Gesù e l'adultera

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Forse, se dimentichi quanto scritto sul modo di creare l'uomo e pensi ad una evoluzione in cui ci è stato dato non la perfezione, ma l'intelletto, le cose ti sembreranno più chiare.
L'uomo è, sulla terra, l'unica specie che cerca o rinnega (ma per rinnegarlo deve avere una qualche idea di cosa rinnegare) qualcosa di trascendentale.
Tutti, dall'uomo più evoluto al primitivo, tutti hanno sentito il bisogno di quel qualcosa.
Dunque, non è colpa di Dio la nostra imperfezione, ma, per chi ha e pratica fede, è consentito di raggiungerlo.
E' un discorso semplicistico il mio, non saprei spiegarmi altrimenti, ma se smettiamo di incolpare il nostro fattore per come siamo fatti, forse possiamo apprezzare la grazia che ci ha donato a prescindere.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Relativista anche il tuo punto di vista così come quello di Mario.
Credere ad ogni costo che siamo stati creati da un dio benevolo. Credere che dobbiamo a lui la nostra vita. Credere che la bibbia sia più che un lunghissimo libro.. Tutti punti di vista che di assoluto non hanno nulla. Anzi, basta guardare il mondo da fuori e notare come ognuno di noi ha un dio tutto suo. Ogni religione dice di essere quella giusta. Ogni religione dice d'avere il libro sacro.
Se solo ci soffermassimo un attimo a chiederci perché questo modo di vedere le cose di reitera in tutto il mondo ma in maniera così diversa forse non scarteremmo così a prescindere la possibilità che questo dio ce lo siamo inventati noi a nostra immagine e sominglianza piuttosto che viceversa.
Tra l'altro credere nel dio biblico e credere che eravamo già imperfetti alla creazione (mortali e privi della gloria di dio) è una contraddizione che va contro la bibbia stessa. Non è un intendimento geovista la perdita dello status di perfezione. E' un caposaldo del libro biblico. Se poi avete trovato il modo di farvi andare bene in questo modo le contraddizioni che un uomo ha involontariamente inserito sotto forma di dio, inventandoselo, che ben venga. Ma trovo stolto uscire dalla wts dopo aver raggiunto quel certo grado di critica e gettarlo al vento passando da una fede ad un altra.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Interessante il tuo pensiero e la riflessione sulle sinapsi, che una volta uscite dal tunnel dell' indottrinamento geovista, restano disorientate, aggiungo non so per quanto tempo, naturalmente parlo delle mie!
Ho una confusione mentale pazzesca, difendo il Dio di tutta la bibbia, reminiscenze geoviste, ma effettivamente non so rispondere ad aqvarius quando mi parla della "tassa sulla tassa" riferendosi a Dio che prima ci impone l' imperfezione e poi ci condanna quando pecchiamo perchè geneticamente imperfetti. Non so spiegare perchè soffriamo, la credenza geovista della contesa universale mi sembra sempliciotta e degna della trama di un film commerciale con : il buono , il cattivo e gli ignari che devono parteggiare per l' uno o per l' altro, pena la morte. Insomma non so nemmeno cosa credere: Woody Allen disse : "non so se Dio esiste, ma se esiste : spero abbia una buona scusa."
Il problema all'interno dei tdg è che prevengono le eventuali domande dando le loro risposte in anticipo.
In questa maniera di solito la persona non ha neanche il tempo per soffermarsi su determinate questioni come quella da te sollevata, ci si accontenta di quello che preventivamente ci hanno insegnato, per poi non poter permettersi di avere più dubbi, altrimenti alla fine saremmo fuori, quindi è inutile fare ricerche tanto a che servirebbe pensarla diversamente, se poi quello che dobbiamo insegnare è quello che dice il CD?
L'argomento contesa universale ad esempio è legato al concetto di eternità e predestinazione di Dio.
Studia prima questo e tutto sarà consequenziale, "l'onniscienza a intermittenza" nella quale il tdg crede nei riguardi di Geova è un'assurdità, perchè o Dio è onnisciente o non lo è, la via di mezzo non ha senso, se Dio è onnisciente lo è punto, lo è "costituzionalmente" fa parte della sua natura esserlo.
Questo apre altre serie di domande come ad esempio quello della responsabilità che avrebbe essendo tale, ma andremmo fuori tema.
Il mio consiglio è quello di ricominciare daccapo studiando le risposte che altre religioni danno ad ogni problema o domanda, poi saremmo noi a scegliere quella che più ci sembra migliore.

Ciao
Mario
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Il mio consiglio è quello di ricominciare daccapo studiando le risposte che altre religioni danno ad ogni problema o domanda, poi saremmo noi a scegliere quella che più ci sembra migliore
L'importante è essere felici :)
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Aquarivs ha scritto:
Il mio consiglio è quello di ricominciare daccapo studiando le risposte che altre religioni danno ad ogni problema o domanda, poi saremmo noi a scegliere quella che più ci sembra migliore
L'importante è essere felici :)
Sicuramente, ma è importante anche continuare a farsi domande... il rischio dell'ateismo può essere proprio questo.
Ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Aquarivs ha scritto:
Il mio consiglio è quello di ricominciare daccapo studiando le risposte che altre religioni danno ad ogni problema o domanda, poi saremmo noi a scegliere quella che più ci sembra migliore
L'importante è essere felici :)
Gli americani, questo concetto, l'hanno inserito nelle loro costituzione, quindi non è del tutto aleatorio.
La fede è un bisogno, io posso sentirlo come tale, mentre altri lo ritengono un limite, ma non è un problema, se comunque ci consente di dialogare.
Gabriella
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Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Chi ti dice che io non mi faccia domande? Anzi, è proprio l'ateo che va al di là delle domande. L'ateo vero, non l'ozioso che non ha voglia di credere in nulla.
Piuttosto quando tu ti poni una domanda e giungi alla tua conclusione, l'ateo non si ferma lì con te, ma va oltre, indaga, critica, deduce, sospetta.. E quello che faccio io. Non mi basta sapere che una deteriminata cosa è POSSIBILE perché a questo mondo troppe cose sono possibili per essere uniche. Quindi al di là della possibilità che dio esista o che dio ci ha creati come siamo o che dio sia cambiato, comprendo e vado oltre. Credo sia più saggio giungere alla fede solo dopo aver consumato ogni grammo di intelletto alla ricerca. Dopo, crederò.
La fede è un bisogno, io posso sentirlo come tale, mentre altri lo ritengono un limite, ma non è un problema, se comunque ci consente di dialogare.
Concordo. Ma occorre un uomo di fede aperto di mente ed un uomo di mente aperto alla fede.
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

Per quello che vale, anche io trovo questo topic interessante. Ed è scontato che ogni utente nei suoi interventi ci metta parte delle sue esperienze personali. Avendo atei in famiglia, ascolto spesso le medesime considerazioni; in pratica l'ateo nega ciò che il credente afferma. E spesso la lettura del Testo Sacro serve ad entrambi per confermare le loro rispettive convinzioni, sebbene in direzione diammetralmente opposta. Conoscere quale sia l'insieme di fattori che danno forma e concretezza a tali convinzioni non è affar mio, riguardono l'intimo di ciascuno. I miei inviti difatti non mirano a trasformare i non credenti, in credenti; la cosa in fin dei conti risulterebbe piuttosto paradossale dato che la sottoscritta è un punto di domanda ambulante.
Non c'è giorno della settimana che non legga della Torah (l'AT) non c'è giorno che non apprenda qualcosa di nuovo, non c'è giorno che non modifichi il mio pensiero riguardo ad un dato argomento, e questa cosa che ritengo affascinante, mi stimola...temo si sia creata una sorta di "dipendenza", che non mi costa nulla in termini di danaro e di salute; insomma, in termini economici qualcosina mi costa, l' approfondimento dell'ebraico biblico e i miei viaggi in Israele, comportano qualche sacrificio, qualche rinunzia...ma regalano anche tanta soddisfazione. Non vi potrei più rinunciare. Tuttavia nel profondo, resto fondamentalmente "agnostica".
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