Impariamo a leggere il "geovese".
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Impariamo a leggere il "geovese".
Una delle prime cose che ho scoperto quando ho iniziato a leggere questo forum è che molte parole della nostra lingua hanno, all'interno della comunità dei testimoni di Geova, un significato diverso da quello che hanno nell'italiano corrente. Si tratta, come sempre, di traduzioni dall'inglese fatte con molta coerenza, giacché le espressioni originali sono distanti dalla comune lingua inglese quanto le loro traduzioni italiane. Vorrei dunque esaminare almeno alcuni di questi termini del "geovese", soprattutto per aiutare chi non è mai stato TdG e potrebbe rimanere confuso da certe espressioni.
Inizio oggi con libertà di parola, un'espressione che molti proclamatori forse non conoscono, ma è ben nota agli anziani. Infatti è sul loro manuale che l'ho trovata. Fra loro non ha lo stesso significato che ha per noi. Per loro "libertà di parola" significa la libertà di poter corrggere qualcuno per un comportamento non consono, senza che l'interlocutore possa rispondere "ma anche tu fai lo stesso".
Ogni anziano è tenuto a un comportamento esemplare per non compromettere la propria "libertà di parola", cioè deve osservare attentamente il proprio occhio per sfilarne i corpi estranei di varia misura che potrebbero esserci, e quindi procedere liberamente a sfilare pagliuzze dagli occhi altrui. O per usare un altro esempio dai Vangeli, dovrebbe idealmente essere così immacolato da poter liberamente scagliare la prima pietra contro un peccatore meritevole di lapidazione.
Un TdG risponderebbe (mi correggano eventualmente coloro che TdG sono stati o lo sono) che la comunità dei fratelli esiste anche per aiutarsi a vicenda a non deviare dalla retta via. Vero! Ma tra fratelli ci si può corregere a vicenda anche quando si sa di condividere le stesse debolezze. Come direbbero negli USA: non occorre essere Michael Jordan per allenare Michael Jordan. Questo concetto però non piace all'organizzazione dei TdG, non piace un correggersi tra pari. A loro piace l'autorità. Quando si insegna l'obbedienza come somma virtù occorre qualcuno a cui obbedire. Il Generale e il suo Stato Maggiore sono lontani, perciò servono i sergenti, i tenenti e i capitani, per dare ordini che non si devono discutere.
In estrema sintesi possiamo dunque tradurre "libertà di parola" con "potere di comandare, corregere e punire".
Inizio oggi con libertà di parola, un'espressione che molti proclamatori forse non conoscono, ma è ben nota agli anziani. Infatti è sul loro manuale che l'ho trovata. Fra loro non ha lo stesso significato che ha per noi. Per loro "libertà di parola" significa la libertà di poter corrggere qualcuno per un comportamento non consono, senza che l'interlocutore possa rispondere "ma anche tu fai lo stesso".
Ogni anziano è tenuto a un comportamento esemplare per non compromettere la propria "libertà di parola", cioè deve osservare attentamente il proprio occhio per sfilarne i corpi estranei di varia misura che potrebbero esserci, e quindi procedere liberamente a sfilare pagliuzze dagli occhi altrui. O per usare un altro esempio dai Vangeli, dovrebbe idealmente essere così immacolato da poter liberamente scagliare la prima pietra contro un peccatore meritevole di lapidazione.
Un TdG risponderebbe (mi correggano eventualmente coloro che TdG sono stati o lo sono) che la comunità dei fratelli esiste anche per aiutarsi a vicenda a non deviare dalla retta via. Vero! Ma tra fratelli ci si può corregere a vicenda anche quando si sa di condividere le stesse debolezze. Come direbbero negli USA: non occorre essere Michael Jordan per allenare Michael Jordan. Questo concetto però non piace all'organizzazione dei TdG, non piace un correggersi tra pari. A loro piace l'autorità. Quando si insegna l'obbedienza come somma virtù occorre qualcuno a cui obbedire. Il Generale e il suo Stato Maggiore sono lontani, perciò servono i sergenti, i tenenti e i capitani, per dare ordini che non si devono discutere.
In estrema sintesi possiamo dunque tradurre "libertà di parola" con "potere di comandare, corregere e punire".
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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"Libertà di parola" significa che devi sottometterti alle idiosincrasie del corpo di anziani di turno se vuoi ottenere i tanto agognati "privilegi".Cogitabonda ha scritto:Una delle prime cose che ho scoperto quando ho iniziato a leggere questo forum è che molte parole della nostra lingua hanno, all'interno della comunità dei testimoni di Geova, un significato diverso da quello che hanno nell'italiano corrente. Si tratta, come sempre, di traduzioni dall'inglese fatte con molta coerenza, giacché le espressioni originali sono distanti dalla comune lingua inglese quanto le loro traduzioni italiane. Vorrei dunque esaminare almeno alcuni di questi termini del "geovese", soprattutto per aiutare chi non è mai stato TdG e potrebbe rimanere confuso da certe espressioni.
Inizio oggi con libertà di parola, un'espressione che molti proclamatori forse non conoscono, ma è ben nota agli anziani. Infatti è sul loro manuale che l'ho trovata. Fra loro non ha lo stesso significato che ha per noi. Per loro "libertà di parola" significa la libertà di poter corrggere qualcuno per un comportamento non consono, senza che l'interlocutore possa rispondere "ma anche tu fai lo stesso".
Ogni anziano è tenuto a un comportamento esemplare per non compromettere la propria "libertà di parola", cioè deve osservare attentamente il proprio occhio per sfilarne i corpi estranei di varia misura che potrebbero esserci, e quindi procedere liberamente a sfilare pagliuzze dagli occhi altrui. O per usare un altro esempio dai Vangeli, dovrebbe idealmente essere così immacolato da poter liberamente scagliare la prima pietra contro un peccatore meritevole di lapidazione.
Un TdG risponderebbe (mi correggano eventualmente coloro che TdG sono stati o lo sono) che la comunità dei fratelli esiste anche per aiutarsi a vicenda a non deviare dalla retta via. Vero! Ma tra fratelli ci si può corregere a vicenda anche quando si sa di condividere le stesse debolezze. Come direbbero negli USA: non occorre essere Michael Jordan per allenare Michael Jordan. Questo concetto però non piace all'organizzazione dei TdG, non piace un correggersi tra pari. A loro piace l'autorità. Quando si insegna l'obbedienza come somma virtù occorre qualcuno a cui obbedire. Il Generale e il suo Stato Maggiore sono lontani, perciò servono i sergenti, i tenenti e i capitani, per dare ordini che non si devono discutere.
In estrema sintesi possiamo dunque tradurre "libertà di parola" con "potere di comandare, corregere e punire".
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
I TdG non hanno mai capito che è del tutto possibile partecipare a una falloforia e il giorno dopo predicare la castità. Le cose non diventano false perché chi te le dice non è all'altezza.
Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Comunque questa discussione mi piace molto, spero che presto si tratti della magnifica "questione di coscienza".
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
E' altrettanto vero, però, che non si accettano mai volentieri le prediche degli ipocriti.polymetis ha scritto:I TdG non hanno mai capito che è del tutto possibile partecipare a una falloforia e il giorno dopo predicare la castità. Le cose non diventano false perché chi te le dice non è all'altezza.
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Proprio così, Brisa, e proprio questo rende fondamentale che coloro che desiderano consigliare gli altri abbiano l'umiltà di riconoscere, non solo con se stessi ma con gli altri, le proprie mancanze. Parlare con gli altri da amico, invece che da un pulpito, dire "sì, anch'io ci sono passato, e per questo so di cosa sto parlando" mi sembra più efficace, oltre che più cristiano.brisa ha scritto:E' altrettanto vero, però, che non si accettano mai volentieri le prediche degli ipocriti.polymetis ha scritto:I TdG non hanno mai capito che è del tutto possibile partecipare a una falloforia e il giorno dopo predicare la castità. Le cose non diventano false perché chi te le dice non è all'altezza.
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Ringrazio Brisa per il link che ha fornito. Fra i riferimenti alle Scritture presenti in quell'articolo ne ho controllato solo uno, quello a 2Corinti7:4, che la TNM traduce: "Ho grande libertà di parola verso di voi. Ho molto di cui vantarmi riguardo a voi." Altre traduzioni recitano invece: "Sono molto franco con voi e ho molto da vantarmi di voi." (CEI) "Grande è la franchezza che uso con voi e molto ho da vantarmi di voi" (Nuova Riveduta) "Io uso una grande franchezza con voi e ho molto di che gloriarmi di voi" (Nuova Diodati).
Ora purtroppo non ho il tempo di andare a cercare l'originale greco di questo passo, e neppure di tutti gli altri passi citati. È indubbiamente un argomento su cui tornare.
Ora purtroppo non ho il tempo di andare a cercare l'originale greco di questo passo, e neppure di tutti gli altri passi citati. È indubbiamente un argomento su cui tornare.
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Giusto, e se l'ipocrisia si rivela solo dopo, questo è tradimento.Brisa:
E' altrettanto vero, però, che non si accettano mai volentieri le prediche degli ipocriti.
Il tipo di amaro sentimento che stanno vivendo molti che avevano riposto cieca fiducia in persone o organizzazioni, che si sono rivelate essere fuorvianti e di malafede.
Il greco recita:
πολλή μοι παρρησία πρὸς ὑμᾶς
ove παρρησία, o parrēsia, sta per ‘franchezza, schiettezza’, solo banalmente “libertà giuridica” di parlare in un’assemblea, e naturalmente nulla a che vedera col significato contemporaneo, sancito dalle nostre costituzioni, pena un inenarrabile anacronismo. Può significare anche, poiché tutto il mondo è paese, ‘licenza, sfrenatezza nell’esprimersi’, ecc., il che non si attaglia alle parole di Paolo.
Per cortesia, liberatemi dal tedio di un simile ammasso di luoghi comuni, senza senso, senza fine, senza logica, quale quello espresso dalla WTS nella pagina linkata.
Il Vangelo insegna anche a essere candidi come colombe, e prudenti come i serpenti. Cioè un’inno all’ipocrisia, legalizzata persino dal Cristo. Quindi di nuovo, smettiamola con queste bubbole, da parte di interpreti targati US, che non sanno quel che si dicano, che scrivono quel che non sanno, ma al solito riferiscono il testo all’insegnamento, cioè al loro indottrinamento, in quanto «spiritualmente qualificati», in base a una loro autoinvestitura autoreferenziale: che stupidaggine invitare a rivolgersi a geova con “libertà di parola”, come se Geova non conoscesse i nostri cuori. Catechismo per infanti.
πολλή μοι παρρησία πρὸς ὑμᾶς
ove παρρησία, o parrēsia, sta per ‘franchezza, schiettezza’, solo banalmente “libertà giuridica” di parlare in un’assemblea, e naturalmente nulla a che vedera col significato contemporaneo, sancito dalle nostre costituzioni, pena un inenarrabile anacronismo. Può significare anche, poiché tutto il mondo è paese, ‘licenza, sfrenatezza nell’esprimersi’, ecc., il che non si attaglia alle parole di Paolo.
Per cortesia, liberatemi dal tedio di un simile ammasso di luoghi comuni, senza senso, senza fine, senza logica, quale quello espresso dalla WTS nella pagina linkata.
Il Vangelo insegna anche a essere candidi come colombe, e prudenti come i serpenti. Cioè un’inno all’ipocrisia, legalizzata persino dal Cristo. Quindi di nuovo, smettiamola con queste bubbole, da parte di interpreti targati US, che non sanno quel che si dicano, che scrivono quel che non sanno, ma al solito riferiscono il testo all’insegnamento, cioè al loro indottrinamento, in quanto «spiritualmente qualificati», in base a una loro autoinvestitura autoreferenziale: che stupidaggine invitare a rivolgersi a geova con “libertà di parola”, come se Geova non conoscesse i nostri cuori. Catechismo per infanti.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
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In realtà quando i TdG parlano di "libertà di parola" non intendono ovviamente nei confronti di dio. Si intende che chi "predica" dal podio delle loro sale non deve "razzolare male".Quixote ha scritto:che stupidaggine invitare a rivolgersi a geova con “libertà di parola”, come se Geova non conoscesse i nostri cuori. Catechismo per infanti.
Ora, siccome è impossibile che qualcuno non abbia niente a che ridire sul tuo conto, sopratutto in un ambiente come quello dei TdG dove il pettegolezzo e la delazione sono praticamente istituzionalizzati, "libertà di parola" significa che IL CORPO DI ANZIANI non deve avere niente da ridire sul tuo conto. Quindi chi vuole fare "carriera spirituale", o mantenerla, dovrà assoggettarsi ai gusti e ai voleri dell'anziano di turno, e se ha consorte anche questa dovrà farlo.
Al signorotto locale non piace la musica che ascolti o i film che vedi? "I fratelli potrebbero inciampare... non sei libero di parola".
Al signorotto locale non piace il taglio di capelli di tuo figlio? "Non dobbiamo imitare il mondo... non sei libero di parola".
Alla moglie del signorotto locale non piace quel modello di gonna di tua moglie? "Qualcuno in congregazione ci ha fatto notare che... non sei libero di parola".
Così, tanto per fare alcuni esempi stupidi.
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
VictorVonDoom ha scritto:In realtà quando i TdG parlano di "libertà di parola" non intendono ovviamente nei confronti di dio. Si intende che chi "predica" dal podio delle loro sale non deve "razzolare male".Quixote ha scritto:che stupidaggine invitare a rivolgersi a geova con “libertà di parola”, come se Geova non conoscesse i nostri cuori. Catechismo per infanti.
Ora, siccome è impossibile che qualcuno non abbia niente a che ridire sul tuo conto, sopratutto in un ambiente come quello dei TdG dove il pettegolezzo e la delazione sono praticamente istituzionalizzati, "libertà di parola" significa che IL CORPO DI ANZIANI non deve avere niente da ridire sul tuo conto. Quindi chi vuole fare "carriera spirituale", o mantenerla, dovrà assoggettarsi ai gusti e ai voleri dell'anziano di turno, e se ha consorte anche questa dovrà farlo.
Al signorotto locale non piace la musica che ascolti o i film che vedi? "I fratelli potrebbero inciampare... non sei libero di parola".
Al signorotto locale non piace il taglio di capelli di tuo figlio? "Non dobbiamo imitare il mondo... non sei libero di parola".
Alla moglie del signorotto locale non piace quel modello di gonna di tua moglie? "Qualcuno in congregazione ci ha fatto notare che... non sei libero di parola".
Così, tanto per fare alcuni esempi stupidi.
Alla moglie del "signorotto" non piace che tua moglie per partorire non si sia affidata ad un medico del comitato?
Qualcuno in congregazione ci ha fatto notare che...........non sei libero di parola, pertanto ti verranno tolti i privilegi.....!
Esperienza realmente capitata a me, 2 giorni prima della nascita della mia prima figlia..........!
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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Alcuni esempi:
PARTECIPARE AL MATRIMONIO DI UN FRATELLO CHE SPOSA UN'INCREDULA:
Il matrimonio è un'istituzione di Geova, unica e speciale. Partecipare o no alla cerimonia nuziale è una questione personale. (Gal 6:5) Forse un fratello potrebbe decidere di andare alla cerimonia nuziale e non al pranzo o a tutte e 2. In ogni caso ognuno valuterà la questione alla luce dei princìpi legati al fatto che chi si sposa è un segnato. Il fratello nominato, parente del segnato, dovrà personalmente soppesare le cose per poi prendere la propria decisione e quindi agire secondo coscienza. Il matrimonio è un dono di Dio. Però forse se egli partecipasse potrebbe verificarsi la situazione che nella congregazione alcuni o parecchi inciampino, mormorino, come forse no. È importante che un nominato non perda la libertà di parola. Nel prendere la sua decisione vorrà tener conto dei sentimenti e mostrare considerazione per la congregazione Infatti è eccellente e appropriato che un nominato prenda la sua decisione serenamente dopo aver preso in considerazione anche la coscienza degli altri - 1Co 10:23. (SCA:SSA 26.10.90)
SCRUTINATORI ELETTORALI:
Un impiegato comunale incaricato di fare registrazioni elettorali e di servizio di leva perché lavora all’ufficio anagrafe non sta violando la sua neutralità cristiana. Egli fa questo come dipendente comunale, non perché pagato da un partito politico o da un’org. che compie attività in contrasto con Isa 2:4. Comunque, nel far questo, vorrà tenere conto della propria coscienza e anche di quella altrui. (1Co 8:7-13) Nel caso si tratti di un anziano o di un servitore di ministero o anche di un pioniere se a motivo di tali attività perderebbe la fiducia della congregazione non mantenendo la propria libertà di parola, potrebbe essere rimosso dalla responsabilità (SCB:SSD 18.6.79)
CHI NON PARTECIPA PIENAMENTE ALLE COMITIVE O ALLE ADUNANZE:
Ci dici che il fratello svolge un’attività a turni settimanali e che questo lavoro lo fa mancare alle adunanze una settimana sì e una no. Desideri sapere il nostro pensiero al riguardo. Le Scritture ci danno una chiara direttiva in merito ai requisiti per essere raccomandati come servitori di ministero. Alla luce di tali requisiti si può esaminare se un fratello li soddisfa in modo ragionevole per poter essere raccomandato in tale incarico. Nel caso specifico, vi sono 3 requisiti che devono essere presi in considerazione. Ha questo fratello libertà di parola dato che manda alle adunanze così spesso? Si sentirebbe in coscienza di esortare altri a non abbandonare le adunanze? Potrebbe dare consigli efficaci sull'importanza e la necessità di assistere regolarmente alle adunanze? E come lo vedono i fratelli per il fatto che manca così spesso alle adunanze? Potrebbe indebolire l'effetto dei suoi consigli sia a livello privato che pubblico? Vi sono fratelli che potrebbero giustificare la loro assenza alle adunanze indicando il fatto che il fratello non vi assiste regolarmente? (1Tm 3:9, 10, 13) Dalle risposte che otterrai considerandole insieme agli anziani della congregazione potrai determinare se il fratello possiede i requisiti necessari oppure no. (SCB:SSC 2.12.91)
Tratto da http://www.infotdgeova.it/question.php" onclick="window.open(this.href);return false;
PARTECIPARE AL MATRIMONIO DI UN FRATELLO CHE SPOSA UN'INCREDULA:
Il matrimonio è un'istituzione di Geova, unica e speciale. Partecipare o no alla cerimonia nuziale è una questione personale. (Gal 6:5) Forse un fratello potrebbe decidere di andare alla cerimonia nuziale e non al pranzo o a tutte e 2. In ogni caso ognuno valuterà la questione alla luce dei princìpi legati al fatto che chi si sposa è un segnato. Il fratello nominato, parente del segnato, dovrà personalmente soppesare le cose per poi prendere la propria decisione e quindi agire secondo coscienza. Il matrimonio è un dono di Dio. Però forse se egli partecipasse potrebbe verificarsi la situazione che nella congregazione alcuni o parecchi inciampino, mormorino, come forse no. È importante che un nominato non perda la libertà di parola. Nel prendere la sua decisione vorrà tener conto dei sentimenti e mostrare considerazione per la congregazione Infatti è eccellente e appropriato che un nominato prenda la sua decisione serenamente dopo aver preso in considerazione anche la coscienza degli altri - 1Co 10:23. (SCA:SSA 26.10.90)
SCRUTINATORI ELETTORALI:
Un impiegato comunale incaricato di fare registrazioni elettorali e di servizio di leva perché lavora all’ufficio anagrafe non sta violando la sua neutralità cristiana. Egli fa questo come dipendente comunale, non perché pagato da un partito politico o da un’org. che compie attività in contrasto con Isa 2:4. Comunque, nel far questo, vorrà tenere conto della propria coscienza e anche di quella altrui. (1Co 8:7-13) Nel caso si tratti di un anziano o di un servitore di ministero o anche di un pioniere se a motivo di tali attività perderebbe la fiducia della congregazione non mantenendo la propria libertà di parola, potrebbe essere rimosso dalla responsabilità (SCB:SSD 18.6.79)
CHI NON PARTECIPA PIENAMENTE ALLE COMITIVE O ALLE ADUNANZE:
Ci dici che il fratello svolge un’attività a turni settimanali e che questo lavoro lo fa mancare alle adunanze una settimana sì e una no. Desideri sapere il nostro pensiero al riguardo. Le Scritture ci danno una chiara direttiva in merito ai requisiti per essere raccomandati come servitori di ministero. Alla luce di tali requisiti si può esaminare se un fratello li soddisfa in modo ragionevole per poter essere raccomandato in tale incarico. Nel caso specifico, vi sono 3 requisiti che devono essere presi in considerazione. Ha questo fratello libertà di parola dato che manda alle adunanze così spesso? Si sentirebbe in coscienza di esortare altri a non abbandonare le adunanze? Potrebbe dare consigli efficaci sull'importanza e la necessità di assistere regolarmente alle adunanze? E come lo vedono i fratelli per il fatto che manca così spesso alle adunanze? Potrebbe indebolire l'effetto dei suoi consigli sia a livello privato che pubblico? Vi sono fratelli che potrebbero giustificare la loro assenza alle adunanze indicando il fatto che il fratello non vi assiste regolarmente? (1Tm 3:9, 10, 13) Dalle risposte che otterrai considerandole insieme agli anziani della congregazione potrai determinare se il fratello possiede i requisiti necessari oppure no. (SCB:SSC 2.12.91)
Tratto da http://www.infotdgeova.it/question.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Achille ha scritto:Alcuni esempi:
PARTECIPARE AL MATRIMONIO DI UN FRATELLO CHE SPOSA UN'INCREDULA:
Il matrimonio è un'istituzione di Geova, unica e speciale. Partecipare o no alla cerimonia nuziale è una questione personale. (Gal 6:5) Forse un fratello potrebbe decidere di andare alla cerimonia nuziale e non al pranzo o a tutte e 2. In ogni caso ognuno valuterà la questione alla luce dei princìpi legati al fatto che chi si sposa è un segnato. Il fratello nominato, parente del segnato, dovrà personalmente soppesare le cose per poi prendere la propria decisione e quindi agire secondo coscienza. Il matrimonio è un dono di Dio. Però forse se egli partecipasse potrebbe verificarsi la situazione che nella congregazione alcuni o parecchi inciampino, mormorino, come forse no. È importante che un nominato non perda la libertà di parola. Nel prendere la sua decisione vorrà tener conto dei sentimenti e mostrare considerazione per la congregazione Infatti è eccellente e appropriato che un nominato prenda la sua decisione serenamente dopo aver preso in considerazione anche la coscienza degli altri - 1Co 10:23. (SCA:SSA 26.10.90)
SCRUTINATORI ELETTORALI:
Un impiegato comunale incaricato di fare registrazioni elettorali e di servizio di leva perché lavora all’ufficio anagrafe non sta violando la sua neutralità cristiana. Egli fa questo come dipendente comunale, non perché pagato da un partito politico o da un’org. che compie attività in contrasto con Isa 2:4. Comunque, nel far questo, vorrà tenere conto della propria coscienza e anche di quella altrui. (1Co 8:7-13) Nel caso si tratti di un anziano o di un servitore di ministero o anche di un pioniere se a motivo di tali attività perderebbe la fiducia della congregazione non mantenendo la propria libertà di parola, potrebbe essere rimosso dalla responsabilità (SCB:SSD 18.6.79)
CHI NON PARTECIPA PIENAMENTE ALLE COMITIVE O ALLE ADUNANZE:
Ci dici che il fratello svolge un’attività a turni settimanali e che questo lavoro lo fa mancare alle adunanze una settimana sì e una no. Desideri sapere il nostro pensiero al riguardo. Le Scritture ci danno una chiara direttiva in merito ai requisiti per essere raccomandati come servitori di ministero. Alla luce di tali requisiti si può esaminare se un fratello li soddisfa in modo ragionevole per poter essere raccomandato in tale incarico. Nel caso specifico, vi sono 3 requisiti che devono essere presi in considerazione. Ha questo fratello libertà di parola dato che manda alle adunanze così spesso? Si sentirebbe in coscienza di esortare altri a non abbandonare le adunanze? Potrebbe dare consigli efficaci sull'importanza e la necessità di assistere regolarmente alle adunanze? E come lo vedono i fratelli per il fatto che manca così spesso alle adunanze? Potrebbe indebolire l'effetto dei suoi consigli sia a livello privato che pubblico? Vi sono fratelli che potrebbero giustificare la loro assenza alle adunanze indicando il fatto che il fratello non vi assiste regolarmente? (1Tm 3:9, 10, 13) Dalle risposte che otterrai considerandole insieme agli anziani della congregazione potrai determinare se il fratello possiede i requisiti necessari oppure no. (SCB:SSC 2.12.91)
Tratto da http://www.infotdgeova.it/question.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Che in parole "povere" significa che se ci vai perso i "privilegi"..................!
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Caro Quixote,....
Caro Quixote, permettimi se contesto una tua affermazione:Quixote ha scritto:Il greco recita:
πολλή μοι παρρησία πρὸς ὑμᾶς
ove παρρησία, o parrēsia, sta per ‘franchezza, schiettezza’, solo banalmente “libertà giuridica” di parlare in un’assemblea, e naturalmente nulla a che vedera col significato contemporaneo, sancito dalle nostre costituzioni, pena un inenarrabile anacronismo. Può significare anche, poiché tutto il mondo è paese, ‘licenza, sfrenatezza nell’esprimersi’, ecc., il che non si attaglia alle parole di Paolo.
Per cortesia, liberatemi dal tedio di un simile ammasso di luoghi comuni, senza senso, senza fine, senza logica, quale quello espresso dalla WTS nella pagina linkata.
Il Vangelo insegna anche a essere candidi come colombe, e prudenti come i serpenti. Cioè un’inno all’ipocrisia, legalizzata persino dal Cristo. Quindi di nuovo, smettiamola con queste bubbole, da parte di interpreti targati US, che non sanno quel che si dicano, che scrivono quel che non sanno, ma al solito riferiscono il testo all’insegnamento, cioè al loro indottrinamento, in quanto «spiritualmente qualificati», in base a una loro autoinvestitura autoreferenziale: che stupidaggine invitare a rivolgersi a geova con “libertà di parola”, come se Geova non conoscesse i nostri cuori. Catechismo per infanti.
Comprendo che tu abbia idee in proposito divergenti e tali da definire una volta il Vangelo alla stessa stregua di un bel libro di poesie, ma mi sembra che il tuo giudizio sia oltremodo superficiale definendolo addirittura un “inno all'ipocrisia legalizzata”.Il Vangelo insegna anche a essere candidi come colombe, e prudenti come i serpenti. Cioè un’inno all’ipocrisia, legalizzata persino dal Cristo. Quindi di nuovo, smettiamola con queste bubbole, …..
Prima di tutto bisogna contestualizzare questo passo nell'ambito della stessa pagina di Matteo 10,16-23 e non fare la stessa cosa che fanno i tdg a prendere solo alcune parole della Bibbia e su queste fare le loro interpretazioni.
Se leggiamo il teso completo non consiglia ad essere “ipocriti ma “prudenti” e cioè ad evitare situazioni pericolose come detto poi successivamente:”23 Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra “
Matteo 10,16-23
16 Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17 Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19 E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: 20 non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21 Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.23 Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
La definizione tra l'altro di “prudente” è:
"Che, pensando alle incertezze della vita, agisce con precauzione e saggezza, cauto, assennato,...capacità di riconoscere un pericolo, di valutare le conseguenze delle proprie azioni, di evitare ogni inutile rischio "
Mentre per l'ipocrisia :
"L'ipocrisia (dal Greco ὑποκρίνομαι «fingere») è un atteggiamento,comportamento o vizio di una persona che volontariamente pretende di possedere credenze, opinioni, virtù, ideali, sentimenti, emozioni che in pratica non possiede. Essa si manifesta quando la persona tenta di ingannare altre persone con tali affermazioni, ed è quindi una sorta di bugia. "
Due termini, ritengo assolutamente diversi.
il testo mi sembra pertanto particolarmente chiaro dove antepone la “purezza e la sincerità” del parlare ad avere “prudenza”.
Non si dice infatti di agire sempre con prudenza e quindi con “diffidenza” verso il prossimo ma al contrario di avere il coraggio nelle proprie azioni agendo sempre con sincerità ma nel contempo di valutare l'ambiente ed i rischi connessi all'ambiente stesso.
Ne deduco pertanto che questa “prudenza” non possa inoltre essere abbinata alla parola “vigliaccheria” poiché la prudenza consiste nell'evitare situazioni pericolose prima che avvengano mentre la “vigliaccheria” consiste nello scappare da situazioni pericolose già in atto.
Del resto questo concetto non è nuovo ed anche se la parola “prudenza” non viene direttamente citata, in Matteo 2-12, fu consigliato in sogno ai re Magi di fare un'altra strada al ritorno mentre a Giuseppe fu consigliato di ritirasi in Egitto con il bambino per paura delle persecuzioni di Erode:
Matteo 2-12
12 Poi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un'altra via.
Es 1:15, ecc.
13 Dopo che furono partiti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e restaci finché io non te lo dico; perché Erode sta per cercare il bambino per farlo morire». 14 Egli dunque si alzò, prese di notte il bambino e sua madre, e si ritirò in Egitto. 15 Là rimase fino alla morte di Erode, affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta: «Fuori d'Egitto chiamai mio figlio».
Perchè viene citato poi come esempio di prudenza il serpente ?
https://it.wikipedia.org/wiki/Serpente_(immaginario" onclick="window.open(this.href);return false;)
Il serpente è uno dei più vecchi e più diffusi simboli mitologici, essendo presente nella maggior parte delle culture con significati simili. Le caratteristiche del serpente che hanno stimolato nell'uomo la sua associazione a temi sovrannaturali sono numerose.
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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"Libertà di parola" è un espediente retorico utilissimo alla manipolazione.
Ricordo che da ragazzo fui visitato dagli anziani perchè capitava di tardare la sera delle adunanza essendo al mio primo impiego, e questi tra le altre cose mi dissero grossomodo : se tu ritardi, come fai a incoraggiare un tuo studente ad essere puntuale ? e come fai ad accoglierlo se tu arrivi dopo di lui ? Non saresti di esempio , non hai "libertà di parola".
Io non avevo studenti, il che sarebbe bastato ad invalidare l'appunto, ma loro Intendevano dire che ero in difetto e che dovevo sentirmi in dovere di cambiare qualcosa.
Da allora mi sentii in colpa ogni volta che tardavo sul lavoro e non partecipavo a tutta l'adunanza, fin dal cantico iniziale. E in dovere di compensare in altro modo per quel deficit.
Quando le pubblicazioni, o gli anziani, si appellano alla "libertà di parola" non intendono sensibilizzare verso una visione morale superiore (non giudico altrui azioni perchè non posso permettermelo), ma piuttosto annicchilire l'autostima (non sono "libero di parola") e attivare sensi di colpa (non riesco a migliorare , ho una fede debole) con l'intento di esercitare un controllo : è manipolazione.
Ricordo che da ragazzo fui visitato dagli anziani perchè capitava di tardare la sera delle adunanza essendo al mio primo impiego, e questi tra le altre cose mi dissero grossomodo : se tu ritardi, come fai a incoraggiare un tuo studente ad essere puntuale ? e come fai ad accoglierlo se tu arrivi dopo di lui ? Non saresti di esempio , non hai "libertà di parola".
Io non avevo studenti, il che sarebbe bastato ad invalidare l'appunto, ma loro Intendevano dire che ero in difetto e che dovevo sentirmi in dovere di cambiare qualcosa.
Da allora mi sentii in colpa ogni volta che tardavo sul lavoro e non partecipavo a tutta l'adunanza, fin dal cantico iniziale. E in dovere di compensare in altro modo per quel deficit.
Quando le pubblicazioni, o gli anziani, si appellano alla "libertà di parola" non intendono sensibilizzare verso una visione morale superiore (non giudico altrui azioni perchè non posso permettermelo), ma piuttosto annicchilire l'autostima (non sono "libero di parola") e attivare sensi di colpa (non riesco a migliorare , ho una fede debole) con l'intento di esercitare un controllo : è manipolazione.
- VictorVonDoom
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Ancientofdays ha scritto:"Libertà di parola" è un espediente retorico utilissimo alla manipolazione.
Ricordo che da ragazzo fui visitato dagli anziani perchè capitava di tardare la sera delle adunanza essendo al mio primo impiego, e questi tra le altre cose mi dissero grossomodo : se tu ritardi, come fai a incoraggiare un tuo studente ad essere puntuale ? e come fai ad accoglierlo se tu arrivi dopo di lui ? Non saresti di esempio , non hai "libertà di parola".
Io non avevo studenti, il che sarebbe bastato ad invalidare l'appunto, ma loro Intendevano dire che ero in difetto e che dovevo sentirmi in dovere di cambiare qualcosa.
Da allora mi sentii in colpa ogni volta che tardavo sul lavoro e non partecipavo a tutta l'adunanza, fin dal cantico iniziale. E in dovere di compensare in altro modo per quel deficit.
Quando le pubblicazioni, o gli anziani, si appellano alla "libertà di parola" non intendono sensibilizzare verso una visione morale superiore (non giudico altrui azioni perchè non posso permettermelo), ma piuttosto annicchilire l'autostima (non sono "libero di parola") e attivare sensi di colpa (non riesco a migliorare , ho una fede debole) con l'intento di esercitare un controllo : è manipolazione.
Presentazione
"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
Vedi, capisco bene che non ti senta d’accordo, ma a me non andava di scrivere un trattato, e sono andato per le spicce. La tua citazione è monca, ed è il seguito che ne chiariva l’ambiguità: «smettiamola con queste bubbole, da parte di interpreti targati US» ecc. Quindi «l’inno all’ipocrisia» era semplicemente riferito ai TdG e alla loro feticistica lettura della Bibbia, con conseguente necessità di dover conciliare l’inconciliabile. E se ben ricordo è anche su quella frase che impostano la loro strategia di dire e non dire, evitare argomenti scomodi in predicazione ecc. Tutto qui, tanto piú che io stesso, in uno dei miei primi post, mi sono autoriferito quel versetto; ma c’è una differenza: io non predico, e non devo convincere nessuno. È ben lecito che tu abbia frainteso: a volte sono volutamente oscuro, forse perché, appunto, trovo pragmatico quel comportamento. Fine OTVieri ha scritto: Caro Quixote, permettimi se contesto una tua affermazione:
Comprendo che tu abbia idee in proposito divergenti e tali da definire una volta il Vangelo alla stessa stregua di un bel libro di poesie, ma mi sembra che il tuo giudizio sia oltremodo superficiale definendolo addirittura un “inno all'ipocrisia legalizzata”.Il Vangelo insegna anche a essere candidi come colombe, e prudenti come i serpenti. Cioè un’inno all’ipocrisia, legalizzata persino dal Cristo. Quindi di nuovo, smettiamola con queste bubbole, …..
…
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
Se qualcuno si dice cristiano, ci si aspetta che agisca con coerenza secondo i principi della sua religione. Purtuttavia quando a predicare bene è una persona che fa l’ opposto di quel che dice la predica non perde di senso. Nel Vangelo per esempio c’ è un precetto:” Non giudicate affinché non siate giudicati”. Non è questo principio a ispirare i testimoni di Geova. Infatti hanno i loro tribunali interni con dei giudici tutt’ altro che indulgenti. Ad ogni modo il principio è di per sé universalmente valido sia nell’ eventualita’ in cui io sentenzi, sia se mi astenga dal farlo, mettendo cosi in pratica un precetto del Vangelo, seppure io sia un miscredente. Se qualcuno, viceversa, si dice cristiano, ma non rispetta i precetti della sua fede religiosa, inevitabilmente entra in contraddizione con sé stesso, ma non vi entra colui che assume un atteggiamento critico verso valori ideali che pur esistendo non si possono tuttavia conoscere.
P. S. OT
Se guardo all’ Italia mi viene di fatto pensato che sia affollata da tanta brava gente molto buona ma troppo bugiarda.
P. S. OT
Se guardo all’ Italia mi viene di fatto pensato che sia affollata da tanta brava gente molto buona ma troppo bugiarda.
Presentazione
Erewhon
Erewhon
Pensierino di una "mosca bianca"...
Carissimi,
chi sono lo sapete e devo dire che tutte le volte che leggo simili cose rimango sempre decisamente allibito.
Qui non voglio fare un discorso morale e mettere in ballo le solite differenze religiose ma solo evidenziare una constatazione relativa al DNA.
Io sono fiorentino DOC da oltre 7 generazioni conosciute e fin da piccolo sono sempre stato abituato per tradizione e per carattere ad essere e sentirmi un UOMO LIBERO e come tale esprimere sempre apertamente le mie opinioni.
La mia "combattività" e libertà di pensiero sul forum penso l'abbiate anche notata..... forse anche esagerando spesso...
Da quando Pier Capponi rispose ai francesi che i fiorentini avrebbero suonato le loro campane se gli altri avessero suonato le loro trombe, agli effetti pratici il “carattere” nel buono come nel “cattivello”, non è mai cambiato...
In effetti, se vogliamo non dico parlare male dei fiorentini, ma evidenziare una loro particolare “attitudine” è proprio quella di aver avuto sempre una esagerata libertà di parola non guardando mai in faccia nessuno in tutti i secoli ....né santi né papi.....anche se spesso alcuni hanno sconfinato nell'ignoranza creandosi delle ovvie antipatie.......
Io stesso alla fine della messa una volta mi capitò di contestare apertamente il parroco che ancora in abito talare mi rincorse alla macchina ed ovviamente facendo pace ma esprimendogli il mio disappunto per propaganda politica fatta in periodo di elezioni con la diffusione di volantini sul sagrato di contenuto particolarmente acceso...(di estrema sinistra)
Lui da elettore italiano poteva fare quello che voleva, gli dissi, ma certamente non poteva fare propaganda politica direttamente fuori dalle porte della chiesa...
Quindi, se vogliamo andare dal “profano” al sacro” le parole di Matteo 10,16-23
16 Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Direi che sono alla fine “facili da capire” ma “difficili da attuare”....poichè “semplici come colombe”, se guardo al sottoscritto, ad esempio non direi....e prudenti poi nel non fermarsi prima di accendere la “rissa”...ancora peggio...
La morale alla fine di questo “intermezzo” è che per me parlando di “libertà di parola” è assolutamente inconcepibile e fuori da ogni logica umana porre delle limitazioni a delle libertà che come tali dovrebbero chiamarsi come “regole nel parlare in pubblico” o “limitazioni nell'esprimere le proprie opinioni”, ma non certamente LIBERTA'.
Io non sono tanto un uomo di chiesa o meglio come dice Romagnolo:un “chiesaiolo” ma certamente Gesù Cristo è venuto su questa terra non per renderci schiavi ma ci ha chiamato “amici”....ed agli amici si lascia sempre il diritto nel bene come nel male di esprimere liberamente le loro opinioni.
chi sono lo sapete e devo dire che tutte le volte che leggo simili cose rimango sempre decisamente allibito.
Qui non voglio fare un discorso morale e mettere in ballo le solite differenze religiose ma solo evidenziare una constatazione relativa al DNA.
Io sono fiorentino DOC da oltre 7 generazioni conosciute e fin da piccolo sono sempre stato abituato per tradizione e per carattere ad essere e sentirmi un UOMO LIBERO e come tale esprimere sempre apertamente le mie opinioni.
La mia "combattività" e libertà di pensiero sul forum penso l'abbiate anche notata..... forse anche esagerando spesso...
Da quando Pier Capponi rispose ai francesi che i fiorentini avrebbero suonato le loro campane se gli altri avessero suonato le loro trombe, agli effetti pratici il “carattere” nel buono come nel “cattivello”, non è mai cambiato...
In effetti, se vogliamo non dico parlare male dei fiorentini, ma evidenziare una loro particolare “attitudine” è proprio quella di aver avuto sempre una esagerata libertà di parola non guardando mai in faccia nessuno in tutti i secoli ....né santi né papi.....anche se spesso alcuni hanno sconfinato nell'ignoranza creandosi delle ovvie antipatie.......
Io stesso alla fine della messa una volta mi capitò di contestare apertamente il parroco che ancora in abito talare mi rincorse alla macchina ed ovviamente facendo pace ma esprimendogli il mio disappunto per propaganda politica fatta in periodo di elezioni con la diffusione di volantini sul sagrato di contenuto particolarmente acceso...(di estrema sinistra)
Lui da elettore italiano poteva fare quello che voleva, gli dissi, ma certamente non poteva fare propaganda politica direttamente fuori dalle porte della chiesa...
Quindi, se vogliamo andare dal “profano” al sacro” le parole di Matteo 10,16-23
16 Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Direi che sono alla fine “facili da capire” ma “difficili da attuare”....poichè “semplici come colombe”, se guardo al sottoscritto, ad esempio non direi....e prudenti poi nel non fermarsi prima di accendere la “rissa”...ancora peggio...
La morale alla fine di questo “intermezzo” è che per me parlando di “libertà di parola” è assolutamente inconcepibile e fuori da ogni logica umana porre delle limitazioni a delle libertà che come tali dovrebbero chiamarsi come “regole nel parlare in pubblico” o “limitazioni nell'esprimere le proprie opinioni”, ma non certamente LIBERTA'.
Io non sono tanto un uomo di chiesa o meglio come dice Romagnolo:un “chiesaiolo” ma certamente Gesù Cristo è venuto su questa terra non per renderci schiavi ma ci ha chiamato “amici”....ed agli amici si lascia sempre il diritto nel bene come nel male di esprimere liberamente le loro opinioni.
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
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- Ray
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Impariamo a leggere il "geovese".
Vieri ha scritto:Pensierino di una "mosca bianca"...
Grazie Quixote,...
Grazie Quixote, sapevo che la tua critica riguardava principalmente i tdg ( smettiamola con queste bubbole....) però puoi anche capire che quando mi scrivi:Quixote ha scritto:Vedi, capisco bene che non ti senta d’accordo, ma a me non andava di scrivere un trattato, e sono andato per le spicce. La tua citazione è monca, ed è il seguito che ne chiariva l’ambiguità: «smettiamola con queste bubbole, da parte di interpreti targati US» ecc. Quindi «l’inno all’ipocrisia» era semplicemente riferito ai TdG e alla loro feticistica lettura della Bibbia, con conseguente necessità di dover conciliare l’inconciliabile. E se ben ricordo è anche su quella frase che impostano la loro strategia di dire e non dire, evitare argomenti scomodi in predicazione ecc. Tutto qui, tanto piú che io stesso, in uno dei miei primi post, mi sono autoriferito quel versetto; ma c’è una differenza: io non predico, e non devo convincere nessuno. È ben lecito che tu abbia frainteso: a volte sono volutamente oscuro, forse perché, appunto, trovo pragmatico quel comportamento. Fine OTVieri ha scritto: Caro Quixote, permettimi se contesto una tua affermazione:
Comprendo che tu abbia idee in proposito divergenti e tali da definire una volta il Vangelo alla stessa stregua di un bel libro di poesie, ma mi sembra che il tuo giudizio sia oltremodo superficiale definendolo addirittura un “inno all'ipocrisia legalizzata”.Il Vangelo insegna anche a essere candidi come colombe, e prudenti come i serpenti. Cioè un’inno all’ipocrisia, legalizzata persino dal Cristo. Quindi di nuovo, smettiamola con queste bubbole, …..
…
La tua risposta se permetti era anche molto difficile da interpretare poichè avevi esplicitamente parlato di Gesù Cristo.......Il Vangelo insegna anche a essere candidi come colombe, e prudenti come i serpenti. Cioè un’inno all’ipocrisia, legalizzata persino dal Cristo
...e mi potrai permettere se giustamente abbia "rizzato il pelo" poiché Gesù Cristo no è certo una invenzione geovista.... e riguardava sicuramente anche il mio credo....Quindi «l’inno all’ipocrisia» era semplicemente riferito ai TdG e alla loro feticistica lettura della Bibbia
Buona giornata....
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Ray, Ray,......
Dato che sono una persona di spirito e non un musone ha accettato e riso di gusto sulla tua battuta dandogli un bel:Ray ha scritto:Vieri ha scritto:Pensierino di una "mosca bianca"...
Ammazza la vecchia col flit, e se non basta col gas....!
Ma poi non esageriamo...!!!
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Mhmmm..Vieri ...forse da mosca bianca è meglio se diventi una pecora nera!
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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- Ray
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Ipocriti
Circa 10 anni fa in una svegliatevi ,l'organizzazione a proposito della libertà di parola scriveva che non se ne deveCogitabonda ha scritto:Inizio oggi con libertà di parola, un'espressione che molti proclamatori forse non conoscono, ma è ben nota agli anziani. Infatti è sul loro manuale che l'ho trovata. Fra loro non ha lo stesso significato che ha per noi. Per loro "libertà di parola" significa la libertà di poter corrggere qualcuno per un comportamento non consono, senza che l'interlocutore possa rispondere "ma anche tu fai lo stesso".
fare abuso.
g 96 22/7 Libertà di parola .Se ne sta abusando ?Libertà di parola: Se ne sta abusando?
SIAMO ormai alle soglie del XXI secolo. Senza dubbio il nuovo secolo porterà con sé nuove speranze, nuovi ideali, nuovi costumi, sorprendenti tecnologie e la richiesta di maggiori libertà. Già ora governi, religioni e individui stanno modificando il loro atteggiamento tradizionale, spinti da nuove istanze e pretese. In molti luoghi si chiede a gran voce di eliminare ogni restrizione alla libertà di parola e di espressione, indipendentemente dalle conseguenze!
Quello che un tempo le emittenti radiotelevisive e gli organi di censura condannavano e proibivano — linguaggio osceno e immagini e gesti pornografici — oggi in molti paesi è comune e viene giustificato in nome della libertà di parola!
Le persone abili nell’uso del computer, sia adulti che ragazzi, ora possono trasmettere in pochi secondi da un continente all’altro immagini dettagliate di atti sessuali depravati e conversare con persone note per i loro reati di natura sessuale e con molestatori di bambini che chiedono nomi e indirizzi per incontri clandestini. Canzoni i cui testi suggeriscono e incoraggiano a suicidarsi e a uccidere i genitori, i poliziotti e i funzionari governativi si sentono ogni giorno alla radio e in televisione tramite audiocassette e CD che anche i bambini ascoltano.
Quasi tutti coloro che chiedono libertà di parola assoluta sono d’accordo con il giudice della Corte Suprema americana Oliver Wendell Holmes jr., il quale più di mezzo secolo fa scrisse in una famosa sentenza relativa alla libertà di parola: “La tutela più rigorosa della libertà di parola non proteggerebbe un uomo che gridasse falsamente ‘Al fuoco!’ in un teatro, causando così il panico”. Le conseguenze di un simile atto sono ovvie. Com’è irragionevole, dunque, che queste stesse persone attribuiscano poca o nessuna importanza a una frase successiva di quella stessa sentenza e agiscano in maniera ostinatamente contraria ad essa. “In ogni caso”, disse Holmes, “il punto da stabilire è se la natura delle parole dette e le circostanze in cui vengono dette sono tali da creare il pericolo chiaro e presente che si verifichino i danni concreti che il Congresso ha il diritto di prevenire”.
...e agiscano in maniera ostinatamente contraria ad essa.
Se non permetti all'interlocutore che pur sempre è un compagno di fede di replicare
perché deve essere assoggettato alle tue parole allora stai abusando.
Se ne sta abusando ?
Direi proprio di si,da che pulpito viene la predica.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Grazie ai diritti di liberta’ sanciti dalle Costituzioni i testimoni di Geova possono svolgere la loro attivita’ di proselitismo. Il messaggio che diffondono è tale da creare situazioni pericolose? Come si possono prevenire i danni concreti che le persone subiscono a fronte di fini del mondo annunciate e mai avverate? La tutela della libertà di parola non protegge per esempio chi crede ad un uomo che grida falsamente ‘Al fuoco!’ in un teatro, causando così il panico”. Dunque se ne sta abusando? I testimoni di Geova abusano del diritto di liberta’ di parola?
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Erewhon
Erewhon
Ciaooo....
Romagnolo ha scritto:Mhmmm..Vieri ...forse da mosca bianca è meglio se diventi una pecora nera!
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"Pecore nere" e pecore "smarrite".....
Caro Ray, lasciando stare quelle nere ma da quello che hai riportato e ripreso da una pubblicazione geovista mi sembra di vedere un sacco di pecore "smarrite....
Convertitevi e pentitevi che la fine è vicina ...Armageddon è alle porte !....e ora invece cosa mi trovo?
Ma questo non rappresenta un assoluto controsenso ?
Non vorrei pensar male, (anzi lo penso) ma come è possibile per decine di anni predicare un messaggio apocalittico e poi "senza dubbio" dire che il nuovo secolo sarà di speranza e nuovi ideali' ?
Non è che qualcuna di queste pecore (di colore e razza indefinita) si sia "smarrita" contraddicendosi alla grande?
Mi ricorda il commento di Fantozzi sulla corazzata Potiomkin....
Poi, e non è per infierire, ma cosa c'entra la libertà di parola con l'estensione planetaria dell'informazione tramite internet e la diffusione di migliaia di siti "peccaminosi" ?
Pare abbastanza ovvio a qualsiasi mortale che se appena 80 anni fa esistevano solo due mezzi di informazione : giornali e radio, facilmente censurabili da regimi autoritari ( a parte che molti ascoltavano anche "radio Londra"..), oggi con le nuove tecnologie di comunicazione rimane impossibile fare una analisi e controllo di questa libertà sia nel bene che nel male.
Tutto sta a questo punto non a censurare siti o informazioni ritenute non idonee, (operazione impossibile e contraria ad ogni forma di vera democrazia) ma di essere coscienti e preparati a discernere quello che noi riteniamo giusto e corretto da ciò che riteniamo falso e peccaminoso.
Per questa opera di discernimento ci vuole però una sola parola che si chiama "intelligenza"......
Scusami per la mia "ignoranza sul tema" ma quello che ho sempre saputo è che questa organizzazione ha da sempre predicato e profetizzato sicure, certe ed imminenti fini del mondo mai ovviamente avvenute.....Libertà di parola: Se ne sta abusando?
SIAMO ormai alle soglie del XXI secolo. Senza dubbio il nuovo secolo porterà con sé nuove speranze, nuovi ideali, nuovi costumi, sorprendenti tecnologie e la richiesta di maggiori libertà. Già ora governi, religioni e individui stanno modificando il loro atteggiamento tradizionale, spinti da nuove istanze e pretese. In molti luoghi si chiede a gran voce di eliminare ogni restrizione alla libertà di parola e di espressione, indipendentemente dalle conseguenze
.......!
Convertitevi e pentitevi che la fine è vicina ...Armageddon è alle porte !....e ora invece cosa mi trovo?
Ma allora se PRIMA SENZA DUBBIO LA FINE ERA VICINA "ORA" SEMPRE SENZA DUBBIO il nuovo secolo porterà nuove SPERANZE, NUOVI IDEALI,......ecc.ecc !SIAMO ormai alle soglie del XXI secolo. Senza dubbio il nuovo secolo porterà con sé nuove speranze, nuovi ideali, nuovi costumi, sorprendenti tecnologie
Ma questo non rappresenta un assoluto controsenso ?
Non vorrei pensar male, (anzi lo penso) ma come è possibile per decine di anni predicare un messaggio apocalittico e poi "senza dubbio" dire che il nuovo secolo sarà di speranza e nuovi ideali' ?
Non è che qualcuna di queste pecore (di colore e razza indefinita) si sia "smarrita" contraddicendosi alla grande?
Mi ricorda il commento di Fantozzi sulla corazzata Potiomkin....
Poi, e non è per infierire, ma cosa c'entra la libertà di parola con l'estensione planetaria dell'informazione tramite internet e la diffusione di migliaia di siti "peccaminosi" ?
Pare abbastanza ovvio a qualsiasi mortale che se appena 80 anni fa esistevano solo due mezzi di informazione : giornali e radio, facilmente censurabili da regimi autoritari ( a parte che molti ascoltavano anche "radio Londra"..), oggi con le nuove tecnologie di comunicazione rimane impossibile fare una analisi e controllo di questa libertà sia nel bene che nel male.
Tutto sta a questo punto non a censurare siti o informazioni ritenute non idonee, (operazione impossibile e contraria ad ogni forma di vera democrazia) ma di essere coscienti e preparati a discernere quello che noi riteniamo giusto e corretto da ciò che riteniamo falso e peccaminoso.
Per questa opera di discernimento ci vuole però una sola parola che si chiama "intelligenza"......
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La svegliatevi era di venti anni fa ,ma come scrive lo schiavo
sono sempre pertinenti è in tema le proprie perle di saggezza, perché provengono da Geova.
poi del 1975 perché "alcuni hanno capito male" mi sembra chiaro che nel 1996 ci siano andati cauti anche perché
sempre "alcuni" hanno pensato che nel duemila Gesù sarebbe sceso per una "visitina".
Ormai i numeri al lotto non li danno più come una volta ,davvero sono cambiati i tempi
sono più generici,la fine deve arrivare ,ma questo lo si saprà
solo quando arriverà alla betel lo "Short Message System" .
Spero che abbino avvisato a chi di dovere che nel frattempo hanno cambiato ubicazione
non vorrei che il messaggio lo ricevesse qualcun' altro ,o qualche altro culto.
Neanche a dirlo, ma mi viene in mente il film "Non ti pago"
https://it.wikipedia.org/wiki/Non_ti_pago" onclick="window.open(this.href);return false;
Scusate per la divagazione ,ma sono nella fase ...dopo i cavoli amari ,il riso .
sono sempre pertinenti è in tema le proprie perle di saggezza, perché provengono da Geova.
Non sono decine ma un secolo che i tdg predicano la fine,capirai dopo lo sconforto degli inizi di secoloVieri ha scritto:Ma allora se PRIMA SENZA DUBBIO LA FINE ERA VICINA "ORA" SEMPRE SENZA DUBBIO il nuovo secolo porterà nuove SPERANZE, NUOVI IDEALI,......ecc.ecc !
Ma questo non rappresenta un assoluto controsenso ?
Non vorrei pensar male, (anzi lo penso) ma come è possibile per decine di anni predicare un messaggio apocalittico e poi "senza dubbio" dire che il nuovo secolo sarà di speranza e nuovi ideali' ?
poi del 1975 perché "alcuni hanno capito male" mi sembra chiaro che nel 1996 ci siano andati cauti anche perché
sempre "alcuni" hanno pensato che nel duemila Gesù sarebbe sceso per una "visitina".
Ormai i numeri al lotto non li danno più come una volta ,davvero sono cambiati i tempi
sono più generici,la fine deve arrivare ,ma questo lo si saprà
solo quando arriverà alla betel lo "Short Message System" .
Spero che abbino avvisato a chi di dovere che nel frattempo hanno cambiato ubicazione
non vorrei che il messaggio lo ricevesse qualcun' altro ,o qualche altro culto.
Neanche a dirlo, ma mi viene in mente il film "Non ti pago"
https://it.wikipedia.org/wiki/Non_ti_pago" onclick="window.open(this.href);return false;
Scusate per la divagazione ,ma sono nella fase ...dopo i cavoli amari ,il riso .
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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