Organizzazione guidata da Dio o da uomini che...prima o poi ci arrivano da soli?

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Romagnolo
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Organizzazione guidata da Dio o da uomini che...prima o poi ci arrivano da soli?

Messaggio da Romagnolo »

Mettete a confronto questi due articoli apparsi sulle pubblicazioni WT:
SVEG 8-6-1975 p.13
Le autorità cominciano ad ascoltare
Il 26 marzo 1971, tre rappresentanti dei testimoni di Geova si riunirono con una rappresentanza dei Ministeri della Difesa e della Giustizia. La conversazione durò due ore e mezzo.
Uno dei primi punti della conversazione menzionati dalla rappresentanza fu questo: “Che non desideriate in alcun modo partecipare al servizio militare è chiaro e non ha bisogno di ulteriore spiegazione. Ma qual è realmente la vostra obiezione al servizio civile, sostitutivo?”
I Testimoni spiegarono che non è che essi siano contrari al servizio civile come tale, ma, piuttosto, è una questione di stretta neutralità. Perciò, qualsiasi lavoro che sia una semplice sostituzione del servizio militare non sarebbe accettevole ai testimoni di Geova.
Altre domande limitarono ancora di più la controversia: “Quando qualcuno fa obiezione al servizio militare”, dichiararono i rappresentanti del governo, “passa dalla giurisdizione militare alla giurisdizione civile e da quel momento non ha nulla a che fare con i militari. Perché, dunque, si fa ancora obiezione all’accettazione di tale servizio civile?”
Il cristiano è contrario ad accettare volontariamente tale lavoro a motivo di ciò che dice la legge di Dio al riguardo: “Foste comprati a prezzo; smettete di divenire schiavi degli uomini”. (1 Cor. 7:23) La servitù civile in sostituzione del servizio militare sarebbe altrettanto biasimevole per il cristiano. In effetti, egli diverrebbe con ciò parte del mondo invece di mantenersene separato come comandò Gesù. — Giov. 15:19; 17:14-16.
Ora la conversazione assunse un nuovo tono. “Quale suggerimento vorreste dare per risolvere i casi relativi ai testimoni di Geova?” chiese il comitato. La risposta: L’esenzione per i predicatori del Vangelo in servizio continuo nonché per quelli a orario ridotto, come stabilisce la legge. Fu indicato che in Olanda gli appartenenti a certi ordini religiosi sono esentati, tuttavia non fanno altro che vivere in un istituto e produrre birra.
Il comitato espresse la sua preoccupazione per questo suggerimento dei Testimoni. Temeva che avrebbe aperto le porte a ogni sorta di persone il cui solo scopo era di evitare il servizio militare. Ma i testimoni assicurarono al comitato che era quasi impossibile ai simulatori superare il processo di selezione che avviene nelle congregazioni locali dei Testimoni.


ANNUARIO
ASPETTI SALIENTI DELL’ANNO PASSATO
Sviluppi legali
ARMENIA Istituito un programma di servizio civile alternativo nel rispetto della neutralità cristiana.
Nel 2013 il governo armeno ha istituito un programma di servizio civile alternativo grazie al quale i Testimoni di Geova in Armenia non sono più costretti a scontare pene detentive per la loro obiezione di coscienza al servizio militare. A gennaio del 2014 la filiale ha riferito che 71 fratelli hanno iniziato a svolgere il servizio civile alternativo. Alcuni, ad esempio, hanno lavorato come aiuto cucina o portantini negli ospedali. I supervisori del programma hanno fatto commenti positivi circa l’etica del lavoro e l’atteggiamento dei Testimoni nell’eseguire i compiti difficili che vengono spesso loro assegnati. I fratelli sono grati di poter svolgere il servizio civile mantenendo così una buona coscienza cristiana. Un fratello ha detto: “Siamo grati a Geova che adesso possiamo avvalerci del servizio civile alternativo. Questo ci aiuta a rimanere neutrali e allo stesso tempo a conservare la libertà di culto”.


SI nota subito come l' uno sia sostanzialmente l' opposto dell' altro, come mai l' Organizzazione ha cambiato di 180 gradi la sua visione del Servizio Civile Sostitutivo?
La risposta l' abbiamo qui:
TG 1-8-1997 p. 12
16 Per contro, nei tempi moderni il popolo di Geova si è dimostrato leale quando ci sono stati cambiamenti. Man mano che la luce della verità rivelata si fa più fulgida, vengono fatti degli aggiustamenti. (Proverbi 4:18) Di recente lo “schiavo fedele e discreto” ci ha aiutato a raffinare il nostro intendimento della parola “generazione” usata in Matteo 24:34 e del tempo del giudizio delle “pecore” e dei “capri” di cui si parla in Matteo 25:31-46, come pure la nostra veduta di certi tipi di servizio civile.


Ebbene il merito viene attribuito al raffinamento operato dallo Schiavo Fedele e Discreto, infatti un anno prima uscì questo articolo:
TG 1-5-1996 p.10
Servizio civile
16 Ci sono tuttavia paesi in cui lo Stato, pur non concedendo l’esonero ai ministri religiosi, riconosce che alcuni possano fare obiezione al servizio militare. Molti di questi paesi hanno preso provvedimenti affinché costoro non siano costretti a prestare servizio militare contro la loro coscienza. In certi luoghi viene richiesto di compiere un servizio civile, ad esempio un lavoro di pubblica utilità a favore della collettività, che viene considerato come un servizio nazionale non militare. Può un cristiano dedicato svolgere un tale servizio? Anche in questo caso il cristiano dedicato e battezzato deve prendere la propria decisione in base alla sua coscienza addestrata secondo la Bibbia.
17 Sembra che il servizio obbligatorio esistesse anche nei tempi biblici. Un testo di storia afferma: “Oltre alle tasse e ai dazi imposti agli abitanti della Giudea, esisteva anche una corvè [una prestazione d’opera non retribuita richiesta dalle autorità pubbliche]. In Oriente questa era un’istituzione antica, che le autorità ellenistiche e romane tennero in vigore. . . . Anche il Nuovo Testamento menziona esempi di corvè in Giudea, a conferma di quanto fosse diffusa. In conformità di questa consuetudine, i soldati costrinsero Simone il Cireneo a portare la croce [il palo di tortura] di Gesù (Matteo 5:41; 27:32; Marco 15:21; Luca 23:26)”.
18 Similmente oggi in alcuni paesi lo Stato o le autorità locali richiedono che i cittadini partecipino a varie forme di servizio a favore della collettività. A volte si tratta di un compito specifico, come scavare pozzi o costruire strade; altre volte si svolge su base regolare, ad esempio partecipando ogni settimana alla manutenzione di strade, scuole o ospedali. Nei casi in cui tale servizio civile è per il bene della collettività e non ha relazione con la falsa religione né va in qualche altro modo contro la loro coscienza, spesso i testimoni di Geova accettano di farlo. (1 Pietro 2:13-15) Di solito questo dà luogo a un’eccellente testimonianza e a volte mette a tacere quelli che accusano falsamente i Testimoni di essere contro il governo. — Confronta Matteo 10:18.
19 Che dire, però, se lo Stato richiede che per un certo periodo di tempo il cristiano svolga un servizio civile che fa parte di un servizio nazionale sotto un’amministrazione civile? Anche in questo caso i cristiani devono prendere la propria decisione basata su una coscienza informata. “Tutti compariremo davanti al tribunale di Dio”. (Romani 14:10) Davanti a una richiesta di Cesare, i cristiani dovrebbero studiare la cosa in preghiera e meditarvi sopra. Può essere anche saggio parlarne con cristiani maturi nella congregazione. Dopo di che occorre prendere una decisione personale. — Proverbi 2:1-5; Filippesi 4:5.
20 Nel fare tale ricerca, i cristiani considereranno alcuni princìpi biblici. Paolo disse che dobbiamo “essere ubbidienti ai governi e alle autorità come governanti, . . . pronti per ogni opera buona, . . . ragionevoli, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini”. (Tito 3:1, 2) Nello stesso tempo i cristiani faranno bene a esaminare il lavoro civile proposto. Se lo accettano, potranno mantenere la neutralità cristiana? (Michea 4:3, 5; Giovanni 17:16) Verrebbero coinvolti nelle attività di qualche falsa religione? (Rivelazione 18:4, 20, 21) Svolgere tale lavoro impedirebbe forse loro di adempiere le proprie responsabilità cristiane o li limiterebbe in misura irragionevole? (Matteo 24:14; Ebrei 10:24, 25) Dall’altro lato, sarebbero in grado di continuare a fare progresso spirituale, magari compiendo anche il ministero a tempo pieno mentre svolgono il servizio richiesto? — Ebrei 6:11, 12.
21 Che dire se le oneste risposte del cristiano a queste domande lo portassero a concludere che il servizio civile nazionale è un’“opera buona” che egli può compiere ubbidendo alle autorità? Questa è una decisione che deve prendere lui dinanzi a Geova. Gli anziani nominati e gli altri dovrebbero rispettare pienamente la coscienza del fratello e continuare a considerarlo un cristiano con una buona reputazione. Comunque, se un cristiano ritiene di non poter compiere questo servizio civile, anche la sua posizione dovrebbe essere rispettata. Anche lui continuerà ad avere una buona reputazione e dovrebbe ricevere amorevole sostegno. — 1 Corinti 10:29; 2 Corinti 1:24; 1 Pietro 3:16.
22 Come cristiani non cesseremo di rendere a “chi chiede onore, tale onore”. (Romani 13:7) Rispetteremo il buon ordine e cercheremo di essere cittadini pacifici e ossequenti alle leggi. (Salmo 34:14) Possiamo anche pregare “riguardo a re e a tutti quelli che sono altolocati” quando questi uomini sono chiamati a prendere decisioni che influiscono sulla nostra vita e sulla nostra opera cristiana. Avendo reso a Cesare le cose di Cesare, speriamo di poter continuare a “condurre una vita calma e quieta con piena santa devozione e serietà”. (1 Timoteo 2:1, 2) Soprattutto, continueremo a predicare la buona notizia del Regno quale unica speranza del genere umano, rendendo coscienziosamente a Dio le cose di Dio.
[Nota in calce]
Vedi La Torre di Guardia del 1° novembre 1964, pagina 660, paragrafo 21.


Ora ( esattamente non sò in che hanno abbiano modificato il proprio punto di vista) sappiamo che dal 1996 i Testimoni di Geova sono "liberi" di agire secondo coscienza in merito al Servizio Sostitutivo Civile, ma sorge una domanda....Era così difficile e complicato arrivarci prima?
Il problema se compiere o no tale servizio sostitutivo era una delle problematiche su cui il CD ( cioè il vero Schiavo Fedele e Discreto stando all' intendimento odierno) già si pronunciava al tempo della presenza di Raymond Franz in tale gruppo; allego un paio di estratti dal suo libro Crisi di Coscienza presi dalle pagine 175 e 176.
Ora se Geova guida la sua Organizzazione tramite lo Schiavo Fedele e Discreto, alias Corpo Direttivo come mai ha lasciato che per decenni questo non pervenisse alla accurata conoscenza del punto di vista biblico circa l' accettare o meno un servizio Civile in sostituzione a quello militare, lasciando che migliaia di suoi Testimoni finissero per anni in galera senza poter accettare alternative...benchè esistenti e legittime?
Ai tempi di Raymond franz non si era poi tanto lontano dall' arrivarci, ricordate la nota finale della Torre di Guardia del 1996 che rimandava a quella del 1964?
Ecco cosa scriveva la Società negli anni 60:

TG 8/2/1964 pa. 660
21 Ma che dire quando si verificano situazioni che non si sono mai presentate prima, che forse non sono mai state considerate, situazioni che richiedono decisioni?
Forse non c'è nessuno a cui chiedere.
Se conosce i princìpi della Parola di Dio contenuti nella Bibbia non sarà
difficile alla persona dedicata prendere decisioni giuste.

Sappiamo che cosa dobbiamo agli uomini, ma, primariamente, sappiamo che cosa dobbiamo a Geova.
Dobbiamo amarlo e ubbidirgli sopra ogni altra cosa. (Matt. 22:36-40)
Siamo nel mondo, ma non ne siamo parte.
Perciò siamo neutrali riguardo alla politica e alle
guerre.
Conosciamo la corretta relazione verso persone del sesso opposto.
Siamo informati in merito all'errato uso del sangue.
Conosciamo l'ordine scritturale nella
famiglia e nella congregazione cristiana,il giusto atteggiamento verso il nostro datore di lavoro e il governo.
Se la nostra coscienza è illuminata dalla luce dei princìpi biblici, saremo in grado di prendere
giuste decisioni.
Se abbiamo dubbi circa la decisione giusta in una faccenda, agiamo saggiamente se decidiamo in modo che la nostra coscienza non resti turbata.
Se ci troviamo in situazioni in cui dobbiamo
prendere decisioni, facciamo bene a chiedere mediante la preghiera la guida di
Geova nella cosa. "Per amor del tuo nome guidami e conducimi". — Sal. 31:3, VR.
22 II pensiero dell'unità e della più stretta
cooperazione è illustrato molto appropriatamente nella Bibbia.
Leggete Primo Corinti, capitolo 12. È usato il corpo umano come illustrazione. In realtà il corpo umano è un'unità ed è in unità, è qualcosa di completo.
Esso funziona armoniosamente
Come possiamo essere guidati saggiamente se abbiamo dubbi?
In che modo il corpo umano è una bella illustrazione dell'unità dell'organizzazione?

In questi paragrafi già è evidente l' indirizzo ad agire secondo la propria coscienza addestrata secondo le Sacre Scritture in casi di situazioni inusuali, questo era per l' appunto l' aspetto con cui concludeva la trattazione della rivista del 1996, lasciarsi cioè guidare dalla propria "Coscienza " addestrata e non giudicare le scelte altrui in tema di Servizio Civile.
La domanda che mi pongo ora è....ma quante direttive presentateci come indiscutibili e incontestabili, anche se la nostra coscienza con tanto di supporto biblico alle spalle, ci consentirebbe di dissentire, sono attualmente in vigore ma un domani...faranno la stessa fine?? :boh:
E con questi presupposti storici...ma chi ha il desiderio di non voler mettere nulla in discussione della propria Fede?
Allegati
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Wyclif
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Romagnolo ha scritto:Mettete a confronto questi due articoli apparsi sulle pubblicazioni WT:
SVEG 8-6-1975 p.13
Le autorità cominciano ad ascoltare
Il 26 marzo 1971, tre rappresentanti dei testimoni di Geova si riunirono con una rappresentanza dei Ministeri della Difesa e della Giustizia. La conversazione durò due ore e mezzo.
Uno dei primi punti della conversazione menzionati dalla rappresentanza fu questo: “Che non desideriate in alcun modo partecipare al servizio militare è chiaro e non ha bisogno di ulteriore spiegazione. Ma qual è realmente la vostra obiezione al servizio civile, sostitutivo?”
I Testimoni spiegarono che non è che essi siano contrari al servizio civile come tale, ma, piuttosto, è una questione di stretta neutralità. Perciò, qualsiasi lavoro che sia una semplice sostituzione del servizio militare non sarebbe accettevole ai testimoni di Geova.
Altre domande limitarono ancora di più la controversia: “Quando qualcuno fa obiezione al servizio militare”, dichiararono i rappresentanti del governo, “passa dalla giurisdizione militare alla giurisdizione civile e da quel momento non ha nulla a che fare con i militari. Perché, dunque, si fa ancora obiezione all’accettazione di tale servizio civile?”
Il cristiano è contrario ad accettare volontariamente tale lavoro a motivo di ciò che dice la legge di Dio al riguardo: “Foste comprati a prezzo; smettete di divenire schiavi degli uomini”. (1 Cor. 7:23) La servitù civile in sostituzione del servizio militare sarebbe altrettanto biasimevole per il cristiano. In effetti, egli diverrebbe con ciò parte del mondo invece di mantenersene separato come comandò Gesù. — Giov. 15:19; 17:14-16.
Ora la conversazione assunse un nuovo tono. “Quale suggerimento vorreste dare per risolvere i casi relativi ai testimoni di Geova?” chiese il comitato. La risposta: L’esenzione per i predicatori del Vangelo in servizio continuo nonché per quelli a orario ridotto, come stabilisce la legge. Fu indicato che in Olanda gli appartenenti a certi ordini religiosi sono esentati, tuttavia non fanno altro che vivere in un istituto e produrre birra.
Il comitato espresse la sua preoccupazione per questo suggerimento dei Testimoni. Temeva che avrebbe aperto le porte a ogni sorta di persone il cui solo scopo era di evitare il servizio militare. Ma i testimoni assicurarono al comitato che era quasi impossibile ai simulatori superare il processo di selezione che avviene nelle congregazioni locali dei Testimoni.


ANNUARIO
ASPETTI SALIENTI DELL’ANNO PASSATO
Sviluppi legali
ARMENIA Istituito un programma di servizio civile alternativo nel rispetto della neutralità cristiana.
Nel 2013 il governo armeno ha istituito un programma di servizio civile alternativo grazie al quale i Testimoni di Geova in Armenia non sono più costretti a scontare pene detentive per la loro obiezione di coscienza al servizio militare. A gennaio del 2014 la filiale ha riferito che 71 fratelli hanno iniziato a svolgere il servizio civile alternativo. Alcuni, ad esempio, hanno lavorato come aiuto cucina o portantini negli ospedali. I supervisori del programma hanno fatto commenti positivi circa l’etica del lavoro e l’atteggiamento dei Testimoni nell’eseguire i compiti difficili che vengono spesso loro assegnati. I fratelli sono grati di poter svolgere il servizio civile mantenendo così una buona coscienza cristiana. Un fratello ha detto: “Siamo grati a Geova che adesso possiamo avvalerci del servizio civile alternativo. Questo ci aiuta a rimanere neutrali e allo stesso tempo a conservare la libertà di culto”.


SI nota subito come l' uno sia sostanzialmente l' opposto dell' altro, come mai l' Organizzazione ha cambiato di 180 gradi la sua visione del Servizio Civile Sostitutivo?
La risposta l' abbiamo qui:
TG 1-8-1997 p. 12
16 Per contro, nei tempi moderni il popolo di Geova si è dimostrato leale quando ci sono stati cambiamenti. Man mano che la luce della verità rivelata si fa più fulgida, vengono fatti degli aggiustamenti. (Proverbi 4:18) Di recente lo “schiavo fedele e discreto” ci ha aiutato a raffinare il nostro intendimento della parola “generazione” usata in Matteo 24:34 e del tempo del giudizio delle “pecore” e dei “capri” di cui si parla in Matteo 25:31-46, come pure la nostra veduta di certi tipi di servizio civile.


Ebbene il merito viene attribuito al raffinamento operato dallo Schiavo Fedele e Discreto, infatti un anno prima uscì questo articolo:
TG 1-5-1996 p.10
Servizio civile
16 Ci sono tuttavia paesi in cui lo Stato, pur non concedendo l’esonero ai ministri religiosi, riconosce che alcuni possano fare obiezione al servizio militare. Molti di questi paesi hanno preso provvedimenti affinché costoro non siano costretti a prestare servizio militare contro la loro coscienza. In certi luoghi viene richiesto di compiere un servizio civile, ad esempio un lavoro di pubblica utilità a favore della collettività, che viene considerato come un servizio nazionale non militare. Può un cristiano dedicato svolgere un tale servizio? Anche in questo caso il cristiano dedicato e battezzato deve prendere la propria decisione in base alla sua coscienza addestrata secondo la Bibbia.
17 Sembra che il servizio obbligatorio esistesse anche nei tempi biblici. Un testo di storia afferma: “Oltre alle tasse e ai dazi imposti agli abitanti della Giudea, esisteva anche una corvè [una prestazione d’opera non retribuita richiesta dalle autorità pubbliche]. In Oriente questa era un’istituzione antica, che le autorità ellenistiche e romane tennero in vigore. . . . Anche il Nuovo Testamento menziona esempi di corvè in Giudea, a conferma di quanto fosse diffusa. In conformità di questa consuetudine, i soldati costrinsero Simone il Cireneo a portare la croce [il palo di tortura] di Gesù (Matteo 5:41; 27:32; Marco 15:21; Luca 23:26)”.
18 Similmente oggi in alcuni paesi lo Stato o le autorità locali richiedono che i cittadini partecipino a varie forme di servizio a favore della collettività. A volte si tratta di un compito specifico, come scavare pozzi o costruire strade; altre volte si svolge su base regolare, ad esempio partecipando ogni settimana alla manutenzione di strade, scuole o ospedali. Nei casi in cui tale servizio civile è per il bene della collettività e non ha relazione con la falsa religione né va in qualche altro modo contro la loro coscienza, spesso i testimoni di Geova accettano di farlo. (1 Pietro 2:13-15) Di solito questo dà luogo a un’eccellente testimonianza e a volte mette a tacere quelli che accusano falsamente i Testimoni di essere contro il governo. — Confronta Matteo 10:18.
19 Che dire, però, se lo Stato richiede che per un certo periodo di tempo il cristiano svolga un servizio civile che fa parte di un servizio nazionale sotto un’amministrazione civile? Anche in questo caso i cristiani devono prendere la propria decisione basata su una coscienza informata. “Tutti compariremo davanti al tribunale di Dio”. (Romani 14:10) Davanti a una richiesta di Cesare, i cristiani dovrebbero studiare la cosa in preghiera e meditarvi sopra. Può essere anche saggio parlarne con cristiani maturi nella congregazione. Dopo di che occorre prendere una decisione personale. — Proverbi 2:1-5; Filippesi 4:5.
20 Nel fare tale ricerca, i cristiani considereranno alcuni princìpi biblici. Paolo disse che dobbiamo “essere ubbidienti ai governi e alle autorità come governanti, . . . pronti per ogni opera buona, . . . ragionevoli, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini”. (Tito 3:1, 2) Nello stesso tempo i cristiani faranno bene a esaminare il lavoro civile proposto. Se lo accettano, potranno mantenere la neutralità cristiana? (Michea 4:3, 5; Giovanni 17:16) Verrebbero coinvolti nelle attività di qualche falsa religione? (Rivelazione 18:4, 20, 21) Svolgere tale lavoro impedirebbe forse loro di adempiere le proprie responsabilità cristiane o li limiterebbe in misura irragionevole? (Matteo 24:14; Ebrei 10:24, 25) Dall’altro lato, sarebbero in grado di continuare a fare progresso spirituale, magari compiendo anche il ministero a tempo pieno mentre svolgono il servizio richiesto? — Ebrei 6:11, 12.
21 Che dire se le oneste risposte del cristiano a queste domande lo portassero a concludere che il servizio civile nazionale è un’“opera buona” che egli può compiere ubbidendo alle autorità? Questa è una decisione che deve prendere lui dinanzi a Geova. Gli anziani nominati e gli altri dovrebbero rispettare pienamente la coscienza del fratello e continuare a considerarlo un cristiano con una buona reputazione. Comunque, se un cristiano ritiene di non poter compiere questo servizio civile, anche la sua posizione dovrebbe essere rispettata. Anche lui continuerà ad avere una buona reputazione e dovrebbe ricevere amorevole sostegno. — 1 Corinti 10:29; 2 Corinti 1:24; 1 Pietro 3:16.
22 Come cristiani non cesseremo di rendere a “chi chiede onore, tale onore”. (Romani 13:7) Rispetteremo il buon ordine e cercheremo di essere cittadini pacifici e ossequenti alle leggi. (Salmo 34:14) Possiamo anche pregare “riguardo a re e a tutti quelli che sono altolocati” quando questi uomini sono chiamati a prendere decisioni che influiscono sulla nostra vita e sulla nostra opera cristiana. Avendo reso a Cesare le cose di Cesare, speriamo di poter continuare a “condurre una vita calma e quieta con piena santa devozione e serietà”. (1 Timoteo 2:1, 2) Soprattutto, continueremo a predicare la buona notizia del Regno quale unica speranza del genere umano, rendendo coscienziosamente a Dio le cose di Dio.
[Nota in calce]
Vedi La Torre di Guardia del 1° novembre 1964, pagina 660, paragrafo 21.


Ora ( esattamente non sò in che hanno abbiano modificato il proprio punto di vista) sappiamo che dal 1996 i Testimoni di Geova sono "liberi" di agire secondo coscienza in merito al Servizio Sostitutivo Civile, ma sorge una domanda....Era così difficile e complicato arrivarci prima?
Il problema se compiere o no tale servizio sostitutivo era una delle problematiche su cui il CD ( cioè il vero Schiavo Fedele e Discreto stando all' intendimento odierno) già si pronunciava al tempo della presenza di Raymond Franz in tale gruppo; allego un paio di estratti dal suo libro Crisi di Coscienza presi dalle pagine 175 e 176.
Ora se Geova guida la sua Organizzazione tramite lo Schiavo Fedele e Discreto, alias Corpo Direttivo come mai ha lasciato che per decenni questo non pervenisse alla accurata conoscenza del punto di vista biblico circa l' accettare o meno un servizio Civile in sostituzione a quello militare, lasciando che migliaia di suoi Testimoni finissero per anni in galera senza poter accettare alternative...benchè esistenti e legittime?
Ai tempi di Raymond franz non si era poi tanto lontano dall' arrivarci, ricordate la nota finale della Torre di Guardia del 1996 che rimandava a quella del 1964?
Ecco cosa scriveva la Società negli anni 60:

TG 8/2/1964 pa. 660
21 Ma che dire quando si verificano situazioni che non si sono mai presentate prima, che forse non sono mai state considerate, situazioni che richiedono decisioni?
Forse non c'è nessuno a cui chiedere.
Se conosce i princìpi della Parola di Dio contenuti nella Bibbia non sarà
difficile alla persona dedicata prendere decisioni giuste.

Sappiamo che cosa dobbiamo agli uomini, ma, primariamente, sappiamo che cosa dobbiamo a Geova.
Dobbiamo amarlo e ubbidirgli sopra ogni altra cosa. (Matt. 22:36-40)
Siamo nel mondo, ma non ne siamo parte.
Perciò siamo neutrali riguardo alla politica e alle
guerre.
Conosciamo la corretta relazione verso persone del sesso opposto.
Siamo informati in merito all'errato uso del sangue.
Conosciamo l'ordine scritturale nella
famiglia e nella congregazione cristiana,il giusto atteggiamento verso il nostro datore di lavoro e il governo.
Se la nostra coscienza è illuminata dalla luce dei princìpi biblici, saremo in grado di prendere
giuste decisioni.
Se abbiamo dubbi circa la decisione giusta in una faccenda, agiamo saggiamente se decidiamo in modo che la nostra coscienza non resti turbata.
Se ci troviamo in situazioni in cui dobbiamo
prendere decisioni, facciamo bene a chiedere mediante la preghiera la guida di
Geova nella cosa. "Per amor del tuo nome guidami e conducimi". — Sal. 31:3, VR.
22 II pensiero dell'unità e della più stretta
cooperazione è illustrato molto appropriatamente nella Bibbia.
Leggete Primo Corinti, capitolo 12. È usato il corpo umano come illustrazione. In realtà il corpo umano è un'unità ed è in unità, è qualcosa di completo.
Esso funziona armoniosamente
Come possiamo essere guidati saggiamente se abbiamo dubbi?
In che modo il corpo umano è una bella illustrazione dell'unità dell'organizzazione?

In questi paragrafi già è evidente l' indirizzo ad agire secondo la propria coscienza addestrata secondo le Sacre Scritture in casi di situazioni inusuali, questo era per l' appunto l' aspetto con cui concludeva la trattazione della rivista del 1996, lasciarsi cioè guidare dalla propria "Coscienza " addestrata e non giudicare le scelte altrui in tema di Servizio Civile.
La domanda che mi pongo ora è....ma quante direttive presentateci come indiscutibili e incontestabili, anche se la nostra coscienza con tanto di supporto biblico alle spalle, ci consentirebbe di dissentire, sono attualmente in vigore ma un domani...faranno la stessa fine?? :boh:
E con questi presupposti storici...ma chi ha il desiderio di non voler mettere nulla in discussione della propria Fede?
:ok: :ok: :ok:
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"Dobbiamo ubbidire a Dio quale Governante anziché agli uomini" Atti 5:29
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Ray
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Messaggio da Ray »

Cavolo Wyclif,per essere d' accordo con Romagnolo hai quotato il tutto...
e io che scendevo...scendevo...scendevo...facevo più presto con l'ascensore. :ironico:
:risata:
Romagnolo :La domanda che mi pongo ora è....ma quante direttive presentateci come indiscutibili e incontestabili, anche se la nostra coscienza con tanto di supporto biblico alle spalle, ci consentirebbe di dissentire, sono attualmente in vigore ma un domani...faranno la stessa fine?? :boh:
E con questi presupposti storici...ma chi ha il desiderio di non voler mettere nulla in discussione della propria Fede?
Romagnolo , dici che ci arrivano da soli ?
Ci arriva chi vuole davvero impegnarsi per comprendere in quale culto si trova
anche se facesse delle ricerche ,anche se il dubbio lo assale ,senza un'input
o qualcosa che provochi il risveglio è difficile che un tdg vada contro le direttive dello schiavo.

Le direttive semplicemente obsolete saranno eliminate per far posto alle nuove,quelle aggiornate secondo i canoni
delle nuove scoperte scientifiche ,sociali e antropologiche.
Ed ecco come la WTJWORG ti frega aggiornandosi . :occhiol:

Ecco perché siamo qua,e mica stiamo qua a smacchiare i "cammelli"
al massimo diamo da bere acqua priva di condizionamenti mentali. :ironico:

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Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Giusto Ray,...concordo con te che senza scossoni nella sfera personale nessun TdG si sveglierà mai nonostante tutte le incongruenze che potrà vedere nella sua vita teocratica; guarda me! :ironico:
A conferma di ciò, a quanto ho riportato già si noti cosa scrivevano nell' Annuario del 1991, dato che non viene posto nessun ragionamento "aggiornato" mi pare di capire che all' epoca stessero ancora con la vecchia veduta sul Servizio Civile. :blu:
Annuario 1991 p.166
Il “modello svedese”
La procedura stabilita dal governo svedese è stata definita il “modello svedese” dalle autorità di altri paesi, che si sono riferite ad essa nel cercar di elaborare soluzioni simili. In che consiste esattamente questa procedura?
Ognuno che viene chiamato alle armi deve richiedere agli anziani della propria congregazione un attestato comprovante che è un testimone di Geova battezzato e un proclamatore regolare associato alla congregazione. La filiale della Società verifica che le firme siano quelle degli anziani nominati. Il coscritto sottopone questo attestato e una richiesta personale scritta di esenzione dal servizio militare alla sua commissione di leva, che accorda il congedo illimitato. Una procedura simile è stata seguita nel caso di alcune sorelle chiamate a espletare servizio di protezione civile.
Nuovi tentativi per far scendere a un compromesso
Dopo che il parlamento ebbe preso questa decisione furono fatti tentativi per imporci un servizio sostitutivo di quello militare. All’inizio degli anni ’70 fu nominata una commissione governativa allo scopo di rivedere il trattamento degli obiettori di coscienza. Per amore dell’uniformità le autorità volevano che i testimoni di Geova si adeguassero ad altri gruppi religiosi accettando di svolgere servizio civile alternativo.
Alcuni rappresentanti della filiale si presentarono dinanzi alla commissione spiegando che i Testimoni non potevano accettare nessuna alternativa al servizio militare, indipendentemente da quanto fosse meritorio il lavoro assegnato. Spiegarono che i testimoni di Geova svolgono già un’opera di utilità pubblica col loro ministero di casa in casa, in quanto aiutano altri a purificare la loro vita e a diventare cittadini decorosi e osservanti della legge. Allora un membro della commissione venne fuori con un’idea assai sorprendente.
Si chiedeva se avremmo acconsentito a compiere quel ministero di casa in casa a tempo pieno nell’ambito delle nostre congregazioni per un periodo di tempo — corrispondente a quello del periodo di leva — e a farne rapporto alle autorità come servizio sostitutivo. I fratelli spiegarono che il servizio che rendiamo a Dio non può mai essere obbligatorio né una questione di Stato. Finalmente la commissione propose di mantenere la decisione presa nel 1966,


Interessante! Neppure avere giovani a predicare come pionieri gli andava bene come Servizio Civile.
Ora coloro che all' epoca avranno discusso con le autorità Svedesi....ma si domanderanno mai che razza di figura di "M" hanno fatto loro e l' Organizzazione che rappresentano, dato che adesso l'Organizzazione si vanta dell' esatto contrario di quanto professava in quegli anni 70?
E' anche palese che non vi è nessuna base scritturale seria per sostenere quella vecchia presa di posizione, erano solo elucubrazioni mentali di chi dirigeva tutta la baracca!
Il fatto che nessuno se ne accorgesse o contestasse non dovrebbe far riflettere sul grado di indottrinamento a cui questa religione sottopone i propri aderenti? :blu:
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Romagnolo ha scritto:21 Che dire se le oneste risposte del cristiano a queste domande lo portassero a concludere che il servizio civile nazionale è un’“opera buona” che egli può compiere ubbidendo alle autorità? Questa è una decisione che deve prendere lui dinanzi a Geova. Gli anziani nominati e gli altri dovrebbero rispettare pienamente la coscienza del fratello e continuare a considerarlo un cristiano con una buona reputazione. Comunque, se un cristiano ritiene di non poter compiere questo servizio civile, anche la sua posizione dovrebbe essere rispettata. Anche lui continuerà ad avere una buona reputazione e dovrebbe ricevere amorevole sostegno. — 1 Corinti 10:29; 2 Corinti 1:24; 1 Pietro 3:16.
Veramente ti dirò di più.
All'epoca, quando feci io il servizio civile in sostituzione di quello militare, era il 2001/2002, addirittura, tale servizio era ampiamente incoraggiato nelle congregazione e dai discorsi dei sorveglianti viaggianti.
In primis, l'impalcatura era tenuta in piedi anche dalla scrittura "Se un uomo di chiede di accompagnarlo per un miglio, tu accompagnalo per due miglia", che si ricollegava a quella di "Dare a Cesare le cose di Cesare".... (è bello come con abili carotaggi biblici, si fa dire a Dio ogni cosa.... :ironico: )

Secondariamente, c'era l'impatto promozionale della fede di TDG.
I TDG come ben noto, si dichiarano separati dal mondo, non hanno associazioni benefiche, non hanno onlus che si spendono nel sociale.
Pertanto, il servizio civile è stato una grande benedizione per l'immagine di TDG, poichè, grazie al c..o dei giovani TDG (me compreso, avrei fatto mille volte il servizio militare e lo rimpiango sempre, anche se nel servizio civile non mi trovai male, anzi) che operavano nei comuni, nelle case di riposo per anziani, nelle varie croce rosse, verdi, gialle, bianche e nere..... si poteva rispondere ai detrattori del mondo di come noi, in realtà ci stessimo prodigando per il sociale.
D'altronde, il 1995 era arrivato e pure la famosa secolarizzazione...

Mi ricordo che all'epoca, tra la fine del 1990 ed i primi anni del 2000, ultimi anni per il servizio civile o militare obbligatorio, visto che nel 2005 venne abolito se non erro, gli unici che andavano neanche in carcere, ma rimanevano agli arresti domiciliari, e non per chissà quali grandi atti di fede, erano tutti quelli che volevano mantenere il proprio posto di lavoro fisso.
Quindi, con questi due mesi e mezzi di arresti domiciliari, tutto finiva e non dovevano fare 10 mesi di servizio civile.

Inoltre, a me ha fatto sempre specie l'obiezione interna ai TDG che dicevano come negli anni precedenti, il servizio militare non lo si faceva perchè legato alle forze armate.
Mentre quello più moderno era slegato da esse.
Ma le cose non stanno cosi, a me, il congedo me lo diedero le forze armate e, facevo comunque riferimento ad una caserma militare.

Quindi, ad eccezione di prestare un giuramento alla bandiera e d'indossare una divisa, per il resto, eravamo comunque gestiti nominalmente dall'esercito o dalla marina militare italiana.

Non solo, torniamo alla famosa questione della neutralità cristiana e di tutti coloro che in passato si fecero uno, due o tre anni di carcere militare per mantenere la famosa "neutralità cristiana" dei TDG e delle loro fanta vaccate.
Queste persone rimasero fregate tre volte
1- si fecero molti mesi di carcere.


2- si ritrovarono la fedina penale sporca e questo avrebbe precluso loro il poter lavorare per lo stato o dentro le scuole, o dentro i tribunali o in altri settori dove per accedervi si necessita della fedina penale pulita, e per poi ripulirla, bisognava sborsare quale migliaio di euro (all'epoca queste cause costavano sui 4 milioni delle vecchie lire).

3- Con gli anni, si tolse anche tale questione e si concesse la scelta, che prima c'era ma non era incoraggiata, del servizio civile...

Ahh dimenticavo...

4- La fregatura finale,di quella "fine del mondo" mai venuta, dove la neutralità cristiana, era una parte di quella fede che avrebbe garantito al cristiano la famosa salvezza.... di una grande tribolazione ed Harmagheddon mai visti... :boh: :boh: :boh:
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Messaggio da Romagnolo »

Bella disamina Deliverance :ok: io la neutralità l'ho fatta parecchio prima di te e il carcere me lo sono beccato....anche se allora era già ridotto a soli 3-6 mesi (dipendeva dal distretto militare di provenienza) e con pochi mesi e fedina penale già allora pulita me la sono cavata piuttosto bene.
Anche a me ti dirò sarebbe piaciuto provare a fare il militare....non so quanto sarebbe stata un'esperienza positiva avendo ascoltato esperienze contrastanti tra coloro che già L' avevano fatto, comunque ricordo come invece di lasciar parlare la propria coscienza addestrata secondo le Scritture, gli anziani indicavano una strada già tracciata dall'organizzazione per tutti quanti, mi riferisco al dover rigettare qualsivoglia forma di collegamento al mondo militare per quanto minimo e formale potesse essere.
Se non ubbidivi...non so a cosa si sarebbe andato incontro, forse addirittura la disassociazione!
Non sapevo che anche partecipando al Servizio civile poi si riceveva il congedo militare....ma del resto è logico...il servizio civile veniva svolto perché a monte chiamati a svolgere quello militare, mica per altro. :blu:
Ora mi sto rileggendo diversi passi biblici e sto pervenendo alla conclusione...che il CD a suo tempo ha voluto comandare troppo sulle scelte di coscienza altrui,...e ancora in parte lo sta facendo secondo me...ma devo continuare a indagare, magari mi pronuncerò! :ciao:
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Messaggio da deliverance1979 »

Romagnolo ha scritto:Non sapevo che anche partecipando al Servizio civile poi si riceveva il congedo militare....
In sostanza si risulta come obiettori di coscienza, ma il documento, tolta qualche eccezione, è identico a quello per i congedati dall'esercito, ed inoltre, specifica che in caso di guerra, si può venire comunque richiamati alle armi.

Anni dopo, io ho rinunciato anche allo status di obiettore, cosa che ho sempre odiato e che ho fatto non perchè me la sentivo veramente, ma solo perchè indottrinato TDG me la feci piacere.

Per quanto riguarda poi la questione del servizio militare, personalmente penso che sia formativo, ma, in base alla personalità dell'individuo, può lasciare esperienze positive o negative.
Se una persona è appassionata di armi, eserciti, disciplina, strategia e via dicendo, allora il militare fa per lui e gli piacerà.
Ma se uno è tutto l'opposto e viene obbligato a farlo, allora, sarà un'esperienza pessima.

E' normale che oggi, essendo volontario, nella maggior parte dei casi, si spera che molti, eccetto che per il classico stipendio fisso, seguano la carriera militare perchè appassionati.
Viceversa, quando prima si avevano in armi centinaia di migliaia di giovani che venivano obbligati ad indossare una divisa per molti mesi, rinunciare ad un lavoro o comunque a delle amicizie, a degli amori o ad altre passioni per fare il militare, e forse anche con persone che non ti erano simpatiche, bè, non mi sembra che era il massimo per cui gioire.

Ma la stessa cosa la si può dire dei TDG, che dall'altra parte ti obbligavano o ad andare in prigione per la questione della neutralità, o a fare il servizio civile, o gli arresti domiciliari.... :saggio:
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Messaggio da Romagnolo »

QUoto quanto dici Deliv. :strettamano: , solo correggiamo quel "dall'altra parte ti obbligavano o ad andare in prigione per la questione della neutralità, o a fare il servizio civile, o gli arresti domiciliari."
Qualsiasi TdG obbietterà che non si è obbligati nel vero senso del termine,...è più preciso Persuasi perchè è con ragionamenti e sensi di colpa indotti che ci hanno convinti a seguire le strade possibili che la WT ci metteva davanti tra cui scegliere...e a volte la scelta poteva essere univoca!
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Messaggio da deliverance1979 »

Romagnolo ha scritto:Qualsiasi TdG obbietterà che non si è obbligati nel vero senso del termine,...è più preciso Persuasi perchè è con ragionamenti e sensi di colpa indotti che ci hanno convinti a seguire le strade possibili che la WT ci metteva davanti tra cui scegliere...
Diciamo che è un misto di obbligo e persuasione.
Se si svolgeva il servizio militare e si era battezzati si veniva disassociati con tutte le conseguenze dell'ostracismo.
Conseguenze che vedono la congregazione ed i vari TDG come unica comunità conosciuta da chi viene disassociato.

Persuasi, o per meglio dire indottrinati dagli anni di educazione forzata da parte di genitori e congregazione su cosa si può fare e cosa non si può fare.
Ma le cose che non si possono fare, molte delle quali sono più che lecite, non sono dei semplici consigli che uno può anche disattendere.
Sono dei consigli-comandi che il genitore TDG imporrà al proprio figlio con tutti i mezzi necessari a sua disposizione.

Prima con consigli amorevoli e parabole bibliche volte a fargli capire che il suo atteggiamento oppure hobby o interessi sono sbagliati, o nascondono delle potenziali minacce per la sua spiritualità o non sarebbero mai stati fatti o approvati dagli antichi personaggi biblici o primi cristiani.
Di come molti suoi compagni di congregazione (paragoni diretti o indiretti) abbiano rinunciato o non si conformano alle stesse cose degli altri ragazzi del mondo (chissà perchè)..... :fronte:

Poi si passa alle restrizioni di tipo economico-logistico, dove il genitore non finanzierà mai (pur avendone la possibilità o pur essendo spese irrisorie) o accompagnerà, o sosterrà il figlio in quello che gli piace e che fanno anche i suoi amici del cosi detto "mondo". :balla: :balla: :balla: :fronte: :fronte: :fronte:

E se la cosa dovesse andare avanti, si passano alle punizioni fisiche o coercizioni educative, volte a stroncare definitivamente queste sue passioni. :saggio: :saggio: :saggio:

Il tutto, condito con tonnellate di sermoni biblici, consigli su come impiegare meglio tempo e risorse verso la verità dei TDG, argomentazioni utili a far capire al figlio di come si viva negli ultimi giorni di questo mondo e di come sia importante non lasciarsi distrarre da cose futili o inutili... :bb:

Ecco, shakerate decenni di questo schifo, tutti i giorni, e voilà, il danno è fatto o quasi...
Se non si analizzano questi aspetti della vita di uno nato e cresciuto in una famiglia di TDG, non si capisce in che gabbia fisica prima e mentale poi è cresciuto.
Gabbia che condiziona molti aspetti della sua vita, di molte sue scelte e del suo sviluppo come persona.
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