Quixote ha scritto:polymetis ha scritto:…
Se rileggiamo la citazione di Introvigne abbiamo:
"Tuttavia anche in questo campo le statistiche stanno mutando. Secondo la citata ricerca del 2008 sulle religioni americane, il 23% degli statunitensi aveva frequentato - senza necessariamente laurearsi - un'università. Per i Testimoni di Geova questa percentuale era il 22%, molto vicina alla media nazionale e superiore a quella dei cattolici (21%). Rimaneva però inferiore alla media nazionale - per quanto salita dal 5% al 6% - la percentuale dei Testimoni di Geova laureati, mentre quella dei cattolici corrispondeva esattamente alla media nazionale del 16%».
Dunque mentre si laurea il 16% dei cattolici, in linea con la media nazionale, si laurea solo il 5% dei TdG. Tutti i fattori solitamente abbinati all'abbandono universitario, ad esempio il fatto che la sede sia lontana, che il corso può rivelarsi diverso da come l'avevi pensato, o troppo difficile, ecc. non possono essere ovviamente utilizzati per spiegare come mai i laureati tra i TdG siano 1\3 della media nazionale, infatti questi problemi appena citati affliggono tutti ugualmente, TdG cattolici e protestanti, e dunque non possono essere una spiegazione della peculiare situazione dei TdG. Insomma nella statistica non c'è solo da spiegare perché solo il 5% dei TdG si laurea, c'è anche da spiegare perché nei cattolici e nel resto della nazione sono il triplo. E' il confronto tra campioni, omogenei in tutti tranne che nella religione, che fa sì che si possa attribuire alla religione la differenza. E' la base di ogni comparazione statistica: si prendono due campioni di popolazione identici in tutto tranne che in un aspetto (ad esempio identici in tutto, fuorché nella religione), e dunque alla fine potremo dedurne che è stata quella loro differenza specifica la causa delle differenze che potremo individuare tra i due campioni. Se una statistica non segue questo criterio, ovviamente è fatta male. Ma qui abbiamo assunto per vera e ben fatta questa statistica solo perché citata da Introvigne, e dunque ci era utile discuterla, per mostrare che se anche fosse vera, essa dimostrerebbe comunque che i TdG scoraggiano l'università
…
C’è qualcosa che non va in questi dati. Tu hai interpretato ragionevolmente la citazione di Introvigne, e sarei per buona parte d’accordo con te, ma il tuo discorso presenta una grossa falla: se la “dissuasione” a frequentare l’Università, da parte della WTS fosse effettiva, essa dovrebbe funzionare non solo a università intrapresa, ma anche
prima di intraprenderla. Vale a dire che mi attenderei, invece del 22 %, percentuale finanche superiore a quella cattolica, che so? un 15 %.
In realtà credo che Introvigne, o chi per lui, abbia “cappellato” di brutto interpretando i dati. Se la fonte degli stessi è, come sembra evidente, quella indicata da Achille nel suo post del 12-04-2015, 19:17, che qui ripeto per comodità:
http://religions.pewforum.org/pdf/table ... dition.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
appare evidente che le cose non stanno cosí, perché dovrei interpretare che su 10 Hindu (s. v.
Some College) che intraprendono il cammino universitario, se ne laureano (
College Graduate) 26…
Resta che la percentuale di
Graduate e
Post-graduate, per i JW (= TdG) è davvero bassa, e ciò basta e avanza a confermare la dissuasione praticata dalle alte sfere geoviste. Va però notato che il campione, 211 TdG su un totale di oltre 35.000, è infimo, sicché non può essere indicativo piú di tanto.
In effetti hai ragione. Grazie di esserti accorto per primo di questo fatto andando a controllare i dati originali. Mi sono inserito nella discussione in un secondo momento,dando per buona l'interpretazione che era stata data della frase di Introvigne, che senza un riferimento ai dati originali può essere letta in una duplice maniera: che il 6% di laureati sia un residuo di quelli iscritti all'università, o che il 6% si riferisca ai laureati in assoluto attualmente viventi tra i TdG. La frase in effetti era ambigua, tant'è che nessuno dei lettori di questo topic se n'era accorto, e abbiamo a lungo tutti discusso partendo da un'interpretazione scorretta. E' una fortuna che tu te ne sia reso conto, perché nessuno l'aveva fatto. Discutere in più persone serve appunto perché dei lettori attenti possano guardarsi a vicenda.
Dobbiamo comunque dire che, anche alla luce della nuova interpretazione della frase di Introvigne, il risultato che si raggiunge per altre vie è il medesimo, ossia che tra i TdG vi sono meno laureati rispetto alla media nazionale. Per la precisione 6% di TdG contro 16% di cattolici. Questa percentuale si riferisce a tutti i TdG viventi, e dunque testimonia del trattamento riservato all'istruzione universitaria nel presente e del passato visti nel loro complesso. Il dato testimonia che negli ultimi decenni i TdG hanno sempre trattato in maniera sfavorevole l'istruzione superiore, ed infatti complessivamente hanno un 6% di laureati che è il triplo più basso della media nazionale.
Questo tasso inferiore di laureati non si può ovviamente spiegare dicendo che i TdG "nati nella verità" (e che dunque hanno frequentato il
college da TdG) sarebbero nella media nazionale, ma la media della setta verrebbe abbassata da coloro che si convertono già da adulti (questi ultimi avrebbero una media di laureati catastrofica che fa abbassare la media totale dell'intera congregazione). Non si può fare per un triplice motivo: in primo luogo se la media nazionale complessiva è il 16%, ci si dovrebbe aspettare che i convertiti vadano ad alzare la media dei laureati dei tdG, e non ad abbassarla. A meno di non postulare che si sia convertita non gente proveniente da ogni strato sociale, come vorrebbe una distribuzione casuale dei convertiti, bensì una massa dannata di persone così poco istruite da far precipitare la media interna da un ipotetico 16% di "TdG nativi" ad un 5% reale. Ma non si può argomentare in questa maniera per tre motivi: 1)La prima è che bisognerebbe dimostrare che i TdG che vengono da fuori siano un numero tale da poter incidere sulla media. La maggioranza del popolo di Geova è composto da gente "nata nella verità", o da convertiti in età adulta? 2)Sarebbe una pura ipotesi ad hoc gratuita che i convertiti non rispettino la media nazionale dei laureanti ma vengano dalle classi basse. 3)Sarebbe ben poco lusinghiero per i TdG scegliere questa linea di lettura dei dati: vorrebbe dire che convertono solo zappe. Se i loro convertiti sono così poco istruiti da essere in grado di far scendere un ipotetico 16% di TdG nativi laureati ad un 5% complessivo finale, significa in sostanza che i TdG non riescono a convertire nessuna persona istruita ma solo persone poco colte. E francamente, non so quale delle due ipotesi sia meno lusinghiera: l'avere pochi laureati nativi o il riuscire a fare proseliti solo tra persone poco istruite? Scelgano loro, io non lo so.
In realtà, come abbiamo già detto, visto l'atteggiamento del Cd verso l'università, l'idea di essere mediamente più ignoranti (accademicamente parlando) del resto della popolazione, o di riusicre a convertire solo gente poco istruita, dovrebbe essere per loro motivo di giubilo. C'è una grande vena di ambiguità che attraversa i loro discorsi: da una parte quando si mostra loro che sono mediamente meno laureati degli altri tirano fuori la manfrina propinata loro dal CD secondo cui degli apostoli sarebbero stati considerati anch'essi ignoranti dal mondo (e dunque dell'ignoranza accademica bisogna vantarsi), dall'altro lato invece fanno di tutto per dimostrare che non sono ignoranti e che si laureerebbero in percentuale tale e quale agli altri. Ma non si capisce come questo secondo andamento argomentativo possa avere senso in seno alla loro setta: ma come? Vogliono dare un tale dispiacere al povero Gerrit? se le loro riviste e i loro capi scoraggiano l'istruzione superiore, ed elogiano chi la abbandona, come fanno loro ad essere così radiosamente determinati a tentare di dimostrare che la media dei TdG laureati sarebbe uguale a quella di tutti gli altri? Sarebbe equivalente a tentare di dimostrare che le esortazioni del Cd cadano nel vuoto. Se infatti il numero dei laureati TdG fosse equivalente a quello di tutti gli altri, vuol dire che nessuno ha ascoltato le loro pubblicazioni, e che il povero fratello Losch che con tanta premura ed il cuore in mano li ha esortati a non spararsi un colpo in bocca da soli è stato snobbato.
Comunque, tutta questa manfrina del CD sul fatto che gli apostoli fossero ignoranti per tentare di giustificare il modo in cui oggi bistrattano l'istruzione universitaria è una cortina di fumo per almeno un paio di motivi. E' vero che Atti 4,13 dice "si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione", ma:
1)Qui "senza istruzione" vuol semplicemente dire "senza istruzione rabbinica", cioè non erano quelli che in seguito saranno chiamati rabbini, bensì gente comune.
2)Se per parlare di Gesù, della Palestina del I secolo, dell'aramaico, a loro non serviva alcuna istruzione, perché erano testimoni oculari di Gesù, nella Palestina di allora ci abitavano, e l'aramaico era la loro lingua madre, non così avviene per i TdG attuali. Essi pretendono di parlare di cose avvenute 2000 anni fa, e qui essere senza istruzione è inaccettabile, perché si fraintende tutto se non si conosce bene il contesto storico. Infatti i TdG, che negano a parole la necessità di un'istruzione, forniscono a se stessi un'istruzione: la WTS non pubblica forse continuamente articoli per istruirli a capire meglio la Bibbia? E' evidente dunque che essa non è così facile da capire da sola come i TdG si immaginano. I TdG si fanno istruire come chiunque altro, il problema è che a differenza dell'istruzione accademica quello che viene loro rifilato dal loro foglio fondamentalista è spazzatura.
Tornando dunque a quanto stavamo dicendo, ringrazio Quix per la sua osservazione, che mostra quanto sia attento alla mutua correzione questo forum. Infatti se dovessimo aspettare correzioni sensate che vengono dall'esterno aspetteremmo il prossimo eone. Noi erriamo e ci correggiamo da soli, altri ci seguono a rimorchio tanto negli errori quanto nelle correzioni, e non v'è da stupirsene: la pratica di studiare a memoria riviste ripetendole senza alcuno spirito critico fa quest'effetto.
Il risultato invero non cambia molto: con la nuova lettura da te suggerita della frase di Introvigne non abbiamo più dati sull'abbandono dopo l'inizio della frequenza, ma resta invariato che è possibile argomentare come la WTS sconsigli l'università, ed infatti ci sarebbe un 6% di laureati contro la media nazionale del 16%.
Non che per sostenere quale sia la politica della WTS questi dati servissero, bastava infatti portare la documentazione cartacea delle istruzioni date dallo Schiavo con le riviste. Se poi i TdG fossero comunque stati in media col resto della nazione, avrebbe solo significato che se ne erano infischiati degli "scoraggiamenti" del CD, ma non poteva certo inficiare il dato, testimoniato dai documenti, che questa dissuasione verso l'istruzione superiore fosse stata operata.
Ad maiora