Da arcangelo a Dio

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Gabriella Prosperi ha scritto:
Mario70 ha scritto:Gia nel 1500 frange della corrente anabattista spingevano verso l'arianesimo, per poi proseguire con i sociniani, diversi illuministi tra cui Voltaire, la chiesa dei fratelli, gli unitariani, i cristadelfiani, i mormoni e alcune correnti avventiste tra cui i tdg e l'armstrongismo (la passata chiesa di Dio universale poi tornata trinitaria col terzo presidente) c'è un bel libro di Introvigne che si occupa proprio di questo.Ovviamente le cristologie di ognuna di queste correnti non è uguale alle altre, c'è chi nega che Cristo fosse esistito prima di diventare uomo, chi crede in una specie di triteismo ecc...
ciao
Grazie, mi puoi dare il titolo?
Gabriella
"le nuove religioni" a me è piaciuto molto, ogni tanto lo rileggo.
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/ ... gioni_.htm
Calcola che è del 1991 sono passati un pò di anni... all'epoca mi battezzai!
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

Mario70 ha scritto:
E' appunto quello che continuaiamo a dire noi da sempre, non credo che i tdg siano contenti di conoscere questo tuo punto di vista... :risata:

Opsss...non credevo di aver fatto danno! :sorriso:
Cmq non credo si possa sentir offesi da una circostanza simile, ovvero dall'osservare come parte delle proprie credenze siano in fondo radicate in un passato remoto, o no?
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Topsy ha scritto:
Mario70 ha scritto:
E' appunto quello che continuaiamo a dire noi da sempre, non credo che i tdg siano contenti di conoscere questo tuo punto di vista... :risata:

Opsss...non credevo di aver fatto danno! :sorriso:
Cmq non credo si possa sentir offesi da una circostanza simile, ovvero dall'osservare come parte delle proprie credenze siano in fondo radicate in un passato remoto, o no?
Dal loro punto di vista la cristologia dei giudeo cristiani che vedeva in Cristo un super angelo era quella giusta (ispirata), era la visione dei cristiani ellenici ad essere intrisa della "brutta e cattiva filosofia greca pagana" e quindi non in armonia con le scritture, peccato che il più grande estimatore di questa teologia fu proprio Giovanni e la sua scuola...
Quindi nessun problema tranquilla.
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

La seconda differenza è la natura delle energie divine: per gli Ortodossi esse sono increate, per i Cattolici sono invece create da Dio. Da ciò consegue anche una diversa comprensione della beatitudine dei santi: essi partecipano all'essenza di Dio secondo i Romani e alle energie divine secondo gli orientali.

Chi ha ragione ? Ortodossi o cattolici ?
Antonio caro, ci sono delle cose sulle quali c'è accordo totale ed altre nelle quali si può speculare perchè non esistono dogmi ufficiali.
Tutto il trattato che ho ascritto sopra parla di cose comuni a tutte le religioni triniatarie e come avrai notato non si tratta di cose semplici, tu stai chiedendo cose nelle quali non c'è dogma, quindi ognuno può scegliere quello che più ritiene giusto senza problemi.
Comunque per far capire meglio di cosa stiamo parlando ecco come la chiesa ortodossa spiega le energie increate:
L'essenza indica quindi la assoluta trascendenza di Dio e le energie la sua onnipresenza e la sua immanenza. Quando si parla di energie non si deve pensare ad una emanazione che procede da Dio, le energie sono Dio stesso nella sua attività e autorivelazione, quando un uomo partecipa alle energie divine, conosce e partecipa realmente a Dio stesso, per quanto questo sia possibile ad un essere creato. Non si deve neanche pensare che le energie siano una "parte" di Dio, la divinità è una e indivisibile, l'essenza indica Dio nella sua totalità così come è in se stesso; le energie indicano Dio nella sua totalità , così come è in azione. Dio è presente totalmente in ciascuna delle sue energie; questo è un modo per esprimere l'inaccessibilità e la prossimità di Dio. In virtù di questo Palamas è in grado di affermare la possibilità di una unione mistica o diretta tra Dio e l'uomo, quella che i Padri chiamano "théosis" dell'uomo, la sua "deificazione" ma al tempo stesso esclude qualsiasi identificazione panteistica tra i due, l'uomo partecipa alle energie divine non all'essenza di Dio, tra l'uomo e Dio continua ad esserci una relazione "Io-Tu".

Il Dio dell'esperienza ecclesiale è Uno e Trino, Dio è consustanziale ( una Essenza ) e tri-ipostatico ( tre Ipostasi o Persone ). Nella teologia palamita le energie sono distinte sia dall'Essenza sia dalle Ipostasi; attraverso le energie, Dio si rivela e si rende partecipabile. Ogni manifestazione di Dio "ad extra", cioè al di fuori della sua essenza trascendente, è comunque una manifestazione personale. Così Dio crea il mondo non per una necessità naturale, ma di sua libera volontà, Egli agisce come Padre, Figlio e Spirito Santo. La distinzione fra essenza ed energie non nuoce alla semplicità e unicità di Dio, l'azione divina rimane semplice perché è Dio stesso (totalmente) l'unico agente in tutte le sue energie. Dice Palamas: "Dio è Dio e a Lui appartiene la divina essenza e la divina energia". Le energie sono comuni alle tre Ipostasi, quindi la natura divina è causa delle energie. Tuttavia, poiché non esiste l'essenza divina "nuda", ma sono le Ipostasi o Persone che la fanno esistere, le energie restano atti personali di Dio, l'energia è il modo in cui l'essenza si esteriorizza, rimanendo al tempo stesso trascendente. Il fatto che le energie restino atti personali significa che non sono atti necessari ma atti liberi dell'amore di Dio. Afferma Palamas:

"Dio è sé in se stesso, poiché le tre Ipostasi divine naturalmente, interamente, eternamente, inseparabilmente e insieme anche senza commistione e senza confusione, sono compresenti l'una nell'altra così che una sola è l'energia, cosa che non si potrebbe trovare in alcuna delle creature. Non è così di quelle tre divine adorabili Ipostasi, poiché in verità la loro energia è una sola e medesima. Uno solo, infatti, è il moto della volontà divina, che ha inizio dalla causa prima che è il Padre e procede mediante il Figlio e si manifesta nello Spirito Santo". (tr. it. Filocalia , IV, 119)

Le energie divine non sono "ipostatiche", cioè non hanno una Ipostasi propria, in questo caso dovrebbero appartenere ad una sola Persona divina. Esse però sono "enipostatizzate" sono, cioè, realtà veramente personali, coesistono e dipendono dall'ipostasi di un altro, ecco perché l'uomo può essere realmente divinizzato, proprio perché le energie si uniscono in modo stabile alle singole persone. Palamas afferma:

"Una tale vita divina e celeste che appartiene a coloro che vivono in modo conveniente a Dio partecipando alla vita inseparabile dello Spirito, esiste sempre nella natura dello Spirito. Essa è giustamente chiamata "Spirito" e "Divinità" dai santi, in quanto dono deificante che non si separa mai dallo Spirito che la dona...Essa è "ipostatizzata" non perché possegga un'ipostasi propria, ma in quanto lo Spirito la invia nell'ipostasi di un altro ed è in quest'ultima che può essere contemplata. Tutto questo in modo esatto è chiamato "enipostaton", cioè quello che non viene contemplato in sé o nella sua essenza, ma nell'ipostasi" (Cfr. Triadi, III, 1, 9)

Una delle cose che preme dimostrare a Palamas è che le energie divine sono increate, infatti la grazia di Dio, intesa come energia che scaturisce immediatamente da Lui e che salva l'uomo deificandolo, è una grazia increata. Infatti l'uomo resterebbe irredento e la "deificazione" non sarebbe reale se la grazia fosse creata. La grazia increata è la venuta e l'inabitazione di Lui nel fedele. Se la grazia divina fosse creata bisognerebbe concludere che anche la divina sostanza sia creata, dal momento che è noto come l'energia creata dice derivazione da una sostanza creata e, al contrario, l'energia increata manifesta l'origine dalla sostanza increata. Quindi, quando Barlaam afferma che una delle energie divine è creata, allora nega il carattere increato della divina sostanza, per cui, indirettamente, nega l'esistenza di Dio. Palamas dice:

"Secondo i padri portatori di Dio, infatti, la natura di ciascuna cosa è contrassegnata dal proprio atto, e l'atto increato mostra una natura increata, mentre quello creato ne mostra una creata." ("Lettera al monaco Dionigi" da "Che cos'è l'ortodossia", Bompiani, pag. 911)
da:
http://www.gregoriopalamas.it/teologia.htm

Un consiglio: Cerca prima di capire le cose basilari(e non sono poche) e poi occupati delle energie increate e di tutte le speculazioni che vuoi...
ciao
Mario
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Mario, ho finito di revisionare il testo, ma ho perso il tuo indirizzo mail per mandarti il file di word, me lo puoi mandare in mp?
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Cosa può convincere un TdG a credere nella Trinità?

Uhm... l'ennesimo nuovo intendimento del CD potrebbe andare. I TdG diventerebbero tutti trinitari da anti-trinitari senza notare nulla di strano o di contraddittorio in questo cambiamento di prospettiva (il trucco consisterebbe, come al solito, nel fare un piccolissimo passo per volta).
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predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

Trianello ha scritto:Cosa può convincere un TdG a credere nella Trinità?

Uhm... l'ennesimo nuovo intendimento del CD potrebbe andare. I TdG diventerebbero tutti trinitari da anti-trinitari senza notare nulla di strano o di contraddittorio in questo cambiamento di prospettiva (il trucco consisterebbe, come al solito, nel fare un piccolissimo passo per volta).
io sono convinto che lo faranno, già hanno aggiornato l'idea di Dio, ne avevamo parlato forse l'anno scorso, di un articolo della TDG in cui si parlava di Dio superando la visione antropomorfica tradizionale.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Tenendo conto del fatto che si proclamava Signore del Sabato, che chiamava Dio "padre mio", che si definiva il figlio di Dio e il figlio dell'uomo, mi interessa la tua opinione (sempre mettendoti nei panni di un giudeo di 2000 anni fa)
Hai letto il testo del rabbino Jabob Neusner "Un rabbino parla con Gesù"? Lui sostiene proprio, sulla base del Vangelo di Matteo, e dunque di espressioni come "il Figlio dell'uomo è Signore del Sabato", che il Gesù di Matteo possa permettersi di essere sopra Mosè perché nella sua predicazione è implicito che sia Dio...
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da Topsy »

Ci sono alcune osservazione da fare tuttavia a questo riguardo:

J. Neusner non tiene conto degli studi sul Gesù storico, volutamente, lo premette all'inzio del suo libro, difatti dice aver scelto di leggere il solo Vangelo di Matteo secondo la prospettiva diffusa tra i semplici credenti, quella che si limiterebbe a considerare la fede dei primi cristiani nella divinità di Gesù quale naturale conseguenza delle prove della propria divinità che Gesù stesso avrebbe mostrato durante la sua vita terrena; altra considerazione, l'autore decide anche di ignorare parte del giudaismo e della letterattura giudaica di matrice essena/ enochica /apocalittica risalente al II Tempio, che aveva elebaorato figure messianiche superumane particolari come il Figlio dell'Uomo, oppure umane super-illuminate come Il Maestro di Giustizia, a cui vennero via via riconosciuti poteri che un tempo erano attribuiti solo alla divinità, anche funzioni di giudizio e salvezza; in alcuni di questi testi il ad esempio il MdG appare come il depositario di una verità particolare, di una autentica interpretazione della Legge che è "conoscenza", singolare, una gnosi particolare, perchè non porta tanto alla salvezza, quanto è essa stessa salvezza. Solo chi ha fede in lui può essere liberato dal giudizio (pHab. 8,2-3).

Siamo dinnanzi a eleaborazioni dottrinali lontane dal fariseismo, che oggi non posso essere ignorati. Il cristianesimo in diverse posizioni rimane nel solco della matrice essenica.
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Messaggio da Trianello »

La seconda differenza è la natura delle energie divine: per gli Ortodossi esse sono increate, per i Cattolici sono invece create da Dio. Da ciò consegue anche una diversa comprensione della beatitudine dei santi: essi partecipano all'essenza di Dio secondo i Romani e alle energie divine secondo gli orientali.

Chi ha ragione ? Ortodossi o cattolici ?
Semplicemente i latini si muovono su parametri metafisici diversi rispetto a quelli su cui si muoveva Palamas. E' ovvio che su questi argomenti c'è un'incompatibilità metafisica di fondo tra teologia latina e teologia greca, ma si tratta di questioni che non concernono l'ambito dogmatico e che quindi possono coesistere e confrontarsi senza creare una divisione a livello di fede divina rivelata.
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Mario70
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ultimo aggiornamento

Messaggio da Mario70 »

(non ci credo neanche io che sia l'ultimo)

Ho cambiato il titolo :lingua:

Ho passato il pomeriggio a completarlo...
Poly è stato il mio revisionista personale e lo ringrazio, alla fine questo trattato è diventato un libro e chissà se un giorno lo pubblicherò...

Lo so è molto lungo, ma credo che sia il minimo per capire qualcosina su questa infinita dottrina che riguarda l'infinito Dio.

Ciao belli e per chi non lo ha fatto buona lettura!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da ClintEastwood »

Caro Mario, il tuo documento è ottimo ma come al solito ci sono dei punti forzati per fare entrare una concezione soggettiva in passi che potrebbero intendere altro; mi riferisco principalmente ai passi che appunto contrasterebbero la concezione trinitaria, ma prima vorrei soffermarmi riguardo alla parte sullo Spirito Santo, perchè il fatto di ritenere la terza persona della trinità non tale ma una forza attiva del Padre, è stato ed è ancora un enigma per me, non facilmente risolvibile in due righe.
"Come si può notare abbiamo chiarito che anche lo Spirito Santo è creatore, se è tale, anche egli è anteriore al tempo e si pone nella stessa dimensione eterna del Padre e del Figlio, quindi non può che essere Lui pure "uno" insieme al Padre e al Figlio. "
Stiamo parlando di D_o quindi di un qualcosa difficilmente identificabile con i nostri canoni sia matematici sia fisici, per cui i passi citati circa lo Spirito per altro altalenanti circa la suà personalità distinta non chiariscono il problema; il fatto che lo Spirito Santo possa essere la forza attiva di D_o Padre non è erroneo pensarlo vista l'ambiguità di molti passi che mi esulo dal citare visto che già inseriti, nonchè altri che identificano lo Spirito non come personalità propria ma come quella di Cristo (1pietro 1:11).
Come spesse volte detto e anche riportato nei tuoi appunti, per i primissimi cristiani D_o era identificato nel Padre, e la teologia di quei tempi (se così possiamo chiamarla) era patricentrica e cristocentrica, e fatta eccezione per le chiese paoline di stampo carismatico e quindi ruotanti intorno ai doni dello Spirito, l'accento su quest'ultimo mettendo in ombra il Padre fù un fenomeno successivo dovuto sopratutto all'impulso di varie comunità monastiche che oltre a fomentare il culto degli angeli innalzarono la figura dello Spirito santo. Questo tanto per precisare che la personalità della terza persona trinitaria se mai fù una concezione primitiva ed annessa al cristianesimo si ingigantì nel tempo.

"Matteo 28:18 insegna di "battezzare nel nome (singolare) del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo", se lo Spirito fosse stata solo la forza attiva di Dio, questa scrittura non avrebbe avuto senso, sarebbe stata una inutile ripetizione del Padre, lo spirito doveva essere qualcuno simile al Padre e al Figlio (stesso nome quindi stessa autorità) dal momento che il Padre ed il Figlio sono persone reali, non si vede proprio perché lo Spirito Santo non debba esserlo. "

"Se lo Spirito Santo è solo la forza attiva del Padre, come mai colui che investiga i cuori (il Padre) conosce la mente dello Spirito se esso è la sua forza? Come può lo Spirito, se altro non è che una forza attiva del Padre, intercedere presso il Padre? Il Padre gioca forse a fare il ventriloquo? Ha disturbi di personalità? "
Inannzitutto c'è da precisare che, almeno stanto ad Atti, il rapporto dei cristiani primitivi con il carismaticismo e quindi con ciò che loro definivano "l'opera diretta di D_o" era differente da ciò che possiamo vedere oggi in molte chiese tradizionali cattoliche e anche nelle sale del regno. Se ciò che Luca in Atti e Paolo nelle sue lettere ci dicono corrisponde al vero o comunque dà ad intendere la vita dei primi cristiani, abbiamo a che fare con fedeli che avevano un approccio molto più diretto e confidenziale con il divino, quindi si può chiaramente affermare che "vedevano D_o all'opera"; in questo senso quei prodigi, quelle profezie ed altre cose che aleggiavano di miracoloso finirono per costituire una "realtà" a sè, tanto da trasfigurare in una persona a sè stante che, come detto sopra, se agli inizi vi fù un vago concetto, in seguito divenne un pilastro teologico, paradossalmente, proprio quando quei carismi si affievolirono e scomparvero, come anche lamenta il Crisostomo in diverse sue omelie.
Di quì quindi la teologia paolina (e per altro non tutta perchè come detto ci sono diverse ambiguità) tesa a personalizzare quell'onda di miracoli e carismi, quegli eventi soprannaturale, quel presunto Spirito che profetizza, guida, aiuta e condanna. Se il padre gioca a fare il ventriloquo possiamo anche dire che gioca a bilocarsi, come potrebbe essere in molti posti contemporaneamente? Padre Pio lo faceva e lui no? Stò ironizzando chiaramente, ma vorrei far capire che non bastano due passi e due convinzioni ad avvallare un concetto che non ha a che fare con una scienza fisica ma con un qualcosa di difficilmente sondabile.

"I testimoni affermano che in diverse occasioni lo Spirito è paragonato al soffio, al vento, riempie le persone ecc... e per questo sottolineano che è una forza perché "una persona non può riempire nessuno..." "
Chiaramente la mia visione non è quella dei tdg, come già detto sono in fase di riflessione sulla persona (o meno) dello Spirito Santo, e se mai dovessi ritenerlo una forza attiva di D-o Padre lo riterrei comunque personale, ossia il Padre che opera, non certo un qualcosa di impersonale e limitato.
"11 Ma tutte queste cose le opera il medesimo e identico Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole."

Anche in questo caso la Trinità è evidente e di nuovo lo Spirito ha una volontà propria. "
Anche questi passi sono da prendere con le pinze e occorre stare attenti ad interpretazioni avventate. Se anche considerassimo lo Spirito Santo una persona a sè stante, da questi passi ne verrebbe fuori un limite di D_o Padre, non sarebbe più Lui a decidere i carismi da dare ai fedeli ma sarebbe una terza personalità distinta, se invece facciamo rientrare quello Spirito nell'unico D_o, o forza operante o personalità sottoposta alla Prima persona, si è molto più in linea con il monotesimo cristiano che non con un surrogato a mezzo tra quest'ultimo e il politeismo.


"Scritture apparentemente contro la trinità e scritture a favore:"

Sulla deità di Cristo nulla da eccepire, anche se si sà che ho una concezione subordinazionista e non nicena.
"I testimoni dicono: "lo vedete che qui si dice che solo il padre è Dio? come possono esserlo anche il figlio e lo spirito santo?".
Quello su cui non hanno ancora riflettuto è la continuazione del versetto, ovvero il fatto che anche Cristo è chiamato "solo Signore" ma sappiamo che anche suo padre è Signore (il VT dice "solo Signore") ed anche lo Spirito Santo è Signore come abbiamo visto sopra.
Quindi questa scrittura usa fare un "parallelismo paradossale" i titoli sono usati in senso assoluto, ma ogni titolo è applicato altrove anche alle altre persone trinitarie. "
Mi spiace ma non concordo, trattandosi di un'interpretazione come un altra; quei passi non riflettono esplicitamente nessuna trinità, la quale era sconosciuta all'epoca, ma una concezione tra Padre e Figlio su due piani distinti, anche quì si può parlare appunto di subordinazione.
"sono presi assolutamente in senso trinitario da loro e attribuiti al figlio e non al padre, e se lo facevano loro che parlavano la stessa lingua in cui è scritto il NT, un motivo ci sarà stato... "
Per quanto riguarda i padri si tratta solamente di lingua ma di contesto storico, i padri della chiesa hanno vissuto lungo un periodo storico travagliato teologicamente e differente dal cristianesimo dei primordi, quindi non batsa poter dire " se lo dicevano loro" perchè i cosiddetti padri hanno detto anche molte fesserie nei più svariati ambiti, dal sesso alle scienze naturali alla discriminazione religiosa, quindi per avvallarli occorre un'analisi più accurata delle loro considerazioni specifiche, nonchè il contesto e le vicende storiche e teologiche di cui sono stati partecipi mentre scrivevano.

" Quanto a quel giorno o all'ora, però, nessuno ne sa niente, neppure gli angeli del cielo e neppure il Figlio, se non il Padre."

Nella prima parte del mio post avevo affrontato questo punto quando ho parlato del fatto che Cristo per i trinitari è vero uomo.
Come potrebbe egli essere tale se avesse l'onniscienza? "
Questo non sbroglia l'enigma di quel versetto, poichè non è specificato che si riferisse alla sua condizione umana ma sembra più alludere alla sua condizione generale, cioè quella di Figlio rispetto al Padre, e li parla anchè di angeli che sono spiriti e quindi fuori dal tempo e dalla condizione umana, ponendo sulla linea atemporale angeli-figlio, quindi da escludere una possibile condizione "temporale umana" di Cristo.
"ricordiamoci che a Calcedonia si stabilì che le due nature non sono mischiate, "la natura divina del figlio partecipava in quella umana senza per questo mescolarsi con essa, ma rimanendo intatte le rispettive qualità delle due nature", ricordando però i limiti che la natura umana del Cristo, identica alla nostra fuorché nel peccato, "
Calcedonia purtroppo non rispecchia la mente di D_o ne quindi risolve, ma semmai congettura circa la persona del Figlio e quindi i suoi limiti non-limiti per quanto riguarda la sua esistenza terrena e celeste.

"Assumendo questo ruolo, egli assunse la natura umana ed in tale stato egli divenne il re messianico profetizzato dalle scritture, in questo ruolo egli è sottomesso al padre fino a quando tutto sarà compiuto, a quel punto la sua missione sarà conclusa e "Dio sarà tutto in tutti".
Rileggendo il discorso dei ruoli affrontato nel primo post riguardo filippesi le cose saranno ancora più chiare.
Ricordiamoci il detto "distinti nei ruoli, ma uniti nella sostanza" nel momento in cui il figlio di Dio scelse di assumere il ruolo di re messianico, scelse anche di essere sottomesso a chi lo ha costituito tale (il padre). "
Su questo punto abbiamo già discusso in passato e non sono d'accordo. Quei passi sono chiari, non tanto per negare la divinità del Figlio ma per non avvallare una trinità in linea retta e senza gradi, se un passo stabilisce la superiorità del Padre e viene raggirato con le manovre teologiche più svariate, non significa aver sciolto il dilemma ma semplicemente averci messo una pezza sopra; in quei passi c'è la frase "D_o tutto in tutti" che stando ad una visione origenista smonterebbe anche la permanenza del presunto corpo fisico trasmutato di Gesù nel cielo, condizione anch'essa temporanea (se mai di tempo si può parlare) e destinata alla scomparsa nella totalità di D_o.


Gli altri punti mi trovano più o meno concordo e mi complimento per l'ottimo lavoro ma ripeto, non ho intenzione ne di smontare la divinità di Cristo ne di negare la persona dello Spirito Santo ma quello di sottolineare che una linea che si chiama "ortodossia" e che pretende l'infallibilità dell'interpretazione, in realtà può spezzarsi se si arroga di essere la sola ed unica dichiarante della verità.


X Topsy
"(non dimentichiamo del resto che gli esseni attendevano in qualità di messia un superangelo dotato di poteri divini creato prima di ogni altro angelo all'inzio della creazione). In questo caso ci troviamo di fronte ad una seconda divinità, un dio minore, un piccolo YHWH. Dottrina mistica eretica combattuta ovviamente dalle scuole rabbiniche e che per certi versi sembra più vicino a ciò in cui credono i Tdg che i cattolici su Gesù."
Molto interessante, è possibile che sia proprio dagli esseni che sia scaturita quella certa linea di pensiero tra i primi cristiani che vedevano in Gesù una figura angelica.


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Messaggio da Mario70 »

ClintEastwood ha scritto:Caro Mario, il tuo documento è ottimo ma come al solito ci sono dei punti forzati per fare entrare una concezione soggettiva in passi che potrebbero intendere altro; mi riferisco principalmente ai passi che appunto contrasterebbero la concezione trinitaria, ma prima vorrei soffermarmi riguardo alla parte sullo Spirito Santo, perchè il fatto di ritenere la terza persona della trinità non tale ma una forza attiva del Padre, è stato ed è ancora un enigma per me, non facilmente risolvibile in due righe.
"Come si può notare abbiamo chiarito che anche lo Spirito Santo è creatore, se è tale, anche egli è anteriore al tempo e si pone nella stessa dimensione eterna del Padre e del Figlio, quindi non può che essere Lui pure "uno" insieme al Padre e al Figlio. "
Stiamo parlando di D_o quindi di un qualcosa difficilmente identificabile con i nostri canoni sia matematici sia fisici, per cui i passi citati circa lo Spirito per altro altalenanti circa la suà personalità distinta non chiariscono il problema; il fatto che lo Spirito Santo possa essere la forza attiva di D_o Padre non è erroneo pensarlo vista l'ambiguità di molti passi che mi esulo dal citare visto che già inseriti, nonchè altri che identificano lo Spirito non come personalità propria ma come quella di Cristo (1pietro 1:11).
Come spesse volte detto e anche riportato nei tuoi appunti, per i primissimi cristiani D_o era identificato nel Padre, e la teologia di quei tempi (se così possiamo chiamarla) era patricentrica e cristocentrica, e fatta eccezione per le chiese paoline di stampo carismatico e quindi ruotanti intorno ai doni dello Spirito, l'accento su quest'ultimo mettendo in ombra il Padre fù un fenomeno successivo dovuto sopratutto all'impulso di varie comunità monastiche che oltre a fomentare il culto degli angeli innalzarono la figura dello Spirito santo. Questo tanto per precisare che la personalità della terza persona trinitaria se mai fù una concezione primitiva ed annessa al cristianesimo si ingigantì nel tempo.

"Matteo 28:18 insegna di "battezzare nel nome (singolare) del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo", se lo Spirito fosse stata solo la forza attiva di Dio, questa scrittura non avrebbe avuto senso, sarebbe stata una inutile ripetizione del Padre, lo spirito doveva essere qualcuno simile al Padre e al Figlio (stesso nome quindi stessa autorità) dal momento che il Padre ed il Figlio sono persone reali, non si vede proprio perché lo Spirito Santo non debba esserlo. "

"Se lo Spirito Santo è solo la forza attiva del Padre, come mai colui che investiga i cuori (il Padre) conosce la mente dello Spirito se esso è la sua forza? Come può lo Spirito, se altro non è che una forza attiva del Padre, intercedere presso il Padre? Il Padre gioca forse a fare il ventriloquo? Ha disturbi di personalità? "
Inannzitutto c'è da precisare che, almeno stanto ad Atti, il rapporto dei cristiani primitivi con il carismaticismo e quindi con ciò che loro definivano "l'opera diretta di D_o" era differente da ciò che possiamo vedere oggi in molte chiese tradizionali cattoliche e anche nelle sale del regno. Se ciò che Luca in Atti e Paolo nelle sue lettere ci dicono corrisponde al vero o comunque dà ad intendere la vita dei primi cristiani, abbiamo a che fare con fedeli che avevano un approccio molto più diretto e confidenziale con il divino, quindi si può chiaramente affermare che "vedevano D_o all'opera"; in questo senso quei prodigi, quelle profezie ed altre cose che aleggiavano di miracoloso finirono per costituire una "realtà" a sè, tanto da trasfigurare in una persona a sè stante che, come detto sopra, se agli inizi vi fù un vago concetto, in seguito divenne un pilastro teologico, paradossalmente, proprio quando quei carismi si affievolirono e scomparvero, come anche lamenta il Crisostomo in diverse sue omelie.
Di quì quindi la teologia paolina (e per altro non tutta perchè come detto ci sono diverse ambiguità) tesa a personalizzare quell'onda di miracoli e carismi, quegli eventi soprannaturale, quel presunto Spirito che profetizza, guida, aiuta e condanna. Se il padre gioca a fare il ventriloquo possiamo anche dire che gioca a bilocarsi, come potrebbe essere in molti posti contemporaneamente? Padre Pio lo faceva e lui no? Stò ironizzando chiaramente, ma vorrei far capire che non bastano due passi e due convinzioni ad avvallare un concetto che non ha a che fare con una scienza fisica ma con un qualcosa di difficilmente sondabile.

"I testimoni affermano che in diverse occasioni lo Spirito è paragonato al soffio, al vento, riempie le persone ecc... e per questo sottolineano che è una forza perché "una persona non può riempire nessuno..." "
Chiaramente la mia visione non è quella dei tdg, come già detto sono in fase di riflessione sulla persona (o meno) dello Spirito Santo, e se mai dovessi ritenerlo una forza attiva di D-o Padre lo riterrei comunque personale, ossia il Padre che opera, non certo un qualcosa di impersonale e limitato.
"11 Ma tutte queste cose le opera il medesimo e identico Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole."

Anche in questo caso la Trinità è evidente e di nuovo lo Spirito ha una volontà propria. "
Anche questi passi sono da prendere con le pinze e occorre stare attenti ad interpretazioni avventate. Se anche considerassimo lo Spirito Santo una persona a sè stante, da questi passi ne verrebbe fuori un limite di D_o Padre, non sarebbe più Lui a decidere i carismi da dare ai fedeli ma sarebbe una terza personalità distinta, se invece facciamo rientrare quello Spirito nell'unico D_o, o forza operante o personalità sottoposta alla Prima persona, si è molto più in linea con il monotesimo cristiano che non con un surrogato a mezzo tra quest'ultimo e il politeismo.


"Scritture apparentemente contro la trinità e scritture a favore:"

Sulla deità di Cristo nulla da eccepire, anche se si sà che ho una concezione subordinazionista e non nicena.
"I testimoni dicono: "lo vedete che qui si dice che solo il padre è Dio? come possono esserlo anche il figlio e lo spirito santo?".
Quello su cui non hanno ancora riflettuto è la continuazione del versetto, ovvero il fatto che anche Cristo è chiamato "solo Signore" ma sappiamo che anche suo padre è Signore (il VT dice "solo Signore") ed anche lo Spirito Santo è Signore come abbiamo visto sopra.
Quindi questa scrittura usa fare un "parallelismo paradossale" i titoli sono usati in senso assoluto, ma ogni titolo è applicato altrove anche alle altre persone trinitarie. "
Mi spiace ma non concordo, trattandosi di un'interpretazione come un altra; quei passi non riflettono esplicitamente nessuna trinità, la quale era sconosciuta all'epoca, ma una concezione tra Padre e Figlio su due piani distinti, anche quì si può parlare appunto di subordinazione.
"sono presi assolutamente in senso trinitario da loro e attribuiti al figlio e non al padre, e se lo facevano loro che parlavano la stessa lingua in cui è scritto il NT, un motivo ci sarà stato... "
Per quanto riguarda i padri si tratta solamente di lingua ma di contesto storico, i padri della chiesa hanno vissuto lungo un periodo storico travagliato teologicamente e differente dal cristianesimo dei primordi, quindi non batsa poter dire " se lo dicevano loro" perchè i cosiddetti padri hanno detto anche molte fesserie nei più svariati ambiti, dal sesso alle scienze naturali alla discriminazione religiosa, quindi per avvallarli occorre un'analisi più accurata delle loro considerazioni specifiche, nonchè il contesto e le vicende storiche e teologiche di cui sono stati partecipi mentre scrivevano.

" Quanto a quel giorno o all'ora, però, nessuno ne sa niente, neppure gli angeli del cielo e neppure il Figlio, se non il Padre."

Nella prima parte del mio post avevo affrontato questo punto quando ho parlato del fatto che Cristo per i trinitari è vero uomo.
Come potrebbe egli essere tale se avesse l'onniscienza? "
Questo non sbroglia l'enigma di quel versetto, poichè non è specificato che si riferisse alla sua condizione umana ma sembra più alludere alla sua condizione generale, cioè quella di Figlio rispetto al Padre, e li parla anchè di angeli che sono spiriti e quindi fuori dal tempo e dalla condizione umana, ponendo sulla linea atemporale angeli-figlio, quindi da escludere una possibile condizione "temporale umana" di Cristo.
"ricordiamoci che a Calcedonia si stabilì che le due nature non sono mischiate, "la natura divina del figlio partecipava in quella umana senza per questo mescolarsi con essa, ma rimanendo intatte le rispettive qualità delle due nature", ricordando però i limiti che la natura umana del Cristo, identica alla nostra fuorché nel peccato, "
Calcedonia purtroppo non rispecchia la mente di D_o ne quindi risolve, ma semmai congettura circa la persona del Figlio e quindi i suoi limiti non-limiti per quanto riguarda la sua esistenza terrena e celeste.

"Assumendo questo ruolo, egli assunse la natura umana ed in tale stato egli divenne il re messianico profetizzato dalle scritture, in questo ruolo egli è sottomesso al padre fino a quando tutto sarà compiuto, a quel punto la sua missione sarà conclusa e "Dio sarà tutto in tutti".
Rileggendo il discorso dei ruoli affrontato nel primo post riguardo filippesi le cose saranno ancora più chiare.
Ricordiamoci il detto "distinti nei ruoli, ma uniti nella sostanza" nel momento in cui il figlio di Dio scelse di assumere il ruolo di re messianico, scelse anche di essere sottomesso a chi lo ha costituito tale (il padre). "
Su questo punto abbiamo già discusso in passato e non sono d'accordo. Quei passi sono chiari, non tanto per negare la divinità del Figlio ma per non avvallare una trinità in linea retta e senza gradi, se un passo stabilisce la superiorità del Padre e viene raggirato con le manovre teologiche più svariate, non significa aver sciolto il dilemma ma semplicemente averci messo una pezza sopra; in quei passi c'è la frase "D_o tutto in tutti" che stando ad una visione origenista smonterebbe anche la permanenza del presunto corpo fisico trasmutato di Gesù nel cielo, condizione anch'essa temporanea (se mai di tempo si può parlare) e destinata alla scomparsa nella totalità di D_o.


Gli altri punti mi trovano più o meno concordo e mi complimento per l'ottimo lavoro ma ripeto, non ho intenzione ne di smontare la divinità di Cristo ne di negare la persona dello Spirito Santo ma quello di sottolineare che una linea che si chiama "ortodossia" e che pretende l'infallibilità dell'interpretazione, in realtà può spezzarsi se si arroga di essere la sola ed unica dichiarante della verità.


X Topsy
"(non dimentichiamo del resto che gli esseni attendevano in qualità di messia un superangelo dotato di poteri divini creato prima di ogni altro angelo all'inzio della creazione). In questo caso ci troviamo di fronte ad una seconda divinità, un dio minore, un piccolo YHWH. Dottrina mistica eretica combattuta ovviamente dalle scuole rabbiniche e che per certi versi sembra più vicino a ciò in cui credono i Tdg che i cattolici su Gesù."
Molto interessante, è possibile che sia proprio dagli esseni che sia scaturita quella certa linea di pensiero tra i primi cristiani che vedevano in Gesù una figura angelica.


Stay tune on the future.
Caro Clint, io sono passato da un convintissimo non trinitario, a subordinazionista come te, a trinitario.
Il percorso è stato lungo e difficile, diciamo che ci sono stati dei momenti in cui mi sono "illuminato", sono cioè riuscito a capire cosa volessero intendere i padri quando parlavano di immutabilità, di due nature, della differenza dei ruoli tenendo ferma l'unità nella natura ecc...
Il nuovo testamento permette diverse cristologie, ma sono convinto che nessuna cristologia può essere completa come la dottrina trinitaria, solo coloro che la misero insieme riuscirono ad armonizzare tutti i passi che il nuovo testamento utilizza nei riguardi delle persone divine.
Questo è stato il mio percorso, il tuo magari sarà un altro e io lo rispetterò, l'importante è non sentirsi mai arrivati e questo vale per entrambi.
Baron chiede uno schema... Dio non si può schematizzare, tutto quello che ho scritto scalfisce appena la superficie di ciò che lo riguarda.
Ciao e grazie
P.S. "Tutto ciò che è mio è tuo e quello che è tuo è mio" riflettiamo su queste parole.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

Caro Mario io rispetto la tua posizione e il tuo modo di vedere D_o, infatti non mi sognerei mai di dire: devi credere come me, nè che il mio pensiero è giusto in assoluto, spero di non aver fatto intendere questo con la mia replica. Per forza di cose però se abbiamo visioni differenti alcuni punti dovranno collidere, tutto sommato i forum servono a questo.
"Baron chiede uno schema... Dio non si può schematizzare, tutto quello che ho scritto scalfisce appena la superficie di ciò che lo riguarda."
Niente di più vero.


Stay tuned on the future.
piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Complimenti Mario per l’ottimo lavoro,non mancherò di stamparlo per un successivo approfondimento. Da una iniziale veloce lettura ho notato che hai usato il Credo Niceneo

Πιστεύω είς ενα Θεόν, Πατέρα, παντοκράτορα, ποιητήν ουρανού καί γής, ορατών τε πάντων καί αοράτων. Καί είς ενα Κύριον, Ίησούν Χριστόν, τόν Υιόν του Θεού τόν μονογενή, τόν εκ του Πατρός γεννηθέντα πρό πάντων τών αιώνων. Φώς εκ φωτός, Θεόν αληθινόν εκ Θεού αληθινού γεννηθέντα, ού ποιηθέντα, ομοούσιον τώ Πατρί, δι’ ού τά πάντα εγένετο. Τόν δι’ ημάς τούς ανθρώπους καί διά τήν ημετέραν σωτηρίαν κατελθόντα εκ τών ουρανών καί σαρκωθέντα εκ Πνεύματος ‘Αγίου καί Μαρίας τής Παρθένου καί ενανθρωπήσαντα. Σταυρωθέντα τε υπέρ ημών επί Ποντίου Πιλάτου καί παθόντα καί ταφέντα. Καί αναστάντα τή τρίτη ημέρα κατά τάς Γραφάς. Καί ανελθόντα είς τούς ουρανούς καί καθεζόμενον εκ δεξιών τού Πατρός. Καί πάλιν ερχόμενον μετά δόξης κρίναι ζώντας καί νεκρούς, ού τής βασιλείας ουκ εσται τέλος. Καί είς τό Πνεύμα τό ¨Αγιον, τό Κύριον, τό ζωοποιόν, τό εκ τού Πατρός εκπορευόμενον, τό σύν Πατρί καί Υιώ συμπροσκυνούμενον καί συνδοξαζόμενον, τό λαλήσαν διά τών Προφητών. Είς μίαν, αγίαν, καθολικήν καί αποστολικήν Έκκλησίαν. ‘Ομολογώ εν βάπτισμα είς άφεσιν αμαρτιών.Προσδοκώ ανάστασιν νεκρών. Καί ζωήν τού μέλλοντος αιώνος. Άμήν


nella sua forma originale, che per più di 1000 anni è stata anche la forma liturgica della chiesa latina. Nel credo in greco, infatti, non solo non si è mai introdotto il filioque, (lo Spirito Santo...che procede dal Padre e dal Figlio), ma la stessa chiesa Latina ha sempre capito perchè in greco non sia possibile farlo. Procedere in latino, infatti, non è esattamente lo stesso che Ekporeuo in greco, e mentre la processio latina sopporta anche grammaticalmente una duplice fonte, in greco questo non è possibile. L'importante è intendersi: lo Spirito procede dal Padre attraverso il Figlio (dià tou Yiou), in questo senso si esplicita la processione dal Padre e dal Figlio come da un unico principio. Già al concilio di Firenze si era risolta la questione. L'uso liturgico del credo senza filioque è quindi evidentemente possibile. Se poi si usa il Simbolo degli apostoli, che non menziona la processione dello Spirito Santo, non si pone neanche il problema.


:bravo:
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

piergiorgio ha scritto:Complimenti Mario per l’ottimo lavoro,non mancherò di stamparlo per un successivo approfondimento. Da una iniziale veloce lettura ho notato che hai usato il Credo Niceneo

Πιστεύω είς ενα Θεόν, Πατέρα, παντοκράτορα, ποιητήν ουρανού καί γής, ορατών τε πάντων καί αοράτων. Καί είς ενα Κύριον, Ίησούν Χριστόν, τόν Υιόν του Θεού τόν μονογενή, τόν εκ του Πατρός γεννηθέντα πρό πάντων τών αιώνων. Φώς εκ φωτός, Θεόν αληθινόν εκ Θεού αληθινού γεννηθέντα, ού ποιηθέντα, ομοούσιον τώ Πατρί, δι’ ού τά πάντα εγένετο. Τόν δι’ ημάς τούς ανθρώπους καί διά τήν ημετέραν σωτηρίαν κατελθόντα εκ τών ουρανών καί σαρκωθέντα εκ Πνεύματος ‘Αγίου καί Μαρίας τής Παρθένου καί ενανθρωπήσαντα. Σταυρωθέντα τε υπέρ ημών επί Ποντίου Πιλάτου καί παθόντα καί ταφέντα. Καί αναστάντα τή τρίτη ημέρα κατά τάς Γραφάς. Καί ανελθόντα είς τούς ουρανούς καί καθεζόμενον εκ δεξιών τού Πατρός. Καί πάλιν ερχόμενον μετά δόξης κρίναι ζώντας καί νεκρούς, ού τής βασιλείας ουκ εσται τέλος. Καί είς τό Πνεύμα τό ¨Αγιον, τό Κύριον, τό ζωοποιόν, τό εκ τού Πατρός εκπορευόμενον, τό σύν Πατρί καί Υιώ συμπροσκυνούμενον καί συνδοξαζόμενον, τό λαλήσαν διά τών Προφητών. Είς μίαν, αγίαν, καθολικήν καί αποστολικήν Έκκλησίαν. ‘Ομολογώ εν βάπτισμα είς άφεσιν αμαρτιών.Προσδοκώ ανάστασιν νεκρών. Καί ζωήν τού μέλλοντος αιώνος. Άμήν


nella sua forma originale, che per più di 1000 anni è stata anche la forma liturgica della chiesa latina. Nel credo in greco, infatti, non solo non si è mai introdotto il filioque, (lo Spirito Santo...che procede dal Padre e dal Figlio), ma la stessa chiesa Latina ha sempre capito perchè in greco non sia possibile farlo. Procedere in latino, infatti, non è esattamente lo stesso che Ekporeuo in greco, e mentre la processio latina sopporta anche grammaticalmente una duplice fonte, in greco questo non è possibile. L'importante è intendersi: lo Spirito procede dal Padre attraverso il Figlio (dià tou Yiou), in questo senso si esplicita la processione dal Padre e dal Figlio come da un unico principio. Già al concilio di Firenze si era risolta la questione. L'uso liturgico del credo senza filioque è quindi evidentemente possibile. Se poi si usa il Simbolo degli apostoli, che non menziona la processione dello Spirito Santo, non si pone neanche il problema.


:bravo:
Grazie Pier, hai notato una cosa che ho fatto di proposito, anche perchè è questo il vero credo niceno-costantinopolitano, quello che recitano oggi i caattolici ha l'aggiunta del filioque.
Se avessi postato quello attuale che usa la chiesa occidentale, il mio amico Valerio (ortodosso) mi avrebbe disconosciuto come amico!!!
Il concilio di Firenze non è accettato dagli ortodossi.
C'è una bella e lunga conversazione tra ortodossi e cattolici a tal proposito qui:
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=8516822
ciao e grazie, come ho gia detto sopra, prima o poi proverò a farlo diventare un libro, chissà se non potrà essere utile a qualche tdg a svegliarsi.
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
domenico72

le tre persone della trinità

Messaggio da domenico72 »

praticamente le tre persone della trinità se non ho capito male si possono separare visto che gesù è sceso sulla terra e si è fatto uomo, hanno ognuno una sua coscienza e una propria testa, una è superiore all'altra visto che gesù disse che il padre è maggiore di lui, una persona prega l'altra persona, però sono un tutt'uno. Ci sono tanti punti su cui poter attaccare il CD ma sostenere la Trinita.....
Bicchiere mezzo pieno
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Messaggio da Bicchiere mezzo pieno »

praticamente le tre persone della trinità se non ho capito male si possono separare
No non possono! Le tre persone sono distinte ma non separate. Il fatto che Cristo sia giunto sulla terra non è indice del fatto che allora sia scomparso dal cielo. Così facendo si ragiona in senso tridimensionale coinvolgendo la sfera divina. La sfera divina non fa parte dell’universo fisico tridimensionale che noi conosciamo, ma è esterna all’universo, lo trascende!
Infatti prima ancora che l’universo venne creato le Tre Persone già esistevano. La sfera divina è al di fuori del tempo e dello spazio e non risente dello scorrere del tempo come lo percepiamo qui nel nostro universo fisico. Per Dio ogni tempo del nostro universo, è sempre il presente, perché essendo fuori dal tempo e dallo spazio e trascendendolo, non ha lo scorrere del tempo dentro di sé.
Gesù Cristo è l’incarnazione della Seconda Persona della Trinità, ma non ha cessato di esistere nel Cielo perché esisteva sulla Terra, in quanto, come detto, non esiste scorrere del tempo nella sfera divina.
Essendo che Dio è immutabile non è possibile che le tre persone si separino, giacchè questo vorrebbe dire che Dio muterebbe e che per Lui scorrerebbe il tempo, mentre trascendendo il tempo e lo spazio così non è.

E’ corretto dire che le persone divine siano distinte fra di loro e che fra di loro ci sono delle relazioni ‘intranitarie’: il Padre è l’ipostasi fontale, il Figlio è la Parola del Padre generata ab aeterno e lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio (per gli ortodossi solo dal Padre). Ma non esiste separazione fra le Tre Persone
hanno ognuno una sua coscienza e una propria testa
No, la volontà dell’Assoluto è unica. Le Tre Persone divine condividono la stessa volontà. I “ruoli” delle Tre Persone divine, essendoci relazioni “intranitarie” fra le stesse, differiscono ma la volontà dell’Assoluto (Dio insomma) è sempre la stessa. Sono “persone” distinte certo ma non come lo sono le “persone” umane che risentono del tempo e dello spazio. Essendo tutt’e tre ugualmente Onniscienti non possono avere diversa personalità o mentalità poiché avendo tutte la stessa conoscenza totale di tutto ciò che esiste, che è esistito e che sarà, la loro volontà non può che essere la medesima.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Domenico, la Trinità è argomento ostico sia che tu sia nato in una famiglia di Testimoni, sia che tu sia approdato nella CCdTdG in età adulta, proveniente da un cattolicesimo anagrafico (come è accaduto alla sottoscritta).
Nei Testimoni si impara ad adorare un Dio antropomorfo costantemente immerso nel tempo e nello spazio umano, si impara a considerare il Cristo come creatura creata ad hoc dal Padre e che, ad un certo punto, spazio/temporale, abbandona la sua identità angelica per farsi uomo, interamante terreno e riacquista, per ''mano'' del Padre l'identità angelica post mortem, quando il suo corpo umano viene distrutto.
In quanto allo Spirito Santo, sempre in quella dottrina, gli si nega perfino la personalità riducendolo ad una forza, tipo energia elettrica.
Avvicinarsi ad una teoria, peraltro condivisa da tutta la cristianità, meno infantile e molto più complessa è fatica che occorre affrontare un poco alla volta.
Nel forum e nel sito spero troverai argomenti di riflessione.
Sempre che ti possa interessare.
Gabriella
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domenico72

Messaggio da domenico72 »

ti ringrazio del tempo che mi hai dedicato ma non mi trovo daccordo e mi spiego

Il fatto che Cristo sia giunto sulla terra non è indice del fatto che allora sia scomparso dal cielo. Così facendo si ragiona in senso tridimensionale coinvolgendo la sfera divina

In Giovanni 16:28 troviamo scritto:"Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre»".
Se torna al padre vuol dire che non era piu con lui

Le Tre Persone divine condividono la stessa volontà.

Non sono daccordo nemmeno con questa tua affermazioe. In Luca 22:42 leggiamo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua».

Per Gabriella

Ringrazio anche te per il tempo che mi hai dedicato ma riguardo al fatto che gesù viene ritenuto una creatura lo possiamo vedere anche in Riveazione 3:14 che dice testualmente:«E all'angelo della chiesa in Laodicea scrivi: queste cose dice l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

domenico72 ha scritto:ti ringrazio del tempo che mi hai dedicato ma non mi trovo daccordo e mi spiego

Il fatto che Cristo sia giunto sulla terra non è indice del fatto che allora sia scomparso dal cielo. Così facendo si ragiona in senso tridimensionale coinvolgendo la sfera divina

In Giovanni 16:28 troviamo scritto:"Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre»".
Se torna al padre vuol dire che non era piu con lui

Le Tre Persone divine condividono la stessa volontà.

Non sono daccordo nemmeno con questa tua affermazioe. In Luca 22:42 leggiamo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua».

Per Gabriella

Ringrazio anche te per il tempo che mi hai dedicato ma riguardo al fatto che gesù viene ritenuto una creatura lo possiamo vedere anche in Riveazione 3:14 che dice testualmente:«E all'angelo della chiesa in Laodicea scrivi: queste cose dice l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio
Ciao Domenico, i tuoi problemi esistono perchè non hai saputo distinguere i due piani di riferimento in questione ovvero:
1) quello atemporale e immutabile di Dio
2) quello quadridimensionale nostro.

Quindi dal punto di vista del piano divino, il figlio è sempre stato uno insieme al padre ed allo spirito ed ha sempre avuto la duplice natura divino-umana.
Dal nostro punto di vista invece 2000 anni fa si è fatto carne, ha passato circa 30 anni qui sulla terra è morto ed è risorto alla destra del padre.
Le basi scritturali per determinare quanto sopra le ho esposte chiaramente nei primi due post, nel secondo post invece ho risposto in merito ad apocalisse 3:14 che ti riporto di seguito:

"Apocalisse 3:14

“All'angelo della chiesa di Laodicea scrivi: Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio”

Per quanto riguarda archè o principio anche il padre è "il principio e la fine", allora cosa vogliamo dire che anche lui ha avuto un inizio? Egli ha dato il principio ad ogni cosa esattamente come suo figlio:
archè indica il capo, l'originatore, colui che da il principio, l'autorità:

luca 20:20: "per poi consegnarlo al potere e all'autorità [archè] del governatore.."

atti 16:19 autorità [archon]

efesini 6:12 principati [archas]

inoltre c'è giobbe 40:19 dove beemot (l'ippopotamo se non sbaglio) è "il principio della creazione di Dio" come mostra la LXX greca, ma sappiamo che non è vero, non fu certo l'ippopotamo la prima creatura, egli è caso mai la più potente, la più forte, il capo delle creature esattamente come Cristo è capo della creazione, ne è l’originatore, la causa prima appunto, ricordiamoci che egli è l’archon della vita, “l’autore della vita”.

In base a queste spiegazioni qualcuno potrebbe obiettare che con questa storia delle due nature si giustifica tutto...
Ma non sta a noi rispondere a questa affermazione... è chi non crede alla trinità che deve provare che essa sia in contrasto con la scrittura o che la contraddica.
Sappiamo bene che la sua formulazione è posteriore alla stesura dei libri del NT, questa non è una novità per nessuno, quello che i detrattori dovrebbero dimostrare è che la loro cristologia sia migliore e che non sia contraddetta dalla scrittura, i testimoni di Geova e gli antitrinitari possono affermare onestamente questo quando leggono le scritture menzionate in questi due post? "


ciao
Ultima modifica di Mario70 il 23/06/2010, 16:56, modificato 1 volta in totale.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da MauriF »

domenico72 ha scritto:
Le Tre Persone divine condividono la stessa volontà.

Non sono daccordo nemmeno con questa tua affermazioe. In Luca 22:42 leggiamo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua».
Ciao!
Scusa se mi permetto di rispondere:

Per quanto crede la Chiesa, Gesù ha 2 volontà...una divina ed una umana.
Inquanto VERO DIO condivide la stessa volontà del Padre e dello Spirito Santo.
Inquanto VERO UOMO può affermare quanto hai citato in Luca 22:42.

Se ti interessa approfondire il discorso sulla duplice volontà di Cristo prova a far riferimento ai contrasti con l'eresia monotelita.

Ciaoo!!
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Questo è un lavoro davvero eccellente, per chi ha voglia di leggerlo e ragionarvi
https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... C3%A0#p997" target="_blank" target="_blank

Gabriella
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Messaggio da Bicchiere mezzo pieno »

ti ringrazio del tempo che mi hai dedicato ma non mi trovo daccordo e mi spiego
Prego, figurati. In cosa non sei concorde?
In Giovanni 16:28 troviamo scritto:"Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre»".
Se torna al padre vuol dire che non era piu con lui
Mi aspettavo questo genere di obiezione, ma devo dirti che è facilmente superabile. Oltre alla Trinità c’è anche il dogma di Gesù Cristo come Vero Dio e Vero Uomo. Gesù quindi quando era sulla terra era certamente l’incarnazione di Dio ma era anche Vero Uomo. Se Cristo oltre a essere Dio, incarnandosi, non fosse stato Vero Uomo non avrebbero avuto valore tutte le sue sofferenze e i sacrifici da Lui fatti per redimere l’umanità dal peccato.
In Cristo quindi coesistono due nature: una divina e l’altra umana. Quando si rivolge al Padre perciò bisogna tenere da conto anche del suo essere Vero Uomo. Infatti con la morte di Cristo, anche la “parte umana” di Gesù torna al Padre. Quindi Giovanni 16:28 non contrasta con l’insegnamento trinitario.
Non sono daccordo nemmeno con questa tua affermazioe. In Luca 22:42 leggiamo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua».
Stesso discorso di prima: Gesù non è solo Vero Dio ma anche Vero Uomo perciò, come un uomo ha avuto anche lui i suoi momenti di scoraggiamento.
in Riveazione 3:14 che dice testualmente:«E all'angelo della chiesa in Laodicea scrivi: queste cose dice l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio
Su questo ti ha già risposto eloquentemente Mario.
domenico72

Messaggio da domenico72 »

ciao Mario
Mario70 ha scritto:il figlio è sempre stato uno insieme al padre ed allo spirito ed ha sempre avuto la duplice natura divino-umana.
dove è scritto nella bibbia? Dove è scritto nella bibbia che gesù mentre era sulla terra era anche in cielo?
Mario70 ha scritto: Per quanto riguarda archè o principio anche il padre è "il principio e la fine", allora cosa vogliamo dire che anche lui ha avuto un inizio?
se ti riferisci a rivelazione 22:13 si legge che Dio "è" il principio e la fine nel senso che non c'è mai stato nessun Dio onnipotente come lui nè ci sara dopo, al contrario di Gesù che è il principio della creazione
Mario70 ha scritto:archè indica il capo, l'originatore, colui che da il principio, l'autorità:
la bibbia Cei, la Nuova Riveduta,la Luzzi, la Nuova Diodati e anche la TNM traducono questo versetto "il principio della creazione" non facendo rierimento ad un autorità
Mario70 ha scritto:è chi non crede alla trinità che deve provare che essa sia in contrasto con la scrittura o che la contraddica.
Deut. 6:4, Matteo 4:10, Giovanni 14:28 e ce ne sarebbero tantissime scritture ma non credi che un dogma del quale nella bibbia non c'è alcun riferimento e addirittura non esiste nemmeno la parola trinità dovrebbero essere provato da chi lo sostiene?
Mario70 ha scritto:Sappiamo bene che la sua formulazione è posteriore alla stesura dei libri del NT
Questo spiega tutto non aggiungo altro

Ciao Maurif
MauriF ha scritto: Per quanto crede la Chiesa, Gesù ha 2 volontà...una divina ed una umana.
Inquanto VERO DIO condivide la stessa volontà del Padre e dello Spirito Santo.
Non mi interessa cosa dice la chiesa o il CD dimostratemelo con la bibbia
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

domenico72 ha scritto:ciao Mario
Mario70 ha scritto:il figlio è sempre stato uno insieme al padre ed allo spirito ed ha sempre avuto la duplice natura divino-umana.
dove è scritto nella bibbia? Dove è scritto nella bibbia che gesù mentre era sulla terra era anche in cielo?
Mario70 ha scritto: Per quanto riguarda archè o principio anche il padre è "il principio e la fine", allora cosa vogliamo dire che anche lui ha avuto un inizio?
se ti riferisci a rivelazione 22:13 si legge che Dio "è" il principio e la fine nel senso che non c'è mai stato nessun Dio onnipotente come lui nè ci sara dopo, al contrario di Gesù che è il principio della creazione
Mario70 ha scritto:archè indica il capo, l'originatore, colui che da il principio, l'autorità:
la bibbia Cei, la Nuova Riveduta,la Luzzi, la Nuova Diodati e anche la TNM traducono questo versetto "il principio della creazione" non facendo rierimento ad un autorità
Mario70 ha scritto:è chi non crede alla trinità che deve provare che essa sia in contrasto con la scrittura o che la contraddica.
Deut. 6:4, Matteo 4:10, Giovanni 14:28 e ce ne sarebbero tantissime scritture ma non credi che un dogma del quale nella bibbia non c'è alcun riferimento e addirittura non esiste nemmeno la parola trinità dovrebbero essere provato da chi lo sostiene?
Mario70 ha scritto:Sappiamo bene che la sua formulazione è posteriore alla stesura dei libri del NT
Questo spiega tutto non aggiungo altro

Ciao Maurif
MauriF ha scritto: Per quanto crede la Chiesa, Gesù ha 2 volontà...una divina ed una umana.
Inquanto VERO DIO condivide la stessa volontà del Padre e dello Spirito Santo.
Non mi interessa cosa dice la chiesa o il CD dimostratemelo con la bibbia
Domenico caro, quanta strada hai da fare...
Per prima cosa devi metterti in testa che la bibbia non contiene tutto, la chiesa è esistita per quasi un secolo senza averla, eppure non esisteva alcun problema, la bibbia è la traditio messa per iscritto (o parte di essa), la rivelazione è continuata nel corso dei secoli come promesso da Cristo ad opera del paraclito promesso, ed è stato stabilito tramite i concili cosa era ortodosso da cosa non lo fosse.
Detto questo ho speso 10 anni a scrivere i primi due post all'inizio di questo tread, nei quali sono spiegati tutti i tuoi dubbi e molto altro, quindi se ti interessa l'argomento, prima leggilo con attenzione un pò alla volta e poi puoi contestarmi quello che vuoi, la teologia è una cosa seria e merita il massimo della nostra attenzione.
Ciao
Mario
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da Achille »

Volevo solo dire che lo studio di Mario lo si può scaricare anche dal sito Infotdgeova.
Ho inserito il link per il download nella pagina delle novità:

http://www.infotdgeova.it/novita.php" target="_blank

Achille
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Messaggio da Mario70 »

Achille Lorenzi ha scritto:Volevo solo dire che lo studio di Mario lo si può scaricare anche dal sito Infotdgeova.
Ho inserito il link per il download nella pagina delle novità:

http://www.infotdgeova.it/novita.php" target="_blank" target="_blank

Achille
Grazie caro! ne sono onorato.
Comunque controlla il link che dovrebbe aprire il file pdf perchè non mi funziona...
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Achille »

Mario70 ha scritto:Grazie caro! ne sono onorato.
Comunque controlla il link che dovrebbe aprire il file pdf perchè non mi funziona...
ciao
Ops, mi ero dimenticato di caricare il file sul server :conf: :saggio:

Ho provveduto ora (il file è in formato doc, non in pdf).

Ciao
Achille
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Messaggio da domenico72 »

vedo che non hai risposto alle mie obiezioni, comunque leggerò i tuoi post appena avrò un po più di tempo visto che sono molto lunghi
Mario70 ha scritto:Per prima cosa devi metterti in testa che la bibbia non contiene tutto, la chiesa è esistita per quasi un secolo senza averla, eppure non esisteva alcun problema, la bibbia è la traditio messa per iscritto (o parte di essa), la rivelazione è continuata nel corso dei secoli come promesso da Cristo ad opera del paraclito promesso, ed è stato stabilito tramite i concili cosa era ortodosso da cosa non lo fosse.
Vuoi dirmi che i vari concili susseguitesi nei secoli e i vari scritti ad opera di papi o altri religiosi hanno lo stesso valore della bibbia? Sono stati anch'essi ispirati da Dio?

Bisogna stare attenti perchè la bibbia ci aveva messi in guardia riguardo a falsi insegnamenti.
Basta leggere 2 Timiteo 3:13: "Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo ingannati" . 2 tessalonicesi 2:3,4 :"3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio".
Oppure 1 Timoteo 4:1-4:" Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie,

Addirittura vieteranno il matrimonio. Quale religione ha vietato il matrimonio ai suoi ministri?
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