Canone bibblico
Moderatore: Cogitabonda
Canone bibblico
Buongiorno a tutti,vorrei chiedere un consiglio a voi che siete più esperti:che libro posso leggere per riuscire a capire come si è arrivati al canone biblico attuale? Vorrei trovare qualche libro sull'argomento qualcosa di comprensibile però!!
Un saluto a tutti e un grazie in anticipo
jojo
Un saluto a tutti e un grazie in anticipo
jojo
Il libro di riferimento è M. METZGER, Il canone del Nuovo Testamento. Origine, sviluppo e significato, trad. ital., Brescia, Paideia, 1997.
Tutto buono tranne l'ultima parte in cui l'autore, che non è un filosofo, tenta di trarre delle implicazioni filosofico-teologiche da quello che ha esposto.
Ad maiora
Tutto buono tranne l'ultima parte in cui l'autore, che non è un filosofo, tenta di trarre delle implicazioni filosofico-teologiche da quello che ha esposto.
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Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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per me l'idea di "canone biblico" è assurda in sè...
prendi la Bibbia (oggi) leggila come se la leggessi la prima volta... ci sarebbe bisogno di esperti teologici per capire se è ispirata da Dio? Ma tutte le atrocità e le contraddizioni non si vedono? Ah, no, già, per crederla parola di Dio occorre prima essere indottrinati !!
prendi la Bibbia (oggi) leggila come se la leggessi la prima volta... ci sarebbe bisogno di esperti teologici per capire se è ispirata da Dio? Ma tutte le atrocità e le contraddizioni non si vedono? Ah, no, già, per crederla parola di Dio occorre prima essere indottrinati !!
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Viandante ha scritto:Scusami JhonC dove trovo la tua presentazione?
Grazie
https://testimonidigeovachiedono.blogsp ... ttera.html
eccola...
Le contraddizioni non sono un problema, a meno che la tua teologia non preveda che non debbano esservi.
Se ad esempio la tua teologia di partenza dicesse che Dio ha ispirato un libro, ma solo per ciò che concerne gli argomenti di morale e di fede, ad esempio non sarebbe di nessuna rilevanza che vi siano contraddizioni storiche, perché la tua teologia dice che questo ambito non è coperto da infallibilità.
Inoltre, sarò troppo platonico io forse, ma non saprei proprio che farmene di un manuale di istruzioni incontraddittorio. La gioia del provare a mettere insieme opinioni discordi, creando una concordatia discondantium, è un pungolo ermeneutico notevole. Io ad esempio adoro i Salmi imprecatori, quelli dove si dice di sfracellare i bambini contro le rocce. Li ho sempre trovati molto più veri dei Salmi di lode, ed in essi ho sentito la mano del divino che parla attraverso le categorie umane. Leggendo la Bibbia, nelle sue mille contraddizioni, ho lo stimolo a trovare il filo rosso che sta dietro i diversi vissuti in cui la Parola si incarna. Riesce a vedere dietro quella terrestrità le esigenze che la animano. Ad esempio vedo dietro il gerosolimitano che invoca la morte dei figli di Babilonia il grido dell'oppresso e dell'esiliato, e svestendo l'episodio della carica di umanità che, secondo la teologia cattolica, hanno le Scritture, ne ricavo che DIo ha a cuore gli esuli, ed egli è vicino a coloro che urlano nella sofferenza. Insomma, attraverso i mille vissuti in cui la Parola si incarna, vedo dietro una trama, e la Bibbia mi appare un diamante dalle mille sfaccettature, proprio per questo verissimo, perché meravigliosamente contraddittorio.
Se ad esempio la tua teologia di partenza dicesse che Dio ha ispirato un libro, ma solo per ciò che concerne gli argomenti di morale e di fede, ad esempio non sarebbe di nessuna rilevanza che vi siano contraddizioni storiche, perché la tua teologia dice che questo ambito non è coperto da infallibilità.
Inoltre, sarò troppo platonico io forse, ma non saprei proprio che farmene di un manuale di istruzioni incontraddittorio. La gioia del provare a mettere insieme opinioni discordi, creando una concordatia discondantium, è un pungolo ermeneutico notevole. Io ad esempio adoro i Salmi imprecatori, quelli dove si dice di sfracellare i bambini contro le rocce. Li ho sempre trovati molto più veri dei Salmi di lode, ed in essi ho sentito la mano del divino che parla attraverso le categorie umane. Leggendo la Bibbia, nelle sue mille contraddizioni, ho lo stimolo a trovare il filo rosso che sta dietro i diversi vissuti in cui la Parola si incarna. Riesce a vedere dietro quella terrestrità le esigenze che la animano. Ad esempio vedo dietro il gerosolimitano che invoca la morte dei figli di Babilonia il grido dell'oppresso e dell'esiliato, e svestendo l'episodio della carica di umanità che, secondo la teologia cattolica, hanno le Scritture, ne ricavo che DIo ha a cuore gli esuli, ed egli è vicino a coloro che urlano nella sofferenza. Insomma, attraverso i mille vissuti in cui la Parola si incarna, vedo dietro una trama, e la Bibbia mi appare un diamante dalle mille sfaccettature, proprio per questo verissimo, perché meravigliosamente contraddittorio.
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preso con questo parametro, molti libri potrebbero essere ispirati da Dio allora... perchè solo la Bibbia?polymetis ha scritto:Le contraddizioni non sono un problema, a meno che la tua teologia non preveda che non debbano esservi.
Se ad esempio la tua teologia di partenza dicesse che Dio ha ispirato un libro, ma solo per ciò che concerne gli argomenti di morale e di fede, ad esempio non sarebbe di nessuna rilevanza che vi siano contraddizioni storiche, perché la tua teologia dice che questo ambito non è coperto da infallibilità.
Inoltre, sarò troppo platonico io forse, ma non saprei proprio che farmene di un manuale di istruzioni incontraddittorio. La gioia del provare a mettere insieme opinioni discordi, creando una concordatia discondantium, è un pungolo ermeneutico notevole. Io ad esempio adoro i Salmi imprecatori, quelli dove si dice di sfracellare i bambini contro le rocce. Li ho sempre trovati molto più veri dei Salmi di lode, ed in essi ho sentito la mano del divino che parla attraverso le categorie umane. Leggendo la Bibbia, nelle sue mille contraddizioni, ho lo stimolo a trovare il filo rosso che sta dietro i diversi vissuti in cui la Parola si incarna. Riesce a vedere dietro quella terrestrità le esigenze che la animano. Ad esempio vedo dietro il gerosolimitano che invoca la morte dei figli di Babilonia il grido dell'oppresso e dell'esiliato, e svestendo l'episodio della carica di umanità che, secondo la teologia cattolica, hanno le Scritture, ne ricavo che DIo ha a cuore gli esuli, ed egli è vicino a coloro che urlano nella sofferenza. Insomma, attraverso i mille vissuti in cui la Parola si incarna, vedo dietro una trama, e la Bibbia mi appare un diamante dalle mille sfaccettature, proprio per questo verissimo, perché meravigliosamente contraddittorio.
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
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Non era mia intenzione spiegare perché la Bibbia sia ispirata, ma solo perché a mio modesto avviso le contraddizioni non la rendono non ispirata.preso con questo parametro, molti libri potrebbero essere ispirati da Dio allora... perchè solo la Bibbia?
Quanto al perché sono cristiano, sono nella religione del mio re e della mia nutrice.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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curioso a dirsi, quando ci si allontana dalla religione dei TdG appaiono come funghi gli apologeti del cristianesimo
Per carità nella Bibbia (Vangeli) vi sono esposte perle di rara umanità, ma anche frasi poco concilianti (chi ha più fede per padre o madre che per me non è degno di me, sarete tutti similmente distrutti, molti andranno alla distruzione)
andiamo ad inserire certi fatti nel contesto storico (Vero) ma i particolari sono in contraddizione, i riscontri contemporanei nulli, e certe affermazioni incomprensibili (io sono con voi - voi chi? - tutti gi giorni fino alla fine del mondo / qualunque cosa chiederete nel mio nome egli ve la darà / se avrete fede nulla vi sarà impossibile)
queste parole su chi e quando si sarebbero adempiute? Parlando di fede, mi sembra che si cerchi di vedere del divino dove di divino non c'è nulla. Estrapolate queste frasi dai vangeli, inseritele in un libro qualunque, la loro valenza sembra la stessa: voler illudere
Per carità nella Bibbia (Vangeli) vi sono esposte perle di rara umanità, ma anche frasi poco concilianti (chi ha più fede per padre o madre che per me non è degno di me, sarete tutti similmente distrutti, molti andranno alla distruzione)
andiamo ad inserire certi fatti nel contesto storico (Vero) ma i particolari sono in contraddizione, i riscontri contemporanei nulli, e certe affermazioni incomprensibili (io sono con voi - voi chi? - tutti gi giorni fino alla fine del mondo / qualunque cosa chiederete nel mio nome egli ve la darà / se avrete fede nulla vi sarà impossibile)
queste parole su chi e quando si sarebbero adempiute? Parlando di fede, mi sembra che si cerchi di vedere del divino dove di divino non c'è nulla. Estrapolate queste frasi dai vangeli, inseritele in un libro qualunque, la loro valenza sembra la stessa: voler illudere
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