Lezione di marketing...

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Vieri
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Lezione di marketing...

Messaggio da Vieri »

Salve a tutti.....
Una cosa che ripensandoci mi ha lasciato sempre particolarmente perplesso è la tecnica usata dai tdG nel venirti a trovare a casa poichè in tutti questi anni mi hanno sempre visitato persone diverse e con tutte queste ho sempre "amabilmente" conversato facendo loro presente che ero cattolico, mi facevo due sacche di sangue periodicamente per sopravvivere e frequentavo un forum contro i tdG, oltre a collabarare con il sito relativo....

Oltre a queste premesse ho sempre contestato loro moltissimi temi non lasciandoli praticamente mai parlare...
Conclusioni: possibilità di conversione ZERO

Mi domando allora, in tutti i loro rapporti di servizio, è possibile che non si facciano anche delle schede dove inserire un breve questionario con le "possibilità"....di "conversione"?
Io ovviamente farei un modulo di visita :
Visita effettuata:
Prossima visita programmata:
Cancellare per :...motivi diversi da elencare.....
Tipo di interesse dimostrato: da 0 a 10....

Nel mio caso dopo le prime due volte se fossero stati furbi con me era come andare a vendere un frigorifero in Groenlandia.....e perchè allora se qualcuno degli anziani sicuramente era a conoscenza di questi dati, aveva il coraggio di mandare ancora in giro dei poveri disgraziati a perdere tempo per niente e dalle stesse persone solo per segnare le ore sapendo già benissimo di perdere e far perdere tempo alla gente? ?

Ma invece di gironzolare e perdere tempo fare del volontariato in qualche ONLUS laica ? ..... :boh:
Ragazzi sveglia... non è difficile capirlo....che questo non vuol dire essere "cristiani".....
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Ti rassicuro, non sei così "importante" :ironico: da meritare una scheda apposita. Non so se le possono tenere ancora, per le leggi sulla privacy, ma si conservavano i nominativi soltanto di casi rari in cui la persona era magari "violenta" o dichiarava esplicitamente e fermamente di non voler essere più contattata.
Per il resto, anche se non li fai parlare, ma li intrattieni comunque con le tue prediche :ironico: , gli fai solo un favore perché contano comunque come ore di predicazione. Anzi, si riposano invece di andare in giro :risata:
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Vieri
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In effetti ridendo e scherzando....

Messaggio da Vieri »

VictorVonDoom ha scritto:Ti rassicuro, non sei così "importante" :ironico: da meritare una scheda apposita. Non so se le possono tenere ancora, per le leggi sulla privacy, ma si conservavano i nominativi soltanto di casi rari in cui la persona era magari "violenta" o dichiarava esplicitamente e fermamente di non voler essere più contattata.
Per il resto, anche se non li fai parlare, ma li intrattieni comunque con le tue prediche :ironico: , gli fai solo un favore perché contano comunque come ore di predicazione. Anzi, si riposano invece di andare in giro :risata:
Una volta in effetti mi disse che non andavano da quelli che gli mandavano contro il cane..... :risata: :risata:
Certo, permettimi che il tutto sia alla fine di una tristezza infinita ?
L'uomo asservito al POTERE ( e non quello di Dio...) non è un uomo libero......
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Achille
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Messaggio da Achille »

Fino a che li fai parlare verranno sempre. Per loro sei un'opportunità di fare servizio, di segnare ore, in maniera facile, indipendentemente dfall'inutilità dei loro tentativi di conversione. Il tempo che dedicano a te verrà conterggiato nel rapporto di servizio pubblicato annualmente e contribuirà ad alimentare la propaganda.
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Achille ha scritto:Fino a che li fai parlare verranno sempre. Per loro sei un'opportunità di fare servizio,.
Il fatto, caro Achille che con il "corso" che mi sono fatto come sai.....non li lascio parlare...e l'ultima volta che uno mi disse: "ma non ci lascia mai parlare"....gli risposi dicendogli che stava "pestando" l'area parcheggio di casa mia e che quindi ero io che ne avevo il diritto....
Andò via un po' sconsolato.... :risata:
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Messaggio da brisa »

Insomma, sei maleducato e te ne vanti pure... :blu:
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Messaggio da Romagnolo »

In effetti l' ospitalità dovrebbe essere una caretteristica del Cristiano.....e...il diritto sulla proprietà andrebbe rimarcato quando l' ospite diventa scortese e prepotente.
Almeno io dalla vita è dalle scritture l' ho imparata così.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Messaggio da Achille »

brisa ha scritto:Insomma, sei maleducato e te ne vanti pure... :blu:
E perché mai Vieri dovrebbe starli a sentire? Li ha già ascoltati tante altre volte."Maleducati" caso mai sono i TdG che vanno continuamente a casa sua per cercare di convertirlo, pur sapendo come la pensa e anche quale sia la sua particolare situazione di salute. Dovrebbe ascoltare i loro inviti a rifiutare le trasfusioni di sangue e quindi a lasciarsi morire perché questa è la "volontà di Geova"? Vieri ha tutto il diritto di comportarsi come ha fatto, anche perché ai TdG non interessa davvero quello che il "padrone di casa" ha da dire. Tutta la loro "gentilezza e cortesia" è finalizzata alla conversione e si comportano così come vengono addestrati dalla "scuola di marketing" dell'organizzazione. Anche ostentare interesse personale fa parte delle loro tecniche di proselitismo. Una grande ipocrisia insomma. E tu parli di maleducazione... Io direi legittima difesa.
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Messaggio da Achille »

Romagnolo ha scritto:In effetti l' ospitalità dovrebbe essere una caretteristica del Cristiano.....e...il diritto sulla proprietà andrebbe rimarcato quando l' ospite diventa scortese e prepotente.
Almeno io dalla vita è dalle scritture l' ho imparata così.
E perché Vieri dovrebbe mostrarsi ospitale verso chi va nelle case a predicare un messaggio che va contro la sua religione? Vieri potrebbe fare come fanno i TdG con coloro che considerano apostati, cioè non farli entrare in casa e non rivolgere loro nemmeno un saluto... Per i TdG questa non sarebbe maleducazione.

Mi viene in mente una cosa che ho scritto molti anni fa in una pagina del sito (che devo aggiornare). Copio/incollo:

"Noi non parliamo con gli apostati ed i disassociati..."

"Chi di spada ferisce..."

I Testimoni si lamentano spesso che le persone non sono disposte ad ascoltarli e a discutere con loro. Ritengono che questa sia una manifestazione di pregiudizio ed una mancata volontà di "dialogare", un "dialogo" che si rivela però quasi sempre a senso unico.

Molti non sono a conoscenza del fatto che i testimoni di Geova rifiutano di parlare, di dialogare e di confrontarsi con gli ex membri, disassociati o dissociati. Essi applicano nei confronti di queste persone, definite "apostati", il seguente passo biblico:

2 Giovanni 9-11: Chiunque va avanti e non rimane nell'insegnamento del Cristo non ha Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage.

Domanda: perché queste parole non si dovrebbero applicare agli stessi Testimoni di Geova?

Provate quindi a rivolgere ai Testimoni che sono alla vostra porta la seguente domanda: "Cosa fareste se degli ex-membri del vostro gruppo religioso venissero a casa vostra per predicare a voi le loro idee?". Se vi rispondono secondo verità - potrebbero, infatti, anche cercare di aggirare la domanda o di rispondere in maniera evasiva e fuorviante - e cioè che rifiuterebbero di parlare con loro e perfino di rivolgere un semplice saluto, potreste dire che avete deciso di comportarvi anche voi nello stesso modo confronti dei TdG: questo, probabilmente, potrebbe porre fine ad ogni "conversazione" indesiderata.

https://www.infotdgeova.it/perche-conti ... nire-.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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Brisa, scusa ma dove vivi ?

Messaggio da Vieri »

brisa ha scritto:Insomma, sei maleducato e te ne vanti pure... :blu:
Maleducato è uno che ti suona al cancello di casa per cercare di "venderti" le sue idee strampalate basate su una falsa interpretazione della Bibbia.
L'accoglienza è d'obbligo e se sei venuto a casa mia te le vai allora anche a cercare....

Allora in termini di maleducazione:
Suonano al cancelletto, li vedo apro e gli vado incontro.
Bene allora invece di entrare si richiudono il cancelletto e parlare dall'altra parte....cos'è allora questo ? :boh:
Non ho cani lupo...!!
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Messaggio da deliverance1979 »

Effettivamente, molti TDG old style, sono apostati della Chiesa Cattolica, religione nella quale sono nati e cresciuti.
Un pò come lo stesso trattamento che i TDG riservano a chi nasce in una famiglia di TDG, e viene rigidamente educato su tale culto, con tutte le imposizioni e limitazioni del caso (fin tanto che si vive a casa dei propri famigliari), e quando te ne vai da tale indottrinamento educativo, vieni pure ostracizzato.
Brutto quando succede il contrario...
Ahh si, se il sistema si comportasse come i TDG, le lettere ai tribunali dei diritti dell'uomo e del cittadino, fioccherebbero come la neve in una tormenta...
Due pesi e due misure.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

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Messaggio da brisa »

Achille ha scritto:
brisa ha scritto:Insomma, sei maleducato e te ne vanti pure... :blu:
E perché mai Vieri dovrebbe starli a sentire? Li ha già ascoltati tante altre volte."Maleducati" caso mai sono i TdG che vanno continuamente a casa sua per cercare di convertirlo, pur sapendo come la pensa e anche quale sia la sua particolare situazione di salute. Dovrebbe ascoltare i loro inviti a rifiutare le trasfusioni di sangue e quindi a lasciarsi morire perché questa è la "volontà di Geova"? Vieri ha tutto il diritto di comportarsi come ha fatto, anche perché ai TdG non interessa davvero quello che il "padrone di casa" ha da dire. Tutta la loro "gentilezza e cortesia" è finalizzata alla conversione e si comportano così come vengono addestrati dalla "scuola di marketing" dell'organizzazione. Anche ostentare interesse personale fa parte delle loro tecniche di proselitismo. Una grande ipocrisia insomma. E tu parli di maleducazione... Io direi legittima difesa.
Se non vuole sentirli li saluta cortesemente e li invita ad andarsene. Se millanti ospitalità solo per sfogarti non sei meno ipocrita di chi viene a suonarti alla porta, il quale oltrettutto magari non ha la minima idea di chi tu sia. Partire dal presupposto che i tdG conoscano la sua cartella clinica è alquanto presuntuoso. Tra l'altro adesso si lamenta del fatto che tornano da lui continuamente quando in altre occasioni si è lamentato del contrario, e cioè che erano spariti dalla circolazione e non suonavano più alla sua porta. :blu:
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Vieri ha scritto:
brisa ha scritto:Insomma, sei maleducato e te ne vanti pure... :blu:
Maleducato è uno che ti suona al cancello di casa per cercare di "venderti" le sue idee strampalate basate su una falsa interpretazione della Bibbia.
L'accoglienza è d'obbligo e se sei venuto a casa mia te le vai allora anche a cercare....

Allora in termini di maleducazione:
Suonano al cancelletto, li vedo apro e gli vado incontro.
Bene allora invece di entrare si richiudono il cancelletto e parlare dall'altra parte....cos'è allora questo ? :boh:
Non ho cani lupo...!!
Devi deciderti, o vuoi che ti entrino in casa o vuoi che se ne stiano lontani. E se non vuoi ascoltarli, educazione vuole che tu glielo dica gentilmente e che ti incavoli solo nel caso diventino insistenti e sgarbati.
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Achille ha scritto:
Romagnolo ha scritto:In effetti l' ospitalità dovrebbe essere una caretteristica del Cristiano.....e...il diritto sulla proprietà andrebbe rimarcato quando l' ospite diventa scortese e prepotente.
Almeno io dalla vita è dalle scritture l' ho imparata così.
E perché Vieri dovrebbe mostrarsi ospitale verso chi va nelle case a predicare un messaggio che va contro la sua religione? Vieri potrebbe fare come fanno i TdG con coloro che considerano apostati, cioè non farli entrare in casa e non rivolgere loro nemmeno un saluto... Per i TdG questa non sarebbe maleducazione.
Quindi l'alternativa è farli entrare in casa fingendo (quindi mentendo) che sei interessato a parlare, discutere, confrontarti, e poi gli impedisci apposta di dire la loro opinione? Facendo pure il gradasso, perchè sei a casa tua e detti tu le regole della civile conversazione? :blu:
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Messaggio da Achille »

brisa ha scritto:Quindi l'alternativa è farli entrare in casa fingendo (quindi mentendo) che sei interessato a parlare, discutere, confrontarti, e poi gli impedisci apposta di dire la loro opinione? Facendo pure il gradasso, perchè sei a casa tua e detti tu le regole della civile conversazione?
Ha fatto benissimo: visto che il loro intento non è quello di dialogare ma fingono (mentendo ipocritamente) soltanto di essere interessati e di mostrare ripetto per le idee religiose del padrone di casa mentre il loro reale obierttivo, che nascondono, è quello di convertire, usando tecniche anche ingannevoli di persuasione, omettendo informazioni essenziali, citando dati e fonti in maniera scorretta, ecc., ecc., ecc.. Una volta tanto hanno trovato pane per i loro denti.
Mi sembri il toro che dice cornuto all'asino.
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brisa ha scritto:Se non vuole sentirli li saluta cortesemente e li invita ad andarsene. Se millanti ospitalità solo per sfogarti non sei meno ipocrita di chi viene a suonarti alla porta, il quale oltrettutto magari non ha la minima idea di chi tu sia. Partire dal presupposto che i tdG conoscano la sua cartella clinica è alquanto presuntuoso. Tra l'altro adesso si lamenta del fatto che tornano da lui continuamente quando in altre occasioni si è lamentato del contrario, e cioè che erano spariti dalla circolazione e non suonavano più alla sua porta. :blu:
Se li manda via senza ascoltarli diresti che è maleducato. Se li fa entrare e parla solo lui è maleducato. In realtà i TdG non ascoltano (non recepiscono) nulla di quello che Vieri dice loro. Tuttavia tutto il tempo che rimangono ad "ascoltarlo" lo segnano come servizio. Quindi tutto sommato per loro è meglio che li faccia entrare, così almeno segnano le ore.
Per quanto riguarda le condizioni di salute di Vieri, lui stesso ha scritto più volte che ha parlato con i TdG del fatto che assume regolarmente trasfusioni di sangue per sopravvivere. E un TdG gli ha perfino detto che lui al suo posto si sarebbe lasciato morire! Pensa te quanta considerazione e rispetto che hanno mostrato.
E certamente i "proclamatori" che vanno regolarmente a casa sua sanno chi è che quale sia la sua situazione di salute.
Nonostante ciò insistono per convertirlo, anche se per Vieri, diventare TdG significherebbe dover rinunciare alle trasfusioni e morire.
Io trovo davvero oltraggioso ed offensivo che i "proclamatori" vadano (o andassero) da lui sapendo qual è la sua situazione di salute.
Ma stiamo parlando di "automi", cioè di persone che seguono pedissequamente delle direttive, non di gente in grado di ragionare e di confrontarsi in maniera autonoma, usando le loro personali e libere facoltà di giudizio. Fino a che la WTS dirà loro che bisogna morire piuttosto che accettare una trasfusione, torneranno da Vieri per cercare di convertirlo, e di convincerlo quindi a lasciarsi morire.
E Vieri dovrebbe lasciarli parlare? Ma fa benone a comportarsi come ha fatto.
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Messaggio da Testimone di Cristo »

Achille ha scritto:
brisa ha scritto:Quindi l'alternativa è farli entrare in casa fingendo (quindi mentendo) che sei interessato a parlare, discutere, confrontarti, e poi gli impedisci apposta di dire la loro opinione? Facendo pure il gradasso, perchè sei a casa tua e detti tu le regole della civile conversazione?
Ha fatto benissimo: visto che il loro intento non è quello di dialogare ma fingono (mentendo ipocritamente) soltanto di essere interessati e di mostrare ripetto per le idee religiose del padrone di casa mentre il loro reale obierttivo, che nascondono, è quello di convertire, usando tecniche anche ingannevoli di persuasione, omettendo informazioni essenziali, citando dati e fonti in maniera scorretta, ecc., ecc., ecc.. Una volta tanto hanno trovato pane per i loro denti.
Mi sembri il toro che dice cornuto all'asino.
Ciao Brisa, credo che Achille abbia ragione oltremodo, in questi due post che a te ha risposto, poichè sai bene che il modus operandi che hanno i tdG nella loro opera di predicare il vangelo dell'organizzazione...è appunto quello descritto da Achille , e sarai d'accordo in vista del fatto che lui, non parla per sentito dire, essendo lui uno che ne è uscito dai tdG.
Quindi che tu stia quì fra noi, i tuoi scritti dimostrano che , per quanto ancora vuoi difenderli..., ormai hai perso la fiducia che avevi riposto negli uomini, sebbene tu.., avresti dovuta riporla nel Figlio di Dio ," LUI servire e non gli uomini" che ha dato se stesso pure per te, se volevi ricevere l'eredità descritta nelle scritture..
Stammi bene
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Grazie per la solidarietà...

Messaggio da Vieri »

Brisa non ha ancora capito che se uno ti viene alla porta per "parlare" SIGNIFICA PER ME CHE DOVREBBE ACCETTARE IL DIALOGO E NON VENIRE PER FARE LA PREDICA.

Se poi, nel mio caso, che non sono di primo pelo, gli va male e che nel dialogo contesti la loro specie di fede..se la sono andata a cercare....
Certo che non vado certamente io a suonare ai loro campanelli..... :risata:

Quello che però mi fa particolarmente senso, e lo ripeto, come e con quale coraggio e direi malafede un anziano che SICURAMENTE conosce i rapporti di visita in un suo quadernetto sicuramente non ufficiale, mandi ancora in giro dei poveri ed innocenti sprovveduti che ripeto, sono sempre diversi,....a parlare con uno con il quale le possibilità di conversione e di ascolto siano zero...ripeto zero.

E' la perdita di tempo e come dicevo prima è come mandare la gente a vendere un frigorifero in Groenlandia....

Ma che razza di fede è se si misura in ore perse per niente e non in opere di bene ?

Se si ricordassero dell'inno alla carità di San Paolo sarebbe meglio.......e si dicono "cristiani".... :boh: :piange: :piange: :piange:
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Messaggio da brisa »

Ma sapete una cosa? Mi avete convinto!
Quest’anno ormai è passata, ma il prossimo, quando il parroco farà il giro per le sue benedizioni, dovrò scusarmi con lui. Eh sì, gli chiederò scusa se negli ultimi 20 e passa anni l’ho mandato via gentilmente dicendogli semplicemente che la cosa non mi interessava. Mi scuserò con lui per averlo lasciato rispondere in alcune circostanze alle mie obiezioni. Gli chiederò scusa dicendogli che un pio e devoto cattolico, insieme ai suoi amici, mi hanno fatto capire quanto fosse sbagliato il mio comportamento.

Gli ordinerò di entrare, che sarebbe maleducato da parte sua prima suonare e poi rimanere sulla porta, poi gli intimerò di stare zitto, perché è in casa mia, e in casa mia ci mancherebbe pure che si sentisse libero di dire quello che vuole, visto che non mi calcola per un anno intero, ma poi si presenta per ricevere la sua busta di denaro, nonostante sappia benissimo che la cosa non mi interessa. Voglio dire, più di vent’anni, e insisti? Te la vai proprio a cercare!

Mmmm… dopo essermi riletto penso che continuerò a comportarmi come ho sempre fatto, anche con gli scocciatori dei call center. Ho una mia visione dell’educazione e della gentilezza che evidentemente è un po’ strana.
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Messaggio da Achille »

brisa ha scritto:Mmmm… dopo essermi riletto penso che continuerò a comportarmi come ho sempre fatto, anche con gli scocciatori dei call center. Ho una mia visione dell’educazione e della gentilezza che evidentemente è un po’ strana.
Può essere, ma è certo che le visite dei TdG non sono visite "normali", e quindi bisogna adeguarsi e anche difendersi dai loro insistenti approcci proselitistici. Se il parroco venisse da te per cercare di convertirti e continuasse a venire, ed insistesse, nonostante tu gli abbia detto che non vuoi cambiare idea, probabilmente, dopo un po' di visite del genere, cominceresti anche tu a cambiare il tuo atteggiamento.

P.s.: dalle mie parti comunque il parroco va a visitare le case solo su richiesta. Non ci sono più le visite a tutti, indiscriminatamente, come avveniva anni fa. Non so se è così anche nel resto d'Italia. Se poi dici al parroco che le sue visite (e le sue benedizioni) non sono gradite non credo proprio che verrebbe lo stesso a casa tua.
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Messaggio da Romagnolo »

Achille ha scritto:
Romagnolo ha scritto:In effetti l' ospitalità dovrebbe essere una caretteristica del Cristiano.....e...il diritto sulla proprietà andrebbe rimarcato quando l' ospite diventa scortese e prepotente.
Almeno io dalla vita è dalle scritture l' ho imparata così.
E perché Vieri dovrebbe mostrarsi ospitale verso chi va nelle case a predicare un messaggio che va contro la sua religione? Vieri potrebbe fare come fanno i TdG con coloro che considerano apostati, cioè non farli entrare in casa e non rivolgere loro nemmeno un saluto... Per i TdG questa non sarebbe maleducazione.

Mi viene in mente una cosa che ho scritto molti anni fa in una pagina del sito (che devo aggiornare). Copio/incollo:
Ciao Achille....come ben scrivi "Perchè Vieri dovrebbe mostrarsi ospitale verso chi va nelle case a predicare un messaggio che va contro la sua religione?" giustamente può benissimo non mostrarsi ospitale, ne ha tutti i diritti.
Però se hai notato io ho fatto la specifica che non è un comportamento Cristiano ed è questo il punto.
Più volte il caro Vieri sù questo forum si è caldamente dichiarato cattolico convinto e ci ha pure riempito di predicozzi tanto da aver infine urtato la sensibilità di alcuni utenti, ora il mio era un richiamo alla coerenza; ovvero se se uno vuole fare il cristiano deve attenersi alle parole di San Paolo che scrisse di "praticare l' ospitalità....dato che alcuni senza saperlo nei tempi biblici ospitarono anche angeli", ora l' ospitalità non si dimostra solo lasciando entrare nel proprio domicilio o nell' area attigua chi ci ha suonato alla porta ma anche con le azioni e la parola e sempre nella bibbia il credente è invitato ad essere lento a parlare e pronto ad udire, monopolizzare un discorso senza consentire agli altri di portare avanti una conversazione è tutto fuorchè che Cristiano.
Lo sò che i TdG poi hanno come finalità di arrivare alla medesima situazione ....ma dove sono loro a condurre il gioco, ma finchè non si arriva ad uno studio biblico ufficiale il padrone di casa ha sempre libertà di manovra se è sufficientemente scaltro da ribaltare i loro ragionamenti.
Se Vieri fosse stato Ateo o seguace di qualche fanatica setta americana non avrei avuto nulla da obbiettare sul suo modus operandi ma se vuoi fare il cristiano non vuol dire poi di mettersi a imitare nei metodi chi pretende ( erroneamente) di esserlo.
Gesù nei Vangeli si misurava coi suoi avversari lasciandoli parlare ed esprimersi ma poi cogliendoli in fallo nei loro ragionamenti, alla fine erano loro a desistere e ad andarsene, non era lui che gli monopolizzava la conversazione.
Infine per Vieri, stai pur tranquillo che nessun anziano si legge alcun chè sù di te, e neppure i proclamatori che per la prima volta ti suonano alla porta ne sanno mezza, da più di un decennio le note di casa in casa che un proclamatore si compilava non possono più essere scambiate tra i vari proclamatori senza il consenso scritto della persona interessata, e da qualche anno è vietato pure farsi annotazioni ad uso personale.
Una volta per quelli come te si scriveva un appunto sul retro della cartolina del territorio assegnato e si scriveva "Non Visitare", ora non sono più aggiornato perchè sono anni che non prendo territori ma mi vien da pensare con le leggi sulla privacy che pure li siano stati tolti qualsiasi riferimento ai non interessati alle visite :blu:
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Brisa, Brisa,.....

Messaggio da Vieri »

Scusa ma che ci fai ancora su questo forum se ancora non riesci a capire che se uno ti viene a suonare alla porta NON PUO' AVERE IL DIRITTO di parlare e fare SOLO LUI la solita predicozza, ascoltando in silenzio, con la solita tecnica che conosciamo citando il solto passo della bibbietta taroccata ...... :ironico:

Uno se è un uomo libero e non PLAGIATO, DEVE ACCETTARE IL DIALOGO E LE CRITICHE ed accettare anche di rispondere alle domande dell'interlocutore....

Mi sa che hai ancora un po' di strada da fare verso quello che si chiama "libertà di espressione".....
Un saluto
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Messaggio da Achille »

Romagnolo ha scritto:Ciao Achille....come ben scrivi "Perchè Vieri dovrebbe mostrarsi ospitale verso chi va nelle case a predicare un messaggio che va contro la sua religione?" giustamente può benissimo non mostrarsi ospitale, ne ha tutti i diritti.
Però se hai notato io ho fatto la specifica che non è un comportamento Cristiano ed è questo il punto.
Quale sia il "comportamento cristiano" da adottare con i TdG è piuttosto opinabile. Come scrivevo sopra, visto che molti TdG provengono dal cattolicesimo e tutti predicano dottrine che vanno decisamente contro la fede cattolica, un cattolico potrebbe ritenere "cristiano" evitare di parlare con degli "apostati" e degli "eretici" ed accoglierli in casa propria. Questo non sarebbe mancare di ospitalità ma sarebbe un modo di applicare le parole di Giovanni di "non accogliere in casa" i predicatori di dottrine eretiche. Come vedi, se da un lato Paolo - o meglio, l'autore della lettera agli Ebrei - dice di essere ospitali, però da un altro punto di vista la Scrittura dice di NON esserlo.

Mi vengono in mente le parole del cardinale C.M. Martini che copio/incollo qui sotto. Penso che abbia detto tutto quello che si poteva dire. Nota che cita anche lui la seconda lettera di Giovanni:

FARSI PROSSIMO CHIUDENDO LA PORTA?

Lettera scritta nel 1986 dal card. C.M. Martini alle famiglie di Milano, pubblicata nell'opuscolo "Testimoni di Geova: che fare? Un'introduzione pratica", di Cadei Battista, ed. Dehoniane Bologna, 1999, pp. 69-72.

Carissimi,

questa lettera sarà un po' più lunga delle altre. Ma riguarda una domanda non facile che mi avete posto durante la visita pastorale. Si tratta niente meno di sapere se si vive la prossimità anche se qualche volta si rischia di chiudere la porta in faccia a qualcuno.

Mi spiego. Mi avete detto che nelle vostre zone di periferia circolano persone che si introducono in casa con modi magari molto gentili, ma insistenti. Che cercano di persuadervi a leggere le loro riviste, i loro libri, sottintendendo che voi non conoscete la verità, che ciò che vi dicono nelle vostre chiese è sbagliato, che solo andando con loro avrete la vera felicità. E anche quando dite loro con cortesia che avete le vostre convinzioni e non intendete rinunciarvi né discuterle, ritornano con insistenza e senza mollare la presa.

Certo se "farsi prossimo" è difficile per tutti e con tutti, persino con i propri cari e con coloro che condividono la nostra fede, come è apparso un po' dalle lettere precedenti, che cosa vorrà dire "farsi prossimo" a chi cerca di toglierci la fede?

Certe volte sono gli stessi amici, o i compagni di ufficio, di lavoro, di studio. Ma voi mi avete posto la domanda soprattutto per alcuni movimenti religiosi che svolgono presso di noi una intensa azione di proselitismo fino a dover parlare di vera e propria "offensiva delle sette". Tra queste sette, quella più attiva e che ha maggior successo nel nostro paese, e anche nella nostra diocesi, è quella dei testimoni di Geova.

Certamente molti di noi ne hanno sentito parlare; molti conoscono di persona la loro insistenza alla porta della propria casa e sanno quanto sia difficile liberarsene senza mancare almeno alla buona educazione. Ci si deve "fare prossimi" anche a loro? Ma in che senso, in che modo? Molti restano disorientati; molti non sanno come comportarsi.

Certamente noi ricordiamo le parole di Gesù riportate dal Vangelo di san Luca, che ci hanno sempre impressionato: "A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica" (Lc 6,27-29). Ma a chi tenta di levarci la fede?

Di fatto l'insegnamento dei testimoni di Geova non soltanto è contrario a quello della Chiesa cattolica, ma lo è pure a quello delle altre Chiese cristiane. Infatti, essi negano le più fondamentali verità cristiane, quali la Trinità di Dio, la divinità di Gesù Cristo, la personalità dello Spirito Santo, l'esistenza dell'anima spirituale, tanto che ci si deve chiedere se possano ancora considerarsi "cristiani".

Non c'e dubbio, quindi, che l'adesione al movimento geovista è un'apostasia dalla fede cristiana, non soltanto cattolica. In questione vi è la verità della fede.
Ora, tutti ricordiamo a questo riguardo i gravi ammonimenti di Gesù nei riguardi dei "falsi profeti": "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,15). E più avanti, proprio per le false attese apocalittiche, ripete: "Guardate che nessuno v'inganni! Molti verranno in mio nome, dicendo "sono io", e inganneranno molti...

Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui, ecco è la, non ci credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti". Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto" (Mc 13,5- 6.21-23).

Ascoltiamo che cosa diceva ai primi cristiani un santo vescovo, Ignazio d'Antiochia, agli Efesini (n. 9): "Ho sentito che sono passati tra di voi alcuni, provenienti da laggiù, che portavano una dottrina perversa. Ma voi non avete permesso che la seminassero in mezzo a voi, anzi vi siete turati le orecchie per non ricevere la loro parola".

La carità si deve, dunque, incontrare con la verità. "Carità e verità si cercano reciprocamente", scrivevo nella lettera Farsi prossimo. Sempre vanno ricercate la verità della carità e la carità della verità.

La verità della carità consiste nella ricerca autentica del bene dell'altro. Non ci si fa prossimo a un drogato amando la sua malattia, ma aiutandolo a guarire, e meno che meno ci si drogherà anche con con la scusa di arrivare a capirlo di più. Non si aiutano i peccatori commettendo i peccati. Il peccato non è una tecnica positiva, poiché esso è fattore di opposizione, di divisione, all'interno del cuore come nella società. Perciò non si ama veramente un peccatore se non si odia il suo peccato.

La verità della carità pone le domande fondamentali sulla vera idea di uomo e sulla vera idea di Dio, per cui - come ancora scrivevo nella lettera Farsi prossimo - "la passione per i bisogni umani è strettamente congiunta con la passione per la verità".

Di qui si capisce che la prima carità è quella della verità. Gesù si e fatto prossimo a noi comunicandoci con la sua persona, la sua vita e la sua morte, la verità di Dio e la nostra "la grazia e la verità ci sono venute da Gesù Cristo" (Gv 1,17). Per questa suprema carità della verità Gesù è stato ucciso: "Voi cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio" (Gv 8,4o). A questa verità si è consacrato e ha consacrato i suoi: "Conservali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità" (Gv 17,17-19).

Bisogna, dunque, stare saldi nella verità e resistere contro la falsità e l'errore. Non è possibile costruire nessuna verità per l'uomo se si parte da una menzogna o da un rinnegamento.

Gli apostoli sono stati ben consapevoli di questa loro responsabilità. San Paolo scrivendo ai cristiani della Galazia turbati dalla intromissione di falsi fratelli dichiara: "Noi non cedemmo, per riguardo, neppure un istante perché la verità del vangelo continuasse a rimanere salda tra di voi" (Gal 2,5).

Nella seconda Lettera ai fedeli di Corinto fa notare che la mancanza di coraggio può portare a dissimulare la verità del vangelo, ciò che egli non ha mai fatto: "lnvestiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d'animo; al contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza di fronte a Dio" (2Cor 4,1-2).

Ho voluto riportare testualmente diversi passi biblici dal momento che per i testimoni di Geova la Bibbia è l'unica regola di fede.

Ma basterebbe un piccolo ragionamento per capire che non si ama una persona se la si lascia nell'errore. Se uno volesse a tutti i costi convincerci che due più due uguale a cinque nessuno, credo, pensa che si debba accettare quello che dice per dimostrare che vogliamo bene anche a lui. Ci si deve fare prossimi alle persone, non all'errore che eventualmente insegnano. Qualche volta per "farsi prossimo" invece di aprire la porta occorrerà chiuderla.

L'apostolo san Giovanni era ben deciso al riguardo "Chi si attiene alla dottrina possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo, poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse" (2Gv 9-10). Non si può restare indifferenti e inerti, sottovalutando la gravità del pericolo.

Certo chiudere la porta non significa sbatterla. Non e necessario per difendere la verità offendere la carità. Lo stesso annuncio della verità che consiste nell'evangelo avviene "nella carità". La verità del vangelo si manifesta appunto nell'amore. La verità è situata nella carità. Perciò san Paolo esortando i cristiani delle comunità dell`Asia Minore "a non essere come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore", conclude dicendo: "Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, il capo, che è Cristo" (Ef 4,14-15).

La carità dovrebbe condurre ad aiutare chi sbaglia a capire e poi a correggere il suo errore: "...dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri" (Ef 4,25). Questo non sempre è possibile; in certi casi non è neppure conveniente, e nel caso dei testimoni di Geova, quando insistenti non lasciano le vostre case, non è davvero il momento di discutere. L`estrema disinvoltura con cui i testimoni di Geova passano sopra ai loro errori più gravi, per esempio alle tante profezie fatte dai loro capi circa la fine del secolo presente e che non si sono avverate, non invita ad aprire con loro un sereno confronto.

Purtroppo con loro un vero dialogo religioso è spesso praticamente impossibile, data la mentalità fanatica e settaria. Non bisogna credere che quanti passano al geovismo divengano con ciò più religiosi e migliori credenti: fanatismo e settarismo non sono vera religiosità. Però la carità è capace di salvare la buona fede soggettiva e la sincerità di chi, purtroppo, passa al geovismo.

Soprattutto la carità insegna che è sempre doveroso pregare ed è sempre possibile sperare, e perciò "essere miti - come dice san Paolo -, pazienti nelle offese subite, dolci nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perché riconoscano la verità e ritornino in sé..." (2Tm 2,24-26).

Se mai si pone l'urgenza di "farsi prossimo" tra di noi, soprattutto verso i più semplici e indifesi, ai quali in modo particolare si rivolge più aggressiva la minaccia dei testimoni di Geova.

Farsi prossimo vorrà dire allora intensificare l'opera di catechesi, approfondire lo studio della Bibbia, allargare la conoscenza della storia della Chiesa, dato che proprio l'ignoranza religiosa e gli attacchi contro la Chiesa rappresentano il terreno più adatto per la semina dei testimoni di Geova.

Qualcuno a questo punto dirà che farsi prossimo è davvero molto complesso. Ed è vero, perché è molto più di un semplice gesto di bontà. E' un modo nuovo e originale di vivere, quale solo il buon Samaritano Gesù poteva rivelarci e comunicarci. Farsi prossimo anche a chi ci perseguita per turbare la fede, significa, alla fine, lasciarci raggiungere da Cristo e riempire della sua carità redentiva.

Assimilati a lui diremo la sua verità anche senza parole, ma "pronti a rispondere a chiunque ci domanda ragione della speranza che è in noi; e tuttavia con dolcezza e rispetto, con retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di noi, restino svergognati quelli che malignano sulla nostra buona condotta in Cristo" (1Pt 3,15-16).

Saluto tutti voi con molto affetto
Carlo Maria card. Martini
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Achille ha scritto:P.s.: dalle mie parti comunque il parroco va a visitare le case solo su richiesta. Non ci sono più le visite a tutti, indiscriminatamente, come avveniva anni fa. Non so se è così anche nel resto d'Italia. Se poi dici al parroco che le sue visite (e le sue benedizioni) non sono gradite non credo proprio che verrebbe lo stesso a casa tua.
Vero...
Dalle mie parti, in 40 anni che vivo nello stesso comune, mi ricordo un paio di volte che il parroco è passato per la benedizione della casa (ma quando abitavo in appartamento, quindi molto probabilmente sul palazzo aveva già altri fedeli), ed un paio di volte che sono venuti a predicare dei neocatecumeni...
Ed una volta sono passati (moltissimi anni fa, penso 30 - 35 anni or sono) degli Hare Krishna
Ma in 40 anni.... :help: :help: :help:

Niente a che vedere con i nostrani TDG, che, quando ancora ero parte della congregazione locale, si vantavano che battevano il territorio (nel quale tra l'altro vivo), una volta ogni due mesi e mezzo...
Facciamo tre per essere buoni.

Questo significa che ogni singola famiglia del territorio, viene visitata in media 4 volte l'anno.
E quindi, se prendiamo lo stesso lasso di tempo valido per gli esempi precedentemente esposti, vuol dire che i TDG sono passati almeno 140 volte per ogni famiglia, negli ultimi 35 anni...
A predicare una fine imminente, che di imminente ha solo la "fine della pazienza" delle persone del territorio.

A voi i commenti....
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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brisa
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Messaggio da brisa »

Achille ha scritto:
Romagnolo ha scritto:Ciao Achille....come ben scrivi "Perchè Vieri dovrebbe mostrarsi ospitale verso chi va nelle case a predicare un messaggio che va contro la sua religione?" giustamente può benissimo non mostrarsi ospitale, ne ha tutti i diritti.
Però se hai notato io ho fatto la specifica che non è un comportamento Cristiano ed è questo il punto.
Quale sia il "comportamento cristiano" da adottare con i TdG è piuttosto opinabile. Come scrivevo sopra, visto che molti TdG provengono dal cattolicesimo e tutti predicano dottrine che vanno decisamente contro la fede cattolica, un cattolico potrebbe ritenere "cristiano" evitare di parlare con degli "apostati" e degli "eretici" ed accoglierli in casa propria. Questo non sarebbe mancare di ospitalità ma sarebbe un modo di applicare le parole di Giovanni di "non accogliere in casa" i predicatori di dottrine eretiche. Come vedi, se da un lato Paolo - o meglio, l'autore della lettera agli Ebrei - dice di essere ospitali, però da un altro punto di vista la Scrittura dice di NON esserlo.

Mi vengono in mente le parole del cardinale C.M. Martini che copio/incollo qui sotto. Penso che abbia detto tutto quello che si poteva dire. Nota che cita anche lui la seconda lettera di Giovanni:

FARSI PROSSIMO CHIUDENDO LA PORTA?

Lettera scritta nel 1986 dal card. C.M. Martini alle famiglie di Milano, pubblicata nell'opuscolo "Testimoni di Geova: che fare? Un'introduzione pratica", di Cadei Battista, ed. Dehoniane Bologna, 1999, pp. 69-72.

Carissimi,

questa lettera sarà un po' più lunga delle altre. Ma riguarda una domanda non facile che mi avete posto durante la visita pastorale. Si tratta niente meno di sapere se si vive la prossimità anche se qualche volta si rischia di chiudere la porta in faccia a qualcuno.

Mi spiego. Mi avete detto che nelle vostre zone di periferia circolano persone che si introducono in casa con modi magari molto gentili, ma insistenti. Che cercano di persuadervi a leggere le loro riviste, i loro libri, sottintendendo che voi non conoscete la verità, che ciò che vi dicono nelle vostre chiese è sbagliato, che solo andando con loro avrete la vera felicità. E anche quando dite loro con cortesia che avete le vostre convinzioni e non intendete rinunciarvi né discuterle, ritornano con insistenza e senza mollare la presa.

Certo se "farsi prossimo" è difficile per tutti e con tutti, persino con i propri cari e con coloro che condividono la nostra fede, come è apparso un po' dalle lettere precedenti, che cosa vorrà dire "farsi prossimo" a chi cerca di toglierci la fede?

Certe volte sono gli stessi amici, o i compagni di ufficio, di lavoro, di studio. Ma voi mi avete posto la domanda soprattutto per alcuni movimenti religiosi che svolgono presso di noi una intensa azione di proselitismo fino a dover parlare di vera e propria "offensiva delle sette". Tra queste sette, quella più attiva e che ha maggior successo nel nostro paese, e anche nella nostra diocesi, è quella dei testimoni di Geova.

Certamente molti di noi ne hanno sentito parlare; molti conoscono di persona la loro insistenza alla porta della propria casa e sanno quanto sia difficile liberarsene senza mancare almeno alla buona educazione. Ci si deve "fare prossimi" anche a loro? Ma in che senso, in che modo? Molti restano disorientati; molti non sanno come comportarsi.

Certamente noi ricordiamo le parole di Gesù riportate dal Vangelo di san Luca, che ci hanno sempre impressionato: "A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica" (Lc 6,27-29). Ma a chi tenta di levarci la fede?

Di fatto l'insegnamento dei testimoni di Geova non soltanto è contrario a quello della Chiesa cattolica, ma lo è pure a quello delle altre Chiese cristiane. Infatti, essi negano le più fondamentali verità cristiane, quali la Trinità di Dio, la divinità di Gesù Cristo, la personalità dello Spirito Santo, l'esistenza dell'anima spirituale, tanto che ci si deve chiedere se possano ancora considerarsi "cristiani".

Non c'e dubbio, quindi, che l'adesione al movimento geovista è un'apostasia dalla fede cristiana, non soltanto cattolica. In questione vi è la verità della fede.
Ora, tutti ricordiamo a questo riguardo i gravi ammonimenti di Gesù nei riguardi dei "falsi profeti": "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,15). E più avanti, proprio per le false attese apocalittiche, ripete: "Guardate che nessuno v'inganni! Molti verranno in mio nome, dicendo "sono io", e inganneranno molti...

Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui, ecco è la, non ci credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti". Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto" (Mc 13,5- 6.21-23).

Ascoltiamo che cosa diceva ai primi cristiani un santo vescovo, Ignazio d'Antiochia, agli Efesini (n. 9): "Ho sentito che sono passati tra di voi alcuni, provenienti da laggiù, che portavano una dottrina perversa. Ma voi non avete permesso che la seminassero in mezzo a voi, anzi vi siete turati le orecchie per non ricevere la loro parola".

La carità si deve, dunque, incontrare con la verità. "Carità e verità si cercano reciprocamente", scrivevo nella lettera Farsi prossimo. Sempre vanno ricercate la verità della carità e la carità della verità.

La verità della carità consiste nella ricerca autentica del bene dell'altro. Non ci si fa prossimo a un drogato amando la sua malattia, ma aiutandolo a guarire, e meno che meno ci si drogherà anche con con la scusa di arrivare a capirlo di più. Non si aiutano i peccatori commettendo i peccati. Il peccato non è una tecnica positiva, poiché esso è fattore di opposizione, di divisione, all'interno del cuore come nella società. Perciò non si ama veramente un peccatore se non si odia il suo peccato.

La verità della carità pone le domande fondamentali sulla vera idea di uomo e sulla vera idea di Dio, per cui - come ancora scrivevo nella lettera Farsi prossimo - "la passione per i bisogni umani è strettamente congiunta con la passione per la verità".

Di qui si capisce che la prima carità è quella della verità. Gesù si e fatto prossimo a noi comunicandoci con la sua persona, la sua vita e la sua morte, la verità di Dio e la nostra "la grazia e la verità ci sono venute da Gesù Cristo" (Gv 1,17). Per questa suprema carità della verità Gesù è stato ucciso: "Voi cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio" (Gv 8,4o). A questa verità si è consacrato e ha consacrato i suoi: "Conservali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità" (Gv 17,17-19).

Bisogna, dunque, stare saldi nella verità e resistere contro la falsità e l'errore. Non è possibile costruire nessuna verità per l'uomo se si parte da una menzogna o da un rinnegamento.

Gli apostoli sono stati ben consapevoli di questa loro responsabilità. San Paolo scrivendo ai cristiani della Galazia turbati dalla intromissione di falsi fratelli dichiara: "Noi non cedemmo, per riguardo, neppure un istante perché la verità del vangelo continuasse a rimanere salda tra di voi" (Gal 2,5).

Nella seconda Lettera ai fedeli di Corinto fa notare che la mancanza di coraggio può portare a dissimulare la verità del vangelo, ciò che egli non ha mai fatto: "lnvestiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d'animo; al contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza di fronte a Dio" (2Cor 4,1-2).

Ho voluto riportare testualmente diversi passi biblici dal momento che per i testimoni di Geova la Bibbia è l'unica regola di fede.

Ma basterebbe un piccolo ragionamento per capire che non si ama una persona se la si lascia nell'errore. Se uno volesse a tutti i costi convincerci che due più due uguale a cinque nessuno, credo, pensa che si debba accettare quello che dice per dimostrare che vogliamo bene anche a lui. Ci si deve fare prossimi alle persone, non all'errore che eventualmente insegnano. Qualche volta per "farsi prossimo" invece di aprire la porta occorrerà chiuderla.

L'apostolo san Giovanni era ben deciso al riguardo "Chi si attiene alla dottrina possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo, poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse" (2Gv 9-10). Non si può restare indifferenti e inerti, sottovalutando la gravità del pericolo.

Certo chiudere la porta non significa sbatterla. Non e necessario per difendere la verità offendere la carità. Lo stesso annuncio della verità che consiste nell'evangelo avviene "nella carità". La verità del vangelo si manifesta appunto nell'amore. La verità è situata nella carità. Perciò san Paolo esortando i cristiani delle comunità dell`Asia Minore "a non essere come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore", conclude dicendo: "Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, il capo, che è Cristo" (Ef 4,14-15).

La carità dovrebbe condurre ad aiutare chi sbaglia a capire e poi a correggere il suo errore: "...dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri" (Ef 4,25). Questo non sempre è possibile; in certi casi non è neppure conveniente, e nel caso dei testimoni di Geova, quando insistenti non lasciano le vostre case, non è davvero il momento di discutere. L`estrema disinvoltura con cui i testimoni di Geova passano sopra ai loro errori più gravi, per esempio alle tante profezie fatte dai loro capi circa la fine del secolo presente e che non si sono avverate, non invita ad aprire con loro un sereno confronto.

Purtroppo con loro un vero dialogo religioso è spesso praticamente impossibile, data la mentalità fanatica e settaria. Non bisogna credere che quanti passano al geovismo divengano con ciò più religiosi e migliori credenti: fanatismo e settarismo non sono vera religiosità. Però la carità è capace di salvare la buona fede soggettiva e la sincerità di chi, purtroppo, passa al geovismo.

Soprattutto la carità insegna che è sempre doveroso pregare ed è sempre possibile sperare, e perciò "essere miti - come dice san Paolo -, pazienti nelle offese subite, dolci nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perché riconoscano la verità e ritornino in sé..." (2Tm 2,24-26).

Se mai si pone l'urgenza di "farsi prossimo" tra di noi, soprattutto verso i più semplici e indifesi, ai quali in modo particolare si rivolge più aggressiva la minaccia dei testimoni di Geova.

Farsi prossimo vorrà dire allora intensificare l'opera di catechesi, approfondire lo studio della Bibbia, allargare la conoscenza della storia della Chiesa, dato che proprio l'ignoranza religiosa e gli attacchi contro la Chiesa rappresentano il terreno più adatto per la semina dei testimoni di Geova.

Qualcuno a questo punto dirà che farsi prossimo è davvero molto complesso. Ed è vero, perché è molto più di un semplice gesto di bontà. E' un modo nuovo e originale di vivere, quale solo il buon Samaritano Gesù poteva rivelarci e comunicarci. Farsi prossimo anche a chi ci perseguita per turbare la fede, significa, alla fine, lasciarci raggiungere da Cristo e riempire della sua carità redentiva.

Assimilati a lui diremo la sua verità anche senza parole, ma "pronti a rispondere a chiunque ci domanda ragione della speranza che è in noi; e tuttavia con dolcezza e rispetto, con retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di noi, restino svergognati quelli che malignano sulla nostra buona condotta in Cristo" (1Pt 3,15-16).

Saluto tutti voi con molto affetto
Carlo Maria card. Martini
Molto interessante e in sintonia con quello che ho detto io, chiudi la porta senza essere maleducato...
Adesso però mi dici anche in quale passaggio tu riesci a vedere il comportamento di cui Vieri va tanto orgoglioso...
Vieri ha scritto:Il fatto, caro Achille che con il "corso" che mi sono fatto come sai.....non li lascio parlare...e l'ultima volta che uno mi disse: "ma non ci lascia mai parlare"....gli risposi dicendogli che stava "pestando" l'area parcheggio di casa mia e che quindi ero io che ne avevo il diritto....
Andò via un po' sconsolato.... :risata:
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Messaggio da Gocciazzurra »

Scusami Brisa, ma era proprio necessario quotare tutto il "papiro"? Quante volte si è detto di quotare solo i punti salienti pe rendere più snella lettura e anche per risparmiare spazio (che Achille paga)?
Certo non sei il solo ma quasi tutti se ne infischiano :test:
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Un po' di me Immagine
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Messaggio da Achille »

brisa ha scritto:Molto interessante e in sintonia con quello che ho detto io, chiudi la porta senza essere maleducato...
(Dovevi per forza quotare tutto?)
Vedi come è opinabile il concetto di maleducazione? Per qualcuno chiudere gentilmente la porta in faccia ai TdG senza lasciarli parlare sarebbe un comportamento da maleducati.
Vieri non li tratta male, parla lui e tanto (come fa anche nel forum ;-) ) ma alla fine i TdG tornano a trovarlo, perché lo considerano "non pericoloso" e continuano a segnare ore di servizio... Vieri, inconsapevolmente, fa loro un favore.
Ma anche se dicesse loro di non tornare più, e lo dicesse fermamente e cortesemente, loro tornerebbero lo stesso.
Solo di fronte a minaccie violente ed a persone estremamente adirate i TdG non visiterebbero più quella casa (una volta mettevano una nota nella cartolina del territorio, ora non so come fanno).
E anche tali persone così "determinate" potrebbero essere con il tempo di nuovo visitate:

«Di tanto in tanto, però, le persone si trasferiscono o forse cambiano idea.
A seconda delle circostanze, un proclamatore capace può periodicamente informarsi con tatto per vedere qual è la situazione attuale. Non dovremmo frettolosamente concludere che si debba compilare un foglietto del genere solo perché una persona è seccata o forse adirata perché siamo capitati in un momento poco opportuno. Quando però ci viene chiesto di non tornare più oppure è necessario essere cauti, si può procedere come indicato sopra».(Il ministero del Regno, Gennaio 1983, p.4 [Risposta a domande]).

Non c'è scampo.

Pensate se facessero la stessa cosa con i TdG i seguaci di altre religioni, cioè se continuassero ad andare a casa loro, non accettando nulla di quello che i TdG hanno da dire, ed insistendo per predicare le loro idee religiose...

Un esempio di come alcuni TdG hanno reagito ai tentativi di "predicazione" di alcuni "cattolici" lo possiamo vedere in questo video umoristico:

https://www.infotdgeova.it/fabio-volo-ed-i-tdg.html" onclick="window.open(this.href);return false;

"No grazie, non mi interessa" ... "Posso rubarle 5 minuti? No, no no"...
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Messaggio da Romagnolo »

Questo non sarebbe mancare di ospitalità ma sarebbe un modo di applicare le parole di Giovanni di "non accogliere in casa" i predicatori di dottrine eretiche. Come vedi, se da un lato Paolo - o meglio, l'autore della lettera agli Ebrei - dice di essere ospitali, però da un altro punto di vista la Scrittura dice di NON esserlo.
E per l' appunto Achille qui arriva il mio appunto sulla mia esperienza di vita, nel momento che accogli uno in casa sei legato al mostrare un comportamento ospitale, questa è la norma dalle mie parti.
Quando andavamo ancora di casa in casa chi aveva da ridire sull' opera che svolgevamo non ci ha mai fatti entrare in casa ...e neppure nel giardino.
Chi ci apriva la porta e ci faceva accomodare è sempre stato accogliente e ospitale anche se non condivideva quanto avevamo da dire.
Se non voglio mostrarmi ospitale non ti farò mai entrare in casa e se siamo nel giardino occupo pure con le mie braccia lo spazio sulla ringhiera che ci separa per render ben chiaro che nemmeno quell' area di mia proprietà ti è concessa.
Se gli interlocutori di Vieri volevano monopolizzare il discorso ha fatto bene a ribattere con la stessa moneta, ora però nessuno di noi è mai stato presente a quelle situazioni e per quanto mi è dato dalla mia esperienza tra i tdg , spesso ci scappavano anche delle belle conversazioni e interessanti confronti con le persone del territorio finché lo ribadisco non si arrivava ad uno studio biblico ufficiale e li la storia cambiava..dopo si che il tdg monopolizzava la conversazione che conversazione più non era.
Poi come appunto ci rivela Giovanni nella lettera che hai citato , Vieri continua a non comportarsi da Cristiano perché neppure dovrebbe farli entrare in casa.
Giovanni infatti non ha scritto di fare il predicozzo agli ex. :blu:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Romagnolo ha scritto:Se gli interlocutori di Vieri volevano monopolizzare il discorso ha fatto bene a ribattere con la stessa moneta, ora però nessuno di noi è mai stato presente a quelle situazioni e per quanto mi è dato dalla mia esperienza tra i tdg , spesso ci scappavano anche delle belle conversazioni e interessanti confronti con le persone del territorio finché lo ribadisco non si arrivava ad uno studio biblico ufficiale e li la storia cambiava..dopo si che il tdg monopolizzava la conversazione che conversazione più non era.
Per monopolizzare io intendo che non c'è nessuna volontà da parte dei TdG di ascoltare veramente il loro interlocutore. I TdG partono dal presupposto che il padrone di casa appartiene al mondo di Satana e che bisogna convertirlo. Qualsiasi apparenza di dialogo (cioè di confronto, di disponibilità ad accettare quello che l'interlocutore ha da dire e anche, se è il caso, di cambiare la propria idea) è solo apparente, appunto. Quando i TdG dicono "non vogliamo farle cambiare religione, vogliamo solo parlare, dialogare con lei" in realtà stanno mentendo strategicamente perché il loro reale obiettivo è la conversione dell'"incredulo"; e poi, come dicevo non vogliono (e non ne sono nemmeno in grado) realmente dialogare.
Poi come appunto ci rivela Giovanni nella lettera che hai citato , Vieri continua a non comportarsi da Cristiano perché neppure dovrebbe farli entrare in casa.
Giovanni infatti non ha scritto di fare il predicozzo agli ex. :blu:
Sì, ma non citare Giovanni come se fosse un codice di leggi, come fanno i TdG. Le circostanze non sono le stesse. Io mi riferivo ad un principio generale, ma il comportamento da tenere non è certo "codificato" in questi versetti. Vieri, ripeto, si è adattato alle circostanze, ha parlato molte volte con i TdG, li ha anche ascoltati. Ora ha deciso di comportarsi in questo modo: di fronte alla loro "ottusaggine" - come si può definire diversamente il comportamento di chi continua ad andare dalla stessa persona pur sapendo quale sia la sua sitiuazione e l'impossibilità di una coinversione? - adotta un comportamento che per me non è affatto maleducazione. Se li ascoltasse e desse quindi loro una remota illusione di essere permeabile alle loro idee, questa, secondo me, sarebbe maleducazione o una presa in giro.
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Achille ha scritto:Sì, ma non citare Giovanni come se fosse un codice di leggi, come fanno i TdG. Le circostanze non sono le stesse. Io mi riferivo ad un principio generale, ma il comportamento da tenere non è certo "codificato" in questi versetti. Vieri, ripeto, si è adattato alle circostanze, ha parlato molte volte con i TdG, li ha anche ascoltati. Ora ha deciso di comportarsi in questo modo: di fronte alla loro "ottusaggine" - come si può definire diversamente il comportamento di chi continua ad andare dalla stessa persona pur sapendo quale sia la sua sitiuazione e l'impossibilità di una coinversione? - adotta un comportamento che per me non è affatto maleducazione. Se li ascoltasse e desse quindi loro una remota illusione di essere permeabile alle loro idee, questa, secondo me, sarebbe maleducazione o una presa in giro.
Non capisco proprio questo presupposto che tutti i tdG della zona sappiano chi è Vieri e quali siano le sue circostanze. E' probabile che il 90% (e mi tengo basso) dei tdG non abbiano la minima idea di chi sia Vieri, come non sanno chi è Rossi, Bianchi o Verdi. Lui stesso dice che vanno da lui sempre persone diverse e per quanto ne attribuisca la reponsabilità al fantomatico anziano che gli sguinzaglierebbe dietro tutti i tdG del paese, sappiamo benissimo che le cose non stanno così. Sono semplici proclamatori che per 3/4/6 mesi predicano quel territorio e che poi passano ad altri proclamatori la stessa zona per altri 3/4/6 mesi. Il fatto che Vieri sia sempre in casa perchè è un pensionato non fa di lui un ricercato speciale. Quindi il suo atteggiamento non ha nessuna giustificazione, come non ha nessuna giustificazione chi tratta male il povero addetto al call center che ha l'unica colpa di telefonarti dopo che ti hanno telefonato altri tre. Ti può anche scappare la pazienza, ma non sei giustificato e la maleducazione rimane maleducazione. E te lo dice uno che la pazienza la perde di fronte a certe telefonate, ma almeno spero di non arrivare mai al punto di pensare di aver ragione a trattare gli altri in modo sgarbato.
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