Moderatore: Cogitabonda
vesperis ha scritto:Il preside della scuola omnicomprensiva di Rozzano ha deciso che Natale non va festeggiato nè con canti nè con presepi.
Alcuni genitori di bambini non cristiani ( mussulmani o atei) l hanno invece espresso l'opinione che Natale va festeggiato secondo la tradizione unendosi alle migliaia di genitori contrari a questa scelta.
Ma niente. Il massimo dirigente scolastico , il preside di quell'istituto , per un malinteso senso di laicità non vuole il Natale nella sua scuola.
Anzi .
Per sopperire all'eliminazione del Natale si è inventato una festa " d'inverno" per il 21 gennaio.
Non voglio scendere in polemiche.
Voglio solo rimarcare la stoffa e la sensibilità di qualche dirigente scolastico - pochi per fortuna- che assieme a qualche insegnate - pochi per fortuna- dovrebbero essere gli educatori dei nostri nipoti..
Per inciso, ieri mattina questi insegnanti hanno inscenato una manifestazione davanti alla scuola a favore delle decisioni del preside argomentando sulla libertà di espressione e di credo religioso.
polymetis ha scritto:Neanche nella mia scuola ci sono mai stati crocifissi, e non vedo perché dovrebbe venire in mente di metterli. Credo non si facciano feste a scuola il 25 dicembre perché le scuole il 25 dicembre sono chiuse, e dunque le si facciano l'ultimo giorno utile.
vesperis ha scritto:polymetis ha scritto:Neanche nella mia scuola ci sono mai stati crocifissi, e non vedo perché dovrebbe venire in mente di metterli. Credo non si facciano feste a scuola il 25 dicembre perché le scuole il 25 dicembre sono chiuse, e dunque le si facciano l'ultimo giorno utile.
Che senso ha fare, secondo te Polymetis, la festa di Natale il 21 gennaio -dico GENNAIO- perchè così sta scritto sulla lettera del dirigente scolastico chiamandola festa d'inverno?
Giovanni64 ha scritto:Dico, da profano e da post-illumnista critico e avanzato, delle cose che in parte ho già detto in passato e che possono sembrare anche dissacranti. La scuola, secondo me, è il posto meno laico di una società, il posto dove più di ogni altro la ideologia in carica in una società diffonde il proprio credo. Il credo ideologico corrente ha poi normalmente delle radici anche molto antiche alle quali, se gli garba, fa riferimento, valutandole e valorizzandole sempre con il metro corrente. Per fare un esempio che va su cose poco signifcative in sé ma che possono dare l'idea di quello che ho detto e che voglio dire, vi riporto che in prima elementare io e la maggior parte dei miei compagni chiamavamo la ciliegia cerasa ma poi ci siamo dovuti abituare alla ideologia dominante. In ambiente più laici abbiamo continuato a chiamarla cerasa non seguendo le raccomandazioni degli insegnanti. Molto più in generale è nota, sempre per fare qualche esempio più "materiale", l'importanza dell'inglese nelle scuole e in genere nel mondo: è giusto? Non lo so, certo che ciò produce non pari opportunuità tra coloro che sono di madrelingua inglese e coloro che non lo sono.
In genere, qundi, l'ideologia dominante, escludendo le dichiarazioni di principio pur importanti, non si fa problemi ad essere, di fatto, molto severa con tradizioni culturali differenti. Quando una ideologia si fa problemi che in genere non si fa è perché tenta di sbarazzarsi di residui di tradizioni culturali precedenti non simpatici alla ideologia corrente. Ciò viene spesso fatto giocando di sponda e fingendo di tenere a cuore altre tradizioni religiose, anche le più esotiche.
Chi ne fa le spese di queste faide culturali sono le fascie più deboli della popolazione private di qualsiasi radice o tradizione.
Si pensi al mio caso: sono partito col presepe e col "ceppone" che serviva per asciugare i panni del Bambin Gesù, poi a scuola mi è stato imposto Babbo Natale, arrivato dall'America, ora che avrei potuto fare sfoggio e condivisione di cultura inglese e natalizia cantando insieme a mia figlia alla recita scolastica jingle bell rock, non lo posso fare perché agli islamici non piace jngle bells. Secondo me gli islamici hanno sulle palle più il rock che jingle bells ma anche dire questo non è in linea con la tiritera culturale dominante.
Una volta che mi sono sbarazzato delle tradizioni ho imparato però a valutare altri parametri con il risultato di trovarmi comunque troppo poco conforme. Una "tragedia".
polymetis ha scritto:Giovanni64 ha scritto:Dico, da profano e da post-illumnista critico e avanzato, delle cose che in parte ho già detto in passato e che possono sembrare anche dissacranti. La scuola, secondo me, è il posto meno laico di una società, il posto dove più di ogni altro la ideologia in carica in una società diffonde il proprio credo. Il credo ideologico corrente ha poi normalmente delle radici anche molto antiche alle quali, se gli garba, fa riferimento, valutandole e valorizzandole sempre con il metro corrente. Per fare un esempio che va su cose poco signifcative in sé ma che possono dare l'idea di quello che ho detto e che voglio dire, vi riporto che in prima elementare io e la maggior parte dei miei compagni chiamavamo la ciliegia cerasa ma poi ci siamo dovuti abituare alla ideologia dominante. In ambiente più laici abbiamo continuato a chiamarla cerasa non seguendo le raccomandazioni degli insegnanti. Molto più in generale è nota, sempre per fare qualche esempio più "materiale", l'importanza dell'inglese nelle scuole e in genere nel mondo: è giusto? Non lo so, certo che ciò produce non pari opportunuità tra coloro che sono di madrelingua inglese e coloro che non lo sono.
In genere, qundi, l'ideologia dominante, escludendo le dichiarazioni di principio pur importanti, non si fa problemi ad essere, di fatto, molto severa con tradizioni culturali differenti. Quando una ideologia si fa problemi che in genere non si fa è perché tenta di sbarazzarsi di residui di tradizioni culturali precedenti non simpatici alla ideologia corrente. Ciò viene spesso fatto giocando di sponda e fingendo di tenere a cuore altre tradizioni religiose, anche le più esotiche.
Chi ne fa le spese di queste faide culturali sono le fascie più deboli della popolazione private di qualsiasi radice o tradizione.
Si pensi al mio caso: sono partito col presepe e col "ceppone" che serviva per asciugare i panni del Bambin Gesù, poi a scuola mi è stato imposto Babbo Natale, arrivato dall'America, ora che avrei potuto fare sfoggio e condivisione di cultura inglese e natalizia cantando insieme a mia figlia alla recita scolastica jingle bell rock, non lo posso fare perché agli islamici non piace jngle bells. Secondo me gli islamici hanno sulle palle più il rock che jingle bells ma anche dire questo non è in linea con la tiritera culturale dominante.
Una volta che mi sono sbarazzato delle tradizioni ho imparato però a valutare altri parametri con il risultato di trovarmi comunque troppo poco conforme. Una "tragedia".
Tu sei un filosofo Giovanni! Hai ragione, purtroppo.
vesperis ha scritto:Stndo alla lettera sopra pubblicata del dirigente scolastico della scuola OMNICOMPRENSIVA di Rozzano sembra tutto in ordine.
E' solo clamore mediatico?!
Peccato che nella lettera compare la data del 21 gennaio ( sic) quale giorno della manifestazione canora dei bambini dell'asilo.
Non 21 dicembre che invece è la data del Natale.
Però aggiunge anche "oltre a momenti di feste natalizie che si svolgeranno in tutele classi..."
Ma non capisco "il 21 gennaio organizza momenti di festività natalizie?
Il 21 gennaio è Sant'Agnese; cosa c'entra con Natale?
Aggiunge ancora che non ci sono stati dinieghi o cancellazioni di alcuna sorte.
Dice che ha opposto un rifiuto a due mamme che nell'intervallo mensa volevano insegnare ai bambini i canti di Natale.
Il dirigente dott. Marco Parma lo ritiene inopportuno.
Qui davvero siamo al ridicolo, perchè "fare la festa il 21 gennaio invece di NAtale" non è ridicolo???
Ancora. Non ha tolto nessun crocefisso perchè al suo arrivo nel sett 2014 in qualche aula non c'erano.
A parte che andrebbe provato , ma gli costava fatica appendere i crocefissi negli spazi dove mancavano?.
Meno male che simili presidi sono pochi nella scuola italiana.
Dio ce ne scampi.
La stragrande maggioranza sono invece ottimi educatori e amministratori così come gli insegnanti , rispettosi della vera libertà di educazione.
goodvin60 ha scritto:Educatori di che ? Se si dimenticano le RADICI una civiltà muore inevitabilmente. E' capitato molte volte nella storia umana. Pensate alla civiltà Romana . Appena romani hanno dimenticato il Paganesimo ,che li aveva fatti diventare i dominatori del mondo , sono tramontati. Ciao.
Giovanni64 ha scritto:Se qualcuno fa la parte del cattolico io faccio la parte del tdg...
Non è vero che "noi" tdg non seguiamo le tradizioni. E' vero che seguiamo le tradizioni che ci stanno a genio.
Noi tdg quando prendiamo le cose inventate dai cattolici medievali non prendiamo certo il presepe ma prendiamo, ad esempio, il sia pur errato nome latino Iehova. Chiaramente poi lo pronunciamo, lo addobbiamo, secondo le tradizioni che si sono affermate in ciascun Paese, come succede per qualsiasi altra parola. Il variare delle tradizioni religiose cristiane va seguito, infatti, fino a livello locale, come il variare di altre tradizioni. Noi tdg prendiamo dai cattolici anche una particolare Bibbia, quella da loro confezionata e tradizionalmente affermatasi per secoli, anche se nella versione poi modificata da un tedesco e poi adattata da Tony Morris e dai suoi colleghi attuali e passati.
Insomma, nelle cose che contano poco, come può essere il nome di Dio, le lettere possono
essere messe a casaccio e la cosa più logica è seguire le varie tradizioni locali della cristianità.
Nelle cose che contano molto, come può essere la pecora nel presepe, però no, facciamo
giustamente notare che la pecora non ci poteva essere a causa del freddo e che è stata messa lì
dai cattolici per sviare la gente. Se però i cattolici dovessero correggere l'errore, allora noi tdg,
zacchete, facciamo il presepe con la pecora per far vedere che i cattolici l'hanno tolta per
dispetto, come hanno fatto con Iehova, anche fin dall'inizio
Una cosa normale è pronunciare il nome di Dio errato inventato dai cattolici e poi addobbato secondo il gusto della cristianità americana o spagnola, a seconda dei casi.
Una cosa gravissima è invece utilizzare una data errata come il 25 dicembre per la nascita di
Gesù.
Giovanni64 ha scritto:Se qualcuno fa la parte del cattolico io faccio la parte del tdg...
Non è vero che "noi" tdg non seguiamo le tradizioni. E' vero che seguiamo le tradizioni che ci stanno a genio.
Noi tdg quando prendiamo le cose inventate dai cattolici medievali non prendiamo certo il presepe ma prendiamo, ad esempio, il sia pur errato nome latino Iehova. Chiaramente poi lo pronunciamo, lo addobbiamo, secondo le tradizioni che si sono affermate in ciascun Paese, come succede per qualsiasi altra parola. Il variare delle tradizioni religiose cristiane va seguito, infatti, fino a livello locale, come il variare di altre tradizioni. Noi tdg prendiamo dai cattolici anche una particolare Bibbia, quella da loro confezionata e tradizionalmente affermatasi per secoli, anche se nella versione poi modificata da un tedesco e poi adattata da Tony Morris e dai suoi colleghi attuali e passati.
Insomma, nelle cose che contano poco, come può essere il nome di Dio, le lettere possono essere messe a casaccio e la cosa più logica è seguire le varie tradizioni locali della cristianità. Nelle cose che contano molto, come può essere la pecora nel presepe, però no, facciamo giustamente notare che la pecora non ci poteva essere a causa del freddo e che è stata messa lì dai cattolici per sviare la gente. Se però i cattolici dovessero correggere l'errore, allora noi tdg, zacchete, facciamo il presepe con la pecora per far vedere che i cattolici l'hanno tolta per dispetto, come hanno fatto con Iehova, anche fin dall'inizio.
Una cosa normale è pronunciare il nome di Dio errato inventato dai cattolici e poi addobbato secondo il gusto della cristianità americana o spagnola, a seconda dei casi.
Una cosa gravissima è invece utilizzare una data errata come il 25 dicembre per la nascita di Gesù.
CavalierediCristo ha scritto:......
Giovanni64 ha scritto:CavalierediCristo ha scritto:......
Caro Cavaliere, non vorrei farmi prendere troppo dalla parte...ma noi tdg non impediamo a nessuno di festeggiare quello che vuole. Basti pensare che per circa 60 anni abbiamo festeggiato anche noi il Natale e quando Gesù ci scelse, non abbiamo ancora capito per fare cosa, a fine 1919, noi eravamo appunto impegnati nei festeggiamenti. Figurati che Gesù ci voleva anche chiamare per comunicarci il risultato della competizione religiosa e per farci gli auguri per la vittoria e per le festività, ma, proprio a causa del periodo, trovò il canale occupato e lasciò perdere.
In ogni caso festeggiavamo il Natale perché allora lo ritenevamo biblicamente fondato. Poi dopo 60 anni di studi continui, anche se interrotti da superbi studi sulle piramidi, sui principi resuscitati, sugli immortali e sulla locomotiva di Giobbe, siamo arrivati alla conclusione che il Natale non è biblico. Sapevamo invece da sempre che la data del 25 dicembre era errata, ma, come similmente facciamo con il nome di Dio, noi il Natale lo festeggiavamo il 25 insieme agli altri, non solo per tradizione, ma anche in onore della Chiesa Cattolica di cui peraltro eravamo prigionieri. Una specie di sindrome di Stoccolma. Quando poi ci siamo liberati nel 1919 ci sembrava brutto cambiare così all'improvviso.
Però una volta che il genio di Rutherford è riuscito, sia pure in vecchiaia, ad afferare certe fondamentali verità bibliche, sarebbe non saggio non approfittarne, anche perché gesù a differenza del 1919 non verrà certo a fare gli auguri ma a bruciare tutti quelli che si ostinano a non cogliere l'evidente genio religioso di Rutherford e Tony Morris.
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