Hanno ragione i TdG sulle immagini?

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

Moderatore: polymetis

..Anna..

Messaggio da ..Anna.. »

caribu70 ha scritto: servono e proiettare il fedele ma anche il non fedele nella preghiera e nella meditazione attraverso vere e proprie catechesi visive.....ricordiamo che la preghiera non è solo fatta di parole ma può e deve coinvolgere tutti i sensi del corpo e soprattutto la mente.......
Detta così allora, come catechesi visiva dovrebbe bastare un tramonto, le onde del mare che si infrangono sugli scogli o un cielo stellato.
Sempre uguale e sempre diverso.
Non c'è un'onda uguale a un'altra, un tramonto uguale a un altro, un cielo stellato uguale a un altro.
Cambiano i colori, i profumi...
Il creato è molto più bello e suggestivo di qualsiasi opera d'arte.
Avvicinarsi a Dio contemplando e apprezzando le sue opere cattura molto più la mente che contemplare le opere umane.
Per me almeno era così, una volta.


Non è così per tutti ovviamente.
Così come il concetto di idolatria non è uguale per tutti.
Dal mio punto di vista (e non solo dal mio) inginocchiarsi, accendere ceri, portare in processione o offrire ex voto a una statua sono atti di idolatria
cavdna

chi E' Santo????

Messaggio da cavdna »

Vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella
..Anna.. ha scritto:Senza contare che nessuno può affermare con assoluta certezza che un uomo fatto santo da altri uomini sia davvero Santo anche agli occhi di Dio.
Il che rischia di rendere i credenti idolatri due volte.
R I S P O S T A

mia cara sorella


tutto il Popolo di DIO è Santo
e si è Santi non per una particolare Virtù, o chi sa per quali meriti,
ma solo perchè si appartiene al Popolo Santo di DIO
appartenenza che proviene da una GRAZIA (dono) = Sacramento
e la Preghiera E' la Comunione dei Santi, siano Essi qui sulla Terra, siano Essi nella Gerusalemme Celeste

inoltre,
la Chiesa non insegna che i Miracoli provengono dai Santi

grazie :fiori e bacio: :strettamano: :fiori e bacio:

vi saluto in CRITO RISORTO

..Anna..

Messaggio da ..Anna.. »

Naaman ha scritto:. Per me è importante la definizione biblica di idolatria non la definizione del vocabolario...o la definizione dei cattolici.
stra :quoto100: :fiori:
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

in poche parole sto bene ha rimanere come sono in quello che credo.. andando dietro al mio istinto ..che per ora non mi ha mai delusa .. :ok: :fiori e bacio: :timido:
..Anna..

Messaggio da ..Anna.. »

cavdna

tutto il Popolo di DIO è Santo
e si è Santi non per una particolare Virtù, o chi sa per quali meriti,
ma solo perchè si appartiene al Popolo Santo di DIO
Caro Cavdna


Io e te non siamo santi, nel senso stretto del termine.
Non abbiamo un giorno a noi dedicato sul calendario.
Non abbiamo uan statua che ci rappresenta.
Non abbiamo ex voto appesi sul nostro busto in bronzo.
Non abbiamo ceri accesi sotto le nostre foto.

I ceri ce li metteranno i nostri parenti quando moriremo e verranno a trovarci al cimitero.

Parliamo di santi nell'accezione comune.
Quelli dai quali si recano i fedeli in pellegrinaggio a chiedere una grazia... per intenderci
inoltre,
la Chiesa non insegna che i Miracoli provengono dai Santi
Si. Tuttavia ci sono persone che sostengono di essere state miracolate per esempio... da padre Pio, per dirne uno. O da sant'Anna. O da san Gennaro..o quello che è.

Purtroppo la teoria è una cosa ma la pratica è tutt'altra.

Forse la stragrande maggioranza dei cattolici non sa cosa insegna realmente la chiesa?
Quindi pecca.
La Chiesa allora dovrebbe insegnare meglio queste cose.
MauriF
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Messaggio da MauriF »

Naaman ha scritto: Non a caso Maimonide dice dei cristiani (e per cristiani intende naturalmente i cristiani cattolici): "i cristiani sono assolutamente idolatri e la domenica è il loro santo giorno". (Hilkhot Avodah Zarah 9, 3)
Ma Naaman, guarda che il tuo caro Maimonide te ne direbbe di cotte e di crude anche sul Gesù dei vangeli...e tu non saresti d'accordo.
Ti basterebbe leggere cosa scrive il rabbino Jacob Neusner relativamente al nostro Signore. ;)
Per me è importante la definizione biblica di idolatria non la definizione del vocabolario...o la definizione dei cattolici.
Cavoli m a per capire il concetto biblico lo devi contestualizzare...
Il termine ebraico che indica il divieto di farsi immagini e sculture, poi, fa chiaro riferimento alle FALSE immagini. Proprio perchè l'ebrei NON crede che Gesù Cristo sia Dio Onnipotente fattosi uomo...
Non accetta che quel Dio che, secondo lui, non si è fatto uomo (quindi non si è fatto visibile e tangibile) possa essere rappresentato sotto sembianze umane.

E' una paura che fa riferimento al preciso contesto specificato bene da Polymetis.

Non si sta parlando del "concetto cristiano" di idolatria...
Ma del concetto di idolatria del vocabolario, che è un concetto studiato nei vari contesti.

Che poi voi, nella vostra lettura personale dei Testi Sacri....o nell'assoluta decontestualizzazione di leggi casuistiche...giungiate a rifiutare tale punto di vista, è proprio un "problema" vostro. ;)
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Titano1956
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Per MauriF

Messaggio da Titano1956 »

Che poi voi, nella vostra lettura personale dei Testi Sacri....o nell'assoluta decontestualizzazione di leggi casuistiche...giungiate a rifiutare tale punto di vista, è proprio un "problema" vostro. ;)
Non è un "problema vostro" semplicemente perché non è un problema. Se uno le vuole usare perché il Catechismo della Chiesa Cattolica le "contestualizza" e le "sostiene" le usi. Nessuno recrimina nulla e nessuno glielo impedisce. E' una veduta che merita rispetto e nessun cristiano moderno, pro o contro l'uso delle immagini, approverà mai i movimenti iconoclasti del passato. Il cristiano di oggi, come me per esempio, si limiterà ad esprimere amichevolmente e nel rispetto delle regole la propria opinione. E per tal motivo non è assolutamente necessario farne una questione di stato o sentirsi offesi. In vent'anni da TdG, con tutti i campanelli che ho suonato, tutte le volte che mi hanno risposto male e, qualche volta, anche minacciato, come avrei dovuto reagire? Magari da veri cristiani mi sarei aspettato qualcosa di meglio! Ma se non è stato possibile, pazienza.
Comunque credo sia da rispettare anche chi non è d'accordo con quanto espresso dal Catechismo cattolico in materia di immagini e, magari, lo vede come intervento di marketing che sfrutta ulteriori due sensi: la vista ed il tatto. Due sensi che notoriamente amplificano i desideri. O magari anche un puntello a sostegno del commercio. Chissà.
La fede senza agganci sensoriali non può essere caratterizzata da una maggiore purezza?
Se non permettete che vi sia dissenso e neanche vedute diverse, non necessariamente sbagliate perché sganciate dal Catechismo, in cosa differite dai TdG che ti disassociano perché hai "osato" dissentire? Pian piano ritorneremo alla "santa" inquisizione? Se c'é questo pericolo informatemi che mi "dimetto" dal forum (come già mi sono dimesso dai TdG) e vado a fare cose più utili.
Con affetto fraterno, Titano. :amaca:
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Titano1956 ha scritto:Non è un "problema vostro" semplicemente perché non è un problema. Se uno le vuole usare perché il Catechismo della Chiesa Cattolica le "contestualizza" e le "sostiene" le usi. Nessuno recrimina nulla e nessuno glielo impedisce. E' una veduta che merita rispetto e nessun cristiano moderno, pro o contro l'uso delle immagini, approverà mai i movimenti iconoclasti del passato. Il cristiano di oggi, come me per esempio, si limiterà ad esprimere amichevolmente e nel rispetto delle regole la propria opinione. E per tal motivo non è assolutamente necessario farne una questione di stato o sentirsi offesi. In vent'anni da TdG, con tutti i campanelli che ho suonato, tutte le volte che mi hanno risposto male e, qualche volta, anche minacciato, come avrei dovuto reagire? Magari da veri cristiani mi sarei aspettato qualcosa di meglio! Ma se non è stato possibile, pazienza.
:sorriso: Bhe, non bisogna decontestualizzare nemmeno in che momento di vita i "veri cristiani" sono stati colti dal suono del campanello e relativa presentazione....scusa ma non mi pare, la tua, un'obiezione seria.
Titano1956 ha scritto:Comunque credo sia da rispettare anche chi non è d'accordo con quanto espresso dal Catechismo cattolico in materia di immagini e, magari, lo vede come intervento di marketing che sfrutta ulteriori due sensi: la vista ed il tatto. Due sensi che notoriamente amplificano i desideri. O magari anche un puntello a sostegno del commercio. Chissà.
La fede senza agganci sensoriali non può essere caratterizzata da una maggiore purezza?
Se non permettete che vi sia dissenso e neanche vedute diverse, non necessariamente sbagliate perché sganciate dal Catechismo, in cosa differite dai TdG che ti disassociano perché hai "osato" dissentire? Pian piano ritorneremo alla "santa" inquisizione? Se c'é questo pericolo informatemi che mi "dimetto" dal forum (come già mi sono dimesso dai TdG) e vado a fare cose più utili.
Con affetto fraterno, Titano. :amaca:
Come cattolica (ora consapevole) non mi sono sentita offesa dai concetti che hai espresso, solo considero i diversi metodi d'approccio al trascendentale patrimonio d'ogni singolo individuo e non m'è mai sovvenuto in cuor mio, di misurare la fede in base alla profondita' dell'inchino o alla sua assenza e, di seguito, non considero davvero maggiore o più autentica la mia fede in rapporto a quella d'altri.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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cavdna

Messaggio da cavdna »

Vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello

Titano1956 ha scritto:
Se ora tu volessi chiedere scusa a tutti i cattolici e gli ortodossi che hai infangato fraintendendo i loro gesti, te ne saremmo grati.
La mia espressione era tale perché credevo che tu parlassi a nome tuo e non di tutto il mondo cattolico ed ortodosso, come io parlo solo a nome mio ed esprimo solo la mia veduta, giusta o sbagliata che sia. Se in qualche modo ritieni che le mie parole siano più che una sana chiacchierata sull'argomento, non ho alcun problema a chiederti scusa. Tantomeno ho mai avuto la benché minima intenzione di ferire l'amor proprio di nessuno. Figurati addirittura "infangare". Mi sembra un pò esagerato da parte tua. Soprattutto da chi riesce a comprendere e giustificare, con dovizia di particolari, "errori" del passato. Se gli altri foristi si sono sentiti toccati, me lo facciano sapere e porgerò le mie scuse anche a loro.
R I S P O S T A

mio caro fratello


si è vero la Tua espressione è si rivolta al Tuo diretto interlocutore
ma i Tuoi "giudizi" sono estesi a 360° come se Tu sapessi leggere nel cuore di Tutti i Cristiani Cattolici e Ortodossi
per questo Ti è stato CHIESTO: "ora tu volessi chiedere scusa a tutti i cattolici e gli ortodossi che hai infangato fraintendendo i loro gesti"
mentre non Ti E' stato DETTO: "hai infangato il mio personale pensiero e..........."
infatti, in questo caso, molto dipende dalla sensibilità e dalla crescita Sprirituale di ogni eventuale Utente/lettore che approda ai nostri scritti, sia Esso Cattolico che Ortodosso

Titano1956 ha scritto:Inoltre, se il mio modo di esprimermi non è del tutto appropriato al forum (ognuno ha il suo modo di parlare), ed in qualche maniera va ad urtare la sensibilità altrui vi prego di farmelo sapere. Vedrò di apportare i necessari cambiamenti.
Sempre con simpatia, Titano. :amaca:
R I S P O S T A

come puoi notare, anche Tu, sicuramente senza volerlo, puoi urtare la sensibilità degli Utenti/lettori, sia in questo 3D, come anche per esempio in altro 3D con il sottoscritto???:
Titano1956 ha scritto:P. S. - Riguardo a Cavdna, non ho potuto fare a meno di notare la veemenza e la strenua difesa della sua religione. Per caso è un prete? Lo chiedo perchè a suo tempo, quando studiavo all'università ho coabitato per un certo periodo con una persona che, benché non era prete, aveva studiato undici anni in seminario e, quando esprimevo dei dubbi su questi argomenti, si accalorava notevolmente accendendosi come un cerino. Era come se mettesse 10 Kg. di dinamite per eliminare un topolino. Bastava una semplice trappoletta ed il topo ... era bello e catturato. Il suo modo aggressivo di proporsi non mi ha certamente permesso di innamorarmi della sua religione. :boh:

una sottile offesa al sottoscritto o a chi riveste il ministero sacerdotale???
nel seguente 3D:
https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 8&start=60" onclick="window.open(this.href);return false;
ma questa ovviamente è un'altra storia

grazie :strettamano:

vi saluto in CRISTO RISORTO
Ultima modifica di cavdna il 28/10/2011, 12:12, modificato 2 volte in totale.
Adelfos
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Messaggio da Adelfos »

Caro poly, ti sottopongo una interessante riflessione del noto teologo evangelico Edoardo Labanchi (http://www.cstitalia.net/bi_1.html" onclick="window.open(this.href);return false;), tra l’altro uno dei collaboratori evangelici per la traduzione della TILC.

Ciò che lui scrive non è in aperta polemica sull’uso delle immagini da parte dei cattolici, in quanto il teologo in questo contesto sottolinea i pericoli a cui possono andare incontro i credenti quando nella loro vita si insinuano degli “idoli” o altri “dei”, insomma una idolatria per così dire nascosta frutto di un compromesso che vuole tenersi stretto allo stesso tempo Dio ma di avere assieme a lui anche altre divinità che esigono la nostra devozione. In ultima analisi Dio esige da noi esclusiva devozione. In questo contesto poi lui afferma quanto riporto:

"Quanto alla natura di Dio, non troviamo nella Genesi
nè nel. resto della Bibbia, Nuovo Testamento compreso,
speculazioni a riguardo. Jahweh Elohim non è classi-
ficabile, non sta al vertice di una serie di esseri
perchè è 'diverso', pur essendo La fonte di tutto ciò
che esiste. Certo, nell’universo e soprattutto negli
esseri umani si scorgono “tracce”, delle sue eccelse
qualità; c’è una qualche analogia tra l’intelligenza
umana e la mente divina, tra i sentimenti umani, come
l’amore, e il “sentire” divino, ma i paragoni non reg-
gono mai: “Sono Dio e non un uomo, sono il Santo in
mezzo a te" (Osea 1l:9; vedi anche Numeri 23:19)
Conseguentemente, Dio non può essere rappresentato
visibilmente per mezzo di statue, immagini, ecc. Que-
sto è un aspetto importantissimo della fede monotei-
stica. Prima di tutto, vi sono nella Bibbia esplicite
proibizioni di costruirsi degli. oggetti di culto di
tipo idolatrico: "Non ti fare scultura alcuna delle
cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o
nelle acque sotto la terra; non ti prostrare a tali
cose e non servir 1oro" (Esodo 2}z4r5). La stessa
proibizione è ribadita più o meno negli stessi termini
in Deuteronomio 5:8,9. Tuttavia in Deuteronomio 4:15
segg. si lascia chiaramente intendere che tra gli es-
seri che non si devono rappresentare visibilmente' bi-
sogna includere soprattutto lo stesso Jahweh
: "Siccome
non vedeste alcuna figura il giorno che Jahweh (l'E-
terno) vi parlò in Horeb, in mezzo al fuoco, vegliate
diligentemente sulle anime vostre, affinché non vi
corrompiate e vi facciate qualche immagine scolpita
la rappresentazione di qualche idolo la figura di un
uomo o di una donna, la figura di una animale tra
quelli che sono sulla terra, la figura di un uccello
che vola nei cieli, la figura di una bestia che stri-
scia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle
acque sotto la terra; ed anche affinchè, alzando gli
occhi al cielo e vedendo il sole, la luna 1e stelle
tutto I'esercito celeste, tu non sia tratto a pro-
strarti davanti a quelle cose e ad offrir loro un cul-
to." Insomma, il Creatore non dev’essere confuso con
le creature, non deve e non può essere "intrappolato"
dalle "definizioni" umane: gli ebrei del 'vitello di
oro" (Esodo 32) volevano un Dio che si potesse vedere
e toccare, cioè un dio a 1oro disposizione.
Ma - rile-
va acutamente Vittorio Subilia - "La testimonianza
profetica ed apostolica oppone al dio delle religioni
al dio universale e naturale del deismo, al dio multi-
forme e sempre risorgente del cuore umano, I'Iddio
santo, che non tollera altri dei nel suo cospetto, in-
confondibile, incomparabile, totalmente altro, I'uni-
co" ( I tempi di Dio, ed. claudiana, pag.17)
cavdna

Messaggio da cavdna »

Vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella

..Anna.. ha scritto:
cavdna
tutto il Popolo di DIO è Santo
e si è Santi non per una particolare Virtù, o chi sa per quali meriti,
ma solo perchè si appartiene al Popolo Santo di DIO
Caro Cavdna
Io e te non siamo santi, nel senso stretto del termine.
Non abbiamo un giorno a noi dedicato sul calendario.
Non abbiamo uan statua che ci rappresenta.
Non abbiamo ex voto appesi sul nostro busto in bronzo.
Non abbiamo ceri accesi sotto le nostre foto.
I ceri ce li metteranno i nostri parenti quando moriremo e verranno a trovarci al cimitero.
Parliamo di santi nell'accezione comune.
Quelli dai quali si recano i fedeli in pellegrinaggio a chiedere una grazia... per intenderci
inoltre,
la Chiesa non insegna che i Miracoli provengono dai Santi
Si. Tuttavia ci sono persone che sostengono di essere state miracolate per esempio... da padre Pio, per dirne uno. O da sant'Anna. O da san Gennaro..o quello che è.
Purtroppo la teoria è una cosa ma la pratica è tutt'altra.
Forse la stragrande maggioranza dei cattolici non sa cosa insegna realmente la chiesa?
Quindi pecca.
La Chiesa allora dovrebbe insegnare meglio queste cose.
R I S P O S T A

mia cara sorella


la Chiesa ritiene i Santi (quelli da elevare nella Liturgia, o se preferisci da collocare nei Calendari) quali "modelli/esempi"
modelli/esempi di Vita Spirituale,
il fedele è chiamato a fare esperienza di un Cammino già intrapreso (da quel/la determinato/a ....Santo/a.....), pertanto si offre al fedele un punto di partenza "agevolato" e da quel "punto di partenza" accrescere sempre di più la conoscenza/vicinanza a CRISTO Redentore (un vero e proprio trampolino)

inoltre,
tali ambiti: "Io e te non siamo santi, nel senso stretto del termine.
Non abbiamo un giorno a noi dedicato sul calendario.
Non abbiamo uan statua che ci rappresenta.
Non abbiamo ex voto appesi sul nostro busto in bronzo.
Non abbiamo ceri accesi sotto le nostre foto."

possono essere accessibili a Tutti Te compresa, però per raggiungere simili "traguardi/obbiettivi" necessariamente bisogna adempiere determinati "compiti"
vedasi per esempio:
http://www.edizioniocd.it/news.php?nid=180" onclick="window.open(this.href);return false;

una giovane suora carmelitana scalza, beatificata per: " Nel corso dell’omelia, mons. Cacucci ha riflettuto come la beata Elia abbia compreso cosa fosse il vero Amore, abbandonandosi quindi all’Amore di Dio; per condurre le anime a Dio, non occorrono opere grandi, ma è sufficiente la semplicità del proprio animo, la purezza del cuore, essere capaci di mettersi in ascolto e in contemplazione di Gesù Eucaristia."

un dottore (non un Sacerdote o appartentente al mondo clericale)
http://www.vatican.va/holy_father/john_ ... ti_it.html" onclick="window.open(this.href);return false;

effettivamente tutti i fedeli possono accedere a tali onori, proprio perchè la GRAZIA che proviene dai Sacramenti (e non dai nostri meriti) ha in se quelle potenzialità,
un pò come il seme gettato dall'agricoltore, esso germoglierà a prescindere le buone intenzioni del contadino

ancora,
come più volte detto, la Chiesa non si impone (a differenza dei TdG e altri), ma si propone e
si propone anche per la crescita Spirituale dei propri figli, la Chiesa permette..... al fine di educare i propri figli
anche CRISTO guarendo i dieci lebbrosi, si chiese: " dove sono gli altri nove? - - - Vangelo di Luca 17, 11-19

grazie :fiori e bacio: :strettamano: :fiori e bacio:

vi saluto in CRISTO RISDORTO

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Messaggio da polymetis »

Per Naaman
“Ma guarda che il problema che passa "inosservato" è proprio questo. In realtà non è stato affatto dimostrato che il culto delle immagini cattolico non è idolatria...ma semplicemente, al limite, si è dimostrato che non è idolatria secondo ladefinizione che il cattolicesimo stesso da alla parola idolatria! Un ebreo, un noachide, un islamico, un cattolico, un protestante ed un hindù non faranno riferimento al "vocabolario" per determinare il significato della parola idolatria ma farà riferimento alle fonti religiose della religione a cui appartengono”
Il problema è proprio questo invece, cioè che ebrei, protestanti, ecc. hanno la stessa nostra definizione di idolatria, ma non conoscendo il significato dei gesti cattolici pensano che tale definizione si applichi al caso cattolico. Ido-latria, come dice l’etimo greca, è l’adorazione di un’immagine. Orbene, il protestante, se vede il cattolico inginocchiarsi davanti ad una statua, crederà, basandosi sulla solo vista esterna, che il cattolico stia adorando la statua. Quello che ignora è che invece il cattolico non si sta affatto inginocchiando alla statua, sebbene lo faccia davanti alla statua, in quanto si inginocchia davanti al suo prototipo.
Sicché è chiaro che la definizione di idolatria è uguale per tutti, cioè adorazione delle immagini, ma alcuni ancora non hanno capito che i cattolici non adorano le immagini, bensì il loro prototipo, e dunque non c’è alcun caso di idolatria. La differenza non sta cioè nella definizione, e il problema è solo nella percezione del protestante che non capisce il gesto del cattolico che sta osservando.
“Secondo Maimonide e più in generale secondo la religione ebraica che si fonda sui principi e sui precetti della Torah il concetto di idolatria è piuttosto ampio e ad esempio è considerata idolatria anche il farsi un immagine di D-o pur essendo completamente consci che quell'immagine è solo una (presunta) rappresentazione e non D-o stesso e che il culto che si attribuisce all'imagine si attribuisce non all'immagine stessa ma a ciò che quell'immagine pretenderebbe di rappresentare! Non a caso Maimonide dice dei cristiani (e per cristiani intende naturalmente i cristiani cattolici): "i cristiani sono assolutamente idolatri e la domenica è il loro santo giorno". (Hilkhot Avodah Zarah 9, 3)”
Come già detto questo presupposto filosofico è carente, perché esattamente come le immagini sono indegne del prototipo, così vale per la lingua umana e le descrizioni di Dio fatte con le parole.
Infatti molte correnti teologiche, la teologia negativa nelle sue mille diramazioni, dicono che ogni descrizione di Dio sarebbe blasfema, in quanto le nostre parole sono umane, e rifiutano così di parlare di Dio (teologia apofatica).
Sicché non scambiamo il parere degli Ebrei, e tanto meno quello di Maimonide, per il parere della Torah, visto che al contrario l’aniconismo ha una precisa data di nascita in Israele.
“Per me definire Maria di Nazaret "madre di D-o" e "regina del cielo" è pura e semplice blasfemia che confligge con i principi ed i precetti della Torah...figuriamoci cosa posso pensare di un immagine scolpita che la ritrae...per me è nulla...solo pietra, legno o plastica”
Ma infatti quella statua di legno è nulla. Chi ha mai detto qualcosa di diverso? Infatti l’incenso non si brucia alla statua, ma al prototipo.
Mi spieghi poi cosa ci sarebbe di blasfemo nel chiamare Maria “regina del Cielo”? Il titolo parla solo del suo eccezionale primato, è l’unica creatura infatti a porsi dire al contempo madre di Dio e sua figlia. Come disse Dante descrivendola: “Vergine madre, figlia del tuo figlio”.
Non sarai anche tu come quei poveretti che vanno in giro dicendo che Maria non può essere chiamata “madre del Cielo” perché la Bibbia dice che questo era anche un titolo di Astarte?
Ma cosa c’entra? Il fatto che ci sia un’attribuzione impropria nel caso di Astarte non ci dice nulla sul caso di Maria.
“Bruciare incenso ai piedi di un'immagine di un "santo" è un atto di idolatria...non molto diverso dal bruciare incenso ai piedi della statua dell' Imperatore.”
Veramente no. Bruciare incensi davanti alla statua dell’imperatore nella religiosità romana equivaleva a sacrificare al genius dell’imperatore, cioè la sua personale divinità tutelare. Sicché i cristiani rifiutavano di fare quel sacrificio perché era un sacrificare ad una divinità pagana ritenuta inesistente.
“Giusto per dire che non esiste una definizione univoca di idolatria su cui siamo tutti d'accordo. I cattolici non si ritengono idolatri tenendo conto della loro definizione di idolatria...che non è certo l'unica...e dalla mia prospettiva religiosa non è certo biblica. Per me è importante la definizione biblica di idolatria”
Non puoi trovare una definizione biblica di idolatria, perché questa parola italiana non esiste. Al massimo potresti trovare, sempre che si riesci, la definizione di una parola ebraica che noi poi in italiano traduciamo con idolatria, ma ciò non ti sarebbe di alcun beneficio perché dovremmo continuare a discutere di quanto la traduzione “idolatria” rispecchi pienamente o meno l’originale ebraico. Queste sottigliezze sfuggono ai più, che trattano le scienze bibliche con un sempliciottismo sconvolgente.


Per Anna

“e quando si rivolge alle statue dei cosiddetti Santi?


Idolatria è a mio avviso qualcosa di molto più complesso del semplice atto di venerazione nei confronti di una statua quale può essere accendere un cero.

c'è anche un'altra forma di idolatria se non erro, l'eccessiva venerazione dei santi (anche senza immagini) visti come artefici di un miracolo e non come tramite della volontà di Dio di concedere il "miracolo"”
Tale concetto è estraneo al cattolicesimo. Dio fa i miracoli, i santi intercedono e chiedono a Dio i miracoli, sicché chi creda che il è il santo stesso ad operare il miracolo, e non Dio che opera attraverso di lui, non pensa in maniera cattolica.
“Senza contare che nessuno può affermare con assoluta certezza che un uomo fatto santo da altri uomini sia davvero Santo anche agli occhi di Dio. “
Dubito che Dio possa offendersi di un ipotetico errore di attribuzione della santità, perché vedrebbe che il credente era in buona fede. Ed inoltre, la definizione della santità è una di quelle cose che per la Chiesa sono irreformabili.

Detta così allora, come catechesi visiva dovrebbe bastare un tramonto, le onde del mare che si infrangono sugli scogli o un cielo stellato.



Non vedo quale sia la rilevanza di questa argomentazione. Dire che osservare il Creato è una catechesi, non esclude altre forme di catechesi. Perché mai osservare il creato, o dire che esso rispecchia Dio, dovrebbe escludere altre vie di preghiera e catechesi?
“Dal mio punto di vista (e non solo dal mio) inginocchiarsi, accendere ceri, portare in processione o offrire ex voto a una statua sono atti di idolatria”
Non s’è ancora capito perché, visto che è stato spiegato che tali atti sono concepiti come rivolti verso il prototipo e non verso l’effigie materiale. Mi sembrate un tantino limitati nel vostro non saper andare oltre le apparenze che vi fornisce la vista, restii come siete ad indagare i pensieri.


Per Titano
“Chissà.
La fede senza agganci sensoriali non può essere caratterizzata da una maggiore purezza?”
Io invece penso che una fede più adulta sia quella caratterizzata da chi sa usare anche le immagini senza cadere in idolatria, proprio perché inginocchiandosi davanti ad una statua sa che non si sta inginocchiando alla statua, bensì al suo prototipo. Mi sembra invece che chi vuol togliere le immagini sia ad uno stadio infantile della rivelazione, nel senso che occorre togliergli gli oggetti potenzialmente pericolosi perché è incapace di usarli senza farsi male. Se gli Ebrei avevano bisogno che gli si togliessero le immagini perché i popoli pagani vicini le adoravano, pare che voi siate rimasti a quello stadio, col bisogno che vi si tolgano gli oggetti affilati dalle mani, che in realtà sono utilissimi, perché altrimenti non sapreste gestirli (VOI, non gli adulti, che invece li usano senza problemi).

Se non permettete che vi sia dissenso e neanche vedute diverse, non necessariamente sbagliate perché sganciate dal Catechismo, in cosa differite dai TdG che ti disassociano perché hai "osato" dissentire? Pian piano ritorneremo alla "santa" inquisizione?”
Io sto rispondendo a chi critica i cattolici. Se qualcuno vuol fare a meno delle immagini, ma rinunzia all’accusa di idolatria verso i cattolici, per me può fare quello che gli pare. Pare però che chi è contro le immagini ritenga idolatra usarle, e dunque confutarli è un dovere.

Per Adelfos
“Conseguentemente, Dio non può essere rappresentato
visibilmente per mezzo di statue, immagini, ecc.”
Per lo stesso motivo, non se ne dovrebbe neppure poter parlare o scrivere, essendo le lettere dell’alfabeto umane esattamente come i pennelli dei pittori.
Inoltre, la non rappresentabilità divina, ha avuto un notevole punto di svolta rispetto all’Antico Testamento con l’incarnazione del Verbo.
“Prima di tutto, vi sono nella Bibbia esplicite
proibizioni di costruirsi degli. oggetti di culto di
tipo idolatrico: "Non ti fare scultura alcuna delle
cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o
nelle acque sotto la terra; non ti prostrare a tali
cose e non servir 1oro" (Esodo 2}z4r5). La stessa
proibizione è ribadita più o meno negli stessi termini
in Deuteronomio 5:8,9. Tuttavia in Deuteronomio 4:15
segg. si lascia chiaramente intendere che tra gli es-
seri che non si devono rappresentare visibilmente' bi-
sogna includere soprattutto lo stesso Jahweh: "Siccome
non vedeste alcuna figura il giorno che Jahweh (l'E-
terno) vi parlò in Horeb, in mezzo al fuoco, vegliate
diligentemente sulle anime vostre, affinché non vi
corrompiate e vi facciate qualche immagine scolpita
la rappresentazione di qualche idolo la figura di un
uomo o di una donna, la figura di una animale tra
quelli che sono sulla terra, la figura di un uccello
che vola nei cieli, la figura di una bestia che stri-
scia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle
acque sotto la terra; ed anche affinchè, alzando gli
occhi al cielo e vedendo il sole, la luna 1e stelle
tutto I'esercito celeste, tu non sia tratto a pro-
strarti davanti a quelle cose e ad offrir loro un cul-
to."”
Ma guarda che io non ho alcun dubbio sul fatto che questi testi proibiscano la rappresentazione di YHWH, il problema come dicevo è che per capire un comando, occorre vedere chi ne sono i ricettori. Proibire di fare un idolo, implica che prima occorra sapere cos’è un idolo e a che cosa serva, al fine di capire perché YHWH se ne dispiaccia. Altrimenti sarebbe come prendere alcune leggi degli Stati europei che proibivano le trasfusioni di sangue, per la banalissima ragione che prima di scoprire i gruppi sanguinei alcuni medici trasfondevano a caso uccidendo la gente, e pretendere che valgano ancora oggi, dove invece l’ente “trasfusione” è notevolmente cambiato grazie al fatto che una volta erano mortali, oggi salvano la vita.
Così, per capire come mai YHWH proibisca idoli, come del resto per capire qualsiasi altro comandamento della legge mosaica, occorre vedere cosa significavano quei comandamenti. E si badi che qui non si tratta di dire che ci sono parti della Bibbia sbagliate, si tratta di dire invece capire che una norma era giustissima per allora proprio perché dettata da alcune condizioni di contingenza storica in cui si trovava il popolo ebraico, ma non avrebbe più senso oggi. Molti infatti liquidano semplicemente tutta la legge mosaica dicendo che come cristiani non ci riguarda, e in questa purga finisce dunque anche il comando delle immagini, io invece preferisco analizzare i precetti che a senso tenere e quelli che ha senso scartare in base ad un’analisi caso per caso. In questo caso s’è già detto che l’idolo nel Vicino Oriente è considerato non solo la riproduzione della divinità, ma il suo ricettacolo, tanto che il Dio viene visto abitare nella statua. L’idolo è per l’appunto il dio fatto pietra. YHWH conoscendo l’inclinazione all’idolatria degli Ebrei, che cadevano continuamente soggetti alla tentazione del paganesimo dei popoli vicini, applica qui una misura precauzionale. Sicché nel Vicino Oriente si offriva culto alla statua in sé, allora, proprio perché questa era la funzione delle statue, YHWH logicamente vieta di farsi statue di sé medesimo o di altro. Ma questo divieto, che dipende dalla situazione dell’uso delle statue nei popoli confinanti con Israele, non ha ragion d’essere oggi. Esattamente come se le autorità lanciassero un allarme dicendo che non bisogna bere l’acqua perché c’è dell’antrace nell’acquedotto pubblico, non avrebbe senso continuare ad eseguire questo comando, allora correttissimo, ma che dipendeva unicamente dalla presenza dell’antrace. Similmente, la proibizione delle statue nella Bibbia dipende dall’idologia circa le statue come ricettacolo del Dio nel Vicino Oriente, e non ha senso nei giorni odierni.
Ribadisco poi che nella Rivelazione biblica YHWH l’irrappresentabile s’è fatto uomo, divenendo dunque visibile, sicché Gesù può dire “chi vede me vede il Padre”( Gv 10,15), e ciò ha reso obsoleta la motivazione secondo cui Dio era irrappresentabile perché non ci si è mai mostrato.
“ Insomma, il Creatore non dev’essere confuso con
le creature, non deve e non può essere "intrappolato"
dalle "definizioni" umane: gli ebrei del 'vitello di
oro" (Esodo 32) volevano un Dio che si potesse vedere
e toccare, cioè un dio a 1oro disposizion”
Che è per l’appunto quanto sto dicendo. Gli Ebrei, a causa delle pratiche e dell’esempio dei popoli vicini, non erano in grado di distinguere tra Dio e la statua, e, come dice bene l’autore, volevano un dio che si potesse toccare, proprio perché finivano per credere che la statua stessa fosse dio o comunque la sua abitazione. Giustamente YHWH, poiché facendo statue gli israeliti avrebbero pensato di poterlo toccare all'interno di quei simulacri, proibì tale tipo di arte a causa della loro debolezza.
Nulla di tutto ciò ha però senso oggi, dove nessuno toccando una statua pensa di toccare Dio: semplicemente la cultura è cambiata anni luce.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Naaman
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Messaggio da Naaman »

MauriF ha scritto:Ma Naaman, guarda che il tuo caro Maimonide te ne direbbe di cotte e di crude anche sul Gesù dei vangeli...e tu non saresti d'accordo.
Ti basterebbe leggere cosa scrive il rabbino Jacob Neusner relativamente al nostro Signore.
Sei completamente in errore. Ma andiamo per "ordine". Tu presumi, e andrebbe capito su quali basi :boh: , che Maimonide me ne direbbe di cotte e di crude sul Gesù dei vangeli. Innanzitutto si dovrebbe capire se i presunti pareri "negativi" sul Nazareno di Maimonide nascano effettivamente sulla base di uno studio dei vangeli o piuttosto dallo studio del Gesù della fede cattolica. Naturalmente tu da cattolico non sarai d'accordo...ma il problema della non coincidenza del Gesù della fede cattolica e del Gesù dei vangeli è una cosa reale e dibattuta da secoli...io che considero i vangeli anche come autorevoli fonti storiche (e ti ricordo che gli storici essenzialmente si basano sui vangeli..specialmente i sinottici...quando tentano di ricostruire la figura storica di Gesù) mi sembra oltremodo ovvio che il Gesù storico, il Gesù dei vangeli non è lo stesso Gesù della fede cattolica: anzi sono addirittura antitetici. Verrebbe dunque da chiedersi se quando Maimonide me ne dice di "cotte e di crude" come dici tu su Gesù...ha realmente in mente il Gesù storico che conosco io o il Gesù della fede cattolica? Se infatti Maimonide avesse in mente il Gesù della fede cattolica sarei ovviamente d'accordo con lui!!! Mi citi Neusner...e con questo? Il fatto è che ti sfugge che non esiste un "dogma" ebraico su Gesù! Anch'io posso citarti rabbini ebrei ortodossi moderni e non solo che sostengono che per un ebreo ortodosso credere che Gesù sia il Messia e seguire il suo insegnamento non confligge con la Torah.....ma che ciò che confligge con la Torah è diventare un trinitario idolatra che smette di osservare i precetti della Torah...cosa che per la cronaca Gesù non ha mai insegnato nè preteso dai suoi discepoli! Ti riporto a titolo di esempio il parere di un Rabbino ortodosso inglese. Rabbi David Rosen contends that it is possible to believe that Jesus is the Messiah and still be Jewish. However, "if a person believes that Jesus is divine, that he is part of the Holy Trinity, and that salvation comes through belief in Jesus, then these beliefs are incompatible with Judaism. [...]". Francamente non saprei dirti se effettivamente Maimonide si sia premurato di studiare i vangeli...però posso dirti che un altro autorevole rabbino, Rabbi Emden, si dedicò allo studio di Paolo e dei vangeli ed ebbe a dire riguardo a Gesù: It is therefore a habitual saying of mine (not as a hypocritical flatterer, G-d forbid, for I am of the faithful believers of Israel, and I know full well that the remnant of Israel will not speak falsehood, nor will their mouths contain a deceitful tongue) that the Nazarene brought about a double kindness in the world. On the one hand, he strengthened the Torah of Moses majestically, as mentioned earlier, and not one of our Sages spoke out more emphatically concerning the immutability of the Torah. And on the other hand, he did much good for the Gentiles (provided they do not turn about his intent as they please, as some foolish ones have done because they did not fully understand the intent of the authors of the Gospels. I have recently seen someone publish a book, and he had no idea about what he was writing. For if he had understood the subject, he would have kept his silence and not wasted the paper and ink. There are also found among us foolish scholars who know not their right from their left in the Written and Oral Torahs and cause the people to err with their pompous pronouncements. But there are true scholars among the Christians, just as there are the chosen few among Torah scholars; and there are few of the truly great.) by doing away with idolatry and removing the images from their midst".
Maimonide sulla base della rivelazione ovvero sulla base della Torah e dell'halachà da la corretta e biblica definizione di cosa costituisce idolatria, in base a questi parametri Maimonide può correttamente affermare che il culto dei "cristiani" (ovvero dei cattolici) è un culto idolatrico. Anche Rabbi Emden che i vangeli li ha studiati riconosce l'idolatria di certi cristiani e loda invece quei cristiani che hanno "abolito l'idolatria e rimosso le immagini".
MauriF ha scritto:Cavoli m a per capire il concetto biblico lo devi contestualizzare...
Il termine ebraico che indica il divieto di farsi immagini e sculture, poi, fa chiaro riferimento alle FALSE immagini. Proprio perchè l'ebrei NON crede che Gesù Cristo sia D-o Onnipotente fattosi uomo...
Non accetta che quel D-o che, secondo lui, non si è fatto uomo (quindi non si è fatto visibile e tangibile) possa essere rappresentato sotto sembianze umane.
Come vedi caro Maurif la questione è teologica...non c'è nulla da "contestualizzare" e la definizione di idolatria trattandosi in questa sede di una questione teologica non può essere data dal "vocabolario" o dalle "scienze antropologiche". Per la Bibbia farsi un'immagine di D-o ed adorarla pur essendo consapevoli che si tratta di un "prototipo" è idolatria.
polymetis ha scritto:Il problema è proprio questo invece, cioè che ebrei, protestanti, ecc. hanno la stessa nostra definizione di idolatria, ma non conoscendo il significato dei gesti cattolici pensano che tale definizione si applichi al caso cattolico. Ido-latria, come dice l’etimo greca, è l’adorazione di un’immagine. Orbene, il protestante, se vede il cattolico inginocchiarsi davanti ad una statua, crederà, basandosi sulla solo vista esterna, che il cattolico stia adorando la statua. Quello che ignora è che invece il cattolico non si sta affatto inginocchiando alla statua, sebbene lo faccia davanti alla statua, in quanto si inginocchia davanti al suo prototipo.
Sicché è chiaro che la definizione di idolatria è uguale per tutti, cioè adorazione delle immagini, ma alcuni ancora non hanno capito che i cattolici non adorano le immagini, bensì il loro prototipo, e dunque non c’è alcun caso di idolatria. La differenza non sta cioè nella definizione, e il problema è solo nella percezione del protestante che non capisce il gesto del cattolico che sta osservando.
Mi spiace Polymetis ma sei in grave errore: non è affatto vero che ebrei, protestanti e cattolici hanno la stessa definizione di idolatria! Anzi è vero proprio il contrario...e quella da te descritta come adorazione del "prototipo" rientra proprio nella "casistica" di ciò che costituisce idolatria nella Torah scritta e orale e nella tradizione ebraica. Farsi un'immagine di D-o e adorarlo avendo bene in mente che l'immagine scolpita è solo una rappresentazione e non D-o stesso costituisce ugualmente idolatria! Ciò è confermato da fonti bibliche, talmudiche e dalla tradizione ebraica.
The definition of idolatry from a Torah perspective, the definition of idolatry according to original monotheism as represented by the "Noahide Laws" and the faith of Israel, is not limited to the worship of a statue or picture itself, but also includes worship of the Alm-ghty Himself with the use of mediators and/or any artistic representations of G-d. According to this understanding, even if one directs his worship to the Almighty Himself and not to a statue, picture, or some other created thing, but yet he uses a created thing as a representation of the Almighty in order to assist in his worship of the Almighty, this is also considered a form of idolatry. In fact, Maimonides explains in chapter 1 of Hilkhot Avodat Kokhavim (Avoda Zarah) in the Mishneh Torah that this is one of the ways that idolatry began.

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Per Naaman:

Mi pare di avere capito che il motivo per cui chiami idolatri chi si inginocchia davanti ad una statua (ad esempio) è che nella tua personale definizione di idolatria, essa non è affatto un atteggiamento mentale ma invece un atteggiamento fisico. E quindi qualsiasi cosa pensi chi si inginocchia davanti ad una statua, per te è comunque idolatria per il solo fatto di inginocchiarsi. Ne discende che qualunque tizio che si inginocchi davanti a chi non è Dio compie idolatria, ma se è così, perché (come Polymetis ci ha mostrato) esistono nella bibbia casi che non vengono condannati di persone che si inginocchiano davanti ad angeli o ad altre persone che non sono Dio? Se la "definizione biblica" di idolatria fosse quella che intendi tu, un mero comportamento esteriore, quei comportamenti avrebbero dovuto essere SEMPRE condannati.

EDIT:
Naaman ha scritto:Per la Bibbia farsi un'immagine di D-o ed adorarla pur essendo consapevoli che si tratta di un "prototipo" è idolatria.
Primo, non hai inteso cosa significa prototipo... da questa frase sembrerebbe che per te il prototipo è l'immagine stessa, e non il modello originale dell'immagine. Il prototipo di un immagine di gesù è gesù stesso, non il dipinto. Questo è il significato che stiamo dando alla parola prototipo fin dall'inizio. A parte questo, adorare un'immagine di Dio è idolatria anche per un cattolico.

Per Polymetis:
polymetis ha scritto: Ed inoltre, la definizione della santità è una di quelle cose che per la Chiesa sono irreformabili.
Io non so niente di come funzioni la cosa, ma mi sono chiesto una cosa. La chiesa è infallibile quando delibera in questioni di fede riunita in concilio oppure quando il papa parla ex-cathedra, e solo in questi due casi. Ma invece mi pare che i santi non vengano dichiarati attraverso uno di questi due metodi, e se è così, come possono essere dichiarazioni infallibili? Puoi chiarirmi questo punto?
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"Come vedi caro Maurif la questione è teologica...non c'è nulla da "contestualizzare" e la definizione di idolatria trattandosi in questa sede di una questione teologica non può essere data dal "vocabolario" o dalle "scienze antropologiche". Per la Bibbia farsi un'immagine di D-o ed adorarla pur essendo consapevoli che si tratta di un "prototipo" è idolatria."
ma come fai, di grazia, a fare valutazioni teologiche sulla portata e il significato di comandi antico-testamentari senza rifarti all'antropologia religiosa del Vicino oriente antico, al fine di capire i significati degli usi, dei costumi, delle istituzioni?
Tu stesso comunque dimostri non aver capito niente di quello che ho scritto, perché ancora affermi "Per la Bibbia farsi un'immagine di D-o ed adorarla(...)". Ora, per la centesima volta, si dovrà rispondere che nessuno venera o adora statue, perché l'atto di adorazione è mentale, ed è rivolto al prototipo, e non alla statua che c'è davanti a noi. Non si tratta di distinguere il prototipo dalla statua ma poi adorare comunque la statua, si tratta di distinguere il prototipo dalla statua ed adorare solo il prototipo. Come dicevo prima ci si inchina davanti alla statua ma non alla statua...
La tua comprensione di quanto ho detto pare del tutto insufficiente, perché da quello che affermi pare che i cattolici adorino statue, ma siano consapevoli che sono solo copie imperfette. Invece la cosa è ben diversa, e cioè non solo si è consapevoli che sono copie imperfette, ma l'atto di adorazione in sé non è rivolto in alcun modo alla statua, bensì solo al prototipo.
Sempre che tu abbia la stessa difficoltà bambinesca che avevano gli israeliti e i popoli del VIcino Oriente nell'epoca nomade a distinguere il culto alla statua da quello al suo prototipo, ed è per le menti deboli come la tua, incapaci di fare questa distinzione, che Dio ha fatto benissimo a vietare statue agli israeliti di 3000 anni fa. L'unica cosa di cui non ero al corrente è che siffatte forme di mentalità primitiva siano radicate ancora oggi, sicché voi avete bisogno che vi si tolgano le statue altrimenti correreste il rischio di adorarle... Poveri.

"Mi spiace Polymetis ma sei in grave errore: non è affatto vero che ebrei, protestanti e cattolici hanno la stessa definizione di idolatria! Anzi è vero proprio il contrario."
Qui non è la storia che fa difetto, è proprio la logica. Come si fa, se parlo di "pareri ebraici e protestanti" a citare un brano da wikidilettantismo come fonte autorevole, e per giunta pretendere di estendere tale parere ebraico-farisaico alla Torah? Come già detto occorre fare due livelli di discussione, il primo è appurare quale sia il pensiero ebraico contemporaneo (o i vari pensieri ebraici: 2 ebrei, 3 opinioni), il secondo livello è invece indagare quale sia il pensiero biblico. I due livelli non possono essere automaticamente fatti coincidere

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Siegil ha scritto:Per Naaman:

Mi pare di avere capito che il motivo per cui chiami idolatri chi si inginocchia davanti ad una statua (ad esempio) è che nella tua personale definizione di idolatria, essa non è affatto un atteggiamento mentale ma invece un atteggiamento fisico. E quindi qualsiasi cosa pensi chi si inginocchia davanti ad una statua, per te è comunque idolatria per il solo fatto di inginocchiarsi. Ne discende che qualunque tizio che si inginocchi davanti a chi non è D-o compie idolatria, ma se è così, perché (come Polymetis ci ha mostrato) esistono nella bibbia casi che non vengono condannati di persone che si inginocchiano davanti ad angeli o ad altre persone che non sono D-o? Se la "definizione biblica" di idolatria fosse quella che intendi tu, un mero comportamento esteriore, quei comportamenti avrebbero dovuto essere SEMPRE condannati.
Mi sa che devi rileggerti quanto ho riportato perchè mi sembra evidente che non hai capito. Innanzitutto desidero precisare che non è la mia personale definizione di idolatria ma è la definizione biblica di idolatria come spiegata dalla rivelazione biblica ovvero dalla Torah, scritta e orale, dai Profeti e da tutta la tradizione ebraica. Può essere probabilmente che tu non conosca l'inglese...ma nella citazione appena riportata non si fa affatto menzione di un "mero comportamento esteriore". Al contrario! Si parla proprio del concetto espresso da Polymetis del culto delle immagini come "prototipo". Ti riporto nuovamente la citazione ma in italiano...sperando di non fare troppi errori nella mia traduzione dall'inglese!!!

La definizione di idolatria dalla prospettiva della Torah, la definizione di idolatria secondo il monoteismo originale come rappresentato dalle "Leggi Noachidi" e la fede di Israele, non è limitata all'adorazione di una statua o di un'immagine in se stessa, ma include anche l'adorazione dell'Onnipot-nte con l'uso di mediatori e/o qualsiasi rappresentazione artistica di D-o. Secondo questa comprensione, anche se uno indirizza la sua adorazione all' Onnipot-nte stesso e non ad una statua, un'immagine, o qualche altra cosa creata, ma tuttavia egli usa una cosa creata come una rappresentazione dell'Onnipot-nte al fine di aiutarsi nel suo culto dell'Onnipot-nte, anche questa è considerata una forma di idolatria. Infatti, Maimonide spiega nel capitolo 1 delle Hilkhot Avodat Kokhavim (Avoda Zarah) nel Mishneh Torah che questo è uno dei modi che diede inizio all'idolatria. ( http://sagavyah.tripod.com/id91.html" onclick="window.open(this.href);return false; )
Ultima modifica di Naaman il 28/10/2011, 16:52, modificato 4 volte in totale.
Naaman
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Messaggio da Naaman »

polymetis ha scritto:Tu stesso comunque dimostri non aver capito niente di quello che ho scritto, perché ancora affermi "Per la Bibbia farsi un'immagine di D-o ed adorarla(...)". Ora, per la centesima volta, si dovrà rispondere che nessuno venera o adora statue, perché l'atto di adorazione è mentale, ed è rivolto al prototipo, e non alla statua che c'è davanti a noi.
Si Polymetis l'abbiamo capito che l'adorazione è mentalmente rivolta al prototipo...ma ahimè secondo al definizione biblica di idolatria come ci perviene dalla Torah scritta e orale, dai Profeti e dalla tradizione ebraica anche usare una statua nella maniera che tu descrivi è idolatria... Sinteticamente seppure la tua mente è rivolta al "prototipo" e non alla statua...per non incorrere nella definizione biblica ed ebraica di idolatria la statua non può essere usata come "aiuto" nell'adorazione!
Ti ho dimostrato che è del tutto infondata la nozione che vuoi far passare come valida che esiste una definizione univoca di idolatria. La definizione cattolica di idolatria non è e non corrisponde alla definizione biblica ed ebraica dell'idolatria!
virtesto
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Immagini e arte.

Messaggio da virtesto »

Una riflessione che facevo un paio di anni fa appoggiato alla ringhiera del piano rialzato del Louvre di Parigi. Era durante un ponte che toccava tutta l'Europa continentale; forse la Pentecoste. Osservavo tutta la gente che stava entrando ed uscendo al piano terra. Moltissimi giovani di tutta Europa oltre ai soliti asiatici. Riflettevo sul fatto che non si vedevano arabi, cioè musulmani. Ho frequentato quei Paesi molto tempo e li so distinguere bene. Se parlate con un dotto dell'Islam vi dirà che non è vero che loro sono iconoclasti e fa un lungo discorso che lascia il tempo che trova.
Di fatto anche in Afghanistan le famose statue del Buddah sono state polverizzate. La massima espressione d'arte per loro è quella di riprodurre belle grafie, cioè calligrafia, sulle loro moschee. E' un lavoro che richiede manualità artigianale ma non artistica. Lì non c'è arte.

Ecco, il fatto di non avere arti figurative, pittura scultura ecc. mi sembra una grande privazione per lo spirito, per l'intelletto; Si privano di una grande gioia. Si limitano da loro stessi la mente. Chissà, forse le sinapsi del loro cervello sono diverse dalle nostre...

Il fatto che la Chiesa cattolica abbia favorito l'arte figurativa penso abbia influito sull'arte stessa in generale. Non credo sia per caso che la maggior produzione artistica, sia come qualità che come quantità, provenga da Paesi cattolici: Italia, Francia, Spagna; i Fiamminghi famosi, in quel tempo, erano cattolici. Dal mondo anglosassone non vedo pitture o sculture eccelse. Però , se devo scegliere, preferisco una austera e spoglia chiesa del Nord-Europa. Ho sempre in mente uno dei tanti scempi che gli spagnoli fecero a Cuzco in Perù. Sulle fondamenta e parte bassa di muri perimetrali di unas costruzione Inca, fatta quindi di perfetti e squadrati al millimetro blocchi di pietra, ci avevano messo sopra una chiesa in perfetto stile barocco rimpinzata all'interno di tutte le cianfrusaglie possibili in color oro.
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

Io tuttavia non comprendo leggendo questa lunga serie di commenti la ragione di accumunare l'approccio filosofico ebraico alla divinità alle critiche rivolte dai protestanti al culto delle immagini rivolte ai cattolici(quindi di cristiani contro altri cristiani). Ne ho compreso perchè esca fuori l'idea di una tradizione farisaica totalmente distinta dalla legge mosaica, come se queste due prevedessero cose divergenti. Presso la cultura religiosa ebraica (mosaica, farisaica, sadducea, essena, rabbinica che sia) vige la proibizione di farsi immagini e sculture che raffigurino Dio o rappresentino le sue creature per prostarsi loro innanzi, e per servirle.
Qualcuno ha studiato il caso di un profeta, un fariseo o un esseno, un rabbino medioevale che comandasse diversamente?
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Siegil
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Messaggio da Siegil »

Naaman ha scritto: Mi sa che devi rileggerti quanto ho riportato perchè mi sembra evidente che non hai capito. Innanzitutto desidero precisare che non è la mia personale definizione di idolatria ma è la definizione biblica di idolatria come spiegata dalla rivelazione biblica ovvero dalla Torah, scritta e orale, dai Profeti e da tutta la tradizione ebraica. Può essere probabilmente che tu non conosca l'inglese...ma nella citazione appena riportata non si fa affatto menzione di un "mero comportamento esteriore". Al contrario! Si parla proprio del concetto espresso da Polymetis del culto delle immagini come "prototipo". Ti riporto nuovamente la citazione ma in italiano...sperando di non fare troppi errori nella mia traduzione dall'inglese!!!
Sì io in quella parte mi riferivo a quello che avevi detto prima di quel post, che non avevo ancora letto quando ho postato perché mi sono accorto dopo che l'avevi scritto.

Riguardo comunque a quell'ultima parte, che mi hai anche tradotto (ma comunque l'inglese lo capisco bene), si parla effettivamente di idolatria intesa anche come culto di Dio attraverso l'aiuto di cose create. Al che ti posso rispondere in due modi: primo, quella è solo un'interpretazione del concetto di idolatria della Torah, che bisognerebbe discutere se davvero rispecchia il pensiero biblico. In altre parole quello che citi non è la bibbia ma un esegesi della stessa, che non si vede perché dovrebbe rappresentare automaticamente l'interpretazione corretta. Secondo, dato che anche le parole sono cose create dagli uomini, non vedo secondo quale principio bisognerebbe proibire il culto di Dio attraverso immagini o statue e invece accettare quello in base a poesie o preghiere scritte da mano umana.
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Messaggio da Citocromo »

La WTS ha doppiamente torto sull'uso delle immagini. In primo luogo, come ha spiegato perfettamente Polymetis, i cattolici e gli ortodossi non adorano alcuna immagine o idolo, ma usano le immagini o icone come referenti. In secondo luogo, ha torto perchè da un lato dice che Dio odia l'uso di immagini nel culto, dall'altro si è permessa di stampare in milioni di copie l'immagine di Geova. Sì, andate a prendere pagina 16 di Rivelazione... e vedrete che nel canale di comunicazione è presente l'immagine di Geova in trono con tanto di fattezze umane (anche se privo del volto). Poi, ancora, andate a pag. 75 dello stesso libro. Inoltre, non ha raffigurato le mani di Geova che offre il cibo spirituale (le riviste, per intenderci) ai suoi testimoni?
Può giustificarsi, dicendo che le immagini hanno scopo decorativo o altro, ma come si armonizza tutto ciò con il divieto di fare immagini di Geova? Possono rispondere che i tdg non le adorano. Però, anche noi rispondiamo che non adoriamo immagini, statue o idoli. Ed è quanto ha spiegato benissimo Polymetis. Il resto è tutta un'inutile polemica.
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Citocromo ha scritto:La WTS ha doppiamente torto sull'uso delle immagini. In primo luogo, come ha spiegato perfettamente Polymetis, i cattolici e gli ortodossi non adorano alcuna immagine o idolo, ma usano le immagini o icone come referenti. In secondo luogo, ha torto perchè da un lato dice che Dio odia l'uso di immagini nel culto, dall'altro si è permessa di stampare in milioni di copie l'immagine di Geova. Sì, andate a prendere pagina 16 di Rivelazione... e vedrete che nel canale di comunicazione è presente l'immagine di Geova in trono con tanto di fattezze umane (anche se privo del volto). Poi, ancora, andate a pag. 75 dello stesso libro. Inoltre, non ha raffigurato le mani di Geova che offre il cibo spirituale (le riviste, per intenderci) ai suoi testimoni?
Può giustificarsi, dicendo che le immagini hanno scopo decorativo o altro, ma come si armonizza tutto ciò con il divieto di fare immagini di Geova? Possono rispondere che i tdg non le adorano. Però, anche noi rispondiamo che non adoriamo immagini, statue o idoli. Ed è quanto ha spiegato benissimo Polymetis. Il resto è tutta un'inutile polemica.
Aggiungerei che quelle immagini delle pubblicazioni sono un insulto al senso artistico comune, ma tant'è .....
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Cara Gabriella, a p. 30 della w01-02-2009 hanno scritto in una nota in calce: "In alcune Sale del Regno ci sono rappresentazioni artistiche di personaggi biblici. Tuttavia queste sono usate a scopo decorativo e non sono venerate come icone religiose. I testimoni di Geova non pregano né si inginocchiano davanti a queste rappresentazioni."
Invece, quello che fa la cristianità apostata (cattolici e ortodossi) sarebbe questo: "l'uso di idoli, immagini e icone un aspetto importante della loro adorazione" (vedi il medesimo articolo). Quest'ultimo linguaggio genera la confusione che hanno in testa i tdg: noi saremmo adoratori di idoli. Illazioni vere e proprie!
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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Topsy ha scritto:Io tuttavia non comprendo leggendo questa lunga serie di commenti la ragione di accumunare l'approccio filosofico ebraico alla divinità alle critiche rivolte dai protestanti al culto delle immagini rivolte ai cattolici(quindi di cristiani contro altri cristiani). Ne ho compreso perchè esca fuori l'idea di una tradizione farisaica totalmente distinta dalla legge mosaica, come se queste due prevedessero cose divergenti. Presso la cultura religiosa ebraica (mosaica, farisaica, sadducea, essena, rabbinica che sia) vige la proibizione di farsi immagini e sculture che raffigurino Dio o rappresentino le sue creature per prostarsi loro innanzi, e per servirle.
Qualcuno ha studiato il caso di un profeta, un fariseo o un esseno, un rabbino medioevale che comandasse diversamente?
Sono di passaggio.
Giusto il tempo di darti il ben tornata!
Torry
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

Siegil ha scritto: Al che ti posso rispondere in due modi: primo, quella è solo un'interpretazione del concetto di idolatria della Torah, che bisognerebbe discutere se davvero rispecchia il pensiero biblico.
La Torah è il Pentateuco( la Legge Mosaica).
Quanto al pensiero biblico che ha prodotto tutto ciò, non corrisponde a quella di un singolo autore, ma scuole diverse che hanno fatto capo a differenti approcci filosofici ebraici riguardo alla divinità; in nessuna di esse è stato comandato di prestare culto ad immagini e sculture per tutta una serie di ragioni religiose, sociali, storiche, morali, che non necessariamente il cattolicesimo condivide. Ci troviamo a due sistemi di credenze che alimentano una idea della divinità e delle forme di culto annesse divergenti.


Secondo, dato che anche le parole sono cose create dagli uomini, non vedo secondo quale principio bisognerebbe proibire il culto di Dio attraverso immagini o statue e invece accettare quello in base a poesie o preghiere scritte da mano umana.
In ambito ebraico(beninteso) l'uno è permesso e l'altro proibito. Poichè la parola è il modo attraverso cui Dio si è manifestato e comunicato agli ebrei (teofonia), l'altro(culto delle immagini) invece è ciò che Dio ha esplicitamente proibito.
Naaman
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Messaggio da Naaman »

Siegil ha scritto:Riguardo comunque a quell'ultima parte, che mi hai anche tradotto (ma comunque l'inglese lo capisco bene), si parla effettivamente di idolatria intesa anche come culto di D-o attraverso l'aiuto di cose create.
Eh...
Siegil ha scritto:Al che ti posso rispondere in due modi: primo, quella è solo un'interpretazione del concetto di idolatria della Torah, che bisognerebbe discutere se davvero rispecchia il pensiero biblico.
Questa tua risposta ammette quantomeno implicitamente un fatto importantissimo che Polymetis ha cercato di negare: ovvero non esiste una definizione univoca di idolatria. Per cui come dicevo in qualche post precedente non si è affatto dimostrato che il culto cattolico delle immagini non sia idolatria...ma al limite si è "dimostrato" che il culto cattolico delle immagini non è idolatria secondo la definizione che lo stesso cattolicesimo da dell'idolatria. La definizione cattolica di idolatria non è la definizione biblica ed ebraica di idolatria. Ed ovviamente rimando al mittente la tua osservazione: quella cattolica "è solo un'interpretazione del concetto di idolatria della Bibbia, che bisognerebbe discutere se davvero rispecchia il pensiero biblico". Ovviamente io sostengo che il concetto cattolico di idolatria confligge seriamente e gravemente col concetto biblico di idolatria.
Siegil ha scritto:quello che citi non è la bibbia ma un esegesi della stessa, che non si vede perché dovrebbe rappresentare automaticamente l'interpretazione corretta.
Beh non è del tutto esatto. In realtà c'è un espresso divieto biblico non solo di farsi un'immagine di falsi "dei" ma anche di farsi un'immagine di D-o. In ogni caso ammesso e non concesso che quello che cito "non è la Bibbia ma un esegesi della stessa" ti risponderò con le tue stesse parole: "non si vede perchè l'esegesi cattolica dovrebbe rappresentare automaticamente quella corretta".
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Siegil
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Messaggio da Siegil »

Ma infatti io non nego che la mia interpretazione della bibbia sia "solo quella della chiesa cattolica". Però tu stai tentando di confutare l'interpretazione cattolica presentandomi quella che è solo un'altra interpretazione, quella ebraica (e magari nemmeno di tutti gli ebrei ma solo di una parte). In questo modo non confuti un bel niente... Tu stesso hai appena scritto che "La definizione cattolica di idolatria non è la definizione biblica ed ebraica di idolatria", ed è proprio questo il tuo errore: stai identificando il pensiero biblico con quello ebraico, senza argomentare questa identificazione, e quindi deduci che il pensiero biblico non è il pensiero cattolico. Io al contrario ti potrei dire che il pensiero biblico è quello cattolico e perciò il pensiero ebraico che hai presentato non è quello biblico.

In definitiva io e te possiamo anche avere diverse interpretazioni del concetto di idolatria, ma tu non mi puoi dire che il pensiero biblico, e quindi di Dio, afferma che i cattolici sono idolatri. Puoi dire che secondo te è così, o che è così secondo la personalissima interpretazione ebraica che hai citato. Per cercare di oggettivizzare la cosa però, e convincermi che i cattolici siano effettivamente idolatri in senso biblico, non potresti fermarti lì, ma dovresti dimostrarmi che l'interpretazione che hai esposto sia effettivamente quella biblica, o che almeno sia un'interpretazione biblica molto più sensata di quella cattolica.

Quello che tu stai facendo sarebbe come dire ad un cattolico "ma guarda che gesù non è Dio, ed infatti a dimostrazione di questo fatto ti posso mostrare questa citazione del pensiero dei testimoni di geova". Non ha senso, non ti puoi fermare lì. Dovresti anche mostrarmi perché quella citazione del pensiero dei TdG si può identificare col pensiero biblico, o comunque mostrarmi che ha molto più senso dell'interpretazione cattolica.

Inoltre, dulcis in fundo, può non essere automaticamente sensato usare l'ebraismo come metro del cristianesimo, perché ci sono profonde differenze ed in particolare il cristianesimo è un ebraismo che si è evoluto in un certo modo. In particolare la non rappresentabilità di Dio, ad esempio, è giustificatissima nell'ebraismo, ma potrebbe non esserlo altrettanto nel cristianesimo, dato che appunto i cristiani credono che Dio si sia fatto uomo e quindi abbia assunto una forma rappresentabile. Ma ci sono anche aspetti molto più banali, come ad esempio la circoncisione: la bibbia la comanda, ma il cristianesimo scioglie i credenti dall'osservare questa regola della legge. Per cui, dire ad un cattolico che si deve circoncidere perché lo dice la bibbia non ha senso. Questo anzi è un caso anche più eclatante, se vogliamo, perché mentre prima cattolici e (quantomeno alcuni) ebrei sono in disaccordo sul concetto di idolatria che la bibbia proibisce, in questo caso tutti e due i gruppi sarebbero d'accordo sul fatto che l'antico testamento comandi la circoncisione, ma semplicemente i cristiani non credono che la cosa si applichi più a loro.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Per Naaman
“Si Polymetis l'abbiamo capito che l'adorazione è mentalmente rivolta al prototipo...ma ahimè secondo al definizione biblica di idolatria come ci perviene dalla Torah scritta e orale, dai Profeti e dalla tradizione ebraica anche usare una statua nella maniera che tu descrivi è idolatria.”
Sarà ben difficile trovare nella Bibbia la definizione di cosa sia l’idolatria, visto che questa parola è italiana e non compare né potrebbe comparire nella Bibbia ebraica. Stai confondendo tre problemi. Un problema è stabilire quali culti consenta la Bibbia, il secondo problema è il parere della storia dell’esegesi ebraica in merito, il terzo problema è cosa sia l’idolatria. Infatti come dicevo non esiste la parola “idolatria” in ebraico biblico, che è un concetto mutuato dal lessico filosofico greco, la tradizione giudaica parla di “avodà zarà”, la cui esatta traduzione è "culto straniero". Bisogna stare attenti due a fare delle illecite sovrapposizioni tra sfere semantiche di una parola della lingua italiana (idolatria), e la sfera semantica dell’ “avodà zarà”.
La Bibbia non parla di “idolatria”, perché questa parola indica “l’adorazione dell’immagine” (eidolon=immagine latreia=adorazione), e non ha corrispondenti in ebraico biblico.
Se ci chiediamo invece se l’uso di immagini nel culto sia ““avodà zarà” (culto straniero), la risposta è sì, ma per la banale ragione che, non usando gli ebrei tale pratica, essa si configura automaticamente come straniera.
Non esiste dunque una definizione biblica di idolatria (concetto senza corrispondenti, e che è tipico delle lingue che l’hanno mutuato dal greco).
Possiamo ora chiederci se e dove la Bibbia esamini il caso del tipo di iconodulia presente casa cattolica. La risposta è che non ne tratta mai, proprio perché le immagini sono evitate a priori al fine di evitare che gli israeliti identifichino l’idolo come un ricettacolo del dio. La Bibbia non prende cioè in considerazione il caso dell’atteggiamento da me descritto circa l’iconodulia nicena, e chi parla di una condanna biblica delle immagini anche come ausilio del culto, dovrebbe documentarlo. Al massimo si potrà documentare che gli ebrei non sono mai ricorsi ad immagini per il culto né si sono inginocchiati ad esse, ma non si vede come questo possa dimostrare che esiste una proibizione biblica di fare una cosa del genere. Non confondiamo dunque i problemi.
“Ti ho dimostrato che è del tutto infondata la nozione che vuoi far passare come valida che esiste una definizione univoca di idolatria.”
La definizione invece è unica, e deriva dalla parola stessa “ido-latria”(adorazione dell’immagine), non esiste alcuna trattazione dell’idolatria nella Bibbia, perché non esiste neppure il corrispettivo del concetto.

La definizione cattolica di idolatria non è e non corrisponde alla definizione biblica ed ebraica dell'idolatria!”
Si dovrà invece dire che la nozione di “idolatria” è un prodotto delle lingue non semitiche, e che come tale è addirittura inutile cercarne una definizione alternativa nella Bibbia, perché tale concetto non esiste proprio.
“ Ed ovviamente rimando al mittente la tua osservazione: quella cattolica "è solo un'interpretazione del concetto di idolatria della Bibbia, che bisognerebbe discutere se davvero rispecchia il pensiero biblico"”
Il problema è un altro. La definizione biblica di idolatria non esiste, perché non esiste né la parola né il concetto. Sicché tutto ciò che possiamo fare è valutare se il cattolicesimo sia idolatra rispetto al significato ITALIANO (e non meramente cattolico!) del termine. La discussione poi si potrà eventualmente allargare ad altri concetti, valutando l’estensione semantica delle parole partendo esclusivamente dalle lingue originali, perché non esistono parole perfettamente sovrapponibili tra una lingua e l’altra.
“Beh non è del tutto esatto. In realtà c'è un espresso divieto biblico non solo di farsi un'immagine di falsi "dei" ma anche di farsi un'immagine di D-o.”
Il che, come s’è già visto, dipende dal fatto che i popoli del Vicino Oriente fatto un idolo iniziavano a credere che fosse una concretizzazione materiale del Dio, e dunque, poiché abitava in esso, doveva godere di un culto. Dio giustamente, come precauzione pedagogica contro questa degenerazione, vieta le statue, ma ciò dipende dal significato che le statue avevano a quel tempo. Non esisteva mica l’art pour l’art.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Per Naaman


Guarda che il buon Poly. lo sa benissimo che i cattolici sono degli "Idolatri".
Ma non pensare di riuscire a farglielo ammettere. Lui potrebbe tranquillamente dimostrarti che non esisti nemmeno tu!
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Guarda che il buon Poly. lo sa benissimo che i cattolici sono degli "Idolatri".
Ma non pensare di riuscire a farglielo ammettere. Lui potrebbe tranquillamente dimostrarti che non esisti nemmeno tu!
Che argomentazione profonda! Mi sfugge però quali ragioni la sosterrebbero.

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