Loro ti risponderanno che le guerre bibliche, essendo volere di Geova (infatti i TDG ci sono stati 3000 anni fa quando iniziarono le battaglie per la conquista della terra promessa....
), erano guerre giuste e tutte le nazioni, paesi o civiltà sterminate erano meritevoli di morire.
La giustificazione della mente umana dinanzi a certi auto convincimenti è sconvolgente.
Poi, ci sarebbe da chiedere loro, come mai Geova, che è un Dio di ordine, sapendo che l'uomo con i suoi governi avrebbe causato guerre, morte e distruzione, non è intervenuto il prima possibile a porre fine al dominio umano, e sta ancora aspettando.
Non solo, il concetto di neutralità cristiana ha senso solo in un periodo breve di storia umana, dove nel mentre che si aspetta che venga il regno di Dio, ci si mantiene al di fuori degli affari politico-religiosi, nel mentre che si aspetta la fine del sistema di cose.
Ma se tale fine non viene e gli anni si trasformano in decenni, i decenni in secoli, si capisce che bisogna ricorrere a sistemi temporali per sopravvivere.
Quello che i TDG non capiscono e che ho provato più volte a far capire loro, è come il cristianesimo primitivo, da movimento millenaristico, con il passare dei secoli, e con l'acquisizione di nuovi poteri e responsabilità, dovette organizzarsi come un ente statale, con un esercito, una forza di polizia e via dicendo.
Ora, i TDG fanno questo perchè la loro sede principale e la stragrande maggioranza della loro popolazione ricca che finanzia l'opera si trova in ambienti occidentali o comunque con regole più o meno democratiche, l'incarcerazione per motivi di fede può essere la massima espressione di persecuzione.
Ma se dovevano avere a che fare con altri credi che volevano sterminarli, e Dio con il suo miracoloso intervento non appariva all'orizzonte, hai voglia ad aspettare un anno, due anni o dieci anni.
Se non hai nessuno che ti difende, devi difenderti da solo e quindi passare all'azione.
Sono queste le situazioni che fanno trasformare delle chiavi di lettura bibliche in atteggiamenti meno filosofici ma più pratici.