Micro e Macroevoluzione in atto ed osservata-
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- Mauro1971
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Micro e Macroevoluzione in atto ed osservata-
Uno degli appunti che sentirete fare alla Teoria dell'Evoluzione da parte dei TdG, quelli quantomeno un minimo più preparati, è che si è osservata la microevoluzione, cioè cambiamenti adattativi all'interno della stessa specie, ma non macroevoluzioni, cioè mutazioni genetiche positive.
A parte che in laboratorio si è osservata la speciazione di moscerini della frutta, che non sono certo organismi unicellulari, ma in questo articolo si mostra come recenti studi sulla Falena delle Betulle inglese dimostrano non solo un caso di microevoluzione ma di macroevoluzione in quanto l'adattamento della Falena avviene non per attivazione di geni già presenti ma per mutazione, cereazione di sequenze non preesistenti di geni.
Altro punto quindi sul quale i TdG, ed in creazionisti in genere, hanno semplicemente torto.
Buona lettura.
http://lameladinewton-micromega.blogaut ... azionisti/
A parte che in laboratorio si è osservata la speciazione di moscerini della frutta, che non sono certo organismi unicellulari, ma in questo articolo si mostra come recenti studi sulla Falena delle Betulle inglese dimostrano non solo un caso di microevoluzione ma di macroevoluzione in quanto l'adattamento della Falena avviene non per attivazione di geni già presenti ma per mutazione, cereazione di sequenze non preesistenti di geni.
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- VictorVonDoom
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"Ma sempre falena è rimasta!" in tre-due-uno...Mauro1971 ha scritto:Uno degli appunti che sentirete fare alla Teoria dell'Evoluzione da parte dei TdG, quelli quantomeno un minimo più preparati, è che si è osservata la microevoluzione, cioè cambiamenti adattativi all'interno della stessa specie, ma non macroevoluzioni, cioè mutazioni genetiche positive.
A parte che in laboratorio si è osservata la speciazione di moscerini della frutta, che non sono certo organismi unicellulari, ma in questo articolo si mostra come recenti studi sulla Falena delle Betulle inglese dimostrano non solo un caso di microevoluzione ma di macroevoluzione in quanto l'adattamento della Falena avviene non per attivazione di geni già presenti ma per mutazione, cereazione di sequenze non preesistenti di geni.
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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...0
La discussione sul tema finisce qui, nel senso che non c’è discussione, basterebbe conoscere ciò di cui si sta parlando. Peraltro la speciazione non è un “salto” da una specie a un’altra, ma un processo di trasformazione e divergenza di popolazioni biologiche durante il quale si produce un isolamento riproduttivo. Ma è interessante la strategia retorica, classica, che consiste nello spostare il problema. Il caso di Biston betularia non riguarda una speciazione (non è nata una nuova specie di falene). E allora si dice: va bene, quello che è successo ed è ora documentato era ovvio, è un adattamento all’interno di una specie, ma il problema è un altro ed è che la teoria dell’evoluzione neodarwiniana non spiega “come avvengano i passaggi di specie e non di forma”, cioè la speciazione (ovvero un fenomeno che non riguarda il caso in discussione).
Ebbene, la seconda parte dell’affermazione è semplicemente falsa e la archiviamo (si leggano i testi di cui sopra; quanto al fatto che gli organismi non si limitano a rincorrere gli ambienti, ma contribuiscono a modificarli, si chiama “niche construction” ed è un fenomeno noto che non contrasta con il caso in questione). La prima parte invece non va bene per niente e non è ovvia per niente, poiché il caso di Biston fu contestato per decenni da creazionisti e antievoluzionisti di ogni sorta, con argomenti rivelatisi del tutto infondati. Giornalisti statunitensi incompetenti ci hanno marciato per anni scrivendo libri interi su quel lepidottero. Adesso gli scienziati sono andati meticolosamente a controllare, lavorando per anni prima di pubblicare hanno raccolto le evidenze dirette (ecologiche e genetiche, macro e microevoluzione in atto), e dunque chi ha definito il caso delle falene inglesi “una bufala” dovrebbe semplicemente dire che si è sbagliato, punto, e non invece cambiare discorso.
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Carissimi, io in fatto di "evoluzione" mi ritengo un grande ignorante, ossia le soli basi che ho avuto sinora sono state le pubblicazioni Watchtower e qualche ricordo da lezioni di biologia a scuola.
Detto ciò, sono risoluto a documentarmi sul serio, tempo avendo.
Ho trovato un libro (in lingua francese) scritto da un professore di biologia, Alexandre Meinesz. Si trova anche in italiano
https://www.ibs.it/come-vita-cominciata ... 8865208137" onclick="window.open(this.href);return false;
Spero mi sarà di aiuto.
Detto ciò, sono risoluto a documentarmi sul serio, tempo avendo.
Ho trovato un libro (in lingua francese) scritto da un professore di biologia, Alexandre Meinesz. Si trova anche in italiano
https://www.ibs.it/come-vita-cominciata ... 8865208137" onclick="window.open(this.href);return false;
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Ottima scelta Socrate.
In realtà abiogenesi ed evoluzione sono due ambiti dove le scoperte sono continue, ma averne delle basi è un'ottima idea
Non scherzo, sono quasi emozionato.
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Io da quanto ne ho capito comprendo che quanto avvenuto avvalora le tesi darwinismo poiché lo spostamento di un trasposone dove solitamente non dovrebbe andare a finire , non ha dannneggiato i processi vitali della farfalla, come invece solitamente dovrebbe accadere, ma le hanno conferito una mutazione che si sarebbe si per lei rivelata svantaggiosa se avesse dovuto vivere in un contesto ambientale sfavorevole come quello originale, invece grazie all' inquinamento creato dall' uomo ha trovato un ambiente atto a farla prosperare poiché i predatori non riuscivano ad individuarle altrettanto bene quanto le bianche.
E' vero che non si è avuto una nuova specie totalmente differente da una farfalla, ma questo processo biologico che l'ha modificata può alimentare la speranza che come è accaduto per la farfalla delle betulle cosi altrettanto possa essere accaduto in passato più e più volte in altre specie animali e che il contesto ambientale abbia poi provveduto a selezionare gli esseri viventi modificati al fine o di farli prosperare o scomparire subito.
Insomma...il darwinismo si basa su queste ( e altre) premesse...premesse confermate dalla Bitons Betullaria.
E' vero che non si è avuto una nuova specie totalmente differente da una farfalla, ma questo processo biologico che l'ha modificata può alimentare la speranza che come è accaduto per la farfalla delle betulle cosi altrettanto possa essere accaduto in passato più e più volte in altre specie animali e che il contesto ambientale abbia poi provveduto a selezionare gli esseri viventi modificati al fine o di farli prosperare o scomparire subito.
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Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Ed indietro.Romagnolo ha scritto:Io da quanto ne ho capito comprendo che quanto avvenuto avvalora le tesi darwinismo poiché lo spostamento di un trasposone dove solitamente non dovrebbe andare a finire , non ha dannneggiato i processi vitali della farfalla, come invece solitamente dovrebbe accadere, ma le hanno conferito una mutazione che si sarebbe si per lei rivelata svantaggiosa se avesse dovuto vivere in un contesto ambientale sfavorevole come quello originale, invece grazie all' inquinamento creato dall' uomo ha trovato un ambiente atto a farla prosperare poiché i predatori non riuscivano ad individuarle altrettanto bene quanto le bianche.
E' vero che non si è avuto una nuova specie totalmente differente da una farfalla, ma questo processo biologico che l'ha modificata può alimentare la speranza che come è accaduto per la farfalla delle betulle cosi altrettanto possa essere accaduto in passato più e più volte in altre specie animali e che il contesto ambientale abbia poi provveduto a selezionare gli esseri viventi modificati al fine o di farli prosperare o scomparire subito.
Insomma...il darwinismo si basa su queste ( e altre) premesse...premesse confermate dalla Bitons Betullaria.
Oggi che non vi è più la produzione di fuliggine di prima e le betulle sono bianche lr falene scure stanno scomparendo.
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