Fornicazione e/o adulterio
Moderatore: polymetis
Fornicazione e/o adulterio
Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.
1 Corinti 6:9,10 Nuova Riveduta
Chiedo ai Cattolici del forum la loro opinione su questo versetto. Perché Paolo distingue i fornicatori dagli adulteri? Più in generale, come vanno intesi questi termini?
Pace.
1 Corinti 6:9,10 Nuova Riveduta
Chiedo ai Cattolici del forum la loro opinione su questo versetto. Perché Paolo distingue i fornicatori dagli adulteri? Più in generale, come vanno intesi questi termini?
Pace.
- Gocciazzurra
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- Sal80
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Goccia ha risposto correttamente, ricorda cosa disse Gesù in Matteo 5:32:Julian ha scritto:Caspita! Ho perso il filo del discorso con tutti questi interventi. Con un pò di pazienza risponderò a tutti.
Ma io vi dico che chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, la rende soggetta all’adulterio, e chiunque sposa una donna divorziata commette adulterio.
Si evince che l`adulterio è una forma di fornicazione dal greco "pornèia". L`adulterio dal greco "moichàtai", sono quindi rapporti illeciti con una persona che non è il coniuge, mentre si è sposati.
Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità...non andare fino in fondo, e non iniziare.
Confucio
Presentazione
Confucio
Presentazione
Sal80 ha scritto:
“Data la forma assoluta dei testi paralleli (Mc 10,11s; Lc 16,18; 1Cor 7,10s), è poco verosimile che tutti e tre abbiano soppresso una clausola restrittiva di Gesù; è più probabile invece che uno degli ultimi redattori del Vangelo l’abbia aggiunta per rispondere a una problematica rabbinica (discussione tra Hillel e Shammai sui motivi che legittimano il divorzio), evocata già dal contesto (v.3), e che poteva preoccupare l’ambiente giudeo-cristiano per il quale egli scriveva. Si avrebbe dunque qui una decisione ecclesiastica di portata locale e temporanea, come fu quella del decreto di Gerusalemme riguardando la regione di Antiochia (At 15,23-29). Il significato di porneia orienta la ricerca nella stessa direzione. Alcuni vogliono vedervi la fornicazione nel matrimonio, cioè l’adulterio, e trovano qui il permesso di divorziare in un caso simile; così le Chiese ortodosse e protestanti. Ma in questo senso ci si sarebbe aspettati un altro termine, moicheia. Al contrario porneia, nel contesto, sembra avere il senso tecnico della zenût o “prostituzione” degli scritti rabbinici, riguardante qualsiasi unione resa incestuosa da un grado di parentela proibito secondo la Legge (Lv 18). Tali unioni, contratte legalmente tra i pagani o tollerate dagli stessi Giudei nei confronti dei proseliti, hanno dovuto causare difficoltà, quando queste persone si cono convertite, in ambienti giudeo-cristiani legalisti come quello di Matteo: da qui l’ordine di rompere tali unioni irregolari che poi erano solo falsi matrimoni.”
Pace.
Anche se in Matteo e in 1Corinti si usa lo stesso termine(porneia), non credo che l'esegesi cattolica ritenga abbia lo stesso significato nei 2 passi citati. Dalla Bibbia di Gerusalemme in merito all'uso di Porneia in Matteo:Goccia ha risposto correttamente, ricorda cosa disse Gesù in Matteo 5:32:
Ma io vi dico che chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, la rende soggetta all’adulterio, e chiunque sposa una donna divorziata commette adulterio.
Si evince che l`adulterio è una forma di fornicazione dal greco "pornèia". L`adulterio dal greco "moichàtai", sono quindi rapporti illeciti con una persona che non è il coniuge, mentre si è sposati.
“Data la forma assoluta dei testi paralleli (Mc 10,11s; Lc 16,18; 1Cor 7,10s), è poco verosimile che tutti e tre abbiano soppresso una clausola restrittiva di Gesù; è più probabile invece che uno degli ultimi redattori del Vangelo l’abbia aggiunta per rispondere a una problematica rabbinica (discussione tra Hillel e Shammai sui motivi che legittimano il divorzio), evocata già dal contesto (v.3), e che poteva preoccupare l’ambiente giudeo-cristiano per il quale egli scriveva. Si avrebbe dunque qui una decisione ecclesiastica di portata locale e temporanea, come fu quella del decreto di Gerusalemme riguardando la regione di Antiochia (At 15,23-29). Il significato di porneia orienta la ricerca nella stessa direzione. Alcuni vogliono vedervi la fornicazione nel matrimonio, cioè l’adulterio, e trovano qui il permesso di divorziare in un caso simile; così le Chiese ortodosse e protestanti. Ma in questo senso ci si sarebbe aspettati un altro termine, moicheia. Al contrario porneia, nel contesto, sembra avere il senso tecnico della zenût o “prostituzione” degli scritti rabbinici, riguardante qualsiasi unione resa incestuosa da un grado di parentela proibito secondo la Legge (Lv 18). Tali unioni, contratte legalmente tra i pagani o tollerate dagli stessi Giudei nei confronti dei proseliti, hanno dovuto causare difficoltà, quando queste persone si cono convertite, in ambienti giudeo-cristiani legalisti come quello di Matteo: da qui l’ordine di rompere tali unioni irregolari che poi erano solo falsi matrimoni.”
Pace.
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