La cattiveria di quando ero TdG
Moderatore: Cogitabonda
La cattiveria di quando ero TdG
Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
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- Brambilla Bruna
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no non penso ..che tu sia stato amorevole..da come dici ..era .ed è come le comare del quartiere ..quando non sanno far altro che sparlare e dire delle malefatte degli altri ..e non guardarsi a casa sua..
non è cattiveria quello che ti dico credimi ..se fosse che la pensi così ti chiedo scusa..sai ..vedo in te una persona positiva anzi ..ben pensate alle cose che fai ..e lo dimostri nei tuoi video..ogni persona inconsciamente da qualcosa di se nell'inconscio come scrive ..come si propone al prossimo rispecchia la sua anima...non essere ..triste ..ti ho capito e apprezzo ..la tua persona...
non è cattiveria quello che ti dico credimi ..se fosse che la pensi così ti chiedo scusa..sai ..vedo in te una persona positiva anzi ..ben pensate alle cose che fai ..e lo dimostri nei tuoi video..ogni persona inconsciamente da qualcosa di se nell'inconscio come scrive ..come si propone al prossimo rispecchia la sua anima...non essere ..triste ..ti ho capito e apprezzo ..la tua persona...
- Gabriella Prosperi
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Ma non eri tu, pensavi così come ti era stato insegnato.
Fossi realmente stato così, di tua natura, non avresti lasciato quel credo o, almeno, non saresti qui con noi disposto a confrontarti anche intimamente con sincerita'.
Spero che ciò che è successo a te, avvenga anche per i tuoi nipoti e per tanti altri.
Gabriella
Fossi realmente stato così, di tua natura, non avresti lasciato quel credo o, almeno, non saresti qui con noi disposto a confrontarti anche intimamente con sincerita'.
Spero che ciò che è successo a te, avvenga anche per i tuoi nipoti e per tanti altri.
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La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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E' vero, anche per me spettegolare sulle cause di una disassociazione, rimozione, segnatura o quant'altro era un vero e proprio godimento. E anche l'interlocutore ne traeva piacere, anche se attenuato da speranze di ravvedimento e altre frasi di circostanza. Lo si faceva spesso nei tempi morti della predicazione...
Propendo però per la versione "comari di paese", piuttosto che per pura cattiveria, per quanto un pizzico di sadismo lo riconosco anch'io.
Propendo però per la versione "comari di paese", piuttosto che per pura cattiveria, per quanto un pizzico di sadismo lo riconosco anch'io.
Ultima modifica di xiro il 11/06/2012, 15:34, modificato 1 volta in totale.
- Achille
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Questo è ciò che si impara nell'organizzazione: le persone - per quello che esse realmente sono, con i loro difetti, qualità, pregi, virtù e debolezze - non sono veramente importanti. Bisogna avere considerazione per gli associati esemplari, per i membri della fratellanza. Se si viene meno all'ideale stereotipato dell'associato fedele, si creano immediatamente barriere mentali, diffidenza e isolamento sociale, e questo anche se non non si è ancora disso/diassociati. I rapporti umani, personali, autentici, che nascono per il semplice amore per il prossimo, per affetto o simpatia verso l'Umanità, non esistono o sono molto deboli e fortemente condizionati in questa struttura settaria. E questo è particolarmente evidente da ciò che succede quando qualcuno viene disassociato o si dissocia: è come se si premesse un interruttore:ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
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- Brambilla Bruna
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CI VUOLE UN' ANIMA GRANDE...
...PER AMMETTER CERTE COLPE. Credimi si fa prima a confessrae un assassinio che ammettere di aver provato gioia alle disgrazie altrui o, men che mai invidia delle altrui fortune. Tu ci sei riuscito/a, e questo va a tuo onore. Segno evidente che in fondo non eri tu a parlare, ma il condizionamento cui eri assogettato. Una standing ovation per teryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
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- deliverance1979
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- Iscritto il: 20/12/2009, 16:36
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Ma guarda ryuzaki, sotto diversi aspetti ho provato anche io determinati sentimenti e molta cinicità (si scriverà cosi) la provo ancora oggi....
Ma la spiegazione è bella che trovata....
Vivere per decenni in una condizione di diversità dal mondo che ti circonda e subire per anni umiliazioni da parte di quelli del mondo, paragoni all'interno della congregazione, disciplina e redarguizioni continue dai genitori, frustrazione totale sul 90% delle cose che un bambino o ragazzo normalmente desidera di vivere....
Altro che spietatezza....
Ancora mi stupisco come tra i TDG non siano usciti battaglioni di serial killer o maniaci....
Tutta quella repressione che per decenni attanaglia la vita di una persona qualcosa di negativo ti lascia....
Ma è la teologia stessa dei TDG che ti educa nel godere del male degli altri....sempre i paragoni tra TDG e quelli del mondo che saranno distrutti, tra chi ha la luce della verità e le tenebre di fuori, il continuo giustificare che abbracciare la verità è la scelta di vita migliore e descrivere le scelte che fanno i fuoriusciti o quelli del mondo come demoniche, sbagliate e via dicendo....
Tutto questo clima genera competizione, spietatezza, rigidità d'animo......e via dicendo....
Ma la spiegazione è bella che trovata....
Vivere per decenni in una condizione di diversità dal mondo che ti circonda e subire per anni umiliazioni da parte di quelli del mondo, paragoni all'interno della congregazione, disciplina e redarguizioni continue dai genitori, frustrazione totale sul 90% delle cose che un bambino o ragazzo normalmente desidera di vivere....
Altro che spietatezza....
Ancora mi stupisco come tra i TDG non siano usciti battaglioni di serial killer o maniaci....
Tutta quella repressione che per decenni attanaglia la vita di una persona qualcosa di negativo ti lascia....
Ma è la teologia stessa dei TDG che ti educa nel godere del male degli altri....sempre i paragoni tra TDG e quelli del mondo che saranno distrutti, tra chi ha la luce della verità e le tenebre di fuori, il continuo giustificare che abbracciare la verità è la scelta di vita migliore e descrivere le scelte che fanno i fuoriusciti o quelli del mondo come demoniche, sbagliate e via dicendo....
Tutto questo clima genera competizione, spietatezza, rigidità d'animo......e via dicendo....
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe
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- domingo7
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- Iscritto il: 21/07/2009, 19:06
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Misericordia e giustizia devono incontrarsi
Però a volte può capitare di averne piene le brache delle persone che ci parlano solo di amore, mentre della giustizia se ne fanno un baffo... l'amore senza la giustizia è solo pietismo, mafia, commercio carnale e perversione .....Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Di adultere, di prostitute, di agenti delle tasse, di finti poveri, di ladroni più o meno buoni,
di cristiani che ci dicono che costoro ci camminano avanti nel regno dei cieli ....siamo tutti un po' stufi .....
anche se, sicuramente, senza amore ...la giustizia non esiste ....
ed è solo una forma raffinata di cattiveria ....salmodiante.....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Siccome hai già espresso molto bene il concetto io ti(vedi emoticon)Achille Lorenzi ha scritto:Questo è ciò che si impara nell'organizzazione: le persone - per quello che esse realmente sono, con i loro difetti, qualità, pregi, virtù e debolezze - non sono veramente importanti. Bisogna avere considerazione per gli associati esemplari, per i membri della fratellanza. Se si viene meno all'ideale stereotipato dell'associato fedele, si creano immediatamente barriere mentali, diffidenza e isolamento sociale, e questo anche se non non si è ancora disso/diassociati. I rapporti umani, personali, autentici, che nascono per il semplice amore per il prossimo, per affetto o simpatia verso l'Umanità, non esistono o sono molto deboli e fortemente condizionati in questa struttura settaria. E questo è particolarmente evidente da ciò che succede quando qualcuno viene disassociato o si dissocia: è come se si premesse un interruttore:ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...
acceso = fratello
spento: tu non esisti più.
Achille
Mi hai tolto le parole di bocca Lidia, stavo scrivendo un pensiero simile al tuo quando il pc ha fatto kaputt...Lidia ha scritto:...PER AMMETTER CERTE COLPE. Credimi si fa prima a confessrae un assassinio che ammettere di aver provato gioia alle disgrazie altrui o, men che mai invidia delle altrui fortune. Tu ci sei riuscito/a, e questo va a tuo onore. Segno evidente che in fondo non eri tu a parlare, ma il condizionamento cui eri assogettato. Una standing ovation per teryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...
Ryozaki...il punto fondamentale è che tu, spinto dalla tua sensibilità, hai riconosciuto che l'uomo che eri non t'appartiene più...con quegli atteggiamenti, che pure erano i tuoi, non vuoi averci a che fare ormai...non è un battersi il petto in un eterno mea culpa fatto di sensi di colpa...hai avuto l'enorme onestà di analizzare il tuo passato e riconoscervi un tuo atteggiamento sbagliato che ora riconosci essere stato ingiusto e che non condividi più....
Non sono nessuno per interpretare il pensiero dei vangeli ma mi pare che vi sia anche il messaggio: "Non importa chi eri o cosa facevi in passato, se oggi mi segui e mi imiti, sei degno delle mie promesse."
"Chi porta il paraocchi si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza."
Stanisław Jerzy Lec
"Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere." Voltaire
Presentazione - Facebook
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Ripenso ad un anziano che mi ha contattato quando ha saputo che assistevo un fratello nella dissociazione...ryuzaki77 ha scritto:Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
... del poveraccio non gliene importava men che meno... l'importante era che non facessi male all'organizzazione!
"Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo?" (Rm 14,4)
"La vera ignoranza non è l'assenza di conoscenza, ma il rifiuto di conoscere" (Karl Popper)
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mi domando come si ..fa!!! per loro gli uomini valgono zero ..e i sentimenti zero..è orribile...Mimmo73 ha scritto:Ripenso ad un anziano che mi ha contattato quando ha saputo che assistevo un fratello nella dissociazione...ryuzaki77 ha scritto:Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
... del poveraccio non gliene importava men che meno... l'importante era che non facessi male all'organizzazione!
Brambilla Bruna ha scritto:mi domando come si ..fa!!! per loro gli uomini valgono zero ..e i sentimenti zero..è orribile...Mimmo73 ha scritto:Ripenso ad un anziano che mi ha contattato quando ha saputo che assistevo un fratello nella dissociazione...ryuzaki77 ha scritto:Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
... del poveraccio non gliene importava men che meno... l'importante era che non facessi male all'organizzazione!
Cara bruna...purtroppo è così, lo so, è difficile capirlo da fuori...anche io come gli altri ero molto cinica, cattiva, giudicavo le persone spietatamente in base alla loro"bravura" spirituale...ora mi vergogno di pensare com'ero, non mi riconosco più...ma so che quella non ero veramente io e cerco faticosamente di andare avanti...ma è dura...
- Cogitabonda
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A volte? Io sono perennemente scocciata da quelli che si riempiono la bocca della parola amore e poi imprecano contro la vecchietta troppo lenta nell'attraversare la strada! Il buonismo a parole non serve a niente, serve che le persone abbiano più considerazione per il prossimo, e questa si manifesta anche nelle piccole cose quotidiane, da come parcheggi l'auto a come tratti i colleghi sul lavoro. Quanto alla giustizia ... per me il paradiso in terra si realizzarebbe se le persone smettessero di giudicare gli altri e giudicassero invece se stessi. Come diceva quel tale: il moralista dice "tu non devi", mentre l'uomo morale dice "io non devo".domingo7 ha scritto:Però a volte può capitare di averne piene le brache delle persone che ci parlano solo di amore, mentre della giustizia se ne fanno un baffo... l'amore senza la giustizia è solo pietismo, mafia, commercio carnale e perversione .....
Di adultere, di prostitute, di agenti delle tasse, di finti poveri, di ladroni più o meno buoni,
di cristiani che ci dicono che costoro ci camminano avanti nel regno dei cieli ....siamo tutti un po' stufi .....
Per tornare all'argomento principale: in tedesco esiste la parola "Schadenfreude" che indica il sentimento di piacere per le sventure altrui. Una volta ho letto un articolo su un giornale inglese in cui si diceva significativo il fatto che i tedeschi sentissero il bisogno di una parola simile nel loro vocabolario. Già, ho pensato io, significa che i tedeschi sono meno ipocriti di altri!
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
- Titano1956
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Onestamente non ho mai provato sentimenti di disprezzo per i disassociati e, contrariamente alle disposizioni, incontrandone qualcuno per strada ho anche scambiato due chiacchiere. E' vero, probabilmente sono stato un TdG un pò anomalo (forse per questo non sono mai riuscito ad inserirmi pienamente nelle congregazioni: il mio spirito libero era visto con sospetto). Ora che mi sono dimesso e vedo che anche ragazzini, figli di TdG, che frequentano la scuola dove lavoro, si sforzano di evitarmi, senza nemmeno conoscere i motivi delle mie dimissioni, mi convinco sempre di più del patetico cristianesimo dei TdG. Giudicare senza conoscere i motivi altrui non è stoltezza? Riconosco la veridicità di un detto che anni fa il mio amico mi ripeteva: QUANDO UNO CREDE D'AVER CAPITO TUTTO, QUELLO E' IL MOMENTO CHE NON HA CAPITO NULLA".ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
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Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...
Basta la vista, Titano.
- minstrel
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Grazie ryuzaki.ryuzaki77 ha scritto:Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...
Leggendoti mi è sovvenuta questa citazione.
“Amare significa decisamente essere vulnerabili. Ama ogni cosa, e il tuo cuore certamente verrà tormentato e probabilmente spezzato. Se vuoi essere certo di mantenerlo intatto, non devi dare il tuo cuore a nessuno, nemmeno ad un animale. Avvolgilo con cura con hobby e piccoli lussi; evita tutte le complicazioni; mettilo al sicuro in un cofanetto o nella bara del tuo egoismo. Ma nel cofanetto – al sicuro, al buio, immobile, senza luce – cambierà. Non verrà spezzato; diventerà infrangibile, impenetrabile, inguaribile. L’alternativa alla tragedia, o almeno al rischio della tragedia, è la dannazione. L’unico posto al di fuori del cielo dove puoi essere del tutto al sicuro da tutti i pericoli e i turbamenti dell’amore è l’inferno.”
Lewis, Clive Staples. The four loves, Bles, London 1960 (tr. it. M. E. Ruggerini, I quattro amori: affetto, amicizia, eros, carità, Milano, Jaca Book, 2001) p. 111
Il consiglio naturalmente è di leggere tutto il libro
A little bit of me, myself and I
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
Scusate, non potevo rispondere prima.
In realtà credo che abbiate scritto quello che penso.
Sono cambiato molto da quei tempi.
Se adesso riesco a vedere le cose da un'altra prospettiva un motivo ci sarà.
A differenza delle esperienze che si leggono spesso sulle riviste della Watch Tower, da quando ho lasciato i testimoni di geova la mia vita non ha fatto altro che migliorare: nei rapporti con gli altri e con me stesso.
Ho cominciato a nutrire diverse passioni che, per una serie di leggi non scritte, non potevo coltivare un tempo. Sono entrato in contatto con me stesso, con la mia vera personalità. E allora, capendo me stesso, ho imparato a capire gli altri e a rispettarli. Ora ho degli amici bellissimi, amici che mi apprezzano per come sono, con cui posso sbottonarmi senza paura di essere giudicato, peggio ancora tradito. Il tradimento della fiducia è all'ordine del giorno tra i testimoni di geova, forse per questo imparano così bene a dire mezze verità, forse è il loro modo di proteggersi dagli altri.
Prima ero filtrato dal volere di un altro (che poi ho imparato essere il volere di uomini come me, non certo di Dio), forse era questo che mi incattiviva.
Dio ci dà il libero arbitrio, l'uomo ce lo toglie... che amara assurdità.
In realtà credo che abbiate scritto quello che penso.
Sono cambiato molto da quei tempi.
Se adesso riesco a vedere le cose da un'altra prospettiva un motivo ci sarà.
A differenza delle esperienze che si leggono spesso sulle riviste della Watch Tower, da quando ho lasciato i testimoni di geova la mia vita non ha fatto altro che migliorare: nei rapporti con gli altri e con me stesso.
Ho cominciato a nutrire diverse passioni che, per una serie di leggi non scritte, non potevo coltivare un tempo. Sono entrato in contatto con me stesso, con la mia vera personalità. E allora, capendo me stesso, ho imparato a capire gli altri e a rispettarli. Ora ho degli amici bellissimi, amici che mi apprezzano per come sono, con cui posso sbottonarmi senza paura di essere giudicato, peggio ancora tradito. Il tradimento della fiducia è all'ordine del giorno tra i testimoni di geova, forse per questo imparano così bene a dire mezze verità, forse è il loro modo di proteggersi dagli altri.
Prima ero filtrato dal volere di un altro (che poi ho imparato essere il volere di uomini come me, non certo di Dio), forse era questo che mi incattiviva.
Dio ci dà il libero arbitrio, l'uomo ce lo toglie... che amara assurdità.
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- Ray
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Hermes ha scritto:Eh si, è da incorniciare questa... infatti è la misura per discernere ciò che è da Dio e ciò che viene dagli uomini: la Verità vi renderà liberi.ryuzaki77 ha scritto:...
Dio ci dà il libero arbitrio, l'uomo ce lo toglie... che amara assurdità.
anche se
non nascondiamoci dietro al dito... siamo stati un po strxxxi tutti.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Complimenti per aver avuto il coraggio di fare questa confessione :ammettere di aver nutrito questi sentimenti non è da tutti; hai descritto perfettamente il tutto .Penso che ,per come è strutturata la religione TDG ,porta molte persone a diventare quello che hai descritto,anche se ,nel loro animo non erano così,e, solo uscendo potranno riappropriarsi di normali ed equilibrati sentimenti.
I principi di Brooklyn non possiedono la verità:questa è la causa reale che li ha costretti, e li costringe anche ora,a ritrattare continuamente ciò che hanno proclamato ieri o decine di anni addietro,come verità biblica e divina. (Gunther Pape)
Presentazione
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Peggio, spesso lo siamo tuttora, probabilmente lo saremo sempre. Ma riconoscere di esserlo stati, di esserlo; è già un bel passo in avanti!Ray ha scritto: anche se
non nascondiamoci dietro al dito... siamo stati un po strxxxi tutti.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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anche tu un ex ...str....Quixote ha scritto:Peggio, spesso lo siamo tuttora, probabilmente lo saremo sempre. Ma riconoscere di esserlo stati, di esserlo; è già un bel passo in avanti!Ray ha scritto: anche se
non nascondiamoci dietro al dito... siamo stati un po strxxxi tutti.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Io??? ex TdG no di certo. Ma str… Nooooo…Ray ha scritto: anche tu un ex ...str....
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scusa allora non capisco il tuo post...parli perché conosci qualche tdg o ex tdg? o per sentito dire?Quixote ha scritto:Io??? ex TdG no di certo. Ma str… Nooooo…Ray ha scritto: anche tu un ex ...str....
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
QUOTO TUTTI
quando ci si sveglia dal lungo sonno è sempre troppo tardi
nel senso che purtroppo ti rendi conto che sei stato una pedina in mano a persone orribili
e vorresti tornare indietro e recuperare il tempo perduto.....non si può!!!!!
però possiamo ora decidere id essere diversi, di essere noi stessi e scoprire ogni giorno
con meraviglia quanto siamo belli, meravigliosi unici e soprattutto LIBERI
RYUZAKI per questo post
quando ci si sveglia dal lungo sonno è sempre troppo tardi
nel senso che purtroppo ti rendi conto che sei stato una pedina in mano a persone orribili
e vorresti tornare indietro e recuperare il tempo perduto.....non si può!!!!!
però possiamo ora decidere id essere diversi, di essere noi stessi e scoprire ogni giorno
con meraviglia quanto siamo belli, meravigliosi unici e soprattutto LIBERI
RYUZAKI per questo post
Scusami tu se non sono stato chiaro. Io scrivo in questo forum perché mi vergogno che nel mio tempo esista gente che, se mi lasciassi andare, dovrei definire settaria ipocrita razzista. Per cui la combatto. Ma quanto alla str....ggine, essa è purtroppo patrimonio indiviso dell’umanità, non solo di una sua parte. Ciao!Ray ha scritto:scusa allora non capisco il tuo post...parli perché conosci qualche tdg o ex tdg? o per sentito dire?Quixote ha scritto:Io??? ex TdG no di certo. Ma str… Nooooo…Ray ha scritto: anche tu un ex ...str....
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
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Beh,sono felice di aver conosciuto Ryuzaki di adesso,quello di prima non ci riesco neanche ad immaginarloryuzaki77 ha scritto:Scusate, non potevo rispondere prima.
In realtà credo che abbiate scritto quello che penso.
Sono cambiato molto da quei tempi.
Se adesso riesco a vedere le cose da un'altra prospettiva un motivo ci sarà.
A differenza delle esperienze che si leggono spesso sulle riviste della Watch Tower, da quando ho lasciato i testimoni di geova la mia vita non ha fatto altro che migliorare: nei rapporti con gli altri e con me stesso.
Ho cominciato a nutrire diverse passioni che, per una serie di leggi non scritte, non potevo coltivare un tempo. Sono entrato in contatto con me stesso, con la mia vera personalità. E allora, capendo me stesso, ho imparato a capire gli altri e a rispettarli. Ora ho degli amici bellissimi, amici che mi apprezzano per come sono, con cui posso sbottonarmi senza paura di essere giudicato, peggio ancora tradito. Il tradimento della fiducia è all'ordine del giorno tra i testimoni di geova, forse per questo imparano così bene a dire mezze verità, forse è il loro modo di proteggersi dagli altri.
Prima ero filtrato dal volere di un altro (che poi ho imparato essere il volere di uomini come me, non certo di Dio), forse era questo che mi incattiviva.
Dio ci dà il libero arbitrio, l'uomo ce lo toglie... che amara assurdità.
no non eri tu ma un artefatto.
Resta come sei ,un artista buono e gentile.
Mamy.
- Mauro1971
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A me sembri semplicemente "umano".ryuzaki77 ha scritto:Voglio parlarvi a cuore aperto, che è sempre la cosa migliore.
Quando ero TdG godevo dei problemi altrui. E' una confessione cinica, brutale ma corrisponde alla pura realtà.
Quando un fratello diceva "Sai che Tizio è stato disassociato?", la prima cosa che rispondevo era "Mi dispiace tanto".
Quella però era la farsa, la realtà era che godevo della 'pulizia' che veniva fatta all'interno della sala. Mi faceva sentire più pulito rispetto agli altri, più a posto con la mia coscienza. E non vedevo l'ora di parlarne con qualcun altro, ma non per interesse personale, del fratello disassociato non me ne fregava nulla (anche perché di solito o si allontanava prima di essere disassociato, o comunque veniva marchiato come cattiva compagnia, quindi lo sentivo già lontano da me al momento della disassociazione). Mi interessava parlare dei suoi cavoli, fare congetture sui motivi che avevano spinto gli anziani a disassociarlo. Non pensavo mai al suo stato emotivo, mi concentravo sui fatti... proprio come un giudice, proprio come un fariseo.
Ero pieno della mia giustizia e vuoto del mio amore.
Sono cresciuto in un ambiente dove l'amicizia è relativa. Ho imparato ad affezionarmi degli altri con eccessiva rapidità e a dimenticarmi di loro con altrettanta velocità.
Forse per questo ero così amorevole con chi era dalla mia parte e così freddo con chi non lo era più.
Mi spaventa sapere che i miei nipoti cresceranno dando questo peso all'affetto...
Dimostri un buona capacità intorspettiva, e questa è una qualità.
...smettere di giudicarti???
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
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