Riflessione su 2Pietro 3,10

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Necche
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Riflessione su 2Pietro 3,10

Messaggio da Necche »

Ciao a tutti
leggendo questo versetto nella traduzione della CEI e nella TNM mi sembra che ci sia una manipolazione da parte del CD. Nella CEI è scritto che la Terra " sarà distrutta", nella TNM è scritto "la terra e le opere...saranno scoperte" Ma scoperte in che senso?Non vediamo la terra e le opere, ora, così come sono? Distrutta e scoperta hanno un significato diverso o no? Cosa dice l'interlineare geovista? C'è qualcuno che può controllare e spiegarmi? Per me è un versetto importante dal momento che i tdg dicono sempre che la terra non verrà mai distrutta dal momento che ci devono risiedere loro dopo Armegadon. Secondo me, verrà distrutta per dare spazio ad una terra nuova e ad un cielo nuovo che non sappiamo come sarà appunto perché Nuova.
Auguri e buone feste a tutti
virtesto
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Il fatto è...

Messaggio da virtesto »

...che il testo greco dice "Saranno trovate", cioè in ogni caso traduce meglio la TNM. A volte, non è la prima, la TNM traduce meglio degli altri.
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Achille
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Messaggio da Achille »

Ho commentato questo passo nel sito Infotdgeova:

...Le traduzioni in genere rendono il passo di 2 Pietro 3:10 "la terra e le opere che sono in essa saranno arse (o bruciate, distrutte)". La TNM traduce "saranno scoperte". Trascrivo su questo parte di una nota trovata in rete ( https://tinyurl.com/ybsqle3x" onclick="window.open(this.href);return false; ):

Le opere sono principalmente quelle che sono il risultato del genio e del lavoro dell'uomo sulla terra. Una variante contenuta nei Codici Sinaitico, Vaticano 1209 e altri, accettata da Nestle, reca, invece del sarà arsa (katakahsetai), sarà trovata (eureqhsetai) che non risulta molto chiara ed è stata perciò corretta dalla vers. siriaca coll'aggiunta di un 'non sarà trovata.' Nel codice C si ha spariranno. Come abbia potuto originare la strana lezione del Sinaitico e del Vat. è difficile supporre. Il caso presente, insieme a parecchi altri, non solo in questa epistola, ma in altri scritti del N. Test., dimostra come battano falsa strada i critici che si rendon schiavi di un qualche gruppo di manoscritti anche quando il senso di un passo risulta assurdo o contrario a quello che l'autore manifestamente intende di esprimere.

Comunque si traduca, anche accettando la lettura "saranno scoperte", il contesto immediato fa capire che "cielo e terra" dovranno dissolversi e scomparire. Gli elementi di questa realtà fisica, alla quale ora apparteniamo, saranno quindi "scoperti" (o trovati, o smascherati), rivelandosi distruttibili e non eterni, come qualcuno vorrebbe sostenere o credere.

https://www.infotdgeova.it/dottrine/terra.php" onclick="window.open(this.href);return false;
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Vieri
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Achille ha ragione....

Messaggio da Vieri »

Aveva giustamente commentato:
Essi cadono da sempre nell'assurdo di voler interpretare la Bibbia in modo letterale, tenendo in poco conto il linguaggio del tempo, fatto di molte immagini e riferimenti simbolici, e quindi radicalmente diverso dal nostro occidentale e moderno. E non tengono conto di un fatto essenziale in ogni esegesi biblica che è quello che ogni testo va interpretato nel contesto dello scritto e non dei singoli versetti staccati uno dall'altro.
e citando:
il Signore parla chiaramente della speranza cristiana di salvezza riservata ai fedeli:

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli....
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

È chiaro che l'allusione al Salmo 37 fatta da Gesù nelle beatitudini deve essere intesa nel contesto generale del suo messaggio nel quale ai fedeli è offerta la speranza di condividere con Lui il "regno dei cieli".
Anche l'apostolo Paolo completa il pensiero del salmista, affermando che ai giusti perseguitati, ai miti d'Israele, sarà data una patria celeste (Ebrei 11,13-16). Non c'è un singolo versetto in tutta la Bibbia in cui si parli di una vita eterna sulla terra. Tutti i passi che la Società cita nelle sue pubblicazioni non autorizzano le conclusioni dogmatiche - e contrastanti con altre scritture - a cui sono pervenuti i TdG.
La mia personale opinione è che in relazione a quanto vogliono inculcare nella testa dei loro adepti e della bassa considerazione del Vangelo poichè Gesù Cristo NON rappresenta per loro il VERO Figlio di Dio ma un messia illuminato...
......Comunque crediamo anche a queste parole di Gesù: “Il Padre è maggiore di me” (Giovanni 14:28). Quindi non adoriamo Gesù, perché non crediamo che sia l’Iddio Onnipotente.
....mischiano sempre a piacere passi biblici con passi del Vangelo dove certi concetti e certe frasi a parere mio sono chiarissime....

Ma ad un vero credente cristiano ( che quindi crede principalmente nel Vangelo) cosa importa poi ritornare su questa terra o su un altro dei miliardi di pianeti esistenti nell'universo quando la sua aspirazione sarebbe quella di avere la speranza di condividere con Lui il "regno dei cieli"?

Ma dobbiamo sempre sapere: dove, come, quando, in che posto, in quale livello, in quale pianeta,....saremo alla nostra morte e resurrezione o affidarci semplicemente alla benevolenza di Dio ?

Non ci ricordiamo il passo che dice che Dio non ragiona con la nostra testa ?

Buona domenica Achille, e grazie sempre....
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Nessuna delle due traduzioni è errata, semplicemente traducono un testo greco diverso. Si può scegliere tra le due lezioni, direi che è un problema indecidibile.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

polymetis ha scritto:Nessuna delle due traduzioni è errata, semplicemente traducono un testo greco diverso. Si può scegliere tra le due lezioni, direi che è un problema indecidibile.
Della tua stessa opinione era Metzger (coautore del UBS) il quale mise D alla scelta eurethesetai "furono scoperte" chiarendo che nessuna delle varianti sembra originale [Metzger, Textual Commentary, 636]
Interessante la variante unica del p72 il più antico manoscritto di 2 Pt della fine III secolo che ha "saranno trovate dissolte".
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Testimone di Cristo
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Messaggio da Testimone di Cristo »

La Riveduta

2P 3:7 mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.

2P 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.
testo greco della Riveduta
3:10 ¼xei {verrà} d {-} ¹mšra {il giorno} kur…ou {del signore} æj {come} klšpthj {un ladro}, ™n {in} Î {quel} oƒ {i} oÙranoˆ {cieli} ·oizhdÕn {stridendo} pareleÚsontai {passeranno} stoice‹a {gli elementi} d {-} kausoÚmena {infiammati} luq»setai {si dissolveranno} kaˆ {-} gÁ {la terra} kaˆ {e} t¦ {le} ™n {in} aÙtÍ {essa} œrga {opere} eØreq»setai {saranno bruciate}. | {giorno che sono}


2P 3:13 Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.

Certo è che all'org. wts fa comodo dare un significato letterale " vedi Matteo 24, circa lo sfd", quando il passo è simbolico, e viceversa.....
Quì recita che la terra e le opere..., saranno bruciate..., poichè aspettiamo nuovi cieli e nuova terra[/u], nei quali abiti la giustizia.

:ciao:
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Luca 23,34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

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Messaggio da Necche »

Per virtesto
Che la TNM traduce meglio degli altri, chi lo dice? Lo dici tu o qualche esperto in lingue antiche? Se lo dici tu e allora anch'io potrei dire il contrario! Comunque non è questa la risposta che attendevo, preferisco quella data da polymetis che ha dato il 50% di validità a tutte e due le traduzioni. Solo che non ho capito il fatto che "traducono un testo greco diverso".Ma non stiamo parlando dello stesso testo?
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Caro Necche,
Non esiste il testo greco del Nuovo Testamento. I manoscritti possono riportare cose diverse, e questo è uno dei casi.
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Messaggio da Romagnolo »

Penso che la cosa possa essere risolvibile confrontando anche la letteratura religiosa dell' epoca anche se nei secoli successivi non più riconosciuta come ispirata .
Da quel poco che ne so nel primo secolo era comune in ambito Cristiano e giudaico credere nell' incenerimento futuro di questo mondo ad opera del giudizio divino.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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