Veramente Dio non prova gli altri e non viene provato dai mali?

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Fenice
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Domingo7

Messaggio da Fenice »

È qui che non mi trovo d’accordo:
le argomentazioni di Satana che avevano comunque già elaborato
per te è plausibile che una creatura perfetta sviluppi qualcosa di imperfetto. Per me no. È la nostra impasse.

Qualcuno dovrebbe spiegarmi questo passo:

Poiché non c’è albero eccellente che produca frutto marcio; e non c’è albero marcio che produca frutto eccellente - Lu 6:43
“Se la fisica quantistica non vi confonde, allora non l’avete capita”
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domingo7
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Fenice

Messaggio da domingo7 »

Per te è plausibile che una creatura perfetta sviluppi qualcosa di imperfetto. Per me no. È la nostra impasse.

Qualcuno dovrebbe spiegarmi questo passo:

Poiché non c’è albero eccellente che produca frutto marcio; e non c’è albero marcio che produca frutto eccellente - Lu 6:43
Il tuo ragionamento non è per nulla banale o sciocco.....
Il problema è che esiste una libertà dell'uomo e delle creature spirituali
che le macchine, gli alberi e gli animali posseggono solo in parte ....

E' vero che un albero buono fa frutti buoni ed un albero cattivo fa frutti cattivi
ma all'uomo ed alle creature angeliche è lasciata la facoltà di cambiare strada

Se l'albero si riesce a risanare o a corrompere allora pure i frutti potranno cambiare

Accettando Luca 6,43 in modo rigido, meccanico ed acritico,
anche la conversione e il ravvedimento dell'uomo risulta impossibile
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Messaggio da gabbiano74 »

Fenice ha scritto:
per te è plausibile che una creatura perfetta sviluppi qualcosa di imperfetto. Per me no. È la nostra impasse.

Qualcuno dovrebbe spiegarmi questo passo:

Poiché non c’è albero eccellente che produca frutto marcio; e non c’è albero marcio che produca frutto eccellente - Lu 6:43

Secondo me dovresti leggerti anche ciò che precede questa tua citazione , almeno a partire da Lu 6:17, e capiresti che questo versetto non
ha nulla a che vedere con la discussione che state facendo. Estrapolare un versetto dal contesto è il miglior modo per fargli dire tutto e il
contrario di tutto. Tornando sulla questione della perfezione di Adamo ed Eva, secondo il racconto biblico, la loro perfezione va intesa
relativamente alla loro condizione umana, non in senso assoluto. Ossia erano un uomo e una donna perfetti non delle creature perfette
in senso assoluto. Per esempio, avere un cane di razza "perfetto" significa che rispetta alla perfezione tutti i canoni di quella razza, ossia
lunghezza, altezza al garrese ecc. ecc. non che è un essere perfetto. Quindi i costituenti della prima coppia, in quanto esseri umani, erano
perfettamente in grado di sbagliare e alterare il loro stato iniziale di perfezione relativa. Ed è ciò che si evince dal racconto della genesi, in
cui gli agiografi fanno vivere sempre di meno i vari personaggi attribuendogli misfatti sempre più gravi man mano che si ci allontana temporalmente
dalla trasgressione di Adamo ed Eva. Quindi, a mio modesto avviso, l'impasse si crea solo se si attribuisce ad Adamo ed Eva una perfezione "divina"
invece che "umana". In altre parole, Adamo ed Eva, nel loro stato iniziale, erano l'estremo superiore dell'insieme contenente tutti i possibili individui
dell'umanità, ma comunque nulla al cospetto del creatore.

Saluti
Gabbiano74
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Messaggio da Testimone di Cristo »

Fenice ha scritto:È qui che non mi trovo d’accordo:
le argomentazioni di Satana che avevano comunque già elaborato
per te è plausibile che una creatura perfetta sviluppi qualcosa di imperfetto. Per me no. È la nostra impasse.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi questo passo:

Poiché non c’è albero eccellente che produca frutto marcio; e non c’è albero marcio che produca frutto eccellente - Lu 6:43

Ciao Cara
L'imperfezione si è prodotta IN loro dopo aver consumato il Peccato "la disubbidienza", poichè erano soggetti alla tentazione a motivo del divieto"non mangiare"; da qui "dalla trasgressione-disubbidienza", è entrata l'imperfezione e la morte;
ecco che ,ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.
:ciao:
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Ray
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vabbè per una mela la pena capitale mi sembra esagerato.

Messaggio da Ray »

Testimone di Cristo ha scritto:L'imperfezione si è prodotta IN loro dopo aver consumato il Peccato "la disubbidienza", poichè erano soggetti alla tentazione a motivo del divieto"non mangiare"; da qui "dalla trasgressione-disubbidienza", è entrata l'imperfezione e la morte;ecco che ,ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male
(Se Dio esiste, da dove viene il male? E se non esiste, da dove viene il bene? )
(Boezio, De consolatione philosophiae)

Premesso che si discute di un mito, fiaba o come la si voglia chiamare...

La trasgressione è un prodotto della tentazione ? Vabbè ma, se sai che sono goloso e mi metti davanti una "sfogliatella" e io la mangio
non puoi dirmi poi che ho trasgredito perché ti ho disubbidito .

In questa fiaba delle origini ,D-o viene descritto con negatività ,non con l'amore ,e questo già dall'inizio dei tempi .

Ma io dico D-o doveva mettere quell'albero dove lo si vedeva ? Nascondino, è vedi che non induci alla tentazione.
Si vuole imporre per forza di cose, un D-o "umano", che pur sapendo di tentarti irrimediabilmente ci aggiunge il pezzo da novanta, la morte per disobbedienza.

Ma se ti sei mangiato la mela ,è hai fatto un' errore, ma ti do dieci giorni di condizionale, e broccoli per un mese :ironico: , di certo non ti faccio morire.

Poi disse loro:«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: "Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli"; e se quello dall’interno gli risponde: "Non mi importunare; la porta è già chiusa, e io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani", vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene io vi dico: bussate ripetutamente, e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra di voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà un serpente al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono»

Lc, 11,5-13



Con questo di certo non voglio giustificare chi nella società si fa tentare dalle cose materiali e diventa ladro.

Quindi in ultima analisi, D-o tentatore, prova l'uomo = la disubbidienza / quindi la morte!
= D-o esiste, crea la morte e di conseguenza il male entra nel mondo ,MA non per colpa dell'uomo ma perché è stato creato dal D-o ...della Bibbia.

Se non esiste D-o da dove viene il bene ? Viene perché non esistendo D-o, non è stato introdotto la disubbidienza, non
esistono le prove e di conseguenza esiste solo il bene.

Cavolo ,il D-o descritto nella Bibbia è il creatore del male !! Bel risultato.
:appl:
:fronte:
:addio:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Vieri
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Ray, Ray...

Messaggio da Vieri »

Cavolo ,il D-o descritto nella Bibbia è il creatore del male !! Bel risultato.
Non essere alla fine così miscredente e lasciati almeno una porticina di servizio.... :risata:

Il guaio è che anche come "cristianuccio" come il sottoscritto, la storia per immagini di Adamo ed Eva ed il famoso "peccato originale" che ha "fregato" per un sacco di secoli molti poveri cristiani che si sentivano "peccatori già dalla nascita" e che quindi, allora: guerre, pestilenze e carestie, e chi più ne ha e più ne metta,...erano considerate allora la logica conseguenza per espiare sulla terra tale peccato.

Ora attenzione, non datemi dell'eretico, ma mi sono sempre domandato quanto segue:

Adamo ed Eva sono stati creati con una intelligenza tale da essere anche liberi di decidere e pertanto di riconoscere il bene dal male.
Benissimo e qui pare che non ci piova.

Ma allora perchè quella "disgraziata" di Eva sapendo benissimo che non avrebbe dovuto mangiare quella benedetta mela lo aveva fatto ? Dato poi che allora non usava dare sempre la colpa al marito "Adamo bamba" come del resto si usa oggi.... :ironico: ,...dette la colpa al serpente....( per assioma le donne, specie le mogli hanno sempre ragione.... :risata:

PS. io mi sarei annoiato molto..... :risata: :risata:

Io non voglio allora a questo punto interferire con le decisioni del "Principale" ma Lui avendo creato Adamo ed Eva sapeva anche benissimo che nella indole dell'uomo esiste anche la curiosità specie del proibito?

I due, avendo poi tempo a disposizione, per me, prima o poi, dai oggi e dai domani con quella curiosità che gli rodeva dentro, ...alla fine si sono mangiati quella benedetta mela....Per me era già tutto programmato e Dio alla fine dotandoli anche della "curiosità" sapeva benissimo che prima o poi ci sarebbe stato il "patatrac"..... :risata:

Allora, per non farmi diventare un.. :diablo: la mia impressione è, ragionando con il "senno di poi" il peccato della disobbedienza per me consisteva solo nel "buttare" l'uomo sulla terra, più o meno con gli stessi problemi di oggi di: malattie, terremoti, carestie ecc. che colpiscono uomini e animali per dirgli di darsi da fare nel bene (non automatico) per conquistarsi poi alla fine una "fetta" di paradiso.

Del resto, in caso contrario, se li avesse lasciati senza poter avere il gusto della curiosità..e quindi rimanere "santi" alla fine sarebbero diventati degli "zombi" buoni, dei "giocattolini animati" messi in una gabbietta dorata "vita natural durante" con la prerogativa di vivere "felici e contenti" in un mare di eterna felicità come illustrato nei disegni dei tdG !..... :risata: :risata:
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Messaggio da Fenice »

Troppo comodo dare tutte le colpe al demonio:
Satana fece leva su ciò che l'uomo aveva già tristemente, maturamente e profondamente eleborato ......
@Testimone di Cristo (questa volta non ti ho storpiato il nick :ok: )

il discorso era nato da questa affermazione di Domingo7. Che pare nuova anche a me come interpretazione, però se ne può discutere.

Domingo7 hai scritto
E' vero che un albero buono fa frutti buoni ed un albero cattivo fa frutti cattivi
Ma sai bene che lí Gesù stava enunciando un principio, una verità generalizzata, non stava parlando di un albero letterale. Tant’è che spiega anche che una vigna non può produrre fichi (o simile :sorriso: ) A me sembra proprio che il concetto veicolato è ””o si nasce dritti (e si muore dritti) o si nasce storti (e si muore storti)”” e non mi pare che il contesto possa fare capire altro.

E questo andrebbe in diretto contrasto con la storia che un essere perfetto possa peccare.
E cmq da dove si evince che fossero perfetti? Forse dalle lettere, (ora ho un vuoto di memoria) ma la genesi non lo dice questo

Così come non fa differenza tra perfezione assoluta o relativa. È l’uomo che si è inventato questa distinzione per spiegarsi passi che altrimenti non sarebbero accettabili.
Chapeau al primo che si permise di accostare l’agg. relativo al sostantivo perfezione. È riuscito a dire che una cosa è allo stesso tempo perfetta e imperfetta. Un genio
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gabbiano74
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Messaggio da gabbiano74 »

Fenice ha scritto: E questo andrebbe in diretto contrasto con la storia che un essere perfetto possa peccare.
E cmq da dove si evince che fossero perfetti? Forse dalle lettere, (ora ho un vuoto di memoria) ma la genesi non lo dice questo

Così come non fa differenza tra perfezione assoluta o relativa. È l’uomo che si è inventato questa distinzione per spiegarsi passi che altrimenti non sarebbero accettabili.
Chapeau al primo che si permise di accostare l’agg. relativo al sostantivo perfezione. È riuscito a dire che una cosa è allo stesso tempo perfetta e imperfetta. Un genio
Perdonami ma continui a confondere la natura di un essere, divina, animale , vegetale, umana ecc ecc. con i suoi attributi, perfezione, potenza, incorruttibilità ecc. ecc.
La perfezione più essere "relativa" in quanto contestualizzata in una data natura. Riprendendo la questione della genesi, è lapalissiano che per gli agiografi l'unico a poter
essere perfetto in" assoluto" è il creatore. Tutta la creazione è perfetta, sempre nella visione degli autori, perchè corrispondente al progetto di Dio essere perfetto, che attua
perfettamente il suo progetto perfetto (scusate il gioco di parole :risata: ). Tornando ad Adamo ed Eva, la loro perfezione dunque, consisteva nell'essere perfettamente aderenti
al progetto di Dio, ossia erano esattamente ciò che Dio aveva pensato per la loro natura. La loro natura prevedeva la possibilità di scegliere o meno di continuare a seguire il
progetto che Dio aveva per loro o di rinnegarlo. Finché seguono il progetto di Dio, rimangono esattamente ciò che Dio, essere perfetto in assoluto, aveva previsto per loro, ossia
degli esseri umani perfetti, ma sempre relativamente alla loro natura umana. Quando decidono di non seguire più il progetto perfetto che Dio aveva preparato per loro, sempre
nella visione dell'agiografo, la loro natura si corrompe e lo stato si perfezione relativa originaria si perde.

Nel tuo modo di ragionare la perfezione diviene una natura più che un attributo per cui si viene a creare una sorta di nuova categoria degli esseri perfetti, che lo sono assolutamente
a prescindere dalla loro natura. Quindi il cane perfetto l'albero perfetto e l'uomo perfetto sono tutti indistinguibili ,e la loro perfezione, in quanto assoluta e praticamente elevata a natura,
diventa a sua volta indistinguibile dalla perfezione assoluta ed incorruttibile del creatore. Quindi non abbiamo a che fare con una creatura che è allo stesso tempo perfetta ed imperfetta,
ma con una creatura perfetta, relativamente alla sua natura, che perde la sua perfezione iniziale.

Saluti
Gabbiano74
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Messaggio da Fenice »

Grazie per l’ampliamento Gabbiano74
comprendo la differenza che intendi.
Come dire che un martello non è un oggetto perfetto in sè, in quanto presenta ovviamente delle irregolarità nella sua manifattura eppure è perfetto per battere un chiodo. Potrei usare anche una pietra ma il martello è perfetto.

E cmq, che sia perfezione relativa o assoluta, La domande che sorge è, da dove, nella Bibbia, si evince tutta questa spiegazione??
(O forse ne avete già parlato in altro topic)
(non so se sei un tg, loro si vantano di spiegare tutto con le scritture invece salta fuori che buona parte è inventata solo per fare collimare i pezzi)
A mio avviso succede che la Bibbia dice “A-B-C” e talvolta dice soltanto “A” e poi la mente umana che ha BISOGNO di ragionare dalla A-Z si inventa tutta la parte mancante. È questo ragionamento della perfezione divina/umana rientra, sempre a mio avviso, rientra in questa casistica.


Altro esempio attinente: Dio dice “facciamo l’uomo a nostra immagine”
Non definisce a s s o l u t a m e n t e che cosa intende con queste parole.
Ad esempio io potrei pensare che le creò simile a lui in quanto alla perfezione assoluta.
Cosa che escluderete IN BASE al ragionamento che avete già fatto. Quindi lo escludete a priori, Ma nulla nel testo supporta un idea piuttosto che l’altra.
(Per poi non parlare dell’interpretazione TdG, simile a Dio in quanto dotati della capacità di esprimere amore A DIFFERENZA degli animali....lasciamo stare)

Aggiungo e termino:
se l’uomo fosse stato perfetto (relativamente o non) perché Dio dovette chiudere l’accesso all’albero della vita “perché non ne mangi e viva a tempo indefinito”??? Evidentemente (per prendere in prestito il termine alla WT), non erano così perfetti tanto da avere un corpo autorigenerante che non sarebbe mai morto.
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Messaggio da Fenice »

La tua domanda offre un buon spunto di riflessione.

Parti da questo presupposto:
Adamo ed Eva sono stati creati con una intelligenza tale da essere anche liberi di decidere e pertanto di riconoscere il bene dal male
Perché appare ovvio che che una persona per poter decidere liberamente DEVE essere in grado di riconescere il bene e il male. Altrimenti come potrebbe valutare le sue azioni?
Ma non tieni presente che A&Eva conobbero io bene e il male solo DOPO avere mangiato dell albero chiamato non a caso della “Conoscenza del bene e del male”.

(Non so se mi sono spiegata :boh: )

2 domande:

-come avrebbero potuto discernere prima se la loro azione era bene o male? Non avendo il concetto del male
-Rientra nella perfezione l’essere privati, mancanti di una costante (quella del male?) la perfezione non dovrebbe essere la completezza? (nn rispondete che la perfezione esclude il conoscere il male, perché Dio, la perfezione assoluta lo conoscerebbe benissimo, tanto da odiarlo)

Ciao Vieri
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Messaggio da gabbiano74 »

Fenice ha scritto:Grazie per l’ampliamento Gabbiano74
comprendo la differenza che intendi.
Come dire che un martello non è un oggetto perfetto in sè, in quanto presenta ovviamente delle irregolarità nella sua manifattura eppure è perfetto per battere un chiodo. Potrei usare anche una pietra ma il martello è perfetto.
Si il tuo esempio è abbastanza pertinente anche se non del tutto. La perfezione potrebbe essere definita come l'assenza di difetti, i difetti per
essere determinati hanno bisogno di un riferimento. Ragionando in tal modo potremmo dire che Dio ha definito la "specifica" dell'essere umano,
Adamo ed Eva erano perfettamente corrispondenti a quella "specifica" dunque non vi era nessuna deviazione dal riferimento, quindi in tal senso
erano "perfetti".
Fenice ha scritto: E cmq, che sia perfezione relativa o assoluta, La domande che sorge è, da dove, nella Bibbia, si evince tutta questa spiegazione??
(O forse ne avete già parlato in altro topic)
Non è mia intenzione seguire un approccio letterale al testo biblico, stavo solo inquadrando la questione dal punto di vista
logico-filosofico. Certamente quanto da me asserito non è incoerente con il racconto stesso che comunque è interpretato
diversamente da diverse tradizioni.
Fenice ha scritto: (non so se sei un tg, loro si vantano di spiegare tutto con le scritture invece salta fuori che buona parte è inventata solo per fare collimare i pezzi)
A mio avviso succede che la Bibbia dice “A-B-C” e talvolta dice soltanto “A” e poi la mente umana che ha BISOGNO di ragionare dalla A-Z si inventa tutta la parte mancante. È questo ragionamento della perfezione divina/umana rientra, sempre a mio avviso, rientra in questa casistica.
Non sono un tg e non lo sono mai stato non permetterti mai più!!!!! :risata: :risata: :risata: :risata: :risata:
Io non sto cercando di giustificare niente, il mio unico scopo era mostrarti come la ipotetica perfezione di
Adamo ed Eva non contrastava logicamente con la loro possibilità di sbagliare. Torno a ripetere, degli
approcci letterali non mi curo.
Fenice ha scritto: Altro esempio attinente: Dio dice “facciamo l’uomo a nostra immagine”
Non definisce a s s o l u t a m e n t e che cosa intende con queste parole.
Ad esempio io potrei pensare che le creò simile a lui in quanto alla perfezione assoluta.
Cosa che escluderete IN BASE al ragionamento che avete già fatto. Quindi lo escludete a priori, Ma nulla nel testo supporta un idea piuttosto che l’altra.
(Per poi non parlare dell’interpretazione TdG, simile a Dio in quanto dotati della capacità di esprimere amore A DIFFERENZA degli animali....lasciamo stare)
Aggiungo e termino:
se l’uomo fosse stato perfetto (relativamente o non) perché Dio dovette chiudere l’accesso all’albero della vita “perché non ne mangi e viva a tempo indefinito”??? Evidentemente (per prendere in prestito il termine alla WT), non erano così perfetti tanto da avere un corpo autorigenerante che non sarebbe mai morto.
[/quote]

Perchè sia stata usata questa espressione è abbastanza chiaro alla luce della conoscenze del mondo semitico antico
se avrò un attimo di tempo tornerò sulla questione.

Saluti
Gabbiano74


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Messaggio da Romagnolo »

Gabbiano74 attendo con vivo interesse quanto riporterai circa la visione del mondo Semitico. :sorriso:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Messaggio da Fenice »

E così ti vanti di non essere mai stato tg eh? :risata:
Beh io non avuto questa fortuna, essendo “nata nella verità”.

Ad ogni modo, charito che non utilizzi un approccio letterale al testo biblico, posso chiedere in quale modo ti raffronti ad esso?

Capisco il punto di vista che esponi volendo usare la logica. Tuttavia, perdonami se ritorno alla “casella di partenza” non mi trovo d’accordo con questa logica. Anzi per l’esattezza, come logica può filare ma fila perché mi invento un punto di partenza comodo, ovvero che la perfezione possa essere un attributo piuttosto che una natura interiore. (Questo in sintesi di quanto detto finora) e così questo spiegherebbe tutto. Ma CHI lo ha detto esista un’anima tale differenza?

È un po’ come affermare che gli asini volano, ma se tu non ne hai mai visti, evidentemente è perché hai sempre gli occhi chiusi mentre passano. Logico no? Non fa una piega come spiegazione. Ma in realtà non dimostra un bel niente.

Idem per il concetto da te esposto. Per chi ci crede, posso capire che sembrerà logico, eppure mi risulta che sia solo un ESPEDIENTE per spiegare una cosa che altrimenti non sarebbe accettabile.

:spieg:

...trovo simpatici questi cartelli ...
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Errata corrige

Messaggio da Fenice »

Ops... scusate talvolta la tastiera sconvolge le frasi.

Quella domanda incomprensibile era

“Ma CHI lo ha detto che esista una tale differenza?”
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Messaggio da gabbiano74 »

Fenice ha scritto:E così ti vanti di non essere mai stato tg eh? :risata:
Beh io non avuto questa fortuna, essendo “nata nella verità”.
Non mi vanto è solo un dato di fatto :ok: :risata: .
Comunque anche se non sono nato nella "verità" la mia vita non è stata priva di tormenti spirituali :risata: .
Fenice ha scritto: Ad ogni modo, charito che non utilizzi un approccio letterale al testo biblico, posso chiedere in quale modo ti raffronti ad esso?
Secondo me la comprensione del testo biblico non può prescindere dalla conoscenza della storia della cultura e del contesto
in cui e stato scritto. Quindi direi un approccio storico-critico. Senza contestualizzazione e conoscenza delle varie tradizioni
ad esso connesse secondo me non si va tanto lontano. Le letture letterali e fondamentaliste sono pura follia.
Fenice ha scritto: Capisco il punto di vista che esponi volendo usare la logica. Tuttavia, perdonami se ritorno alla “casella di partenza” non mi trovo d’accordo con questa logica. Anzi per l’esattezza, come logica può filare ma fila perché mi invento un punto di partenza comodo, ovvero che la perfezione possa essere un attributo piuttosto che una natura interiore. (Questo in sintesi di quanto detto finora) e così questo spiegherebbe tutto. Ma CHI lo ha detto esista un’anima tale differenza?

È un po’ come affermare che gli asini volano, ma se tu non ne hai mai visti, evidentemente è perché hai sempre gli occhi chiusi mentre passano. Logico no? Non fa una piega come spiegazione. Ma in realtà non dimostra un bel niente.

Idem per il concetto da te esposto. Per chi ci crede, posso capire che sembrerà logico, eppure mi risulta che sia solo un ESPEDIENTE per spiegare una cosa che altrimenti non sarebbe accettabile.
Su questo non sono d'accordo, qualsiasi ragionamento logico deduttivo si basa su alcuni assunti indimostrati. Questo non significa che si possa dire tutto e il contrario di tutto.
La qualità degli assunti iniziali e il loro numero caratterizza la bontà di un ragionamento. Tornando brevemente sul racconto della genesi e sulla creazione di Adamo ed Eva, indipendentemente
da cosa sia accaduto realmente, mi sembra evidente che per gli autori la divinità ha creato due esseri umani ossia due creature di natura umana, non altro o mi sbaglio? :boh:

Fenice ha scritto: la perfezione possa essere un attributo piuttosto che una natura interiore. (Questo in sintesi di quanto detto finora) e così questo spiegherebbe tutto. Ma CHI lo ha detto esista una tale differenza?
Assunto che Adamo ed Eva avessero natura umana, e spero che almeno questo sia innegabile :risata: , devo dedurre dalle tue parole che avessero una sorta di natura dualistica, in cui erano esteriormente
umani e interiormente perfetti. Detto questo potresti definirmi che cosa significa essere di natura perfetta?
Dopo questo, mi potresti spiegare perchè una tale natura dualistica avrebbe impedito loro di sbagliare?
Senza questi due paletti mi risulta difficile comprendere il tuo discorso ed inquadrarlo nel contesto del libro della genesi.

Saluti
Gabbiano74
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