Sempre in tema di chiacchierata tra amici, comprendo perfettamente le tue osservazioni e le tue critiche alla congregazione dei tdG ed in special-modo alla loro "interpretazione letteralista" della Bibbia.....ovvero che siamo su un Forum che parla di Testimoni di Geova e della loro Organizzazione religiosa, per cui ogni intervento che non sia qualcosa che esula dalla realtà TdG non può che essere esposto tenendo presenti le dinamiche interpretative dei TdG stessi; se la religione dei Testimoni di Geova è letteralista nei confronti della Bibbia a la Watchtower se ne esce con dichiarazioni che contraddicono il loro letteralismo io non posso fare a meno di farlo notare; per cui non molto ci azzecca la visione in merito del Pontificio Istituto...a meno che la discussione non verta invece sul "come" le varie religioni interpretano certe narrazioni bibliche,...e a sto punto potremmo sentire anche i pareri degli Islamici, degli Ebrei, dei Quaccheri, ecc, ecc.
Qui, vedi, non si tratta di fare proselitismo per la C.C. ma di far notare come da "un'altra parrocchia" si possano avere altri punti di vista che ritengo decisamente più attinenti alla realtà anche se, come affermi, su certi aspetti un po' dubbi.
In effetti, come indicato dalla Commissione Biblica Pontificia, da un lato la Bibbia rappresenta sicuramente la parola di Dio, mentre dall'altro esistono sicuramente delle difficoltà interpretative specie quando si parla di stragi volute da Dio e come riportato, con evidenti dubbi e perplessità dagli stessi cattolici.
Onestamente, dato che non sono un "fondamentalista", dovendo per certi aspetti salvare capra e cavoli, ammetto che le spiegazioni riportate possano essere anche un po' sibilline dove da un lato non si nega che la Bibbia sia "parola di Dio" ma che dall'altro si debba prendere come "parola di Dio" solo quando "si parla di Dio".......
In breve, dire e non dire ma che alla fine il risultato è che di tutti quei passi definiti "truci" non vengono mai letti e presi in considerazione, tanto che solo da poco che sto approfondendo la Bibbia ( anche grazie al vostro aiuto)...ne vengo a conoscenza.
Una cosa che a questo punto mi incuriosisce è che, lasciando perdere sette e religioni diverse, tra le grandi religioni che basano il proprio credo sulla Bibbia ( attenzione non parlo dell'ISLAM che ha preso solo "in prestito" alcuni passi...) sono la religione cristiana ( cattolici, ortodossi,..) e l'ebraismo.
In effetti mentre per i cristiani esiste anche il Vangelo con un nuovo messaggio e una "buona Novella" per gli ebrei invece solo il V.T. per loro fa testo ed allora cosa ne pensano ?..
Qui Valentino potrebbe dirci qualche cosa e sarebbe interessante sentire anche in merito la sua opinione.
Dal sito di Wihipedia ho ripreso:
ma daInterpretazione ebraica
Alessandrina: la scuola esegetica alessandrina rappresenta un punto di contatto del mondo ebraico con quello greco. Il tipo di lettura predominante era quello allegorico, con il quale veniva dato un significato etico e psicologico a molte parti della scrittura, come ad esempio alle leggi rituali. Il maggiore esponente di questa scuola fu Filone di Alessandria, il quale a sua volta venne ripreso da teologi cristiani alessandrini dei secoli successivi.
Le diverse scuole talmudiche (halakhah e haggadah) vedi testi sacri ebraici. Esse hanno un forte interesse prevalentemente per la Torah, dato il suo ruolo primario nell'ebraismo, e quindi privilegiano una lettura halakhica (legalista).
Letture e interpretazioni della Bibbia
https://it.wikipedia.org/wiki/Letture_e ... lla_Bibbia" onclick="window.open(this.href);return false;
...ho trovato molto interessanti le interpretazioni date dalle diverse fedi....tra le quali:
Interpretazione contemporanea cattolica (XVIII secolo ad oggi)
......Tale metodo ha evidenziato la natura umana della Bibbia, che va collocata all'interno dei vari contesti storici, sociali, culturali nei quali operavano gli scrittori biblici. Fondamentale appare dunque la contestualizzazione del messaggio contenuto nei vari libri biblici, che sono Parola di Dio, ma pur sempre espressa con parole di uomini.
Non è dunque fonte di scandalo per i cattolici accorti la constatazione dell'esistenza di contraddizioni o anche falsità nella Bibbia, che alcuni si sono presi la briga di elencare puntigliosamente. Infatti secondo il documento "Dei Verbum" (1965) del Concilio Vaticano II la Bibbia è stata scritta nostra salutis causa, per la nostra salvezza: non è un trattato di storia, scienza o geografia ma, al più, un 'prontuario' per conoscere il progetto di Dio sulla storia e sull'uomo, che ha come fine la salvezza della persona. Questa sola è la verità che la Bibbia intende trasmettere e che va in essa cercata
Interpretazione protestante (XVI secolo ad oggi)
Prevale il criterio della libera interpretazione: non è necessario il ruolo di una Chiesa interprete delle verità rivelate. Ogni credente, con la Bibbia in mano, può evincerne le verità di fede fondamentali senza alcuna mediazione, lasciando che la Bibbia sia interprete di sé stessa (cioè un brano della Bibbia viene spiegato da un altro). I cattolici credono che un tale sistema sia 'anarchico' e che porti alla frammentazione delle Chiese. Di fatto, però, non è così. Il Protestantesimo fedele al proprio retaggio storico, è concorde sui fondamenti della fede. L'erudizione biblica (anche se non normativa) ha portato oggi, inoltre, a una larga convergenza quanto all'interpretazione dei testi biblici
.Interpretazione dei Testimoni di Geova
Per i Testimoni di Geova «Dio [è] l'Autore e l'Ispiratore delle Sacre Scritture»[7]. Affermano che gli scrittori scrissero sotto ispirazione i pensieri di Dio e non i propri, e che tutto il testo biblico è attendibile.[8] Considerano leggi, consigli e avvenimenti in esso contenute, scritte per il beneficio della razza umana sostenendo di trarre questa loro convinzione dalle stesse Sacre Scritture come per esempio il versetto della lettera di Paolo a Timoteo: Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per correggere, per disciplinare nella giustizia affinché l'uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona (Seconda lettera a Timoteo, 3,16-17). Riconoscendo che la Bibbia contiene parabole, espressioni simboliche e figurative, i testimoni di Geova non interpretano tutte le scritture in modo letterale. Ritengono, tuttavia, che il racconto biblico sulla creazione dell'uomo nel Giardino dell'Eden, la venuta del Diluvio universale e altri avvenimenti siano storici. Sostengono, inoltre, che sia stato Dio a creare direttamente tutte le cose fra cui la vita sulla terra e che, perciò, non ci fu nessuna evoluzione[9]
Brevi conclusioni.
Come potrai notare, specie dopo la traduzione della Bibbia dal latino nelle varie lingue c'è stata una grande confusione nelle traduzioni e relative interpretazioni dalle varie confessioni principalmente fra cattolici, ortodossi e protestanti ma che alla fine ritengo che:
lo "scopo finale "della Bibbia sia quello di non rappresentare un trattato di storia, scienza o geografia ma, al più, un 'prontuario' per conoscere il progetto di Dio sulla storia e sull'uomo, che ha come fine la salvezza della persona.
Questa sola è la verità che la Bibbia intende trasmettere e che va in essa cercata.....
Buona domenica...