Religione inventata?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Giovanni64
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Valentino ha scritto:
nico70 ha scritto:Io posso essere tutto fuorché uno storico o un teologo, ma ciò nonostante avverto anche da molto lontano certi discorsi illogici e pretestuosi, in cui come al solito , per esempio, storia e teologia sono rigorosamente separate, ma si mischiano all'occorenza, quando fa comodo.
Infatti metodologicamente "storia" e "teologia" non andrebbero "mischiati all'occorrenza". Su questo sono d'accordo ed infatti io cerco sempre di fare questo.
nico70 ha scritto:Ora premessi tutti questi dati che mi sembrano storici
Beh quello che hai scritto contiene non poche imprecisione, ma nell'insieme capisco cosa vuoi dire!
nico70 ha scritto:quale conclusione qualcuno (ad esempio Valentino) vuole trarre?
La conclusione di ordine storico è semplice: il cristianesimo, o meglio i cristianesimi, che si delinearono dopo la morte degli apostoli furono diversi e variegati ed espressero credenze e pratiche anche tra loro antitetiche. Voler sostenere che il cristianesimo che espressero i "proto-ortodossi" fosse il medesimo del cristianesimo che espressero i "cristiani di prima generazione" di epoca apostolica è storicamente insostenibile. In sostanza se leggiamo il libro degli Atti come "fonte storica" (e non teologica) e lo analizziamo attraverso gli strumenti che le scienze storiche ci offrono il quadro che emerge è che il cristianesimo di quel periodo storico è sensibilmente diverso dal cristianesimo dei "proto-ortodossi".
Questa è la "conclusione" che si può trarre!
Vabbè ma qual è il problema: per te, se non sbaglio, nemmeno il cristianesimo di Gesù, ammesso che per te si tratti di cristianesimo e ammesso che Gesù nella sua vita sia stato sempre coerente con se stesso, è uguale al cristianesimo (eventuale) degli apostoli.

In ogni caso, in maniera probabilmente dolosa e quindi con motivazioni diverse da quelle di Vieri, hai parlato di altro o almeno di quello che ti ha fatto comodo. Non fa niente, lasciamo perdere.
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Giovanni64 ha scritto: se guardiamo l'universo protestante potete contare, tante chiese e tutte hanno "un uomo", come fondatore.
Beh la chiesa cattolica non è stata fondata da "marziani", ma storicamente è sta fondata anch'essa da UOMINI.
Giovanni64 ha scritto:Per quanto ne so, le uniche due chiese che praticano l'imposizione delle mani e hanno la successione apostolica, sono la chiesa cattolica e ortodossa.
SBAGLIATO. Innanzitutto ignori il fatto che anche altre chiese praticano l' "imposizione delle mani". Molte chiese infatti praticano l' "imposizione delle mani" quando nominano i loro ministri di culto, e quando pregano per la guarigione di persone ammalate. Inoltre se per successione apostolica intendi il mito secondo il quale è possibile far risalire in una catena ininterrotta le "nomine episcopali" dal tempo degli apostoli ad oggi, questo è storicamente INDIMOSTRABILE. Non c'è nessuna evidenza storica che possa dimostrare questa "catena ininterrotta" dai tempi degli apostoli ad oggi. IN TEORIA la "genealogia episcopale" DOVREBBE risalire agli apostoli e al I secolo, NELLA PRATICA le fonti paleografiche non permettono comunque di andare più indietro al XV secolo. Ciò significa in soldoni che la chiesa cattolica NON può dimostrare con documenti attendibili una "genealogia episcopale" che risalga direttamente agli apostoli!!!!
https://it.wikipedia.org/wiki/Genealogia_episcopale" onclick="window.open(this.href);return false;
Giovanni64 ha scritto:Per quanto riguarda il battesimo, per aspersione o per immersione? [...] L'acqua è solo un simbolo "un segno" di quest'altro "rito", è puerile pensare che ci vuole per forza, una immersione completa nell'acqua
Questa è un'argomentazione di tipo "apologetica" del tutto PRIVA DI PERTINENZA storica. Puoi anche pensare che il battesimo per immersione sia "puerile", ma al di là delle tue opinioni personali in chiave apologetica (ovvero di "giustificazione") che pure sono prive di pertinenza storica, ESISTE UN DATO STORICO CERTO: I CRISTIANI DI "PRIMA GENERAZIONE" DI EPOCA APOSTOLICA BATTEZZAVANO PER IMMERSIONE. I documenti più antichi del cristianesimo ci informano su questo dato, come ad esempio le lettere di Paolo. Fin qui i DATI STORICI. Volendo POI anche rispondere sulla questione "apologetica" sollevata e sui "simbolismi" c'è da dire che un battesimo per aspersione depaupera di simbolismo il battesimo che per Paolo addirittura viene equiparata ad una "sepoltura simbolica" in acqua. Nella lettera ai romani leggiamo (Romani 6:3, 4) ...O non sapete che tutti noi che fummo battezzati in Cristo Gesù fummo battezzati nella sua morte? 4 Perciò fummo sepolti con lui per mezzo del nostro battesimo. SOLO UN BATTESIMO PER IMMERSIONE può mantenere l'atto simbolico di una "sepoltura".
Giovanni64 ha scritto:Nella chiesa i bambini (che non scelgono di essere battezzati), vengono battezzati in virtù della fede dei genitori cristiani. Direte è una forzatura.
I neonati di Israele (che non sceglievano di essere circoncisi) venivano circoncisi, all' ottavo giorno di vita.
Paolo paragona il battesimo ad una nuova circoncisione ( Col 2,11-12)
Tuttavia i due "riti" non possono essere equiparati per il semplice motivo che per il cristianesimo primitivo l'atto del battesimo è il culmine di un percorso di pentimento. Pentimento e battesimo ci vengono mostrati in stretta correlazione. Inutile dire che un neonato non è nelle condizioni di fare atto di contrizione e pentimento.
Giovanni64 ha scritto:I tdg ma anche altri accusano la chiesa di trasgredire il decalogo, in quanto i cattolici esercitano l'idolatria.
Senza scomodare la "teologia" ed estraniandoci dalle polemiche ed accuse di idolatria, LA STORIA ci mostra chiaramente che culto delle immagini, venerazione dei "santi" et similia, sono innovazioni sincretistiche del tardo cristianesimo. Erano pratiche del tutto sconosciute in epoca apostolica.
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
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I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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Giovanni64 ha scritto:Vabbè ma qual è il problema:
In che senso? Io faccio delle semplici constatazioni di ordine storico.
Giovanni64 ha scritto:per te, se non sbaglio, nemmeno il cristianesimo di Gesù, ammesso che per te si tratti di cristianesimo e ammesso che Gesù nella sua vita sia stato sempre coerente con se stesso, è uguale al cristianesimo (eventuale) degli apostoli.
Sbagli. Credo che Gesù ed i suoi apostoli professassero la stessa religione che all'epoca si "inscriveva" nell'ambito del variegato e multiforme giudaismo del primo secolo: c'erano gli esseni, c'erano i sadducei etc. e c'erano i "nazareni". Per molti storici Gesù "gravitava" nell'ambito del fariseismo della scuola di Hillel ed io concordo con questa tesi.
Giovanni64 ha scritto:In ogni caso, in maniera probabilmente dolosa e quindi con motivazioni diverse da quelle di Vieri, hai parlato di altro o almeno di quello che ti ha fatto comodo. Non fa niente, lasciamo perdere.
Non credo di meritare questa accusa. Ho parlato solo di storia. Tra l'altro non credo nemmeno di aver sollevato chi sa quali particolari "scoperte": che il cristianesimo apostolico era sensibilmente diverso dai cristianesimi che si sono succeduti nella storia è qualcosa di addirittura ovvio!!!
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Le "piccole" differenze con il pensiero di Valentino..

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Ciao Valentino e scusami se ti tampino ma le tue affermazioni così sempre categoriche mi lasciano sempre perplesso per non dire contrario anzi fermamente contrario pur ovviamente nel rispetto reciproco delle idee.
Ci scrivi.
Beh la chiesa cattolica non è stata fondata da "marziani", ma storicamente è sta fondata anch'essa da UOMINI.
Se ammetti questa pagina del Vangelo di Matteo 16,13-20

13 Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». 14 Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

la differenza sostanziale è che la chiesa Cristiana, cattolica e ortodossa NON fu fondata da un uomo qualsiasi ma da Cristo Dio. Ovviamente secondo il nostro credo......e quindi questo spiega il mio disaccordo...
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Messaggio da nico70 »

Valentino ha scritto:
Giovanni64 ha scritto: se guardiamo l'universo protestante potete contare, tante chiese e tutte hanno "un uomo", come fondatore.
Beh la chiesa cattolica non è stata fondata da "marziani", ma storicamente è sta fondata anch'essa da UOMINI.
Giovanni64 ha scritto:Per quanto ne so, le uniche due chiese che praticano l'imposizione delle mani e hanno la successione apostolica, sono la chiesa cattolica e ortodossa.
SBAGLIATO. Innanzitutto ignori il fatto che anche altre chiese praticano l' "imposizione delle mani". Molte chiese infatti praticano l' "imposizione delle mani" quando nominano i loro ministri di culto, e quando pregano per la guarigione di persone ammalate. Inoltre se per successione apostolica intendi il mito secondo il quale è possibile far risalire in una catena ininterrotta le "nomine episcopali" dal tempo degli apostoli ad oggi, questo è storicamente INDIMOSTRABILE. Non c'è nessuna evidenza storica che possa dimostrare questa "catena ininterrotta" dai tempi degli apostoli ad oggi. IN TEORIA la "genealogia episcopale" DOVREBBE risalire agli apostoli e al I secolo, NELLA PRATICA le fonti paleografiche non permettono comunque di andare più indietro al XV secolo. Ciò significa in soldoni che la chiesa cattolica NON può dimostrare con documenti attendibili una "genealogia episcopale" che risalga direttamente agli apostoli!!!!
https://it.wikipedia.org/wiki/Genealogia_episcopale" onclick="window.open(this.href);return false;
Giovanni64 ha scritto:Per quanto riguarda il battesimo, per aspersione o per immersione? [...] L'acqua è solo un simbolo "un segno" di quest'altro "rito", è puerile pensare che ci vuole per forza, una immersione completa nell'acqua
Questa è un'argomentazione di tipo "apologetica" del tutto PRIVA DI PERTINENZA storica. Puoi anche pensare che il battesimo per immersione sia "puerile", ma al di là delle tue opinioni personali in chiave apologetica (ovvero di "giustificazione") che pure sono prive di pertinenza storica, ESISTE UN DATO STORICO CERTO: I CRISTIANI DI "PRIMA GENERAZIONE" DI EPOCA APOSTOLICA BATTEZZAVANO PER IMMERSIONE. I documenti più antichi del cristianesimo ci informano su questo dato, come ad esempio le lettere di Paolo. Fin qui i DATI STORICI. Volendo POI anche rispondere sulla questione "apologetica" sollevata e sui "simbolismi" c'è da dire che un battesimo per aspersione depaupera di simbolismo il battesimo che per Paolo addirittura viene equiparata ad una "sepoltura simbolica" in acqua. Nella lettera ai romani leggiamo (Romani 6:3, 4) ...O non sapete che tutti noi che fummo battezzati in Cristo Gesù fummo battezzati nella sua morte? 4 Perciò fummo sepolti con lui per mezzo del nostro battesimo. SOLO UN BATTESIMO PER IMMERSIONE può mantenere l'atto simbolico di una "sepoltura".
Giovanni64 ha scritto:Nella chiesa i bambini (che non scelgono di essere battezzati), vengono battezzati in virtù della fede dei genitori cristiani. Direte è una forzatura.
I neonati di Israele (che non sceglievano di essere circoncisi) venivano circoncisi, all' ottavo giorno di vita.
Paolo paragona il battesimo ad una nuova circoncisione ( Col 2,11-12)
Tuttavia i due "riti" non possono essere equiparati per il semplice motivo che per il cristianesimo primitivo l'atto del battesimo è il culmine di un percorso di pentimento. Pentimento e battesimo ci vengono mostrati in stretta correlazione. Inutile dire che un neonato non è nelle condizioni di fare atto di contrizione e pentimento.
Giovanni64 ha scritto:I tdg ma anche altri accusano la chiesa di trasgredire il decalogo, in quanto i cattolici esercitano l'idolatria.
Senza scomodare la "teologia" ed estraniandoci dalle polemiche ed accuse di idolatria, LA STORIA ci mostra chiaramente che culto delle immagini, venerazione dei "santi" et similia, sono innovazioni sincretistiche del tardo cristianesimo. Erano pratiche del tutto sconosciute in epoca apostolica.
Ciao Valentino, negli ultimi due post, confondi me con Giovanni64.

Adesso ho poco tempo, ti posso ribadire che Gesù ha fondato una sola chiesa e confermo tutto quanto ho scritto prima, e sul battesimo pure ti confermo , anche con quanto tu dici, infatti avviene spiritualmente una morte e resurrezione in Cristo, come Gesù spiegava a Nicodemo che per nascere di nuovo, non si torna nel ventre materno ma si rinasce "da acqua e da Spirito Santo", è vero che gli apostoli battezzavano per immersione, ma prima ho citato 1 Pietro, l' acqua simboleggia la salvezza, e confermo valido anche il battesimo per aspersione.
Accetto e rispetto quando tu scrivi, ma le mie opinioni sono quelle.

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Vieri ha scritto:Ciao Valentino e scusami se ti tampino ma le tue affermazioni così sempre categoriche mi lasciano sempre perplesso per non dire contrario anzi fermamente contrario pur ovviamente nel rispetto reciproco delle idee.
Il problema è che quando parliamo di STORIA non parliamo di "idee". La storia è storia, è una scienza praticata in ambito accademico.
Vieri ha scritto:Se ammetti questa pagina del Vangelo di Matteo 16,13-20 13 Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». 14 Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Cosa significa la frase "se ammetti questa pagina del vangelo di Matteo"?????!??!?!!?
In questa pagina del vangelo l'agiografo Matteo racconta che Pietro riconosce in Gesù il Messia delle profezie bibliche. Quindi?
Vieri ha scritto:la differenza sostanziale è che la chiesa Cristiana, cattolica e ortodossa NON fu fondata da un uomo qualsiasi ma da Cristo Dio. Ovviamente secondo il nostro credo......e quindi questo spiega il mio disaccordo...
Appunto "secondo il vostro credo" NON SECONDO LA STORIA che è cosa ben diversa!!! Non c'è nessuna evidenza storica per la quale la chiesa cattolica o quella ortodossa sia stata fondata da Gesù o da uno dei suoi apostoli! La chiesa cattolica è stata fondata dai "proto-ortodossi" (che erano degli uomini) ovvero fondata da una della tante correnti cristiane che esistevano nei primi secoli del cristianesimo.
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Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
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Valentino, Valentino, lasciamo perdere.....

Messaggio da Vieri »

Scusa caro Valentino, so che sei una bravissima persona e siamo amici anche nelle diversità però lasciamo perdere questi argomenti tanto non ci troveremo mai d'accordo poichè per me le parole del Vangelo risultano sempre chiare sia sulla deicità di Cristo sia sulle sue precise indicazioni a Pietro di fondare la sua chiesa.

E' chiaro poi che chi ha portato avanti la missione di Gesù e quindi "formato" la chiesa furono gli apostoli e quindi uomini ma il primo fu Gesù Cristo e non certo un fantomatico Russel o Smith.....
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nico70 ha scritto:Ciao Valentino, negli ultimi due post, confondi me con Giovanni64.
Si infatti. E chiedo scusa ad entrambi per l'errore!
nico70 ha scritto:Adesso ho poco tempo, ti posso ribadire che Gesù ha fondato una sola chiesa e confermo tutto quanto ho scritto prima, e sul battesimo pure ti confermo , anche con quanto tu dici, infatti avviene spiritualmente una morte e resurrezione in Cristo, come Gesù spiegava a Nicodemo che per nascere di nuovo, non si torna nel ventre materno ma si rinasce "da acqua e da Spirito Santo", è vero che gli apostoli battezzavano per immersione, ma prima ho citato 1 Pietro, l' acqua simboleggia la salvezza, e confermo valido anche il battesimo per aspersione.
Accetto e rispetto quando tu scrivi, ma le mie opinioni sono quelle.
Sulle questioni inerenti la storia non c'è opinione che tenga! Posso prendere atto di quali siano le tue opinioni, ma quanto ho scritto erano semplicemente constatazioni storiche.
Che tu mi confermi le tue opinioni (che c'entrano poco con ciò che racconta la storia) non ha molto senso, anche perché non ha molto senso "confondere" l'apologetica con la storia! Parliamo sostanzialmente di cose diverse. Dal punto di vista storico il cattolicesimo ha inglobato sincretisticamente dottrine e pratiche che erano completamente estranee al cristianesimo ante 70e.v. dottrine e pratiche che non sono mai state insegnate o praticate da Gesù e da i suoi apostoli. Questi sono fatti storici. Sulla questione poi se il sincretismo cattolico sia "giusto" o "sbagliato" entriamo nel campo delle opinioni e raramente mi interessa discutere delle "opinoni personali". Per te il fatto che il cattolicesimo abbia inglobato dottrine e pratiche che Gesù ed i suoi apostoli non hanno mai insegnato nè praticato può essere del tutto irrilevante. Per altri, come nel mio caso, questo fatto può non essere irrilevante.
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La Tradizione

Messaggio da nico70 »

[quote][/Vieri ha scritto:
la differenza sostanziale è che la chiesa Cristiana, cattolica e ortodossa NON fu fondata da un uomo qualsiasi ma da Cristo Dio. Ovviamente secondo il nostro credo......e quindi questo spiega il mio disaccordo...


Appunto "secondo il vostro credo" NON SECONDO LA STORIA che è cosa ben diversa!!! Non c'è nessuna evidenza storica per la quale la chiesa cattolica o quella ortodossa sia stata fondata da Gesù o da uno dei suoi apostoli! La chiesa cattolica è stata fondata dai "proto-ortodossi" (che erano degli uomini) ovvero fondata da una della tante correnti cristiane che esistevano nei primi secoli del cristianesimo.quote]

"La tradizione", questa è un'altra parola che a orecchie protestanti, suona come una "bestemmia".

Ebbene, dalla bibbia sappiamo che non tutti gli insegnamenti sono stati scritti, appunto, nella stessa. La chiesa viva di Cristo ha tramandato di generazione in generazione, molti insegnamenti per via "orale", quelli che si possono chiamare tradizione.

Giovanni 21,25:" Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e gli ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono state ancora molte altre cose compiute da Gesù, che se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere":

La bibbia in 2 Timoteo 3,15 dice:" ....tutta la scrittura ecc. ecc. .." comunque, meglio della sacra scrittura:
1 Timoteo 3,15:"...la casa di Dio che è la Chiesa del Dio vivente,colonna e sostegno della verità."

La chiesa "colonna e sostegno" della verità.

Paolo conferma che esiste una "tradizione" orale
2 Tess 2,15:"Perciò fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso così dalla nostra parola come dalla nostra lettera.

e ancora
2 Tess 3,6:" .. tenetevi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi".

Queste "tradizioni" sono custodite dalla successione apostolica.

A proposito della preghiera del "Credo", ne esistono due versioni, c'è il simbolo niceno-costantinopolitano, frutto dei primi due concili ecumenici di Nicea (325 e di Costantinopoli (381) , ma esiste anche "il simbolo degli apostoli", una versione antecedente simbolo battesimale della chiesa di Roma.
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La consapevolezza dei principi relativi di ogni culto che soffre dell’ arbitrio e dell’ assenza di prove dell’ esistenza di leggi universali, ha fatto slittare la mia attenzione, non tanto su quel bene che i puristi in genere ritengono irrimediabilmente distrutto, quando degenera nella promiscuita’essendo aperto al diverso. D’ altra parte il problema non si riduce neppure nella ricerca di un’ ipotetica e nebulosa ragione di certe somiglianze tra cristianesimi diversi. Rimarremmo pur sempre nell’ ambito della soggettivita’ che, per quanto possa essere interessante antropologicamente parlando, non cancella sicuramente il sospetto che questa storiella dei fedeli sacerdoti d’ una tradizione culturale immutabile presso epoche e culture diverse sia una cazzata settaria. Ad esempio, i tdg, non credono nell’ evoluzione del concetto di anima. E la loro infatti è tutt’ altro che una “religione cartesiana”. Licenze poetiche a parte: nel contesto della loro propria storia le religioni saranno pure suggestive quanto volete, cio’ non toglie che a me in qualita’ di spettatore esterno non del tutto passivo, vien di fatto di ridere se penso alle loro assomiglianze: esse tutte non sono di sicuro simili nelle loro opere, e neppure tanto nei loro principi. Pensare sia pure in via teorica ad una base comune a tutte le religioni è un’ utopia. Auspico ad una Babele ancor piu’ con-fusa, ma non ci scommetto la testa col Diavolo!
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Valentino ha scritto:
Giovanni64 ha scritto:Vabbè ma qual è il problema:
In che senso? Io faccio delle semplici constatazioni di ordine storico.
Giovanni64 ha scritto:per te, se non sbaglio, nemmeno il cristianesimo di Gesù, ammesso che per te si tratti di cristianesimo e ammesso che Gesù nella sua vita sia stato sempre coerente con se stesso, è uguale al cristianesimo (eventuale) degli apostoli.
Sbagli. Credo che Gesù ed i suoi apostoli professassero la stessa religione che all'epoca si "inscriveva" nell'ambito del variegato e multiforme giudaismo del primo secolo: c'erano gli esseni, c'erano i sadducei etc. e c'erano i "nazareni". Per molti storici Gesù "gravitava" nell'ambito del fariseismo della scuola di Hillel ed io concordo con questa tesi.
Giovanni64 ha scritto:In ogni caso, in maniera probabilmente dolosa e quindi con motivazioni diverse da quelle di Vieri, hai parlato di altro o almeno di quello che ti ha fatto comodo. Non fa niente, lasciamo perdere.
Non credo di meritare questa accusa. Ho parlato solo di storia. Tra l'altro non credo nemmeno di aver sollevato chi sa quali particolari "scoperte": che il cristianesimo apostolico era sensibilmente diverso dai cristianesimi che si sono succeduti nella storia è qualcosa di addirittura ovvio!!!
Ok, ci riprovo...Io ti dico, fra le tante cose che avrei da dire, che una religione come quella di Gesù, che tramanda i suoi insegnamenti senza aggiungere scritti e più in particolare, senza aggiungere scritti sacri, è una religione fondamentalmente e strutturalmente diversa da una religione che tramanda i suoi insegnamenti con gli scritti sacri. Ora io non so se la dottrina secondo la quale gli insegnamenti di Gesù avevano bisogno di scritti sacri e solo di quelli per essere divulgati, sia una dottrina da te condivisa. In ogni caso, non è una dottrina insegnata da Gesù. Non so se essa sia una dottrina insegnata dagli apostoli. Magari gli apostoli hanno solo scritto delle cose che altri hanno interpretato a modo loro, con vari sviluppi. Tuttavia è indubbio che anche gli apostoli, ad un certo punto, hanno cominciato a fare cose che al cospetto di Gesù si erano ben guardati dal fare e quindi, di fatto, storicamente, fosse anche solo per questo, hanno dato luogo ad un tipo di religione molto diversa da quella di Gesù.
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Vieri ha scritto:Scusa caro Valentino, so che sei una bravissima persona e siamo amici anche nelle diversità
E questo cosa c'entra?
Vieri ha scritto:però lasciamo perdere questi argomenti tanto non ci troveremo mai d'accordo
Perché mai lasciar perdere questi argomenti che trovo molto interessanti? Certo, magari su questioni teologiche potremmo non andare d'accordo. Ma quando si tratta di problematiche storiche la teologia non c'entra, c'entrano i fatti storicamente accertabili.
Vieri ha scritto:poichè per me le parole del Vangelo risultano sempre chiare sia sulla deicità di Cristo
Gesù non ha mai pensato o insegnato di essere Dio. Questo è un fatto storicamente accertato, anche partendo dagli scritti evangelici consultati secondo i criteri della storiografia. Le tue opinioni a fronte dei fatti storici sono irrilevanti.
Vieri ha scritto:sia sulle sue precise indicazioni a Pietro di fondare la sua chiesa.
Si ma non si capisce cosa c'entri il fatto che nel vangelo di Matteo Gesù affida delle mansioni a Pietro...col fatto storicamente accertato che la chiesa cattolica è stata fondata dai proto-ortodossi 200 e passa anni dopo!!!!! Mah?!?!?!?! Sono due cose distinte.
Vieri ha scritto:E' chiaro poi che chi ha portato avanti la missione di Gesù e quindi "formato" la chiesa furono gli apostoli e quindi uomini ma il primo fu Gesù Cristo
Beh ovvio. Ma si parlava d'altro. Ovvero si parlava di quali fossero i fondatori della chiesa cattolica. I fondatori della chiesa cattolica furono i proto-ortodossi che però non erano gli unici cristiani esistenti, ma solo una delle tante fazioni che si formarono decenni e centinaia di anni dopo la morte degli apostoli. Probabilmente ti sfugge questo semplice dato storico.
Vieri ha scritto:e non certo un fantomatico Russel o Smith.....
Non so perché tirare in ballo Russell e Smith ai quali non ho accennato affatto! Russell fu in fondatore degli Studenti Biblici e Smith il fondatore dei mormoni. Concordo sul fatto che questi non furono i fondatori del cattolicesimo. Infatti i fondatori del cattolicesimo furono i proto-ortodoss. La "proto-ortodossia" da cui discende il cattolicesimo nasce e si sviluppa in precise regioni dell'Impero ed in un preciso momento storico ed è un "movimento" tra i "movimenti". In ambito accademico la stessa nozione di "cristianesimo" è superata tanto che non si parla più di "cristianesimo" ma di "cristianesimi". La religione cattolica è "un" cristianesimo ma non certo "il" cristianesimo.

Citando Mauro Pesce:
I «cristiani» di cui parlano gli Atti degli Apostoli non avevano le medesime concezioni teologiche e non erano organizzati secondo i medesimi meccanismi istituzionali dei cristiani della cosiddetta «grande chiesa» del III secolo e non erano un gruppo esterno al giudaismo. I christanoi della II metà del II secolo sono invece tutti non-Giudei sia per appartenenza etnica sia per appartenenza culturale. Questo fatto appare chiaramente da Giustino nel 160 circa.
Sempre Mauro Pesce:
non si può pensare che esista una continuità assoluta tra i «cristiani» e il movimento di Gesù.
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
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nico70 ha scritto:Queste "tradizioni" sono custodite dalla successione apostolica
Peccato che la "successione apostolica" è solo un mito, storicamente insostenibile. Decade tutta la tua argomentazione giacchè non esiste nessuna prova riguardo la successione apostolica considerando che le "genealogie episcopali" sono documentabili a ritroso solo fino a circa 600 anni fa!!!
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Giovanni64 ha scritto:Ok, ci riprovo...Io ti dico, fra le tante cose che avrei da dire, che una religione come quella di Gesù, che tramanda i suoi insegnamenti senza aggiungere scritti e più in particolare, senza aggiungere scritti sacri, è una religione fondamentalmente e strutturalmente diversa da una religione che tramanda i suoi insegnamenti con gli scritti sacri. Ora io non so se la dottrina secondo la quale gli insegnamenti di Gesù avevano bisogno di scritti sacri e solo di quelli per essere divulgati, sia una dottrina da te condivisa. In ogni caso, non è una dottrina insegnata da Gesù. Non so se essa sia una dottrina insegnata dagli apostoli. Magari gli apostoli hanno solo scritto delle cose che altri hanno interpretato a modo loro, con vari sviluppi. Tuttavia è indubbio che anche gli apostoli, ad un certo punto, hanno cominciato a fare cose che al cospetto di Gesù si erano ben guardati dal fare e quindi, di fatto, storicamente, fosse anche solo per questo, hanno dato luogo ad un tipo di religione molto diversa da quella di Gesù.
Il fatto che Gesù non abbia lasciato nulla di scritto non ci meraviglia considerando che era la prassi dell'epoca negli ambienti rabbinici. Anche i rabbini suoi contemporanei insegnavano oralmente e non lasciavano nulla di scritto. Tuttavia ad un certo punto questa prassi viene terminata. Quando? Per quanto riguarda il giudaismo rabbinico ciò avvenne piuttosto "tardi" ovvero qualche tempo prima del 217e.v., anno della morte di Rabbi Yehudah HaNasi ovvero colui che compilò la Mishnah ovvero il corpus degli insegnamenti che fino a quel tempo erano stati trasmessi oralmente. Perchè? Come leggiamo nello stesso Talmud si rese necessario mettere per iscritto tali insegnamenti in un periodo in cui le persecuzioni verso gli ebrei crescevano ed il pericolo che alcuni dettagli di questo insegnamento orale potevano perdersi si faceva più pressante.
Per quanto riguarda il cristianesimo di "prima generazione" la necessità di mettere per iscritto l'insegnamento orale di Gesù si fece strada molto prima e probabilmente per i medesimi motivi: persecuzione, timore di perdere dei "dettagli". C'è comunque da tener presente che probabilmente secondo alcuni studiosi un primo nucleo di insegnamenti di Gesù fu messo per iscritto molto presto.
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Messaggio da nico70 »

Gesù non ha mai pensato o insegnato di essere Dio. Questo è un fatto storicamente accertato, anche partendo dagli scritti evangelici consultati secondo i criteri della storiografia. Le tue opinioni a fronte dei fatti storici sono irrilevanti.
Si ma non si capisce cosa c'entri il fatto che nel vangelo di Matteo Gesù affida delle mansioni a Pietro...col fatto storicamente accertato che la chiesa cattolica è stata fondata dai proto-ortodossi 200 e passa anni dopo!!!!! Mah?!?!?!?! Sono due cose distinte.
Peccato che la "successione apostolica" è solo un mito, storicamente insostenibile. Decade tutta la tua argomentazione giacchè non esiste nessuna prova riguardo la successione apostolica considerando che le "genealogie episcopali" sono documentabili a ritroso solo fino a circa 600 anni fa!!!
Caro Valentino, hai un modo tutto tuo di vedere il cristianesimo...

Comunque esiste l'annuario pontificio dove elenca tutta la successione dei vescovi di Roma, belli e brutti, buoni e cattivi, da Pietro a oggi.

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Messaggio da Giovanni64 »

Valentino ha scritto:
Giovanni64 ha scritto:Ok, ci riprovo...Io ti dico, fra le tante cose che avrei da dire, che una religione come quella di Gesù, che tramanda i suoi insegnamenti senza aggiungere scritti e più in particolare, senza aggiungere scritti sacri, è una religione fondamentalmente e strutturalmente diversa da una religione che tramanda i suoi insegnamenti con gli scritti sacri. Ora io non so se la dottrina secondo la quale gli insegnamenti di Gesù avevano bisogno di scritti sacri e solo di quelli per essere divulgati, sia una dottrina da te condivisa. In ogni caso, non è una dottrina insegnata da Gesù. Non so se essa sia una dottrina insegnata dagli apostoli. Magari gli apostoli hanno solo scritto delle cose che altri hanno interpretato a modo loro, con vari sviluppi. Tuttavia è indubbio che anche gli apostoli, ad un certo punto, hanno cominciato a fare cose che al cospetto di Gesù si erano ben guardati dal fare e quindi, di fatto, storicamente, fosse anche solo per questo, hanno dato luogo ad un tipo di religione molto diversa da quella di Gesù.
Il fatto che Gesù non abbia lasciato nulla di scritto non ci meraviglia considerando che era la prassi dell'epoca negli ambienti rabbinici. Anche i rabbini suoi contemporanei insegnavano oralmente e non lasciavano nulla di scritto. Tuttavia ad un certo punto questa prassi viene terminata. Quando? Per quanto riguarda il giudaismo rabbinico ciò avvenne piuttosto "tardi" ovvero qualche tempo prima del 217e.v., anno della morte di Rabbi Yehudah HaNasi ovvero colui che compilò la Mishnah ovvero il corpus degli insegnamenti che fino a quel tempo erano stati trasmessi oralmente. Perchè? Come leggiamo nello stesso Talmud si rese necessario mettere per iscritto tali insegnamenti in un periodo in cui le persecuzioni verso gli ebrei crescevano ed il pericolo che alcuni dettagli di questo insegnamento orale potevano perdersi si faceva più pressante.
Per quanto riguarda il cristianesimo di "prima generazione" la necessità di mettere per iscritto l'insegnamento orale di Gesù si fece strada molto prima e probabilmente per i medesimi motivi: persecuzione, timore di perdere dei "dettagli". C'è comunque da tener presente che probabilmente secondo alcuni studiosi un primo nucleo di insegnamenti di Gesù fu messo per iscritto molto presto.


Si confondono i fatti con il perché dei fatti. Ma , comunque sia, a me non avrebbe meravigliato nemmeno tutto il contrario e cioè che Gesù avesse scritto e gli apostoli no. Avremmo trovato gli ovvi perché anche per fatti opposti. Non penso che Gesù, per esempio, abbia fatto tutte cose identiche agli altri rabbini del suo tempo né penso che Gesù e gli apostoli si siano posti gli stessi problemi o abbiano avuto sempre lo stesso atteggiamento di fronte, per esempio, al problema "persecuzioni" o al problema "conservare anche i dettagli". La mancanza di Gesù a fare da guida, a correggere fa, ovviamente, prendere una piega diversa ad una religione appena nata ed in fase di sviluppo.
Ultima modifica di Giovanni64 il 02/04/2016, 18:30, modificato 3 volte in totale.
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caro Valentino....

Messaggio da Vieri »

Ciao Valentino, non te ne avere a male, non ti voglio schienare ma certe volte nelle tue idee con la scusa dei "fatti storicamente accertati" fai delle affermazioni tali che sembra certe volte di passare da stupidi se riporto fedelmente dei passi del Vangelo basandomi poi su questi.

Perdonami, ma in 2000 anni di storia del cristianesimo dopo numerosissimi papi concili e trattazioni varie da infiniti studiosi mi sembra alla fine "molto strano" che tutta questa gente non si sia accorta o abbia fatto finta di questi " inconfutabili fatti storici" continuando imperterriti nell'errore della chiesa così come è formulata, dogma della Trinità compreso.

Se uno sprovveduto si trova da un lato delle opinioni e degli studi di migliaia di esperti di storia e di teologia che hanno discusso e formulato in 2000 anni tali concezioni dovrebbe poi andare a dare a tutti dei cretini e dar corso all'opinione ( sempre rispettabile ma non condivisibile) di qualche centinaio se non decina di teologi contrari ad una simile visione della chiesa adducendo di essere solo LORO i VERI cristiani fedeli alle VERE parole di Cristo, interpretando differentemente il Vangelo ?

Non prendermi per male e non sto polemizzando ma continui a ripetermi:
Gesù non ha mai pensato o insegnato di essere Dio. Questo è un fatto storicamente accertato, anche partendo dagli scritti evangelici consultati secondo i criteri della storiografia. Le tue opinioni a fronte dei fatti storici sono irrilevanti.
Quando in numerosissimi passi del Vangelo e non farmeli ripetere nuovamente Gesù afferma questo.
L'ultima che mi viene in mente è quando Pilato domanda a Gesù di essere re. E lui risponde: tu lo hai detto, io sono re ma non di questo mondo..

Poi ancora con l'incontro con Tommaso incredulo:
"-...Poi disse a Tommaso: “Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo ma credente”. Rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio”. Gli disse Gesù: “Perché mi hai veduto tu hai creduto; beati quelli che credono pur senza avere visto”...."

Se Tommaso avesse detto una "bestemmia" paragonandolo a Dio, Gesù lo avrebbe sicuramente ripreso dicendo solo di non essere degno.....ma solo un profeta mandato da lui......ma invece ha ribadito dopo:"“Perché mi hai veduto tu hai creduto; beati quelli che credono (in Dio, ritengo di poter aggiungere) pur senza avere visto (Dio)”.......

Quindi come vedi ognuno di noi si tiene le sue verità ....lasciando perdere "i fatti storicamente avvenuti" se credi anche tu nelle parole di questo Vangelo.
Si ma non si capisce cosa c'entri il fatto che nel Vangelo di Matteo Gesù affida delle mansioni a Pietro...col fatto storicamente accertato che la chiesa cattolica è stata fondata dai proto-ortodossi 200 e passa anni dopo!!!!! Mah?!?!?!?! Sono due cose distinte.
Ma come cosa c'entra ? Perdonami ma mi sembra di passare da stupido.
Chi fonda una chiesa o una setta come quelle recenti made in USA che mi risulti è sempre "qualcuno" che si sente "illuminato" ha delle idee e procede a dare o lui stesso o affidando ad altri il suo messaggio delle indicazioni ed un "credo".

Quindi non puoi dire che non sia stato Cristo il primo a fondare la Chiesa ( come da pagina del Vangelo) affidando a Pietro la continuazione del suo apostolato visto che fu ammazzato presto.
Il fatto come dici tu "storicamente accertato" che la chiesa fu fondata dai "proto ortodossi" 200 anni dopo per me scusami lascia il tempo che trova poiché per me, sia i primi apostoli che si riunirono inizialmente a Gerusalemme con i primi convertiti sia i primi cristiani che si riunivano nelle catacombe con San Pietro in poi facevano già "chiesa" che come ben sai il suo significato è "comunità di fedeli"

Poi onestamente questa storia dei "proto ortodossi" 200 anni D.C. che hanno fondato la Chiesa come dici tu non mi convince affatto ed anzi mi è completamente nuova e tutta da dimostrare per il semplice fatto che non puoi parlare di proto ( precedente, antecedente) ortodossi nel 200 D.C. quando lo scisma fra cattolici della chiesa di Roma e quella di Costantinopoli (ortodossi) avvenne nel 1054 come anno dello scisma.......ed i cristiani erano ancora in quei tempi martirizzati dai vari imperatori.

Può anche darsi che tu ti riferisca al fatto che le prime comunità cristiane nacquero e si formarono non solo a Roma in quel periodo con "comunità" e quindi "chiese" diverse e che sicuramente nacquero anche delle possibili divergenze nell'interpretazione del Vangelo ed anche la nascita di Vangeli apocrifi ma questa è tutta un'altra storia quando la chiesa di Roma prese il sopravvento sulle altre interpretazioni.

Il parallelismo molto inopportuno che avevo fatto con le varie chiese o sette americane sta nel fatto che qualcuno su questo forum aveva affermato che tutte le religioni indistintamente erano delle invenzioni dell'uomo.....(non faccio pertanto ulteriori commenti in merito)

per concludere:
Sempre Mauro Pesce:
"non si può pensare che esista una continuità assoluta tra i «cristiani» e il movimento di Gesù".
A parte che questo è il pensiero di uno studioso alla fine se voglio fare il "buon cristiano" devo fare anche atto di umiltà e non affermare che la mia interpretazione della storia e del Vangelo sia la assoluta ed incontestabile verità ma ammettere che ci possano essere anche spazi diversi di interpretazione condivisibili o meno e tali da poter lasciare il Vangelo un libro aperto da leggere ed interpretare per avere sempre con tutti una apertura mentale tale da portarci alla condivisione di ideali comuni.....
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nico70 ha scritto:Caro Valentino, hai un modo tutto tuo di vedere il cristianesimo...
Non è affatto vero! Riporto semplicemente quello che gli storici del cristianesimo sanno ormai da sempre!
nico70 ha scritto:Comunque esiste l'annuario pontificio dove elenca tutta la successione dei vescovi di Roma, belli e brutti, buoni e cattivi, da Pietro a oggi.
Il gesuita e teologo John McKenzie scrisse: “Non ci sono testimonianze storiche dell’intera catena di successione dell’autorità ecclesiastica”. — The Roman Catholic Church, New York, 1969, p. 4.
L’Enciclopedia Cattolica ammette: “Per quanta acribia [accuratezza] si metta nello sceverare le fonti, la lista dei p. [papi] rimane incerta in più di un caso sino all’elezione di Martino V (1417)”. — Città del Vaticano, 1948-1954, Vol. IX, col. 764.
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Vieri ha scritto:Ciao Valentino, non te ne avere a male, non ti voglio schienare ma certe volte nelle tue idee con la scusa dei "fatti storicamente accertati" fai delle affermazioni tali che sembra certe volte di passare da stupidi se riporto fedelmente dei passi del Vangelo basandomi poi su questi.
Il fatto è che in certe discussioni, come ad esempio quelle di tipo storico, citare passi del vangelo risulta essere non pertinente! I vangeli sono utilissimi anche come fonti storiche, ma le informazioni storiche che si possono attingere da essi non arrivano oltre la fine del primo secolo. In particolare i vangeli come fonti storiche coprono una "nicchia cronologica" che arriva massimo al 35 tenendo presente poi che la redazione degli stessi vangeli volendoci mantenere "alti" arriva all'80 dell'era volgare.
Al contrario le fonti della storia del cattolicesimo sono successive di secoli!!!
Questo per dire che i vangeli non sono fonti storiche che riguardano il cattolicesimo e quindi citarli in una discussione che verte sulla storia del cattolicesimo non ha senso.
Vieri ha scritto:Perdonami, ma in 2000 anni di storia del cristianesimo dopo numerosissimi papi concili e trattazioni varie da infiniti studiosi mi sembra alla fine "molto strano" che tutta questa gente non si sia accorta o abbia fatto finta di questi " inconfutabili fatti storici" continuando imperterriti nell'errore della chiesa così come è formulata, dogma della Trinità compreso.
Gli inconfutabili fatti storici di cui parlo riguardano semplicemente il fatto che la chiesa cattolica affonda le sue radici storiche nella proto-ortodossia ovvero una delle tante correnti cristiane che esistevano e coesistevano nei primi secoli dell'era volgare! Questo è un fatto storico inconfutabile. La corrente cristiana da cui deriva il cattolicesimo è semplicemente una delle tanti correnti ma non era l'unica! Questo è tutto. Contemporaneamente ai proto-ortodossi c'erano anche altre chiese e raggruppamenti cristiani: il "merito" se così si può chiamare dei proto-ortodossi fu quello di riuscire ad ingraziarsi il potere imperiale emergendo tra le altre correnti e godendo di una sorta di "protettorato".
Il problema di ordine storico per me più rilevante comunque è che il cristianesimo che si sviluppò dal ramo dei proto-ortodossi divenne sensibilmente diverso rispetto al cristianesimo delle origini, ovvero rispetto al cristianesimo apostolico.
Vieri ha scritto:Se uno sprovveduto si trova da un lato delle opinioni e degli studi di migliaia di esperti di storia e di teologia che hanno discusso e formulato in 2000 anni tali concezioni dovrebbe poi andare a dare a tutti dei cretini e dar corso all'opinione ( sempre rispettabile ma non condivisibile) di qualche centinaio se non decina di teologi contrari ad una simile visione della chiesa adducendo di essere solo LORO i VERI cristiani fedeli alle VERE parole di Cristo, interpretando differentemente il Vangelo ?
Come al solito confondi i piani di discussione mescolando questioni di ordine storico con questioni di ordine teologico. In un dibattito di tipo storico la teologia c'entra come i cavoli a merenda. Quello che pensano i teologi è irrilevante ai fini della ricerca storica. I cattolici hanno la loro teologia, gli islamici hanno la loro teologia, i bahai hanno la loro teologia, gli zoroastriani hanno la loro teologia etc.: queste teologie sono molto diverse tra loro, ma nell'economia del nostro discorso non ci interessa stabilire quale sia la teologia corretta...semplicemente perché entriamo in questioni che attengono alla fede più che alla storia.
RITORNANDO invece alla STORIA, TUTTI gli storici sono CONCORDI nell'osservare che le credenze e le pratiche di Gesù e dei suoi apostoli erano diverse, dalle credenze e le pratiche di certi CRISTIANESIMI (il plurale è d'obbligo) che si susseguirono successivamente nel corso dei secoli.
Certamente le credenze e le pratiche dei proto-ortodossi (ovvero dei fondatori del cattolicesimo) si discostarono molto dalle credenze e dalle pratiche di Gesù e dei suoi apostoli. Questi sono FATTI STORICI. La teologia ed i teologi non c'entrano.
Vieri ha scritto:Quando in numerosissimi passi del Vangelo e non farmeli ripetere nuovamente Gesù afferma questo.
L'ultima che mi viene in mente è quando Pilato domanda a Gesù di essere re. E lui risponde: tu lo hai detto, io sono re ma non di questo mondo
Nulla in questo passo del vangelo indica che Gesù pensasse di essere Dio. Piuttosto egli rivendica il suo ruolo messianico come Re di quello che gli ebrei ed anche l'apostolo Paolo chiamano il "mondo avvenire" ovvero il mondo dell'era messianica. Nessun trinitario si sognerebbe di dire che in questo passo Gesù stia affermando di essere Dio!
Vieri ha scritto:Quindi come vedi ognuno di noi si tiene le sue verità ....lasciando perdere "i fatti storicamente avvenuti" se credi anche tu nelle parole di questo Vangelo.
Non si può prescindere dalla storia, e gli storici sono concordi nel ritenere che Gesù non abbia mai preteso od insegnato di essere Dio! Questo lo affermano la totalità degli storici non uno sparuto gruppo. Fin qui la storia. Per quanto riguarda questioni esegetiche del testo evangelico cadi in grossolani errori. Nella Bibbia ebraica ad esempio anche lo stesso Mosè viene chiamato "Dio" e gli stessi giudici israeliti vengono definiti "Dio" senza che questo implichi una "identificazione ontologica" col Creatore.
Vieri ha scritto:Ma come cosa c'entra ? Perdonami ma mi sembra di passare da stupido.
Chi fonda una chiesa o una setta come quelle recenti made in USA che mi risulti è sempre "qualcuno" che si sente "illuminato" ha delle idee e procede a dare o lui stesso o affidando ad altri il suo messaggio delle indicazioni ed un "credo".
Non sempre coloro che fondano delle religioni sono "singoli individui" che si sentono "illuminati". Spesso sono anche gruppi di uomini come nel caso dei proto-ortodossi che fondarono la chiesa cattolica.
Vieri ha scritto:Quindi non puoi dire che non sia stato Cristo il primo a fondare la Chiesa ( come da pagina del Vangelo) affidando a Pietro la continuazione del suo apostolato visto che fu ammazzato presto.
Gesù e Pietro però non sono i fondatori della chiesa cattolica. I fondatori della chiesa cattolica furono i proto-ortodossi.
Vieri ha scritto:Il fatto come dici tu "storicamente accertato" che la chiesa fu fondata dai "proto ortodossi" 200 anni dopo per me scusami lascia il tempo che trova poiché per me, sia i primi apostoli che si riunirono inizialmente a Gerusalemme con i primi convertiti sia i primi cristiani che si riunivano nelle catacombe con San Pietro in poi facevano già "chiesa" che come ben sai il suo significato è "comunità di fedeli"
Poi onestamente questa storia dei "proto ortodossi" 200 anni D.C. che hanno fondato la Chiesa come dici tu non mi convince affatto ed anzi mi è completamente nuova e tutta da dimostrare per il semplice fatto che non puoi parlare di proto ( precedente, antecedente) ortodossi nel 200 D.C. quando lo scisma fra cattolici della chiesa di Roma e quella di Costantinopoli (ortodossi) avvenne nel 1054 come anno dello scisma.......ed i cristiani erano ancora in quei tempi martirizzati dai vari imperatori.
Questo perché sei semplicemente a digiuno di storia del cristianesimo antico e probabilmente non hai mai aperto un manuale di storia del cristianesimo di livello accademico! Già il fatto che non comprendi chi siano i proto-ortodossi che per "assonanza" accomuni agli ortodossi dello scisma del 1054 la dice lunga sul tuo livello di preparazione. Cosa c'entrano i proto-ortodossi con i cristiani orientali dello scisma costantinopolitano?!?!?!?!? Tra l'altro mi pare di capire che non sai nemmeno che gli stessi cattolici si definiscono ortodossi. Ovviamente non te ne faccio una colpa, nè devi prendere queste mie parole come una sorta di "bacchettata", piuttosto è un invito a studiare di più la storia.
Vieri ha scritto:Può anche darsi che tu ti riferisca al fatto che le prime comunità cristiane nacquero e si formarono non solo a Roma in quel periodo con "comunità" e quindi "chiese" diverse e che sicuramente nacquero anche delle possibili divergenze nell'interpretazione del Vangelo ed anche la nascita di Vangeli apocrifi ma questa è tutta un'altra storia quando la chiesa di Roma prese il sopravvento sulle altre interpretazioni.
Mi riferisco al fatto che agli albori del cristianesimo esistevano varie correnti, talvolta anche molto diverse tra loro, e che una di queste correnti era la corrente da cui derivò il cattolicesimo. Come osserva sempre lo storico Mauro Pesce:

I «cristiani» di cui parlano gli Atti degli Apostoli non avevano le medesime concezioni teologiche e non erano organizzati secondo i medesimi meccanismi istituzionali dei cristiani della cosiddetta «grande chiesa» del III secolo e non erano un gruppo esterno al giudaismo. I christanoi della II metà del II secolo sono invece tutti non-Giudei sia per appartenenza etnica sia per appartenenza culturale. Questo fatto appare chiaramente da Giustino nel 160 circa. ...ovvero in pieno secondo secolo.
Vieri ha scritto:Il parallelismo molto inopportuno che avevo fatto con le varie chiese o sette americane sta nel fatto che qualcuno su questo forum aveva affermato che tutte le religioni indistintamente erano delle invenzioni dell'uomo.....(non faccio pertanto ulteriori commenti in merito)
Capisco.
Vieri ha scritto:A parte che questo è il pensiero di uno studioso
Ad essere precisi di uno storico del cristianesimo. Ciò che sostiene è sapere comune nei circoli accademici.
Vieri ha scritto:alla fine se voglio fare il "buon cristiano" devo fare anche atto di umiltà e non affermare che la mia interpretazione della storia e del Vangelo sia la assoluta ed incontestabile verità ma ammettere che ci possano essere anche spazi diversi di interpretazione condivisibili o meno e tali da poter lasciare il Vangelo un libro aperto da leggere ed interpretare per avere sempre con tutti una apertura mentale tale da portarci alla condivisione di ideali comuni.....
Non mi davi l'impressione di pensarla così ad essere sincero, specialmente quando ti rivolgevi all'amico mormone!
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
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Messaggio da Giovanni64 »

Ribadisco che la dottrina secondo la quale il cristianesimo si tramanda solo su alcuni specifici scritti sacri e solo su quelli non è una dottrina insegnata da Gesù.
Valentino tu credi a questa dottrina? Senza svicolare, possibilmente, grazie.
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Proto-ortodossi ? mai sentiti nominare......

Messaggio da Vieri »

Caro Valentino, abbi pazienza non me ne volere a male ma continui sempre a ripetermi le stesse cose e che cioè per te sono i fatti storici che contano e non mi sembra che mi abbia dato, o non mi ricordo di quali fatti storici tu ti possa riferire, disconoscendo praticamente alla fine ogni parola del Vangelo arroccandoti sempre sulle tue idee (che ovviamente rispetto sempre).

Sul fatto che dopo la morte di Gesù si siano formate diverse comunità (chiese) in tutto il bacino del Mediterraneo, su questo come ti avevo già scritto anch'io, è ormai noto da tempo e concordo anche con opinioni e con interpretazioni del Vangelo diciamo "deviate" e con la nascita di molti testi detti Vangeli tutti risultati alla fine apocrifi poichè non combacianti con i testi dei vangeli canonici.
Niente di nuovo alla fine sotto il sole.

Onestamente la tua insistenza a parlarmi di questi "proto-ortodossi" mai sentiti prima e che trovo citati in una pubblicazione di un certo professore Bart Ehrman evangelico prima ed agnostico dopo.....

Tra l'altro, perdonami ancora ma "l'ignoranza" (intesa sul fatto di non conoscere) di certi sviluppi religiosi del cristianesimo specie sui tuoi cosiddetti "proto-ortodossi" se sono a molti sconosciuti come molte altre comunità nate e morte in quei tempi non penso che sia colpa mia vista la quasi assoluta mancanza di documentazione al riguardo e relegata solo a pochi teologi...

Su questo argomento ho trovato solo questo commento:
«Immagino che quelli che tu chiami "proto-ortodossi" siano semplicementi i continuatori della tradizione apostolica, cioè la dottrina che deriva direttamente dagli Apostoli e dai testimoni diretti.»

Questo è quello che loro affermavano di essere, sì. O meglio, i proto-ortodossi sono quelli che, a posteriori, possono essere considerati ortodossi secondo i canoni dei cristiani di oggi.
«Mentre le altre correnti nascono su impulso di personaggi, magari anche affascinanti, come Pelagio o Marcione, che però danno vita a vere e proprie eterodossie…»

Il motivo per il quale si chiamano «proto-ortodossi» perché non ha senso distinguere tra ortodossi ed eterodossi nelle fasi iniziali del Cristianesimo.
Nota che Paolo non era né un apostolo né un testimone diretto; se non fosse alla base del cristianesimo come lo conosci tu, lo considereresti un corpo estraneo alla «dottrina che deriva direttamente dagli Apostoli e dai testimoni diretti».

Nota anche che sono esistiti dei cristiani che, come i proto-ortodossi si rifacevano a Pietro come discepolo di Gesù e testimone della sua risurrezione, si rifacevano a loro volta a Maria di Magdala, come discepola di Gesù e prima testimone della sua risurrezione. La differenza sta nel fatto che quella corrente, che usava il Vangelo di Maria invece che quello di Marco, è stata combattuta dai proto-ortodossi ed è stata sconfitta.

«Mi domando se non è più che normale che Costantino, imperatore a Roma, abbia fatto riferimento alla fede più antica e più "storica" presente a Roma, rispetto a strane eresie che sorgevano come funghi…»

È la stessa domanda che si fa la Pagels, ma la sua risposta è che non è possibile dare una risposta esclusivamente religiosa (lo gnosticismo è antico quanto la proto-ortodossia, e non una «strana eresia che sorge come un fungo», e la discendenza apostolica è importante solo se si sceglie di considerarla importante); ritiene che solo valutando l'importanza politica della dottrina religiosa si possa capire perché il potere abbia scelto i proto-ortodossi e non gli gnostici o i marcioniti.
Un'altra citazione di questi proto-ortodossi l'ho trovata poi al sito che parla delle varie comunità cristiane del tempo:
http://www.jesusandyoga.net/italian/table.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
al Capitolo 4 :
Gli inizi del cristianesimo: la formazione della Chiesa e del suo dogma

I manoscritti del mar Morto e gli Esseni
Fonti storiche del cristianesimo primitivo
Paolismo
I primi argomenti dottrinali
Docetismo
Ebionitismo
Marcioniti
Gli gnostici
I proto-ortodossi
I fattori culturali e politici che hanno favorito i proto-ortodossi
Le regole di fede e il credo
Il Vangelo di Giovanni contro gli altri vangeli
La costituzione del Nuovo Testamento proto-ortodosso
Costantino e il concilio ecumenico di Nicea

Poi trovo questi cenni:
al sito
http://www.la-torre-leivi.it/archivio/m ... ri_02.html" onclick="window.open(this.href);return false;

"Le visioni alternative del Cristianesimo del II secolo vanno verso visioni eretiche così come la proto-ortodossia evolve verso l’ortodossia. Esistono pertanto apocrifi ortodossi e apocrifi eretici a seconda dei contenuti. "

Il vero “perno” della discordia risiede nella Natura Umana e Divina di Gesù.
Attorno a questo “perno” ruotano tutti i gruppi: il gruppo proto-ortodosso ed i gruppi alternativi.
Per i Cristiani Proto-ortodossi Gesù è contemporaneamente e misteriosamente sia completamente Umano sia completamente Divino.


In breve da quanto mi risulta e mi dici questi "proto-ortodossi" dovrebbero essere stati quelli della comunità cristiana "vincente" nel 200 D.C. rispetto a tutte le altre "chiese" ed ideologie apocrife.
Ma da quanto mi risulta torniamo sempre alla fonte poiché la base di questi proto-ortodossi siano stati, mi sembra di aver capito, quelli degli insegnamenti originali di Pietro ricevuti da da Gesù, Conclusioni: il fondatore della Chiesa è stato Pietro basandosi sugli insegnamenti di Gesù.

Che poi, a fronte di questa prima chiesa possa esserci stata nel tempo una successive evoluzione nella interpretazione del Vangelo la posso capire (vedi concilio di Nicea) come posso anche capire magari che altri cristiani siano rimasti fedeli ai primi insegnamenti dei proto-ortodossi come forse nel tuo caso......

Quindi caro Valentino, forse alla fine di tante discussioni forse forse sono riuscito a capire il tuo pensiero del resto mai nascosto ma almeno chiarito con il termine di "proto-ortodosso".
PS. ora ho capito che il termine "ortodosso" si riferiva alla parola "all'origine" e non allo scisma ortodosso successivo......basta chiarirci ma devo dire che mi sono divertito...

Se fosse così, dato poi che alla fine il tutto non solo sia nuovo per me ma anche per molti su questo forum sarebbe molto interessante saperne di più poiché come vedi le fonti relative trovate sono state decisamente scarse.
Grazie in anticipo e buona giornata.
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Caro Valentino, abbi pazienza non me ne volere a male ma continui sempre a ripetermi le stesse cose e che cioè per te sono i fatti storici che contano
Dai fatti storici non si può prescindere. Ecco perchè "contano".
Vieri ha scritto:e non mi sembra che mi abbia dato, o non mi ricordo di quali fatti storici tu ti possa riferire
Forse non ricordi. Ma anche in altre sedi ti ho citato fior di storici specializzati in storia del cristianesimo antico.
Vieri ha scritto:disconoscendo praticamente alla fine ogni parola del Vangelo
Cosa intendi con questa frase? Non mi sembra affatto di disconoscere ogni parola del vangelo! Tra l'altro nell'economia del nostro discorso che è eminentemente di ordine storico il vangelo non c'entra poi molto.
Vieri ha scritto:arroccandoti sempre sulle tue idee (che ovviamente rispetto sempre).
Non so di quali idee parli. Ma semplicemente della constatazione storica che il cristianesimo del periodo ante 70e.v. era sensibilmente diverso da certi cristianesimi successivi, compreso quello cattolico, la cui origine storica risale al secondo secolo.
Vieri ha scritto:Sul fatto che dopo la morte di Gesù si siano formate diverse comunità (chiese) in tutto il bacino del Mediterraneo, su questo come ti avevo già scritto anch'io, è ormai noto da tempo
Comunità che erano diverse anche nella teologia e nella prassi!
Vieri ha scritto:e concordo anche con opinioni e con interpretazioni del Vangelo diciamo "deviate"
Nel secondo secolo non esisteva una dottrina univoca riguardo alla "corretta" interpretazione, dunque parlare di interpretazioni deviate è improprio. "Deviate" rispetto a quali? In realtà si può solo prendere atto della esistenza e coesistenza di diversi gruppi cristiani i cui orientamenti teologici erano piuttosto diversi.
Vieri ha scritto:e con la nascita di molti testi detti Vangeli tutti risultati alla fine apocrifi poichè non combacianti con i testi dei vangeli canonici.
I vangeli apocrifi furono prodotti non solo dagli gnostici ma anche da alcuni appartenenti alla corrente che diede vita alla chiesa cattolica. Certi apocrifi venivano letti anche da loro.
Vieri ha scritto:Onestamente la tua insistenza a parlarmi di questi "proto-ortodossi" mai sentiti prima e che trovo citati in una pubblicazione di un certo professore Bart Ehrman evangelico prima ed agnostico dopo
Quali siano le convinzioni religiose di Bart Ehrman è irrilevante. Ciò che è essenziale è la validità della sua ricerca storica che, tra l'altro, non è diversa da quella di altri storici, anche credenti e anche cattolici.
Vieri ha scritto:Tra l'altro, perdonami ancora ma "l'ignoranza" (intesa sul fatto di non conoscere) di certi sviluppi religiosi del cristianesimo specie sui tuoi cosiddetti "proto-ortodossi"
Probabilmente sono un mistero per te ma non per chi si occupa di storia del cristianesimo.
Vieri ha scritto:se sono a molti sconosciuti come molte altre comunità nate e morte in quei tempi non penso che sia colpa mia vista la quasi assoluta mancanza di documentazione al riguardo e relegata solo a pochi teologi...
Innanzitutto un'imprecisione. Giacchè parliamo di storia non ha senso parlare dei "teologi". In ogni caso la documentazione al riguardo NON è relegata a "pochi storici". Esiste un'ampia documentazione storica in merito. Parliamo di testi accademici in ogni caso! Comunque sono questioni che conoscono tutti gli storici.
Vieri ha scritto:Su questo argomento ho trovato solo questo commento:
Preso da dove? Se devi documentarti documentati bene, scegliendo fonti più autorevoli.
Vieri ha scritto:Un'altra citazione di questi proto-ortodossi l'ho trovata poi al sito
Un altro sito non accademico in cui si parla di yoga! Il mio consiglio è di non metterti a "googleare" cercando in internet. Meglio una biblioteca!
Vieri ha scritto:In breve da quanto mi risulta e mi dici questi "proto-ortodossi" dovrebbero essere stati quelli della comunità cristiana "vincente" nel 200 D.C. rispetto a tutte le altre "chiese" ed ideologie apocrife.
Non esattamente. Ovvero è sostanzialmente corretta la "prima parte" ovvero il fatto che i "proto-ortodossi" costituiscono quella fazione che si istituzionalizzò e che richiese l'appoggio imperiale diversamente da altri gruppi. Tranne gli gnostici questi altri gruppi in realtà non producevano scritture apocrife ma anzi avevano tra le mani testi ritenuti canonici ANCHE dai protoortodossi. Dunque è improprio dire che i proto-ortodossi furono "vincenti" rispetto a "chiese ed ideologie apocrife" considerando che non sempre gli altri gruppi avevano "scritture" che in seguito sarebbero state ritenute "apocrife". Talvolta avevano teologie diverse pur partendo dagli stessi vangeli che usavano i proto-ortodossi!
Vieri ha scritto:Ma da quanto mi risulta torniamo sempre alla fonte poiché la base di questi proto-ortodossi siano stati, mi sembra di aver capito, quelli degli insegnamenti originali di Pietro ricevuti da da Gesù
Sbagliato. Perché i testi e le scritture che usavano i proto-ortodossi erano spesso le stesse Scritture che venivano usate da altri gruppi che coesistevano con loro.
Vieri ha scritto:Conclusioni: il fondatore della Chiesa è stato Pietro basandosi sugli insegnamenti di Gesù.
Ma nè Pietro nè Gesù fondarono i proto-ortodossi o la chiesa cattolica che utilizzavano testi che erano usati e diffusi anche in altri gruppi che comunque avevano teologie diverse rispetto ai proto-ortodossi!
Vieri ha scritto:Che poi, a fronte di questa prima chiesa possa esserci stata nel tempo una successive evoluzione nella interpretazione del Vangelo la posso capire (vedi concilio di Nicea) come posso anche capire magari che altri cristiani siano rimasti fedeli ai primi insegnamenti dei proto-ortodossi come forse nel tuo caso
I proto-ortodossi sono in continuità storica con il cattolicesimo. E non ritengo che i proto-ortodossi conservassero una dottrina più vicina a quella di Gesù e dei suoi immediati apostoli! Anzi!
Vieri ha scritto:Quindi caro Valentino, forse alla fine di tante discussioni forse forse sono riuscito a capire il tuo pensiero del resto mai nascosto ma almeno chiarito con il termine di "proto-ortodosso".
Non credo tu l'abbia capito in pieno! I proto-ortodossi si discostarono dalla teologia di Gesù e dei suoi primi apostoli al pari di altri movimenti che sorsero agli albori del cristianesimo. Quelli che conservarono e trasmisero più fedelmente gli insegnamenti di Gesù e dei suoi apostoli e che erano in continuità storica col loro furono i nazareni.
Vieri ha scritto:Se fosse così, dato poi che alla fine il tutto non solo sia nuovo per me ma anche per molti su questo forum sarebbe molto interessante saperne di più poiché come vedi le fonti relative trovate sono state decisamente scarse.
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nico70
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Messaggio da nico70 »

Ascoltate l'intervista a Mauro Pesce, potrebbe creare un altra "nuova chiesa" in aggiunta a quelle made in USA.

Nella seconda parte dice che nel regno di Dio che verrà "si mangia e si beve" :risata:

https://www.youtube.com/watch?v=3dsD2g78n5s
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Per Valentino

Messaggio da Viandante »

Per comodità e per evitare ripetizioni da parte di Poly rimando a questo link la risposta esauriente alla citazione dell'enciclopedia cattolica!

http://testimonidigeova.freeforumzone.c ... dd=6966855" onclick="window.open(this.href);return false;
Saluti
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"L'unica rivoluzione possibile è quella interiore..."
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Faccio un discorso sul piano razionale e logico, perché non sono uno storico né un teologo, anzi, per esempio, dico esplicitamente che ho solo sentito o letto qualche spezzone del Vangelo. Ma, come dicevo prima, non è questo il punto. Le chiacchere o eventualmente i trucchi si riconoscono anche quando qualcuno li vuole supportare con la storia o con altro.

Da un punto di vista razionale, la religiosità o le pretese religiose di un soggetto raccontate da altri non possono che risultare molto approssimative, anche se questo soggetto e questi altri fossero attualmente viventi. Ma, come ho detto altre volte, nemmeno il soggetto stesso si conosce bene o resta uguale a se stesso nel corso della sua vita, soprattutto quando si tratta di un soggetto che in qualche modo tende a distinguersi dalla massa. I pensieri, le intenzioni più o meno profonde o i disegni più o meno eccezionali di un certo soggetto non li possiamo conoscere. Ciò è vero, a maggior ragione, per fatti che risalgono a duemila anni fa. Ma allora gli storici devono rinuciare a costruire un Gesù storico? No, ovviamente, ma certamente non si può pretendere che combaci con quello reale, soprattutto nei dettagli e negli aspetti più profondi.

In ogni caso, per quanto riguarda Gesù e gli apostoli, il fatto che gli apostoli avessero una religiosità molto diversa da Gesù è raccontato da loro stessi e dal loro puntualmente diverso modo di porsi di fronte agli eventi. Ovviamente saranno stati anche influenzati dai suoi insegnamenti, ma una cosa sono gli insegnamenti, che peraltro non possono che essere molto parziali, ed altra cosa è la strutturale diversità di carattere e di vedute. In ogni caso, come dicevo prima, venendo a mancare la guida, la religione nascente comincia a prendere una forma che è quella determinata dagli apostoli e non da Gesù. Insomma se per cristianesimo intendiamo l'insegnamento di Gesù, è ovvio che la prima e più grande discontinuità o frattura storica visibile nel cristianesimo è la morte di Gesù. Un cristianesimo con Gesù vivo è una cosa, con gli apostoli e Gesù morto è un'altra.

Poi è anche più che ovvio che il cristianesimo abbia continuato ad evolversi e a diversificarsi, con sussulti vari, o anche a cercare di compattarsi, magari attraverso scritti che altri poi avrebbero sacralizzato.

Le dottrine e più in generale le religioni sono oggetti molto aleatori, e persino quando si pretende, per giunta a posteriori, di fissarle con testi scritti, risultano fortementi dipendenti anche da una sola virgola.

Una cosa è quindi, accertare l'esistenza storica di Gesù, altra cosa è accertare quale fosse con precisione la dottrina o la religione di Gesù, tanto più che essa è filtrata secondo altre teste, altre memorie, altre sensibilità e altre personalità. Non è detto, tanto per aggiungere un altro aspetto, che i discepoli abbiano saputo inquadrare con precisione l'eventuale eccezionalità del soggetto con il quale avevano avuto a che fare. Così come gli hanno potuto attribuire eccezionalità che non aveva. In un certo contesto tutti possono avere una certa opinione di una persona e poi solo se si verifica un certo evento rivelatore, sono indotti a cambiarla. Insomma, non sappiamo chi fosse veramente Gesù e certamente non possiamo fornire dettagli definiti alla sua dottrina.

Ma poi, come è già implicito in quello che ho già detto, le dottrine o gli "insegnamenti" cosa sono? Sono oggetti difficilmente identificabili già in sé. Ma supponiamo anche che si possa avere una conoscenza oggettiva ed univoca di un insieme di dottrine: come si fa a stabilire il modo di misurare la distanza nell'insieme delle dottrine? Senza una metrica precisa nello spazio delle dottrine, risulta impossibile o comunque del tutto aleatorio misurarne la distanza.
Il giudaismo per come l'intende uno che, mettiamo, si crede il Messia, è più vicino al giudaismo che non crede a tale Messia o più vicino al cristianesimo? (Ammesso che si possa parlare di un unico giudaismo ed un unico cristianesimo)
Si capisce che ognuno può girare la frittata e le chiacchere come vuole e rispondere come vuole.

Insomma, Gesù vero, Gesù reale è diverso anche e soprattutto da quel poco di Gesù raccontato, capito, percepito dagli apostoli ed è diverso dagli apostoli. E' l'ovvietà delle cose che dice questo. Sempre se continiuamo a supporre la ragionevolezza delle cose e non a credere ai miracoli. E io non mi aspetto che uno storico si metta a sottolineare l'ovvio, perché l'ovvio lo si dà per ovvio.

Fin qui solo dal punto di vista razionale. Se ora facciamo entrare la fede, allora si può credere che le dottrine degli apostoli siano in armonia con quelle di Gesù e che le dottrine del cristianesimo per come si è sviluppato ed in cui si crede, siano in armonia con quelle degli apostoli e con quelle di Gesù. Ed, inoltre, possiamo anche credere che Gesù sia nato da una vergine ed ha voluto che la storia cristiana si sviluppasse proprio per come si è sviluppata e che delle cose "strane" del tipo non scrivere "personalmente niente" sia funzionale a questo obiettivo, perché, per esempio, per i suoi disegni, voleva essere interpretato così come è stato interpretato.

Certo si può anche avere una fede differente. Si può pensare che Gesù non aveva previsto le persecuzioni e che il suo insegnamento potesse perdere dettagli senza essere scritto e perciò non aveva dato disposizioni a tale proposito, o che avesse paura ad differenziarsi dagli altri rabbini coetanei, o che invece aveva previsto tutto e che aveva affidato il suo vero insegnamento alle scoperte di Valentino ed eventuali soci.
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Messaggio da Valentino »

nico70 ha scritto: Ascoltate l'intervista a Mauro Pesce, potrebbe creare un altra "nuova chiesa" in aggiunta a quelle made in USA.

Nella seconda parte dice che nel regno di Dio che verrà "si mangia e si beve" :risata:

https://www.youtube.com/watch?v=3dsD2g78n5s
Mauro Pesce è uno storico, non ha nessuna velleità in tal senso!!! Mauro Pesce riferisce semplicemente quello che per gli storici è sapere comune. Non sono "tesi personali" ma il risultato di studi scientifici condivisi che in ambito accademico sono, ripeto, sapere comune!
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Messaggio da Valentino »

Viandante ha scritto:Per comodità e per evitare ripetizioni da parte di Poly rimando a questo link la risposta esauriente alla citazione dell'enciclopedia cattolica!

http://testimonidigeova.freeforumzone.c ... dd=6966855" onclick="window.open(this.href);return false;
Il problema è che la "successione apostolica" non ha un fondamento storico certo. Ti sfugge ad esempio che i proto-ortodossi che diedero vita al cattolicesimo non inventarono nulla di nuovo in quanto gli stessi gruppi concorrenti come certi gnostici si "vantavano" di essere i successori degli apostoli. Alcuni esempi:
Basilide pretendeva d’essere discepolo di un interprete di Pietro chiamato Glaucia (Clem. Al., Strom. 7, 17, 106), Valentino affermava che aveva ricevuto la propria dottrina da Theoda, un discepolo di Paolo, il valentiniano Tolomeo, il quale si vantava di essere degno «della tradizione apostolica, che anche noi abbiamo ricevuto in successione ininterrotta, unitamente alla costituzione fondante di tutte le norme, attraverso l’insegnamento del nostro Redentore».
Quindi l'artificio retorico, storicamente dubbio e difficilmente documentabile, con cui i proto-ortodossi puntellavano la loro pretesa legittimità corrispondeva esattamente al metodo probatorio adottato dagli odiati gnostici.
In realtà credo che nè i proto-ortodossi nè gli gnostici potevano "vantare" una reale successione apostolica ininterrotta. Piuttosto sono convinto che i continuatori del messaggio originale di Gesù si può ritrovare nell'impropriamente detto "giudeo-cristianesimo" e che quelli che conservarono una reale "successione apostolica" fossero i nazareni che almeno fino al 135 furono guidati da discendenti della famiglia di Gesù.
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Caro Giovanni

Messaggio da Vieri »

Hai scritto:
Fin qui solo dal punto di vista razionale. Se ora facciamo entrare la fede, allora si può credere che le dottrine degli apostoli siano in armonia con quelle di Gesù e che le dottrine del cristianesimo per come si è sviluppato ed in cui si crede, siano in armonia con quelle degli apostoli e con quelle di Gesù. Ed, inoltre, possiamo anche credere che Gesù sia nato da una vergine ed ha voluto che la storia cristiana si sviluppasse proprio per come si è sviluppata e che delle cose "strane" del tipo non scrivere "personalmente niente" sia funzionale a questo obiettivo, perché, per esempio, per i suoi disegni, voleva essere interpretato così come è stato interpretato.
Ciao Giovanni, hai fatto una analisi molto obiettiva ed il problema alla fine è sempre lo stesso.
- Per i cattolici gli apostoli avevano ricevuto da Cristo lo Spirito Santo e difatti Pietro faceva anche miracoli a Gerusalemme.
Sono spiegabili pertanto per i cattolici la scrittura dei Vangeli Sinottici molto simili tra loro pur redatti da persone diverse in tempi diversi ed il luoghi diversi con una rispondenza agli originali accertata anche dopo numerose trascrizioni e traduzioni.

E' ovvio allora che per chi non accetta il dogma della venuta dello Spirito Santo e considera allora gli apostoli come persone normali, si possano fare tutte le congetture possibili considerando poi tutte le varie interpretazioni, anche apocrife fatte che possano essere prese anche per possibili o vere.

Conclusioni ?
E' sempre giusto ed interessante parlarne ma se i punti di partenza sono diversi sarà alla fine sempre difficile trovare delle conclusioni comuni.
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Messaggio da Valentino »

Giovanni64 ha scritto:Si confondono i fatti con il perché dei fatti.
Non è che si confondono. In realtà si prende atto e si "registrano" i "fatti" e successivamente si spiega il "perchè dei fatti", o almeno si tenta di farlo sulla base dei dati disponibili.
Giovanni64 ha scritto:Ma , comunque sia, a me non avrebbe meravigliato nemmeno tutto il contrario e cioè che Gesù avesse scritto e gli apostoli no. Avremmo trovato gli ovvi perché anche per fatti opposti.
Guarda che l'indagine storica spesso registra accadimenti che vanno "controcorrente" senza alcun problema. Ovviamente lo storico cerca sempre di capire quali possono essere, su base documentale o congetturale, le possibili "cause" di una "anomalia" (se così vogliamo chiamarla)! Tornando all'esempio precedente si può formulare anche in maniera diversa: i rabbini non misero per iscritto i loro insegnamenti fino al 200 e.v. Questi sono i fatti. Se poi vogliamo indagare il perchè sia capitato questo, nel caso specifico abbiamo la risposta: il fondato sospetto che nel mezzo delle persecuzioni un sapere "orale" potesse andare perduto.
Giovanni64 ha scritto:Non penso che Gesù, per esempio, abbia fatto tutte cose identiche agli altri rabbini del suo tempo né penso che Gesù e gli apostoli si siano posti gli stessi problemi o abbiano avuto sempre lo stesso atteggiamento di fronte, per esempio, al problema "persecuzioni" o al problema "conservare anche i dettagli".
Certo.
Giovanni64 ha scritto:La mancanza di Gesù a fare da guida, a correggere fa, ovviamente, prendere una piega diversa ad una religione appena nata ed in fase di sviluppo.
Il problema fondamentalmente è che in una comunità, o ancor meglio in una cultura dove il "sapere" si tramanda solo oralmente, passare da un insegnamento orale ad un insegnamento scritto nasce senza dubbio da una "esigenza". Quali siano stati i motivi che hanno provocato questa "esigenza" può essere oggetto di investigazione, e tali motivi possono rivelarsi essere molteplici e ne potremmo elencare un'infinità.
Giovanni64 ha scritto:Ribadisco che la dottrina secondo la quale il cristianesimo si tramanda solo su alcuni specifici scritti sacri e solo su quelli non è una dottrina insegnata da Gesù.
Gesù basava i suoi insegnamenti sulla Torah. E non c'è nessun dubbio sul fatto che Gesù ritenesse che la Torah ed i "Profeti" fossero gli "scritti sacri" che si dovevano tramandare e sui quali si doveva basare ogni insegnamento compreso il suo. Non si può pensare che Gesù potesse prescindere da questi testi sacri che commentava e dai quali attingeva per il suo insegnamento! Sicuramente quindi Gesù riteneva che il "cristianesimo" dovesse essere tramandato sulla base di questo Testo Sacro, ovvero sulla base delle Sacre Scritture Ebraiche.
Se invece ci si chiede se Gesù abbia mai comandato di mettere per iscritto ANCHE i suoi insegnamenti l'unica risposta possibile è: non lo sappiamo.
Certamente Gesù in quanto "insegnante" o Rabbi voleva che il suo insegnamento venisse tramandato e nella sua epoca tale tipo di insegnamento si tramandava oralmente da maestro a discepolo. E' possibile che Gesù non si sia uniformato a tale modus operandi? Certo che è possibile, ma non lo sappiamo. Ovvero sappiamo con certezza che egli volesse che il suo insegnamento venisse tramandato...ma in che modo? In forma scritta? In forma orale? In entrambi i modi? Non lo sappiamo!!!
Giovanni64 ha scritto:Valentino tu credi a questa dottrina? Senza svicolare, possibilmente, grazie.
Io credo che Gesù, senza dubbio, si preoccupasse che il suo insegnamento venisse trasmesso agli altri e senza dubbio credo che Gesù ritenesse imprescindibile la lettura e lo studio delle Sacre Scritture ebraiche che egli riteneva essere un "Testo Sacro" da tramandare, leggere e studiare. Posto che Gesù sicuramente raccomandò ai suoi discepoli ANCHE la trasmissione del suo insegnamento non sappiamo se Gesù abbia mai raccomandato o preferito per il suo insegnamento un "metodo di trasmissione in particolare" ovvero non sappiamo se ritenesse che il suo insegnamento si dovesse trasmettere solo oralmente, solo per iscritto, oppure in maniera "mista" sia oralmente che per iscritto. Questo ripeto non lo sappiamo e non lo sappiamo perché non esiste una fonte che lo attesti.
E' possibile che Gesù si aspettasse che ad un certo punto il suo insegnamento venisse messo per iscritto? Penso che sia verosimile. Ritornando alla domanda iniziale.
La dottrina secondo la quale il cristianesimo si tramanda solo su alcuni specifici scritti sacri e solo su quelli è una dottrina insegnata da Gesù?
Per quanto riguarda le Sacre Scritture Ebraiche sicuramente si. Per quanto riguarda la trasmissione del suo insegnamento pure....nel senso che sicuramente Gesù si aspettava che il "cristianesimo", si basasse sulle cose che egli insegnava oralmente al suo uditorio e certamente non voleva che il suo insegnamento andasse perduto e che dunque venisse trasmesso. Questa trasmissione del suo insegnamento doveva avvenire in forma scritta? In forma orale? In forma "mista"? Non possiamo dirlo con certezza anche se credo sia verosimile che Gesù si aspettasse che ad un certo punto il suo insegnamento venisse codificato in forma scritta anche se dobbiamo tener ben presente che la prassi dell'epoca non lo prevedeva. A prescindere di quello che si aspettasse possiamo solo prendere atto del fatto che ad un certo punto i suoi insegnamenti cominciarono ad essere messi per iscritto. All'inizio probabilmente si trattava solo di "raccolte di detti" di Gesù, raccolte oggi perdute che costituirono la "base" o per meglio dire le "fonti" dalle quali attinsero gli evangelisti.
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Valentino ha scritto:
Giovanni64 ha scritto:Si confondono i fatti con il perché dei fatti.
Non è che si confondono. In realtà si prende atto e si "registrano" i "fatti" e successivamente si spiega il "perchè dei fatti", o almeno si tenta di farlo sulla base dei dati disponibili.
Giovanni64 ha scritto:Ma , comunque sia, a me non avrebbe meravigliato nemmeno tutto il contrario e cioè che Gesù avesse scritto e gli apostoli no. Avremmo trovato gli ovvi perché anche per fatti opposti.
Guarda che l'indagine storica spesso registra accadimenti che vanno "controcorrente" senza alcun problema. Ovviamente lo storico cerca sempre di capire quali possono essere, su base documentale o congetturale, le possibili "cause" di una "anomalia" (se così vogliamo chiamarla)! Tornando all'esempio precedente si può formulare anche in maniera diversa: i rabbini non misero per iscritto i loro insegnamenti fino al 200 e.v. Questi sono i fatti. Se poi vogliamo indagare il perchè sia capitato questo, nel caso specifico abbiamo la risposta: il fondato sospetto che nel mezzo delle persecuzioni un sapere "orale" potesse andare perduto.
Guarda che l'indagine storica ha registrato che Gesù non ha scritto né ha mai insegnato che bisognasse scrivere qualcosa. Cosa abbiano fatto altri lo hai tirato fuori tu, insieme alle congetture annesse.
Giovanni64 ha scritto:Non penso che Gesù, per esempio, abbia fatto tutte cose identiche agli altri rabbini del suo tempo né penso che Gesù e gli apostoli si siano posti gli stessi problemi o abbiano avuto sempre lo stesso atteggiamento di fronte, per esempio, al problema "persecuzioni" o al problema "conservare anche i dettagli".
Certo.
E quindi, come sopra
Giovanni64 ha scritto:La mancanza di Gesù a fare da guida, a correggere fa, ovviamente, prendere una piega diversa ad una religione appena nata ed in fase di sviluppo.

Il problema fondamentalmente è che in una comunità, o ancor meglio in una cultura dove il "sapere" si tramanda solo oralmente, passare da un insegnamento orale ad un insegnamento scritto nasce senza dubbio da una "esigenza". Quali siano stati i motivi che hanno provocato questa "esigenza" può essere oggetto di investigazione, e tali motivi possono rivelarsi essere molteplici e ne potremmo elencare un'infinità.
Ma, come dicevo, la ovvia diversità del cristianesimo di Gesù da quello degli apostoli o dei primi cristiani non risiede solo nel fatto che Gesù non scrive e non dice di scrivere e gli apostoli sì (sempre che hanno scritto veramente gli apostoli e solo loro: a proposito ma Gesù aveva detto chi poteva scrivere e chi no?). Tuttavia non è neanche un fatto di forma ma il fatto che i seguaci di Gesù hanno via via fatto di alcuni scritti relativi agli insegnamenti di Gesù una specie di feticcio, dichiarando ispirati alcuni e non ispirati altri. Questa non è mai stata una dottrina insegnata da Gesù
Giovanni64 ha scritto:Ribadisco che la dottrina secondo la quale il cristianesimo si tramanda solo su alcuni specifici scritti sacri e solo su quelli non è una dottrina insegnata da Gesù.
Gesù basava i suoi insegnamenti sulla Torah. E non c'è nessun dubbio sul fatto che Gesù ritenesse che la Torah ed i "Profeti" fossero gli "scritti sacri" che si dovevano tramandare e sui quali si doveva basare ogni insegnamento compreso il suo. Non si può pensare che Gesù potesse prescindere da questi testi sacri che commentava e dai quali attingeva per il suo insegnamento! Sicuramente quindi Gesù riteneva che il "cristianesimo" dovesse essere tramandato sulla base di questo Testo Sacro, ovvero sulla base delle Sacre Scritture Ebraiche.
E quali sono di preciso le Sacre Scritture Ebraiche? Gesù lo sapeva? Secondo Gesù occorre sapere con precisione quali siano oppure bisogna lasciarle senza precisarle? Gesù le ha precisate?

Se invece ci si chiede se Gesù abbia mai comandato di mettere per iscritto ANCHE i suoi insegnamenti l'unica risposta possibile è: non lo sappiamo.
Sappiamo però che Gesù non ha mai insegnato una cosa del genere.

Certamente Gesù in quanto "insegnante" o Rabbi voleva che il suo insegnamento venisse tramandato
Non vi è nessuna certezza, soprattutto se argomentata in questo modo. Non lo possiamo dire, non lo sappiamo. Gesù non aveva l'obbligo di essere uguale agli altri rabbini
e nella sua epoca tale tipo di insegnamento si tramandava oralmente da maestro a discepolo.
Non lo possiamo dire. Ci potrebbero essere altri casi, che non ci sono pervenuti, tipo quello degli apostoli. o gli apostoli sono di un'altra epoca? In ogni caso Gesù non doveva per forza fare quello che facevano gli altri.

E' possibile che Gesù non si sia uniformato a tale modus operandi? Certo che è possibile, ma non lo sappiamo. Ovvero sappiamo con certezza che egli volesse che il suo insegnamento venisse tramandato
Non lo sappiamo
...ma in che modo? In forma scritta? In forma orale? In entrambi i modi? Non lo sappiamo!!!
E' vero che non lo sappiamo. In ogni caso qui non si parla di forma. Nel cristianesimo successivo lo "scritto" relativo all'insegnamento di Gesù non è semplicemente una forma di espressione ma assume prima un valore sacro e poi l'aspetto di un feticcio assoluto. Gesù aveva insegnato a fare questo? No, e questo è certo per tutta una serie di ragioni, fosse anche solo per esempio perché lui diceva cose importanti che non erano comprese nei testi scritti che lui stesso citava. Tuttavia, visto che tu spesso parli di "verosimile", ti pare verosimile che uno sa di essere perseguitato, sa che i discepoli verranno perseguitati, vuole che il suo insegnamento venga tramandato senza perdere dettagli, e non scrive o fa scrivere niente? Affida tutto alla memoria e a quello che hanno capito i discepoli? Se lo fa è verosimile che lo faccia per uno scopo che noi possiamo anche non sapere.

Giovanni64 ha scritto:Valentino tu credi a questa dottrina? Senza svicolare, possibilmente, grazie.
Io credo che Gesù, senza dubbio, si preoccupasse che il suo insegnamento venisse trasmesso agli altri e senza dubbio credo che Gesù ritenesse imprescindibile la lettura e lo studio delle Sacre Scritture ebraiche che egli riteneva essere un "Testo Sacro" da tramandare, leggere e studiare. Posto che Gesù sicuramente raccomandò ai suoi discepoli ANCHE la trasmissione del suo insegnamento non sappiamo se Gesù abbia mai raccomandato o preferito per il suo insegnamento un "metodo di trasmissione in particolare" ovvero non sappiamo se ritenesse che il suo insegnamento si dovesse trasmettere solo oralmente, solo per iscritto, oppure in maniera "mista" sia oralmente che per iscritto. Questo ripeto non lo sappiamo e non lo sappiamo perché non esiste una fonte che lo attesti.
E' possibile che Gesù si aspettasse che ad un certo punto il suo insegnamento venisse messo per iscritto? Penso che sia verosimile. Ritornando alla domanda iniziale.
La dottrina secondo la quale il cristianesimo si tramanda solo su alcuni specifici scritti sacri e solo su quelli è una dottrina insegnata da Gesù?
Per quanto riguarda le Sacre Scritture Ebraiche sicuramente si. Per quanto riguarda la trasmissione del suo insegnamento pure....nel senso che sicuramente Gesù si aspettava che il "cristianesimo", si basasse sulle cose che egli insegnava oralmente al suo uditorio e certamente non voleva che il suo insegnamento andasse perduto e che dunque venisse trasmesso. Questa trasmissione del suo insegnamento doveva avvenire in forma scritta? In forma orale? In forma "mista"? Non possiamo dirlo con certezza anche se credo sia verosimile che Gesù si aspettasse che ad un certo punto il suo insegnamento venisse codificato in forma scritta anche se dobbiamo tener ben presente che la prassi dell'epoca non lo prevedeva. A prescindere di quello che si aspettasse possiamo solo prendere atto del fatto che ad un certo punto i suoi insegnamenti cominciarono ad essere messi per iscritto. All'inizio probabilmente si trattava solo di "raccolte di detti" di Gesù, raccolte oggi perdute che costituirono la "base" o per meglio dire le "fonti" dalle quali attinsero gli evangelisti.
Hai svicolato, frainteso, fatto finta di fraintendere, saltato pur di non dover rispondere. Francamente continuare a cercare di evitare questo comportamento è una faticata che forse mi potrei risparmiare e che in parte mi sono già rsiparmiato.
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