La Bibbia ufficiale cattolica la porta così: "Proverbi 8:22: Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, fin d'allora."
Nella versione greca della LXX questa parola è èktisèn me e letteralmente si traduce: creato me
Poi ogni versione biblica può renderla come vuole
Il fatto che una parola letteralmente, nella sua etimologia di base, significhi una cosa, non significa che allora ogni volta deve avere sempre lo stesso significato. Anche in italiano la parola “canzonare” nel suo letteralismo significa “comporre canzoni” ma viene sempre usato per indicare “scherzare, prendere in giro”. Se la Nuova Diodati lo rende con “mi ebbe” è perché il termine originale può essere reso anche così.
Giacchè Dio non può essere esistito senza “sapienza” è chiaro che è da preferire l’espressione “mi ebbe" che, guarda caso, è come rendono diverse traduzioni come la Nuova Diodati.
Se la scrittura dice primogenito di ogni creatura significa di tutte le creature comprese tutte le creature spirituali
Guarda che nel verso 16 non sta parlando solo di creature ma anche di cose (le cose non sono creature) mentre l’espressione in oggetto è “primogenito d’ogni creatura”. Il fatto che poi, nel proseguo del discorso Paolo specifichi meglio in cosa consiste essere il primogenito dei morti da ancora più valore alla testi che “primogenito d’ogni creatura” è riferito proprio a questa concezione relativa alla risurrezione.
Scusami ma io da questi due versetti non capisco da dove si deduce la doppia natura di Cristo
Gesù Cristo è stato sicuramente un uomo. E su questo penso che nessuno possa avere dei dubbi visto che si vede a 360 gradi da tutti gli scritti biblici. Ma un uomo non può continuare a sostenere il creato con la potenza della Sua Parola (Ebrei 1:3) e le cose non possono sussistere in lui continuamente se non ha il dono dell’onnipotenza (Colossesi 1:17), dono che un uomo non può avere ma che può avere solo Dio. Perciò Cristo deve per forza avere due nature: una divina e una umana.
Giovanni 1:14 E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre,pieno di grazia e di verità.
Vediamo di capirci. Il Verbo incarnandosi si fece carne e su questo non c’è proprio nulla da obiettare. Ma essendo che la dimensione spirituale è asincronica con quella fisica dello spazio-tempo fisico ed è atemporale, allora non c’è stato un tempo in cui il Verbo abbia abbandonato la dimensione divina, altrimenti parliamo di scorrere del tempo nella dimensione divina che invece è atemporale. Il fatto di pensare il Verbo è venuto sulla terra, allora è scomparso dal cielo, è un modo di ragionare che non tiene conto del fatto che la dimensione divina e la dimensione fisica dell’universo sono asincroni.
Andò in cielo col suo corpo umano? Allora in cielo adesso abbiamo due Gesù uno col corpo umano e uno col corpo spirituale?
A parte il fatto che gli spiriti non hanno corpo, in quanto non ne hanno bisogno (perciò trovo un po' improprio parlare di "corpo spirituale" in relazione agli spiriti), ma sia il Vero Dio che il Vero Uomo sono effettivamente nella dimensione divina. Non si tratta di due Gesù perché la persona è sempre è solo la stessa: il Logos. Ma esiste anche il corpo carnale, però glorificato con la risurrezione, atto a vivere nella dimensione divina.
Vuoi dire che nel reame spirituale non ci sono eventi? Stanno tutti perennemente immobili ?
Dio trascende qualunque realtà, anche lo stesso reame spirituale in cui esistono gli angeli. Gli angeli non fanno parte delle dimensione divina perchè per loro ha senso parlare di scorrere del tempo. Infatti gli angeli hanno avuto un inizio e c’è stato un tempo in cui non esistevano. Coloro che non possono far parte di dimensioni in cui scorre il tempo sono appunto le Persone Divine e questo semplicemente perché loro le cose le hanno create, la successione di eventi fa parte di quelle cose che sono state create.
Fra l’altro, anche se parlando di Angeli, spesso facciamo riferimento a un reame celeste, non sappiamo per certo che pur essendo spiriti gli angeli stessi non facciano parte dell’universo materiale fisico creato da Dio. Gli angeli sono spiriti certo, ma possono benissimo essere stati creati dopo la creazione del continuum spazio-temporale operata da Gesù Cristo, tant’è che in riferimento a loro si può parlare di “tempo che trascorre”.
Ma nella dimensione divina essendo che non c’è lo spazio, non può esistere nemmeno il tempo, perché sono due cose intrinsecamente collegate. Se ci fosse scorrere del tempo allora dovrebbe esistere dello spazio in cui Dio vive, ma allora qualcosa di esterno a Lui che lo condiziona?
Impossibile, perché Dio non dipende proprio da niente e da nessuno!
Egli è nell’immutabilità dell’eternità in tutte le sue Persone Divine perché trascende il tempo e lo spazio, cosa che invece non fanno gli angeli.
Un altro passo che dimostra la doppia natura di Cristo, una nella dimensione divina e un’altra nella dimensione umana è Giovanni 2:19:
“Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!»
Qui Cristo parla in prima persona singolare e dice che sarà Lui a risuscitare se stesso. Una cosa impossibile se avesse avuto solo la natura umana (che poi fra l’altro è morta) senza possedere una natura divina che sussistesse altrove. Infatti Cristo non ha smesso di risedere nella dimensione divina seppur si è fatto carne risiedendo come uomo in mezzo a noi.