Felice Buon Spirito

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Viandante
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Felice Buon Spirito

Messaggio da Viandante »

Salve,

avete avuto modo di analizzare uno degli ultimi libri di Felice Buon Spirito? Per chi lo ha fatto cosa ne pensate?

I Testimoni di Geova e la traduzione della Bibbia
Traduzioni bibliche cattoliche e protestanti analisi e confronto
Saluti
Viandante



"L'unica rivoluzione possibile è quella interiore..."
giggio1951
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Messaggio da giggio1951 »

E che dice di interessante, jwfelix?
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

:risatina:
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eros&thanatos
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Messaggio da eros&thanatos »

Fai ridere anche me, Mario... :ironico: tu li hai letti? nun me piace la sua faccia.
"onen i-Estel Edain, u-chebin Estel anim". Elfico Quenya, da The lord of the rings
"ho dato la mia speranza agli uomini, non ne ho conservata per me"

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Ray
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Messaggio da Ray »

eros&thanatos ha scritto:Fai ridere anche me, Mario... :ironico: tu li hai letti? nun me piace la sua faccia.
.....è non la mangiare eros....?



39.) Gesù disse: - Se un cieco conduce un altro cieco cadono ambedue in un fosso¹.
1) Cfr. Mt. XV 14 e Lc. VI 39.
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Amalia
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Messaggio da Amalia »

:appl: :risatina: :risatina: :risatina:
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

eros&thanatos ha scritto:Fai ridere anche me, Mario... :ironico: tu li hai letti? nun me piace la sua faccia.
Se sapessi tutta la storia che conosco io rideresti anche tu, non me la sento di parlare male del buon spirito perché lo conosco da anni e da un certo punto di vista mi è pure simpatico, ma sono costretto a dire la semplice verità: è un tdg che si è messo a scrivere libri da autodidatta senza avere la minima preparazione accademica né la benché minima preparazione scientifica necessaria per scrivere testi del genere, usa lo stesso stile della sua mamma Wts nel citare autori secolari, inserendo citazioni mozzate ad arte in maniera scandalosa, diciamo che ha addirittura superato la WTS nel fare questo.
Crede che trovare una traduzione su migliaia che traduca come la Tnm sia sufficiente per provare che quel tipo di traduzione sia corretta, solo questo dovrebbe bastare per capire di cosa stiamo parlando, ha fatto due grandissime figure di cacca, prima con don Giancarlo Apostoli il quale ha avuto la pazienza infinita di far vedere le citazioni mozzate ad arte dal buon spirito nei loro contesti, poi con il plurilaureato Valerio Polidori, ma a quanto pare non gli è bastato, i suoi libri li stampa l'unica casa editrice che poteva farlo ovvero azzurra 7 gestita da un testimone di Geova che si occupa di pulizie... Serve altro?
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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eros&thanatos
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Messaggio da eros&thanatos »

E chi sò? Hannibal Lecter? :ironico:
@Mario.. mò me viene da piagne... :piange: :piange:
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Messaggio da Amalia »

Niente che dica il Buon Spirito Felice si può considerare interessante alla luce delle ottime analisi di Valerio Polidori nel suo ultimo libro, si veda qui https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... dita+libro
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Vedi anche qui:

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... o+Apostoli" onclick="window.open(this.href);return false;
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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arwen
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Messaggio da arwen »

Mario70 ha scritto:
eros&thanatos ha scritto:Fai ridere anche me, Mario... :ironico: tu li hai letti? nun me piace la sua faccia.
Se sapessi tutta la storia che conosco io rideresti anche tu, non me la sento di parlare male del buon spirito perché lo conosco da anni e da un certo punto di vista mi è pure simpatico, ma sono costretto a dire la semplice verità: è un tdg che si è messo a scrivere libri da autodidatta senza avere la minima preparazione accademica né la benché minima preparazione scientifica necessaria per scrivere testi del genere, usa lo stesso stile della sua mamma Wts nel citare autori secolari, inserendo citazioni mozzate ad arte in maniera scandalosa, diciamo che ha addirittura superato la WTS nel fare questo.
Crede che trovare una traduzione su migliaia che traduca come la Tnm sia sufficiente per provare che quel tipo di traduzione sia corretta, solo questo dovrebbe bastare per capire di cosa stiamo parlando, ha fatto due grandissime figure di cacca, prima con don Giancarlo Apostoli il quale ha avuto la pazienza infinita di far vedere le citazioni mozzate ad arte dal buon spirito nei loro contesti, poi con il plurilaureato Valerio Polidori, ma a quanto pare non gli è bastato, i suoi libri li stampa l'unica casa editrice che poteva farlo ovvero azzurra 7 gestita da un testimone di Geova che si occupa di pulizie... Serve altro?
:quoto100: :risata: :risata: :risata: :risata: Vecchia conoscenza nel forum.... :conf: :risatina:
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Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto: Crede che trovare una traduzione su migliaia che traduca come la Tnm sia sufficiente per provare che quel tipo di traduzione sia corretta, solo questo dovrebbe bastare per capire di cosa stiamo parlando, ...

Ma potrebbe servire a dimostrare un'alternativa nel modo di tradurre che dici? A quanto ho capito lui riporta altre traduzioni che traducono come la TNM per "legalizzare" un tipo di traduzione (esegesi a parte)
Saluti
Viandante



"L'unica rivoluzione possibile è quella interiore..."
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Messaggio da Viandante »

Amalia ha scritto:Niente che dica il Buon Spirito Felice si può considerare interessante alla luce delle ottime analisi di Valerio Polidori nel suo ultimo libro, si veda qui https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... dita+libro

Ne approfitto anche per chiedere se esiste qualche libreria on line che lo venda "in download"?
Saluti
Viandante



"L'unica rivoluzione possibile è quella interiore..."
Mamy

Messaggio da Mamy »

Mario70 ha scritto::risatina:
:ironico: Clicca per vedere l'immagine a dimensioni originali :risata: :risata:
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

:ironico: :ironico: :help: :help: :help: :ironico: :fiori e bacio: :ok:
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto: Crede che trovare una traduzione su migliaia che traduca come la Tnm sia sufficiente per provare che quel tipo di traduzione sia corretta, solo questo dovrebbe bastare per capire di cosa stiamo parlando, ...

Ma potrebbe servire a dimostrare un'alternativa nel modo di tradurre che dici? A quanto ho capito lui riporta altre traduzioni che traducono come la TNM per "legalizzare" un tipo di traduzione (esegesi a parte)
Sicuramente ci ha provato, ma non è questo il punto...
"possibile" non è sinonimo di "migliore", che una traduzione possa rendere come la tnm non vuol dire che quel passo sia stato tradotto bene...
Quando ti accingi a tradurre da una lingua in un altra cerchi la parola migliore e soprattutto attinente al contesto, non vai a trovare quella che ti fa più comodo, quella che appoggia la tua tesi, cerchi di capire cosa avrebbe scelto l'autore, cerchi di capire come era compresa in quel determinato periodo storico quel tipo di parola ecc...
Bisogna inoltre vedere chi sono i traduttori di una versione biblica, una traduzione è meglio di un altra in base alle qualifiche di chi l'ha tradotta, se 999 traduttori hanno reso un termine in un modo e 1 o 2 sconosciuti lo hanno reso in un altro, a chi bisogna dar credito?
Se tutti i filologi e traduttori biblici seri hanno detto e scritto che la tnm è una traduzione di merda, scusa il francesismo, oppure non l'hanno neanche presa in considerazione, ci sarà pure un motivo non credi?
Alcune volte succede che il buon Felice non abbia trovato neanche una traduzione che renda come la tnm, allora cosa fa?
Cerca un dizionario che abbia usato come sinonimo quella parola, per lui è sufficiente, non fa caso al fatto che NESSUNO su migliaia la abbia usata.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Viandante
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:
Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto: Crede che trovare una traduzione su migliaia che traduca come la Tnm sia sufficiente per provare che quel tipo di traduzione sia corretta, solo questo dovrebbe bastare per capire di cosa stiamo parlando, ...

Ma potrebbe servire a dimostrare un'alternativa nel modo di tradurre che dici? A quanto ho capito lui riporta altre traduzioni che traducono come la TNM per "legalizzare" un tipo di traduzione (esegesi a parte)
Sicuramente ci ha provato, ma non è questo il punto...
"possibile" non è sinonimo di "migliore", che una traduzione possa rendere come la tnm non vuol dire che quel passo sia stato tradotto bene...
Verissimo che possibile non è sinonimo di migliore ma almeno è un'alternativa e solitamente un'alternativa può portare ad un modo "alternativo" di leggere.
Quando ti accingi a tradurre da una lingua in un altra cerchi la parola migliore e soprattutto attinente al contesto, non vai a trovare quella che ti fa più comodo, quella che appoggia la tua tesi, cerchi di capire cosa avrebbe scelto l'autore, cerchi di capire come era compresa in quel determinato periodo storico quel tipo di parola ecc...

Purtroppo, secondo me, le traduzioni, qualsiasi, hanno una problematica intrinseca ovvero risentono in un modo o nell'altro della cultura, della conoscenza, della filosofia, dell'esegesi di chi si accinge a tradurre. Pertanto anche quando cerchi di capire il contesto, quand vai alla ricerca dei termini o cerchi di capire cosa avrebbe scelto l'autore, in un modo o nell'altro sei influenzato dalla tua conoscenza dalla tua esegesi e pertanto se sei convinto che esiste al trinità armonizzerai tutti i termini in modo da mettere in risalto tale "credenza". Questo è inevitabile! Ed è valido sia per il traduttore Cattolico che per quello protestante che per il tdG.
Bisogna inoltre vedere chi sono i traduttori di una versione biblica, una traduzione è meglio di un altra in base alle qualifiche di chi l'ha tradotta, se 999 traduttori hanno reso un termine in un modo e 1 o 2 sconosciuti lo hanno reso in un altro, a chi bisogna dar credito?

E' ovvio che si è portati a dar credito ai 999 ma bisogna anche vedere i 999 da che punto sono partiti, qual'è la loro filosofia o esegesi. Una cosa è certa se sono stato abituato a studiare sempre seguendo un determinato pensiero è ovvio che mi accingerò a tradurre in base a tale pensiero e la scelta dei termini sarà per forza di cose influenzata.
Saluti
Viandante



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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Vedi caro fino a qualche anno fa anche io la pensavo come te, ho riempito la mia libreria di queste traduzioni "alternative" quando mi confrontavo con gli ignoranti facevo colpo, sapevo bene che magari quella traduzione era l'unica a tradurre in quel modo come la Tnm, e sapevo anche che in altri passi non la sosteneva affatto, era quindi valida per quel passo ma non per gli altri? Capisci l'assurdità? Solo quando mi sono messo a studiare meglio senza preconcetti mi si è aperto un mondo, ingannavo me stesso e coloro che mi ascoltavano ma ero anche io ignorante era il metodo ad essere sbagliato.
C'è gente caro mio che il greco o l'ebraico lo insegnano, non hanno bisogno di traduzioni, anzi alcune volte i dizionari li scrivono proprio loro, come Mantey ad esempio o il grande Metzger, dammi retta studiati bene almeno i testi principali di Metzger sul NT, sul canone, sui primi cristianesimi, e poi ne riparliamo.
Nel frattempo dai un'occhiata a questi miei due post:

http://www.ciao.it/Traduzione_del_Nuovo ... ne_1447985" onclick="window.open(this.href);return false;

Http://testimonidigeovaedex.freeforumzo ... dd=9784815" onclick="window.open(this.href);return false;
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:Solo quando mi sono messo a studiare meglio senza preconcetti mi si è aperto un mondo, ingannavo me stesso e coloro che mi ascoltavano ma ero anche io ignorante era il metodo ad essere sbagliato.
Vedi Mario asserire che nelle traduzioni della Bibbia, fatte a qualsiasi livelli, ci possano essere delle "influenze" non credo affatto sia un preconcetto è semplicemente un punto fermo da tenere in considerazione. E' qualcosa di inevitabile credo, l'unica differenza è data da quanto (proprio in termini di quantità) il traduttore si lasci influenzare.
Saluti
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Un Piccolo OT

Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:
http://www.ciao.it/Traduzione_del_Nuovo ... ne_1447985" onclick="window.open(this.href);return false;
In seguito al tuo invito ho letto il link riportato e, non so come mai, mi è saltato agli occhi Giovanni 14:14 con la diatriba del "mi". Partendo dal fatto che la mancanza non può essere portato a testimonio di un cambiamento disonesto, oltre alla Diodati anche la Revised Standard Version (dimenticavo di sottolineare che ha partecipato lo stesso Metzger da te citato) e la Versione del Re Giacomo lo elimina. Ma non solo ecco tutta una serie di versioni che lo eliminano e a questo punto stando alla discussione precedente su 18 solo 7 aggiungono il MI quindi ne va di conseguenza che la traduzione corretta è quella senza il MI,

-----------------------------------------------------------------------------------------

Si quid petieritis me in nomine meo hoc faciam [Vulgata]

Se voi chiedete cosa alcuna nel nome mio, io la farò. [Diodati]

Se alcuna cosa domanderete nel nome mio, io la farò. [Martini]

Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò Riveduta [Luzzi]

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. [C.E.I.]

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. [N.V.B. Paoline]

Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò. [Nuova Diodati]

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. [Nuova Riveduta]


If you shall ask me any thing in my name, that I will do. [Douay Reims]

If ye shall ask any thing in my name, I will do [it] [KJV]

If ye ask anything in my name I will do [it] [Ylt]

If ye shall ask anything in my name, I will do it [Darby]

If ye shall ask anything in my name, that will I do. [ASV]

If you ask anything in my name, I will do it. [RSV]

If you ask anything in my name, I will do it. [NEB]

If you ask anything in my name, I will do it. [NKJV]

If you ask anything of me in my name, I will do it [NAB]

If you ask me anything in my name, I will do it. [NASB]

If in my name you ask me for anything, I will do it [NRSV]


-----------------------------------------------------------------------------------------


Ma potresti spiegarmi il senso di una frase del genere:

"Se mi chiederete qualcosa nel mio nome la farò" ?
Saluti
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto:
http://www.ciao.it/Traduzione_del_Nuovo ... ne_1447985" onclick="window.open(this.href);return false;
In seguito al tuo invito ho letto il link riportato e, non so come mai, mi è saltato agli occhi Giovanni 14:14 con la diatriba del "mi". Partendo dal fatto che la mancanza non può essere portato a testimonio di un cambiamento disonesto, oltre alla Diodati anche la Revised Standard Version (dimenticavo di sottolineare che ha partecipato lo stesso Metzger da te citato) e la Versione del Re Giacomo lo elimina. Ma non solo ecco tutta una serie di versioni che lo eliminano e a questo punto stando alla discussione precedente su 18 solo 7 aggiungono il MI quindi ne va di conseguenza che la traduzione corretta è quella senza il MI,

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Si quid petieritis me in nomine meo hoc faciam [Vulgata]

Se voi chiedete cosa alcuna nel nome mio, io la farò. [Diodati]

Se alcuna cosa domanderete nel nome mio, io la farò. [Martini]

Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò Riveduta [Luzzi]

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. [C.E.I.]

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. [N.V.B. Paoline]

Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò. [Nuova Diodati]

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. [Nuova Riveduta]


If you shall ask me any thing in my name, that I will do. [Douay Reims]

If ye shall ask any thing in my name, I will do [it] [KJV]

If ye ask anything in my name I will do [it] [Ylt]

If ye shall ask anything in my name, I will do it [Darby]

If ye shall ask anything in my name, that will I do. [ASV]

If you ask anything in my name, I will do it. [RSV]

If you ask anything in my name, I will do it. [NEB]

If you ask anything in my name, I will do it. [NKJV]

If you ask anything of me in my name, I will do it [NAB]

If you ask me anything in my name, I will do it. [NASB]

If in my name you ask me for anything, I will do it [NRSV]


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Ma potresti spiegarmi il senso di una frase del genere:

"Se mi chiederete qualcosa nel mio nome la farò" ?
Se tu avessi letto tutta la mia spiegazione avresti capito che le traduzioni che non inseriscono il "mi" si attengono tutte al textus receptus ritenuto in questo caso inattendibile dalla filologia che è una scienza, inoltre avresti letto quali sono i manoscritti che lo contengono e la loro autorità, insomma non c'è proprio nulla da discutere dal momento che TUTTI i testi critici dal '900 ad oggi lo inseriscono, ma a questo punto mi sorge il dubbio che tu non sappia nemmeno cosa sia un testo critico del NT...
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Quixote »

Johannes 14, 14

Textus receptus (1550):

εαν τι αιτησητε εν τω ονοματι μου εγω ποιησω

Nestle-Aland:

εαν τι αιτησητε με εν τω ονοματι μου εγω ποιησω

Penso non avrete difficoltà a riconoscere, anche se in greco, il me (με) in più del N-A.

Per Viandante: la filologia non è un un gioco statistico: se 99 manoscritti risalgono a un capostipite A, e anche uno solo a un capostipite B, il secondo ha scientificamente valore, da solo, quanto tutti gli altri 99 messi insieme. Qui ancor più perché il testo attuale si fonda sui manoscritti più autorevoli che, come già aveva osservato Mario, non erano utilizzati nel textus receptus, da cui risalgono tutte le traduzioni antiche. Non a caso la New American Standard Bible lo ha reintrodotto: If you ask Me anything in My name, I will do it, mentre la preced. American Standard Version leggeva If ye shall ask anything in my name, that will I do. La NWT traduce: If ​YOU​ ask anything in my name, I will do it. (‘Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò’ TNM). Se ciò dipenda da ignoranza del progresso scientifico, o da voluta tendenziosità in stile geovista, non saprei dire: nel primo caso ci troveremmo di fronte a gente che pretende insegnare la Bibbia con la sapienza di un metalmeccanico, nel secondo a una vera e propria frode; delle due non so quale sia la peggiore.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Per quanto riguarda Metzger ecco cosa scrisse nel suo libro:

"…per evitare contraddizione con 16.23, sembra aver suggerito (a) l'omissione di "mi" in una varietà di testimoni (A D K L Byz al) o (b) la sua sostituzione"– A Textual Commentary on the Greek New Testament by Bruce M. Metzger. Copyright © 1971 by United Bible Societies. Corrected Edition, 1975

Praticamente la critica biblica afferma che essendo il passo contraddittorio, i copisti lo hanno "aggiustato" togliendo il "problema" ovvero il "mi", questo modus operandi è abbastanza comune: il testo più difficile è il più probabile perché è più facile che il copista lo renda più semplice che il contrario, infatti la tua incomprensione del testo non fa altro che avvalorare la sua attendibilità, i testimoni di Geova infatti si appellano alla difficoltà del testo o alla sua contraddizione per avvalorare la loro traduzione, ma non si rendono conto che è proprio in questo modo che ne rendono sicura la sua presenza per i motivi esposti da Metzger e dagli altri autori dei testi critici del nt, questa è l'abc caro mio.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Mario70 »

Quixote ha scritto:Johannes 14, 14

Textus receptus (1550):

εαν τι αιτησητε εν τω ονοματι μου εγω ποιησω

Nestle-Aland:

εαν τι αιτησητε με εν τω ονοματι μου εγω ποιησω

Penso non avrete difficoltà a riconoscere, anche se in greco, il me (με) in più del N-A.

Per Viandante: la filologia non è un un gioco statistico: se 99 manoscritti risalgono a un capostipite A, e anche uno solo a un capostipite B, il secondo ha scientificamente valore, da solo, quanto tutti gli altri 99 messi insieme. Qui ancor più perché il testo attuale si fonda sui manoscritti più autorevoli che, come già aveva osservato Mario, non erano utilizzati nel textus receptus, da cui risalgono tutte le traduzioni antiche. Non a caso la New American Standard Bible lo ha reintrodotto: If you ask Me anything in My name, I will do it, mentre la preced. American Standard Version leggeva If ye shall ask anything in my name, that will I do. La NWT traduce: If ​YOU​ ask anything in my name, I will do it. (‘Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò’ TNM). Se ciò dipenda da ignoranza del progresso scientifico, o da voluta tendenziosità in stile geovista, non saprei dire: nel primo caso ci troveremmo di fronte a gente che pretende insegnare la Bibbia con la sapienza di un metalmeccanico, nel secondo a una vera e propria frode; delle due non so quale sia la peggiore.
Gli anglosassoni e con loro gli americani sono molto tradizionalisti, la King James (basata sul textus receptus appunto) per loro è un'autorità ed è molto difficile eliminare l'influenza che questa ha avuto nel corso degli anni... Il discorso è simile alla vulgata per i cattolici, solo che la filologia con i testi critici del NT hanno evidenziato l'accuratezza della vulgata contro l'inaccuratezza del textus receptus e con esso di tutte le traduzioni che su questo si basano.
In finale direi che è una questione basata sui sentimenti, sull'effetto, più che sulla logica e sull'accuratezza scientifica.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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caribu70
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Messaggio da caribu70 »

:sorriso: :sorriso: Grazie delle sempre puntuali spiegazioni
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Volevo concludere il discorso su gv 14 :14 rispondendo a qualche tdg che vuole difendere la sua TNM asserendo che i traduttori hanno inserito la nota in calce dove si mostrano le varianti con e senza il "mi":

1) Basandosi il testo del NT della tnm sul Westcott e Hort dove il "mi" è nel testo (basta esaminare la Kit per vederlo) avrebbero dovuto fare il contrario ovvero lasciarlo nel testo e mettere in nota i manoscritti che non lo includono, questa si chiama serietà traduttiva altrimenti avrebbero dovuto scegliere come base un altro testo come il receptus ad esempio che è l'unico a non includerlo.

2) la nota in calce compare solo sul "mattone" della tnm grande; in sala e in predicazione non si portano di certo il mattone in questione, quindi è facilmente ignorabile ed infatti vorrei sapere quanti tdg conoscono la storia in questione.

3) quei pochi tdg che fanno caso alla nota perché casualmente stanno leggendo il mattone in questione, non avendo alcuna preparazione scientifica riguardo la critica biblica, leggono delle lettere che indicano dei manoscritti che lo contengono e che non lo contengono e non avendo idea dell'importanza di un manoscritto su un altro stanno in pace (qualora gli si presentasse il dubbio cosa moolto difficile) credendo che non essendo presente il "mi" in quei tre manoscritti allora si può omettere.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:
1) Basandosi il testo del NT della tnm sul Westcott e Hort dove il "mi" è nel testo (basta esaminare la Kit per vederlo) avrebbero dovuto fare il contrario ovvero lasciarlo nel testo e mettere in nota i manoscritti che non lo includono, questa si chiama serietà traduttiva altrimenti avrebbero dovuto scegliere come base un altro testo come il receptus ad esempio che è l'unico a non includerlo.
Una domanda ma il traduttore ha facoltà di allontanarsi dal testo base senza per questo scegliere un testo base diverso?

Quello che cerco inoltre di capire e se sia lecito o meno aggiungere o togliere il "mi"? Se lo è lo deve essere per tutte quelle che hanno scelto questa linea di traduzion, tnm inclusa. Poi del perchè viene fatto dalla tnm al momento interessa poco ma almeno si stabilisce che non è qualcosa id illegale o disonesto.
Saluti
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Messaggio da Viandante »

ma a questo punto mi sorge il dubbio che tu non sappia nemmeno cosa sia un testo critico del NT...
Ahh indubbiamente ho delle lacune in tal senso ed è questo il motivo delle mie domande che posto qui (e non affermazioni in difesa o altro). Spero che nonostante questo, chi ne sà più di me o di qualche altro, condivida tale sapere senza sottolinearne continuamente la defaiance in tale senso ;) . Ci vuole solo un pò di pazienza come già si sta facendo.
Mario70 ha scritto: In finale direi che è una questione basata sui sentimenti, sull'effetto, più che sulla logica e sull'accuratezza scientifica.
Quindi in quanto tale non credo sia illegale la scelta, anche nel caso della TNM o sbaglio?
Saluti
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:Per quanto riguarda Metzger ecco cosa scrisse nel suo libro:

"…per evitare contraddizione con 16.23, sembra aver suggerito (a) l'omissione di "mi" in una varietà di testimoni (A D K L Byz al) o (b) la sua sostituzione"– A Textual Commentary on the Greek New Testament by Bruce M. Metzger. Copyright © 1971 by United Bible Societies. Corrected Edition, 1975

Praticamente la critica biblica afferma che essendo il passo contraddittorio, i copisti lo hanno "aggiustato" togliendo il "problema" ovvero il "mi".

Mi chiedo se i copisti hanno "aggiustato" in tal senso e se anche Metzger è daccordo con tale variazione per evitare contraddizione perchè mai dovrebbe essere illecita per la tnm?
Saluti
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto:
1) Basandosi il testo del NT della tnm sul Westcott e Hort dove il "mi" è nel testo (basta esaminare la Kit per vederlo) avrebbero dovuto fare il contrario ovvero lasciarlo nel testo e mettere in nota i manoscritti che non lo includono, questa si chiama serietà traduttiva altrimenti avrebbero dovuto scegliere come base un altro testo come il receptus ad esempio che è l'unico a non includerlo.
Una domanda ma il traduttore ha facoltà di allontanarsi dal testo base senza per questo scegliere un testo base diverso?

Quello che cerco inoltre di capire e se sia lecito o meno aggiungere o togliere il "mi"? Se lo è lo deve essere per tutte quelle che hanno scelto questa linea di traduzion, tnm inclusa. Poi del perchè viene fatto dalla tnm al momento interessa poco ma almeno si stabilisce che non è qualcosa id illegale o disonesto.
È una questione di coerenza, come già detto è allucinante che ignorino il WH fregandosene del fatto che in esso il "mi" fosse presente, se proprio non gli andava giù lo avrebbero dovuto scrivere in nota, invece hanno fatto il contrario.
Nell'introduzione della tnm è scritto che essa si basa sul testo greco di Westcott e hort, ma a volte (quando non gli fa comodo) si è servita anche di altri testi critici e ne elenca alcuni e sono:
Bover, Merk, UBS, Nestle-Aland.

Ebbene in tutti questi testi critici il “me” è presente!

Viene naturale chiedersi quindi perché si sono serviti di un testo (il receptus) che non solo non hanno elencato nella prefazione, ma del quale conoscono l'inattendibilità, la risposta è scontata, hanno la dottrina precostituita (Gesù non si può pregare) e il testo deve piegarsi a quella dottrina.
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