Nuovo libro di Massimo Introvigne

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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polymetis
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Socrate69 ha scritto:
Romagnolo ha scritto:La posizione della Società circa l'università e' molto chiara, frequentarla è vivamente sconsigliata; si tenga presente che il dramma biblico inscenato durante le assemblee tenute nell'anno della visita di Gerrit verteva sul scegliere di dedicarsi alla teocrazia piuttosto che perseguire la sapienza universitaria umana.
Quel dramma è qualche anno dopo divenuto pure un film distribuito a tutte le congregazioni, intitolato : Ponetevi mete che onorino Dio.
Ne avrebbero fatto un film se non fossero così decisi a sminuire l'istruzione universitaria?
:quoto100:
Infatti, quanti di noi foristi ex o quasi non si sono protratti negli studi, anche se ne avessero avuto le competenze e le possibilità, pensando che "la fine fosse vicina" e che "sarebbe stato inutile sostenere un mondo che stava per scomparire" (esempi di frase sentite o lette da decenni ) ?
Quello che so per certo è che nessun TdG a me noto ha mai dato un esame di logica formale. Altrimenti saprebbero che cosa significhi assumere per ipotesi le argomentazioni altrui come vere al fine di discuterle dialetticamente, senza che questi implichi che si condividano davvero tali premesse.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Lucio
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Messaggio da Lucio »

polymetis ha scritto:Immaginate di essere un giovane TdG che frequentava l'università, seduto come tanti altri sugli spalti dello stadio quel giorno. Come si saranno sentiti quei poveri ragazzi TdG direttamente chiamati in causa? Non saranno morti dentro sentendo questo discorso, e sentendosi additati, marchiati? La loro mente non sarà corsa ipso facto a cosa avrebbero pensato di loro in congregazione gli altri fratelli, visto che erano stati appena additati come pecore nere poco spirituali? E i loro genitori, cosa avrebbero pensato di loro? Li avrebbero ancora sostenuti negli studi, o avrebbero perso il loro appoggio? Riuscite ad immaginare la pressione su questi poveri ragazzi e le loro famiglie? E questo non è in una qualche misura criminale? Un crimine contro la cultura ed il futuro di questi giovani, nonché un elogio dell'ignoranza?
Era il 2005 e io mi sarei laureato l'anno dopo. Ormai mi mancavano pochi esami e avrei iniziato dopo poco la tesi, ma essendo servitore di ministero mi sono sentito più di una frecciatina dopo quel discorso e qualche più o meno velato "invito a riflettere". Non escludo che se fossi stato più indietro forse le pressioni sarebbero state maggiori, io facevo notare che ormai avevo finito e che quindi per me parlava quello che facevo e non come occupavo la giornata (lavorando o studiando cosa cambiava poi?).

Concordo sul ragionamento che la WTS scoraggi l'università, che poi qualcuno ci vada o no non cambia la "regola" ma il numero ridottissimo di laureati fa vedere che la regola è comunque mediamente rispettata. Si può dire lo stesso dei fratelli che lavorano "in nero" in congregazione, pur essendo una violazione della legge di Cesare e una cattiva testimonianza: il fatto che qualcuno lo faccia e non venga rimosso o gli siano tolti i privilegi non significa che la WTS non incoraggi formalmente a violare la legge.

Tra parentesi ho collaborato, per poco tempo, con il comitato di costruzione dove c'erano, in tutta la Lombardia, una decina di fratelli e sorelle geometri, ingegneri e architetti. Il mantra era che non dovevamo "tirarcela" per il titolo ma rispettare gli anziani delle congregazioni perché erano loro nominati dallo spirito santo. Chiederei quindi allo spirito di calcolarsi da solo le strutture delle prossime sale del regno... :ironico:
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polymetis
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Spero tu non abbia ceduto.
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Socrate69
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Messaggio da Socrate69 »

Polymetis:
Quello che so per certo è che nessun TdG a me noto ha mai dato un esame di logica formale. Altrimenti saprebbero che cosa significhi assumere per ipotesi le argomentazioni altrui come vere al fine di discuterle dialetticamente, senza che questi implichi che si condividano davvero tali premesse.
Ehe, caro Poly, qui stai parlando di un concetto filosofico che va ben oltre i limiti consentiti per i Testimoni di Geova... (e non diciamo quanto la filosofia venga considerata da aborrire assolutamente, perché induce a "pensare pensieri di uomini" - quando invece essa aiuta a sviluppare le capacità di pensiero e ad aprire la mente).
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

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nello80
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Messaggio da nello80 »

Lucio ha scritto:
polymetis ha scritto:Immaginate di essere un giovane TdG che frequentava l'università, seduto come tanti altri sugli spalti dello stadio quel giorno. Come si saranno sentiti quei poveri ragazzi TdG direttamente chiamati in causa? Non saranno morti dentro sentendo questo discorso, e sentendosi additati, marchiati? La loro mente non sarà corsa ipso facto a cosa avrebbero pensato di loro in congregazione gli altri fratelli, visto che erano stati appena additati come pecore nere poco spirituali? E i loro genitori, cosa avrebbero pensato di loro? Li avrebbero ancora sostenuti negli studi, o avrebbero perso il loro appoggio? Riuscite ad immaginare la pressione su questi poveri ragazzi e le loro famiglie? E questo non è in una qualche misura criminale? Un crimine contro la cultura ed il futuro di questi giovani, nonché un elogio dell'ignoranza?
Era il 2005 e io mi sarei laureato l'anno dopo. Ormai mi mancavano pochi esami e avrei iniziato dopo poco la tesi, ma essendo servitore di ministero mi sono sentito più di una frecciatina dopo quel discorso e qualche più o meno velato "invito a riflettere". Non escludo che se fossi stato più indietro forse le pressioni sarebbero state maggiori, io facevo notare che ormai avevo finito e che quindi per me parlava quello che facevo e non come occupavo la giornata (lavorando o studiando cosa cambiava poi?).

Concordo sul ragionamento che la WTS scoraggi l'università, che poi qualcuno ci vada o no non cambia la "regola" ma il numero ridottissimo di laureati fa vedere che la regola è comunque mediamente rispettata. Si può dire lo stesso dei fratelli che lavorano "in nero" in congregazione, pur essendo una violazione della legge di Cesare e una cattiva testimonianza: il fatto che qualcuno lo faccia e non venga rimosso o gli siano tolti i privilegi non significa che la WTS non incoraggi formalmente a violare la legge.

Tra parentesi ho collaborato, per poco tempo, con il comitato di costruzione dove c'erano, in tutta la Lombardia, una decina di fratelli e sorelle geometri, ingegneri e architetti. Il mantra era che non dovevamo "tirarcela" per il titolo ma rispettare gli anziani delle congregazioni perché erano loro nominati dallo spirito santo. Chiederei quindi allo spirito di calcolarsi da solo le strutture delle prossime sale del regno... :ironico:

Ma alla fine ti sei laureato????
Spero di si........!
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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nello80
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Messaggio da nello80 »

A miei tempi, 15/20 anni fa, si facevano discorsi dove si incoraggiavano noi giovani ad imparare mestieri manuali, i quali potevano essere utili nel "nuovo mondo", come per esempio: falegname, carpentiere, idraulico, etc. etc.
Poi ognuno ha fatto quello che voleva, ma questo non toglie il fatto che la politica del CD è stata ed è ancora tutt'ora questa.
Il punto che hanno fatto sembrare la fine talmente vicina da convincere davvero che era sprecato investire in una carriera professionale.........
C'è stata per esempio un'intera generazione, quella che oggi ha 50/60 anni, i quali lavavano tutti le scale dei condomini, così da poter fare i pionieri...........sempre perchè la "fine" era prossima...........!
Intanto sono passati 40 o più anni........e si faceva sera e si faceva mattina..........!
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

nello80 ha scritto:A miei tempi, 15/20 anni fa, si facevano discorsi dove si incoraggiavano noi giovani ad imparare mestieri manuali, i quali potevano essere utili nel "nuovo mondo", come per esempio: falegname, carpentiere, idraulico, etc. etc.
Poi ognuno ha fatto quello che voleva, ma questo non toglie il fatto che la politica del CD è stata ed è ancora tutt'ora questa.
Il punto che hanno fatto sembrare la fine talmente vicina da convincere davvero che era sprecato investire in una carriera professionale.........
C'è stata per esempio un'intera generazione, quella che oggi ha 50/60 anni, i quali lavavano tutti le scale dei condomini, così da poter fare i pionieri...........sempre perchè la "fine" era prossima...........!
Intanto sono passati 40 o più anni........e si faceva sera e si faceva mattina..........!

Sacrosante verità :ok:
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

I TdG non possono nemmeno sostenere che sconsigliare l'università fosse una delle politiche in uso molti anni fa, perché anche le pubblicazioni recenti si mantengono su quella linea. Per esempio l'anno scorso avevamo commentato un articolo sull'argomento: https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 2&p=290176" onclick="window.open(this.href);return false;
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Quixote
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Non so davvero le politiche WTS e quanti adepti le seguano. Nemmeno so gli equilibrismi mentali cui sono costretti coloro che si distaccano dalle direttive made in Brooklin. Di certo non parliamo di istruzioni obsolete, in quanto anche in occasione della mia (unica) ma non molto datata visita alla Sala del Regno ho avuto modo di “toccare con mano”, come san Tommaso. Cosí scrivevo, in quella occasione:
Infine adunanza di servizio sul tema «I giovani chiedono», col commento a un DVD da loro visto in precedenza, in cui un baldo studente-atleta ha rinunciato ai suoi studi e ai suoi legittimi sogni di gloria per non dispiacere a Geova, perché non si possono servire due padroni, e Satana è sempre in agguato. Cosa contano la gloria, il successo, le borse di studio, i discutibili consigli degli insegnanti a fronte della soddisfazione di servire Geova? Ci sono scelte prioritarie e non si può perdere tempo in quisquilie per questa vita, quando si è in attesa di una vita migliore in cui questi valori effimeri non significheranno più nulla. Eccellente poi l’oratore, che continuava a dire «voi giovani», i quali a dire il vero erano due gatti, oltre un paio di bambini che, bravissimi, non avevano mancato di partecipare e di dare il loro contributo infantile — ma maturo quanto quello dei più anziani — alla discussione. Se discussione può definirsi, ché un intervento fuori dal coro non c’è stato: raramente, anzi mai, mi sono ritrovato in un’assemblea così concorde, senza nessuno che avesse da ridire su alcunché, tutti buoni, tutti convinti, tutti di un solo pensiero.
cfr. https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 31#p201231
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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polymetis
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Eccellente poi l’oratore, che continuava a dire «voi giovani», i quali a dire il vero erano due gatti, oltre un paio di bambini che, bravissimi, non avevano mancato di partecipare e di dare il loro contributo infantile — ma maturo quanto quello dei più anziani — alla discussione.
Sei delizioso Quix.
Infatti mi chiedo per chi i TdG internettiani si ostinino a negare spudoratamente quello che sanno benissimo e che trabocca da ogni poro della loro vita comunitaria. Per eventuali simpatizzanti che dovessero leggere il loro forum? Ma non è in realtà una contro-testimonianza questo tentare di additare TdG con successi universitari? Come già detto quell'eloquente 70% di abbandoni, frutto dello scoraggiamento a proseguire, e non spiegabile in alcun altro modo, dovrebbe essere qualcosa di cui vantarsi (stando al modo che ha lo Schiavo di impostare il problema). Perché ho l'impressione che i TdG internettiani siano un mondo parallelo rispetto alle sale?
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Messaggio da Lucio »

nello80 ha scritto: Ma alla fine ti sei laureato????
Spero di si........!
Certamente...! Anche perché quella era una meta che avevo dall'età di 6 anni... mentre tutti gli altri bambini volevano fare i calciatori o gli astronauti io volevo già allora fare l'ingegnere, pensa un po' che infanzia difficile ho avuto...! :risata:
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:ok:
Lucio ha scritto:
nello80 ha scritto: Ma alla fine ti sei laureato????
Spero di si........!
Certamente...! Anche perché quella era una meta che avevo dall'età di 6 anni... mentre tutti gli altri bambini volevano fare i calciatori o gli astronauti io volevo già allora fare l'ingegnere, pensa un po' che infanzia difficile ho avuto...! :risata:

:ok:
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Messaggio da nello80 »

polymetis ha scritto:
Eccellente poi l’oratore, che continuava a dire «voi giovani», i quali a dire il vero erano due gatti, oltre un paio di bambini che, bravissimi, non avevano mancato di partecipare e di dare il loro contributo infantile — ma maturo quanto quello dei più anziani — alla discussione.
Sei delizioso Quix.
Infatti mi chiedo per chi i TdG internettiani si ostinino a negare spudoratamente quello che sanno benissimo e che trabocca da ogni poro della loro vita comunitaria. Per eventuali simpatizzanti che dovessero leggere il loro forum? Ma non è in realtà una contro-testimonianza questo tentare di additare TdG con successi universitari? Come già detto quell'eloquente 70% di abbandoni, frutto dello scoraggiamento a proseguire, e non spiegabile in alcun altro modo, dovrebbe essere qualcosa di cui vantarsi (stando al modo che ha lo Schiavo di impostare il problema). Perché ho l'impressione che i TdG internettiani siano un mondo parallelo rispetto alle sale?

Ti chiedì "per chi"?
Ma io aggiungo "perchè"?

Quei tdg internettiani si sono proposti come scopo di rispondere alla "false" accuse degli apostati, in primis di questo forum/sito, e cercare così di guadagnare qualche fratello "indeciso", "tremolnante", e "dubbioso"!
Ma a me, personalmente è stato proprio il loro modo di argomentare, soprattutto negare spudorate verità, che mi hanno convito ancora di più.
In effetti nel mio caso, hanno sortito l'esatto contrario del loro scopo.
Ma penso che in realtà questi siano tdg che delusi da una vita monotona e ripetitiva, delusi anche dall'apatia e del disinteressamente che ormai da anni incontrano nel territorio, cercano quel brivido, facendo appunto qualche cosa che a loro di fatto sarebbe proibito.
Aggiungo forse che non se li "mena" nemmeno nessuno in congrega, classificandosi così tdg di seri b, ed ecco che si danno le "nomine" di servitore di ministero, anziani e sorveglianti, a suon di moderatore, vice admin e admin............
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Lucio ha scritto:
nello80 ha scritto: Ma alla fine ti sei laureato????
Spero di si........!
Certamente...! Anche perché quella era una meta che avevo dall'età di 6 anni... mentre tutti gli altri bambini volevano fare i calciatori o gli astronauti io volevo già allora fare l'ingegnere, pensa un po' che infanzia difficile ho avuto...! :risata:
Dunque in questo caso la tua forte motivazione ti ha permesso di continuare. Il meccanismo per cui il 70% dei TdG che iniziano l'università poi non si laurea dipende dal fatto che non tutti sono stati capaci, come hai fatto tu, di sopportare la mancanza di incoraggiamento (quando non addirittura lo scoraggiamento) proveniente dalle rispettive famiglie. Questa è l'unica spiegazione sensata perché banalmente tutti gli altri fattori che possono causare l'abbandono dell'università non sono peculiari dei TdG ma sono trasversali a tutti i giovani, e dunque, se i giovani TdG finiscono gli studi meno della media nazionale, deve dipendere da un fattore che è loro peculiare. Se rileggiamo la citazione di Introvigne abbiamo:

"Tuttavia anche in questo campo le statistiche stanno mutando. Secondo la citata ricerca del 2008 sulle religioni americane, il 23% degli statunitensi aveva frequentato - senza necessariamente laurearsi - un'università. Per i Testimoni di Geova questa percentuale era il 22%, molto vicina alla media nazionale e superiore a quella dei cattolici (21%). Rimaneva però inferiore alla media nazionale - per quanto salita dal 5% al 6% - la percentuale dei Testimoni di Geova laureati, mentre quella dei cattolici corrispondeva esattamente alla media nazionale del 16%».

Dunque mentre si laurea il 16% dei cattolici, in linea con la media nazionale, si laurea solo il 5% dei TdG. Tutti i fattori solitamente abbinati all'abbandono universitario, ad esempio il fatto che la sede sia lontana, che il corso può rivelarsi diverso da come l'avevi pensato, o troppo difficile, ecc. non possono essere ovviamente utilizzati per spiegare come mai i laureati tra i TdG siano 1\3 della media nazionale, infatti questi problemi appena citati affliggono tutti ugualmente, TdG cattolici e protestanti, e dunque non possono essere una spiegazione della peculiare situazione dei TdG. Insomma nella statistica non c'è solo da spiegare perché solo il 5% dei TdG si laurea, c'è anche da spiegare perché nei cattolici e nel resto della nazione sono il triplo. E' il confronto tra campioni, omogenei in tutti tranne che nella religione, che fa sì che si possa attribuire alla religione la differenza. E' la base di ogni comparazione statistica: si prendono due campioni di popolazione identici in tutto tranne che in un aspetto (ad esempio identici in tutto, fuorché nella religione), e dunque alla fine potremo dedurne che è stata quella loro differenza specifica la causa delle differenze che potremo individuare tra i due campioni. Se una statistica non segue questo criterio, ovviamente è fatta male. Ma qui abbiamo assunto per vera e ben fatta questa statistica solo perché citata da Introvigne, e dunque ci era utile discuterla, per mostrare che se anche fosse vera, essa dimostrerebbe comunque che i TdG scoraggiano l'università.
Non si tratta di meccanismi strani, o di impulsi improvvisi: il tasso di abbandoni si spiega con un logorio continuo che subiscono questi studenti. Possiamo infatti supporre che abbiano la stessa intelligenza dei loro coetanei cattolici, ma mentre nelle famiglie cattoliche non c'è nessuno che dice loro ogni 3 secondi "Ma sei sicuro che non sarebbe meglio fare qualcosa di più utile?", nelle famiglie TdG invece questo dubbio viene continuamente sussurrato sia in famiglia che dal podio. Ergo come risultato, non per folgorazioni istantanee, ma per lento logorio, le persone demordono più facilmente dagli studi, perché vengono meno motivate, anzi, vengono scoraggiate.
E, come dicevo, i TdG dovrebbero compiacersi di questo dato, perché dal punto di vista dello Schiavo significa solo che essi sono rimasti persuasi dell'idea che siccome il tempo rimasto prima della fine è poco, sia inutile investire tanto negli studi.
Il mistero non è un mistero, ed è assai facile svelarlo. Non ci vuole un genio per capire che gli scoraggiamenti, sebbene non siano divieti, possano avere un'incidenza, e questo anche a percorso universitario già iniziato, come il caro fratello Losch si augurava infatti.
I fatti sono molto semplici: c'è un abbandono massiccio da parte dei TdG dell'istruzione universitaria che non si può spiegare con nessun fattore normalmente associato nel mondo comune all'abbandono universitario, e questo perché questi altri fattori essendo equidistribuiti dal caso all'interno di tutta la popolazione non spiegherebbero perché invece la media nazionale sia un'altra. Dunque dev'esserci, per spiegare questo basso numero di laureati,il triplo in meno rispetto alla media nazionale e a quella cattolica, un fattore che si manifesti solo tra i TdG. Gli "scoraggiamenti" operati dallo Schiavo sono l'unico candidato credibile. Non ha nessuna rilevanza se si tratti di ordini, o di consigli che poi vengono meditati con esame di coscienza: sta di fatto che tale esame di coscienza, tale libera scelta, è per l'appunto in risposta a questi inviti a mollare l'università per fare qualcosa di migliore e di più teocratico.

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Messaggio da vitale »

Secondo alcuni tdG, Introvigne fornisce un quadro piuttosto fedele del loro credo e osservatore attento, come nell’ultimo suo libro da poco disponibile. Bisognerebbe conoscessero alcuni retroscena solo della prima edizione del libro sulle religioni che ha racimolato e stampato.
Piuttosto pensino a non violare il codice della strada, perché in ritardo all’adunanza.
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Lucio ha scritto:Concordo sul ragionamento che la WTS scoraggi l'università, che poi qualcuno ci vada o no non cambia la "regola" ma il numero ridottissimo di laureati fa vedere che la regola è comunque mediamente rispettata. Si può dire lo stesso dei fratelli che lavorano "in nero" in congregazione, pur essendo una violazione della legge di Cesare e una cattiva testimonianza: il fatto che qualcuno lo faccia e non venga rimosso o gli siano tolti i privilegi non significa che la WTS non incoraggi formalmente a violare la legge.
TdG che lavorano "in nero" anche costantemente è risaputo e certo, altrimenti come porterebbero principalmente e ordinatamente l’obolo nelle casse Wts e di cosa si ... .. sostenterebbero quotidianamente.
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Quixote
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polymetis ha scritto:

Se rileggiamo la citazione di Introvigne abbiamo:

"Tuttavia anche in questo campo le statistiche stanno mutando. Secondo la citata ricerca del 2008 sulle religioni americane, il 23% degli statunitensi aveva frequentato - senza necessariamente laurearsi - un'università. Per i Testimoni di Geova questa percentuale era il 22%, molto vicina alla media nazionale e superiore a quella dei cattolici (21%). Rimaneva però inferiore alla media nazionale - per quanto salita dal 5% al 6% - la percentuale dei Testimoni di Geova laureati, mentre quella dei cattolici corrispondeva esattamente alla media nazionale del 16%».

Dunque mentre si laurea il 16% dei cattolici, in linea con la media nazionale, si laurea solo il 5% dei TdG. Tutti i fattori solitamente abbinati all'abbandono universitario, ad esempio il fatto che la sede sia lontana, che il corso può rivelarsi diverso da come l'avevi pensato, o troppo difficile, ecc. non possono essere ovviamente utilizzati per spiegare come mai i laureati tra i TdG siano 1\3 della media nazionale, infatti questi problemi appena citati affliggono tutti ugualmente, TdG cattolici e protestanti, e dunque non possono essere una spiegazione della peculiare situazione dei TdG. Insomma nella statistica non c'è solo da spiegare perché solo il 5% dei TdG si laurea, c'è anche da spiegare perché nei cattolici e nel resto della nazione sono il triplo. E' il confronto tra campioni, omogenei in tutti tranne che nella religione, che fa sì che si possa attribuire alla religione la differenza. E' la base di ogni comparazione statistica: si prendono due campioni di popolazione identici in tutto tranne che in un aspetto (ad esempio identici in tutto, fuorché nella religione), e dunque alla fine potremo dedurne che è stata quella loro differenza specifica la causa delle differenze che potremo individuare tra i due campioni. Se una statistica non segue questo criterio, ovviamente è fatta male. Ma qui abbiamo assunto per vera e ben fatta questa statistica solo perché citata da Introvigne, e dunque ci era utile discuterla, per mostrare che se anche fosse vera, essa dimostrerebbe comunque che i TdG scoraggiano l'università
C’è qualcosa che non va in questi dati. Tu hai interpretato ragionevolmente la citazione di Introvigne, e sarei per buona parte d’accordo con te, ma il tuo discorso presenta una grossa falla: se la “dissuasione” a frequentare l’Università, da parte della WTS fosse effettiva, essa dovrebbe funzionare non solo a università intrapresa, ma anche prima di intraprenderla. Vale a dire che mi attenderei, invece del 22 %, percentuale finanche superiore a quella cattolica, che so? un 15 %.

In realtà credo che Introvigne, o chi per lui, abbia “cappellato” di brutto interpretando i dati. Se la fonte degli stessi è, come sembra evidente, quella indicata da Achille nel suo post del 12-04-2015, 19:17, che qui ripeto per comodità:

http://religions.pewforum.org/pdf/table ... dition.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

appare evidente che le cose non stanno cosí, perché dovrei interpretare che su 10 Hindu (s. v. Some College) che intraprendono il cammino universitario, se ne laureano (College Graduate) 26…

Resta che la percentuale di Graduate e Post-graduate, per i JW (= TdG) è davvero bassa, e ciò basta e avanza a confermare la dissuasione praticata dalle alte sfere geoviste. Va però notato che il campione, 211 TdG su un totale di oltre 35.000, è infimo, sicché non può essere indicativo piú di tanto.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
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polymetis ha scritto: Dunque in questo caso la tua forte motivazione ti ha permesso di continuare. Il meccanismo per cui il 70% dei TdG che iniziano l'università poi non si laurea dipende dal fatto che non tutti sono stati capaci, come hai fatto tu, di sopportare la mancanza di incoraggiamento (quando non addirittura lo scoraggiamento) proveniente dalle rispettive famiglie. Questa è l'unica spiegazione sensata perché banalmente tutti gli altri fattori che possono causare l'abbandono dell'università non sono peculiari dei TdG ma sono trasversali a tutti i giovani, e dunque, se i giovani TdG finiscono gli studi meno della media nazionale, deve dipendere da un fattore che è loro peculiare.


Concordo infatti la pagina prima scrivevo:

Tu magari ti iscrivi pure, ma poi ti senti continuamente sotto i riflettori, sei poco incoraggiato a tenere duro e andare avanti, quando dovresti metterci più sforzo hai attorno persone che non ti spingono ma che ti frenano... e molli.
RIcordo quando mi sono laureato io, qualche fratello è venuto a farmi i complimenti, e la moglie del pioniere speciale mi ha detto "Non capisco cosa ci sia da complimentarsi, non sei mica diventato pioniere regolare"! Dopo un mese all'annuncio della mia nomina come PR è venuta a farmi i complimenti per la nomina a PR... almeno è stata coerente! :ironico:


Ecco il punto fondamentale: sei poco invogliato a iscriverti, e se ti iscrivi sei scoraggiato dal continuare. Segnalo però a mio parere che questo freno non viene forse dalla famiglia, almeno nella fase iniziale, perché altrimenti non ti iscriveresti. Ma potrebbe venire dalla famiglia dopo, per esempio se il padre anziano si sente dire "che dire dei figli di anziani che frequentano l'università?" e quindi magari comincia a scoraggiarti o, che poi è lo stesso, a non incoraggiarti.

Io parlo ovviamente per la realtà italiana, da persona che può tranquillamente fare il pendolare se sceglie una delle tante facoltà a portata di mezzo pubblico, e non conosco quella dei TDG americani a cui peraltro fanno riferimento le storie di fuorisede dispersi in sesso/droga/rock'n roll, tanto paventate nelle pubblicazioni. Per come ho visto io i miei compagni di corso, gente che con la schiena curva a studiare di tempo per "cazzeggiare" orgiasticamente ne aveva poco, quelle storie mi hanno sempre un po' fatto ridere. E tra parentesi gli amici passati dal MIT e dal GeorgiaTech (per uscire dall'ambito europeo) mi hanno raccontato di condizioni di vita universitaria pressoché analoghe alle nostre. Associare un corso di laurea al sesso sfrenato lo vedevo come ridicolo, anche se è uno dei cavalli di battaglia dei detrattori TDG, più coerente con l'essere patiti di American Pie o di Maial College piuttosto che gente che abbia mai messo piede in un ateneo.
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Messaggio da polymetis »

Quixote ha scritto:
polymetis ha scritto:

Se rileggiamo la citazione di Introvigne abbiamo:

"Tuttavia anche in questo campo le statistiche stanno mutando. Secondo la citata ricerca del 2008 sulle religioni americane, il 23% degli statunitensi aveva frequentato - senza necessariamente laurearsi - un'università. Per i Testimoni di Geova questa percentuale era il 22%, molto vicina alla media nazionale e superiore a quella dei cattolici (21%). Rimaneva però inferiore alla media nazionale - per quanto salita dal 5% al 6% - la percentuale dei Testimoni di Geova laureati, mentre quella dei cattolici corrispondeva esattamente alla media nazionale del 16%».

Dunque mentre si laurea il 16% dei cattolici, in linea con la media nazionale, si laurea solo il 5% dei TdG. Tutti i fattori solitamente abbinati all'abbandono universitario, ad esempio il fatto che la sede sia lontana, che il corso può rivelarsi diverso da come l'avevi pensato, o troppo difficile, ecc. non possono essere ovviamente utilizzati per spiegare come mai i laureati tra i TdG siano 1\3 della media nazionale, infatti questi problemi appena citati affliggono tutti ugualmente, TdG cattolici e protestanti, e dunque non possono essere una spiegazione della peculiare situazione dei TdG. Insomma nella statistica non c'è solo da spiegare perché solo il 5% dei TdG si laurea, c'è anche da spiegare perché nei cattolici e nel resto della nazione sono il triplo. E' il confronto tra campioni, omogenei in tutti tranne che nella religione, che fa sì che si possa attribuire alla religione la differenza. E' la base di ogni comparazione statistica: si prendono due campioni di popolazione identici in tutto tranne che in un aspetto (ad esempio identici in tutto, fuorché nella religione), e dunque alla fine potremo dedurne che è stata quella loro differenza specifica la causa delle differenze che potremo individuare tra i due campioni. Se una statistica non segue questo criterio, ovviamente è fatta male. Ma qui abbiamo assunto per vera e ben fatta questa statistica solo perché citata da Introvigne, e dunque ci era utile discuterla, per mostrare che se anche fosse vera, essa dimostrerebbe comunque che i TdG scoraggiano l'università
C’è qualcosa che non va in questi dati. Tu hai interpretato ragionevolmente la citazione di Introvigne, e sarei per buona parte d’accordo con te, ma il tuo discorso presenta una grossa falla: se la “dissuasione” a frequentare l’Università, da parte della WTS fosse effettiva, essa dovrebbe funzionare non solo a università intrapresa, ma anche prima di intraprenderla. Vale a dire che mi attenderei, invece del 22 %, percentuale finanche superiore a quella cattolica, che so? un 15 %.

In realtà credo che Introvigne, o chi per lui, abbia “cappellato” di brutto interpretando i dati. Se la fonte degli stessi è, come sembra evidente, quella indicata da Achille nel suo post del 12-04-2015, 19:17, che qui ripeto per comodità:

http://religions.pewforum.org/pdf/table ... dition.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

appare evidente che le cose non stanno cosí, perché dovrei interpretare che su 10 Hindu (s. v. Some College) che intraprendono il cammino universitario, se ne laureano (College Graduate) 26…

Resta che la percentuale di Graduate e Post-graduate, per i JW (= TdG) è davvero bassa, e ciò basta e avanza a confermare la dissuasione praticata dalle alte sfere geoviste. Va però notato che il campione, 211 TdG su un totale di oltre 35.000, è infimo, sicché non può essere indicativo piú di tanto.
In effetti hai ragione. Grazie di esserti accorto per primo di questo fatto andando a controllare i dati originali. Mi sono inserito nella discussione in un secondo momento,dando per buona l'interpretazione che era stata data della frase di Introvigne, che senza un riferimento ai dati originali può essere letta in una duplice maniera: che il 6% di laureati sia un residuo di quelli iscritti all'università, o che il 6% si riferisca ai laureati in assoluto attualmente viventi tra i TdG. La frase in effetti era ambigua, tant'è che nessuno dei lettori di questo topic se n'era accorto, e abbiamo a lungo tutti discusso partendo da un'interpretazione scorretta. E' una fortuna che tu te ne sia reso conto, perché nessuno l'aveva fatto. Discutere in più persone serve appunto perché dei lettori attenti possano guardarsi a vicenda.
Dobbiamo comunque dire che, anche alla luce della nuova interpretazione della frase di Introvigne, il risultato che si raggiunge per altre vie è il medesimo, ossia che tra i TdG vi sono meno laureati rispetto alla media nazionale. Per la precisione 6% di TdG contro 16% di cattolici. Questa percentuale si riferisce a tutti i TdG viventi, e dunque testimonia del trattamento riservato all'istruzione universitaria nel presente e del passato visti nel loro complesso. Il dato testimonia che negli ultimi decenni i TdG hanno sempre trattato in maniera sfavorevole l'istruzione superiore, ed infatti complessivamente hanno un 6% di laureati che è il triplo più basso della media nazionale.
Questo tasso inferiore di laureati non si può ovviamente spiegare dicendo che i TdG "nati nella verità" (e che dunque hanno frequentato il college da TdG) sarebbero nella media nazionale, ma la media della setta verrebbe abbassata da coloro che si convertono già da adulti (questi ultimi avrebbero una media di laureati catastrofica che fa abbassare la media totale dell'intera congregazione). Non si può fare per un triplice motivo: in primo luogo se la media nazionale complessiva è il 16%, ci si dovrebbe aspettare che i convertiti vadano ad alzare la media dei laureati dei tdG, e non ad abbassarla. A meno di non postulare che si sia convertita non gente proveniente da ogni strato sociale, come vorrebbe una distribuzione casuale dei convertiti, bensì una massa dannata di persone così poco istruite da far precipitare la media interna da un ipotetico 16% di "TdG nativi" ad un 5% reale. Ma non si può argomentare in questa maniera per tre motivi: 1)La prima è che bisognerebbe dimostrare che i TdG che vengono da fuori siano un numero tale da poter incidere sulla media. La maggioranza del popolo di Geova è composto da gente "nata nella verità", o da convertiti in età adulta? 2)Sarebbe una pura ipotesi ad hoc gratuita che i convertiti non rispettino la media nazionale dei laureanti ma vengano dalle classi basse. 3)Sarebbe ben poco lusinghiero per i TdG scegliere questa linea di lettura dei dati: vorrebbe dire che convertono solo zappe. Se i loro convertiti sono così poco istruiti da essere in grado di far scendere un ipotetico 16% di TdG nativi laureati ad un 5% complessivo finale, significa in sostanza che i TdG non riescono a convertire nessuna persona istruita ma solo persone poco colte. E francamente, non so quale delle due ipotesi sia meno lusinghiera: l'avere pochi laureati nativi o il riuscire a fare proseliti solo tra persone poco istruite? Scelgano loro, io non lo so.

In realtà, come abbiamo già detto, visto l'atteggiamento del Cd verso l'università, l'idea di essere mediamente più ignoranti (accademicamente parlando) del resto della popolazione, o di riusicre a convertire solo gente poco istruita, dovrebbe essere per loro motivo di giubilo. C'è una grande vena di ambiguità che attraversa i loro discorsi: da una parte quando si mostra loro che sono mediamente meno laureati degli altri tirano fuori la manfrina propinata loro dal CD secondo cui degli apostoli sarebbero stati considerati anch'essi ignoranti dal mondo (e dunque dell'ignoranza accademica bisogna vantarsi), dall'altro lato invece fanno di tutto per dimostrare che non sono ignoranti e che si laureerebbero in percentuale tale e quale agli altri. Ma non si capisce come questo secondo andamento argomentativo possa avere senso in seno alla loro setta: ma come? Vogliono dare un tale dispiacere al povero Gerrit? se le loro riviste e i loro capi scoraggiano l'istruzione superiore, ed elogiano chi la abbandona, come fanno loro ad essere così radiosamente determinati a tentare di dimostrare che la media dei TdG laureati sarebbe uguale a quella di tutti gli altri? Sarebbe equivalente a tentare di dimostrare che le esortazioni del Cd cadano nel vuoto. Se infatti il numero dei laureati TdG fosse equivalente a quello di tutti gli altri, vuol dire che nessuno ha ascoltato le loro pubblicazioni, e che il povero fratello Losch che con tanta premura ed il cuore in mano li ha esortati a non spararsi un colpo in bocca da soli è stato snobbato.
Comunque, tutta questa manfrina del CD sul fatto che gli apostoli fossero ignoranti per tentare di giustificare il modo in cui oggi bistrattano l'istruzione universitaria è una cortina di fumo per almeno un paio di motivi. E' vero che Atti 4,13 dice "si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione", ma:
1)Qui "senza istruzione" vuol semplicemente dire "senza istruzione rabbinica", cioè non erano quelli che in seguito saranno chiamati rabbini, bensì gente comune.
2)Se per parlare di Gesù, della Palestina del I secolo, dell'aramaico, a loro non serviva alcuna istruzione, perché erano testimoni oculari di Gesù, nella Palestina di allora ci abitavano, e l'aramaico era la loro lingua madre, non così avviene per i TdG attuali. Essi pretendono di parlare di cose avvenute 2000 anni fa, e qui essere senza istruzione è inaccettabile, perché si fraintende tutto se non si conosce bene il contesto storico. Infatti i TdG, che negano a parole la necessità di un'istruzione, forniscono a se stessi un'istruzione: la WTS non pubblica forse continuamente articoli per istruirli a capire meglio la Bibbia? E' evidente dunque che essa non è così facile da capire da sola come i TdG si immaginano. I TdG si fanno istruire come chiunque altro, il problema è che a differenza dell'istruzione accademica quello che viene loro rifilato dal loro foglio fondamentalista è spazzatura.

Tornando dunque a quanto stavamo dicendo, ringrazio Quix per la sua osservazione, che mostra quanto sia attento alla mutua correzione questo forum. Infatti se dovessimo aspettare correzioni sensate che vengono dall'esterno aspetteremmo il prossimo eone. Noi erriamo e ci correggiamo da soli, altri ci seguono a rimorchio tanto negli errori quanto nelle correzioni, e non v'è da stupirsene: la pratica di studiare a memoria riviste ripetendole senza alcuno spirito critico fa quest'effetto.
Il risultato invero non cambia molto: con la nuova lettura da te suggerita della frase di Introvigne non abbiamo più dati sull'abbandono dopo l'inizio della frequenza, ma resta invariato che è possibile argomentare come la WTS sconsigli l'università, ed infatti ci sarebbe un 6% di laureati contro la media nazionale del 16%.
Non che per sostenere quale sia la politica della WTS questi dati servissero, bastava infatti portare la documentazione cartacea delle istruzioni date dallo Schiavo con le riviste. Se poi i TdG fossero comunque stati in media col resto della nazione, avrebbe solo significato che se ne erano infischiati degli "scoraggiamenti" del CD, ma non poteva certo inficiare il dato, testimoniato dai documenti, che questa dissuasione verso l'istruzione superiore fosse stata operata.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da polymetis »

Va però notato che il campione, 211 TdG su un totale di oltre 35.000, è infimo, sicché non può essere indicativo piú di tanto.
Avevo dimenticato di commentare questo punto del tuo post caro Quix. Che questa statistica sia poco significativa l'ho già scritto pure io in questa discussione almeno tre volte, dicendo che essa non soddisfaceva la legge dei grandi numeri. Ma essa è stata sviscerata non perché la si ritenesse vera ma perché, dialetticamente, si voleva far vedere come, se anche la si fosse assunta come vera, il risultato finale non sarebbe cambiato, e si sarebbe comunque potuto dedurre che il CD sconsiglia l'università. Non abbiamo tirato fuori noi questa statistica, ma Introvigne e coloro che citano Introvigne. Mio scopo era solo far vedere che, se anche essa fosse stata vera, le cose cambiavano di poche. E devo ribadirlo, sebbene sulla base di considerazioni diverse dalle precedenti. La statistica citata da Introvigne e da coloro che l'hanno sbandierato su questo punto dice solo che i TdG laureati sarebbero il 6%, ma la media nazionale è il 16%, dunque quando si doveva mostrare, cioè la scarsa incoraggiamento che il CD fa dell'istruzione superiore, non cambia di una virgola. Del resto questa discussione era già vinta in partenza: la tesi da evidenziare tramite le pubblicazioni, alla quale le statistiche facevano solo da supporto, è che il CD scoraggia l'istruzione superiore. E davanti alle riviste notoriamente non favorevoli all'istruzione universitaria nessun TdG ha mai negato veramente che questo fosse l'atteggiamento del CD, infatti si sono resi conto che avrebbero contraddetto i loro capi.
Allora che cosa possono argomentare? Che i TdG possono non seguire gli scoraggiamenti dello Schiavo? Ma questo nessuno l'ha mai negato, visto che li si è chiamati in questa faccenda "consigli", e non "ordini". Il fatto che il mondo dei TdG abbia tanti aspetti coercitivi, non implica che tutti lo siano. E' comunque qualcosa di riprovevole questa opera di dissuasione contro l'università, perché se è vero che molti non la seguono, certamente molti invece avranno dato retta allo Schiavo, e dunque abbiamo dei laureati in meno di cui dolerci con la WTs. E, ancora una volta, non converrebbe ai TdG negare questo fatto, perché altrimenti si paleserebbe ulteriormente la contraddizione in cui già si trovano, cioè sostenere che il peso dei consigli dei loro capoccia sia zero, e che dunque la media dei laureati sia identica al resto degli italiani perché nessuno ha ascoltato i vecchietti americani. Dovrebbero cioè contraddittoriamente gioire del fatto che la propria gente non segua i consigli dei loro capoccia.
Dovrebbero invece ritirare fuori quei loro altri discorsi, lasciati nell'armadio in quest'occasione, secondo cui essi pensano tutti con un cuore solo a differenza del resto della cristianità, e dunque sono tutti proni ai consigli dello schiavo. La verità però è che si vergognano di questo trattamento fatto dalla WTS nei riguardi dell'istruzione superiore, e dunque sono ben lieti in questo ambiti di mettere in mostra il loro "spirito indipendente" e di palesare quanto allegramente possano allontanarsi dagli amorevoli consigli del CD. Altrimenti perché sforzarsi di negare che abbiano meno iscritti all'università, e non gioirne invece, come Gerrit suggerisce?
Dunque, per riassumere, se è vero che questo sondaggio è statisticamente poco significativo, questo è un problema di chi l'ha citato e l'ha portato a vessillo per dimostrare, contro lo spirito del proprio CD, quanto i TdG siano imbevuti di spirito mondano come tutti gli altri e vadano in egual misura all'università. Noi ci siamo limitati a prendere questo sondaggio proposto e a dire che, se anche fosse da prendersi per buono, dà invece comunque un quadro sconsolante, perché i laureati tra i TdG sono 1/3 della media della popolazione, stando sempre a questo sondaggio, che per alcuni è alternativamente buono o cattivo a seconda del vento che tira. Noi ci limitiamo a dire che, sia che sia buono, sia che sia cattivo, il risultato non cambia, e la nostra tesi secondo cui ai tdG viene sconsigliata l'università viene corroborata.
Da ultimo, qualsiasi sondaggio per quanto piccolo sarà sempre superiore ad eventuali esperienze personali, basate sull'osservazione autoptica di campioni ancora più bassi e geograficamente meno distribuiti. Il sondaggio riportato da Introvigne, a quello che ho visto, conferma sondaggi precedenti che vedono i TdG sempre comunque sotto la media nazionale.

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Messaggio da Romagnolo »

nello80 ha scritto:
polymetis ha scritto:
Eccellente poi l’oratore, che continuava a dire «voi giovani», i quali a dire il vero erano due gatti, oltre un paio di bambini che, bravissimi, non avevano mancato di partecipare e di dare il loro contributo infantile — ma maturo quanto quello dei più anziani — alla discussione.
Sei delizioso Quix.
Infatti mi chiedo per chi i TdG internettiani si ostinino a negare spudoratamente quello che sanno benissimo e che trabocca da ogni poro della loro vita comunitaria. Per eventuali simpatizzanti che dovessero leggere il loro forum? Ma non è in realtà una contro-testimonianza questo tentare di additare TdG con successi universitari? Come già detto quell'eloquente 70% di abbandoni, frutto dello scoraggiamento a proseguire, e non spiegabile in alcun altro modo, dovrebbe essere qualcosa di cui vantarsi (stando al modo che ha lo Schiavo di impostare il problema). Perché ho l'impressione che i TdG internettiani siano un mondo parallelo rispetto alle sale?

Ti chiedì "per chi"?
Ma io aggiungo "perchè"?

Quei tdg internettiani si sono proposti come scopo di rispondere alla "false" accuse degli apostati, in primis di questo forum/sito, e cercare così di guadagnare qualche fratello "indeciso", "tremolnante", e "dubbioso"!
Ma a me, personalmente è stato proprio il loro modo di argomentare, soprattutto negare spudorate verità, che mi hanno convito ancora di più.
In effetti nel mio caso, hanno sortito l'esatto contrario del loro scopo.
Ma penso che in realtà questi siano tdg che delusi da una vita monotona e ripetitiva, delusi anche dall'apatia e del disinteressamente che ormai da anni incontrano nel territorio, cercano quel brivido, facendo appunto qualche cosa che a loro di fatto sarebbe proibito.
Aggiungo forse che non se li "mena" nemmeno nessuno in congrega, classificandosi così tdg di seri b, ed ecco che si danno le "nomine" di servitore di ministero, anziani e sorveglianti, a suon di moderatore, vice admin e admin............
Caro Nello80, la risposta è molto più semplice secondo me,...... È' che così possono segnare i loro interventi come Ore di servizio nel caso ciò comporti un qualche dibattito con un non TdG.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Messaggio da Quixote »

polymetis ha scritto: Tornando dunque a quanto stavamo dicendo, ringrazio Quix per la sua osservazione, che mostra quanto sia attento alla mutua correzione questo forum. Infatti se dovessimo aspettare correzioni sensate che vengono dall'esterno aspetteremmo il prossimo eone. Noi erriamo e ci correggiamo da soli, altri ci seguono a rimorchio tanto negli errori quanto nelle correzioni, e non v'è da stupirsene: la pratica di studiare a memoria riviste ripetendole senza alcuno spirito critico fa quest'effetto.
Errori ne facciamo tutti, e a iosa. Ed è per questo che è buona consuetudine, fra gli studiosi, passare i propri lavori ad amici studiosi, prima di pubblicarli. A volte non se ne accetteranno le correzioni, ma anche in quel caso se ne terrà conto, e si dovrà spesso modificare qualcosa di non perfettamente chiaro.

Naturalmente scrivere su un forum è altra cosa; la destinazione non è l’Accademia, e non sto certo a rileggermi decine di volte, prima di postare. E se poi sbaglio, come spesso è successo, qualcuno me lo fa rilevare. Non è un singolo post che conta, ma l’insieme degli stessi, il thread, e le conclusioni che assieme raggiungiamo. Poi, che in altri lidi non abbiano nulla di meglio da fare che irridere ai nostri errori, lieto di procurar loro questo svago. Guarda caso, iniziato qualche ora dopo il mio post precedente… E nemmeno si sono ancora accorti che abbiamo commesso ben altro errore: per quel poco che valgono questi dati, comunque indicativi, i TdG laureati non sono il 6 %, ma il 9 %, perché ai sei Graduate, vanno aggiunti tre Post-graduate.

Il risultato (22 + 6 + 3) è davvero sconfortante, a fronte dei Cattolici (21 + 16 + 10), dei Mormoni ( 32 + 18 +10) dei Protestanti (24 + 15 + 9) ecc., per non parlare di Ebrei e Indu, per i quali rimando alla tabella già linkata. Non conosco bene il sistema universitario americano, ma se ho ben capito, il 6 % in questione si riferisce al grado di Bachelor, ovvero a una laurea non troppo dissimile dalle nostre triennali; anche se in USA la durata può variare da due a quattro anni. Mentre solo la specializzazione, indicata nella tabella s. v. Post-graduate, permette di pervenire al Master degree e al famoso Ph. D.

Davvero poco il 3 %.

PS — Vuoi scommettere che in altri lidi ci aspetta un’altra caterva di irrisioni? :risata: :risata: :risata:
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Messaggio da Lucio »

Quixote ha scritto: Errori ne facciamo tutti, e a iosa. Ed è per questo che è buona consuetudine, fra gli studiosi, passare i propri lavori ad amici studiosi, prima di pubblicarli. A volte non se ne accetteranno le correzioni, ma anche in quel caso se ne terrà conto, e si dovrà spesso modificare qualcosa di non perfettamente chiaro.
Guarda che, stando ai dati che citi, solo il 3% si è mai confrontato con una peer review... :risata:
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Messaggio da polymetis »

In effetti pare che alcuni TdG si rendano conto degli errori solo dopo che noi stessi li abbiamo fatti notare e li correggiamo, senza che da altrove possa venire alcuna correzione o argomentazione sensata. Insomma il nostro è una specie di discorso interiore che facciamo con noi stessi, fatto di progressi e mutamenti di rotta completamente endogeni, ma circondato da del rumore di sottofondo che non apporta alcunché. Il risultato sconfortante per la loro confessione non cambia in ogni caso.
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Messaggio da Ray »

Polymetis:
Ma non si capisce come questo secondo andamento argomentativo possa avere senso in seno alla loro setta: ma come? Vogliono dare un tale dispiacere al povero Gerrit? se le loro riviste e i loro capi scoraggiano l'istruzione superiore, ed elogiano chi la abbandona, come fanno loro ad essere così radiosamente determinati a tentare di dimostrare che la media dei TdG laureati sarebbe uguale a quella di tutti gli altri? Sarebbe equivalente a tentare di dimostrare che le esortazioni del Cd cadano nel vuoto. Se infatti il numero dei laureati TdG fosse equivalente a quello di tutti gli altri, vuol dire che nessuno ha ascoltato le loro pubblicazioni, e che il povero fratello Losch che con tanta premura ed il cuore in mano li ha esortati a non spararsi un colpo in bocca da soli è stato snobbato. :risata:
Comunque, tutta questa manfrina del CD sul fatto che gli apostoli fossero ignoranti per tentare di giustificare il modo in cui oggi bistrattano l'istruzione universitaria è una cortina di fumo per almeno un paio di motivi. E' vero che Atti 4,13 dice "si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione", ma:
1)Qui "senza istruzione" vuol semplicemente dire "senza istruzione rabbinica", cioè non erano quelli che in seguito saranno chiamati rabbini, bensì gente comune.
2)Se per parlare di Gesù, della Palestina del I secolo, dell'aramaico, a loro non serviva alcuna istruzione, perché erano testimoni oculari di Gesù, nella Palestina di allora ci abitavano, e l'aramaico era la loro lingua madre, non così avviene per i TdG attuali. Essi pretendono di parlare di cose avvenute 2000 anni fa, e qui essere senza istruzione è inaccettabile, perché si fraintende tutto se non si conosce bene il contesto storico. Infatti i TdG, che negano a parole la necessità di un'istruzione, forniscono a se stessi un'istruzione: la WTS non pubblica forse continuamente articoli per istruirli a capire meglio la Bibbia? :appl: E' evidente dunque che essa non è così facile da capire da sola come i TdG si immaginano. I TdG si fanno istruire come chiunque altro, il problema è che a differenza dell'istruzione accademica quello che viene loro rifilato dal loro foglio fondamentalista è spazzatura. :appl:
:ok:
La frase da te postata, da cosa è "supportata" ?
Loro (i tdg )come sappiamo tutti, per dimostrare che non è fondamentale studiare citano ( Atti 4,13 dice "si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione") ,come tu stesso scrivi.
Lo chiedo perché è una ottimo deterrente per smascherare il loro finto perbenismo fondamentalista biblico.
Qui "senza istruzione" vuol semplicemente dire "senza istruzione rabbinica", cioè non erano quelli che in seguito saranno chiamati rabbini, bensì gente comune.
:ciao:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Quixote »

Ray ha scritto: La frase da te postata, da cosa è "supportata" ?
Loro (i tdg )come sappiamo tutti, per dimostrare che non è fondamentale studiare citano ( Atti 4,13 dice "si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione") ,come tu stesso scrivi.
Lo chiedo perché è una ottimo deterrente per smascherare il loro finto perbenismo fondamentalista biblico.
Qui "senza istruzione" vuol semplicemente dire "senza istruzione rabbinica", cioè non erano quelli che in seguito saranno chiamati rabbini, bensì gente comune.
:ciao:
Poly ti saprebbe rispondere in maniera piú competente e meno irriverente di me. Io, che non ho i suoi scrupoli accademici, mi faccio un baffo di queste boiate, e ti dico senza mezzi termini che se vuoi capire le parole di duemila anni fa, necessiti degli strumenti per farlo, quanto meno una conoscenza almeno ginnasiale del greco antico. Altrimenti è aria fritta. Tu, da buon testimone, sarai andato a propagandare per le case la Buona Novella. E avrai detto che stauros in Omero significa un palo per recinzioni. Mica ti solleticava il fatto che Omero, se veramente è esistito, viveva otto secoli prima di Gesú, mica ti solleticava che nel secondo secolo i Padri della Chiesa, e un certo Luciano, e altri, si riferiscano senza ombra di dubbio a a una struttura complessa (frame, in English, tanto per ossequiare la WTS anglosassone). Mica ti solleticava che questa risibile storiella serva loro solo per dimostrare l’apostasia dei protocristiani, e che col palo/croce non c’entra un tubo. Resta che se vuoi capire quel momento storico, ti devi fare un mazzo cosí, e non affidarti alle riviste infantili della Torre di Guardia. Altro che “istruzione rabbinica”. Se gli apostoli non avevano bisogno di studiarsi l’aramaico, perché era loro lingua madre, tu te lo devi studiare, se vuoi parlare con cognizione di causa. Altrimenti stai zitto, invece di andare a suonare campanelli a vanvera.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Teniamo presente che quando il reparto scrittori deve scrivere qualcosa di...storico, va ad informarsi su libri ed enciclopedie, utilizza quindi i lavori e gli studi " Universitari" di altri, quindi vedete che implicitamente riconoscono che gli studi universitari servono?
Altrimenti le cose se le scriverebbero da soli !
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Lucio
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Messaggio da Lucio »

Romagnolo ha scritto:Teniamo presente che quando il reparto scrittori deve scrivere qualcosa di...storico, va ad informarsi su libri ed enciclopedie, utilizza quindi i lavori e gli studi " Universitari" di altri, quindi vedete che implicitamente riconoscono che gli studi universitari servono?
Altrimenti le cose se le scriverebbero da soli !
Attingono alle parti che gli interessano, tagliando e incollando come abbiamo visto pezzi che si adattano alla loro trattazione."Peer review" questa sconosciuta... :ironico:
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Ray ha scritto:
Polymetis:
Ma non si capisce come questo secondo andamento argomentativo possa avere senso in seno alla loro setta: ma come? Vogliono dare un tale dispiacere al povero Gerrit? se le loro riviste e i loro capi scoraggiano l'istruzione superiore, ed elogiano chi la abbandona, come fanno loro ad essere così radiosamente determinati a tentare di dimostrare che la media dei TdG laureati sarebbe uguale a quella di tutti gli altri? Sarebbe equivalente a tentare di dimostrare che le esortazioni del Cd cadano nel vuoto. Se infatti il numero dei laureati TdG fosse equivalente a quello di tutti gli altri, vuol dire che nessuno ha ascoltato le loro pubblicazioni, e che il povero fratello Losch che con tanta premura ed il cuore in mano li ha esortati a non spararsi un colpo in bocca da soli è stato snobbato. :risata:
Comunque, tutta questa manfrina del CD sul fatto che gli apostoli fossero ignoranti per tentare di giustificare il modo in cui oggi bistrattano l'istruzione universitaria è una cortina di fumo per almeno un paio di motivi. E' vero che Atti 4,13 dice "si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione", ma:
1)Qui "senza istruzione" vuol semplicemente dire "senza istruzione rabbinica", cioè non erano quelli che in seguito saranno chiamati rabbini, bensì gente comune.
2)Se per parlare di Gesù, della Palestina del I secolo, dell'aramaico, a loro non serviva alcuna istruzione, perché erano testimoni oculari di Gesù, nella Palestina di allora ci abitavano, e l'aramaico era la loro lingua madre, non così avviene per i TdG attuali. Essi pretendono di parlare di cose avvenute 2000 anni fa, e qui essere senza istruzione è inaccettabile, perché si fraintende tutto se non si conosce bene il contesto storico. Infatti i TdG, che negano a parole la necessità di un'istruzione, forniscono a se stessi un'istruzione: la WTS non pubblica forse continuamente articoli per istruirli a capire meglio la Bibbia? :appl: E' evidente dunque che essa non è così facile da capire da sola come i TdG si immaginano. I TdG si fanno istruire come chiunque altro, il problema è che a differenza dell'istruzione accademica quello che viene loro rifilato dal loro foglio fondamentalista è spazzatura. :appl:
:ok:
La frase da te postata, da cosa è "supportata" ?
Loro (i tdg )come sappiamo tutti, per dimostrare che non è fondamentale studiare citano ( Atti 4,13 dice "si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione") ,come tu stesso scrivi.
Lo chiedo perché è una ottimo deterrente per smascherare il loro finto perbenismo fondamentalista biblico.
Qui "senza istruzione" vuol semplicemente dire "senza istruzione rabbinica", cioè non erano quelli che in seguito saranno chiamati rabbini, bensì gente comune.
:ciao:
E' proprio un'espressione stereotipata utilizzata da chi ha studiato dai maestri della legge, es. Gamaliele, per riferirsi al "popolo della terra", cioè chi non aveva avuto quel tipo di istruzione farisaica. Se vuoi una fonte da citare loro a questo proposito può andare bene il papirologo tedesco Carsten Thiede:

Immagine

Carsten Thiede, Gesù storia o leggenda?, Bologna, 1992, EDB, p. 25
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Ray
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Messaggio da Ray »

Quixote ha scritto:
Ray ha scritto: La frase da te postata, da cosa è "supportata" ?
Loro (i tdg )come sappiamo tutti, per dimostrare che non è fondamentale studiare citano ( Atti 4,13 dice "si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione") ,come tu stesso scrivi.
Lo chiedo perché è una ottimo deterrente per smascherare il loro finto perbenismo fondamentalista biblico.
Qui "senza istruzione" vuol semplicemente dire "senza istruzione rabbinica", cioè non erano quelli che in seguito saranno chiamati rabbini, bensì gente comune.
:ciao:
Poly ti saprebbe rispondere in maniera piú competente e meno irriverente di me. Io, che non ho i suoi scrupoli accademici, mi faccio un baffo di queste boiate, e ti dico senza mezzi termini che se vuoi capire le parole di duemila anni fa, necessiti degli strumenti per farlo, quanto meno una conoscenza almeno ginnasiale del greco antico. Altrimenti è aria fritta. Tu, da buon testimone, sarai andato a propagandare per le case la Buona Novella. E avrai detto che stauros in Omero significa un palo per recinzioni. Mica ti solleticava il fatto che Omero, se veramente è esistito, viveva otto secoli prima di Gesú, mica ti solleticava che nel secondo secolo i Padri della Chiesa, e un certo Luciano, e altri, si riferiscano senza ombra di dubbio a a una struttura complessa (frame, in English, tanto per ossequiare la WTS anglosassone). Mica ti solleticava che questa risibile storiella serva loro solo per dimostrare l’apostasia dei protocristiani, e che col palo/croce non c’entra un tubo. Resta che se vuoi capire quel momento storico, ti devi fare un mazzo cosí, e non affidarti alle riviste infantili della Torre di Guardia. Altro che “istruzione rabbinica”. Se gli apostoli non avevano bisogno di studiarsi l’aramaico, perché era loro lingua madre, tu te lo devi studiare, se vuoi parlare con cognizione di causa. Altrimenti stai zitto, invece di andare a suonare campanelli a vanvera.
@ il "delizioso" Quix... :ironico:

e ti dico senza mezzi termini che se vuoi capire le parole di duemila anni fa,
necessiti degli strumenti per farlo

Cercherò di attrezzarmi... :ironico:

e non affidarti alle riviste infantili della Torre di Guardia.
Devi avere un vuoto di memoria,e da molto che non mi affido alle riviste made in WT. :conf:

Altrimenti stai zitto, invece di andare a suonare campanelli a vanvera.
:fronte:
Ho capito che non c'è l'hai con me, perché e da molto che non vado a suonare i citofoni ma...

L'omaggio alla poesia era costato a Corbo una smorfia di schifìo per la densa zaffata che gli si era subito attaccata alle narici: a settembre, in Sicilia, il sole batte ancora forte.
Il terzo uomo, un contadino, non aveva issato gli occhi che teneva puntati a terra, si era arrotolata una sigaretta - cicche e trinciato forte - e ora stava a fumare appoggiato a un albero. Il maresciallo aveva gana di pensare al tramonto, ma lui no: salta il tronzo e va in culo all'ortolano, diceva il proverbio. Il tronzo era saltato e lui ora se lo poteva tenere in quel posto.
citando Camilleri
,,, perché è saltato in .... a me ? :boh:

@ Poly... Grazie .
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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