Le atrocità della Bibbia
Moderatore: Cogitabonda
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C'è poco da commentare, il Dio del VT é esattamente la copia di coloro che lo descrissero, come del resto le deità in generale ricalcano i modi di fare con gli usi e costumi di coloro che le inventarono, si vedano le deità greche o romane o etrusche o Egiziane ad esempio, molto di umano e poco (o nulla) di non umano.JohnC ha scritto:http://labibbiatrastoriaescienza.blogsp ... ibbia.html
vogliamo commentarne qualcuna?
Se sono agnostico e non ateo é semplicemente perché vedo ancora qualcosa di diverso nel Dio descritto nel NT, e perché non posso dimostrare la non esistenza di Dio anche se le prove le dovrebbero portare chi asserisce la sua esistenza, prove che per quanto mi riguarda non sono sufficienti per togliermi ogni dubbio, anzi...
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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sono domande più grandi di noi... noi veniamo all'esistenza praticamente dal nulla, il materiale biologico ci serve solo come supporto per vedere udire e muoverci in questo spazio.
Nasciamo già con le capacità creative e linguistiche... ma siamo in un mondo deperibile, tant'è che ci deperiamo in fretta, quando non anche nel DNA prima di nascere... pensiamo così tanto allo scopo della vita che dimentichiamo di viverla....
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- Ray
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Ma cosa c'entra D-o con le atrocità descritte nella bibbia ?JohnC ha scritto:http://labibbiatrastoriaescienza.blogsp ... ibbia.html
vogliamo commentarne qualcuna?
Ma se esiste un Creatore ,chi potrebbe mai confermare che sia quello descritto nella Bibbia ?
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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La lista è bella lunga, ma tanto i cristiani ti diranno che quei racconti sono simbolici (come se questo li rendesse bellissimi racconti) oppure che quello è il vecchio testamento,"in chiesa non lo leggiamo mai", e che è roba superata. Davanti a racconti come quelli che hai linkato, qualunque persona con un minimo di umanità prenderà le distanze dalla bibbia. I cristiani (TDG compresi), invece, no. E cosa posso pensare se non che approvano quei massacri?
Presentazione: viewtopic.php?f=7&t=12206" onclick="window.open(this.href);return false;
- Giovanni64
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L'idea stessa che abbiamo di Dio è veicolata dalla storia e dalla tradizione che ci ha preceduto. Pensare all'esistenza di un Dio con caratteristiche diverse da quelle attribuite al Dio tradizionale si può ovviamente fare ma a questo punto, forse, per maggiore chiarezza, bisognerebbe chiamarlo in maniera diversa. Non mi riferisco solo alla specifica tradizione che, anche nelle sue diversificazioni, ci ha portato il Dio giudaico-cristiano ma mi riferisco, appunto, all'idea anche più generale con la quale siamo portati a pensare a Dio.
Una volta che uno accetta la possibilità dell'esistenza di Dio, e lo fa, come dicevo, più o meno consapevolmente, a valle di una particolare tradizione storica, io non vedo niente di scandaloso nel credere che Dio si sia "mostrato" in maniera così "umana" e così "al passo con i tempi" proprio in quella stessa tradizione.
Cioè, da una parte, quella "razionale", è ovvio che gli scritti che via via nel corso dei secoli sono stati scritti, riscritti e reinterpretati e che poi, in ambito cristiano, sono stati inglobati dalla Chiesa in un libro (pur nelle sue diversificazioni successive) chiamato "Bibbia", riflettono le umanità (e quindi le atrocità) tipiche del tempo e del luogo in cui sono stati prodotti e/o interpretati; dall'altra parte, dalla parte cioè della Fede, si può credere, come dicevo, senza tanto "scandalo", per esempio, che questo sia il modo voluto da Dio per "manifestarsi" agli uomini e a considerare organicamente e naturalmente anche le altre "interpretazioni" come parte della Fede.
Credere nell'esistenza di una Bibbia è la principale interpretazione fideistica e tradizionale di alcuni diversissimi scritti sparsi nel corso dei millenni. Se si fa questa arditissima interpretazione allora ci devono e ci possono essere anche le altre associate alla stessa tradizione, altrimenti, persino in un campo come quello della Fede, tutto diventa molto strampalato.
Insomma, o le atrocità della Bibbia sono spiegate e giustificate nell'ambito della stessa tradizione culturale che ha prodotto via via la Bibbia stessa e le sue interpretazioni, oppurre le atrocità non sono atrocità della Bibbia (che non esiste se non come "collezione religiosa tradizionale") ma sono semplicemente il prodotto dell'umanità locale del tempo in cui sono state compiute o auspicate o fantasticate.
In definitiva non mi pare che ci siano chissà quali misteri da svelare. A me sembra tutto così normale.
Una volta che uno accetta la possibilità dell'esistenza di Dio, e lo fa, come dicevo, più o meno consapevolmente, a valle di una particolare tradizione storica, io non vedo niente di scandaloso nel credere che Dio si sia "mostrato" in maniera così "umana" e così "al passo con i tempi" proprio in quella stessa tradizione.
Cioè, da una parte, quella "razionale", è ovvio che gli scritti che via via nel corso dei secoli sono stati scritti, riscritti e reinterpretati e che poi, in ambito cristiano, sono stati inglobati dalla Chiesa in un libro (pur nelle sue diversificazioni successive) chiamato "Bibbia", riflettono le umanità (e quindi le atrocità) tipiche del tempo e del luogo in cui sono stati prodotti e/o interpretati; dall'altra parte, dalla parte cioè della Fede, si può credere, come dicevo, senza tanto "scandalo", per esempio, che questo sia il modo voluto da Dio per "manifestarsi" agli uomini e a considerare organicamente e naturalmente anche le altre "interpretazioni" come parte della Fede.
Credere nell'esistenza di una Bibbia è la principale interpretazione fideistica e tradizionale di alcuni diversissimi scritti sparsi nel corso dei millenni. Se si fa questa arditissima interpretazione allora ci devono e ci possono essere anche le altre associate alla stessa tradizione, altrimenti, persino in un campo come quello della Fede, tutto diventa molto strampalato.
Insomma, o le atrocità della Bibbia sono spiegate e giustificate nell'ambito della stessa tradizione culturale che ha prodotto via via la Bibbia stessa e le sue interpretazioni, oppurre le atrocità non sono atrocità della Bibbia (che non esiste se non come "collezione religiosa tradizionale") ma sono semplicemente il prodotto dell'umanità locale del tempo in cui sono state compiute o auspicate o fantasticate.
In definitiva non mi pare che ci siano chissà quali misteri da svelare. A me sembra tutto così normale.
Concordo con quanto scrivi. Già più d'una volta ho manifestato il pensiero che la tua scrittura mi pare molto meditata.Giovanni64 ha scritto:L'idea stessa che abbiamo di Dio è veicolata dalla storia e dalla tradizione che ci ha preceduto. Pensare all'esistenza di un Dio con caratteristiche diverse da quelle attribuite al Dio tradizionale si può ovviamente fare ma a questo punto, forse, per maggiore chiarezza, bisognerebbe chiamarlo in maniera diversa. Non mi riferisco solo alla specifica tradizione che, anche nelle sue diversificazioni, ci ha portato il Dio giudaico-cristiano ma mi riferisco, appunto, all'idea anche più generale con la quale siamo portati a pensare a Dio.
Una volta che uno accetta la possibilità dell'esistenza di Dio, e lo fa, come dicevo, più o meno consapevolmente, a valle di una particolare tradizione storica, io non vedo niente di scandaloso nel credere che Dio si sia "mostrato" in maniera così "umana" e così "al passo con i tempi" proprio in quella stessa tradizione.
Cioè, da una parte, quella "razionale", è ovvio che gli scritti che via via nel corso dei secoli sono stati scritti, riscritti e reinterpretati e che poi, in ambito cristiano, sono stati inglobati dalla Chiesa in un libro (pur nelle sue diversificazioni successive) chiamato "Bibbia", riflettono le umanità (e quindi le atrocità) tipiche del tempo e del luogo in cui sono stati prodotti e/o interpretati; dall'altra parte, dalla parte cioè della Fede, si può credere, come dicevo, senza tanto "scandalo", per esempio, che questo sia il modo voluto da Dio per "manifestarsi" agli uomini e a considerare organicamente e naturalmente anche le altre "interpretazioni" come parte della Fede.
Credere nell'esistenza di una Bibbia è la principale interpretazione fideistica e tradizionale di alcuni diversissimi scritti sparsi nel corso dei millenni. Se si fa questa arditissima interpretazione allora ci devono e ci possono essere anche le altre associate alla stessa tradizione, altrimenti, persino in un campo come quello della Fede, tutto diventa molto strampalato.
Insomma, o le atrocità della Bibbia sono spiegate e giustificate nell'ambito della stessa tradizione culturale che ha prodotto via via la Bibbia stessa e le sue interpretazioni, oppurre le atrocità non sono atrocità della Bibbia (che non esiste se non come "collezione religiosa tradizionale") ma sono semplicemente il prodotto dell'umanità locale del tempo in cui sono state compiute o auspicate o fantasticate.
In definitiva non mi pare che ci siano chissà quali misteri da svelare. A me sembra tutto così normale.
Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Le atrocità della Bibbia...
...descritte così minuziosamente erano soprattutto frutto della fantasia di quegli scrittori "ispirati". Oggi sappiamo che non ci fu l'uccisione dei primogeniti egiziani nè la strage dei bambini ai tempi di Erode. Pura fantasia le guerre di conquista ad opera di Giosuè e così via.
Invece se andate su Wikipedia, per esempio, trovate un sito che elenca 660 persone bruciate vive per eresia dalla Chiesa Cattolica dall'anno 1077 all'anno 1737. Trovate nomi cognomi e luoghi di residenza. Questa non è 'fiction' . Così come la strage degli Albigesi, le persecuzioni verso gli ebrei, verso i Valdesi, poi gli abusi sessuali , finanziari ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. Dobbiamo sorprenderci di questo??
Invece se andate su Wikipedia, per esempio, trovate un sito che elenca 660 persone bruciate vive per eresia dalla Chiesa Cattolica dall'anno 1077 all'anno 1737. Trovate nomi cognomi e luoghi di residenza. Questa non è 'fiction' . Così come la strage degli Albigesi, le persecuzioni verso gli ebrei, verso i Valdesi, poi gli abusi sessuali , finanziari ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. Dobbiamo sorprenderci di questo??
- Giovanni64
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Io non so quale sia la valenza storica dell'Antico Testamento e quale sia l'attendibilità di ciascun massacro o atrocità riportata. Tuttavia è indubbio che tali atrocità, anche quelle esagerate o completamente inventate, testimoniano di un modo di fare ed un contesto in cui tali stesse atrocità erano ritenute, non sono normali, ma rivendicate con sacrosanto orgoglio.virtesto ha scritto:...descritte così minuziosamente erano soprattutto frutto della fantasia di quegli scrittori "ispirati". Oggi sappiamo che non ci fu l'uccisione dei primogeniti egiziani nè la strage dei bambini ai tempi di Erode. Pura fantasia le guerre di conquista ad opera di Giosuè e così via.
Invece se andate su Wikipedia, per esempio, trovate un sito che elenca 660 persone bruciate vive per eresia dalla Chiesa Cattolica dall'anno 1077 all'anno 1737. Trovate nomi cognomi e luoghi di residenza. Questa non è 'fiction' . Così come la strage degli Albigesi, le persecuzioni verso gli ebrei, verso i Valdesi, poi gli abusi sessuali , finanziari ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. Dobbiamo sorprenderci di questo??
Per fare un esempio successivo, se anche fosse vero, come tu pensi, che Gesù storico non è esistito, la sua crocefissione sarebbe fasulla ma sarebbe comunque, anche inventata, coerente con le vere atrocità del tempo e del luogo.
Sarebbe strano poter trovare su wikipedia, tanto per dire, 1000 specifici e storici nomi e cognomi di "apostati" o colpevoli di adorare il Dio sbagliato uccisi nei vari secoli di storia ebraica. Ma questo, ripeto, non vuol dire che non sappiamo come nel complesso andavano le cose.
D'altro canto ogni cosa andrebbe come minimo valutata in relazione alle altre. Poi, come ho detto altre volte, a me risulta difficile pesare le atrocità nel corso dei millenni. Non penso che "italiani" o "spagnoli" o "ebrei", per esempio, siano stati più cattivi di "giapponesi" o "mongoli" o "arabi". Non penso che ci siano ragioni valide per fare certe classifiche.
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