Scovata una contraddizione...e mica piccola.
Inviato: 07/07/2017, 22:53
Qualche mese fa in sala è stato trasmesso un video di JW.org inerente a mostrare come la creazione attorno a noi testimoni l' esistenza di un Creatore; un aspetto che ha destato la mia attenzione è stato quando si è fatto l' esempio di come il treno proiettile giapponese sia stato migliorato adattandone il muso alle forme del becco del martin pescatore, un piccolo uccello che come dice il nome è propenso a cibarsi di pesce.
Mi sono ricordato che quel fatto era già stato narrato anni prima in una Svegliatevi, che in questi giorni sono andato a cercare, il pezzo in questione che ci interessa fà parte di un più vasto articolo dedicato a questo uccellino.
SVEGLIATEVI 2010 p.29
Frutto di un progetto?
Il becco del martin pescatore
● Viaggiando a una velocità di oltre 300 chilometri orari, il “treno proiettile” giapponese è uno dei più rapidi al mondo. In parte deve il suo successo a un uccellino: il martin pescatore. Come mai?
Riflettete: Il martin pescatore, in cerca di bocconcini appetitosi, può tuffarsi in acqua senza quasi sollevare spruzzi. Questo ha incuriosito Eiji Nakatsu, l’ingegnere che ha diretto le prove su rotaia di questo treno ad alta velocità. Egli si è chiesto come fa il martin pescatore ad ammortizzare così velocemente il passaggio dall’aria all’acqua, dal momento che quest’ultima oppone una resistenza molto maggiore. La risposta a questo quesito è stata la chiave che ha permesso di risolvere un particolare problema del treno. “Quando un treno imbocca ad alta velocità un tunnel stretto”, spiega l’ingegnere, “si generano onde di pressione che un po’ alla volta si amplificano come le onde di un maremoto. Queste raggiungono l’uscita del tunnel alla velocità del suono, generando onde a bassa frequenza che producono un forte boato e vibrazioni aerodinamiche così intense da suscitare proteste da parte di chi abita anche a 400 metri di distanza”.
Si è deciso di modellare il muso del treno a somiglianza del becco del martin pescatore. Come risultato, il “treno proiettile” ora viaggia a una velocità del 10 per cento superiore spendendo il 15 per cento di energia in meno. Per di più, l’onda di pressione prodotta dal treno si è ridotta del 30 per cento. Di conseguenza, quando il treno passa attraverso un tunnel, non si sente più un forte boato.
Che ne dite? Il becco del martin pescatore è frutto del caso o di un progetto?
Che ne dite? Il messaggio è chiaro!
Se la mente umana non è riuscita da sola ad arrivare alla soluzione del problema inerente alla progressiva compressione dell' aria in galleria, ma si è dovuti ricorrere alla conformazione già esistente del becco di un uccellino,...qualche mente più intelligente di quella umana deve aver progettato quel becco! Ragionamento ovvio e che non fà una piega nò?
Ora vorrei farvi notare come siano le dichiarazioni stesse della WT a smontare questo assunto; partiamo da lontano...chi ha mai sentito parlare dei Fringuelli di Darwin?
Sono dei fringuelli che vivono nelle Galapagos e sembra che sù ogni isola vi siano delle varietà endemiche riconoscibili primariamente dalle forme del becco.
Ecco un link con la descrizione di alcune di queste specie e la loro specializzazione alimentare dovuta dalla conformazione del becco.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... tQ5AdH3hrw" onclick="window.open(this.href);return false;
Da dove nasce questa varietà di becchi?
I genetisti hanno scoperto che ci sono diversi geni chiamati in causa per determinare le fattezze di un becco, ma due lo sono in particolare:
Come la maggior parte dei tratti, la morfologia del becco è influenzata da molti geni. Tuttavia, il genetista Leif Andersson e i suoi colleghi - che in uno studio precedente avevano già identificato un gene, ALX1, che controlla la forma acuminata o smussata del becco - hanno potuto stabilire che il ruolo del gene HMGA2, le cui varianti sono correlate alle dimensioni del becco, è stato decisivo.
Ma non è solo questione di genetica casuale, è stato studiato che l' alimentazione verso cui si indirizza un gruppo di uccelli ne indirizza poi lo sviluppo del becco nelle generazioni successive
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... 3uCMiS-H1Q" onclick="window.open(this.href);return false;
E' stato dimostrato che l' alimentazione a cui si indirizza prevalentemente una data popolazione di una certa specie, porta questa a differnziare il proprio becco dagli esemplari che mantengono l' alimentazione originaria:
La separazione è stata rilevata dai ricercatori dopo che era stata notata una differenza nei comportamenti migratori tra le capinere dell'Europa Centrale, alcune delle quali migrano a sudovest e altre a nordovest, dopo che qui gli esseri umani hanno cominciato a offrire agli uccelli cibo durante l’inverno. I due gruppi infatti hanno preso a seguire itinerari migratori distinti – con svernamenti in Spagna e in Regno Unito – e a trovarsi di fronte pressione selettive diverse....questi uccelli fanno conto sul cibo fornito dagli esseri umani invece che sui frutti, come fanno quelli che migrano verso sudovest”, ha continuato Schaefer. "Come conseguenza, gli uccelli che migrano verso nordovest hanno ali più arrotondate, che forniscono una migliore manovrabilità ma sono meno adatte alla migrazione su lunghe distanze.”
Inoltre, hanno becchi più sottili che sono meno adatti a mangiare grandi frutti durante l’inverno.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... pHJ8xLlvaQ" onclick="window.open(this.href);return false;
Sotto questa pressione, i due gruppi hanno dato luogo a ecotipi con adattamenti locali.
Ricordate i 4 tipi di becchi presentati nel sito del Nathional Geographic?
Ecco un noto sito evoluzionistico cosa dice al riguardo:
La forma e la dimensione del becco sono infatti due tratti strettamente legati all’utilizzo delle risorse alimentari presenti nelle diverse isole, consentendo l’adattamento locale, che poi avrebbe trainato la differenziazione di altre caratteristiche (ad esempio, il canto) e il successivo isolamento riproduttivo. E così, le specie dal becco grosso si sono specializzate nel frantumare i semi dal guscio spesso, mentre quelle con becchi piccoli a nutrirsi di risorse più facilmente reperibili. Altri invece lo usano per ‘impugnare’ spine di cactus e catturare piccoli artropodi.
http://pikaia.eu/la-genetica-del-becco- ... galapagos/" onclick="window.open(this.href);return false;
Ora morale della storia tali fringuelli con i loro differenti becchi dettati dalle condizioni alimentari a loro volta dovute da quelle ambientali sono spesso presi dagli studiosi come prova a favore dell' evoluzione,..sono cioè "evoluzione in atto sotto i nostri occhi".
Ora non mi interessa disquisire se tale affermazione sia vera o meno, non è lo scopo di tale post...ma piuttosto far notare come l' Organizzazione vada in contraddizione con se stessa!
Allora..per sconfessare questa prova evoluzionista la WT nel suo libro "Evoluzione o Creazione?" scrisse ciò:
CREAZIONE O EVOLUZIONE p.110
27 La variabilità nell’ambito della specie permette di spiegare qualcosa che contribuì a formare l’ipotesi evoluzionistica nella mente di Darwin. Quando si trovava nelle Galápagos, Darwin osservò dei fringuelli. Questi uccelli discendevano da quelli del continente sudamericano, da dove a quanto pare erano migrati. Ma presentavano curiose differenze, ad esempio nella forma del becco. Darwin lo interpretò come un caso di evoluzione in corso. Ma in effetti non era altro che uno dei tanti esempi di varietà nell’ambito di una specie, consentito dalla struttura genetica individuale. I fringuelli erano ancora fringuelli. Non si stavano trasformando in qualcos’altro, né l’avrebbero mai fatto.
In altre parole si stà sostenendo che mentre i becchi diversamente specializzati dei fringuelli delle Galapagos sono frutto di variabilità genetica nell' ambito di una specie, il becco del Martin Pescatore è invece frutto di un progetto intenzionale di una mente superiore ...cioè ..di Dio!
Se non è la madre di tutte le contraddizioni....poco poco ci dà vicino!!
Ora la scienza ha provato che la forma e dimensione dei becchi sono determinati da diversi fattori ambientali ed è evidentemente sotto la spinta di tali fattori esterni che i geni preposti a regolare lo sviluppo del becco si azionano o si disattivano al fine di ottenere la conformazione ideale [altrimenti detta Epigenetica].
Se il Martin Pescatore ha per generazioni e generazioni vissuto di pesca,...sarebbe poi strano se il suo becco si sia conformato a consentirgli una più efficace forma idrodinamica??
Secondo voi...frutto del caso o di un progettista?
A..a proposito...la domanda posta in essere dalla rivista è sbagliata!
Non è "così a caso" se i fringuelli delle Galapagos, le Capinere che migrano a Nord Ovest, i Martin Pescatore...e con loro tanti altri uccelli hanno il becco che si ritrovano!
Mi sono ricordato che quel fatto era già stato narrato anni prima in una Svegliatevi, che in questi giorni sono andato a cercare, il pezzo in questione che ci interessa fà parte di un più vasto articolo dedicato a questo uccellino.
SVEGLIATEVI 2010 p.29
Frutto di un progetto?
Il becco del martin pescatore
● Viaggiando a una velocità di oltre 300 chilometri orari, il “treno proiettile” giapponese è uno dei più rapidi al mondo. In parte deve il suo successo a un uccellino: il martin pescatore. Come mai?
Riflettete: Il martin pescatore, in cerca di bocconcini appetitosi, può tuffarsi in acqua senza quasi sollevare spruzzi. Questo ha incuriosito Eiji Nakatsu, l’ingegnere che ha diretto le prove su rotaia di questo treno ad alta velocità. Egli si è chiesto come fa il martin pescatore ad ammortizzare così velocemente il passaggio dall’aria all’acqua, dal momento che quest’ultima oppone una resistenza molto maggiore. La risposta a questo quesito è stata la chiave che ha permesso di risolvere un particolare problema del treno. “Quando un treno imbocca ad alta velocità un tunnel stretto”, spiega l’ingegnere, “si generano onde di pressione che un po’ alla volta si amplificano come le onde di un maremoto. Queste raggiungono l’uscita del tunnel alla velocità del suono, generando onde a bassa frequenza che producono un forte boato e vibrazioni aerodinamiche così intense da suscitare proteste da parte di chi abita anche a 400 metri di distanza”.
Si è deciso di modellare il muso del treno a somiglianza del becco del martin pescatore. Come risultato, il “treno proiettile” ora viaggia a una velocità del 10 per cento superiore spendendo il 15 per cento di energia in meno. Per di più, l’onda di pressione prodotta dal treno si è ridotta del 30 per cento. Di conseguenza, quando il treno passa attraverso un tunnel, non si sente più un forte boato.
Che ne dite? Il becco del martin pescatore è frutto del caso o di un progetto?
Che ne dite? Il messaggio è chiaro!
Se la mente umana non è riuscita da sola ad arrivare alla soluzione del problema inerente alla progressiva compressione dell' aria in galleria, ma si è dovuti ricorrere alla conformazione già esistente del becco di un uccellino,...qualche mente più intelligente di quella umana deve aver progettato quel becco! Ragionamento ovvio e che non fà una piega nò?
Ora vorrei farvi notare come siano le dichiarazioni stesse della WT a smontare questo assunto; partiamo da lontano...chi ha mai sentito parlare dei Fringuelli di Darwin?
Sono dei fringuelli che vivono nelle Galapagos e sembra che sù ogni isola vi siano delle varietà endemiche riconoscibili primariamente dalle forme del becco.
Ecco un link con la descrizione di alcune di queste specie e la loro specializzazione alimentare dovuta dalla conformazione del becco.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... tQ5AdH3hrw" onclick="window.open(this.href);return false;
Da dove nasce questa varietà di becchi?
I genetisti hanno scoperto che ci sono diversi geni chiamati in causa per determinare le fattezze di un becco, ma due lo sono in particolare:
Come la maggior parte dei tratti, la morfologia del becco è influenzata da molti geni. Tuttavia, il genetista Leif Andersson e i suoi colleghi - che in uno studio precedente avevano già identificato un gene, ALX1, che controlla la forma acuminata o smussata del becco - hanno potuto stabilire che il ruolo del gene HMGA2, le cui varianti sono correlate alle dimensioni del becco, è stato decisivo.
Ma non è solo questione di genetica casuale, è stato studiato che l' alimentazione verso cui si indirizza un gruppo di uccelli ne indirizza poi lo sviluppo del becco nelle generazioni successive
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... 3uCMiS-H1Q" onclick="window.open(this.href);return false;
E' stato dimostrato che l' alimentazione a cui si indirizza prevalentemente una data popolazione di una certa specie, porta questa a differnziare il proprio becco dagli esemplari che mantengono l' alimentazione originaria:
La separazione è stata rilevata dai ricercatori dopo che era stata notata una differenza nei comportamenti migratori tra le capinere dell'Europa Centrale, alcune delle quali migrano a sudovest e altre a nordovest, dopo che qui gli esseri umani hanno cominciato a offrire agli uccelli cibo durante l’inverno. I due gruppi infatti hanno preso a seguire itinerari migratori distinti – con svernamenti in Spagna e in Regno Unito – e a trovarsi di fronte pressione selettive diverse....questi uccelli fanno conto sul cibo fornito dagli esseri umani invece che sui frutti, come fanno quelli che migrano verso sudovest”, ha continuato Schaefer. "Come conseguenza, gli uccelli che migrano verso nordovest hanno ali più arrotondate, che forniscono una migliore manovrabilità ma sono meno adatte alla migrazione su lunghe distanze.”
Inoltre, hanno becchi più sottili che sono meno adatti a mangiare grandi frutti durante l’inverno.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... pHJ8xLlvaQ" onclick="window.open(this.href);return false;
Sotto questa pressione, i due gruppi hanno dato luogo a ecotipi con adattamenti locali.
Ricordate i 4 tipi di becchi presentati nel sito del Nathional Geographic?
Ecco un noto sito evoluzionistico cosa dice al riguardo:
La forma e la dimensione del becco sono infatti due tratti strettamente legati all’utilizzo delle risorse alimentari presenti nelle diverse isole, consentendo l’adattamento locale, che poi avrebbe trainato la differenziazione di altre caratteristiche (ad esempio, il canto) e il successivo isolamento riproduttivo. E così, le specie dal becco grosso si sono specializzate nel frantumare i semi dal guscio spesso, mentre quelle con becchi piccoli a nutrirsi di risorse più facilmente reperibili. Altri invece lo usano per ‘impugnare’ spine di cactus e catturare piccoli artropodi.
http://pikaia.eu/la-genetica-del-becco- ... galapagos/" onclick="window.open(this.href);return false;
Ora morale della storia tali fringuelli con i loro differenti becchi dettati dalle condizioni alimentari a loro volta dovute da quelle ambientali sono spesso presi dagli studiosi come prova a favore dell' evoluzione,..sono cioè "evoluzione in atto sotto i nostri occhi".
Ora non mi interessa disquisire se tale affermazione sia vera o meno, non è lo scopo di tale post...ma piuttosto far notare come l' Organizzazione vada in contraddizione con se stessa!
Allora..per sconfessare questa prova evoluzionista la WT nel suo libro "Evoluzione o Creazione?" scrisse ciò:
CREAZIONE O EVOLUZIONE p.110
27 La variabilità nell’ambito della specie permette di spiegare qualcosa che contribuì a formare l’ipotesi evoluzionistica nella mente di Darwin. Quando si trovava nelle Galápagos, Darwin osservò dei fringuelli. Questi uccelli discendevano da quelli del continente sudamericano, da dove a quanto pare erano migrati. Ma presentavano curiose differenze, ad esempio nella forma del becco. Darwin lo interpretò come un caso di evoluzione in corso. Ma in effetti non era altro che uno dei tanti esempi di varietà nell’ambito di una specie, consentito dalla struttura genetica individuale. I fringuelli erano ancora fringuelli. Non si stavano trasformando in qualcos’altro, né l’avrebbero mai fatto.
In altre parole si stà sostenendo che mentre i becchi diversamente specializzati dei fringuelli delle Galapagos sono frutto di variabilità genetica nell' ambito di una specie, il becco del Martin Pescatore è invece frutto di un progetto intenzionale di una mente superiore ...cioè ..di Dio!
Se non è la madre di tutte le contraddizioni....poco poco ci dà vicino!!
Ora la scienza ha provato che la forma e dimensione dei becchi sono determinati da diversi fattori ambientali ed è evidentemente sotto la spinta di tali fattori esterni che i geni preposti a regolare lo sviluppo del becco si azionano o si disattivano al fine di ottenere la conformazione ideale [altrimenti detta Epigenetica].
Se il Martin Pescatore ha per generazioni e generazioni vissuto di pesca,...sarebbe poi strano se il suo becco si sia conformato a consentirgli una più efficace forma idrodinamica??
Secondo voi...frutto del caso o di un progettista?
A..a proposito...la domanda posta in essere dalla rivista è sbagliata!
Non è "così a caso" se i fringuelli delle Galapagos, le Capinere che migrano a Nord Ovest, i Martin Pescatore...e con loro tanti altri uccelli hanno il becco che si ritrovano!