Il Sacrificio di Cristo,,,non era poi così indispensabile

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Romagnolo
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Il Sacrificio di Cristo,,,non era poi così indispensabile

Messaggio da Romagnolo »

E' passata la commemorazione e anche le festività di Pasqua per cui mi sento di poter postare tranquillamente le mie riflessioni sulla necessità del riscatto operato da Cristo senza rischiare di far andar di traverso gli emblemi o una fetta di colomba a qualcuno.
Di cosa voglio parlare?
Se veramente il sacrificio di riscatto di Cristo era l' unico modo per dare all' umanità peccatrice la possibilità della vita eterna!
Qualche tempo fa ci rimasi male a vedere come in un video umoristico sugli ebrei,...la mia scoperta era già stata...scoperta!
Ma del resto a pensarci bene è più che normale, mica sono il primo che legge Genesi a distanza di secoli,...ma veniamo al dunque...premetto che esamino la questione così come viene espressa nell' ottica interpretativa dei Testimoni di Geova.
Allora, Gesù come a tutti è stato insegnato ha ceduto la sua vita a favore dell' umanità affinchè grazie a questo riscatto ogni essere umano peccatore potesse avere la speranza di vivere in eterno; altre possibilità non ve ne erano.
Concordiamo sù questo insegnamento?
Però volgiamo lo sguardo a quanto Dio stesso direbbe in Genesi 3:22
E Geova Dio proseguì, dicendo: “Ecco, l’uomo è divenuto simile a uno di noi conoscendo il bene e il male, e ora perché non stenda la mano e realmente prenda anche [del frutto] dell’albero della vita e mangi e viva a tempo indefinito, . . .”
Notato qualcosa?
Teniamo presente che Adamo ed Eva avevano peccato volontariamente mentre ancora erano in stato di perfezione psico-fisica, dopo il peccato la WT insegna che iniziò il loro decadimento e riguardo a questi due soggetti cosa và a dire Dio?
Che se avessero mangiato del frutto dell' albero della vita quei due peccatori volontari appena divenuti imperfetti sarebbero potuti vivere ugualmente per sempre! :sor:
A ciò mi sorge spontanea una domanda...se quella coppia di trasgressori volontari avrebbero potuto vivere ugualmente per sempre,...quanto più allora dei peccatori involontari che sbagliano in stato di imperfezione ereditata ma che anelano alla ubbidienza e alla riconciliazione con Dio potrebbero poter vivere ugualmente per sempre...se nutriti con tali frutti?
Se non si fosse ancora capito, Adamo e consorte all' atto pratico avrebbero potuto benissimo vivere per sempre senza alcun sacrificio riparatore di Cristo,...e in stato peccaminoso per giunta, se solo non fossero stati allontanati dal giardino di Eden ( tralascio le interpretazioni esegetiche o allagoriche sull' albero della conoscenza del bene e del male e quello della vita, mi limito ad interpretare la storia così come ci viene narrata).
Quindi se tanto ci dà tanto anche tutte le persone peccatrici nate successivamente avrebbero potuto beneficiare della vita eterna in egual modo.
Sicuramente si obbietterà che lo stato di peccaminosità impone a DIo di non lasciar accedere liberamente a tale soluzione e che quindi il sacrificio espiatorio di Cristo era comunque indispensabile.
Il valore della vita umana perfetta di Cristo ben poteva equivalere a quella della imperfetta umanità, ragionavo anche io un tempo così ma...era realmente indispensabile?
Cosa leggiamo in Salmo 103:10-12 ?
10 Non ci ha fatto nemmeno secondo i nostri peccati;
Né secondo i nostri errori ha recato su di noi ciò che meritiamo.
11 Poiché, come i cieli sono più alti della terra,
La sua amorevole benignità è superiore verso quelli che lo temono.
12 Quanto il levante è lontano dal ponente,
Tanto lontano da noi egli ha posto le nostre trasgressioni

Quando vuole Dio è in grado di chiudere un occhio sulle trasgressioni...e ciò costituisce un precedente.
Comunque per coprire gli errori delle persone istituì lui stesso un metodo ben preciso e che ha accettato per secoli senza porsi problemi:
Levitico 17:11
Poiché l’anima della carne è nel sangue, e io stesso ve l’ho messo sull’altare per fare espiazione per le anime vostre, perché è il sangue che fa espiazione mediante l’anima [in esso].
Si trattava dei sacrifici animali, la loro vita bastava a coprire i peccati della persona così che Dio non agisse contro il peccatore, ma sempre con la Legge andò pure oltre la semplice espiazione individuale, Levitico 16
3 “Aaronne deve entrare nel luogo santo con quanto segue: con un giovane toro come offerta per il peccato e un montone come olocausto. 4 Deve indossare la lunga veste santa di lino, e le mutande di lino devono essere sulla sua carne, e deve cingersi con la fascia di lino e avvolgersi col turbante di lino. Sono vesti sante. E deve bagnare la sua carne nell’acqua e indossarle.
5 “E dall’assemblea dei figli d’Israele deve prendere due capretti come offerta per il peccato e un montone come olocausto.
6 “E Aaronne deve presentare il toro dell’offerta per il peccato, che è per se stesso, e deve fare espiazione a favore di se stesso e della sua casa.
7 “E deve prendere i due capri e farli stare dinanzi a Geova all’ingresso della tenda di adunanza. 8 E Aaronne deve estrarre le sorti sui due capri, una sorte per Geova e l’altra sorte per Azazel. 9 E Aaronne deve presentare il capro sul quale è venuta la sorte per Geova, e ne deve fare un’offerta per il peccato. 10 Ma il capro sul quale è venuta la sorte per Azazel deve restare vivo dinanzi a Geova in modo da fare espiazione per esso, al fine di mandarlo via per Azazel nel deserto....
15 “E deve scannare il capro dell’offerta per il peccato, che è per il popolo, e ne deve portare il sangue dentro la cortina e fare col suo sangue come ha fatto col sangue del toro; e lo deve spruzzare verso il coperchio e davanti al coperchio....20 “Quando ha finito di fare espiazione per il luogo santo e per la tenda di adunanza e per l’altare, deve anche presentare il capro vivo. 21 E Aaronne deve porre entrambe le mani sulla testa del capro vivo e confessare su di esso tutti gli errori dei figli d’Israele e tutte le loro rivolte in tutti i loro peccati, e li deve mettere sulla testa del capro e mandarlo via nel deserto per mano di un uomo che sarà pronto. 22 E il capro deve portare su di sé tutti i loro errori in terra solitaria, ed egli deve mandar via il capro nel deserto....34 E questo vi deve servire di statuto a tempo indefinito, al fine di fare espiazione per i figli d’Israele riguardo a tutti i loro peccati una volta l’anno”.

Emanando tali leggi Geova dimostrò che il sacrificio animale gli andava più che bene per espiare le colpe sia individuali che collettive; a questo punto ne risulta che con lo stesso metro poteva benissimo perdonare e passar sopra alle colpe degli esseri umani pentiti che avrebbero voluto essere suoi sinceri adoratori e consentir loro di accedere all' albero della vita per ...conceder loro la vita eterna, rendendo così superflua la morte sacrificale di Gesù.
Il TdG obbietterà però che Adamo con la sua trasgressione perse per se e quindi per i suoi discendenti la vita perfetta di cui godeva e per riacquistarla occorreva rendere a Dio una vita altrettanto perfetta..quella per l' appunto che possedette Cristo.
Ci può stare come logica di ragionamento, ma c'è un però.
Dove viene detto in Genesi che Adamo beneficiava di una vita psico-fisica perfetta?
Non vi è alcuna dichiarazione in merito!
SI obbietterà che Dio disse all' uomo che sarebbe morto solo se avesse mangiato del frutto dell' albero proibito, per cui se non avesse disubbidito la sua perfezione fisica lo avrebbe portato ad essere ancora vivo ai giorni nostri.
Bene,..nel racconto che ne fa Genesi non stà scritto da nessuna parte che sarebbe morto "Solo" se avesse mangiato di quel frutto.
Genesi 2: 16-17
16 E Geova Dio impose all’uomo anche questo comando: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. 17 Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”.
Qui non vi è alcuna indicazione che solo mangiando di quel frutto sarebbe incorso nella morte, ma bensì che se lo avesse fatto sarebbe morto!
Facciamo un esempio, se dicessimo ad un ragazzo che è salito sul tetto di un treno di non toccare contemporaneamente i due cavi elettrici da cui si alimenta la motrice, perchè altrimenti morirebbe....ciò vorrebbe dire che può comodamente stendersi sui binari mentre transita un treno e che non morirà mai perchè...non stà afferrando i cavi elettrici sospesi in alto?
Ovvio che nò!
Lo abbiamo solo avvertito che in quel particolare caso rischia la morte..ma ciò non esclude che possa morire in altri 1000 modi diversi.
Ma se Adamo ed Eva avevano la possibilità di vivere a lungo....come dimostrerebbe la secolare vita di Adamo e dei suoi primi discendenti, da dove proveniva questa capacità di vivere molto più di noi?
E' sempre Genesi a risponderci, Genesi 3: 1-3
Ora il serpente mostrò d’essere il più cauto di tutte le bestie selvagge del campo che Geova Dio aveva fatto. Diceva dunque alla donna: “È realmente così che Dio ha detto, che non dovete mangiare di ogni albero del giardino?” 2 A ciò la donna disse al serpente: “Del frutto degli alberi del giardino possiamo mangiare. 3 Ma in quanto a [mangiare] del frutto dell’albero che è nel mezzo del giardino, Dio ha detto: ‘Non ne dovete mangiare, no, non lo dovete toccare affinché non moriate’”.
Notato qualcosa?
Solo l' albero della conoscenza del bene e del male era loro vietato,...quindi dei frutti dell' albero della vita che ne facevano?
La risposta è ovvia! Li mangiavano.
Stando a quanto rivelato da Dio mangiarne garantiva la vita, venendo esclusi da quella fonte di vita, loro due e i loro discendenti non poterono che andare incontro alla morte.
Per cui a mio parere in quanto a perfezione psico-fisica, la prima coppia umana non doveva essere poi tanto differente da noi, peccato originale inteso come una forma di tara genetica a danno di tutta l' umanità mi sento di escluderla anche per un altro motivo, se non ricordo male esiste una massima secondo cui "le cose non dette sono quelle che fanno più rumore".
Leggiamo la condanna che Dio dà ad Adamo:
Genesi 3:17-18
17 E ad Adamo disse: “Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale ti avevo dato questo comando: ‘Non ne devi mangiare’, il suolo è maledetto per causa tua. Con dolore ne mangerai il prodotto tutti i giorni della tua vita. 18 E ti produrrà spine e triboli, e devi mangiare la vegetazione del campo. 19 Col sudore della tua faccia mangerai pane finché tornerai al suolo, poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”.
Che cosa manca??
Dio lo stà ragguagliando circa gli effetti della sua trasgressione ma se realmente quella ribellione ha condannato la sua discendenza a sottostare alla maledizione del peccato e della morte e quindi alla perdita della vita umana perfetta, dove stà questa enunciazione?
Piuttosto che renderlo consapevole che a causa sua tutta l' umanità sarebbe stata succube dell' imperfezione e della morte Dio và a concentrarsi sulla maledizione del suolo, che non avrebbe prodotto più in base alle sue reali potenzialità.
Perchè non gli fà invece una paternale simile alle affermazioni di San Paolo in Romani 5?
Anzi proviamo noi a mettergliele in bocca...magari sarebbe potuto suonare così:" E ora ecco, per colpa tua Adamo il peccato entrerà nel mondo e per mezzo del peccato la Morte e così la Morte si estenderà a tutti gli uomini perchè tutti avranno peccato!"
Oppure qualcos' altro che assomigliasse a ciò che è scritto nel verso 118 del capitolo 7 di IV Esdra, un apocrifo giudaico del primo secolo: "Che hai fatto Adamo? Se infatti peccasti, la rovina non è stata solo tua, ma anche di tutti noi che siamo discesi da te!"
Come sarebbe stato semplice e chiara una affermazione di questo tipo per insegnare l' esistenza del peccato originale e la perdita della perfezione psico-fisica del primo uomo....e invece nulla di tutto questo!
Altrettanto interessante è che le successive scritture ebraiche pur parlando apertamente e a più non posso della natura peccaminosa dell' essere umano, mai però fanno alcun collegamento diretto al peccato Adamico, come se gli errori di ognuno fossero al 100% imputabili a chi li commette e mai come conseguenza involontaria di una imperfezione ereditata.
Anzi esiste una sola scrittura che si presta a poter essere interpetata così, Isaia 43:27-28
27 Il tuo proprio padre, il primo, ha peccato, e i tuoi propri portavoce hanno trasgredito contro di me. 28 Profanerò dunque i principi del luogo santo, e di sicuro cederò Giacobbe come un uomo votato alla distruzione e Israele a parole di oltraggio.
Geova pronuncia queste parole al popolo di Israele,...ma chi sarebbe questo primo padre?
Forse Adamo? Forse Mosè quale padre della nazione ebraica quanto tale? O il primo re dello stato di Israele quando ancora era unito?
Come vedete c' è solo l' imbarazzo della scelta e comunque non si parla degli errori del popolo come di imperfezione fisica ereditata o che dal peccato di quel primo padre derivino i peccati degli israeliti.
Concludendo mi viene da fare una riflessione, come mai un apocrifo giudaico scritto secondo gli studiosi da un Fariseo dopo la seconda metà del primo secolo (fate pure le vostre ricerche in merito se volete controllare), riporta un concetto del peccato originale similare a quello Paolino benchè nulla del genere si trovi nei testi sacri ebraici e lo scrittore non era Cristiano?
Non dimentichiamoci che anche Paolo ebbe una educazione Farisaica; possibile che nel primo secolo esistesse una corrente di pensiero giudaica favorevole alla estrapolazione del concetto di peccato originale dal racconto di Genesi 3 che poi sia stata ulteriormente sviluppata da San Paolo inserendo Gesù come soluzione al problema innescato da Adamo?
Ovviamente è solo una mia ipotesi ma...guarda caso...benchè i Vangeli ci dicano che Gesù venne per riscattare molti e per espiare i peccati delle persone, mai Gesù attesta di essere stato mandato per risolvere in maniera definitiva la questione del peccato originale Adamico e la riacquisizione di una vita umana terrena perfetta.
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domingo7
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Riflessioni pasquali

Messaggio da domingo7 »

Un concetto, spesso accettato in modo acritico, è che Dio, pur potendo operare diversamente, volle salvare il mondo attraverso la sofferenza e la croce. La ragione di ciò sarebbe un mistero, mistero che, comunque, andrebbe accettato, meditato e contemplato.

Di fatto, Gesù Cristo accettò liberamente la croce (Matteo 26,53 e Giovanni 10,17-18), per attirare tutti a se (Giovanni 3,14; Giovanni 12,32; Giovanni 19,37) e per riconciliare al Padre l’umanità peccatrice (Romani 5,6-11; 2 Corinzi 5,14-21; Efesini 1,10; Efesini 2,16; Filippesi 2,8; Colossesi 1,20; Colossesi 2,14; Ebrei 12,2; 1 Pietro 2,21-24).

Tutta la Sacra Scrittura insegna però che “Dio vuole misericordia e non sacrificio, conoscenza e non olocausti” (Osea 6,6 e Matteo 9,13). Per lunghi secoli, il buon Dio tentò di salvare l’umanità in modo amorevole, paterno ed incruento, ma la ferocia e la follia dell’uomo resero vani tali tentativi. Sicuramente il peccato originale fu un’offesa infinita recata all’infinito amore di Dio. L’umanità peccò di furto, di superbia e di grave incredulità nei confronti del creatore. Adamo ed Eva prestarono fede alle menzogne del tentatore, lasciandosi convincere del fatto che Dio non fosse un padre infinitamente buono e amorevole ma un despota crudele, egoista e geloso del suo potere. In pratica, i nostri progenitori accettarono di condividere le infamie a cui, nel segreto, il demonio aveva sempre creduto.

Nessuna offerta riparatrice e nessun sacrificio avrebbero potuto ristabilire la fiducia originale tra la terra ed il cielo. Dio amò tanto il mondo da mandare il suo Figlio Unigenito, affinché chiunque avesse creduto in lui non morisse, ma avesse la vita eterna. Dio non mandò il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvasse per mezzo di lui. Gli uomini preferirono però le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.

La parabola dei vignaiuoli omicidi (Matteo 21,33-44) mostra chiaramente che la croce fu una scelta obbligata, imposta non dall’amore di Dio verso la sofferenza ma dalla malvagità umana e dall’ostinato rifiuto della Parola di Dio, dell'annuncio dei Profeti e del Messaggio di Cristo. La parabola del banchetto nuziale (Matteo 22,1-14) insegna poi come Dio non abbia inviato suo Figlio nel mondo per per immolarlo sulla croce ma per celebrare le nozze messianiche con il popolo d'Israele, per ristabilire un'alleanza eterna con tutta l'umanità e per inaugurare un regno glorioso su tutto il creato (Daniele 2,44; Daniele 7,27; Daniele 12,1-2).

Il rifiuto ostinato del Salvatore cambiò brutalmente il corso della storia, obbligando Gesù a seguire la via del Calvario. Sembra pertanto logico concludere che non è tanto Dio che avrebbe potuto salvare diversamente l’uomo, ma piuttosto l’uomo che avrebbe potuto salvarsi in modo differente, accettando Cristo, il suo Regno ed il suo Vangelo….. In pratica, Gesù Cristo si trovò di fronte ad una scelta forzata, imposta dalla perversa alleanza della malvagità umana (Giovanni 8,37) con i deliri di potere di Satana il Diavolo (Matteo 4,8-9).

Da Cristo, la croce avrebbe potuto essere evitata solo rinunciando definitivamente all'annuncio del Vangelo o, peggio, stringendo un'alleanza infame con il Principe delle Tenebre. La prima soluzione avrebbe congelato tutte le prospettive di salvezza dell'umanità, mentre la seconda soluzione avrebbe prodotto un messianesimo potente, glorioso e sanguinario.

L'obbedienza di Cristo al Padre si manifestò quindi, non tanto nel piacere perverso e masochista di accettare la sofferenza e la morte fini a se stesse, ma piuttosto nel lucido proposito di abbracciare con infinito amore l'unica via ancora aperta e praticabile. A ciò va aggiunto il fatto che, senza la discesa di Cristo agli inferi (1 Pietro 3,19-20), tutta l'umanità morta nei secoli precedenti sarebbe rimasta confinata in eterno nello Sheol, triste luogo di tenebre e di oblio, dove non era neppur possibile lodare Iddio (Salmo 6,6; Salmo 115,17; Isaia 38,18) e dove le catene della morte trattenevano inesorabilmente la discendenza di Adamo. Cristo diventò partecipe della natura umana, per ridurre all'impotenza, mediante la morte, colui che della morte aveva il potere, cioè il diavolo, liberando così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita (Ebrei 2,14-15).

Sembra pertanto di poter concludere che le tanto abusate argomentazioni sulla "soffrenza redentrice" siano in qualche modo ambigue, paradossali ed incomplete. Dio non volle redimere il mondo attraverso la sofferenza per perpetuare su questa terra un'eterna valle di lacrime, ma volle salvare il mondo grazie al suo amore infinito, amore che portato all'estreme conseguenze finì addirittura per accettare la morte in croce del suo Figlio Unigenito.

Il sacrificio della croce fu poi l'unico modo per sradicare dalla mente dell'uomo il perverso sospetto di trovarsi di fronte ad un Dio egoista, tiranno e geloso del proprio potere. Satana il diavolo aveva infatti convinto Eva ed Adamo che i limiti imposti dall'ordine divino non erano affatto frutto della logica e della ragione ma celavano il profondo timore dell'Essere Supremo di vedere usurpata la propria onnipotenza e la propria divinità da parte dell'ultima delle sue creature (Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male» [Genesi 3,4-5]).

L'idea di un Dio tiranno si diffuse su tutta l'umanità, che per millenni tentò di guadagnarne il favore, offrendo in sacrificio perfino la vita dei propri figli. La risposta a tale errore fu molto chiara già ad Abramo (con il rifiuto del sacrificio di Isacco) ma divenne perfetta con la morte in croce del Figlio Unigenito Gesù Cristo. L'amore infinito dell'Eterno non solo rifuggiva da un attaccamento geloso alle proprie prerogative supreme ma si fondava sulla condivisione misericordiosa delle propria vita eterna (Giovanni 3,15-16), della propria regalità (2 Timoteo 2,1 e Apocalisse 20,4) e della propria natura divina (2 Pietro 1,4) con tutta l'umanità errante, povera e peccatrice.
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Tranqui
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Messaggio da Tranqui »

dici ? :ilovejesus:
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Mah, potremmo spingerci ancora oltre con le considerazioni.
Che senso ha dare all'uomo il libero arbitrio se poi lo si condiziona a sottostare a determinate "leggi morali" pena la morte o dannazione eterna.
Gli angeli ribelli che peccarono più volte non ebbero la condanna a morte come invece accade per Adamo ed Eva, e per questo motivo due pesi e due misure.

La stessa cosa potremmo riversarla sui poveri animali che all'apice della sfiga suprema, sono stati concepiti con il chiaro intento di morire di malattie o addirittura sbranati da una catena alimentare progettata proprio sull'eliminazione di una vita per salvarne un'altra.

Ora, mentre in un contesto evoluzionistico o comunque di altro genere, tutto questo baraccone può essere accettato, cosi non è per il Dio biblico cosi tanto amorevole e compassionevole.

Difatti, guarda un pò, ogni volta il credente deve fare esercizio di auto convincimento nel ripetersi un miliardo di volte, fino a che egli non ci crede per la legge della ripetizione, di quanto Dio sia benigno, amorevole, misericordioso...

E che c..o, pensa se non lo era... :fronte:
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Vieri
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Romagnolo carissimo....

Messaggio da Vieri »

Senti carissimo, sarò anche uno di poca fede. ma dico io, con la bella campagna intorno, un giro in bicicletta, una gita a Roma.. :sorriso: non sarebbe meglio che arrovellarti la testa in queste considerazioni ?

Per me stai frequentando troppo la "Casa".....e non vorrei che ti faccia male......
Vuoi avere "fede", vuoi avere una risposta alle tue domande? Metti la testa fuori dalla tua casa e goditi la natura vicino a te e respirando dell'aria fresca con gli occhi chiusi riuscirai a capire molte più cose che "impasticcarti" con queste considerazioni.

L'hai fatta la grigliata con gli amici ( non geovisti) ? Se si due punti in più, se no sei sotto zero..... :risata:
Buona Pasquetta
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Vecchio mio...in questi giorni sto facendo un full immersion (lavorativo) nella natura che manco te lo immagini, tanto che non ho tempo per altro....anche questo post...lo avevo pre-preparato giorni fa.
Manco ho il tempo di replicare agli interventi....ma per te faccio un piccolo strappo.
Non ti preoccupare della Casa dei Geovi, non mi condizionano più,....mi pare sia fin troppo evidente. :lingua:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

Romagnolo ha scritto: Dove viene detto in Genesi che Adamo beneficiava di una vita psico-fisica perfetta?
Non vi è alcuna dichiarazione in merito!....


Notato qualcosa?
Solo l' albero della conoscenza del bene e del male era loro vietato,...quindi dei frutti dell' albero della vita che ne facevano?
La risposta è ovvia! Li mangiavano.
Stando a quanto rivelato da Dio mangiarne garantiva la vita, venendo esclusi da quella fonte di vita, loro due e i loro discendenti non poterono che andare incontro alla morte.
Per cui a mio parere in quanto a perfezione psico-fisica, la prima coppia umana non doveva essere poi tanto differente da noi, peccato originale inteso come una forma di tara genetica a danno di tutta l' umanità mi sento di escluderla anche per un altro motivo, se non ricordo male esiste una massima secondo cui "le cose non dette sono quelle che fanno più rumore".
Leggiamo la condanna che Dio dà ad Adamo:
Genesi 3:17-18
17 E ad Adamo disse: “Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale ti avevo dato questo comando: ‘Non ne devi mangiare’, il suolo è maledetto per causa tua. Con dolore ne mangerai il prodotto tutti i giorni della tua vita. 18 E ti produrrà spine e triboli, e devi mangiare la vegetazione del campo. 19 Col sudore della tua faccia mangerai pane finché tornerai al suolo, poiché da esso sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”.
Che cosa manca??
Dio lo stà ragguagliando circa gli effetti della sua trasgressione ma se realmente quella ribellione ha condannato la sua discendenza a sottostare alla maledizione del peccato e della morte e quindi alla perdita della vita umana perfetta, dove stà questa enunciazione?
Piuttosto che renderlo consapevole che a causa sua tutta l' umanità sarebbe stata succube dell' imperfezione e della morte Dio và a concentrarsi sulla maledizione del suolo, che non avrebbe prodotto più in base alle sue reali potenzialità.
Perchè non gli fà invece una paternale simile alle affermazioni di San Paolo in Romani 5?
Anzi proviamo noi a mettergliele in bocca...magari sarebbe potuto suonare così:" E ora ecco, per colpa tua Adamo il peccato entrerà nel mondo e per mezzo del peccato la Morte e così la Morte si estenderà a tutti gli uomini perchè tutti avranno peccato!"
Per Romagnolo:
Una Bella riflessione che mi ha dato qualcosa in più sulla questione del "peccato originale" e sul fatto che "Adamo ed Eva dipendevano dall'albero della vita per continuare a vivere" :ok: .
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Possiamo "invidiarti" la tua attività ?

Messaggio da Vieri »

Romagnolo ha scritto:Vecchio mio...in questi giorni sto facendo un full immersion (lavorativo) nella natura che manco te lo immagini, tanto che non ho tempo per altro....anche questo post...lo avevo pre-preparato giorni fa.
Manco ho il tempo di replicare agli interventi....ma per te faccio un piccolo strappo.
Non ti preoccupare della Casa dei Geovi, non mi condizionano più,....mi pare sia fin troppo evidente. :lingua:
Se rinasco vorrò fare lo stesso tuo mestiere e le macchine utensili, l'automazione, l'informatica,....alla fine non ti danno più quella soddisfazione di vedere l'unico ciliegio fiorito nel mio giardino.
Goditi quello che hai intorno...ma la grigliata..... :sorriso: ?
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Messaggio da Panacca »

Forse la questione del Peccato Adamico è una fissazione di Paolo

Perchè Gesù stesso in Giov 9:2-3 non lo spiega visto che gli fecero proprio questa domanda???


Nuova Riveduta:
Giovanni 9:2-3
2 I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» 3 Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui.
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Ci sono due tipi di sciocchi:
chi vede complotti dappertutto
e chi non li vede da nessuna parte
entrambi sono dispensati dal Pensare.

Le persone Intelligenti sono piene di Dubbi
Gli Stupidi pieni di Certezze
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto: Vuoi avere "fede", vuoi avere una risposta alle tue domande? Metti la testa fuori dalla tua casa e goditi la natura vicino a te e respirando dell'aria fresca con gli occhi chiusi riuscirai a capire molte più cose che "impasticcarti" con queste considerazioni.
Che tradotto significa: "Vuoi avere fede? Metti la testa sotto la sabbia e non farti più domande!" :occhiol:
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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Le mie risposte.....

Messaggio da Vieri »

VictorVonDoom ha scritto:
Vieri ha scritto: Vuoi avere "fede", vuoi avere una risposta alle tue domande? Metti la testa fuori dalla tua casa e goditi la natura vicino a te e respirando dell'aria fresca con gli occhi chiusi riuscirai a capire molte più cose che "impasticcarti" con queste considerazioni.
Che tradotto significa: "Vuoi avere fede? Metti la testa sotto la sabbia e non farti più domande!" :occhiol:
Contrariamente a quello che tu possa pensare è proprio il fatto di alzare lo sguardo verso i cielo dove trovo tutte le risposte alle mie domande...
Posso dire che l'esperienza negativa dei tdG ti abbia talmente condizionato sulla parla "fede" che non riesca più ad unirla alla parola "plagio"......La vera"fede"viene dal tuo cuore, il "plagio" dagli uomini...
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Ah scusa... era così "Vuoi avere fede? Alza la testa al cielo e smetti di farti domande" :risatina:
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Victor...

Messaggio da Vieri »

VictorVonDoom ha scritto:Ah scusa... era così "Vuoi avere fede? Alza la testa al cielo e smetti di farti domande" :risatina:
Caro Victor, ritengo che possa essere inutile a questo punto continuare questo piccolo battibecco dove per ragioni diverse alcune persone ragionano in una maniera ed altre in maniera completamente diversa.
Io in genere sono portato ad "osservare" è non è la stessa cosa di "vedere"....
Buona giornata
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

deliverance1979 ha scritto:Mah, potremmo spingerci ancora oltre con le considerazioni.
Che senso ha dare all'uomo il libero arbitrio se poi lo si condiziona a sottostare a determinate "leggi morali" pena la morte o dannazione eterna.
Gli angeli ribelli che peccarono più volte non ebbero la condanna a morte come invece accade per Adamo ed Eva, e per questo motivo due pesi e due misure.

La stessa cosa potremmo riversarla sui poveri animali che all'apice della sfiga suprema, sono stati concepiti con il chiaro intento di morire di malattie o addirittura sbranati da una catena alimentare progettata proprio sull'eliminazione di una vita per salvarne un'altra.

Ora, mentre in un contesto evoluzionistico o comunque di altro genere, tutto questo baraccone può essere accettato, cosi non è per il Dio biblico cosi tanto amorevole e compassionevole.

Difatti, guarda un pò, ogni volta il credente deve fare esercizio di auto convincimento nel ripetersi un miliardo di volte, fino a che egli non ci crede per la legge della ripetizione, di quanto Dio sia benigno, amorevole, misericordioso...

E che c..o, pensa se non lo era... :fronte:
Ritornando al discorso, tra racconti e regole in contraddizione tra loro... mi viene sempre in mente questa.
Il Vangelo... la Vera Verità su Dio, il Diavolo, il Peccato e tutta sta robba qui... :risata:
Il Sommo Al Pacino! Prendete e gustatene tutti!

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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Eccomi qua, finalmente ho un pò di respiro per scrivere due parole, innanzitutto mi complimento con Domingo7 se tutto ciò che ha postato lo ha effettivamente scritto nell' arco di un pomeriggio dopo che avevo aperto questo Trehad, ho il sospetto però che sia un copia-incolla ma và bene lo stesso.
Mi aspettavo che qualcuno avrebbe risposto difendendo la necessità del sacrificio di Cristo e anche se suppergiù hai detto cose che già mi aspettavo ho trovato il tuo intervento molto più ben fatto e dotto di quanto mi attendevo.
Ora non che non abbia idea di come ribattere ma non è nelle mie intenzioni dare il via a diatribe sù questo argomento, il mio scopo era solo di esporre le conclusioni a cui sono pervenuto...poi...come dice Biglino..ognuno ne faccia ciò che gli pare.
Sù una frase comunque mi trovo molto daccordo :
Il sacrificio della croce fu poi l'unico modo per sradicare dalla mente dell'uomo il perverso sospetto di trovarsi di fronte ad un Dio egoista, tiranno e geloso del proprio potere
E' effettivamente l' unica cosa che trovo veramente sensata in tutto il sacrificio di Gesù,...ma ciò è pur sempre solo un valore aggiunto, non cambia che l' umanità ubbidiente poteva ricevere la vita eterna anche in altro modo.
Per fare un esempio...se un medico mi invia un farmaco di cui ho assoluto bisogno tramite suo figlio facendolo correre a perdifiato in una torrida giornata di Agosto col rischio che si pigli un un colpo di calore...ciò mi dimostra che a lui e a suo figlio io stò veramente a cuore...ma il farmaco poteva mandarmelo anche tramite corriere DHL che mi curavo ugualmente.
Per Anima:
Sì quello che ho scritto è quello che penso...ciò non toglie che hai tutto il diritto di amare Gesù e di credere alla interpretazione tradizionale della sua venuta. :occhiol:
Deliverance79,... concordo pienamente con la tua riflessione...la storia di come si è condotta la vita sulla Terra ha molto più senso se vista in chiave evoluzionistica che non creativa...o per lo meno...è moralmente molto più accettabile.
Wyclif,...felice di esserti stato di arricchimento in qualche modo. :sorriso:
Vieri,...eeeee la grigliata...non farmici pensare...quest' anno saltata meglio di come farebbe un canguro :risata: , spero di rifarmi l' anno prossimo...per il resto ti dò ragione, lavorare in mezzo alla natura ( quando non si deve andare di fretta perchè il lavoro ti sfugge di mano) è uno dei lavori secondo me più gratificanti...a patto che non lo fai sotto padrone...quindi vedi di rinascere latifondista. :risata: :risata:
Panacca...bravo complimenti...pensa se un proclamatore facesse ad un sorvegliante di Circoscrizione la stessa osservazione fatta dai discepoli a Gesù se incontrassero un invalido dalla nascita?
Gli rifarebbero fare lo studio bibblico e gli annullerebbero il battesimo. :risata: :ironico:
Ok esagero...ma si è capito il punto, giusto?
Come te penso pure io che l' associazione Sacrificio di Cristo-Peccato Originale da espiare, sia stata una magistrale trovata Paolina. :ok:
Victor grazie per il link alla scena del film...ogni tanto mi vengono proprio alla mente le parole di al pacino ...anche se trovo i concetti forse un pò estremizzati. :blu:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Panacca
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Messaggio da Panacca »

C'è anche questa Ipotesi che non è da scartare:

HILKIA CASA EDITRICE
1 novembre 2013 ·
11) A. Riscatto a Satana [Questo testo è stato estratto integralmente dal primo volume “Teologia sistematica da un punto di vista Pentecostale” pubblicato in italiano dalla casa editrice Hilkia]

Molti dei padri della Chiesa delle origini consideravano la redenzione come una vittoria su Satana ottenuta mediante il riscatto di Cristo. {1} Se Gesù aveva detto di essere venuto "per dar la vita sua come prezzo di riscatto per molti" Mt 20:28, doveva esserci qualcuno a cui veniva pagato il riscatto. Secondo questi uomini di Chiesa, questo qualcuno era Satana perché, prima della venuta di Cristo, era lui che teneva schiava l’umanità.

Da questo punto di vista, la morte di Cristo fu una sorta di affare stipulato fra Dio e il diavolo, per cui Dio accettò di consegnare suo Figlio a Satana in cambio del rilascio di tutte le anime che Satana teneva schiave. In altre parole, fu un accordo che Satana fu lieto di accettare perché, secondo lui, il valore del Figlio di Dio era nettamente superiore a tutta l’umanità che possedeva. Per questo, quando Cristo morì in croce e scese all’inferno, Satana pensò di essere finalmente riuscito a ottenere la sua ricompensa. Tuttavia (e qui l’antico seduttore Satana ingannò se stesso), malgrado i suoi sforzi, Satana non riuscì a trattenere Cristo. Cercò di distruggere l’umanità di Cristo, ma non poté vincere la sua divinità. {2} Quando Cristo risorse vittorioso dai morti, Satana non perse solo il suo riscatto, ma anche tutta la moltitudine di anime che possedeva.

Esaminando l’idea di un riscatto pagato a Satana espressa in vari modi nel corso dei secoli, {3} rimaniamo subito perplessi da determinati aspetti. Innanzi tutto, nel Nuovo Testamento non si parla mai di Gesù Cristo come di un riscatto pagato a Satana. Sicuramente Cristo disse che avrebbe dato la propria vita come prezzo di riscatto perché, mediante la sua morte, l’uomo sarebbe stato liberato dalla schiavitù del peccato, della morte e della legge, quindi dal dominio di Satana. L’idea di riscatto riguarda principalmente il prezzo pagato per la salvezza, non il prezzo pagato all’avversario. Inoltre, è difficile pensare che Dio ingannò il diavolo facendogli credere che Cristo sarebbe diventato una sua proprietà. L’inganno è una specialità di Satana, non del Signore! Tuttavia, la cosa più importante è che collegare la morte di Cristo esclusivamente a Satana ignora l’argomento principale della riconciliazione. Gli uomini possono essere liberati dal potere di Satana, ma basta questo per riconciliarsi con Dio?

Malgrado l’imprecisione e persino la brutalità della concezione del riscatto pagato a Satana, non possiamo negare che contiene alcuni importanti elementi di verità. Cristo, infatti, venne realmente "per distruggere le opere del diavolo" 1Gv 3:8 e vinse realmente su tutte le potestà delle tenebre, e l’umanità non è più schiava del potere di Satana: Cristo è il vincitore! {4}

Inoltre, secondo questa concezione, la redenzione è l’opera continua di Dio mediante Cristo; è costantemente opera di Dio. Cristo non è impegnato in un’opera di riconciliazione o di pacificazione verso Dio Padre, {5} ma è unicamente il mezzo attraverso cui Dio ottiene la vittoria. Questa teoria sulla redenzione comporta un cambiamento oggettivo {6} nel rapporto fra Dio e il mondo. È una cosa a cui si può credere o meno, quindi, anche se l’idea di un riscatto pagato a Satana è una spiegazione inadeguata, rimane la verità gioiosa che il prezzo per la salvezza di tutta l’umanità è stato pagato. Dopo il Calvario, il mondo non potrà mai più essere lo stesso.

{1} Fra quelli che, in vari modi, aderivano a questa posizione c’erano Origene (c. 185-254), Gregorio di Nissa (331-396), Agostino (in parte) (345-430) e Papa Gregorio I detto Gregorio Magno (540-604). Per un riassunto utile, si veda H. D. McDonald, The Atonement of the Death of Christ, cap. 12, "The Payment of Ransom" [Pagamento del riscatto]. Riguardo ad Agostino, si veda Sydney Cave, The Doctrine of the Work of Christ, pp. 140-41.
{2} Una bizzarra analogia descrive l’umanità di Cristo come un’esca che Satana divorò per poi rimanere disperatamente intrappolato nell’amo della divinità di Cristo. Gregorio di Nissa, per esempio, scrisse che "la Deità era celata dietro il velo della nostra natura affinché, come succede a un pesce affamato, l’amo della deità potesse essere inghiottito insieme all’esca della carne" (Grande Catechesi, 24). A volte Agostino usò la metafora della trappola per topi e, in uno dei suoi sermoni, domandò: "Cosa fece il nostro Redentore a colui che ci catturò?" Quindi, rispose: "Per pagare il prezzo del nostro riscatto, Cristo presentò la sua croce come una trappola per topi su cui mise come esca il proprio sangue" (Sermone cxxx. 2, "Il miracolo dei cinque pani e dei due pesci").
{3} Non solo fra i padri della Chiesa dei primi secoli, ma fino al XII secolo negli scritti di Peter Lombard (c. 1100-1164). Si veda McDonald, Atonement, pp. 143-44. Durante i primi secoli, molti uomini di Chiesa opposero la teoria del riscatto pagato a Satana, ma questa concezione continuò a esistere per quasi mille anni.
{4} L’opera del XX secolo di Gustav Aulèn, Christus Victor, cerca di sottolineare l’importanza di questa teoria della Chiesa delle origini. Aulèn parla del Cristo Vittorioso come teoria "classica" o "solenne" della redenzione (cfr. pp. 20-23) e condanna il fatto che nella storia recente sia stata trascurata. Aulèn ammette che l’idea di un riscatto pagato a Satana sia grottesca, ma ritiene che contenga la verità fondamentale secondo cui Dio "non vince il male con un decreto onnipotente, ma offrendo qualcosa di proprio mediante una personale e divina oblazione" (p. 70).
{5} Come in alcune forme della teoria successiva riguardo alla riparazione offerta a Dio (si veda la nota successiva).
{6} Le teorie riguardo all’influenza morale della redenzione (v. di seguito) ritengono che il cambiamento abbia luogo unicamente nell’uomo, quindi non si tratta di teorie dal carattere oggettivo, ma soggettivo.
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Messaggio da domingo7 »

Effettivamente l' unica cosa che trovo veramente sensata in tutto il sacrificio di Gesù,...ma ciò è pur sempre solo un valore aggiunto, non cambia che l' umanità ubbidiente poteva ricevere la vita eterna anche in altro modo.
Per fare un esempio...se un medico mi invia un farmaco di cui ho assoluto bisogno tramite suo figlio facendolo correre a perdifiato in una torrida giornata di Agosto col rischio che si pigli un un colpo di calore...ciò mi dimostra che a lui e a suo figlio io stò veramente a cuore...ma il farmaco poteva mandarmelo anche tramite corriere DHL che mi curavo ugualmente.
Gesù Cristo venne però nel mondo con prudenza, scegliendo un periodo favorevole e facile da riconoscere soprattutto per chi credeva ai profeti
Parlò con saggezza al cuore delle persone, operò segni, miracoli e opere potenti. Passò facendo del bene a tutti. Non si limitò a fare dei discorsi.

Si presentò sulla scena qualche decennio prima della caduta di Gerusalemme, probabilmente anche per salvare il suo popolo dal massacro del 70 d. C.

Qualche probabilità di essere accolto sicuramente esisteva e il Padre benché onniscente non poteva essere padrone al 100% del libero arbitrio dell'uomo
La parabola del banchetto nuziale lasciava infatti aperta la possibilità di una conversione d'Israele, di un invito accettato, di una salvezza accolta ....

Non fu accolto, venne ucciso e perché questa morte non fosse inutile, la offrì al Padre per la salvezza del mondo..........
Ma l'uomo è libero e la storia avrebbe potuto anche seguire un altro corso ....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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