non so se nel sito è già stato trattato, ma per me è la prima volta che lo leggo, e lo volevo condividere con voi
Ma sono stati i ‘primi cristiani’ e i Testimoni di Geova dei tempi moderni i soli che hanno avuto tale opinione basata sulla Bibbia?
38 Niente affatto. Commentando Atti 15:29, l’erudito biblico cattolico Giuseppe Ricciotti (1890-1964) si riferisce all’incidente avvenuto a Lione (descritto in precedenza) come prova che i primi ‘cristiani non potevano mangiar sangue’. Quindi aggiunge: “Ma anche nei secoli successivi fino al Medio Evo, incontriamo l’inattesa eco di questo antico ‘abominio’ [del sangue], dovuto senza dubbio al decreto”.12
39 Per esempio, il Concilio Quinisesto tenuto a Costantinopoli nel 692 E.V. dichiarò: “La Scrittura divina ci comanda di astenerci dal sangue, dalle cose strangolate e dalla fornicazione. . . . Da ora in poi chiunque tenti di mangiare in alcun modo il sangue di un animale, se è ecclesiastico, sia deposto; se è laico, sia stroncato”.13 In modo simile, Otto di Bamberg (c. 1060-1139 E.V.), noto prelato ed evangelista, spiegò ai convertiti della Pomerania “che non avrebbero dovuto mangiare nessuna cosa impura, o morta da sé, o strangolata, o sacrificata agli idoli, o sangue di animali”.14
40 Avvicinandoci maggiormente al nostro tempo, Martin Lutero pure riconobbe le implicazioni del decreto del 49 E.V. Protestando contro le pratiche e le credenze cattoliche, egli fu incline a raggruppare il concilio apostolico con successivi concili ecclesiastici i cui decreti non facevano parte della Bibbia. Tuttavia, riguardo ad Atti 15:28, 29 Lutero scrisse:
“Ora se vogliamo avere una chiesa che si conformi a questo concilio (com’è giusto, giacché è il primo concilio e il più importante, e fu tenuto dagli stessi apostoli), dobbiamo insegnare e insistere che da ora in poi nessun principe, signore, cittadino o contadino mangi oca, coniglio, cervo o maiale cotti nel sangue . . . E i cittadini e i contadini devono specialmente astenersi dalle salsicce rosse e dalle salsicce di sangue”.15
41 Nel diciannovesimo secolo Andrew Fuller, ritenuto “forse il più eminente e influente dei teologi battisti”, scrisse riguardo alla proibizione sul sangue di Genesi 9:3, 4:
“Poiché questo fu proibito a Noè, è ovvio che è stato proibito anche a tutto il genere umano; né deve ritenersi che questa proibizione appartenga alle cerimonie della legge religiosa giudaica. Essa fu imposta non solo prima che quella legge religiosa esistesse, ma fu imposta ai cristiani gentili per decreto degli apostoli: Atti XV. 20. . . . Il sangue è la vita, e sembra che Dio la reclami come sacra”.16
42 Avrebbe potuto un cristiano pretendere che l’esercizio di ciò che alcuni chiamano “la libertà cristiana” gli consentisse di non tenere conto di questa proibizione sul sangue? Nel suo libro The History of the Christian Church, l’ecclesiastico William Jones (1762-1846) risponde:
“Nulla può essere più chiaro della proibizione: Atti XV. 28, 29. Possono quelli che difendono la loro ‘libertà cristiana’ su questo argomento indicarci qualsiasi altra parte della Parola di Dio in cui questa proibizione sia in seguito annullata? Se no, ci sia consentito chiedere: ‘Con quale autorità, eccetto quella di Dio, si può revocare alcuna delle sue leggi?’” — Pag. 106.
43 La conclusione è chiara: Sotto la guida dello spirito santo, il concilio apostolico decretò che i cristiani che vogliono l’approvazione di Dio devono ‘astenersi dal sangue’, come Dio ha richiesto sin dai giorni di Noè. (Atti 15:28, 29; Genesi 9:3, 4) Questa veduta scritturale fu accettata e seguita dai primi cristiani, anche quando ciò sarebbe costato loro la vita. E nel corso dei secoli questa esigenza è stata riconosciuta come ‘necessaria’ per i cristiani. Così la determinazione dei Testimoni di Geova di astenersi dal sangue si basa sulla Parola di Dio la Bibbia ed è sostenuta da molti precedenti nella storia del cristianesimo.
Opuscolo. Sangue pag 16
sono veramente senza parole, come fa ad essere daccordo Lutero sul non fare le trasfusioni, quando prima di tutto all'ora penso che neanche l ombra c'era, e poi li parla degli animali.