Riflessioni su Michea

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Vieri
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Riflessioni su Michea

Messaggio da Vieri »

Carissimi,
recentemente mi sono trovato per ragioni diverse ad esaminare il libro del profeta Michea che pur essendo uno dei profeti minori e vissuto in tempi particolarmente burrascosi per la storia di Israele i suoi libri composti da 3 cicli di giudizio e di condanna , sono seguiti alla fine dall'annuncio della grazia che Dio avrebbe fatto al popolo.

Nel testo si rintracciano tre temi principali: "i peccati del popolo",punizione che ne sarebbe derivata" e, infine, il suo "recupero per grazia di Dio". "
Un tema questo, ricorrente nella Bibbia dove alla denuncia del peccato e dell'idolatria e delle relative punizioni divine, si conclude sempre con un messaggio di perdono e di speranza.

I messaggi di Michea non riguardano però solo i suoi tempi e rivela però anche ciò che il Signore gli ha affidato riguardo il Messia:
«Ma da te, o Betlemme [...] uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni [...] egli sarà grande fino all'estremità della terra. Sarà lui che porterà la pace»
E' importante sottolineare certamente che a distanza di circa 700 anni prima della nascita di Gesù possa essere stata fatta una profezia di tale genere con delle coincidenze particolarmente interessanti.

Certamente potrei fare anche un ragionamento di parte ma queste parole non identificano certamente la venuta di un semplice profeta umano .....
".....le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni [...] egli sarà grande fino all'estremità della terra.
Sarà lui che porterà la pace
"
ma direi ......decisamente qualche cosa di più....

A queste parole in questo breve studio abbiamo ricollegato le parole del Vangelo di Giovanni
Giovanni 8:12-20
12 Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
13 Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la
tua testimonianza non è vera». 14 Gesù rispose: «Anche se io rendo
testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so
da dove vengo e dove vado.
Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. 15 Voi giudicate
secondo la carne; io non giudico nessuno. 16 E anche se giudico, il
mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi
ha mandato...........

17 Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due
persone è vera: 18 orbene, sono io che do testimonianza di me
stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà
testimonianza».
19 Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non
conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
Non mi pare che Gesù stesso con queste parole attestasse il fatto che le parole "Padre mio" si riferissero ad una comune usanza del tempo nel chiamare "figli di Dio", tutte le persone di elevata statura morale, ma una vera e propria appartenenza alla "stessa sostanza del Padre"........

Alla fine, poi, su queste parole i tdG potranno dire che come solo "figlio" fosse inferiore al Padre e quindi "inferiore a Lui, ma nel contempo anche pensare che le parole:
"se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio"
potrebbero identificarsi anche se non nella stessa "Persona" sicuramente della stessa "Sostanza"....
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto: Un tema questo, ricorrente nella Bibbia dove alla denuncia del peccato e dell'idolatria e delle relative punizioni divine, si conclude sempre con un messaggio di perdono e di speranza.
Ah vabbe allora... se non ti prostri a me ti uccido! Se ti prostri c'è speranza! Bel messaggio, non c'è che dire!
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Vieri
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Victor ......

Messaggio da Vieri »

VictorVonDoom ha scritto:
Vieri ha scritto: Un tema questo, ricorrente nella Bibbia dove alla denuncia del peccato e dell'idolatria e delle relative punizioni divine, si conclude sempre con un messaggio di perdono e di speranza.
Ah vabbe allora... se non ti prostri a me ti uccido! Se ti prostri c'è speranza! Bel messaggio, non c'è che dire!
Victor, nel fare la tua solita inconcludente polemica dimentichi il fatto che Michea visse ben 2700 anni prima di Cristo e che ovviamente qualche cosa non pensi che "nel frattempo" ... sia cambiata ( anche se poi se leggi dopo dovrei dire : non molto...)? :ironico:

Del resto se prendi un po' la storia di quel periodo:
Michea fu testimone di un periodo di decadenza nel regno di Giuda, poiché Acaz fu un re particolarmente malvagio, ma anche di un ritorno a Dio sotto il governo del re Ezechia, il quale sicuramente ricevette incoraggiamento e aiuto da Michea . 

Nelle sue prediche, Michea si rivolge tanto al regno d’Israele (del nord) , quanto al regno di Giuda del sud, nel periodo in cui Israele era sotto la minaccia di un'invasione assira.

Samaria era la capitale del regno del Nord. I suoi capi erano i diretti responsabili della corruzione dominante nella nazione e avevano adottato il culto del vitello d’oro e quello di Baal.
Oltre ad essere idolatre, le classi governanti erano anche spietate nei confronti dei più poveri, prendevano i loro campi, i loro abiti e cacciavano dalle loro case le donne con i loro bambini. Molti a quell'epoca erano i profeti che, in cambio di cibo e offerte, erano pronti a predizioni non veritiere e faziose.

Nel 734 a.C., gli Assiri condussero in esilio gli abitanti del regno del Nord e nel 721, Samaria divenne un “mucchio di pietre”.

Nel 733 Contro il consiglio del profeta Isaia, Acaz si sottomise spontaneamente al re assiro, gli inviò un tributo e lo pregò di intervenire militarmente contro Israele

Sempre nello stesso anno il sovrano assiro marciò contro Israele conquistando l'intera Galilea e la Transgiordania.

Rientrava nella prassi della politica di conquista degli Assiri deportare le classi dominanti, politiche culturali economiche, dei territori conquistati, e insediare al loro posto una classe dominante straniera proveniente dalle più lontane regioni dell'impero: lo scopo era quello di cancellare completamente ciò che costituiva la specifica individualità dei popoli conquistati, e di rendere così improbabili eventuali ribellioni contro il potere centrale assiro.

Acaz di Giuda si era così liberato dei suoi nemici, ma a sua volta era diventato vassallo del sovrano assiro.
Questo fatto ebbe conseguenze anche sul piano religioso: il re di Assur era diventato la suprema autorità religiosa del tempio di Gerusalemme, ora trasformato in santuario di stato.

La cosa, fra l'altro, fu evidenziata dal fatto che l'ingresso privato al tempio, privilegio del re di Giuda, che fino ad allora rappresentava la massima autorità religiosa, dovette essere murato.
Il culto nazionale assiro fu accolto in tal modo nel tempio di Gerusalemme: un altare consacrato ad Assur, il dio supremo degli Assiri, prese il posto dell'altare di Yahweh, che venne collocato su un lato come altare secondario ( 2 Re 16,10-18 ).

Sotto Salmanassar V ( 727 - 722 ), successore di Tiglatpileser III, Osea strinse relazioni con l'Egitto; nel 724, spezzando il vincolo di vassallaggio che lo legava ad Assur, osò sospendere il pagamento del tributo.

Salmanassar V scese immediatamente in campo contro Israele: fece prigioniero Osea, s'impadronì dell'intero suo territorio e assediò Samaria, che venne espugnata ( 721 ) sotto Sargon II, suo successore, dopo un assedio durato 3 anni.
Anche questa volta la classe dominante venne esiliata, e precisamente in Mesopotamia e in Media.
Lo stato d'Israele era definitivamente cancellato dalla storia.
Mi sembra pertanto particolarmente evidente che quello che consideri il "castigo divino" non dipendesse da Dio ma dagli invasori assiri e dalle trame di potere dove "potere e religione" si identificavano con la cancellazione degli dei o del dio precedente...

In breve, se leggi bene non si andava molto per il sottile e i vincitori sostituivano tutta la "intellighenzia" precedente del tempo con la propria e per "sostituire" voleva ovviamente dire; farli fuori tutti.....per rendere più facile soggiogare il popolo.....

Del resto dobbiamo rilevare anche oggi a 2700 anni di distanza,....tali "tecniche" siano state adottate anche da Stalin nei confronti della intellighenzia polacca e degli ufficiali dell'esercito polacco.
Il massacro di Katyn del 1940 ad opera di Stalin.
Molti polacchi, soldati, ufficiali e civili, erano stati fatti prigionieri a seguito dell'invasione e sconfitta della Polonia da parte di tedeschi e sovietici nel settembre 1939. Furono internati in diversi campi di detenzione, tra cui Ostaškov, Kozel'sk e Starobil's'k. Kozel'sk e Starobel'sk furono usati principalmente per gli ufficiali, mentre Ostaškov conteneva guide, gendarmi, poliziotti e secondini. Solo 8.000 dei circa 15.000 prigionieri di guerra di questi campi erano ufficiali.

L'intenzione di procedere a un massacro rispondeva alla precisa logica di indebolimento della Polonia appena asservita. Infatti, poiché il sistema di coscrizione polacco prevedeva che ogni laureato divenisse un ufficiale della riserva, col massacro si volle eliminare una parte cospicua della classe dirigente nazionale, nel quadro di una spartizione della Polonia tra Germania nazista ed URSS, due potenze dai sistemi culturali ed ideologici antitetici che, per circa 2 anni e fino al giugno 1941, furono legate dal Patto Molotov-Ribbentrop, che stabiliva la non aggressione reciproca e la spartizione della Polonia e dei Paesi Baltici.

Il 5 marzo 1940, secondo un'informativa preparata da Lavrentij Berija (capo della polizia segreta sovietica) direttamente per Stalin, alcuni membri del politburo dei Soviet – Stalin, Vjačeslav Molotov, Kliment Vorošilov, Anastas Mikojan[6] e lo stesso Berija – firmarono l'ordine d'esecuzione degli attivisti "nazionalisti e controrivoluzionari" detenuti nei campi e nelle prigioni delle parti occupate di Ucraina e Bielorussia.
Come vedi la storia disgraziatamente si ripete e dove Dio non centra ma solo la crudeltà degli uomini.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Ma hai fatto tutto tu... Tu hai parlato di castighi divini e di come michea insegna questo o quello...
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Mo che c'entra sta mia ex? :boh:
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Vieri
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Mauro...

Messaggio da Vieri »

Mauro1971 ha scritto:Mo che c'entra sta mia ex? :boh:
Ma hai sbagliato indirizzo ? :boh:
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virtesto
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Vieri , c'è un dettaglio...

Messaggio da virtesto »

...che devi considerare. Il libro di Michea, come capita spesso nella Bibbia, non è stato scritto tutto da Michea ,che visse ai tempi di Isaia.

Mi pare che ha tre strati/autori. La profezia sul messia fu scritta nel V° secolo, dopo l'esilio a Babilonia. E quindi dopo c'è stata la furbata di Matteo e Luca che hanno fatto nascere Gesù a Betlemme per far coincidere la profezia. Mi pare che ce ne siano altre 30 o 40 di "profezie" del A.T. che poi sono state applicate a Gesù.
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Vieri
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Furbate ?

Messaggio da Vieri »

virtesto ha scritto:...che devi considerare. Il libro di Michea, come capita spesso nella Bibbia, non è stato scritto tutto da Michea ,che visse ai tempi di Isaia.

Mi pare che ha tre strati/autori. La profezia sul messia fu scritta nel V° secolo, dopo l'esilio a Babilonia. E quindi dopo c'è stata la furbata di Matteo e Luca che hanno fatto nascere Gesù a Betlemme per far coincidere la profezia. Mi pare che ce ne siano altre 30 o 40 di "profezie" del A.T. che poi sono state applicate a Gesù.
A parte il fatto che non mi risultano altri autori e su Wikipedia trovo:
È scritto in ebraico e la redazione definitiva del libro è avvenuta nel Regno di Giuda attorno al 750-697 a.C. oppure 725-680 a.C.
ed anche se alcuni capitoli finali fossero stati scritti dopo Mchea si parla sempre di 500 anni prima di Cristo e le parole sono inequivocabili....

Il fatto della "furbata" di far nascere Gesù A Betlemme da parte di Matteo e Luca mi sembra proprio una "corazzata Potiomkin" poichè io nella grotta di Betlemme ci sono stato e mi sembra che anche dal punto di vista storico non mi pare ci siano state obiezioni da parte di storici del cristianesimo a parte forse la data di nascita ma non certamente il luogo....

In breve, scusa l'osservazione: "fuffa"......... :ironico:
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:E' importante sottolineare certamente che a distanza di circa 700 anni prima della nascita di Gesù possa essere stata fatta una profezia di tale genere con delle coincidenze particolarmente interessanti.
Certamente potrei fare anche un ragionamento di parte ma queste parole non identificano certamente la venuta di un semplice profeta umano .....
".....le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni [...] egli sarà grande fino all'estremità della terra.
Sarà lui che porterà la pace"
ma direi ......decisamente qualche cosa di più....
In Michea non c'è alcuna allusione ad una presunta natura divina del Messia.
Non c'è scritto nulla del genere.
Nei versetti che citi c'è un'allusione alle origini antiche della dinastia davidica.
Lo puoi leggere tu stesso nelle note in calce della cattolicissima "Bibbia di Gerusalemme".

Nella Bibbia di Gerusalemme nelle note in calce leggiamo riguardo al versetto 1:
5,1 così piccola: con il TM; i LXX traducono: "la minima". - per essere: con il TM e i LXX; aggiunta proveniente dal v 1c ("colui che deve"). - dall`antichità: Efrata (alla quale Michea sembra annettere il senso etimologico di "feconda" in rapporto alla nascita del Messia) ha designato in principio un gruppo familiare alleato di Caleb (1Cr 2,19, 1Cr 2,24, 1Cr 2,50) e installato nella regione di Betlemme (1Sam 17,12, Rt 1,2). Il nome è passato in seguito alla città (Gen 35,19, Gen 48,7, Gs 15,59, Rt 4,11); perciò "Betlemme", forse, è glossa aggiunta a "Efrata". - Michea pensa alle origini antiche della dinastia di Davide (1Sam 17,12s, Rt 4,11, Rt 4,17, Rt 4,18-22).
Vieri ha scritto:Non mi pare che Gesù stesso con queste parole attestasse il fatto che le parole "Padre mio" si riferissero ad una comune usanza del tempo nel chiamare "figli di Dio", tutte le persone di elevata statura morale, ma una vera e propria appartenenza alla "stessa sostanza del Padre"
Nei testi che citi non c'è scritto che Gesù è della "stessa sostanza del Padre".
C'è scritto solo che Gesù si rivolge a Dio chiamandolo Padre.
Una cosa del genere non solo non meraviglia ma non è affatto indicativa di una presunta divinità di Gesù.
Infatti come ben sappiamo:

Un'analisi dei testi del Nuovo Testamento non rileva il minimo indizio che Gesù si sia allontanato in qualche modo o in qualche misura, sia pur minima, dalla concezione rigorosamente monoteistica dell'ebraismo, la sua religione. Il Dio di Gesù è il Dio della fede ebraica. E' storicamente certo che il termine usato di preferenza da Gesù per indicare Dio sia "Padre" o "Abba". Per i credenti di fede ebraica non era affatto inconsueto chiamare Dio "Padre". Citazione tratta dal libro di Helmut Fischer "I cristiani hanno un solo Dio o tre?" edito dalla casa editrice Claudiana pag. 11
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
S. S. Wise

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:Mo che c'entra sta mia ex? :boh:
Ma hai sbagliato indirizzo ? :boh:
Hai tirato tu in ballo Michela. :risatina: :risatina: :risatina: :risatina:
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
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Mauro...din ...don....

Messaggio da Vieri »

Mauro1971 ha scritto:
Vieri ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:Mo che c'entra sta mia ex? :boh:
Ma hai sbagliato indirizzo ? :boh:
Hai tirato tu in ballo Michela. :risatina: :risatina: :risatina: :risatina:
Mauro, Michea e NON Michela......din,.. don,......l'ho capita dopo .... :risata: :risata:
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Messaggio da Testimone di Cristo »

virtesto ha scritto:...che devi considerare. Il libro di Michea, come capita spesso nella Bibbia, non è stato scritto tutto da Michea ,che visse ai tempi di Isaia.

Mi pare che ha tre strati/autori. La profezia sul messia fu scritta nel V° secolo, dopo l'esilio a Babilonia. E quindi dopo c'è stata la furbata di Matteo e Luca che hanno fatto nascere Gesù a Betlemme per far coincidere la profezia. Mi pare che ce ne siano altre 30 o 40 di "profezie" del A.T. che poi sono state applicate a Gesù.

Ciao Virtesto.
Mi citi qualcuna di queste 30-40 profezie...
Ciao
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Luca 23,34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Io in effetti me la stavo ripensando alla maniera di Valentino ( dopo aver passato 20 anni a pensarla come Vieri) , il primo verso del capitolo 5 di Michea descrive appunto la situazione gravosa in cui verteva la nazione dato che stava subendo una invasione, in un clima come questo l' autore per ridare speranza poteva per l' appunto cercare di riportare l' attenzione su un ribaltamento della situazione sperando che dalla cittadina da cui sorse il più famoso condottiero ebraico cioè il rè Davide, potesse palesarsi un nuovo condottiero che avrebbe preso il dominio sulla nazione e schiacciato gli invasori...ed ogni altro popolo straniero in ottemperanza alle promesse che il popolo ebraico aveva ricevuto più volte in passato di un dominio globale sù tutti gli altri popoli.
La TnM traduce "Giorni eterni" con "Giorni del tempo indefinito" il chè mi fà pensare che vi sia il termine Olham che stando a Biglino e altri biblisti non significherebbe eterni ma tempo lungo, indefinito per cui potrebbe appunto intendersi al casato di Davide le cui origini erano alquanto antiche...risalenti addirittura al periodo dell' invasione ebraica della Terra Promessa.
Per cui ..volendo...potrebbe non esserre affatto una profezia messianica...però qui..cedo il passo a chi si sente più convinto di ciò.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Vieri
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Valentino, lo sapevo che mi tenevi d'occhio.....

Messaggio da Vieri »

Lo sapevo che alla fine mandavi i tuoi soliti: certi, sicuri, attendibili, incontestabili,..poster a caratteri cubitali sulla tua negazione di Cristo come vero figlio di Dio..... :ironico:
..ed io che sono più bastardo di te non perdo mai l'occasione per ribadirti la MIA VERSIONE..... :ironico:
Avevo scritto:
Certamente potrei fare anche un ragionamento di parte ma queste parole non identificano certamente la venuta di un semplice profeta umano .....
".....le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni [...] egli sarà grande fino all'estremità della terra.
Sarà lui che porterà la pace"
ma direi ......decisamente qualche cosa di più....
In effetti devi anche onestamente considerare che nella Bibbia esistono delle coincidenze "strane" e se alla fine non sono poche....permetti anche che uno possa anche meravigliarsi?
Nell'Antico Testamento troviamo numerosissime profezie che riguardano il tempo dell'apparizione del Messia, la sua vita, il Suo ministero terreno.

- La discendenza del Cristo >> In Genesi 3:15
- La nascita a Betlemme >> Il testo del profeta Michea (5:1-2)
- Il precursore: Giovanni Battista >> Isaia 40:3-5 e Malachia 3:1
- Nato da una vergine >> Isaia 7:14
- Sarebbe stato Figlio di Dio >> Nel Salmo 2:7
- La fuga in Egitto e la strage degli innocenti >> Osea 11:1
- Data del battesimo e della morte >> Nel libro del profeta Daniele (9:24-27),
- I miracoli compiuti >> Isaia 35:5-6
- Avrebbe parlato in parabole >> Il Salmo 78:2
- Avrebbe abitato in Galilea >> Isaia 8:23/9:1
- Sarebbe stato Luce e Salvezza per tutte le nazioni >> Isaia 42:6-7/49:6/56:8
- La pietra angolare >> Il Salmo 118:22-23 e Isaia 28:16
- L'entrata trionfale in Gerusalemme >> Zaccaria 9:9-11
- Sarebbe stato odiato senza ragione >> Nel Salmo 69:4,7,8
- Sarebbe stato tradito da un amico >> Sempre in un salmo di Davide (Salmo 41:9)
- Predetta l'angoscia di Cristo prima della morte >> Il Salmo 22
- I trenta sicli e il campo del vasaio >> In Zaccaria 11:12-13
- I maltrattamenti >> Isaia 50:6/53:7
- Gli scherni >> Nel Salmo 22:7-8
- Le Sue sofferenze e la morte espiatoria >> Isaia (52:13-15/cap.53)
- La morte sulla croce, le vesti spartite >> nel Salmo 22:16-18
- Aceto da bere e morte di crepacuore >> Il Salmo 69:20-21
- "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" >> Nel Salmo 22:1
- Nessun osso ne sarebbe stato spezzato >> In Esodo 12:46 e Numeri 9:12,
. Non avrebbe subìto la decomposizione della morte >> Leggiamo nel Salmo 16:10:
- L'ascensione >> Nei Salmi 24:7-10 e 68:18
- La Sua opera sacerdotale in cielo >> In Zaccaria 6:12-13
Valentino poi, come al solito PUBBLICIZZI le tue negazioni anche contro ogni evidenza rispondendo:
Il Dio di Gesù è il Dio della fede ebraica. E' storicamente certo :ironico: che il termine usato di preferenza da Gesù per indicare Dio sia "Padre" o "Abba". Per i credenti di fede ebraica non era affatto inconsueto chiamare Dio "Padre"
Ma la sua "storicamente certo".....può essere compresa ancora in questo passo ?
Giovanni 8:12-20
12 Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
13 Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la
tua testimonianza non è vera». 14 Gesù rispose: «Anche se io rendo
testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so
da dove vengo e dove vado.
Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. 15 Voi giudicate
secondo la carne; io non giudico nessuno. 16 E anche se giudico, il
mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi
ha mandato...........


17 Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due
persone è vera:
18 orbene, sono io che do testimonianza di me
stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà
testimonianza».
19 Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio
».
Io noto solo che si parla di DUE ENTITA' ( due testimoni) e se fosse solo un titolo d'uso nei tempi come si ostina ripetutamente ad affermare Valentino con i suoi soliti caratteri cubitali, sicuramente i sacerdoti del tempio sarebbero stati degli imbecilli a porgli quella domanda come del resto era già successo in altre occasioni...come:
Gesù davanti al sinedrio
[66]Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: [67]«Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; [68]se vi interrogo, non mi risponderete. [69]Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio». [70]Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono». [71]Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca». Ovviamente per condannarlo come blasfemo.....
Valentino, non te la prendere rispondendo sempre con tutte le tue solite e note affermazioni, e come al solito, mi spiace ma nonostante la tua solita "propaganda" NON CONVINCI.....
Buona giornata.
:ciao:
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Ciao Romagnolo

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Romagnolo ha scritto:Io in effetti me la stavo ripensando alla maniera di Valentino ( dopo aver passato 20 anni a pensarla come Vieri) , il primo verso del capitolo 5 di Michea descrive appunto la situazione gravosa in cui verteva la nazione dato che stava subendo una invasione, in un clima come questo l' autore per ridare speranza poteva per l' appunto cercare di riportare l' attenzione su un ribaltamento della situazione sperando che dalla cittadina da cui sorse il più famoso condottiero ebraico cioè il rè Davide, potesse palesarsi un nuovo condottiero che avrebbe preso il dominio sulla nazione e schiacciato gli invasori...ed ogni altro popolo straniero in ottemperanza alle promesse che il popolo ebraico aveva ricevuto più volte in passato di un dominio globale sù tutti gli altri popoli.
La TnM traduce "Giorni eterni" con "Giorni del tempo indefinito" il chè mi fà pensare che vi sia il termine Olham che stando a Biglino e altri biblisti non significherebbe eterni ma tempo lungo, indefinito per cui potrebbe appunto intendersi al casato di Davide le cui origini erano alquanto antiche...risalenti addirittura al periodo dell' invasione ebraica della Terra Promessa.
Per cui ..volendo...potrebbe non essere affatto una profezia messianica...però qui..cedo il passo a chi si sente più convinto di ciò.
Il testo di Michea come sai è diviso in tre parti fondamentali che dal peccato dei popoli ( adorare non il Dio vero ma Baal) si va alla sua punizione perpetrata non da Dio ma dall'invasione Assiro-babilonese con la successiva distruzione di Samaria ( non rimarrà pietra su pietra...) fino ad una visione di speranza derivata anche dalla morte del re Acaz di Giuda, particolarmente perverso e traditore alleandosi con gli assiri babilonesi, con la venuta del nuovo re Ezechia che portò nel regno di Giuda una nuova speranza di pace.

Permettimi l'osservazione ma invece di leggere la TNM dei tdG dovresti leggere anche altre Bibbie con traduzioni e commenti diversi e senza voler, come al solito "fare un discorso di parte" .... ritengo sempre particolarmente emblematiche le parole di Michea:
Ma da te, o Betlemme [...] uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni [...] egli sarà grande fino all'estremità della terra. Sarà lui che porterà la pace»
dove in effetti gli ebrei del tempo come noto attendevano sempre un nuovo e potente "messia" che unificasse tutto Israele scacciando tutti i suoi nemici e portando la pace.
Dalle parole poi:
Ma da te, o Betlemme [...] uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni
Sicuramente essendo Re Davide di 300 anni prima ( è circa del 1.000 A.C.) il più famoso dei re di Israele nato a Betlemme, poteva essere naturale per lui che dovesse sempre da Betlemme nascere un nuovo condottiero ma la cosa che effettivamente lascia particolarmente perplessi e stupiti siano state le parole:
le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni
ed effettivamente è indubbio che possa esistere una notevole corrispondenza con le parole del vangelo:
Giovanni 1,14-17
14 E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

15 Giovanni gli rende testimonianza
e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me».
16 Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia.
17 Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Buona giornata.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto: Il testo di Michea come sai è diviso in tre parti fondamentali che dal peccato dei popoli ( adorare non il Dio vero ma Baal) si va alla sua punizione perpetrata non da Dio ma dall'invasione Assiro-babilonese
Io onestamente non capisco il ragionamento quando dici che la punizione l'ha perpetrata l'invasione assiro-babilonese ma non Dio.
E' stata inviata o permessa da Dio st'invasione? Allora è una Sua Punizione.
No? Allora non ha senso parlare di peccato e conseguente punizione.
O lascia passare il peccato o lo punisce, come in questo caso, nel modo più cruento e orribile possibile.

Vieri ha scritto: Permettimi l'osservazione ma invece di leggere la TNM dei tdG dovresti leggere anche altre Bibbie con traduzioni e commenti diversi e senza voler, come al solito "fare un discorso di parte" .... ritengo sempre particolarmente emblematiche le parole di Michea:
Ma da te, o Betlemme [...] uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni [...] egli sarà grande fino all'estremità della terra. Sarà lui che porterà la pace»
dove in effetti gli ebrei del tempo come noto attendevano sempre un nuovo e potente "messia" che unificasse tutto Israele scacciando tutti i suoi nemici e portando la pace.
Se devo capire qualcosa da queste parole, gli Israeliti si aspettavano un conquistatore per riportare il regno ai fasti antichi, altro che Messia Divino!
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Victor,...arrivaci.....

Messaggio da Vieri »

VictorVonDoom ha scritto:
Vieri ha scritto: Il testo di Michea come sai è diviso in tre parti fondamentali che dal peccato dei popoli ( adorare non il Dio vero ma Baal) si va alla sua punizione perpetrata non da Dio ma dall'invasione Assiro-babilonese
Io onestamente non capisco il ragionamento quando dici che la punizione l'ha perpetrata l'invasione assiro-babilonese ma non Dio.
E' stata inviata o permessa da Dio st'invasione? Allora è una Sua Punizione.
No? Allora non ha senso parlare di peccato e conseguente punizione.
O lascia passare il peccato o lo punisce, come in questo caso, nel modo più cruento e orribile possibile.
Vieri ha scritto: Permettimi l'osservazione ma invece di leggere la TNM dei tdG dovresti leggere anche altre Bibbie con traduzioni e commenti diversi e senza voler, come al solito "fare un discorso di parte" .... ritengo sempre particolarmente emblematiche le parole di Michea:
Ma da te, o Betlemme [...] uscirà colui che sarà dominatore in Israele, Sarà lui che porterà la pace»
dove in effetti gli ebrei del tempo come noto attendevano sempre un nuovo e potente "messia" che unificasse tutto Israele scacciando tutti i suoi nemici e portando la pace.
Se devo capire qualcosa da queste parole, gli Israeliti si aspettavano un conquistatore per riportare il regno ai fasti antichi, altro che Messia Divino!
Posso ritenere con una certa attendibilità che nei tempi antichi e del resto anche oggi fra le persone più "bigotte ma a modo loro " che quando fai un dispetto a Dio questo alla fine ti punisce in qualche maniera e non per niente mia suocera che era in fatto di religione "un po' particolare" quando riceveva uno sgarro da qualcuno ripeteva sempre : E'.... ma Dio non paga il sabato"
Proverbio collegato all’antica usanza di pagare i lavoratori il sabato sera, citato a significare che Dio non è tenuto a quest’obbligo e che la sua punizione, anche se tarda a giungere, e immancabile e inevitabile
Certamente l'idea di un nuovo e potente profeta che salvasse militarmente Israele dai suoi nemici e che portasse la pace, fosse stata opinione comune, ma stupiscono sempre le parole:
uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni [...] egli sarà grande fino all'estremità della terra.
che ritengo sempre emblematiche dato anche che per essere re e salvare Israele non necessariamente doveva essere "grande fino alla estremità della terra".....o che le sue origini "risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni".
Ripeto: parole emblematiche.
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto: Certamente l'idea di un nuovo e potente profeta che salvasse militarmente Israele dai suoi nemici e che portasse la pace, fosse stata opinione comune, ma stupiscono sempre le parole:
uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni [...] egli sarà grande fino all'estremità della terra.
che ritengo sempre emblematiche dato anche che per essere re e salvare Israele non necessariamente doveva essere "grande fino alla estremità della terra".....o che le sue origini "risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni".
Ripeto: parole emblematiche.
Certamente, un Israele che sottomettesse il "mondo" (bisogna poi vedere per "terra" cosa si intendesse al tempo in cui fu scritta sta cosa, sicuramente non le Americhe!). Il sogno di qualsiasi conquistatore, cosa trovi di così "emblematico"?
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Messaggio da Ray »

Testimone di Cristo ha scritto:
virtesto ha scritto:...che devi considerare. Il libro di Michea, come capita spesso nella Bibbia, non è stato scritto tutto da Michea ,che visse ai tempi di Isaia.

Mi pare che ha tre strati/autori. La profezia sul messia fu scritta nel V° secolo, dopo l'esilio a Babilonia. E quindi dopo c'è stata la furbata di Matteo e Luca che hanno fatto nascere Gesù a Betlemme per far coincidere la profezia. Mi pare che ce ne siano altre 30 o 40 di "profezie" del A.T. che poi sono state applicate a Gesù.

Ciao Virtesto.
Mi citi qualcuna di queste 30-40 profezie...
Ciao
Qualche profezia l'ha inserita Vieri sopra ,ma quello che volevo evidenziare e che a distanza di 2000 anni
c'è ancora molta diffidenza fra le due religioni monoteiste ,cioè fra quella Ebraica e quella Cattolica.
Per Simmons:
• Gesù non ha assolto nessuno dei compiti principali del Messia.
• Egli non possedeva le qualità che permettono di pretendere il titolo di Messia.
• Le profezie che gli sono state applicate dai cristiani sono state tradotte in modo errato.
Sono questi i tre argomenti che ci accingiamo ad esaminare. Essi serviranno a mettere in rilievo la solidità della nostra santa religione cattolica.
Uno dei siti pro Cattolici
http://www.centrosangiorgio.com/apologe ... n_gesu.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Sempre dal sito in questione ma pro Ebraica
https://www.aish.com/jw/s/48892792.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Valentino, lo sapevo che mi tenevi d'occhio.....
Non tengo d'occhio te. Tengo d'occhio certe fantavaccate, a prescindere da chi le scrive.
Vieri ha scritto:Lo sapevo che alla fine mandavi i tuoi soliti: certi, sicuri, attendibili, incontestabili,..poster a caratteri cubitali sulla tua negazione di Cristo come vero figlio di Dio
Mi sa che ti confondi.
Sto semplicemente facendoti notare che nei versetti di Michea che citi non si fa alcun riferimento ad una presunta natura divina del Messia.
In Michea in sostanza non c'è scritto che il Messia è Dio e non c'è scritto che il Messia è di natura divina.
Nei versetti che citi c'è solo un'allusione alle origini antiche della dinastia davidica.
Lo puoi leggere nero su bianco proprio nelle note esplicative di una "Bibbia cattolica".
Vieri ha scritto:ed io che sono più bastardo di te non perdo mai l'occasione per ribadirti la MIA VERSIONE
Non ne vedo la necessità considerando che conosco benissimo le tue credenze religiose a riguardo.
Tra l'altro ti sfugge anche un particolare: io non ho mai messo in discussione le tue credenze religiose.
Si sta parlando d'altro.
In questa discussione hai sostenuto che in Michea ci sarebbe scritto che il Messia non è un uomo ma Dio.
Ma questo in Michea non c'è scritto.
Vieri ha scritto:In effetti devi anche onestamente considerare che nella Bibbia esistono delle coincidenze "strane" e se alla fine non sono poche....permetti anche che uno possa anche meravigliarsi?
Stai cambiando discorso.
Adesso te ne esci con una serie di profezie messianiche.
Cosa c'entrano?
Il tema che hai aperto era un altro: hai sostenuto che in Michea 5:1 ci fosse un riferimento ad una presunta natura divina del Messia.
Solo che non c'è scritto nulla del genere.
Vieri ha scritto:Valentino poi, come al solito PUBBLICIZZI le tue negazioni anche contro ogni evidenza
Vieri ma tu non hai portato nessuna evidenza a sostegno delle tue fantasie personali su Michea 5:1.
Non sono io a negare le tue fantasie su Michea 5:1.
A negarle è già sufficiente la nota in calce alla cattolicissima Bibbia di Gerusalemme.
In realtà potrei citarti ben altro ma mi sono limitato a ciò che c'è scritto in una famosa Bibbia cattolica.
Vieri ha scritto:Ma la sua "storicamente certo".....può essere compresa ancora in questo passo ?
Giovanni 8:12-20
In Giovanni 8:12-20 leggiamo uno dei tanti esempi in cui Gesù si rivolge a Dio chiamandolo Padre. Quindi?
Cosa c'è di strano?
Vieri ha scritto:Io noto solo che si parla di DUE ENTITA' ( due testimoni)
Infatti. Anch'io noto che si parla di Dio e che si parla di Gesù. Quindi?
Vieri ha scritto:e se fosse solo un titolo d'uso nei tempi come si ostina ripetutamente ad affermare Valentino con i suoi soliti caratteri cubitali, sicuramente i sacerdoti del tempio sarebbero stati degli imbecilli a porgli quella domanda come del resto era già successo in altre occasioni...come:
A parte che è incomprensibile in italiano l'espressione "se fosse solo un titolo d'uso nei tempi", ti ho semplicemente fatto notare che non meraviglia che Gesù si rivolgesse a Dio chiamandolo Padre, in quanto appunto:

Per i credenti di fede ebraica non era affatto inconsueto chiamare Dio "Padre". Citazione tratta dal libro di Helmut Fischer "I cristiani hanno un solo Dio o tre?" edito dalla casa editrice Claudiana pag. 11
Vieri ha scritto:Valentino, non te la prendere
Vieri ma io non me la prendo affatto. Per cosa dovrei prendermela?
Non me la prendo affatto, allo stesso modo di come non me la prendo per le fantavaccate scritte da un forista sostenitore della terra piatta.
Vieri ha scritto:rispondendo sempre con tutte le tue solite e note affermazioni, e come al solito, mi spiace ma nonostante la tua solita "propaganda"
Vieri io non faccio nessuna propaganda. Mi limito a prendere atto e a riportare questioni su cui esiste un consenso accademico.
Vieri ha scritto:NON CONVINCI....
Ma io non voglio convincerti di nulla.
Non ci perdo certo del tempo: non ce l'ho perso col sostenitore della terra piatta...figuriamoci se lo perdo con te.
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
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Messaggio da Mauro1971 »

Michela era decisamente molto meglio. :risatina: :risatina: :risatina:
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Grazie Ray...

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Grazie,
ho trovato molto interessanti questi due siti ai quali ho trovato anche
http://chiesa.espresso.repubblica.it/ar ... 47421.html" onclick="window.open(this.href);return false;
e non vorrei sempre mettere il dito nella piaga ma come asserisce il rabbino David Rosen e come è anche d'accordo Valentino:
"Si può credere in Gesù Cristo ( umano) e rimanere ebrei".

Io onestamente ho sempre trovato questa risposta particolarmente "diplomatica" e nell'ambito di un dialogo aperto interreligioso del quale Rosen è uno dei maggiori ambasciatori, mi potrebbe stare anche bene ma onestamente mi sono sempre domandato alla fine che cosa voglia dire allora per loro la parola "credere".....

Come del resto è possibile notare da quanto segnalato Gesù, non ha mai avuto le prerogative di un vero messia ebraico come loro speravano poichè ha fatto in pratica tutto il contrario di quello che si sarebbero aspettato e non per niente lo hanno anche fatto crocifiggere.

Quindi in conclusione Gesù NON E' IL MESSIA DEGLI EBREI o meglio quello che loro speravano fosse.....
Lo stesso profeta Michea sia sarebbe aspettato un condottiero che portasse la pace e l'unità di Israele o forse qualche cosa di più ?.....

Se quindi le conclusioni sono queste comincio a dubitare fortemente che cosa credessero veramente allora le prime comunità cristiane di matrice ebraica se questo "Personaggio" non si identificava sicuramente con quello che si aspettavano.

Avranno forse avuto l'impressione, l'idea, la convinzione, che sempre questo "Personaggio" fosse qualche cosa di più di un semplice profeta umano, o di un condottiero che alla fine non aveva adempiuto a nessun delle loro profezie, pur rimanendo profondamente ebrei come leggi ed abitudini..... ?

Io ritengo alla fine che questi "storici" abbiano guardato più logicamente ai fatti ma NON a che cosa pensassero esattamente queste persone, non dico convinte subito ma sicuramente DOPO la resurrezione accertata di Cisto ( come del resto ammettono) che Lui fosse veramente il Figlio di Dio.

Qui Valentino inizierà a questo punto con le sue solite erudite citazioni dei soliti "storici" ma non potrà mai dimostrare il perchè delle persone apparentemente "tradite da una idea di messia" iniziassero a credere su una persona esattamente al contrario delle aspettative e la storia dei due messia non convince mai visto che il fine era sempre quello di liberare, prima o dopo Israele anche in maniera cruenta.......

Cosa allora vedono oggi in Gesù umano e semplice ed anche ultimo dei profeti dove la bibbia non si degna nemmeno di citarlo oltre alla Torah che nei vari successivi commenti rabbinici non ne parla poi nemmeno tanto bene?

Queste cose, senza fare polemiche non me le sono mai state spiegate se non con la solita politica del "vogliamoci bene tutti"..... ovviamente condivisa ma che lascia sempre inalterate profonde differenze come del resto accade anche con gli islamici.

Se Gesù oggi per alcuni ebrei e non penso tutti viene rispettato come uno dei profeti perchè alla fine nessuno ne parla o ha scritto qualche cosa?.....
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Mauro....

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Mauro1971 ha scritto:Michela era decisamente molto meglio. :risatina: :risatina: :risatina:
Vecchio volpone..... :risata: :risata:
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Valentino, veloce veloce....

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Vieri ma tu non hai portato nessuna evidenza a sostegno delle tue fantasie personali su Michea 5:1.
Non sono io a negare le tue fantasie su Michea 5:1.
Valentino, vedi quello che disturba nei tuoi post è che sempre gli altri anche se evidenziano come per Michea dei testi degni di interesse senza fornire delle certezze di fede tu le chiami "fantasie personali".... mentre tu al contrario fornisci sempre in corpo 50 da poster URLANDO.....le tue ( presunte ) certezze storiche....
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:
Vieri ma tu non hai portato nessuna evidenza a sostegno delle tue fantasie personali su Michea 5:1.
Non sono io a negare le tue fantasie su Michea 5:1.
Valentino, vedi quello che disturba nei tuoi post è che sempre gli altri anche se evidenziano come per Michea dei testi degni di interesse senza fornire delle certezze di fede tu le chiami "fantasie personali".... mentre tu al contrario fornisci sempre in corpo 50 da poster URLANDO.....le tue ( presunte ) certezze storiche....
Vieri ma io cosa posso farci se ti inventi delle "fantasie" (non saprei come definirle altrimenti) su certi versetti profetici che non sono sostenute nemmeno nelle note a piè di pagina delle Bibbie cattoliche?
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
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Vieri ha scritto:Grazie,
ho trovato molto interessanti questi due siti ai quali ho trovato anche
http://chiesa.espresso.repubblica.it/ar" onclick="window.open(this.href);return false; ... 47421.html
Critical assessment of Neusner's work
Although he was highly influential, Neusner was criticized by scholars in his field of study.[6][7][8][9][10][11][12][13][14][15][16]

Some were critical of his methodology, and asserted that many of his arguments were circular or attempts to prove "negative assumptions" from a lack of evidence,[6][7][9][11][12] while others concentrated on Neusner's reading and interpretations of Rabbinic texts, finding that his account was forced and inaccurate.[10][15][16]

Neusner's view that the Second Commonwealth Pharisees were a sectarian group centered on "table fellowship" and ritual food purity practices, and his lack of interest in wider Jewish values or social issues, has been criticized by E. P. Sanders,[12] Solomon Zeitlin[13] and Hyam Maccoby.[9]

Some scholars questioned Neusner's grasp of Rabbinic Hebrew and Aramaic. The most famous and biting criticism came from Neusner's former teacher, Saul Lieberman, about Neusner's translation of the Jerusalem Talmud. Lieberman wrote: "...one begins to doubt the credibility of the translator [Neusner]. And indeed after a superficial perusal of the translation, the reader is stunned by [Neusner's] ignorance of Rabbinic Hebrew, of Aramaic grammar, and above all of the subject matter with which he deals." He ended his review: "I conclude with a clear conscience: The right place for [Neusner's] English translation is the waste basket."[17]
https://en.wikipedia.org/wiki/Jacob_Neusner" onclick="window.open(this.href);return false;
Vieri ha scritto:e non vorrei sempre mettere il dito nella piaga ma come asserisce il rabbino David Rosen e come è anche d'accordo Valentino:
"Si può credere in Gesù Cristo ( umano) e rimanere ebrei".
La citazione che riporti NON è completamente esatta.
Ecco la citazione secondo la fonte originale:

The Jerusalem Post Magazine del 28/03/2003 p. 11:
Rabbi David Rosen contends that it is possible to believe that Jesus is the Messiah and still be Jewish. [...] However, "if a person believes that Jesus is divine, that he is part of the Holy Trinity, and that salvation comes through belief in Jesus, then these beliefs are incompatible with Judaism. [...]"
Traduzione mia:
"Il rabbino David Rosen sostiene che è possibile credere che Gesù è il Messia e ancora essere ebrei. [...] Tuttavia," se una persona crede che Gesù è Dio, che fa parte della Santissima Trinità, e che la salvezza passa attraverso la fede in Gesù, allora queste credenze sono incompatibili con l'ebraismo. [...] "
Vieri ha scritto:Io onestamente ho sempre trovato questa risposta particolarmente "diplomatica" e nell'ambito di un dialogo aperto interreligioso del quale Rosen è uno dei maggiori ambasciatori, mi potrebbe stare anche bene ma onestamente mi sono sempre domandato alla fine che cosa voglia dire allora per loro la parola "credere"
Significa esattamente quello che ha inteso dire Rosen, ovvero:
è possibile credere che Gesù è il Messia e ancora essere ebrei. [...] Tuttavia," se una persona crede che Gesù è Dio, che fa parte della Santissima Trinità, e che la salvezza passa attraverso la fede in Gesù, allora queste credenze sono incompatibili con l'ebraismo.
Vieri ha scritto:Come del resto è possibile notare da quanto segnalato
Segnalato da chi e dove?
Vieri ha scritto:Gesù, non ha mai avuto le prerogative di un vero messia ebraico come loro speravano
Loro chi?
Esseni?
Sadducei?
Farisei della scuola di Hillel?
Farisei della scuiola di Shammai?
Parli genericamente di "prerogative di un vero messia ebraico".
A quali prerogative ti riferisci di preciso? Prerogative espresse in quale periodo storico? Ed in quali circoli esattamente.
Se ci riferiamo ai tempi di Gesù le aspettative messianiche differivano da gruppo a gruppo.
Le aspettative messianiche degli esseni non erano identiche alle aspettative messianiche dei farisei.
Le tue sono semplici generalizzazioni che andrebbero meglio circostanziate.
Vieri ha scritto:poichè ha fatto in pratica tutto il contrario di quello che si sarebbero aspettato
Come detto non tutti gli ebrei del tempo di Gesù condividevano le stesse identiche aspettative messianiche. Gli esseni ad esempio aspettavano un "Messia Re" ed un "Messia Sacerdote". Gli stessi farisei dell'epoca di Gesù avevano delle tradizioni sul Messia Ben Yosef (un Messia sofferente che addirittura muore) e sul Messia Ben David.
Vieri ha scritto:e non per niente lo hanno anche fatto crocifiggere.
Gesù lo hanno crocifisso i romani, non gli ebrei.
Vieri ha scritto:Lo stesso profeta Michea sia sarebbe aspettato un condottiero che portasse la pace e l'unità di Israele o forse qualche cosa di più ?
Certamente Michea non si aspettava che il Messia fosse "qualche cosa più" di un essere umano.
Vieri ha scritto:Se quindi le conclusioni sono queste comincio a dubitare fortemente che cosa credessero veramente allora le prime comunità cristiane di matrice ebraica se questo "Personaggio" non si identificava sicuramente con quello che si aspettavano.
Ti basi essenzialmente su conclusioni insussistenti, in quanto tu pensi erroneamente che ai tempi di Gesù gli ebrei si aspettassero tutti la stessa cosa dal Messia (o dai Messia), senza tener minimamente conto del fatto che non tutti gli ebrei dell'epoca di Gesù avessero le stesse aspettative riguardo al Messia. Gli esseni si aspettavano addirittura due messia, uno dei quali sacerdote. Gli stessi farisei si aspettavano un messia trionfante che, non solo avrebbe liberato Israele, ma che avrebbe anche inaugurato un tempo di pace e prosperità in tutto il mondo e per tutte le genti. Nella tradizione farisaica si parla anche di un Messia Ben Yosef.
Vieri ha scritto:Avranno forse avuto l'impressione, l'idea, la convinzione, che sempre questo "Personaggio" fosse qualche cosa di più di un semplice profeta umano, o di un condottiero che alla fine non aveva adempiuto a nessun delle loro profezie, pur rimanendo profondamente ebrei come leggi ed abitudini..... ?
No. Di certo non pensavano che Gesù fosse Dio e non pensavano che Gesù fosse di natura divina.
Vieri ha scritto:Io ritengo alla fine che questi "storici" abbiano guardato più logicamente ai fatti ma NON a che cosa pensassero esattamente queste persone, non dico convinte subito ma sicuramente DOPO la resurrezione accertata di Cisto ( come del resto ammettono) che Lui fosse veramente il Figlio di Dio.
Nemmeno dopo Pasqua i diretti discepoli di Gesù pensavano che Gesù fosse Dio o di natura divina.
Infatti sappiamo che:

La stragrande maggioranza degli studiosi della Bibbia sostiene che Gesù non abbia mai usato per sé, in senso pieno, con l'iniziale maiuscola, l'espressione "figlio di Dio". Neanche i suoi discepoli l'hanno mai fatto, almeno prima di Pasqua" (Helmut Fischer - I cristiani hanno un solo Dio o tre? - Claudiana - pag.15)

...anche
la comunità post-pasquale palestinese non..." considerava "...Gesù figlio <<naturale>> di Dio, bensì..." usava "...il termine <<figlio>> in quel senso metaforico che era corrente e ben noto nell'ebraismo" (Fischer, pag. 16)
[/quote]
Vieri ha scritto:Qui Valentino inizierà a questo punto con le sue solite erudite citazioni dei soliti "storici" ma non potrà mai dimostrare il perchè delle persone apparentemente "tradite da una idea di messia" iniziassero a credere su una persona esattamente al contrario delle aspettative e la storia dei due messia non convince mai visto che il fine era sempre quello di liberare, prima o dopo Israele anche in maniera cruenta
Ma infatti dopo Pasqua i discepoli di Gesù non pensavano che Gesù avesse fallito. Aspettavano il suo ritorno come Messia trionfante per inaugurare un'era di pace e prosperità per tutta l'umanità. I discepoli di Gesù aspettavano la Parousia, ovvero il ritorno di Gesù per inaugurare l'era messianica.
La tradizione che riguarda il Messiah Ben Yosef è molto antica e risale proprio all'epoca di Gesù. Dovresti dunque chiederti: quali caratteristiche venivano attribuite alla figura del Messia Ben Yosef NEL PRIMO SECOLO, ovvero all'epoca di Gesù, altrimenti non potrai mai capire perché mai a quell'epoca i discepoli di Gesù arrivarono ad attribuire a Gesù il titolo di Messia. All'epoca di Gesù tra le varie aspettative messianiche esisteva anche quella relativa al Messia ben Yosef. Nel primo secolo infatti già esisteva una tradizione che ci parlava di un Messia sofferente, il Messia ben Yosef appunto, una tradizione che si basava sulla profezia di Zaccaria 12:10.
In un articolo pubblicato nella rivista accademica, "The Review of Rabbinic Judaism: Ancient, Medieval, and Modern", lo studioso David C. Mitchell, analizzando le fonti storiche disponibili conclude affermando che la tradizione del: "Messiah ben Joseph was part of an anticipated program of redemption by the mid-first century C.E., when he already exhibited those characteristics which define him in later literature: violent death with atoning power, an association with Zech. 12:10, and a tendency to provoke dispute. (The Review of Rabbinic Judaism: Ancient, Medieval, and Modern - Volume VIII - pagina 90)
Ricapitolando: già nella prima metà del primo secolo (ovvero all'epoca di Gesù) esisteva la tradizione del Messia Ben Yosef. Quali caratteristiche venivano attribuite al Messia Ben Yosef nel primo secolo? Risposta: 1) Violent death with atoning power, 2) an association with Zech. 12:10.
E nel vangelo di Giovanni notiamo che viene citato proprio Zaccaria 12:10 in relazione a Gesù.

Zaccaria 12:10: ““E certamente verserò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di favore e di suppliche e certamente guarderanno a Colui che hanno trafitto, e certamente faranno lamento per Lui come nel lamento per un [figlio] unico; e vi saranno per lui amari gemiti come quando ci sono amari gemiti per un [figlio] primogenito.
Tale profezia viene messa in relazione a Gesù dal redattore giovanneo:

“E ancora un’altra scrittura dice: “Guarderanno a Colui che hanno trafitto”.” (Giovanni 19:37)
Vieri ha scritto:Cosa allora vedono oggi in Gesù umano e semplice ed anche ultimo dei profeti dove la bibbia non si degna nemmeno di citarlo oltre alla Torah che nei vari successivi commenti rabbinici non ne parla poi nemmeno tanto bene?
Quali commenti rabbinici? Nel Talmud non si parla di Gesù.
Vieri ha scritto:Queste cose, senza fare polemiche non me le sono mai state spiegate se non con la solita politica del "vogliamoci bene tutti"..... ovviamente condivisa ma che lascia sempre inalterate profonde differenze come del resto accade anche con gli islamici.
Ma cosa vorresti essere spiegato? Come mai ti meravigli che ci sono profonde differenze? E' ovvio che ci siano. Ma cosa vorresti? Vorresti che gli ebrei diventassero tutti cattolici? Secondo te gli ebrei dovrebbero smettere di praticare la loro religione? Secondo te gli ebrei dovrebbero cambiare religione? E perché mai dovrebbero farlo?
Vieri ha scritto:Se Gesù oggi per alcuni ebrei e non penso tutti viene rispettato come uno dei profeti perchè alla fine nessuno ne parla o ha scritto qualche cosa?
Diciamo che la stragrande maggioranza degli ebrei non ha avuto l'opportunità di conoscere Gesù nella sua dimensione storica e la stragrande maggioranza degli ebrei non ha avuto modo di conoscere i suoi insegnamenti. C'è da considerare che per centinaia di anni (millenni addirittura) agli ebrei non è stato presentato il Gesù della storia e nemmeno il Gesù dei vangeli. Agli ebrei per centinaia di anni è stato presentato il "Gesù della fede" delle varie correnti del cristianesimo, ovvero un "Gesù" che richiedeva agli ebrei di cambiare religione (il Gesù della storia e dei vangeli non si sarebbe mai sognato di chiedere una cosa del genere agli ebrei), un "Gesù" che auspicava la distruzione del popolo ebraico mediante violenza e/o assimilazione (ed ovviamente il Gesù della storia NON HA MAI AUSPICATO nulla del genere), un "Gesù" che in sostanza veniva presentato come ostile al popolo ebraico. MA quando qualche ebreo si è preso la briga di mettersi a leggere e studiare direttamente dalle fonti cosa predicava Gesù lo hanno riconosciuto come un grande rabbino dell'antichità. Anche tralasciando la ricerca più recente già nel '700 Rabbi Jacob Emden (morto nel 1776) scriveva:
"It is therefore a habitual saying of mine (not as a hypocritical flatterer, G-d forbid, for I am of the faithful believers of Israel, and I know full well that the remnant of Israel will not speak falsehood, nor will their mouths contain a deceitful tongue) that the Nazarene brought about a double kindness in the world. On the one hand, he strengthened the Torah of Moses majestically, as mentioned earlier, and not one of our Sages spoke out more emphatically concerning the immutability of the Torah. And on the other hand, he did much good for the Gentiles (provided they do not turn about his intent as they please, as some foolish ones have done because they did not fully understand the intent of the authors of the Gospels. I have recently seen someone publish a book, and he had no idea about what he was writing. For if he had understood the subject, he would have kept his silence and not wasted the paper and ink. There are also found among us foolish scholars who know not their right from their left in the Written and Oral Torahs and cause the people to err with their pompous pronouncements. But there are true scholars among the Christians, just as there are the chosen few among Torah scholars; and there are few of the truly great.) by doing away with idolatry and removing the images from their midst"."
Questo è solo UN esempio. Ne potrei fare tantissimi. Anche di rabbini più recenti come Rabbi Harvey Falk che scrisse il libro intitolato "Gesù il Fariseo" oppure Rabbi Shmuley Boteach (il rabbino più famoso degli USA) che ha scritto il libro "Kosher Jesus". Sia a voce che nei loro libri questi rabbini ortodossi hanno espresso grande apprezzamento per gli insegnamenti di Gesù.
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
S. S. Wise

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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