Mauro1971 ha scritto:Vittorino, "mi stai cacchiando" nel momento in cui affermi che avallo la validità delle fonti, è proprio ciò che contesto in quanto uomini del loro tempo che già in altri "processi" hanno dimostrato la loro proprensione a credere a minchionerie quando si tratta di "fede", e di fede popolare del 1600.
Parliamo di tempi in cui... e i testimoni di atti di stregoneria e quant'altro si sprecavano, soprattutto in Spagna.
Come si fa, in buona fede, pensare che ai tempi fondamentalmente le stesse fonti dell'Inquisizione Spagnola possano essere "attendibili" su questi temi??? A volte giudici, giurie, avvocati e testimoni non lo sono neppure ai giorni nostri su temi ben più terra a terra di questi e mi proponi un processo del 1600 assumendo con pregiudizio che tali cariche abbiano le stesse "qualità" nel tempo.
Vogliamo renderci conto che su di un tema del genere oggi ci sarebbero delle verifiche scientifiche molto specifiche e che quelle farebbero testo ed avrebbero un senso, non certo "articoli di giornale" come afferma l'autore del libro in uno dei link portati da Quixote?
Allora perchè non dare per buono che Vespasiano in un'occasione sputò negli occhi di un cieco e gli ridiede la vista e toccò con un piede la gamba malata di un'altro uomo guarendolo? Cribbio, lo racconta Svetonio e sarebbe stato pure testimone oculare dell'accaduto. Mica un pirla qualsiasi, lo dice Svetonio (cosa tra l'altro che dovrebbe far pensare a come funzionava l'attribuzione dei miracoli nell'antichità, incluse "testimonianze oculari". Ma si va OT.).
Ora, se si vule credere a questo miracolo perchè si sceglie di crederci va bene, ma che mi si voglia far credere lucciole per lanterne e farmi pensare che uomini del 1600, uomini di chiesa, legati alla chiesa o analfabeti di umili origini DEI TEMPI siano fonti affidabili su questo tema, no.
In una posizione intelletualmente onesta non può che esserci un fortissimo dubbio al riguardo.
Se non c'è è volermi far vedere lucciole per lanterne, "cacchiarmi"
Mauro, sicuramente non mi sono spiegato bene, perchè quando dico che avalli la validità delle fonti, non mi riferisco alle credenze che hanno portato a determinate conclusioni che, sono d'accordo con te, avevano la "propensione a credere a minchionerie" nel 1600, ecc., o alla discutibile validità di processi o testimonianze varie, ma che quei processi e quelle testimonianze sono purtroppo realmente avvenute e che quei fatti incontestabili e tali aberrazioni sono realmente avvenuti, e uomini e donne sono stati torturati, uccisi e finiti sul rogo. Tutto questo, a prescindere, ripeto, dalle credenze o motivazioni che hanno causato quei terribili avvenimenti.
Tornando al fatto in questione, vorrei limitarmi anche qui ad esporre solamente i fatti, così come sono fatti incontestabili che moltissimi uomini e donne sono stati uccisi in quel periodo. Fatti, ripeto, non le motivazioni che hanno portato a determinare gli stessi che, come te, sono il primo a condannare.
Fatti incontestabili sono il ricovero al
Real Hospital de Gracia di un uomo:
Miguel Juan Pellicer, con una avanzata cancrena alla gamba: "
muy flemorizada y gangrenada", tanto da apparire "
negra". Il consulto, è presieduto dal professor
Juan de Estanga, primario del reparto e docente all'università di Saragozza. Partecipano anche i maestri chirurghi
Diego Millaruelo e
Miguel Beltran. Saranno i primi due:
Estanga e Millaruelo, a praticare l'amputazione della gamba destra "quattro dita sopra il ginocchio". All'intervento assiste anche il giovane praticante
Juan Lorenzo Garcia, che provvederà personalmente alla sepoltura dell'arto amputato, in un settore apposito del cimitero dell'ospedale.
Dimesso alcuni mesi dopo dall'ospedale, per sopravvivere, al Pellicer non resta che farsi
pordiosero (mendicante autorizzato). Il
Capitolo dei Canonici del Santuario del Pilar gli rilasciano così un regolare permesso, che gli permetterà di essere visto con una gamba sola per ben due anni dalle migliaia di fedeli che entravano e uscivano dal Santuario. Per brevità, non cito ulteriori avvenimenti e testimonianze, che potranno però essere approfondite nella lettura del libro di Messori.
Tutti questi sono fatti incontestabili, così come incontestabili sono le torture, le uccisioni e i roghi del tempo, e così come il ricevimento del Pellicer nell'autunno del 1641 al
Palazzo Reale di Madrid da parte del
Re di Spagna Filippo IV, alla presenza della
Corte e del Corpo Diplomatico.
Sono d'accordo con te, Mauro, che ciò che è avvenuto successivamente alla presunta ricrescita dell'arto: l'Atto Pubblico del Notaio Reale di Mazaleon, dottor Miguel Andreu, i processi con le testimonianze dei medici e della popolazione, il riconoscimento del miracolo dalla Chiesa con sentenza dell'Arcivescovo di Saragozza, don Pedro Apaolaza Ramirez e controfirmato da otto alti prelati e avallato dal notaio Antonio Alberto Zaporta, può essere messo in dubbio per le motivazioni da te addotte e che anch'io non escludo, così come si potrebbe ipotizzare la presenza di un gemello.
Non so, ognuno di noi tragga le sue conclusioni senza tabù o pregiudizi, ma attenendosi ai soli fatti.
Certo la testimonianza dei medici che hanno proceduto all'amputazione, è un punto forte per chi è tentato di credere nel miracolo.
Mi auguro di essere stato chiaro e sufficientemente conciso. Si può sapere di più leggendo il libro.