Libro "Il diluvio universale"

Un'analisi delle affermazioni della Watchtower in contrasto con i fatti scientifici accertati

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nello80
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Libro "Il diluvio universale"

Messaggio da nello80 »

Rovistano nei cassetti ho trovato questo libro caduto nel dimenticatoio il quale non è stato mai letto:
IL DILUVIO UNIVERSALE TRA MITO E SCIENZA
AZZURA EDITRICE
NELLA PREFAZIONE C'É SCRITTO: A CURA DEL PROF. FERDINANDO CATALANO

Se non sbaglio, l'AZZURRA EDITRICE è di un tdg, e anche Catalano se non ricordo male dovrebbe essere un tdg
Cmq, qualcuno di voi conosce il libro in questione?
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Achille
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Messaggio da Achille »

Libro scritto e stampato da TdG.
Il fatto che nessuno conosca questo libro al di fuori del "loro" mondo" dimostra quanto i suoi contenuti siano scientificamente fondati...
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Nello, sei in una fase che ho gia passato diversi anni fa, cercare prove per sostenere un certo tipo di fede, una tipologia di fede direi infantile, nello stesso piatto in cui hai mangiato per una vita, non arricchisce di certo il tuo senso critico... è come se cercassi la conferma che la terra sia piatta studiando il libro dell'autore di questa bizzarra tesi, c'è un mondo intero che puoi scoprire, tu sei molto di più di questo, ma devi crederci tu per primo, hai solo paura, ed è una cosa umana e comprensibile, il castello che ti hanno costruito intorno può essere abbattuto, rimarrai nudo, ma quello che costruirai sarà solo tuo e di nessun altro, non rimanere ancorato a mamma WTS, è uno spreco di neuroni ed un insulto all'intelligenza umana credimi.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da Mario70 »

Achille Lorenzi ha scritto:Libro scritto e stampato da TdG.
Il fatto che nessuno conosca questo libro al di fuori del "loro" mondo" dimostra quanto i suoi contenuti siano scientificamente fondati...
Veramente questi libri non li conoscono neanche i tdg, tranne alcune decine che frequentano il loro forum non ufficiale...
La stragrande maggioranza dei tdg non ha bisogno di leggere libri di questi improvvisati apologeti, hanno a mala pena il tempo di studiare le riviste e i libri che mamma WTS ha scritto per loro e sappiamo bene che i dubbi non devono esistere...
"Conosco" l'autore di questo libro, quando penso a come sia possibile che persone che arrivano a studiare determinate cose, riescano a chiudere la mente quando ricevono determinate informazioni, rimango sbalordito, ma come gia detto la paura di rischiare di perdere tutto, fa fare questo e molto altro ancora!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Visto anche l'occasione della festa dei defunti, che ricorre il 2 novembre, faccio notare questa cosa che asserisce la WT. (penso che molti di voi hanno già sentito parlare)
(TNM Genesi 7:11, 12) 11 Nel seicentesimo anno della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno tutte le sorgenti delle vaste acque dell’abisso si ruppero e le cateratte dei cieli si aprirono. 12 E sulla terra piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti.
*** w03 15/5 pp. 4-5 Il giornale di bordo di Noè è importante per noi? ***
Noè divise l’anno in 12 mesi di 30 giorni ciascuno. Anticamente il primo mese dell’anno cominciava verso la metà dell’attuale mese di settembre. Le acque del Diluvio cominciarono a cadere “nel secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese” e continuarono a cadere per 40 giorni e 40 notti durante i mesi di novembre e dicembre del 2370 a.E.V.
*** it-1 p. 696 Diluvio ***
Un altro autore osserva: “Questa festa [la commemorazione dei defunti] è celebrata da tutti più o meno lo stesso giorno in cui secondo il racconto di Mosè ebbe luogo il Diluvio, e cioè il diciassettesimo giorno del secondo mese, il mese che all’incirca corrisponde al nostro novembre”. (J. Garnier, The Worship of the Dead, Londra, 1904, p. 4) L’interessante è che la Bibbia riferisce che il Diluvio iniziò “nel secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese”. (Ge 7:11) Quel “secondo mese” corrisponde nel nostro calendario alla seconda metà di ottobre e all’inizio di novembre.
Quindi il secondo mese cominciava il 15 ottobre, aggiungendo 17 giorni, e considerando che i mesi erano tutti di 30 giorni, si arriva al 2 novembre.

Quindi secondo la WT il diluvio sarebbe avvenuto il 2 novembre dell'anno 2370 a.E.V.

Infatti, sempre secondo la WT, proprio il 2 novembre viene festeggiata la festa di tutti i defunti, perché mai, come il quel giorno (del diluvio) morirono così tante persone insieme!

Che ne pensate?
Ultima modifica di nello80 il 31/10/2013, 12:31, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da caribu70 »

Domanda: ma chi paga la stampa di queste pubblicazioni che poi hanno un bacino di utenza davvero molto limitato?
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!» (Mc10,51)
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nello80
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Messaggio da nello80 »

caribu70 ha scritto:Domanda: ma chi paga la stampa di queste pubblicazioni che poi hanno un bacino di utenza davvero molto limitato?
A dire della WTS solo tramite contribuzioni e lavoro volontario!!!!
Infatti penso che a tutti quelli che "lavorano" nelle vaire BETEL, non gli viene versato nemmeno una "cippa" di contributo previdenziale!
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Mario70
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visto che ti interesa l'argomento...

Messaggio da Mario70 »

Se non lo conosci leggiti questo mio post:

http://freeforumzone.leonardo.it/d/1008 ... sione.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;

Fammi sapere cosa ne pensi
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

nello80 ha scritto:Quindi secondo la WT il diluvio sarebbe avvenuto il 2 novembre dell'anno 2370 a.E.V.
A che ora?
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Mario70 ha scritto:Se non lo conosci leggiti questo mio post:

http://freeforumzone.leonardo.it/d/1008 ... sione.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;

Fammi sapere cosa ne pensi
ciao
Caro Mario, hai fatto davvero una bella trattazione dettagliata.
Che dire, mi sono alternato a momenti di riso e pianto.


Cmq io penso che un qualcosa sia accaduto, forse molto ridimensionato, ma qualcosa è successo!

Ma la posizione ufficiale della CC in merito ad esso qual'è?
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Messaggio da Mauro1971 »

Gabriella Prosperi ha scritto:
nello80 ha scritto:Quindi secondo la WT il diluvio sarebbe avvenuto il 2 novembre dell'anno 2370 a.E.V.
A che ora?
Gabriella
:ironico: :ironico: :ironico: :abbr:
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nello80
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Messaggio da nello80 »

P.S. Ci sarebbe anche da chiedersi cosa intendeva Gesù quando paragonò i giorni di Noè ai giorni della presenza del figlio dell'uomo!!
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Messaggio da nelly24 »

nello80 ha scritto:proprio il 2 novembre viene festeggiata la festa di tutti i defunti,
Scusate..... ma non dovrebbe essere il primo novembre? :boh: Su Wiki ho visto, che sono due feste distinte, dalle mie parti il 2 novembre é un giorno normale.... Chiedo lumi
«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.»
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Messaggio da Brambilla Bruna »

nelly24 ha scritto:
nello80 ha scritto:proprio il 2 novembre viene festeggiata la festa di tutti i defunti,
Scusate..... ma non dovrebbe essere il primo novembre? :boh: Su Wiki ho visto, che sono due feste distinte, dalle mie parti il 2 novembre é un giorno normale.... Chiedo lumi

il 1 Novembre festa di tutti santi..
il 2 Novembre festa dei morti... :ok: :fiori e bacio: :abbr:
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nelly24
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Messaggio da nelly24 »

Brambilla Bruna ha scritto:
il 1 Novembre festa di tutti santi..
il 2 Novembre festa dei morti... :ok: :fiori e bacio: :abbr:

Grazie.
Da noi il primo novembre é "DAN MRTVIH" - il giorno dei morti - la festa dei morti.
Si vede che sto diluvio universale ha fatto un casino talmente grande che nemmeno sappiamo cosa dobbiamo festeggiare..... :ironico:
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Messaggio da polymetis »

Ma la posizione ufficiale della CC in merito ad esso qual'è?
La Chiesa Cattolica non ha alcuna posizione ufficiale. Una persona cattolica è libera di ritenere storico l'episodio, o di non ritenerlo storico.
" Ci sarebbe anche da chiedersi cosa intendeva Gesù quando paragonò i giorni di Noè ai giorni della presenza del figlio dell'uomo!!"
Intendeva esattamente quello che ha detto, suppongo. O credeva che Noè fosse esistito, o non vi credeva. In nessuno dei due casi i teologi si scompongono. Se ci credeva, sebbene Noè non fosse esistito, allora Gesù era ignorante, e si dovrebbe spiegare questa sua non-conoscenza al pari della non-conoscenza della struttura molecolare dell'acqua, cioè come un limite culturale dell'epoca che assunse incarnandosi. Ma poiché è Dio, e tutto dovrebbe sapere, occorre ricorrere alla dottrina dell'unione ipostatica per spiegare come potesse sapere e non sapere contemporaneamente, a seconda che lo si consideri nel suo essere Dio sceso in terra, ma mai disceso in terra, visto che l'eternità è atemporale, o invece lo si consideri come semplice falegname della Galilea che camminò tra noi. Poiché mentre camminava per Betania reggeva l'universo, mentre veniva crocifisso creava il cosmo, ecc., allora coesisteva nel tempo e nell'eternità. Ma l'eternità, a ben vedere, non è un altro luogo ed un altro tempo rispetto al nostro, bensì l'assenza di luogo e di tempo, quindi non parlerei di duplice ubicazione, perché l'eternità non è uno spazio che si aggiunga al nostro, ma qualcosa che trascende lo spazio. Sicché dal punto di vista del falegname che camminava in Galilea, quell'essere poteva non aver accesso alla pienezza delle conoscenze divine, sebbene le possedesse tutte nel suo essere eterno, il che salverebbe dall'accusa di ignoranza Cristo quanto all'unione ipostatica, preservandone la divinità pur nella confessata ignoranza terrena. Altrimenti si cade nella perniciosa eresia degli agnoeti.
L'altra opzione è che Cristo sapesse che il diluvio fosse un mito, ma lo utilizzò alla maniera in cui noi usiamo le fiabe per ammaestrare i bambini, cioè ci adattiamo alle loro limitate capacità di comprensione.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da nelly24 »

nello80 ha scritto:Rovistano nei cassetti ho trovato questo libro caduto nel dimenticatoio il quale non è stato mai letto:
IL DILUVIO UNIVERSALE TRA MITO E SCIENZA
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NELLA PREFAZIONE C'É SCRITTO: A CURA DEL PROF. FERDINANDO CATALANO

Se non sbaglio, l'AZZURRA EDITRICE è di un tdg, e anche Catalano se non ricordo male dovrebbe essere un tdg
Cmq, qualcuno di voi conosce il libro in questione?
Allora, Nello, guarda nel libro se trovi la risposta alla domanda che io feci agli anziani: se le acque del diluvio coprirono tutta la terra, come mai in certe grotte si trovano disegni di mammut e cacciatori. L´uomo preistorico mica usava colori acrilici.
Sai come mi hanno risposto i miei anziani? Che ...mhm..evidentemente.....si vede..... mhm..avevano..usarono..... colori molto reistenti. :risata:
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Messaggio da Ray »

L'altra opzione è che Cristo sapesse che il diluvio fosse un mito, ma lo utilizzò alla maniera in cui noi usiamo le fiabe per ammaestrare i bambini, cioè ci adattiamo alle loro limitate capacità di comprensione.
Infatti se optiamo per questa ipotesi dovremmo chiederci Gesù se avesse detto che era un mito, una favola ,cosa avrebbero pensato gli ebrei del suo tempo ( per la verità mi piacerebbe sapere anche cosa pensano quelli odierni ) ? Avrebbe avuto credibilità ?
Allora sorgono altre domande se fosse.....quante cose Gesù non ci ha rivelato per non destabilizzarci ?

Mi viene in mente questo versetto...

14.) Gesù disse ai suoi discepoli: - Fate un confronto con me e ditemi a chi sono simile-. Gli disse Simone Pietro: - Tu sei simile ad un angelo giusto. Gli disse Matteo: - Tu sei simile a un filosofo di grande saggezza. Gli disse Tommaso: - Maestro, la mia bocca non è assolutamente in grado di dire a chi tu sei simile¹.
Gesù disse: - Io non sono più tuo maestro, perché tu sei ebbro: ti sei inebriato alla copiosa sorgente che è emanata da me². Poi lo prese in disparte e gli disse tre parole³. Allora, quando Tommaso tornò dai suoi compagni, essi gli domandarono: - Che cosa ti ha detto Gesù? - Rispose loro Tommaso: - Se vi dico una sola delle parole che egli mi ha detto, voi prenderete delle pietre e me le scaglierete, e un fuoco uscirà dalle pietre e vi brucerà.
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Achille »

nello80 ha scritto:Cmq io penso che un qualcosa sia accaduto, forse molto ridimensionato, ma qualcosa è successo!
Nella mia pagina sul diluvio, scritta oltre 10 anni fa (come passa il tempo...) avevo scritto che il diluvio può essere avvenuto, ma certamente non come lo concepiscono coloro che prendono alla lettera (in senso assoluto) il racconto biblico. Potrebbe essersi trattato di un'inondazione locale, il cui racconto è stato poi tramandato nelle varie culture.
Cito:

Le tradizioni del Diluvio

Un’altra delle prove addotte da chi crede nella storicità del Diluvio è l’universalità dei racconti presenti fra popoli e culture diverse in tutto il globo.[6] «Storie del Diluvio sono state scoperte presso quasi tutte le nazioni e tribù. Benché siano più comuni nell’Asia continentale, nelle isole immediatamente a sud di essa e nel continente nordamericano, si trovano in tutti i continenti. Complessivamente le storie conosciute sono ben 270 circa . . . L’universalità dei racconti del Diluvio di solito è ritenuta una prova della distruzione universale dell’umanità mediante un Diluvio e della propagazione del genere umano da un’unica località e anche da un’unica famiglia. Anche se forse non tutte le tradizioni si riferiscono allo stesso Diluvio, la grande maggioranza evidentemente sì. L’asserzione che molte di queste storie del Diluvio derivino dai contatti con missionari non regge perché in gran parte sono state raccolte da antropologi a cui non interessava dimostrare la veracità della Bibbia ». [7] Si noti l’osservazione che alcune di queste storie potrebbero essere il risultato di "contaminazioni" culturali. W.H.Stiebing Jr, nel suo libro Antichi Astronauti, sostiene a questo proposito che "in molti casi l’influenza diretta del racconto biblico di Noè non può essere del tutto scartata" e attribuisce all’opera dei missionari cristiani la nascita di tali "tradizioni". Per esempio, il racconto hawaiano di un Diluvio a cui erano sopravvissuti un uomo chiamato Nuu e la sua famiglia sembra essere parallelo alla storia biblica. Ma questa leggenda "nativa" fu raccolta molto tempo dopo che i missionari avevano svolto opera di evangelizzazione nelle isole Hawaii. Pur avendo avuto origine dalla storia biblica di Noè, la storia presenta una colorazione ed un’ambientazione tipicamente locali.[8] Un’altra ipotesi è che tali storie "universali" siano nate in seguito a quelle che sono in effetti fenomeni geologici universali, cioè le alluvioni: "Tali miti possono essere sorti in seguito ad inondazioni locali causate da normali attività geologiche e meteorologiche". In effetti, molte storie di alluvioni riflettono le condizioni geografiche locali, come straripamento di fiumi, uragani, maremoti, attività vulcanica e terremoti che hanno ben poco a che vedere con la storia biblica. Comunque, non tutte le culture che hanno tramandato questi racconti erano stanziate in luoghi soggetti ad alluvioni. È vero però che in molte aree del pianeta, in cui le alluvioni sono fenomeni rari od assenti, non esistono leggende sul Diluvio. Quando si eliminano le leggende che possono essere state influenzate dai racconti biblici e mesopotamici, i racconti che rimangono mostrano poche somiglianze con la storia di Noè e perfino l’uno con l’altro. Essi non sono necessariamente varianti di un unico Diluvio, né devono derivare tutti da una precedente tradizione.[9] In ogni caso, la diffusione planetaria di questi racconti — anche supponendo che si riferiscano tutti allo stesso cataclisma —, non proverebbe l’universalità di tale evento, ma solo la sua storicità. Infatti, anche se il Diluvio avesse avuto un’estensione geograficamente limitata, i superstiti della catastrofe, emigrando dalla zona di origine, ne avrebbero portato in tutto il mondo il ricordo. È quindi valida e convincente la spiegazione che, a questo proposito, danno i TdG:

«Quando, dopo il Diluvio, l’umanità emigrò dalla Mesopotamia, portò con sé in tutte le parti della terra racconti di quella catastrofe. Per questo motivo sia in Asia che nelle isole del Pacifico meridionale, come pure nell’America Settentrionale, Centrale e Meridionale si trovano racconti di questo avvenimento impressionante. Tutte queste leggende del Diluvio esistevano molto tempo prima che questi popoli venissero a contatto con la Bibbia, eppure hanno alcuni punti basilari in comune con il racconto biblico del Diluvio » (La Torre di Guardia del 15/1/92, p.5).

Note:

[7]The International Standard Bible Encyclopedia, a cura di G. W. Bromiley, 1982, vol. 2, p. 319.

[8] Filby F.A., The Flood Reconsidered, p. 49, Zondervan, Grand Rapids (Mich), 1970. Un altro esempio viene dal Sudafrica, dove un "tradizionale" racconto del Diluvio fu narrato a un missionario da un nativo del luogo. Più tardi, però, si scoprì che era stato un altro missionario a narrare la storia di Noè allo stesso indigeno. Una versione del Diluvio proveniente dalla Cina è quasi sicuramente derivata dall’influenza dei cristiani, che arrivarono in quella zona nel VII secolo d.C. È anche probabile che ci sia stata un’influenza cristiana nei racconti del Diluvio originari del Galles e della Lituania, come pure in alcune leggende americane. «Quando si eliminano le leggende sul Diluvio che possono essere state influenzate dai racconti biblici e mesopotamici i racconti che rimangono mostrano poche somiglianze con la storia di Noè e perfino l’uno con l’altro. Essi non sono necessariamente varianti di un unico Diluvio, né devono derivare tutti da una precedente tradizione. È molto più verosimile che siano creazioni indipendenti, scaturite dalle condizioni ambientali locali e reperibili in diverse aree del mondo perché le inondazioni catastrofiche, prima o poi, hanno fatto parte dell’esperienza di quasi tutti i popoli».

[9] Antichi astronauti, pp. 51, 52: Pare che prima dell’introduzione della storia del Diluvio biblico, i popoli dell’Europa precristiana si tramandassero i ricordi di un grande Diluvio. Queste leggende nominano una combinazione di inondazioni e incendi e talvolta di inondazioni non provocate dalla pioggia bensì da un sollevamento spontaneo dell’oceano e dall’affondamento definitivo dei paesi costieri lungo il litorale atlantico, eventi che hanno poco in comune con il racconto della Bibbia. Alcuni esempi: nell’Irlanda precristiana, un improvviso sollevamento dell’oceano costrinse la regina Ceseair e la sua corte a imbarcarsi e a navigare sul mondo sommerso per sette anni e mezzo. L’Irlanda poté tornare ad essere abitata solo duecento anni dopo. I popoli germanici del Nord e gli scandinavi, parlano di scosse telluriche, del ritiro delle acque e del loro ritorno in ondate di marea. Una descrizione scandinava di un’antica grande catastrofe si trova nell’Edda, la saga islandese: "Le montagne cozzano l’una contro l’altra... E il cielo si fende in due, il sole si spegne, la terra affonda nel mare, le lucenti stelle svaniscono. I fuochi divampano e sollevano fiamme alte fino al cielo". Si ritiene che anche in questo racconto vi sia un riferimento al Diluvio. Ci si può chiedere comunque come abbiano potuto coesistere fiamme alte fino al cielo con acque che sommergevano i monti... Anche nelle culture del Nuovo Mondo esistono leggende di una grande catastrofe, di norma un Diluvio, che coprì tutto, spesso con l’aggiunta di terremoti, eruzioni vulcaniche, sollevamenti e sprofondamenti di montagne. Varie tradizioni indie ricordano catastrofi provocate dalla concomitanza di terremoti, fuoco dal cielo e inondazioni. Le cronache scritte maya, parlano di superstiti che si erano nascosti in profonde caverne fino al termine delle inondazioni, degli incendi e dei terremoti. In molti racconti amerindi non si menziona la pioggia quale causa immediata di un improvviso Diluvio; si parla molto spesso invece di tremende ondate provenienti dall’oceano. Una leggenda cinese descrive in questo modo il "Diluvio": « la terra fu scossa dalle fondamenta. Il cielo si abbassò a settentrione. Il sole , la luna e le stelle cambiarono i loro corsi. La terra si frantumò e le acque sgorgarono dal suo seno verso l’alto con violenza, inondandola. L’uomo si era ribellato a Dio e il sistema dell’universo era sconvolto. I pianeti mutarono le loro orbite e la grande armonia dell’universo e della natura fu turbata...».

Fonte: http://www.infotdgeova.it/scienza/diluvio.php" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Giulio87 »

Uno non può pretendere che la Bibbia spieghi scientificamente l'origine dell'uomo e fenomeni della storia della terra.
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Messaggio da Titano1956 »

E di Angelo Palego, cacciatore di prove sul diluvio universale, cosa mi dite? E' solo un illuso o ha delle possibilità di trovare qualcosa?
Salutoni, Titano. :ciao:
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Titano1956 ha scritto:E di Angelo Palego, cacciatore di prove sul diluvio universale, cosa mi dite? E' solo un illuso o ha delle possibilità di trovare qualcosa?
Salutoni, Titano. :ciao:
http://www.infotdgeova.it/scienza/fotopalego.php

http://www.infotdgeova.it/scienza/arca1.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Uno dei tanti ricercatori di... sogni.
E' riuscito a vedere l'arca anche dove dell'arca non c'è alcuna traccia.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

polymetis ha scritto:
Ma la posizione ufficiale della CC in merito ad esso qual'è?
La Chiesa Cattolica non ha alcuna posizione ufficiale. Una persona cattolica è libera di ritenere storico l'episodio, o di non ritenerlo storico.
" Ci sarebbe anche da chiedersi cosa intendeva Gesù quando paragonò i giorni di Noè ai giorni della presenza del figlio dell'uomo!!"
Intendeva esattamente quello che ha detto, suppongo. O credeva che Noè fosse esistito, o non vi credeva. In nessuno dei due casi i teologi si scompongono. Se ci credeva, sebbene Noè non fosse esistito, allora Gesù era ignorante, e si dovrebbe spiegare questa sua non-conoscenza al pari della non-conoscenza della struttura molecolare dell'acqua, cioè come un limite culturale dell'epoca che assunse incarnandosi. Ma poiché è Dio, e tutto dovrebbe sapere, occorre ricorrere alla dottrina dell'unione ipostatica per spiegare come potesse sapere e non sapere contemporaneamente, a seconda che lo si consideri nel suo essere Dio sceso in terra, ma mai disceso in terra, visto che l'eternità è atemporale, o invece lo si consideri come semplice falegname della Galilea che camminò tra noi. Poiché mentre camminava per Betania reggeva l'universo, mentre veniva crocifisso creava il cosmo, ecc., allora coesisteva nel tempo e nell'eternità. Ma l'eternità, a ben vedere, non è un altro luogo ed un altro tempo rispetto al nostro, bensì l'assenza di luogo e di tempo, quindi non parlerei di duplice ubicazione, perché l'eternità non è uno spazio che si aggiunga al nostro, ma qualcosa che trascende lo spazio. Sicché dal punto di vista del falegname che camminava in Galilea, quell'essere poteva non aver accesso alla pienezza delle conoscenze divine, sebbene le possedesse tutte nel suo essere eterno, il che salverebbe dall'accusa di ignoranza Cristo quanto all'unione ipostatica, preservandone la divinità pur nella confessata ignoranza terrena. Altrimenti si cade nella perniciosa eresia degli agnoeti.
L'altra opzione è che Cristo sapesse che il diluvio fosse un mito, ma lo utilizzò alla maniera in cui noi usiamo le fiabe per ammaestrare i bambini, cioè ci adattiamo alle loro limitate capacità di comprensione.
:quoto100: questa lucida analisi della figura di Gesù, grazie Poly
E’ stato d’altronde egli stesso a cercare più volte di farci intravedere il mistero di Dio che si fa uomo, particolarmente nel fatto che poteva fare miracoli per altri, ma non per se stesso. Questa particolarissima “tentazione” ha trovato il suo culmine nel momento in cui Gesù era umanamente più debole, quando viene provocatoriamente schernito ed invitato a “salvare se stesso, se poteva” (Matteo 27, 39-44).
:strettamano:
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Achille
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Messaggio da Achille »

A proposito di diluvio, mi è venuta in mente una discussione tenuta anni fa nel vecchio forum alla quale partecipò anche un TdG:

http://freeforumzone.leonardo.it/d/4591 ... sione.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;

Penso che ne ricaverò una nuova pagina per il sito infotdgeova, visto che vi sono riportate osservazioni che meritano di essere conosciute.

Fra parentesi, rileggendola ho notato il modo in cui questo TdG rispose ad una mia domanda:
«Dovrei fare una ricerca al riguardo».
Questo è il modo in cui molti TdG rispondono quando si fanno domande "difficili": la "ricerca" è da intendersi principalmente nelle pubblicazioni della WTS.
Quello che pontifica lo "schiavo", su qualsivoglia argomento, è da intendere come verità, e quindi le argomentazioni degli interlocutori, per quanto logiche e fondate, saranno respinte.
E se la persona insiste a sostenere le sue idee, il TdG abbandonerà la visita, considerando tale persona "non sinceramente interessata".
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virtesto
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In questa discussione...

Messaggio da virtesto »

...noto, ancora una volta, la lucida spiegazione del gioco delle tre carte.

A parer mio il tutto è molto semplice in concreto , senza ipostasi: Noè era un mito e Gesù era il mito uomo-dio; due miti assieme fanno una negazione....
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