Quando la Storia smentisce il diluvio biblico

Un'analisi delle affermazioni della Watchtower in contrasto con i fatti scientifici accertati

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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:Caro Mauro grazie per leggermi ed ovviamente in fatto di "maggiore spessore degli scritti" non mi metto di certo in competizione con i teologi della C.C. ed in linea di massima condivido quanto hai scritto.

Il mio pensiero in proposito, ed è una opinione strettamente personale, non è che l'uomo nacque buono e poi arrivò chissà come questo peccato originale divenendone cattivo, ma anche questo "peccato" che per me rimane sempre la superbia, nacque con l'uomo stesso con la sua brava evoluzione....
Dalle tue affermazioni sopra ne deriva che: se il "peccatto" fosse nato con l'uomo, ed essendo l'uomo creazione di Dio, questi lo avrebbe creato imperfetto.
Hai presente a te stesso le implicazioni di questo?
Mi spiego meglio, ed andando sullo stesso filo del discorso che hai fatto, i cacciatori e raccoglitori primitivi avevano le esigenze primarie di:
- mangiare
- coprirsi
- trovare un riparo
- oltre all'istinto di procreare trovandosi una donna.
Proprio per l'evoluzione è normale che i nostri bisogni primari, in assoluto, sono gli stessi di un qualsiasi essere monocellulare. Considerando che il sistema nervoso sarebbe nato per permettere a primievi esseri pluricellulari di reagire più rapidamente ai mutamenti ambientali esterni, va da se che dalla prima cellula con proprietà neuronali alle successive forme sino al nostro cervello questi bisogni siano presenti in tutte le forme di vita dotate di un cervello in quanto questo è nato per servire il resto del corpo. In quest'ottica è persino ovvio che quindi abbiamo come necessità primarie:
- nutrirsi
- mantenere condizioni ottimoli per un equilibrio biochimico funzionale all'interno del corpo (quindi coprirsi, scoprirsi, ecc...)
- riprodursi.

Sul punto "riprodursi" il discorso poi si fa complesso. La necessità biologica maschile è quella di poter spargere il proprio DNA il piùpossibile con le compagne "migliori". Oggi non è certo una necessità ma in quei milleni dove la popolazione di Homo Sapiens variava dalle 600 unità all'ordine di qualche decina di migliaia questo era una necessità per la sopravvivenza della specie.
Ci sarebbe tutto un discorso sull'estro nascosto e tendenza alla monogamia, ma sarebbe forse troppo lungo, ma è evidente studiando le società umane odierne come ci siamo adattati alle differenti condizioni quali la percentuale di uomini e donne all'interno di un gruppo, basta pensare a certe zone del Tibet dove le donne sono molto poche rispetto agli uomini ed è loro costume che una donna sposi tutti i fratelli di un uomo (prima il maggiore, poi man mano che raggiungono la maturità gli altri in ordine cronologico). Per loro è normale, non esistono gelosie o similari.

Il "possesso" della donna è un nostro retaggio storico-culturale e non un principio morale innato. E' davvero molto ingenuo, e del tutto priovo di senso, voler applicare il "principio del matrimonio" a quella umanità e pensare che facessero "peccato". Facevano ciò che il loro stesso corpo gli diceva fosse necessario per la sopravvivenza, e se non l'avessero fatto noi non saremmo qui a chiacchierare. Per cui non solo era necessario ma era pure "giusto" in un tempo dove la mortalità, infantile e non, era altissima tanto che 2 nati su 7 raggiungevano la maturità e spesso i genitori morivano ben prima che questi potessero raggiungere la maturità.
Per cui il parallelismo su quella che poteva essere una "coppia" ai tempi e la morale cristiana moderna sono davvero insensati.
Io ritengo, e vorrei allora sentire la tua opinione, che quando queste comunità erano piccole ed isolate tra loro,
non esistessero conflitti con altre tribù e se c'erano ritengo che potessero essere esistiti solo per il diritto alla sopravvivenza loro e della loro tribù.
Poteva esistere anche lo scontro fisico con l'uccisione dell'avversario ma alla stessa stregua degli istinti animali per accaparrarsi un diritto di comando o una donna.
Quindi un misto fra intelligenza ed istinti primordiali di mera sopravvivenza....
Le comunità erano piccole ma non isolate tra loro. Il territorio necessario per nutrire un piccolo gruppo di cacciatori-raccoglitori è molto vasto e non permette di avere praticaente qualsi alcun bene personale in quanto gli individui sono sempre in movimento per poter sfruttare le risorse del territorio.
Territorio che era la fonte prima di sussistenza per cui gli scontri tra gruppi diversi per accedere alle risorse sicuramente ci sono state, soprattutto in periori dove il cibo scarseggiava.
Il vero peccato che io considero come tale, ritengo nacque quando i capi tribù per superbia e volontà di comandare sempre su un numero maggiore di persone, iniziarono a spingere il proprio popolo alla guerra per l'appropriazione di beni o terreni superiori alle loro esigenze primarie magari anche sottomettendo e schiavizzando l'avversario.
Proprio per uno stile di vita che non permetteva proprietà personali, che obbligava a numeri molto ridotti di individui in un gruppo (al massimo una trentina) questo è stato impossibile sino all'invenzione dell'agricoltura e la nascita delle prime città circa 9.000 anni fa.
Quindi il peccato originale sarebbe così recente?
Questo non solo contrasterebbe totalmente con le tue affermazioni di sopra, cioè che il epccato sarebbe nato con l'uomo, ma pure in questo caso, sei consapevole delle conseguenze?
La presenza di forme di religiosità esasperate (INCAS e ATZECHI ad esempio) con la superbia delle caste sacerdotali, spinse anche alcuni popoli a prendere prigionieri o fare guerre per commettere sacrifici umani propiziatori.....
Anche qui siamo in un passato molto recente, anche successivo alla nascita di Cristo, tutto questo non ha nulla a che vedere con l'uomo "primitivo". Mi sa che stai facendo un po' di confusione.
Quindi il mio pensiero in conclusione è che la superbia la conquista ed il desiderio di sottomissione di altre tribù o popoli per appropriarsene dei loro beni fu il peccato originale che nacque solo quando se ne presentò l'occasione.
Per cui prima di 9.000 anni fa l'uomo era senza peccato originale?
Tu hai parlato di donne. Benissimo.
Quando tu da capotribù (capobranco), perché forse sei il più forte ed il più autorevole, hai la possibilità di sceglierti nella tua tribù tutte le donne che vuoi perchè è la legge del branco,...tutto OK.
Poi succede che queste sono un po' racchie ed il capo ne vede altre belle in giro da altre parti e cosa fa ?,..se le prende con la forza punto e basta facendo guerra agli uomini o facendo ammazzare il marito come nel caso di Davide e Betsabea........
No, non è tutto ok perchè le donne della tua tribù sono tutte tue parenti prossime e questo porta a figliate deboli, per cui diventa necessario avere donne provenienti da altre tribù se no la tribù e la specie a lungo andare, muoiono.
Per cui non le scegli dalla tua tribù, sarebbe sbagliatissimo.
Dovresti tener presente che quelle tribù, per essere precisi, erano "tribù famigliari". Lo stesso vale per i Neandhertal per inciso.
Il fatto che "l'erba del vicino sia sempre più verde", ha sempre spinto da tempo immemorabile l'uomo alla guerra e questa avveniva ovviamente quando se ne presentò l'occasione la prima volta per prendere una collana, una donna o disporre di maggiori territori per i raccoglitori .....
Se hai fame e nel tuo non trovi abbastanza cibo e devi pure nutrire i bambini di nuovo è un imperativo biologico, selezione naturale voledo. Sopravvive il gene di chi si adatta meglio.
Concordi del resto che questa superbia abbia sempre condotto solo ed esclusivamente alla guerra ed alla sopraffazione da tempi immemorabili e che sia veramente il peccato originale dato che come dice il proverbio. "l'occasione fa l'uomo ladro"?... :ironico:

Buona serata.
No, non concordo affatto Vieri.
Parlando dell'uomo della pietra, di cacciatori-raccoglitori direi proprio che il termine "superbia" sia del tutto inadatto, non ha nulla a che fare. Questo per tutto quello che ho scritto sopra.
Non era "superbia" ma sopravvivenza ai quei tempi.
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Messaggio da Mauro1971 »

Testimone di Cristo ha scritto:
Socrate69 ha scritto:Sai meglio più di me Mauro quanto sia forte il potere della suggestione o auto-suggestione sia forte, quindi...
Caro Socrate, ciao ragazzi
Se vogliamo divagare , senza coerenza e prenderci in giro facciamolo pure, ognuno E' Libero, di scegliere il suo percorso di vita, ma , il vuoto spaventoso che l'essere umano si ritrova nel suo cuore è un Fatto Inconfutabile, poichè anche dopo tutti gli agi , i divertimenti , viaggi, cene, vacanze...., "tutto lecito nella norma" ;ognuno sa, che dopo averle godute, lasciano una noia ed una insoddisfazione nel cuore senza pari, che molti non si riescono a spiegare, ed ancora per esperienza dico , che è il frutto di una vita vissuta come se Dio non esistesse; vissuta senza la comunione col Figlio, senza essere riconciliati col Padre per mezzo di Lui; vissuta senza di Lui, ignorandolo, rifiutandolo.

Perciò mi replico : Cristo Gesù Il Signore E' La Risposta a tutti quelli che sono i problemi della vita, di matrimoni in crisi, di famiglie divise , figli con seri malesseri....

Credo di essere stato abbastanza esplicito coerente e chiaro in tutto quello che ho scritto, in quanto non ho fatto menzione ad alcuna denominazione religiosa, ma ho scritto di Lui Il Grande Signore Gesù, Signore della Gloria " per me...", poichè ho raccontato la mia testimonianza, di come Lui ha colmato quel vuoto spaventoso del mio cuore, quando vi ha messo pace e gioia , dopo avermi perdonato, credibile o meno .
Quindi si può negare l'esistenza di Dio , ma non si può " per coerenza", negare il vuoto che ognuno ha nel proprio cuore vivendo senza Cristo Gesù Il Figlio di Dio Padre
Cordialità

:strettamano:
Difatti tutti i 5.000.000.000 e passa di esseri umani non cristiani sono tutti depressissimi. Guarda il Dalai Lama ad esempio. Che persona triste... ehhh...
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Ciao ragazzi, ma non vi accorgete di una cosa bellissima?

Messaggio da Vieri »

Mauro 71 scrive: Il punto però è che va bene affidarsi ai Vangeli piuttosto che all'AT ma questo è un punto fondamentale: senza peccato originale non avrebbe senso la venuta di Gesù. Tutto di lui sarebbe appoggiato sul nulla.

Il dubbio che mi viene, tornando al nostro discorrere, è che "l'uomo perfetto", l'Adamo pre-disobbedienza, non sia mai esistito e con esso il "peccato originale" non sarebbe mai stato commesso. O meglio questo potrebbe essere identificato con la nostra natura, col nostro istinto. Però questo significherebbe che saremmo stati creati così, e allora un Dio che faccia una creazione fallata e poi sacrifichi se stesso per correggerla, raccontando però tutta un'altra storia ai suoi seguaci, non mi convincerebbe molto.
nico70 ha scritto:Sai Mauro, quante volte mi sono posto tutte quelle domande, oppure ho pensato come qualche volta ha scritto un altro amico del forum, Socrate, riguardo all'assurdità della sofferenza.
A volte pure io mi sono chiesto ma non poteva crearci tutti perfetti! Cosi da evitarci premi o castighi ?

Però come detto prima, ritengo attendibile la testimonianza di coloro che hanno vissuto con Cristo e di conseguenza gli insegnamenti che ne derivano, e penso che forse c'è qualcosa che adesso non possiamo capire.
Se non avessi questa fede.....
Ciao e buona domenica :strettamano:
Piccolo inciso: ma ragazzi, non vi accorgete che stiamo facendo dei pensieri comuni fra persone atee, cattoliche ed evangeliche trovando comprensione e condivisione? :appl: Io la ritengo una cosa bellissima e scusate se faccio il sentimentale. :sorriso:

Il problema è sempre quello dibattuto da tempo, fra chi non giustifica come Dio buono chi ci fa soffrire in questo mondo e che il "famoso peccato originale" se non fosse esistito, Cristo allora non avrebbe avuto ragione di venire ......Dico bene?...

Senza ritornare a fare pappardelle teologiche, dico solo che per me la vita è un dono, ed un dono vuol dire che ti è stato dato gratis.

E' pur vero che l'amore di Dio è gratuito ma vorrai almeno ringraziare qualcuno nell'aver ricevuto questo dono?
Come, allora?

Io direi che per me la cosa sia abbastanza semplice.

Se tu fossi nato e vissuto in un mondo idilliaco senza peccato, senza difficoltà, senza pestilenze, guerre e calamità naturali, saresti stato o no uno "zombi", dove pregavi dalla mattina alla sera ( solo a parole e senza fatti concreti) per quanto ricevuto, oppure cosciente di questo "dono" avresti cercato di "guadagnartelo" superando con fede le prove della vita?

Siamo poi sicurissimi alla fine che in questo mondo idilliaco di "tutti buoni" non ci fosse stato poi qualcuno che si fosse sentito "più buono degli altri" riprendendo poi il solito "vizietto" di superbia?

E allora, se avresti avuto tutto gratis e tutto a portata di mano senza lavorare, senza sacrifici, senza forse nemmeno avere sicuramente dei sentimenti poiché sempre condizionati....saresti stato alla fine felice ?
Alla fine sicuramente la gente sarebbe andata a "farsi" per distruggere con palliativi, questa noia infinita e suicidarsi moralmente......

E gli animali su questa terra, avrebbero seguito la stessa nostra benevola sorte oppure solo l'uomo sarebbe stato differente ?

Dai ragazzi, prendiamoci questo bellissimo mondo, le nostre pene, i nostri peccati, le nostre piccole o grandi gioie e ringraziamo solo...per questa vita che nonostante tutto è e rimane sempre meravigliosa......ricordandosi sempre che il contrario dell'amore è la paura.....
Buona giornata
:strettamano:
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Scusami Mauro se insisto...

Messaggio da Vieri »

Visto che mi parli di evoluzione dell'uomo, ritengo giusto che per l'evoluzione della specie possano esserci anche stati giustamente matrimoni misti tra tribù amiche diverse ma io stavo parlando di conquista e sopraffazione per prendere con la forza dal vicino più di quello che ti necessita e questo, perdonami, non ha niente a che vedere con la legge di sopravvivenza tipica degli animali che prendono con la caccia, solo quello che gli serve in quel momento.

Questo è desiderio di potenza, di superbia nel volersi sentire superiore sempre di più agli altri....
Tutti i regni e gli imperi del mondo non sono nati da questo desiderio di "potenza" ?
Mi scrivi:
Dalle tue affermazioni sopra ne deriva che: se il "peccato" fosse nato con l'uomo, ed essendo l'uomo creazione di Dio, questi lo avrebbe creato imperfetto.
Hai presente a te stesso le implicazioni di questo?
Le "implicazioni" che tu mi stai ricordando, io la chiamo libertà ed autonomia dell'uomo di decidere nel bene come nel male e non essere uno "zombi" o burattino di Dio sempre buono, obbediente e disponibile ai suoi voleri.

Secondo te questo "schiavo fedele e discreto" :ironico: sarebbe stato allora una creazione perfetta?

Se Dio ha voluto creare l'uomo "perfetto" ha dovuto necessariamente dargli anche la libertà e libertà per me vuol dire anche disobbedienza con tutto quello che ovviamente ne consegue.

In conclusione solo l'uomo libero è un essere perfetto e non uno "zombi" come tu avresti voluto che lo fosse.....
Questa ritengo sia la mia risosta razionale.....
Buona giornata
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:Visto che mi parli di evoluzione dell'uomo, ritengo giusto che per l'evoluzione della specie possano esserci anche stati giustamente matrimoni misti tra tribù amiche diverse ma io stavo parlando di conquista e sopraffazione per prendere con la forza dal vicino più di quello che ti necessita e questo, perdonami, non ha niente a che vedere con la legge di sopravvivenza tipica degli animali che prendono con la caccia, solo quello che gli serve in quel momento.

Questo è desiderio di potenza, di superbia nel volersi sentire superiore sempre di più agli altri....
Tutti i regni e gli imperi del mondo non sono nati da questo desiderio di "potenza" ?
Scusa, che c'entrano imperi e regni?
Stiamo parlando di "peccato originale", nato agli albori della specie umana, e questa naque intorno ai 200.000 anni fa e per più di 190.000 anni questi hanni vissuto in piccole tribù famigliari di poche decini di individui,
Regni ed imperi sono cose di meno di 10.000 anni fa, che c'entrano?

A meno che tu mi dica che il peccato originale sia da datarsi in quel momento, non hanno pertinenza.
Mi scrivi:
Dalle tue affermazioni sopra ne deriva che: se il "peccato" fosse nato con l'uomo, ed essendo l'uomo creazione di Dio, questi lo avrebbe creato imperfetto.
Hai presente a te stesso le implicazioni di questo?
Le "implicazioni" che tu mi stai ricordando, io la chiamo libertà ed autonomia dell'uomo di decidere nel bene come nel male e non essere uno "zombi" o burattino di Dio sempre buono, obbediente e disponibile ai suoi voleri.

Secondo te questo "schiavo fedele e discreto" :ironico: sarebbe stato allora una creazione perfetta?
Mmm... e quali sarebbero stati i voleri di Dio per un uomo che viveva 30 anni se gli andava bene e sopravviveva da bamino, col rischio di morire per un mal di denti, un rafreddore, mangiato da qualche animale, ecc.. ecc.. ecc...?
Dove è questo "peccato" in quegli uomini?
Se Dio ha voluto creare l'uomo "perfetto" ha dovuto necessariamente dargli anche la libertà e libertà per me vuol dire anche disobbedienza con tutto quello che ovviamente ne consegue.
Quali conseguenze?
Non essendoci stato un "prima bellissimo e paradisiaco" ma un passaggio dalla vita degli Erectus ai Sapiens, senza differenze per decine di migliaia di anni, quli conseguenze avrebbero pagato?
In conclusione solo l'uomo libero è un essere perfetto e non uno "zombi" come tu avresti voluto che lo fosse.....
Questa ritengo sia la mia risosta razionale.....
Buona giornata
Non molto Vieri, non molto :carezza:
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Ciao Mauro, poi chiudo per non annoiare....

Messaggio da Vieri »

Io direi che il termine "peccato originale" per me sia un termine improprio e vorrei sentire su questo il parere anche di altri.....poiché essere liberi non è un peccato. E Dio ci ha creato esseri liberi.

"Essere peccatori", significa usare invece questa libertà per altri fini e sicuramente per i propri interessi egoistici di onnipotenza e di superbia.

Ripeto quindi che Dio ci ha creato liberi e perfetti. Se poi sia stata usata male questa libertà non è ovviamente colpa di Dio ma degli uomini.....ed è questa la ragione per la quale è venuto Cristo sulla terra ad annunciarci "la buona novella".....per indirizzarci a scelte di amore e non di sopraffazione...

100.000 anni fa non ci saranno stati regni o imperi ma il desiderio di sopraffazione penso che sia stato sempre esistito anche a livello di piccole comunità.

Alla fine ci saranno state anche comunità pacifiche ed altre bellicose...questa e la storia eterna dell'uomo e per me dove in alcuni casi il bene comune prevaleva, in altre la guerra era per loro l'unico stile di vita......Niente sotto il sole anche oggi per denaro o per ideologia.....
:strettamano:
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Messaggio da Testimone di Cristo »

Mauro1971 ha scritto:
Testimone di Cristo ha scritto:
Socrate69 ha scritto:Sai meglio più di me Mauro quanto sia forte il potere della suggestione o auto-suggestione sia forte, quindi...
Caro Socrate, ciao ragazzi
Se vogliamo divagare , senza coerenza e prenderci in giro facciamolo pure, ognuno E' Libero, di scegliere il suo percorso di vita, ma , il vuoto spaventoso che l'essere umano si ritrova nel suo cuore è un Fatto Inconfutabile, poichè anche dopo tutti gli agi , i divertimenti , viaggi, cene, vacanze...., "tutto lecito nella norma" ;ognuno sa, che dopo averle godute, lasciano una noia ed una insoddisfazione nel cuore senza pari, che molti non si riescono a spiegare, ed ancora per esperienza dico , che è il frutto di una vita vissuta come se Dio non esistesse; vissuta senza la comunione col Figlio, senza essere riconciliati col Padre per mezzo di Lui; vissuta senza di Lui, ignorandolo, rifiutandolo.

Perciò mi replico : Cristo Gesù Il Signore E' La Risposta a tutti quelli che sono i problemi della vita, di matrimoni in crisi, di famiglie divise , figli con seri malesseri....

Credo di essere stato abbastanza esplicito coerente e chiaro in tutto quello che ho scritto, in quanto non ho fatto menzione ad alcuna denominazione religiosa, ma ho scritto di Lui Il Grande Signore Gesù, Signore della Gloria " per me...", poichè ho raccontato la mia testimonianza, di come Lui ha colmato quel vuoto spaventoso del mio cuore, quando vi ha messo pace e gioia , dopo avermi perdonato, credibile o meno .
Quindi si può negare l'esistenza di Dio , ma non si può " per coerenza", negare il vuoto che ognuno ha nel proprio cuore vivendo senza Cristo Gesù Il Figlio di Dio Padre
Cordialità

:strettamano:
Difatti tutti i 5.000.000.000 e passa di esseri umani non cristiani sono tutti depressissimi.
Caro Mauro
E dai, sai benissimo che non si può guardare il telegiornale senza sentire notizie di cronaca, suicidi, omicidi , infanticidi, patricidi....., nonchè leggere che i numeri di coloro che si rifugiano in droghe varie, alcool, antidepressivi...., per colmare quel vuoto spaventoso che hanno nel cuore , sono vertiginosi .
Poi come ho scritto, per essere perdonati, salvati, avere pace e gioia e pace nel cuore, non occorre essere cattolico, evangelico..., ma di Fatto bisogna cercare il Figlio, aprire a Lui il cuore , invocarlo e farlo Signore e Salvatore della propria vita; Lui che è il Creatore per mezzo del quale tutto esiste e che sostiene tutto l'universo; ecco questo che è diverso

Guarda il Dalai Lama ad esempio. Che persona triste... ehhh...
Io non conosco il Dalai Lama , non so nulla di lui; ha raccontato la sua testimonianza ; la si può leggere ?
Perciò quoto ancora:
Quindi si può negare l'esistenza di Dio , ma non si può " per coerenza", negare il vuoto che ognuno ha nel proprio cuore vivendo senza Cristo Gesù Il Figlio di Dio Padre
Poi se ancora si vuole insistere sulla auto-suggestione..ecc, a voi la parola amici del forum, potete riportare voi esperienze fatte " chessò ",attraverso lo Yoga, religioni induiste, psicologia, astrologia......ecc, ecc, dove potete raccontare come anche voi avete colmato quel vuoto spaventoso e quella noia che ognuno si trascina nella vita, come trascinavo io ?
Con questo non voglio replicarmi oltre sarei noioso , ma chi lo desidera mi replichi pure.
Buona serata a tutti

:ciao:
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Messaggio da play »

Tu quoque, Brute, fili mi! Aristotele adopera il termine archè, come equivalente di αἰτία («causa») e così si parlerà, ad esempio, nel Medioevo di principium individuationis, per designare il fondamento metafisico dell’individualità del reale. Questi primi pensieri, che riconducevano ai principi invisibili delle realtà materiali, dovettero combattere per due millenni prima di poter avere la possibilità di essere riconosciuti come verità epistemologiche. In sintesi estrema: Lucifero e il peccato originale: noi siamo la sola ed unica specie che ha perduto l’ innocenza, mentre gli animali ed i bambini non peccano. Il peccato nasce assieme al pensiero in grado di pensare se stesso e di pensare l’ essere, il non -essere, lo spazio, il tempo, la dimensione, il divenire, il futuro, l’ avvenire, l’ idea e il suo mito? Qui incomincia allora catastrofe. L’ uomo, l’ animale razionale, non era il solo ad essere in possesso del linguaggio articolato, e neppure l’ unico della specie Homo sapiens se lo aveva in comune con altre, oramai scomparse, come il Neanderthal o il più remoto Heidelbergensis, le quali tra l’ altro presentavano propensioni artistiche e un'abilità non irrilevante. Ora mi chiedo se questa domanda sia mal posta: nasciamo tutti sani e poi ci si ammala dopo? E il DNA? L' ambiente? Il fanciullo perverso è una favola com quella del peccato originale? Cosa perde il giovane di bellissimo aspetto che passa ore ed ore dinanzi ad uno specchio nel tentativo di ripetere un movimento riuscitogli per caso una volta? Il giovane che aveva eguagliato la grazia dello Spinario, come narra in un suo racconto Kleist, toccando questo interessante argomento dello specchio:perché siamo a Narciso ed al suo terrore dell’ eterno ritorno. E questo fissarsi di Narciso è la morte? E poi mi chiedo ancor di piu': quanto sara' mai libero questo arbitrio se non siamo noi a decidere di nascere?
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Messaggio da Mauro1971 »

Testimone di Cristo ha scritto: Buona serata a tutti[/b]
:ciao:
Caro Testimone, se vuuoi "testimonianze" del Dalai Lama c'è Google, Youtube, libri, persino film. Informati, deignorantizzati.

Il principio utilitaristico poi come prova dell'esistenza di un dio dovresti sapere che non regge.
"Dio esiste perchè mi serve".
Anzi, mi sa che proprio così. Esiste per te perchè ti serve. Il che va pure bene, ma non puoi generalizzare in un modo simile, è un atto di arroganza immane. CHi sei tu per decidere che TUTTI quelli che non credono nel tuo dio sono infelici? Da quale altezza ti permetti di dire queste cose?

Dio non esiste.
Posso affermarlo e posso farlo con un grado di certezza superiore ai tuoi vaneggiamenti perchè ho un universo intorno a me che non parla di alcun dio e se si cerca di leggerlo racconta una storia ben diversa da quel testo mitologico che è l'AT, e se affermo questo anche un credente che abbia però un minimo di spessore sa che sono affermazioni non di certo vaghe e dissennate.

Per te dio esiste perchè eri depresso?
Bene, sappi chi ha risolto in ben altri modi, chi non risolverà mai, chi nel Buddhismo, chi con un pace maker cerebrale, chi con la psicoerapia.
Tu l'hai trovata nel tuo dio?
jBene, sono felice per te, ma per quale assurdo motivo una cosa che è andata bene a te dovrebbe andare bene anche per gli altri, eche non ci siano altre risposte?

I malesseri emotivi e comportamentali hanno tanto e varie motivi che la metà basta, altro che "vita senza dio", ma che stiamo a scherzando? Fosse anche solo per il rispetto che va dovuto a chi ha tali patologie o sta passando fasi molto difficili dela propria vita.
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Messaggio da Mauro1971 »

play ha scritto:Tu quoque, Brute, fili mi! Aristotele adopera il termine archè, come equivalente di αἰτία («causa») e così si parlerà, ad esempio, nel Medioevo di principium individuationis, per designare il fondamento metafisico dell’individualità del reale. Questi primi pensieri, che riconducevano ai principi invisibili delle realtà materiali, dovettero combattere per due millenni prima di poter avere la possibilità di essere riconosciuti come verità epistemologiche. In sintesi estrema: Lucifero e il peccato originale: noi siamo la sola ed unica specie che ha perduto l’ innocenza, mentre gli animali ed i bambini non peccano. Il peccato nasce assieme al pensiero in grado di pensare se stesso e di pensare l’ essere, il non -essere, lo spazio, il tempo, la dimensione, il divenire, il futuro, l’ avvenire, l’ idea e il suo mito? Qui incomincia allora catastrofe. L’ uomo, l’ animale razionale, non era il solo ad essere in possesso del linguaggio articolato, e neppure l’ unico della specie Homo sapiens se lo aveva in comune con altre, oramai scomparse, come il Neanderthal o il più remoto Heidelbergensis, le quali tra l’ altro presentavano propensioni artistiche e un'abilità non irrilevante. Ora mi chiedo se questa domanda sia mal posta: nasciamo tutti sani e poi ci si ammala dopo? E il DNA? L' ambiente? Il fanciullo perverso è una favola com quella del peccato originale? Cosa perde il giovane di bellissimo aspetto che passa ore ed ore dinanzi ad uno specchio nel tentativo di ripetere un movimento riuscitogli per caso una volta? Il giovane che aveva eguagliato la grazia dello Spinario, come narra in un suo racconto Kleist, toccando questo interessante argomento dello specchio:perché siamo a Narciso ed al suo terrore dell’ eterno ritorno. E questo fissarsi di Narciso è la morte?
Trovo illuminante Damasio.
E poi mi chiedo ancor di piu': quanto sara' mai libero questo arbitrio se non siamo noi a decidere di nascere?
Bella domanda :ok:
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Messaggio da Vieri »

play ha scritto:Tu quoque, Brute, fili mi! Aristotele adopera il termine archè, come equivalente di αἰτία («causa») e così si parlerà, ad esempio, nel Medioevo di principium individuationis, per designare il fondamento metafisico dell’individualità del reale. Questi primi pensieri, che riconducevano ai principi invisibili delle realtà materiali, dovettero combattere per due millenni prima di poter avere la possibilità di essere riconosciuti come verità epistemologiche. In sintesi estrema: Lucifero e il peccato originale: noi siamo la sola ed unica specie che ha perduto l’ innocenza, mentre gli animali ed i bambini non peccano. Il peccato nasce assieme al pensiero in grado di pensare se stesso e di pensare l’ essere, il non -essere, lo spazio, il tempo, la dimensione, il divenire, il futuro, l’ avvenire, l’ idea e il suo mito? Qui incomincia allora catastrofe. L’ uomo, l’ animale razionale, non era il solo ad essere in possesso del linguaggio articolato, e neppure l’ unico della specie Homo sapiens se lo aveva in comune con altre, oramai scomparse, come il Neanderthal o il più remoto Heidelbergensis, le quali tra l’ altro presentavano propensioni artistiche e un'abilità non irrilevante. Ora mi chiedo se questa domanda sia mal posta: nasciamo tutti sani e poi ci si ammala dopo? E il DNA? L' ambiente? Il fanciullo perverso è una favola com quella del peccato originale? Cosa perde il giovane di bellissimo aspetto che passa ore ed ore dinanzi ad uno specchio nel tentativo di ripetere un movimento riuscitogli per caso una volta? Il giovane che aveva eguagliato la grazia dello Spinario, come narra in un suo racconto Kleist, toccando questo interessante argomento dello specchio:perché siamo a Narciso ed al suo terrore dell’ eterno ritorno. E questo fissarsi di Narciso è la morte? E poi mi chiedo ancor di piu': quanto sara' mai libero questo arbitrio se non siamo noi a decidere di nascere?
Ciao carissimo, se volevi stupirmi con gli "effetti speciali" ci sei riuscito alla grande ma alla fine, perdona la mia ignoranza ( sono un tecnicaccio) ma non ho capito molto di quello che volevi dire..... :ironico:
l peccato nasce assieme al pensiero in grado di pensare se stesso e di pensare l’ essere, il non -essere, lo spazio, il tempo, la dimensione, il divenire, il futuro, l’ avvenire, l’ idea e il suo mito? Qui incomincia allora catastrofe.
Io credevo che "pensare" fosse un peccato solo dei tdG.....all'infuori di quello detto da C.D........
E poi mi chiedo ancor di piu': quanto sara' mai libero questo arbitrio se non siamo noi a decidere di nascere?
Play, Play, ma vorresti allora decidere tutto tu?....Almeno quello di farti nascere lascialo fare al buon Dio e ringrazia almeno il fatto di non essere venuto fuori da una capanna in Africa con altri 6 fratelli..... .... :risata: :risata:

:strettamano:
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:Io direi che il termine "peccato originale" per me sia un termine improprio e vorrei sentire su questo il parere anche di altri.....poiché essere liberi non è un peccato. E Dio ci ha creato esseri liberi.
Stai riscrivendo il catechismo???
Sicuro sicuro di essere cattolico? Il peccato originale no, l'uomo disceso da uno stato dell'essere suoeriore... vedi vedi che il Vieri si rivela un eretico :risata:
"Essere peccatori", significa usare invece questa libertà per altri fini e sicuramente per i propri interessi egoistici di onnipotenza e di superbia.

Ripeto quindi che Dio ci ha creato liberi e perfetti. Se poi sia stata usata male questa libertà non è ovviamente colpa di Dio ma degli uomini.....ed è questa la ragione per la quale è venuto Cristo sulla terra ad annunciarci "la buona novella".....per indirizzarci a scelte di amore e non di sopraffazione...

100.000 anni fa non ci saranno stati regni o imperi ma il desiderio di sopraffazione penso che sia stato sempre esistito anche a livello di piccole comunità.
Non c'è mai stato un periodo senza, è questo il problema.
E resta il fatto che senza quel "peccare" ci saremo estinti perchè quegli stimoli, quegli istinti erano necessari per la sopravvivenza. Se fossimo stati "buoni buonini" ci avrebbero trucidato.
Alla fine ci saranno state anche comunità pacifiche ed altre bellicose...questa e la storia eterna dell'uomo e per me dove in alcuni casi il bene comune prevaleva, in altre la guerra era per loro l'unico stile di vita......Niente sotto il sole anche oggi per denaro o per ideologia.....
:strettamano:
Esatto.

Ma macna il quando ed il come. Mancano le tracce di un'umanità "superiore" poi decaduta. Anzi abbiamo solo tracce di un'umanità che faveca una vita del cavolo. Ci sei che ne manca una parte?
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Poi finisco,.. Mauro....

Messaggio da Vieri »

Mauro, scusami ma non vorrei essere frainteso e prima di brucarmi sul rogo come eretico... :ironico: volevo ulteriormente precisare quanto avevo già scritto in termini molto condensati.

Io Dio, voglio farti un essere perfetto e non uno schiavo e pertanto ti dono il bene della libertà di pensiero e di azione.
Esseri quindi liberi "di pensiero e di azione" significa anche per me scegliere anche fra ciò che è bene e ciò che è male.

Se fai la tua vita da cacciatore o raccoglitore senza andare ad ammazzare nessuno se non per difendere la tua tribu sei una brava persona.
Se invece per superbia, per desiderio di sopraffazione per egoismo rubi e uccidi anche con il gusto di farlo per avere maggiore prestigio,gloria e rispetto dal tuo popolo fai ovviamente peccato non solo verso Dio che allora sicuramente non conoscevano ma per le leggi naturali che regolano la vita dell'uomo portato secondo la mia opinione non verso le opere di Satana ma verso la convivenza pacifica...Concetti e principi noti in tutti i popoli ed in tutti i tempi.
In effetti se io ti brucio la casa, ammazzo i tuoi figli e ti porto via la moglie, penso che già allora il concetto di sofferenza fosse sicuramente abbinato al peccato di chi te la procura....

Dato che alla fine abbiamo visto che da tempi immemorabili quest'ultimo "vizietto" lo avevano avuto in molti, lo hanno chiamato per me "peccato originale" e Cristo è arrivato per dire alla fine una cosa fondamentale: "ama il prossimo tuo come te stesso".....

Che poi in seguito molti lo abbiano ascoltato,....è un'altra storia....
Ma manca il quando ed il come. Mancano le tracce di un'umanità "superiore" poi decaduta. Anzi abbiamo solo tracce di un'umanità che facevauna vita del cavolo. Ci sei che ne manca una parte?:
Per me non manca niente e non è mai esistito, sempre secondo la mia opinione, un "paradiso terrestre" reale come descritto ma debba essere inteso come una allegoria (ripresa forse dai Giardini di Babilonia )come il giorno del passaggio da un ambiente sereno a quando un primo uomo primitivo uccise, rubò e prese le donne di altre tribù (creando pertanto sofferenza e morte- quindi peccando) solo ed esclusivamente per il desiderio di orgoglio e superbia di potersi sentire nella veste di chi (sentendosi forse un dio) può decidere sulla vita e sulla morte degli altri suoi simili.

E' possibile poi che questo primo "peccatore" si fosse accorto del delitto che aveva commesso trovandosi poi a dover combattere poi altre ostilità....(e quindi trovarsi nudo ed indifeso anche lui nel doversi poi difendere da tutto e da tutti?)
Oh! prendetemi con le molle e non mandatemi l'esorcista a casa per favore .... :risata: :risata:
E "quelli di fede" cosa dicono in merito?
:strettamano:
Ultima modifica di Vieri il 15/01/2017, 18:36, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da play »

Vieri: Play, Play, ma vorresti allora decidere tutto tu?

Play: No no, sto dicendo proprio l’ esatto opposto, in quanto non siamo noi a decidere di venire alla luce, cosi come non siamo noi a decidere il grado e la qualita’ dell’ istruzione che riceveremo. E non solo questo: non siamo noi a decidere il tipo di cure genitoriali che riceveremo fino all’ eta di sei anni circa.

Vieri: Essere peccatori, significa usare invece usare la libertà per i propri interessi egoistici di onnipotenza e di superbia.

Play: solipsismo? Utilitarismo? A cosa alludi?
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Play, Play mi fai studiare con le tue parole difficili....

Messaggio da Vieri »

Vieri: Essere peccatori, significa usare invece la libertà per i propri interessi egoistici di onnipotenza e di superbia.
Play: solipsismo? Utilitarismo? A cosa alludi?
Grazie Play, che mi fai studiare..... :sorriso:

Il solipsismo (dal latino solus, "solo" e ipse, "stesso": "solo se stesso") è un termine[1] che si riferisce alla dottrina filosofica secondo cui l'individuo pensante può affermare con certezza solo la propria esistenza poiché tutto quello che percepisce sembra far parte di un mondo fenomenico oggettivo a lui esterno ma che in realtà è tale da acquistare consistenza ideale solo nel proprio pensiero, cioè l'intero universo è la rappresentazione della propria individuale coscienza.
Dal punto di vista della pratica per il solipsista ogni azione che si esplica all'esterno va ricondotta all'interesse personale del proprio unico io che è il solo a stabilire che le leggi morali da rispettare sono quelle che provengono direttamente dalla sua interiorità individuale poiché hanno una validità più spontanea di tutte le regole che altri avrebbero stabilito per lui.


Si caro Play, io sono sempre più convinto che la superbia rappresenti il peggiore peccato dell'uomo fin dai tempi più remoti ad oggi ed è il peccato che ha condotto sempre a morte sofferenze e distruzioni.
Come dicevo prima, non pensi che spesso faraoni, re e imperatori si assurgevano a dei in terra e quindi a ritenersi padroni della vita e della morte e di poter creare impunemente per "solipsismo" lutti e sofferenze ?

Del resto non pensi che il peccato ( e relativo peccatore) anche senza conoscere il Dio della Bibbia, fosse stato sempre abbinato a chi ti crea lutti e sofferenze?
Bella discussione....
:strettamano:
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Messaggio da play »

Intanto leggero' Damasio, non tanto per mettere un' altro libro nello scaffale della biblioteca, ma per cercare altre risposte. Vieri, te tu lèggi le léggi, eh! maremma :cer:
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Ciao Play....

Messaggio da Vieri »

Vieri, te tu lèggi le léggi, eh! maremma :cer:
Questa volta ti do io la corretta dizione:
"Oh Vieri un tu le leggi, le leggi, maremma.... " :risata: :risata:

Ho sempre detto poi che sono un "cristianuccio in carriera" (anche un po' illetterato) e quando leggo un testo, specie della Bibbia, mi piace prima dare una mia interpretazione, basandomi anche su varie fonti, e poi sentire quella mia "ufficiale" della Chiesa cattolica.
Spesso ci azzecco mentre in altri casi resto possibilista o mi adeguo....
:strettamano:
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Messaggio da Mauro1971 »

play ha scritto:Intanto leggero' Damasio, non tanto per mettere un' altro libro nello scaffale della biblioteca, ma per cercare altre risposte. Vieri, te tu lèggi le léggi, eh! maremma :cer:
Il punto di vista di uno dei maggiori neurobiologi imoegnato da alcune decadi allo studo della coscienza è sicuramente ineressante.

Consiglio "Il Se vienne alla Mente". :ok:
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Messaggio da Mauro1971 »

Mauro1971 ha scritto:
play ha scritto:Intanto leggero' Damasio, non tanto per mettere un' altro libro nello scaffale della biblioteca, ma per cercare altre risposte. Vieri, te tu lèggi le léggi, eh! maremma :cer:
Il punto di vista di uno dei maggiori neurobiologi impegnato da alcune decadi allo studio della coscienza è sicuramente ineressante.

Consiglio "Il Se vienne alla Mente". :ok:
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Messaggio da Mauro1971 »

...ho fatto casino :risata:

Scusate :timido2:
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Messaggio da Testimone di Cristo »

Mauro1971 ha scritto:
Testimone di Cristo ha scritto: Buona serata a tutti[/b]
:ciao:
Caro Testimone, se vuuoi "testimonianze" del Dalai Lama c'è Google, Youtube, libri, persino film. Informati, deignorantizzati.

Il principio utilitaristico poi come prova dell'esistenza di un dio dovresti sapere che non regge.
"Dio esiste perchè mi serve".
Anzi, mi sa che proprio così. Esiste per te perchè ti serve. Il che va pure bene, ma non puoi generalizzare in un modo simile, è un atto di arroganza immane. CHi sei tu per decidere che TUTTI quelli che non credono nel tuo dio sono infelici? Da quale altezza ti permetti di dire queste cose?

Dio non esiste.
Posso affermarlo e posso farlo con un grado di certezza superiore ai tuoi vaneggiamenti perchè ho un universo intorno a me che non parla di alcun dio e se si cerca di leggerlo racconta una storia ben diversa da quel testo mitologico che è l'AT, e se affermo questo anche un credente che abbia però un minimo di spessore sa che sono affermazioni non di certo vaghe e dissennate.

Per te dio esiste perchè eri depresso?
Bene, sappi chi ha risolto in ben altri modi, chi non risolverà mai, chi nel Buddhismo, chi con un pace maker cerebrale, chi con la psicoerapia.
Tu l'hai trovata nel tuo dio?
jBene, sono felice per te, ma per quale assurdo motivo una cosa che è andata bene a te dovrebbe andare bene anche per gli altri, eche non ci siano altre risposte?

I malesseri emotivi e comportamentali hanno tanto e varie motivi che la metà basta, altro che "vita senza dio", ma che stiamo a scherzando? Fosse anche solo per il rispetto che va dovuto a chi ha tali patologie o sta passando fasi molto difficili dela propria vita.
Caro Mauro
Cosa è successo , perchè la butti sull'offesa ?
Chi mi legge per quel poco che scrivo sa che Dialogo, non polemizzo, e che scrivo con rispetto, ed anche con molta franchezza.
Comunque non era mia intenzione offendere alcuno; io non decido nulla tent'è che ho preso a prestito quanto ogni giorno viene riportato dai media a livello planetario
Dio non esiste; la mia p suggestione; non è come ho scritto; mi sono sbagliato ?
Ti chiedo scusa, non volevo essere ne scortese ne offensivo, ma coerenza necessitava.
Scusami ancora, e anche voi tutti
Cordialità
Buona serata

:strettamano:
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Messaggio da Mauro1971 »

Vedi Testimone tu non te be rendi conto ma cose come "i non cristiani sono tutti infelico" o "gli atei in realtà credono in dio" sono offensive di per se, e per e stesso aggiungerei.
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Messaggio da Romagnolo »

Mamma mia che fatica starvi dietro...mi è pure venuto il mal di testa! :conf: :conf:
Comunque...se posso aggiungere la mia...per TESTIMONE :
Si senz'altro convengo con te che molte persone a questo mondo buttano la vita nel cesso per varie forme di vuoto esistenziale...vedi quell'asso di briscola che per me è Lapo Elcan ...ma che tutte siano infelici e vuoti...qui ce ne corre...mi vengono in mente tutti quei milioni di musulmani che sono esistiti nei secoli fino ad oggi i quali non credono nel peccato originale ed in Gesù alla cristiana maniera,...possibile affermare che tutti abbiano condotto una vita vuota, infelice ...ed improntata all'autolesionismo come soluzione finale?
Personalmente non ci credo.
Ma andiamo pure oltre...dato che i musulmani si rifanno pur sempre a stampo ebraico e simil Cristiano....passiamo a tutto un'altro porsi sul piano spirituale,...andiamo su lBuddismo...qualche hanno fa mostrarono un esperimento volto a scoprire quale fosse la persona più felice al mondo,...cosa per me assurda..(all'epoca ero tdg convinto...e quindi solo un tdg poteva essere una persona veramente felice) il...vincitore per così dire..fu ritenuto dagli studiosi un Monaco Buddista.
Come può un individuo con una fede così agli antipodi rispetto quella Cristiana ...risultare il più felice?
Bo?...io me ne esco con ...misteri della scienza. :blu:
Caro Vieri,...capisco che il peccato di superbia sia il più propenso a essere il padre di tutti gli altri mali,...ma rapimenti,..ruberie, assassinio li ritroviamo anche in organizzazioni sociali come quelle delle formiche!
Avrai visto senz'altro qualche buon documentario dove mostrano come le formiche ci rassomigliano nella pratica di questi...peccati!
Tu dirai...ma sono formiche! Esseri inferiori!
Si...ma non è quello il punto...il punto e che sono creature di Dio pure loro...e Dio come le ha create?
Affinché si comportassero proprio così.
Ergo...se lo ha stabilito lui,...rubare, sopraffare,..assassinare i propri consimili...allora non è peccato; basta che tutto rientri nella logica del bene comune...della proprio Clan, Tribù, Stato, Etnia,..è così via.
Del resto ad Israele che fece fare verso i Cananei che se ne stavano buoni buoni a casa loro a farsi i fatti propri?
Mauro71, felice di rivederti sul forum...vedo che ti difendi bene,...spero che questi "ricchi" scambi di vedute non ti facciano pentire di essere tornato. :ironico:
:ciao: e buona serata a tutti.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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:ok: Grazie per il suggerimento Mauro.
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Messaggio da Testimone di Cristo »

Mauro1971 ha scritto:Vedi Testimone tu non te be rendi conto
Non me ne rendo conto ? Non credo di essere ancora rincretinito, ma accetto tutto .
ma cose come "i non cristiani sono tutti infelico" o "gli atei in realtà credono in dio" sono offensive di per se, e per e stesso aggiungerei.
Caro Mauro , non mi ci tirare così dai; dov'è offesa ? quì si dialoga ed io uso nel Dialogo , anche molta franchezza, e con franchezza ,ho tirato di fatto quanto ho scritto , che è un dato di Fatto, quindi perchè ci si sente offesi ?
Per esempio, " è solo un esempio fatemelo passare" e come dire ad uno che è abituato a rubare :perchè rubi e quello ti replica : mi stai offendendo; ma dico, è un dato di Fatto.
Non è così ?
Interroga i tuoi amici, parenti, colleghi di lavoro..., che vivono senza Dio ; che non cibano la loro anima con un rapporto di comunione con Lui, e poi dimmi pure.
Questa è franchezza, nessun insulto.
Quindi ancora mi replico ; mi sono sbagliato ?
Io non lo credo ; è un insulto avere questo parere e questa convinzione che viene dalla realtà della vita ?
La mia è solo franchezza, e se non vuoi usare coerenza con me e con te stesso, e se non sei d'accordo e ti senti offeso, mandami anche a quel paese, che altro
Cordialità
Un saluto a tutti

:strettamano: :pace:
Mamma mia che fatica starvi dietro...mi è pure venuto il mal di testa! :conf: :conf:
Comunque...se posso aggiungere la mia...per TESTIMONE :
Si senz'altro convengo con te che molte persone a questo mondo buttano la vita nel cesso per varie forme di vuoto esistenziale...vedi quell'asso di briscola che per me è Lapo Elcan ...ma che tutte siano infelici e vuoti...qui ce ne corre...mi vengono in mente tutti quei milioni di musulmani che sono esistiti nei secoli fino ad oggi i quali non credono nel peccato originale ed in Gesù alla cristiana maniera,...possibile affermare che tutti abbiano condotto una vita vuota, infelice ...ed improntata all'autolesionismo come soluzione finale?
Personalmente non ci credo.
Caro Amico Romagnolo
Io mi avvalgo sempre con dati di Fatto.
Io parto sempre dal presupposto e per testimonianza che Dio esiste; poi gli amici atei " Rispettosamente parlando ",che si reputano persone riflessive, ragionevoli, poiche secondo loro Dio non esiste , attraverso il loro ragionamento, i loro tanti studi...., in poche battute dovrebbero spiegarmi in modo almeno semplice, un po come il caso, l'evoluzione....fa accadere il Grande Miracolo che Dio compie nel grembo di una donna, senza citare altre cose...
Poi le persone possono fare qualsiasi statistica e stabilire che ...., ma,
ognuno anche volendo negarlo , sa cosa c'è nel suo cuore e credo che a se stesso non mentirebbe.
A mio avviso il problema è interiore; l'uomo-donna ha un'anima da cibare e non solo il corpo, e per testimonianza il cibo dell'anima è un rapporto di comunione giornaliero con Dio,
e quando questa non è cibata, non è alimentata dalla Sua compagnia, ecco che deperisce.
Tu Caro ce lo vedi il corpo umano per anni senza alimentarsi ?
Non solo deperirebbe ,ma non avrebbe forza di alzare un dito.
Quindi sempre a mio avviso " rispettando il pensiero altrui ", tutti coloro che non cibano la loro anima , questa resta morta; morta perchè non gode della Vita che si trova in comunione col Padre e col Figlio Suo Gesù Cristo
Come disse un giorno Il Grande Signore Gesù, Signore della Gloria ad uno che voleva seguirlo..., lascia che i morti seppelliscano i loro morti...
Come si legge persone in vita che il Signore dice che sono morte, proprio perchè non seguivano Lui Il Signore della Vita, non erano in comunione con Lui e lo rifiutavano..., e quando le anime sono morte "in un corpo vivo", ecco che queste fanno trasparire dal corpo e nel corpo tutta l'insoddisfazione e la noia che ne scaturisce.
Un Caro e sincero saluto

:strettamano:
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Messaggio da Vieri »

Mauro 71 scrive:
Vedi Testimone tu non te be rendi conto ma cose come "i non cristiani sono tutti infelici" o "gli atei in realtà credono in dio" sono offensive di per se, e per e stesso aggiungerei
.
Mi ritengo un po' più "miscredente" rispetto a a Testimone di Cristo ma forse da cattolico anche un po' più moderato.

E' certo che la poca fede della quale dispongo mi porta ad una visione ed una concezione della vita diversa rispetto ad altre persone ed io personalmente ho trovato tutte le mie risposte in questo.

Queste risposte mi portano sicuramente ad una maggiore serenità interiore ma raggiunta spesso con grande fatica poichè essere dei "buoni cristiani" e rispettare la volontà di Cristo non è certamente facile per noi con le nostre mancanze, i nostri peccati, le nostre debolezze.
Quindi, in conclusione questa serenità, almeno per me, non parte da una "illuminata visione celestiale" ma sempre da un costante "combattimento" vedendo ogni giorno le nostre debolezze.

Non è il "dubbio" che ti perseguita ma il raggiungimento della volontà di Dio nell'essere e nel trovarsi degni di far si che: "quando anche noi sfioreremo la sua veste, possa ( il Salvatore) rivolgere gli occhi anche verso di noi."...

Questo senso di insicurezza di noi stessi ci porta pertanto a non dividere il mondo tra buoni e cattivi, credenti o meno, persone felici o meno per avere raggiunto la fede ( ammesso che questa sia veritiera) ......

Alla fine pertanto condivido il pensiero di Mauro 71 poiché io penso che alla fine di Atei veramente DOC che rinneghino completamente l'esistenza di un qualche cosa di "un Essere Superiore" ce ne siano ( direi: per fortuna) alla fine abbastanza pochi.....

Tempo fa, avevo avuto un dibattito con il buon Romagnolo, circa l'ateismo dichiarato di Stephen William Hawking noto scienziato ridotto per malattia in una sedia a rotelle.
Questo scienziato aveva dichiarato forse anche con una pubblicazione l'inesistenza di Dio nella creazione:" l’universo ora non lo ha creato Dio ma è nato grazie al nulla", trovando ovviamente una netta opposizione da parte di altri scienziati
Leggi:
https://antiuaar.wordpress.com/2010/09/ ... n-hawking/" onclick="window.open(this.href);return false;

La cosa "strana" è che però avevo notato in una sua intervista che ringraziava "Qualcuno" (non ben identificato) della vita che aveva vissuto e delle opportunità avute......

Io mi domandai allora che se uno "ringraziava" doveva ovviamente rivolgersi a chi gli aveva fatto il regalo della sua vita poichè se fosse stato completamente ed assolutamente ateo non avrebbe dovuto sentirsi in debito o ringraziare nessuno.

Le mie conclusioni portano solo allora a questo fatto: Uno può (apparentemente) dire di non credere in niente ma se è una persona ottimista che "vive" e non "sopravvive" credendo con speranza in valori morali importanti e condivisi è e rimane sempre "figlio di Dio".

Chi invece, al contrario rigetta ogni principio di amore, di fratellanza annegando nel pessimismo più assoluto senza intravedere nessuna speranza...allora è ateo veramente per me. Lì, Dio, fonte di amore e di speranza per tutti, allora non abita in lui" ....
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Vieri ha scritto:
Mauro 71 scrive:
Vedi Testimone tu non te be rendi conto ma cose come "i non cristiani sono tutti infelici" o "gli atei in realtà credono in dio" sono offensive di per se, e per e stesso aggiungerei
.
Mi ritengo un po' più "miscredente" rispetto a a Testimone di Cristo ma forse da cattolico anche un po' più moderato.

E' certo che la poca fede della quale dispongo mi porta ad una visione ed una concezione della vita diversa rispetto ad altre persone ed io personalmente ho trovato tutte le mie risposte in questo.

Queste risposte mi portano sicuramente ad una maggiore serenità interiore ma raggiunta spesso con grande fatica poichè essere dei "buoni cristiani" e rispettare la volontà di Cristo non è certamente facile per noi con le nostre mancanze, i nostri peccati, le nostre debolezze.
Quindi, in conclusione questa serenità, almeno per me, non parte da una "illuminata visione celestiale" ma sempre da un costante "combattimento" vedendo ogni giorno le nostre debolezze.

Non è il "dubbio" che ti perseguita ma il raggiungimento della volontà di Dio nell'essere e nel trovarsi degni di far si che: "quando anche noi sfioreremo la sua veste, possa ( il Salvatore) rivolgere gli occhi anche verso di noi."...

Questo senso di insicurezza di noi stessi ci porta pertanto a non dividere il mondo tra buoni e cattivi, credenti o meno, persone felici o meno per avere raggiunto la fede ( ammesso che questa sia veritiera) ......

Alla fine pertanto condivido il pensiero di Mauro 71 poiché io penso che alla fine di Atei veramente DOC che rinneghino completamente l'esistenza di un qualche cosa di "un Essere Superiore" ce ne siano ( direi: per fortuna) alla fine abbastanza pochi.....

Tempo fa, avevo avuto un dibattito con il buon Romagnolo, circa l'ateismo dichiarato di Stephen William Hawking noto scienziato ridotto per malattia in una sedia a rotelle.
Questo scienziato aveva dichiarato forse anche con una pubblicazione l'inesistenza di Dio nella creazione:" l’universo ora non lo ha creato Dio ma è nato grazie al nulla", trovando ovviamente una netta opposizione da parte di altri scienziati
Leggi:
https://antiuaar.wordpress.com/2010/09/ ... n-hawking/" onclick="window.open(this.href);return false;

La cosa "strana" è che però avevo notato in una sua intervista che ringraziava "Qualcuno" (non ben identificato) della vita che aveva vissuto e delle opportunità avute......

Io mi domandai allora che se uno "ringraziava" doveva ovviamente rivolgersi a chi gli aveva fatto il regalo della sua vita poichè se fosse stato completamente ed assolutamente ateo non avrebbe dovuto sentirsi in debito o ringraziare nessuno.
Caro Vieri
Chi dice di essere ateo , credo sia solo tale; poi vogliamo dire che ve ne sono una quantità, che non sono convinti fino in fondo e che quindi sono anche consapevoli che le loro convinzioni vacillano ?certo ci può stare.
Le mie conclusioni portano solo allora a questo fatto: Uno può (apparentemente) dire di non credere in niente ma se è una persona ottimista che "vive" e non "sopravvive" credendo con speranza in valori morali importanti e condivisi è e rimane sempre "figlio di Dio".

Chi invece, al contrario rigetta ogni principio di amore, di fratellanza annegando nel pessimismo più assoluto senza intravedere nessuna speranza...allora è ateo veramente per me. Lì, Dio, fonte di amore e di speranza per tutti, allora non abita in lui" ....
Caro Vieri , una persona che si dice ateo convinto e che di Dio non vuole avere nulla a che fare, come potrebbe essere figlio di Dio , se non vuole che Egli faccia parte della sua vita ?
Partendo dal presupposto che Dio esiste, Figli di Dio ci si diventa , quando rendendosi conto che si è peccatori perduti, e accettando il Figlio come Signore e Salvatore, Unica Giustizia e come Colui che ci riconcilia col Padre attraverso il Suo Sangue versato.
Ma se uno rifiuta Lui il Suo Figlio ed il Suo Dono di Salvezza, che altro resta ??
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Messaggio da Vieri »

Caro Vieri,...capisco che il peccato di superbia sia il più propenso a essere il padre di tutti gli altri mali,...ma rapimenti,..ruberie, assassinio li ritroviamo anche in organizzazioni sociali come quelle delle formiche!
Avrai visto senz'altro qualche buon documentario dove mostrano come le formiche ci rassomigliano nella pratica di questi...peccati!
Allora parliamo di peccati:
- SUPERBIA
- AVARIZIA
- LUSSURIA
- INVIDIA
- GOLA
- IRA ACCIDIA

Vediamo:
- se uno pecca di superbia si sente superiore a tutti con diritto di conquista, di vita e di morte sugli altri e quindi da li: l'invidia, l'ira, il furto, l'assasinio, lo stupro, ecc..vengono autorizzati di conseguenza e riguardano NON il singolo ma tutti e pertanto per me è il male peggiore poiché ,come é successo (leggi Hitler anche recentemente), è il peccato che ha creato le maggiori sofferenze all'umanità.
Gli altri peccati (avarizia, lussuria, gola) riguardano principalmente il singolo individuo e arrecano per me meno danni agli altri.

Per il discorso poi delle formiche, come tu hai accennato, queste sono sempre aniamate dall'istinto della sopravvivenza e dal formare una comunità compatta per fornire nutrimento e quindi prole alla formica regina o chi per essa....quindi non ne vedo il nesso.....
:strettamano:
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Messaggio da Quixote »

Vieri ha scritto:
Alla fine pertanto condivido il pensiero di Mauro 71 poiché io penso che alla fine di Atei veramente DOC che rinneghino completamente l'esistenza di un qualche cosa di "un Essere Superiore" ce ne siano ( direi: per fortuna) alla fine abbastanza pochi.....

Le mie conclusioni portano solo allora a questo fatto: Uno può (apparentemente) dire di non credere in niente ma se è una persona ottimista che "vive" e non "sopravvive" credendo con speranza in valori morali importanti e condivisi è e rimane sempre "figlio di Dio".

Chi invece, al contrario rigetta ogni principio di amore, di fratellanza annegando nel pessimismo più assoluto senza intravedere nessuna speranza...allora è ateo veramente per me. Lì, Dio, fonte di amore e di speranza per tutti, allora non abita in lui" ....
Al solito sbagli i termini. :sorriso: Scherzi a parte, chi «rigetta ogni principio di amore, di fratellanza annegando nel pessimismo più assoluto senza intravedere nessuna speranza» secondo me non è tanto ateo, quanto nichilista; e poiché io sono nichilista, trovo discretamente sterile questo tipo di discussione. In effetti se tu convieni un po’ con Mauro, io concordo pienamente con Testimone di Cristo: «droghe varie, alcool, antidepressivi...., non bastano per colmare quel vuoto spaventoso» che l’assenza di Dio causa al mio cuore. Resta da vedere se la Sua “presenza” non sia solo una chimera, e quindi la relativa felicità null’altro che illusione.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Chi è allora un vero ateo ?

Messaggio da Vieri »

Quixote scrive:
Al solito sbagli i termini. :sorriso: Scherzi a parte, chi «rigetta ogni principio di amore, di fratellanza annegando nel pessimismo più assoluto senza intravedere nessuna speranza» secondo me non è tanto ateo, quanto nichilista; e poiché io sono nichilista, trovo discretamente sterile questo tipo di discussione. In effetti se tu convieni un po’ con Mauro, io concordo pienamente con Testimone di Cristo: «droghe varie, alcool, antidepressivi...., non bastano per colmare quel vuoto spaventoso» che l’assenza di Dio causa al mio cuore. Resta da vedere se la Sua “presenza” non sia solo una chimera, e quindi la relativa felicità null’altro che illusione.
Per me, qualsiasi persona, indipendentemente dal credere o non credere in Dio, debba avere uno scopo nella vita ed in base a questo credere in qualche cosa magari di più "laico" ma sicuramente degno di fornire speranza e fiducia nella vita stessa e nelle persone che lo circondano.

Dato che ritengo che Dio sia amore, indipendentemente dal riconoscerlo o meno, se una persona non vede questo "amore" nel prossimo ma tutta la vita è solo un "do ut des" governata dal profitto, dall'egoismo e dall'intolleranza, rinchiudendosi nel suo pessimismo ed egoistico guscio, tenta solo di"sopravvivere" ed in casi estremi, nella noia di affidarsi anche all'alcool ed alla droga. Questa droga potrebbe anche essere intesa nel volersi annullare completamente nello studio, nella lettura e nel lavoro portato a livelli talmente estremi da non consentire poi, nella stanchezza, di "pensare ad altro"..
.....non bastano per colmare quel vuoto spaventoso» che l’assenza di Dio causa al mio cuore.
.....secondo me non è tanto ateo, quanto nichilista
Ho trovato quesa definizione:
Il termine nichilismo, o nihilismo (dal latino classico nihil e dal latino medievale nichil, "nulla"), indica la dottrina filosofica che suggerisce la negazione di uno o più aspetti putativamente significativi della vita, da cui il mondo, l'esistenza umana in particolare, sono privi di senso, scopo, valore etico, e la verità è incomprensibile; se inteso in forma di nichilismo esistenziale, la vita stessa è senza senso, obiettivo e valore intrinseco.
Moralmente intende affermare che la morale non esiste di per sé, e che tutti i valori morali sono stabiliti astrattamente e artificiosamente.

Se allora l'esistenza umana è priva di senso, la verità è incomprensibile e i valori morali sono stabiliti astrattamente ed artificiosamente, che differenza esiste fra non credere in Dio ed essere completamente atei? Quali "speranze" esistono allora in un mondo così negativamente articolato?
Per quanto riguarda invece:
Resta da vedere se la Sua “presenza” non sia solo una chimera,....

La fede è un dono che si riceve gratis e non è il fatto di essere "invasati o meno" ma solo disposti ad aprire le mani verso Cristo che è sempre pronto in ogni momento ad accoglierti.....( La parabola degli operai dell'ultim'ora poi la dice lunga....)
Buona giornata
Presentazione
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