atanasiana non alla parola "trinità". Il dogma atanasiano è del quarto secolo.
polymetis ha scritto:Quanto allo Spirito Santo, certamente nell'Antico Testamento è una forza che promana da Dio stesso
Appunto. Ci sono fondati motivi per ritenere che la stessa concezione si ritrova negli scritti del cosiddetto "nuovo testamento".
polymetis ha scritto:ma, come spesso avviene, e com'è avvenuto per la Sapienza di Dio, quest'entità, questa forza divina, venne col tempo ipostatizzata, e tramutata in persona.
Ti mantieni troppo sul generico. Dovresti specificare quali correnti hanno "ipostatizzato" e tramutato in "persona" ciò che nel Tanach è semplicemente la "forza che promana da Dio stesso"! Altrimenti sembra che ad un certo punto "tutti fossero d'accordo" e tutti hanno cominciato ad "ipostatizzare"!!! Come ben sai non è così. Soprattutto dovresti dimostrare che i redattori neotestamentari parlano dello spirito santo come di un'ipostasi. Che i proto-ortodossi hanno potuto comprendere i testi in un certo modo è evidente dal punto di vista storico. Che quello che "lessero" i proto-ortodossi fosse poi nelle "intenzioni" degli agiografi è un altro discorso.
polymetis ha scritto:Avevo già scritto a proposito dell'ipostatizzazione dello Spirito Santo che nessuno degli avversari della personalità divina del Pneuma è mai riuscito a spiegarmi cosa vorrebbe dire l'espressione paolina “lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili”, qualora lo Spirito fosse solo la forza attiva di Dio. Qui infatti si dice che lo Spirito intercede per noi presso Dio, e lo fa con insistenza, se dunque il Padre e lo Spirito fossero la stessa persona, il Padre intercederebbe presso se stesso, insomma, si farebbe convincere dalla sua forza impersonale di qualcosa. Una personalità scissa, un Dio schizofrenico. Al che in una precedente discussione Valentino ci aveva citato un'esegesi autenticamente idiota opera di un tale Thayer, e, dopo di che gli replicai punto per punto che quello che diceva costui non aveva alcuna base testuale, Valentino si volatizzò mestamente.
In che senso mi volatilizzai??! Non è che sono "attaccato al forum" perennemente. Di solito la mia presenza è a "singhiozzo". A volte mi capita di rispondere ad un post mesi e mesi dopo. Figurati che ora sto scrivendo una risposta ad un forista col quale interloquivo il mese scorso. Riguardo alla pneumatologia paolina se vuoi ci ritorniamo! Se ricordi io stesso ero reticente a citare Thayer. Ci sono ben altri studiosi ovviamente!
polymetis ha scritto:Quanto alla logica intrinseca per cui ricaviamo necessariamente la Trinità dal Nuovo Testamento essa è presto detta. La Trinità nel Nuovo Testamento non esiste
E se lo dici te! :risata: :felice: :ok: :risatina: Scusami la battuta...raramente scherzo!
polymetis ha scritto:semplicemente noi la ricaviamo perché alcuni autori neotestamentari, e non tutti,erano convinti che Gesù fosse Dio, e tale affermazione doveva coesistere con l'altrettanto da loro dichiarata fede monoteistica.
Il trend della ricerca mi sembra non vada in questa direzione. La tesi che "alcuni autori neotestamentari" erano convinti che Gesù fosse Dio è TUTTA DA DIMOSTRARE!
polymetis ha scritto:Dunque Gesù è Dio, per Giovanni in primis, e il prologo del suo Vangelo così come tutto quello che scrive non fa che illustrare questo punto
Dai per scontato un dato che scontato non è! Chi lo dice che per il redattore del vangelo di Giovanni "Gesù è Dio"?!?!? E non è affatto vero che il "prologo giovanneo" attesti in maniera inequivocabile questo punto!
polymetis ha scritto:ma vi è pure un solo Dio. Non c'è dubbio che Giovanni non avesse in mente come queste due cose potessero andare assieme, e francamente neppure noi ce l'abbiamo (Si comprehendis non est Deus):
In realtà non è nemmeno assodato che Giovanni pensasse che Gesù fosse Dio!
polymetis ha scritto:il dogma trinitario è solo un tentativo fatto dalla Chiesa di scrutare ed approssimarsi a questo mistero, una fede che, come non mi stanco mai di ripetere, precede nella Chiesa l'idea che esista un corpus di 27 libri chiamato Nuovo Testamento.
E' il tentativo maturato all'interno di una corrente specifica del cristianesimo antico. Questa corrente non era l'unica e non fu mai l'unica esistente!
polymetis ha scritto:Dunque non serve mettersi a cercare di mettere insieme Marco e Giovanni come se avessero la stessa cristologia, occorre semplicemente prendere atto che alcune comunità erano arrivate a questa comprensione di Gesù ed altre no.
Ecco siamo "quasi" d'accordo! Perché se è ovvio che il redattore del vangelo di Marco e la comunità in cui questo vangelo fu redatto non credeva che Gesù fosse Dio, c'è da osservare che non è nemmeno scontato, come tu vuoi far credere, che il redattore del vangelo di Giovanni fosse invece convinto che Gesù fosse Dio.
polymetis ha scritto:Per questo è ripugnante dire che la Trinità è implicita nella Bibbia
Standing ovation per Poly!!!
polymetis ha scritto:perché la teologia biblica non esiste esattamente come non esiste la teologia dei libri sulla mia scansia, visto che hanno tutti un autore diverso, al massimo esisterà la teologia di alcuni autori, che non c'è alcun bisogno di sistematizzare insieme ad altri. Lasciate perdere chi fa il contrario, è solo un fondamentalista.
Ma nemmeno possono essere trascurate certe "convergenze" laddove riconoscibili, senza ovviamente scadere in letture "fondamentaliste".
polymetis ha scritto:Non era certo necessario che dal NT la Chiesa tirasse fuori la Trinità, ed infatti non è stato così, perché la dottrina trinitaria precede il Nuovo Testamento, e dunque non è tratta da lì. La dottrina trinitaria viene dal pensiero su quello che la Tradizione, nelle sue varie forme, tramandava su Gesù Cristo.
Parliamo ovviamente della tradizione di una specifica corrente cristiana antica.
polymetis ha scritto:Non era necessario che la Trinità venisse fuori, e tuttavia così è stato
Certo è stato così in certe comunità ma non in altre.
polymetis ha scritto:per chi creda alla Provvidenza, può vederci lo Spirito che guida la sua Chiesa. Il che è un po' diverso dal paragonare la Trinità ad un lombrico che diventa uomo, perché un lombrico non solo non ha la necessità di diventare uomo, ma è pure impossibilitato a diventare uomo. Mentre non si può certo dire che alla dottrina cristologica del I secolo fosse impossibile divenire la Trinità, infatti lo è divenuta.
Infatti Fischer NON dice che fosse "impossibile" anzi, spiega anche cosa ha contribuito alla formulazione del dogma. E' escluso un impulso squisitamente "testuale" dai libri del cosiddetto "nuovo testamento"...ed infatti scrive:
"Le formule ternarie potrebbero aver costituito uno stimolo, ma la via che ha portato alla dottrina della Trinità ha a che fare più con la logica interna del pensiero neoplatonico che con gli impulsi biblici" Helmut Fischer "I cristiani hanno un solo Dio o tre?" Editrice Claudiana pag. 114
polymetis ha scritto:Questo Fisher poi devo dire mi è sempre parso un po' rozzo, perché mente a tutti dicendo di essere trinitario quando evidentemente non lo è, e sopratutto ha rigettato in cuor suo la Trinità per l'idea che occorra aderire più profondamente alla teologia biblica, ma in ciò facendo s'è rivelato uno di quegli ingenui che pensano esista una teologia biblica a cui ci si possa accordare, anziché la polifonia delle voci dei vari autori.
Non leggo nel pensiero di Fischer, né mi interessa farlo ovviamente. Ma francamente non mi sembra che gli si possano attribuire le posizioni che descrivi. Fischer è semplcimente un realista a mio avviso, che prende semplicemente atto di alcuni fatti ovvero che la dottrina trinitaria nasce per precise contingenze storiche e culturali che con gli scritti neotestamentari hanno poco a che fare, così come prende atto, sulla scorta della ricerca scientifica neotestamentaria, che i testi che compongono il cosiddetto "nuovo testamento" non contengono nessuna dottrina trinitaria né presi "singolarmente" né presi "collettivamente".
polymetis ha scritto:Inutile dire poi che i Concili non creano le dottrine, ma le ribadiscono dinnanzi alle nuove eresie che vogliono innovare negando quanto la Chiesa credeva già. La fede nella divinità di Gesù non è del IV secolo solo perché nel IV secolo un Concilio ha condannato chi la negava, il IV secolo è solo la data in cui ci si è decisi ad emettere un anatema contro i novatori che negavano il depositum fidei.
Sul piano storico è una sciocchezza. I novatori sono semplicemente i "perdenti" del dibattito teologico. I concili hanno sfornato spesso tesi contrastanti. Se avessero "vinto" gli ariani oggi diresti che i "novatori" erano gli atanasiani. Ma di questo sei ovviamente consapevole tanto da dover ricorrere alla "provvidenza"!!!
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Sarebbe da aggiungere che ove si presti fede a monadi, o a triadi selvagge, che potrebbero ben essere complicate nel terzo elemento, ovvero quel che Polymetis ha definito “Minerva”, ma che potrebbe ben definirsi gemino in Romolo e Remo, o Castore e Polluce, con equivalenti puntuali in area indoiranica, e probabilmente altrove, altro non si farebbe che indulgere a un approccio “triadico”, tipicamente indoeuropeo, ma non forse esclusivo, che altro non è che un mezzo di catalogare la realtà e il mondo, tanto che l’ho ripetutamente riscontrato nella cultura e nella filosofia ellenica, senza che per questo ne riscontrassi valenze religiose, ma senza escluderne estensioni di senso.

Vale a dire che questa sarebbe una nostra categoria mentale nella lettura del mondo, ove l’errore, se errore esista, consisterebbe nella creatura, e non nel Creatore. E davvero è irrilevante che la Trinità esista o meno nel NT, per il semplice fatto che la religione cattolica non si fonda sul NT, quindi fa specie attaccarla in dettaglio e sminuzzarla in insulse lobotomizzazioni del pensiero, prive di altro senso che l’accarezzamento del proprio ego. La Trinità, come il Monismo, altro non che un modo di concepire la Divinità. Ben originale a fronte delle emanazioni gnostiche o plotiniane, viziate dall’incongruenza impropria, per un dio originario, di emanazioni improprie

L’atto d’amore di Dio, potrà non essere condiviso, ma risolve la contraddizione, cosí come i suoi tre aspetti spiegano le sue diverse e necessarie manifestazioni. Con questo il problema non è piú se il Mondo necessiti di un Dio uno o trino. Altra è la domanda, drammatica e traumatica, e poiché la riscontro elusa, a favore di posizioni dottrinarie e di schieramento, con alle spalle ideologie non condivisibili, non vedo perché dovrei perdere tempo a formularla.
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Quixote ha scritto:Sarebbe da aggiungere che ove si presti fede a monadi, o a triadi selvagge, che potrebbero ben essere complicate nel terzo elemento, ovvero quel che Polymetis ha definito “Minerva”, ma che potrebbe ben definirsi gemino in Romolo e Remo, o Castore e Polluce, con equivalenti puntuali in area indoiranica, e probabilmente altrove, altro non si farebbe che indulgere a un approccio “triadico”, tipicamente indoeuropeo, ma non forse esclusivo, che altro non è che un mezzo di catalogare la realtà e il mondo, tanto che l’ho ripetutamente riscontrato nella cultura e nella filosofia ellenica, senza che per questo ne riscontrassi valenze religiose, ma senza escluderne estensioni di senso.

Vale a dire che questa sarebbe comunque una nostra categoria mentale nella lettura del mondo, ove l’errore, se errore esista, consisterebbe nella creatura, e non nel Creatore. E davvero è irrilevante che la Trinità esista o meno nel NT, per il semplice fatto che la religione cattolica non si fonda sul NT, quindi fa specie attaccarla in dettaglio e sminuzzarla in insulse lobotomizzazioni del pensiero altrui, prive di altro senso che l’accarezzamento del proprio ego. La Trinità, come il Monismo, altro non che un modo di concepire la Divinità. Ben originale a fronte delle emanazioni gnostiche o plotiniane, viziate dall’incongruenza impropria, per un dio originario, di emanazioni improprie

L’atto d’amore di Dio, potrà non essere condiviso, ma risolve la contraddizione, cosí come i suoi tre aspetti spiegano le sue diverse e necessarie manifestazioni. Con questo il problema non è piú se il Mondo necessiti di un Dio, uno o trino. Altra è la domanda, drammatica e traumatica, e poiché la riscontro elusa, a favore di posizioni dottrinarie e di schieramento, con alle spalle ideologie non condivisibili, non vedo perché dovrei perdere tempo a formularla.
Se ho ben capito cosa vuoi intendere la domanda elusa sarebbe: La teodicea necessita di una dottrina trinitaria?
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Quixote ha scritto:E davvero è irrilevante che la Trinità esista o meno nel NT, per il semplice fatto che la religione cattolica non si fonda sul NT
Beh dai, diciamo che dal punto di vista storico tanto irrilevante non è considerando che per questa questione c'è gente che ci è morta o è fuggita in esilio. Per il resto ovviamente concordo la religione cattolica non si fonda sul cosiddetto "nuovo testamento" ed in esso non c'è nessuna traccia di dottrina trinitaria.
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Messaggio da polymetis »

Per Valentino
“Quello che ha messo insieme la tua chiesa è irrilevante! Stiamo parlando dell'analisi filologico esegetica di tali testi a prescindere da quali e quanti gruppi li abbiano messi insieme. Ciò che è rilevante in ogni caso è che questi testi non sono testi trinitari né presi singolarmente né presi collettivamente”
Se specifico ciò è tanto per rammentare che non è compatibile una fede cristiana che pretenda di rifarsi al fantomatico primo secolo o all’altrettanto fantomatico “cristianesimo delle origini” e si prenda il Nuovo Testamento e non la Trinità, lo dico per coloro che ci leggono. Infatti la Chiesa è più antica sia del Nuovo Testamento che della Trinità. Da notare poi che la Chiesa ha scelto questi libri nel proprio canone, evidentemente non ritenendoli eterodossi rispetto a quello che essa insegna, anzi, li ritenevano i propri tesi, quelli maturati nella propria Chiesa.
“Quando mi riferisco al dogma trinitario mi riferisco ovviamente alla formulazione atanasiana non alla parola "trinità". Il dogma atanasiano è del quarto secolo.”
No, al massimo sarà del IV secolo la parola “consustanziale”. Il concetto, cioè che il padre ed il Figlio siano consustanziali, come ripeto esiste sin dal II secolo. Tertulliano ad esempio scrive: “Perciò io non dirò in nessun caso né “dèi” né “signori”, ma seguirò l’apostolo: se il Padre e il Figlio devono essere invocati insieme, io chiamerò il Padre “Dio” e Gesù Cristo “Signore”. Ma il Cristo da solo lo potrò chiamare Dio, come fa lo stesso apostolo che dice: “Dai quali (padri) viene il Cristo, che è Dio su tutto, benedetto per sempre”. Anche il raggio di sole quando è solo, lo chiamerò “sole”; ma quando dovrò nominare il sole, cui raggio appartiene, non chiamerò più “sole” il raggio.
Perché in questo modo farei anche due soli. Tuttavia il sole ed il raggio li conterò come due oggetti e due forme di una sostanza sola e indivisa (duas res et duas species unius et indivisae substantiae numerabo), allo stesso modo come Dio e la sua Parola, come il Padre e il Figlio (Tertulliano, Contro Prassea, XIII, 9-10)

Ma quale aspetto della Trinità tu troveresti inventato a Nicea e non presente prima?
“Ti mantieni troppo sul generico. Dovresti specificare quali correnti hanno "ipostatizzato" e tramutato in "persona" ciò che nel Tanach è semplicemente la "forza che promana da Dio stesso"! Altrimenti sembra che ad un certo punto "tutti fossero d'accordo" e tutti hanno cominciato ad "ipostatizzare"!!! “
Io ho semplicemente detto che col tempo la Sapienza è stata ipostatizzata, non ho mica detto che tutti l’abbiano fatto. Noi cristiani e il nostro Giovanni siano tra coloro che l’hanno fatto, abbiamo trasformato la Sapienza di Dio in una persona, il Logos, Gesù Cristo.
“ Come ben sai non è così. Soprattutto dovresti dimostrare che i redattori neotestamentari parlano dello spirito santo come di un'ipostasi”
Ipostasi vuol dire semplicemente persona. E l’ho già fatto. Intercede insistentemente per noi presso Dio, ergo non è uguale alla persona del Padre.
“In che senso mi volatilizzai??! Non è che sono "attaccato al forum" perennemente. Di solito la mia presenza è a "singhiozzo". A volte mi capita di rispondere ad un post mesi e mesi dopo. Figurati che ora sto scrivendo una risposta ad un forista col quale interloquivo il mese scorso. Riguardo alla pneumatologia paolina se vuoi ci ritorniamo! Se ricordi io stesso ero reticente a citare Thayer. Ci sono ben altri studiosi ovviamente!”

Chissà se qualcuno di questi dice qualcosa di più sensato. Noi attendiamo in grazia.
“Dai per scontato un dato che scontato non è! Chi lo dice che per il redattore del vangelo di Giovanni "Gesù è Dio"?!?!? E non è affatto vero che il "prologo giovanneo" attesti in maniera inequivocabile questo punto! “
Ma guarda, lo dice sin dall’incipit: “Il Verbo era Dio, e il Verbo s’è fatto carne”. Si parte con la dichiarazione della divinità di Gesù nel prologo, e si chiude col riconoscimento di questa divinità da parte di Tommaso, in una perfetta Ringkomposition. Poi c’è gente che vuole accecarsi volutamente. Qui davvero basta aprire le traduzioni prodotte dal mondo accademico. Il verbo è Dio, ma c’è un solo Dio, conclusione, come stanno insieme le due cose? Stanno insieme perché la Ragione di Dio è banalmente Dio stesso. Dio non è senza la propria ragione, e non è mai stato senza la propria ragione.
“In realtà non è nemmeno assodato che Giovanni pensasse che Gesù fosse Dio!”
Se con “non è assodato” tu intendi “c’è qualcuno che la pensa diversamente”, non starò certo a contraddirti. Il punto è che c’è gente che pensa le cose più strane, e pure i TdG possono citare qualche biologo creazionista.
“E' il tentativo maturato all'interno di una corrente specifica del cristianesimo antico. Questa corrente non era l'unica e non fu mai l'unica esistente!”
Non lo negherò certamente. Basta che non si dicano sciocchezze come l’idea che la Trinità sia stata creata nel IV secolo. Inoltre le altre correnti, ad esempio ebioni, gnostici, e ciarpame vario, non sono né quelle che hanno scritto i libri del NT né quelle che l’hanno selezionato. Voglio cioè dire che la corrente detta grande Chiesa è sia quella che ha selezionato il NT, sia quella al cui interno questi testi sono nati. I testi sono opera di varie comunità, e quelle comunità sono le stesse che si sono date a fine I secolo un episcopato monarchico, e da cui discende la Chiesa (Cattolica ed Ortodossa). Insomma la Grande Chiesa è nell’alveo del fiume che ha prodotto i testi del Nuovo Testamento. Al contrario le sette eretiche, che potevano avere altre idee su Gesù, non hanno prodotto i testi dell’attuale NT e ne avevano di loro. Quando dico che un ariano è un novatore non mi sto riferendo al fatto che quella singola dottrina non potesse essere stata esistente anche in un’altra setta giudeo-cristiana del II secolo, che leggeva magari il Vangelo degli ebioniti, sto dicendo che quell’idea è un’innovazione nella Grande Chiesa, che invece nel IV secolo professava già la divinità di Gesù.
“Parliamo ovviamente della tradizione di una specifica corrente cristiana antica.”
E’ la corrente, quella della Grande Chiesa, in cui i testi del NT sono nati, ed infatti la Grande Chiesa li leggeva nelle proprie Chiese sin dal II secolo (anche se non tutti, circa 22 degli attuali 27). Altre correnti avevano altri testi peculiari.
“Infatti Fischer NON dice che fosse "impossibile" anzi, spiega anche cosa ha contribuito alla formulazione del dogma. E' escluso un impulso squisitamente "testuale" dai libri del cosiddetto "nuovo testamento"...ed infatti scrive:
"Le formule ternarie potrebbero aver costituito uno stimolo, ma la via che ha portato alla dottrina della Trinità ha a che fare più con la logica interna del pensiero neoplatonico che con gli impulsi biblici" Helmut Fischer "I cristiani hanno un solo Dio o tre?" Editrice Claudiana pag. 114 “
Come ribadisco l’esempio del lombrico che diventa uomo è mal scelto, perché si dà a bere con una metafora che tratteggia un’evoluzione impossibile qualcosa che invece è possibilissimo, e proprio a partire dai testi. Infatti come ho già detto basta la constatazione, vera o apparente qui è irrilevante, che i cristiani abbiano creduto di vedere nel NT Gesù chiamato Dio (e infatti ancora oggi ve lo leggono), e al contempo avessero una fede in un Dio unico. Io non vedo altri ingredienti necessari come spinta alla formulazione della Trinità. Quanto al neoplatonismo, essendo uno storico del platonismo con tanto di dottorato di ricerca sull’argomento so di cosa parlo, e posso dire che questi influssi di cui si parla ovunque, anche nella manualistica, sono opera di gente che si copia per sentito dire e che non ha mai aperto in vita sua le Enneadi: proprio di Trinità come quelle cristiane nel platonismo non ce ne sono. I compativisti selvaggi sono ossessionati tra Triadi come quella di Plotino con Uno, Intelletto e Anima, ma viene da chiedersi che cosa c’entri. Non sono tre persone, non sono consustanziali ed equipollenti (sono anzi livelli degradanti sempre più verso la materia). Per di più come già detto i cristiani non avevano bisogno di prendere alcuna struttura ternaria da Plotino, la trovavano nel NT, così come l’idea della processione. Molti vedono del platonismo nel fatto che ci siano “irradiazioni” da un principio all’altro, ed è vero che nei platonici, come nei cristiani, troviamo immagini come quelle della luce che promana da un fuoco, ma questo, da capo, i cristiani l’hanno attinto dalla propria tradizione. Già nell’epistola agli Ebrei infatti leggiamo: “Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, sostiene tutto con la potenza della sua parola” (Eb 1,3)
Questo passo è molto importante perché si parla di irradiazione, e di impronta della sostanza (hypostasis). Ed ecco qui il termine ipostasi, nel senso di sostanza, infatti significa “ciò che sta” (stasis)/ “sotto” hypo (cioè l’intima natura sotto le apparenze). Il Figlio è l’impronta della sostanza del Padre, cioè la sua riproduzione. Bisogna però chiarirsi, perché molti dicono che “riproduzione” vuol dire che Gesù dista dal padre come una foto dista da una persona.
È verissimo che questo termine viene dal linguaggio delle zecche, ed indica una riproduzione. E’ una riproduzione non nel senso di un’immagine sbiadita ed imperfetta, perché nel qual caso il greco utilizzerebbe altre espressioni, charakter è la riproduzione nel senso di una riproduzione che è una copia. Ma il punto è un altro, cioè dimenticare il genitivo che c’è dopo, dove c’è scritto che è la riproduzione “della sostanza”. Vedi, il fatto che la riproduzione dell’imperatore sulla moneta non sia l’imperator, si deve al fatto che la moneta copia la superficie esterna dell’imperatore, cioè i suoi lineamenti, traducendola in uno spazio bidimensionale. La riproduzione dell’imperatore in realtà non è una riproduzione dell’imperatore, ma dell’aspetto esterno di un imperatore, cioè dei suoi lineamenti. E mi sembra ovvio che qualsiasi oggetto di cui si riproduce l’esterno, produrrà un’immagine di quell’oggetto, e non l’oggetto stesso, perché ciò che si riproduce di quell’oggetto è solo la sua fisionomia esterna. Un quadro non riproduce un uccello, ma il profilo esterno del di un uccello. Invece Ebrei dice che Gesù è la riproduzione dell’ipo-stasi di Dio, della sua sostanza, di ciò che sta sotto l’apparenza esterna, cioè Cristo è la riproduzione dell’essenza. E la riproduzione dell’essenza non crea un’immagine esterna come nel caso della riproduzione di un qualsiasi oggetto tridimensionale, dove la riproduzione crea solo un calco dell’esterno di quell’ente.
Riprodurre l’essenza di un uccello, la sostanza di un uccello, richiederebbe, se usassimo la tecnica moderna, non di dipingere l’uccello o fotografarlo, perché così facendo non avremmo certo fotografato ciò che sta sotto l’uccello, la sua ipo-stasi, bensì richiederebbe di clonarlo tramite duplicazione del dna, perché è il dna l’essenza di quell’uccello. La riproduzione di un monte non è il monte stesso. Ma ben poco hanno capito del testo perché essendo intriso di teologia alessandrina e ci vuole un palato fine…
Se infatti stesse scritto “riproduzione della testa” allora l’immagine della testa sarebbe diversa dalla testa in sé, ma qui sta scritto che ad essere riprodotta è l’ipo-stasi, cioè “ciò che sta sotto”, la natura, non dunque un’apparenza esterna che possa essere raffigurata in un dipinto. La natura, la sostanza, non è riproducibile con un’immagine, perché non è la veste esterna bensì la natura interna.
La riproduzione non dell’esterno di qualcosa, ma della “sostanza” di qualcosa, della sua essenza, è per forza identica all’essenza di partenza. L’essenza è ciò che rende qualcosa ciò che è, l’essenza del cane, è il suo essere cane, quindi la riproduzione dell’essenza del cane non è l’immagine di un cane in un dipinto, ma è un altro cane, cioè un altro essere dotato dell’essenza canina.
Non a caso gli esegeti dell’Ecole Biblique commentano giustamente: “irradiazione… impronta della sostanza: queste due metafore desunte dalla teologia alessandrina della sapienza e del Logos (Sap 7, 25-26) esprimono l’identità di natura tra il Padre e il Figlio e nello stesso tempo la distinzione delle persone. Il Figlio è l’“irradiazione” o il riflesso della gloria luminosa (cf. Es 26,14+) del Padre: Lumen de lumine. Ed è l’“impronta” (cf Col 1,15+) della sua sostanza, come l’impronta esatta lasciata da un sigillo (Cf. Gv 14,9)”

L’impronta\riproduzione della sostanza, e non di una superficie tridimensionale esteriore, è una sostanza identica, quindi se la sostanza del Padre è di essere Dio, il Figlio è Dio come il Padre, perché la riproduzione di una natura, è una natura identica. Del resto sta scritto in Tito che il Figlio possiede corporalmente tutta la pienezza della deità.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da Vieri »

Vedo che alla fine si va sempre a cadere sulle solite contestazioni sulla "Trinità si", e "Trinità no", come "invenzione".....con un dotto ed interessante dibattito, ma per me alla fine inconcludente per la semplice ragione che dipende sempre dal paio di occhiali che le persone si mettono.

Per alcuni, questo concetto diventato poi un "dogma" anche se non presente esplicitamente nelle scritture ed in special modo nel Vangelo è facilmente visibile ed intuibile.
Per altri, invece, con un altro paio di occhiali, non lo vedono o se lo vedono, lo notano sotto un'altra prospettiva.
Quindi alla fine, potremo parlarne in eterno ma i pareri e le opinioni rimarranno sempre contrastanti per l'unico paio di occhiali, alla fine che uno ha sul naso.

Valentino afferma però:
"Non mi risulta che esista nessuno studioso tra filologi, esegeti e biblisti che in ambito accademico affermino che la dottrina trinitaria sia "implicita" nel cosiddetto "nuovo testamento". Quantomeno entro i limiti della mia conoscenza non ne conosco nessuno.
Come al solito Valentino ripete sempre e ribadisce da tempo le stesse cose (posso dire fino alla noia...) che ormai sappiamo tutti e che cioè la dottrina testamentaria non compare esplicitamente nel Vangelo. E su questo siamo tutti d'accordo.

Però aggiunge una cosa che per me "pare" abbastanza strana e direi decisamente contestabile e criticabile affermando:

"nessuno studioso tra filologi, esegeti e biblisti che in ambito accademico affermino che la dottrina trinitaria sia "implicita" nel cosiddetto "nuovo testamento"

A me "pare", da ignorante in materia rispetto a tantissimi altri, che tale affermazione sia una boutade bella e buona poichè affermare così categoricamente che oggi e dico oggi un gruppo non ben identificato a parte questo benedetto "Fischer"... ( direi come al solito) di "esegeti e biblisti in ambito accademico...." possa OGGI SOLO LORO affermare che tale dottrina sia più o meno implicita nel N.T. mandando poi alle ortiche .... 1700 anni di storia della Chiesa con decine di concili e centinaia di pensatori e teologi illuminati che hanno affermato il contrario, mi sembra troppo azzardato....

Inviito pertanto a trovare "un paio di occhiali" che consenta una visione più equilibrata del problema citando possibilmente anche "tutti gli altri"......
:grazie:
Presentazione
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Anche perché è falso. La ricerca più recente ha messo in luce che Gesù fu divinizzato già nel I secolo, e che i primi cristiani avessero un culto binario molto precoce (si possono leggere L. Hurtado, B.Ehrman e K. Berger su queste faccende).
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

polymetis ha scritto:Anche perché è falso. La ricerca più recente ha messo in luce che Gesù fu divinizzato già nel I secolo, e che i primi cristiani avessero un culto binario molto precoce (si possono leggere L. Hurtado, B.Ehrman e K. Berger su queste faccende).
Polymetis "restiamo sul pezzo" per favore. Stai divagando! Non stiamo infatti dibattendo se già dal primo secolo nel multiforme panorama degli antichi cristianesimi ci fossero dei cristiani che divinizzassero Gesù. Questo lo so benissimo e l'ho sempre specificato. Nell'antichità c'erano dei cristiani che pensavano che Gesù fosse Dio e c'erano dei cristiani che invece pensavano che Gesù non fosse Dio. Questa è la scoperta dell'acqua calda. Su e di Gesù si è detto di tutto, ma qui stiamo cercando di comprendere cosa affermano i testi del cosiddetto "nuovo testamento" e non quante posizioni esistevano sulla questione nell'antichità. Come ti dicevo "restiamo sul pezzo" e non divaghiamo.
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
S. S. Wise

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Come già detto quelli che l'hanno divinizzato, cioè la chiesa proto-ortodossa, coincidono con alcune comunità apostoliche neotestamentarie, tra cui quelle giovannee e paoline.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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