La cattiveria di quando ero TdG

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...

Per prima cosa anch’io devo farti i complimenti per come sei riuscito ad analizzarti, analizzando così lo spirito abbastanza comune che purtroppo prende campo nelle persone appartenenti ad un culto come questo.
I particolari che tu descrivi, e che possono aver provato anche altri che sono stati TDG, io non posso conoscerli, non essendo mai stata TDG.
Ma una cosa dal mio lato di forzata osservazione ho potuto notare, una velata soddisfazione nel poter indicare come quel fratello….. non era più degno di far parte della schiera degli eletti, a cui mio marito si sentiva di appartenere.
Questo, quando a volte mi accennava al tizio o caio che io avevo conosciuto in precedenza, e che poi o si era dissociato o disassociato, così, mio marito, l’attivo TDG di provata fede, nella sua posizione di eterno giudice altrui, sembrava godere dell’allontanamento, “le mele marce vanno gettate”.
Ma come se non più tardi di qualche giorno prima si sarebbe gettato nel fuoco per quel determinato fratello ?
Poi bastava un annuncio, un segnale dai virtuosi capoccioni, e quella determinata persona sembrava un marciume infetto, che non doveva più far parte dell’umanità.
Questo atteggiamento per me non era riconoscibile in una persona completamente diversa a cui ero stata legata, sposata da anni.
Dunque le lezioni di cattiveria, e le istigazioni a sentirsi la casta eletta pungolate in continuazione nelle Sale del regno, riuscivano a trasformare un individuo, nato, cresciuto con buoni sentimenti in un essere altezzoso e incapace di capire e comprendere le debolezze, o gli sbagli altrui.
Sono questi i capolavori che si generano e si allevano nelle Congregazioni ?.
Spesso mi sono fatta queste domande, e ho cercato anche delle risposte.
Mi fa piacere che riuziaky 77, abbia saputo esprimerle, perché un qualcosa di ciò che ha detto si avverte anche dal di fuori, per chi familiare vede effettuarsi dei cambiamenti forti e negativi di cui non ci si riesce a dare spiegazioni.
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Titano1956
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E' tipico della setta

Messaggio da Titano1956 »

daniela47 ha scritto:
ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...

Per prima cosa anch’io devo farti i complimenti per come sei riuscito ad analizzarti, analizzando così lo spirito abbastanza comune che purtroppo prende campo nelle persone appartenenti ad un culto come questo.
I particolari che tu descrivi, e che possono aver provato anche altri che sono stati TDG, io non posso conoscerli, non essendo mai stata TDG.
Ma una cosa dal mio lato di forzata osservazione ho potuto notare, una velata soddisfazione nel poter indicare come quel fratello….. non era più degno di far parte della schiera degli eletti, a cui mio marito si sentiva di appartenere.
Questo, quando a volte mi accennava al tizio o caio che io avevo conosciuto in precedenza, e che poi o si era dissociato o disassociato, così, mio marito, l’attivo TDG di provata fede, nella sua posizione di eterno giudice altrui, sembrava godere dell’allontanamento, “le mele marce vanno gettate”.
Ma come se non più tardi di qualche giorno prima si sarebbe gettato nel fuoco per quel determinato fratello ?
Poi bastava un annuncio, un segnale dai virtuosi capoccioni, e quella determinata persona sembrava un marciume infetto, che non doveva più far parte dell’umanità.
Questo atteggiamento per me non era riconoscibile in una persona completamente diversa a cui ero stata legata, sposata da anni.
Dunque le lezioni di cattiveria, e le istigazioni a sentirsi la casta eletta pungolate in continuazione nelle Sale del regno, riuscivano a trasformare un individuo, nato, cresciuto con buoni sentimenti in un essere altezzoso e incapace di capire e comprendere le debolezze, o gli sbagli altrui.
Sono questi i capolavori che si generano e si allevano nelle Congregazioni ?.
Spesso mi sono fatta queste domande, e ho cercato anche delle risposte.
Mi fa piacere che riuziaky 77, abbia saputo esprimerle, perché un qualcosa di ciò che ha detto si avverte anche dal di fuori, per chi familiare vede effettuarsi dei cambiamenti forti e negativi di cui non ci si riesce a dare spiegazioni.
Quando una nuova collega di lavoro, ed anche testimone di Geova, seppe che già da un paio d'anni non frequentavo più la mia congregazione, mi mandò due, tre messaggini. Uno di questi, che non ho cancellato, riporta le testuali parole: "Ciao, oggi il sole scalda i nostri cuori vi pensavo e volevo condividere un sorriso con voi. Vi voglio bene e spero quanto prima di vedervi in Sala. A presto". E' da apprezzare il gentile pensiero di un messaggino. Anche il voler condividere un sorriso. Ma ancor di più apprezzo il fatto che ci vuole bene. Tuttavia, era solo un invito a ritornare in Sala. Non siamo andati ed ella non si è più fatta sentire. Se veramente ci voleva bene avrebbe continuato a manifestare il suo amore sincero e non finalizzato alla nostra presenza in Sala del Regno.
Il vero amore cristiano è quando tu lo manifesti senza darlo a vedere, quando dai senza pretendere nulla, quando vuoi bene senza fini reconditi.
Chissà, forse... se avesse continuato ad esprimere amore e sincero interessamento avrei potuto ricredermi e tornare, ma tre messaggini mi sembrano un pò pochi per esprimere la potenza dell'amore di Dio.
Non voglio sembrare un ingrato ma resto del parere che si tratta solo di una setta. :triste: :piange:
Titano.
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ryuzaki77
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Messaggio da ryuzaki77 »

Titano1956 ha scritto: Quando una nuova collega di lavoro, ed anche testimone di Geova, seppe che già da un paio d'anni non frequentavo più la mia congregazione, mi mandò due, tre messaggini. Uno di questi, che non ho cancellato, riporta le testuali parole: "Ciao, oggi il sole scalda i nostri cuori vi pensavo e volevo condividere un sorriso con voi. Vi voglio bene e spero quanto prima di vedervi in Sala. A presto". E' da apprezzare il gentile pensiero di un messaggino. Anche il voler condividere un sorriso. Ma ancor di più apprezzo il fatto che ci vuole bene. Tuttavia, era solo un invito a ritornare in Sala. Non siamo andati ed ella non si è più fatta sentire. Se veramente ci voleva bene avrebbe continuato a manifestare il suo amore sincero e non finalizzato alla nostra presenza in Sala del Regno.
Il vero amore cristiano è quando tu lo manifesti senza darlo a vedere, quando dai senza pretendere nulla, quando vuoi bene senza fini reconditi.
Chissà, forse... se avesse continuato ad esprimere amore e sincero interessamento avrei potuto ricredermi e tornare, ma tre messaggini mi sembrano un pò pochi per esprimere la potenza dell'amore di Dio.
Non voglio sembrare un ingrato ma resto del parere che si tratta solo di una setta. :triste: :piange:
Titano.
Sono pienamente d'accordo con te, si tratta a tutti gli effetti di una setta. Escono da Babilonia la Grande perché dicono che non c'è amore e poi imparano questo surrogato di sentimento che non so come definire (forse tolleranza). Di fatto Babilonia la Grande ama più di loro e ha aderito meglio di loro all'insegnamento cristiano del vero amore, che non fa distinzioni, come Gesù spesso mostrò (amando un'adultera, amando una prostituta, amando i samaritani, amando gli esattori, amando tutti coloro che chiedevano amore, certamente tutti peccatori; dunque perché i tdg tolgono amore ai peccatori?).
Il problema di fondo è l'interpretazione della Bibbia. Sono convinti che questo è il vero amore: amare solo quelli che sono dalla tua parte e odiare tutti gli altri, fossero anche tuoi parenti.
Vieni sul mio canale youtube.
Link: http://www.youtube.com/user/MarionettaM ... ture=guide
PRESENTAZIONE: http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=7650014" onclick="window.open(this.href);return false; e http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=7653581" onclick="window.open(this.href);return false;
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

Titano1956 ha scritto:
daniela47 ha scritto:
ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...

Per prima cosa anch’io devo farti i complimenti per come sei riuscito ad analizzarti, analizzando così lo spirito abbastanza comune che purtroppo prende campo nelle persone appartenenti ad un culto come questo.
I particolari che tu descrivi, e che possono aver provato anche altri che sono stati TDG, io non posso conoscerli, non essendo mai stata TDG.
Ma una cosa dal mio lato di forzata osservazione ho potuto notare, una velata soddisfazione nel poter indicare come quel fratello….. non era più degno di far parte della schiera degli eletti, a cui mio marito si sentiva di appartenere.
Questo, quando a volte mi accennava al tizio o caio che io avevo conosciuto in precedenza, e che poi o si era dissociato o disassociato, così, mio marito, l’attivo TDG di provata fede, nella sua posizione di eterno giudice altrui, sembrava godere dell’allontanamento, “le mele marce vanno gettate”.
Ma come se non più tardi di qualche giorno prima si sarebbe gettato nel fuoco per quel determinato fratello ?
Poi bastava un annuncio, un segnale dai virtuosi capoccioni, e quella determinata persona sembrava un marciume infetto, che non doveva più far parte dell’umanità.
Questo atteggiamento per me non era riconoscibile in una persona completamente diversa a cui ero stata legata, sposata da anni.
Dunque le lezioni di cattiveria, e le istigazioni a sentirsi la casta eletta pungolate in continuazione nelle Sale del regno, riuscivano a trasformare un individuo, nato, cresciuto con buoni sentimenti in un essere altezzoso e incapace di capire e comprendere le debolezze, o gli sbagli altrui.
Sono questi i capolavori che si generano e si allevano nelle Congregazioni ?.
Spesso mi sono fatta queste domande, e ho cercato anche delle risposte.
Mi fa piacere che riuziaky 77, abbia saputo esprimerle, perché un qualcosa di ciò che ha detto si avverte anche dal di fuori, per chi familiare vede effettuarsi dei cambiamenti forti e negativi di cui non ci si riesce a dare spiegazioni.
Quando una nuova collega di lavoro, ed anche testimone di Geova, seppe che già da un paio d'anni non frequentavo più la mia congregazione, mi mandò due, tre messaggini. Uno di questi, che non ho cancellato, riporta le testuali parole: "Ciao, oggi il sole scalda i nostri cuori vi pensavo e volevo condividere un sorriso con voi. Vi voglio bene e spero quanto prima di vedervi in Sala. A presto". E' da apprezzare il gentile pensiero di un messaggino. Anche il voler condividere un sorriso. Ma ancor di più apprezzo il fatto che ci vuole bene. Tuttavia, era solo un invito a ritornare in Sala. Non siamo andati ed ella non si è più fatta sentire. Se veramente ci voleva bene avrebbe continuato a manifestare il suo amore sincero e non finalizzato alla nostra presenza in Sala del Regno.
Il vero amore cristiano è quando tu lo manifesti senza darlo a vedere, quando dai senza pretendere nulla, quando vuoi bene senza fini reconditi.
Chissà, forse... se avesse continuato ad esprimere amore e sincero interessamento avrei potuto ricredermi e tornare, ma tre messaggini mi sembrano un pò pochi per esprimere la potenza dell'amore di Dio.
Non voglio sembrare un ingrato ma resto del parere che si tratta solo di una setta. :triste: :piange:
Titano.

Allora il " VI VOGLIO bene" per un TDG, ha valore solo nelle Sale del Regno e affini, altrimenti, il bene pilotato va a farsi friggere.
Pensa Titano, se questa tua conoscente TDG, fosse stata una del mondo, l'amicizia e il ti voglio bene" sarebbe potuto durare, senza impegni, spontaneamente.
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Titano1956
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Messaggio da Titano1956 »

daniela47 ha scritto: .......
Allora il " VI VOGLIO bene" per un TDG, ha valore solo nelle Sale del Regno e affini, altrimenti, il bene pilotato va a farsi friggere.
Pensa Titano, se questa tua conoscente TDG, fosse stata una del mondo, l'amicizia e il ti voglio bene" sarebbe potuto durare, senza impegni, spontaneamente.
Carissima Daniela, sulla durata non so dirti, mentre so per certo che tutti noi siamo "nel mondo" compresi i Testimoni di Geova (o vivono su un altro pianeta?). In realtà, come disse Gesù, colui che pecca è schiavo del peccato. E per dirla con le parole di Paolo, in Romani 3:23: "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" Tuttavia, in mezzo ai molti peccatori vi sono quelli cui viene piuttosto naturale essere socievoli e manifestare atti d'amore. E' la loro natura. Altri "acquisiscono" quelle desiderabili qualità come la disponibilità e la socievolezza perchè hanno studiato la Santa Parola e ne hanno riconosciuto veridicità e valore. Dispiace notare che I Testimoni non appartengono nè all'una nè all'altra categoria. L'amore non viene loro spontaneo e poi, la struttura cui sono imbrigliati, li porta ad "interessarsi" del prossimo, ahimé, solo con lo scopo del proselitismo. Poichè è finalizzato ad uno scopo e non è praticato per il principio inevitabilmente non può durare. Sicuramente non è il tipo di AMORE che predicava Gesù.
Con affetto, Titano. :fiori e bacio:
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Ifede
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Messaggio da Ifede »

Come sapete non sono mai stato TDG anche se ho iniziato qualcosa come 4/5 studi biblici. Il fatto di avere tutti i parenti dentro all organizzazione e avere una madre disassociata mi ha portato cmq ad avere una buona conoscenza di loro e di quello che fanno.
Ammetto che la cosa che mi ha sempre piu colpito e invogliato è quel sentimento di amore che si percepisce ,quella sensazione di essere in un mondo a parte circondato da persone che ti amano veramente e disposte a sacrificarsi per te....
Purtroppo sappiamo bene che non è cosi, almeno non è cosi per la stragrande maggioranza ma ci sono dei casi di TDG veramente interessati, anche se rari ci sono ed è sempre bene non generalizzare.
Quello che voi ricordate come "cattiveria" a parer mio è un sentimento necessario atto a mantenere integra l organizzazione.Attenzione non li sto giustificando sto solo analizzando obbiettivamente la situazione.
Vi immaginate se contrariamente alle disposizioni attuali non scoraggiassero questo sentimento di odio verso chi non è TDG o per i fuoriusciti?
Quanti rimarrebbero integri?
Credo anche che questo sentimento sia del tutto naturale e siamo noi stessi a crearcelo per poter rimanere mentalmente stabili.Quindi a parer mio non hai nulla da rimproverarti io in tutta onestà avrei fatto lo stesso anzi certe volte l ho fatto pur non essendoci mai entrato.
Voglio aggiungere una cosa che può sembrare una banalità ma che per esperienza posso affermare con certezza.
Una persona Buona è una persona Buona e lo è indipendentemente dal credo a cui appartiene. Mia madre lo era quando era TDG e lo è tutt ora che non lo è piu e mia nonna lo era prima di non essere TDG e lo è tutt ora che ancora TDG hanno solo preso strade diverse ma io le rispetto in egual misura.Se è vero che dio guarda nei cuori ci sarà un motivo.
Buona giornata di sole a tutti!
Datemi la verità, invece che amore, denaro o fama. Sedetti a una tavola imbandita di cibo ricco, vino abbondante e servi ossequiosi, ma alla quale mancavano la sincerità e la verità; partii affamato da quel desco inospitale. L'ospitalità era fredda come i gelati.
Non l amore non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia ,datemi la verità
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Ifede ha scritto:Quanti rimarrebbero integri?
Quale è, in questo contesto, il tuo concetto di integrita'?
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Ifede
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Messaggio da Ifede »

Gabriella Prosperi ha scritto:
Ifede ha scritto:Quanti rimarrebbero integri?
Quale è, in questo contesto, il tuo concetto di integrita'?
Gabriella
Per integri intendo fedeli all organizzazione e alla via che questa insegna.
Datemi la verità, invece che amore, denaro o fama. Sedetti a una tavola imbandita di cibo ricco, vino abbondante e servi ossequiosi, ma alla quale mancavano la sincerità e la verità; partii affamato da quel desco inospitale. L'ospitalità era fredda come i gelati.
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Messaggio da ryuzaki77 »

Ifede ha scritto:
Gabriella Prosperi ha scritto:
Ifede ha scritto:Quanti rimarrebbero integri?
Quale è, in questo contesto, il tuo concetto di integrita'?
Gabriella
Per integri intendo fedeli all organizzazione e alla via che questa insegna.
Capisci che su questa base neanche i nazisti erano da demonizzare. In realtà rimanevano integri al loro regime.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Secondo me la spiegazione più logica è che una volta entrati nel famoso mondo TDG anima e corpo, è come se si diventasse mebri di una gang, confraternita o se vi piace il termine setta....

In sostanza la vita si divide in NOI e quelli del MONDO...

I PRESCELTI e quelli che saranno DISTRUTTI

i FIGLI DI DIO e quelli di SATANA.....

di conseguenza si è portati già con questa prima fase ad avere un'ottica di spietatezza verso il cosi detto diverso....

ma questa sorta di escalation non si ferma, ed una volta che un individuo entra in una congregazione che a sua volta è una comunità stretta e chiusa, tende per natura umana a socializzare con altri gruppi di TDG che a loro volta criticheranno e pettegoleranno di altri gruppi e componenti della congregazione e cosi via dicendo....

In questa maniera si è vittime di un doppio sistema, quello tra i TDG ed il mondo, e quello delle amicizie-gruppi all'interno della congregazione.....

Mentre un adulto formato potrebbe anche assorbire meglio tutto questo sistema, una mente giovane, influenzabile e soprattutto in fase di sviluppo che viene educata indirettamente o direttamente a questa vita, si ritroverà ad avere dei meccanismi mentali molto chiusi, aggressivi ed incanalati...

Unite a tutto questo il fatto che questo povero cristo durante la fase di crescita si vedrà emarginato da quelli del mondo, umiliato per la sua diversità, frustrato per tutte le cose che deve o non deve fare e via dicendo....

E' normale che alla fine si diventa cattivi........psicologicamente parlando.....e non si prova assoluta compassione e pietà, visto che la vita e quel sistema non l'hanno mai fatto con l'individuo stesso.....

PS per Ryuzaki: Ma infatti i nazisti nati in quell'ottica erano cresciuti naturalmente in quella "normalità".....come lo sono i terroristi o fondamentalisti islamici, i figli delinquenti o squilibrati che nascono in famiglie violente e via dicendo....con questo non voglio giustificare determinati comportamenti che altresì vanno combattuti con mezzi anche violenti....ma scindere la responsabilità di chi in una determinata situazione c'è nato e chi invece l'ha scelta scientemente o in buona fede, o per stupidità o per interessi secondari.... :strettamano:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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Messaggio da Titano1956 »

deliverance1979 ha scritto:Secondo me la spiegazione più logica è che una volta entrati nel famoso mondo TDG anima e corpo, è come se si diventasse mebri di una gang, confraternita o se vi piace il termine setta....

In sostanza la vita si divide in NOI e quelli del MONDO...

I PRESCELTI e quelli che saranno DISTRUTTI

i FIGLI DI DIO e quelli di SATANA.....

di conseguenza si è portati già con questa prima fase ad avere un'ottica di spietatezza verso il cosi detto diverso....

ma questa sorta di escalation non si ferma, ed una volta che un individuo entra in una congregazione che a sua volta è una comunità stretta e chiusa, tende per natura umana a socializzare con altri gruppi di TDG che a loro volta criticheranno e pettegoleranno di altri gruppi e componenti della congregazione e cosi via dicendo....

In questa maniera si è vittime di un doppio sistema, quello tra i TDG ed il mondo, e quello delle amicizie-gruppi all'interno della congregazione.....

Mentre un adulto formato potrebbe anche assorbire meglio tutto questo sistema, una mente giovane, influenzabile e soprattutto in fase di sviluppo che viene educata indirettamente o direttamente a questa vita, si ritroverà ad avere dei meccanismi mentali molto chiusi, aggressivi ed incanalati...

Unite a tutto questo il fatto che questo povero cristo durante la fase di crescita si vedrà emarginato da quelli del mondo, umiliato per la sua diversità, frustrato per tutte le cose che deve o non deve fare e via dicendo....

E' normale che alla fine si diventa cattivi........psicologicamente parlando.....e non si prova assoluta compassione e pietà, visto che la vita e quel sistema non l'hanno mai fatto con l'individuo stesso.....

PS per Ryuzaki: Ma infatti i nazisti nati in quell'ottica erano cresciuti naturalmente in quella "normalità".....come lo sono i terroristi o fondamentalisti islamici, i figli delinquenti o squilibrati che nascono in famiglie violente e via dicendo....con questo non voglio giustificare determinati comportamenti che altresì vanno combattuti con mezzi anche violenti....ma scindere la responsabilità di chi in una determinata situazione c'è nato e chi invece l'ha scelta scientemente o in buona fede, o per stupidità o per interessi secondari.... :strettamano:
Hai descritto in modo sintetico ma splendido il meccanismo della SETTA. E sarebbe anche normale se non fosse per il fatto che si ritengono l'unica, esclusiva vera religione cristiana. Come giustamente riferisci "E' normale che alla fine si diventa cattivi...", è quindi palese che la Santa Parola di Dio ed il sublime messaggio dell'Evangelo non c'entrino nulla... a meno che lo Spirito Santo non induca veramente a diventare... cattivi. Ma è propriamente così?
Salutoni, Titano. :ciao: :ciao:
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Messaggio da Ifede »

Quale è, in questo contesto, il tuo concetto di integrita'?
Gabriella[/quote]
Per integri intendo fedeli all organizzazione e alla via che questa insegna.[/quote]

Capisci che su questa base neanche i nazisti erano da demonizzare. In realtà rimanevano integri al loro regime.[/quote]

Certo,la scusa " io eseguivo gli ordini " non ha funzionato allora e non funzionerebbe anche oggi un qualsiasi tribunale.
Io non gli ho giustificati ho solo detto che il loro atteggiamento è " normale"
Datemi la verità, invece che amore, denaro o fama. Sedetti a una tavola imbandita di cibo ricco, vino abbondante e servi ossequiosi, ma alla quale mancavano la sincerità e la verità; partii affamato da quel desco inospitale. L'ospitalità era fredda come i gelati.
Non l amore non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia ,datemi la verità
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Ifede ha scritto:Quale è, in questo contesto, il tuo concetto di integrita'?
Gabriella
Per integri intendo fedeli all organizzazione e alla via che questa insegna.[/quote]

Capisci che su questa base neanche i nazisti erano da demonizzare. In realtà rimanevano integri al loro regime.[/quote]

Certo,la scusa " io eseguivo gli ordini " non ha funzionato allora e non funzionerebbe anche oggi un qualsiasi tribunale.
Io non gli ho giustificati ho solo detto che il loro atteggiamento è " normale"[/quote]
Uhmmm e la coscienza, dove la mettiamo?
Obbedire passivamente agli ordini, alle direttive, ai "consigli" che divengono obblighi, quando una parte di noi sente la discordanza, non è normale.
E questo per un'organizzazione laica.
A maggior ragione se questa organizzazione si definisce religiosa, allora l'obbedienza acefala a direttive è men che mai normale.
Ma naturalmente ciò riguarda chi s'è reso conto delle bubbole, chi ancora crede che quella sia la sola via, bhe, pazienza, ma qualsiasi organizzazione t'imponga di non assicurarti che dica il vero, è da predere con le molle.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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cavdna

Messaggio da cavdna »

vi salujto in CRUISTO SIGNORE

miei cari fratelli
Achille Lorenzi ha scritto:
ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...
Questo è ciò che si impara nell'organizzazione: le persone - per quello che esse realmente sono, con i loro difetti, qualità, pregi, virtù e debolezze - non sono veramente importanti. Bisogna avere considerazione per gli associati esemplari, per i membri della fratellanza. Se si viene meno all'ideale stereotipato dell'associato fedele, si creano immediatamente barriere mentali, diffidenza e isolamento sociale, e questo anche se non non si è ancora disso/diassociati. I rapporti umani, personali, autentici, che nascono per il semplice amore per il prossimo, per affetto o simpatia verso l'Umanità, non esistono o sono molto deboli e fortemente condizionati in questa struttura settaria. E questo è particolarmente evidente da ciò che succede quando qualcuno viene disassociato o si dissocia: è come se si premesse un interruttore:
acceso = fratello
spento: tu non esisti più.

Achille
R I S P O S T A

purtroppo determinati "danni" causati sopratutto dal "fanatismo settario" lasciano dei postumi che si perpetuano nel tempo, non tanto facilmente da eliminare
e l'ammissione del caro fratello "ryuzaki77" ne E' l'evidenza
ritengo che per poter giungere ad una crescita COSI' come confessata dal caro fratello,
Si debba giungere attraverso una buona conoscenza Personale (scrutare il proprio IO) che porti ad un profondo esame critico di coscenza

mi chiedo quanti anche in questo spazio, pur pensando di di essersi scrollati di dosso gli "schemi imposti" siano ancora vittima di detti schemi,
proprio come ha ammesso il caro fratello

grazie

vi saluto in CRISTO RISORTO
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Cara Gabriella, il problema della coscienza è molto sentito all'interno del mondo geovista....ne hanno scritti a tonnellate di articoli e domande dei lettori sulla coscienza....

Secondo loro la coscienza addestrata è quella che alla fantozziana maniera dice al CD di Brooklyn: "Si padrone, obbedisco", proprio perchè secondo la teologia dei TDG lo schiavo fedele e discreto è la rappresentazione del governo di Dio qui sulla terra.
Ribellarsi a quello che dice lo schiavo equivale ad essere simili agli israeliti che si ribellarono a Mosè, ai profeti, ai giudici, ai Re e per ultimo al figlio di Dio in persona....

Ora la differenza tra una coscienza politica ed una religiosa sta nella sostanza dei fatti....

La politica come i nazisti o i fascisti o il giappone imperiale si arrese concretamente alle cannonate dei loro nemici, e per quante fantavaccate potessero partorire determinate menti malate, alla fine quando le divisioni corazzate bussano alla porta ed i bombardieri livellano le città, penso che qualche dubbio venga...

Per il fanatismo religioso la questione è diversa, poichè la realtà si sostituisce con l'immateriale della fede e del reame spirituale, quindi c'è sempre l'alternativa dell'astratto a salvare tutti in calcio d'angolo, anche difronte a clamorose sconfitte....

Per quanti secoli al grido Dio è grande molti eserciti sono andati in guerra ed hanno perso sonoramente.....
Però abili sacerdoti e pensatori spostando le responsabilità in dimensioni intangibili, hanno fatto si che quelle sconfitte reali fossero affrancate da giustificazioni o ammonimenti spirituali....

In questa maniera la sconfitta non era la palese manifestazione dell'errore, ma solo una tappa per redimersi e migliorarsi, cosi da ingraziarsi le divinità e prepararsi a lavare l'onta subita.....

Quindi la coscienza di un fanatico religioso è ancora più contorta di un politico estremista convinto, per il semplice fatto che l'intangibile offre quella tolleranza di salvataggio che la politica non ha..... :strettamano:

Quindi a meno che la religione dei TDG non subisca una batosta devastante, un pò per come accadde alle religioni politeistiche.....essa continuerà in questa strada per secoli, anche se piano piano conoscerà un lento declino.... :ok:
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

deliverance1979 ha scritto:Cara Gabriella, il problema della coscienza è molto sentito all'interno del mondo geovista....ne hanno scritti a tonnellate di articoli e domande dei lettori sulla coscienza....

Secondo loro la coscienza addestrata è quella che alla fantozziana maniera dice al CD di Brooklyn: "Si padrone, obbedisco", proprio perchè secondo la teologia dei TDG lo schiavo fedele e discreto è la rappresentazione del governo di Dio qui sulla terra.
Ribellarsi a quello che dice lo schiavo equivale ad essere simili agli israeliti che si ribellarono a Mosè, ai profeti, ai giudici, ai Re e per ultimo al figlio di Dio in persona....

Ora la differenza tra una coscienza politica ed una religiosa sta nella sostanza dei fatti....

La politica come i nazisti o i fascisti o il giappone imperiale si arrese concretamente alle cannonate dei loro nemici, e per quante fantavaccate potessero partorire determinate menti malate, alla fine quando le divisioni corazzate bussano alla porta ed i bombardieri livellano le città, penso che qualche dubbio venga...

Per il fanatismo religioso la questione è diversa, poichè la realtà si sostituisce con l'immateriale della fede e del reame spirituale, quindi c'è sempre l'alternativa dell'astratto a salvare tutti in calcio d'angolo, anche difronte a clamorose sconfitte....

Per quanti secoli al grido Dio è grande molti eserciti sono andati in guerra ed hanno perso sonoramente.....
Però abili sacerdoti e pensatori spostando le responsabilità in dimensioni intangibili, hanno fatto si che quelle sconfitte reali fossero affrancate da giustificazioni o ammonimenti spirituali....

In questa maniera la sconfitta non era la palese manifestazione dell'errore, ma solo una tappa per redimersi e migliorarsi, cosi da ingraziarsi le divinità e prepararsi a lavare l'onta subita.....

Quindi la coscienza di un fanatico religioso è ancora più contorta di un politico estremista convinto, per il semplice fatto che l'intangibile offre quella tolleranza di salvataggio che la politica non ha..... :strettamano:

Quindi a meno che la religione dei TDG non subisca una batosta devastante, un pò per come accadde alle religioni politeistiche.....essa continuerà in questa strada per secoli, anche se piano piano conoscerà un lento declino.... :ok:

Sai Deliverance rileggevo questa tuo intervento che come tutti i tuoi interventi rappresenta ragionamenti molto significativi e importanti.
Li apprezzo e li leggo sempre volentieri.
Con l'occasione vorrei anche invogliare a rileggere anche tutto il post di Ruziaky affinchè ci sia da meditare.
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

I TDG effettuano la cattiveria come fosse un vanto.
Questo si può constatare dal godimento che trabocca dalle loro espressioni, quando si gustano le previsioni catastrofiche della distruzione del resto del mondo.
Quindi, attribuiscono ad ogni cambiamento, ogni situazione che si viene a creare per eventi climatici, per eventi di politica, e ora anche per le dimissioni del Papa, i”famosi segni” che il geovismo si auspica da oltre 100 anni e che invece li lascia sempre a bocca asciutta e con il sedere per terra, perché come dimostrato le profezie geoviste sono quanto di più ridicolo si possa immaginare.
Ma a loro non importa, continuano a pregustarsi le previsioni di distruzioni , rimbalzandosele da uno all’altro, come fosse il loro maggior e più ambito passatempo.

Ma al d là delle continue e fallimentari profezie, pensano di sentirsi veramente CRISTIANI?

Si sono attribuiti la qualifica di CRISTIANI e mai qualifica è più inadatta ai loro sentimenti.

La loro cattiveria è molto più vicina al demonio non certo a Dio.
Quindi quando si esprimono lasciando libero spazio a ciò che di cattivo, godendo del male altrui , viene instillato in LORO, dagli incitamenti di questa dottrina, ci pensino bene, perché tutto ciò li FA RICONOSCERE per quello che sono.
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

Cari TDG in lettura,
Dunque, ora ci sono i segni ?
Ma per voi i "famosi segni" c'erano anche un secolo fà, quando i VOSTRI profeti, tanto profeti, prevedevano la fine del mondo e del sistema di cose.
Siete rimasti a contarvi le dita dei piedi, perchè il mondo è andato avanti lo stesso.
Avevate visto "i segni" nel secolo scorso, periodicamente con date stabilite, perchè VOI vedevate i segni" Ecco ora ci siamo..........tutti contenti fregandovi le mani dalla soddisfazione...
Tutto sfumato il mondo c'è sempre bello, brutto ma c'è sempre, e Voi continuate a contarvi le dita dei piedi.
Quando,purtroppo ho avuto il dispiacere di conoscervi io, sembrava impensabile guardare anche alla pensione, perchè sentivo trapelate tra le vostre fila, il concetto che tanto non si arrivava neppure all'anno 2000, e VOI continuate a contarvi le dita dei piedi, e il mondo continua a girare.
Ora con un gusto sadico che VOI di cui siete i maggiori dispensatori, volete vedere la fine di questo papato come un "segno".
Ma lo sapete che morto un Papa se ne fà un'altro ?, e addirittura quest'ultimo Papa non è neppure morto e continuerà a vivere pregando anche per voi signori TDG, affinchè VI possiate SVEGLIARE dalle nefandezze di questo culto che sprizza cattiveria da tutti i pori, e possiate diventare persone migliori, piene di umanità e di voglia di elargire amore a TUTTI, non con le ore di servizio con cui primeggiare, ma con il CUORE IN SERVIZIO CONTINUATIVO..
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Messaggio da daniela47 »

Capisci che su questa base neanche i nazisti erano da demonizzare. In realtà rimanevano integri al loro regime.[/quote]

Caro Ryuzaki spero proprio che tu continui a leggere il forum.
Il tuo post è molto utile per cercare di capire i vari meccanismi di assoggettamento che vengno usati nel geovismo, se si pensa che perfino la cattiveria non può essere un sentimento LIBERO Là dentro, ma che viene insegnato, inculcato assoggettando la persona anche in questo.....beh direi che è tanta roba::::::
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Davide P.
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Messaggio da Davide P. »

ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...
Non avevo letto questo post. Testimonianza di onestà ineccepibile.. e purtroppo fin troppo autentica (mi ha colpito, nella sua verità, specialmente quello che ho evidenziato in neretto).

Ciao,

Davde
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la loro non è vera giustizia così come il loro amore è falso e condizionato da ciò che studiano.
domingo7 ha scritto:
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Però a volte può capitare di averne piene le brache delle persone che ci parlano solo di amore, mentre della giustizia se ne fanno un baffo... l'amore senza la giustizia è solo pietismo, mafia, commercio carnale e perversione .....

Di adultere, di prostitute, di agenti delle tasse, di finti poveri, di ladroni più o meno buoni,
di cristiani che ci dicono che costoro ci camminano avanti nel regno dei cieli ....siamo tutti un po' stufi .....

anche se, sicuramente, senza amore ...la giustizia non esiste ....
ed è solo una forma raffinata di cattiveria ....salmodiante.....
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