Perché non capisco questo Dio

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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deep-blue-sea
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Perché non capisco questo Dio

Messaggio da deep-blue-sea »

1a Perplessità (le altre seguiranno):

Caino: ragazzo turbolento, non toccatelo.

Il racconto di Genesi 4 è il seguente:
(Genesi 4:9-16) Geova disse poi a Caino: “Dov’è Abele tuo fratello?” ed egli disse: “Non lo so. Sono io il guardiano di mio fratello?” 10 A ciò disse: “Che hai fatto? Ascolta! Il sangue di tuo fratello grida a me dal suolo. 11 E ora sei maledetto, al bando dal suolo, che ha aperto la sua bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. 12 Quando coltiverai il suolo, non ti renderà la sua potenza. Diverrai vagante e fuggiasco sulla terra”. 13 A ciò Caino disse a Geova: “La mia punizione per l’errore è troppo grande da portare. 14 Ecco, in questo giorno mi cacci effettivamente dalla superficie del suolo, e sarò nascosto alla tua faccia; e dovrò divenire vagante e fuggiasco sulla terra, ed è certo che chiunque mi troverà mi ucciderà”. 15 A ciò Geova gli disse: “Per tale ragione chiunque ucciderà Caino dovrà subire vendetta sette volte”. E Geova pose dunque un segno per Caino perché nessuno, trovandolo, lo colpisse a morte. 16 Allora Caino se ne andò dalla faccia di Geova e prese a dimorare nel paese di Fuga ad oriente dell’Eden.
Già lo trovo un pò sfacciato nel rispondere a Dio….che sono il guardiano di mio fratello ?....
Dopo essere stato avvertito da Dio stesso, che si trovava in un ‘sentiero’ pericoloso, ecco che all’udire la punizione, si lamenta ancora : 'devo divenire un vagabondo, un senzatetto….' Così Dio decise di apporgli un segno, così che come un lasciapassare, lo lasciassero tranquillo.

Ma non trovate che questo DIO è stato un po indulgente ? Aoh, questo ha ammazzato, ha reciso una vita con premeditazione, non solo non fa l’ergastolo, ma nemmeno un po di prigione e nemmeno un po di domiciliari ! Vabbé è diventato un senzatetto…

Alcuni anni dopo, però Dio è diventato più ‘duro’, cosi fu deciso che : occhio per occhio, dente per dente, vita per vita !, Dunque Caino se l’è svignata prima dell’entrata in vigore della nuova legge ?

Allora oggi, se avesse avuto come avvocato lo stesso Dio, se la sarebbe cavata, anche senza ‘domiciliari’ ? :felice:
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Messaggio da Aquarivs »

Tra l'altro, all'epoca dell'omicidio e quindi dell'esilio, chi poteva esistere sulla terra che potesse fargli del male??
Mah
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deep-blue-sea
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Messaggio da deep-blue-sea »

I fratelli e le sorelle...che non avrebbero più voluto giocare con lui....ahò questo ci ammazza, mamma....
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Aquarivs ha scritto:Tra l'altro, all'epoca dell'omicidio e quindi dell'esilio, chi poteva esistere sulla terra che potesse fargli del male??
Mah
La tua osservazione la dice lunga sul prendere letteralmente i racconti biblici.
In quwnro all'arroganza di Caino e alla clemenza di Dio, io ricavo una speranza per noi peccatori.
Quante volte ci autoassolviamo pensando che il nostro errore sia segreto?
Quante volte siamo severi con noi stessi e con gli altri sostituendo il nostro giudizio umano a quello di Dio?
Questa è la morale del racconto.
Per quanto ci sforziamo, la Sua giustizia sarà sempre diversa dalla nostra.
In quanto alla legge del "taglione" non vuol dire che a un fallo si debba rispondere con la stessa punizione, ma solo che chi danneggia un altro, deve per legge, essere punito.
Gabriella
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Tiziano
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Messaggio da Tiziano »

Per quel poco che ne so li si intreccia ciò che è vera vita (cioè Mosè e la legge del taglione) con quella che è puro insegnamento ( cioè i primi capitoli della genesi, i primi 11)
Cosi ciò che capita a Caino insegna che
Dio chiede ( agisci bene…)
Ma se sbagli
Dio castiga ( sii maledetto…e fuggiasco sarai sulla terra)
Per poi subito amarlo a tal punto da proteggerlo ( .. e impose un segno a Caino…)
Affermando che chi uccide Caino subirà la vendetta sette volte
E così era ai tempi di Mosè che con la legge del taglione, pur sembrando una legge diremmo poco cristiana, eliminò il protrarsi delle vendette tra litiganti di generazione in generazione.
In effetti prima il torto subito veniva vendicato più volte scatenando ulteriori vendette, poi con la legge del taglione la discussione finiva li, tu hai fatto questo a me e quindi subirai lo stesso trattamento.. fine della disputa

Ma sicuramente Tranello, Polymetis e company saranno di miglior aiuto
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage

Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010

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Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Lo so che è tua credenza che questi racconti siano metaforici tipo dettati da mamma oca..
Per me i racconti sono scritti come veramente accaduti!
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

Non è certo mia la pretesta di "capire" Dio, ma se desideri comprendere almeno in piccola parte ciò che leggi non puoi che rifarti alla cultura religiosa di riferimento, che quel testo ha prodotto. Sino a che non si realizza questo, l'elenco degli episodi biblici che ti appaiono totalmente indecifrabili, sarà destinato ad aumentare vertiginosamente. Prenditi il tempo necessario ad esaminare un singolo episodio per volta, dedicandoci tempo ed impegno.

Shalom!
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Aquarivs ha scritto:Lo so che è tua credenza che questi racconti siano metaforici tipo dettati da mamma oca..
Per me i racconti sono scritti come veramente accaduti!
No, no fermarti qui, ti precludi un mondo di scoperte meravigliose.
Indipendentementa dal fatto che tu creda o no.
Gabriella
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

Gabriella Prosperi ha scritto:
Aquarivs ha scritto:Lo so che è tua credenza che questi racconti siano metaforici tipo dettati da mamma oca..
Per me i racconti sono scritti come veramente accaduti!
No, no fermarti qui, ti precludi un mondo di scoperte meravigliose.
Indipendentementa dal fatto che tu creda o no.
Gabriella

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ladyfeline
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Messaggio da ladyfeline »

ABELE E CAINO

Razza d'Abele, eccoti il pane, il vino,
il sonno: Dio ti sorride indulgente.

Striscia nel fango, razza di Caino,
vivici e muorici miseramente.

Razza d'Abele, l'incenso che offri
alle nari degli angeli si sposa.

O razza di Caino, quel che soffri
non avrà dunque mai fine né posa?

Razza d'Abele, guarda: ti fiorisce
ogni seme, le mandrie sono sane.

O razza di Caino, le tue viscere
urlano fame, come un vecchio cane.

Razza d'Abele, scàldati che annotta,
scàldati il ventre all'avito camino.

Tu, povero sciacallo, in una grotta
trema di freddo, razza di Caino!

Razza d'Abele, cresci fa' all'amore:
anche il tuo oro prolifica, vedi!

Tu, razza di Caino, ardente cuore,
guai se a voglie sì veste ti concedi!

Razza d'Abele, al par che nelle scorze
la cimice, tu pascoli e rifigli!

O razza di Caino, con le forze
ultime dietro trascinati i figli!

Ah, farai grossa con la tua carogna,
razza d'Abele, la fumante terra!

O razza di Caino, ti bisogna
lottar ancora a capir la tua guerra.

Razza d'Abele, onta su te: la spada
non sa più con lo spiedo contrastare!

O razza di Caino, fatti strada
al cielo e fanne Dio precipitare!
amico0405
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CAPIRE DIO?

Messaggio da amico0405 »

Deep, ciao.Forse ti dimentichi che leggi e parli di un Dio che "si nasconde"Isaia 45;15.
Che l'unico interprete di come è "fatto Iddio"é solo ,e solamente GESU' CRISTO.
"...CHI HA VISTO ME HA VISTO IL PADRE..GIOV.14,9.
Ecco,incidentalmente dico,conoscere il nome letterale di Dio non è determinante per conoscere la Sua natura.Lo studio ,la conoscenza della lettera,e altro, rendono "bello la cornice" ma non danno il "quadro.Tu dici di non capire Iddio nella genesi,io,invece restai senza parole davanti a

Matteo 11:27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e niuno conosce il Figliuolo, se non il Padre; parimente, niuno conosce il Padre, se non il Figliuolo, e colui, a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.
Molti anni addietro dissi al Signor Gesù in preghiera"Cosa significa questa scrittura? Sei "capriccioso" nel dare questa "rvelazione"?La risposta fu che Egli si rivela solo hai piccoli fanciulli che vanno a Lui senza pretrese ma che ne sentono il bisogno.La maggioranza conosce "le Sue opere ma non le Sue vie"

Salmi 103:7 Egli fece conoscere le sue vie a Mosè
e le sue opere ai figli d'Israele.

Spero che tu possa conoscere le Sue Vie e gustare i suoi "
metodi"

un saluto a te e a tutti..
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Credo che gran parte delle tue perplessità sarebbero spazzate via da una lettura della Bibbia condotta su un'edizione decente, invece che tramite la TNM: un'edizione oppurtamente commentata al fine di chiarire l'origine, il genere letterario e lo scopo di alcuni racconti che a noi lettori di oggi possono sembrare "strani", ma che acquistano un senso pregnante se si è capaci di collocarli nel contesto culturale in cui ebbero origine.
Il racconto di Caino ed Abele, così come tutti i racconti della Genesi, non hanno un intento storiografico (del resto, al tempo in cui questi furono scritti non esisteva nemmeno il concetto di "storia" e di "vero storico" così come lo intendiamo noi oggi... sul tema D. Sabbatucci, Il mito, il rito e la storia). Questo racconto ha l'intento di "fondare" (miticamente) la società (che non a caso vede un omicidio come suo punto di origine), in un contesto di società acefale e frammentarie (quello delle comunità di pastori semi-nomadi) in cui vigeva quella che i sociologi moderni hanno chiamato "la sindrome del beduino". In questi contesti (si legga ad esempio il fondamentale saggio di Evans-Pritchard, I nuer), un omicidio è foriero di "faide" infinite che rischiano di distruggere ogni possibilità di pacifica convivenza sociale. Nelle culture frammentarie, generalmente, la bomba sociale della faida viene disinnescata grazie all'intervento di un particolare istituto sociale elaborato all'uopo. Nel caso dei Nuer di cui parla Evans-Pritchard, in questi frangenti, viene convocato un cosiddetto capo dalla pelle di leopardo, in qualità di giudice arbitro e di mediatore tra le parti, il quale, in base a dei ben determinati parametri culturalmente accettati dalle parti, cerca di risolvere la disputa senza ulteriore spargimento di sangue. Nel racconto di Genesi è Dio stesso ad intervenire come capo dalla pelle di leopardo, per così dire, ponendo, dall'alto, un freno allo spargimento di sangue e, pertanto, garantendo (grazie alla sua “supervisione”) la convivenza sociale.
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

deep-blue-sea ha scritto:1a Perplessità
Già lo trovo un pò sfacciato nel rispondere a Dio….che sono il guardiano di mio fratello ?....
1)La caratteristica di appellarsi a Dio e di affrontarlo ponendosi in un atteggiamento quasi paritetico si riscontra frequentemente nell’ebraismo, vedi Abramo che ha l’ardire di insegnare a Dio addirittura come si fa giustizia (Genesi, 18, 22 - 33). E' sufficente ricordare come il termine tefillà, tradotto comunemente con "preghiera", in realtà deriva da una radice palal = "giudicare- incolpare", il che, non implica il solo "giudicare se stessi" , ma anche una forma di "messa sotto accusa" di Dio, ogni volta che ci si è sentito da Lui trattati con ingiustizia.

2) Genesi 4,9 : "...e disse il Signore a Caino dov’è Abele tuo fratello?" Non lo so, forse che io sono il custode di mio fratello" ... Il passo in questione rimanda ad un insegnamento ebraico che recita: "Israel arevim ze ba ze", "ogni ebreo è responsabile dell'altro", è custode dell'altro; un esempio di questo principio lo si trova in Levitico cap. 19, 17 dove è detto: "non odiare in cuor tuo, tuo fratello, riprendi riprendi il tuo amico, affinché tu non possa aver colpa". Presso l'ebraismo è forte il senso della responsabilità collettiva, non solo individuale. Quando nella Torah i verbi all’imperativo vengono ripetuti, vuol dire che intende sottolineare la cosa in modo particolare. Riprendi il tuo amico affinché tu non ne condivida la colpa. E' ciò va esteso a tutto il resto della società.



Ma non trovate che questo DIO è stato un po indulgente ? Aoh, questo ha ammazzato, ha reciso una vita con premeditazione, non solo non fa l’ergastolo, ma nemmeno un po di prigione e nemmeno un po di domiciliari ! Vabbé è diventato un senzatetto…
Se il Dio che risparmia Caino è troppo indulgente (oppure troppo amorevole?), il Dio che lo avrebbe destinato alla morte sarebbe stato troppo crudele e vendicativo... in un modo o nell'altro avremo qualcosa da ridire e da contestargli :-) Per cui, preferisco sorvolare su questioni del genere semplicemente per ricordare come, la vicenda conclusiva di Caino riprende un tema piuttosto ricorrente presso l'ebraismo: l'esilio.

L'esperienza dell'esilio, del vagare raminghi lontani dalla propria patria, è presente sin dalle prime pagine della narrazione biblica. Sono esuli Adamo ed Eva cacciati dal giardino dell'Eden, fuggiasco Caino dopo il fraticidio, sdradicato dalla suo luogo di origine Giuseppe venduto come schiavo in Egitto dai fratelli, all'esilio fu destinato il regno di Israele dagli assiri, il regno di Giuda dai babilonesi, ed infine, il popolo ebraico conoscerà un nuovo interminabile esilio nel 70. d.C per opera dell'Impero Romano, sino all'attuale rinascita dello Stato di Israele. In molti episodi biblici e in forme diverse, il popolo ebraico ripropone l'esperienza toccante e dolorosa dell'esilio che lo ha così profondamente e direttamente segnato, plasmandone l'identità.
Ogni singola pagina della Bibbia Ebraica, parla la lingua della cultura religiosa del popolo che ha vergato il testo sacro.
Julian
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Messaggio da Julian »

Trianello scrive:
Il racconto di Caino ed Abele, così come tutti i racconti della Genesi, non hanno un intento storiografico (del resto, al tempo in cui questi furono scritti non esisteva nemmeno il concetto di "storia" e di "vero storico" così come lo intendiamo noi oggi... sul tema D. Sabbatucci, Il mito, il rito e la storia).
Puoi indicarmi da chi è edito il testo sopra menzionato?

Pace.
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Messaggio da Trianello »

E' l'editrice Bulzoni di Roma (quella che pubblica da anni quasi tutto il materiale prodotto dal dipartimento di studi storico-religiosi dell'Università La Sapienza). Ti avverto che si tratta di un testo abbastanza impegnativo, comunque. Il testo, poi, non si occupa direttamente della Bibbia, ma della nascita e dell'affermazione del concetto di "storia" nell'antichità (concetto che, secondo il copianto D. Sabbatucci, si sarebbe affermato nei termini in cui lo intendiamo noi oggi solo con l'avvento del Cristianesimo, anche se si dovranno attendere molti secoli perché si specifichi a livello epistemologico il concetto di "vero storico").
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Messaggio da Julian »

Ti avverto che si tratta di un testo abbastanza impegnativo, comunque. Il testo, poi, non si occupa direttamente della Bibbia, ma della nascita e dell'affermazione del concetto di "storia" nell'antichità
Puoi suggerirmi qualche testo che si occupa dell'argomento in riferimento alla bibbia?

Pace
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Messaggio da Trianello »

Un buon commento divulgativo al libro della Genesi è quello di A. Marchadour edito dalla San Paolo e intitolato, appunto, Genesi.
Per afferrerare però in maniera appropriata la distinzione tra "mito" e "sotria" e, pertanto, per riuscire ad afferrare il senso di alcuni racconti biblici che appunto ricadono nel genere letterario mitico (anche se disposti in senso cronologico), credo questo volume di Sabbatucci sia una lettura imprenscindibile.
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Vi ringrazio

Messaggio da deep-blue-sea »

dei vostri commenti e segnalazioni di testi. Comprendo che Traduzione del NM e Bibbia possano dare sensi differenti alle frasi, ma il racconto di base è li.

Ad ogni modo, ho ormai, un'idea personale del testo biblico, e forse alcuni testi, da voi proposti, potrebbero spiegare alcune delle mie perplessità, benché non senta particolarmente un tale bisogno spirituale o 'teologico' al momento. Fame o bisogno spirituale? Spento, nel mio caso. Ho, piuttosto, ancora 'tutto sullo stomaco' e devo ancora digerirlo!

Volevo farvi parlare (darvi qualche spunto da trattare...).....e ci son riuscitaaaaaa :felice:
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Messaggio da amico0405 »

Deep! Mi dispiace per il tuo "stomaco".Non so se è diventato delicato tanto ( e non so da quando tempo hai tutto questo cibo guasto ,avvelenato, dentro), da non funzionare più.Spero di no.
Sappi che Cristo (no una religione) è Salvatore all'estremo; gli uomini ti hanno trattata ,perchè non volesti ascoltare i primi avvisi sottili che avevi dentro di te ,e ragionasti con la tua testa,ma LUI -GESU' cosa ti ha fatto?
Ti risposi con il cuore allora; lo faccio ancora ora.
Un saluto d cuore.ciao
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