Benedizione divina o l'unione fa la forza?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Romagnolo
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Benedizione divina o l'unione fa la forza?

Messaggio da Romagnolo »

Spesso nelle pubblicazioni della Wt abbiamo letto di come l'aumento del'organizzazione dei testimoni di Geova,...sia come numero che come capacità organizzativa venisse imputata alla benedizione di Geova Dio,...anzi...tali dichiarazioni continuano tutt'ora; qualsiasi tdg non può che sentirsi convinto di questa spiegazione,...ma domandiamoci...si può veramente ritenere i progressi fatti dall'Organizzazione unicamente come risultato dell'appoggio divino?
La risposta è NO! Ed è la Bibbia stessa a confermarcelo:
Genesi capitolo 11:5 E Geova scendeva per vedere la città e la torre che i figli degli uomini avevano edificato.+ 6 Dopo ciò Geova disse: “Ecco, sono un solo popolo e per tutti loro c’è una sola lingua,+ e questo è ciò che cominciano a fare. Ora non c’è nulla che abbiano in mente di fare che sia per loro irraggiungibile.
Come riconosce la Bibbia stessa quella comunità umana poteva fare cose eccezionali indipendentemente da che adorassero Geova o meno per un motivo ben preciso...erano "uniti come popolo e condividevano tutti la stessa lingua" .
I Tdg si possono ben definire in modo analogo, sono uniti come popolo ...anzi l'organizzazione lavora a tal punto per mantenere L'' unità che a volte è disposta a sacrificare la giustizia ( vedi la mala gestione dei casi di pedofilia) , non hanno il medesimo linguaggio vocale, ma condividono quella che definiscono la Lingua Pura ovvero i medesimi credi e convinzioni religiose.
A ciò si aggiunga che come gli antichi abitanti di Babilonia avevano un governante ben preciso nella figura di Nimrod, altrettanto i Tdg possiedono un preciso organo direttivo che comanda in modo indiscusso tutt'a la comunità :il Corpo Direttivo ora è i presidenti della Watch Tower negli anni addietro.
A fronte di tali analogie non è nulla di strano se questa Organizzazione riesce a crescere nel modo di cui si vanta, per cui la benevolenza divina non è l'unica opzione possibile per giustificarne il successo.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Ahh, ma la stessa cosa poteva accadere se Geova o Dio, avesse concesso di far vivere gli esseri umani 800 - 900 anni come nella favoletta biblica della Genesi.
Oppure se non avesse tolto loro il dono della vita eterna proprio come fece con Satana e gli angeli ribelli.

Sicuramente la società umana priva di questi ricatti, utili solo come mezzo di coercizione per farsi adorare, avrebbero ugualmente fatto a meno di lui.
O ne fanno comunque a meno oggi, nonostante vivano 80 anni.... :ok:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

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Drago Alato
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Ecco l'unità a che cosa è dovuta

Messaggio da Drago Alato »

Tratto dal 2° libro di Raymond Franz, leggete come hanno architettato la disposizione di unità a tutti i costi;
Col permesso dell’Intendente degli Archivi di Scozia, riporto di seguito alcuni stralci dalla trascrizione ufficiale
della testimonianza. Fred Franz, all’epoca vice presidente dell’Organizzazione, fu il primo a salire sul banco dei
testimoni e il resoconto dell’udienza include le seguenti informa zioni
D.: In aggiunta a questi periodici, preparate e pubblicate una certa quantità di opuscoli e libri di teologia di tanto
in tanto?
R: Sì.
D.: Mi risponda su ciò: queste pubblicazioni teologiche e i periodici quindicinali sono utilizzati per discussioni su
enunciati dottrinali?
R.: Sì.
D.: Questi enunciati dottrinali sono ritenuti autorevoli nell’àmbito della Società?
R.: Sì.
D.: La loro accettazione è una questione di scelta, o è obbligatoria per tutti quelli che desiderano divenire e
restare membri della Società?
R.: E’ obbligatoria.
Secondo questa testimonianza, chiunque desideri continuare ad essere Testimone di Geova non ha alternativa né
scelta se non l’accettazione dei dettami pubblicati dalla Società Torre di Guardia, di cui Fred Franz fungeva da
portavoce. L’accettazione è «obbligatoria». Le conseguenze sono indicate nel prosieguo della testimonianza:
D.: Allora ci sarà in effetti una nuova società umana sul la Terra come conseguenza di tutto ciò?
R.: Sì. Ci sarà una società del nuovo mondo su una nuova Terra sotto nuovi cieli, dal momento che i precedenti
cieli e la precedente Terra saranno stati distrutti durante la battaglia di Armaghedon.
D.: Allora la popolazione di questa nuova Terra consisterà solo di Testimoni di Geova?
R.: Inizialmente essa consisterà solo di Testimoni di Geova. I membri del rimanente si aspettano di sopravvivere
alla battaglia di Armaghedon così come se lo aspetta la grande folla di altre pecore. La permanenza del rimanente
sulla Terra dopo la battaglia di Armaghedon sarà temporanea, perché i membri del rimanente debbono finire il
loro corso di vita terrena fedelmente con la morte, ma le altre pecore, grazie alla costante obbedienza alla volontà
di Dio, potranno continuare a vivere per sempre sulla Terra.
Pertanto l’accettazione diventa una questione di vita o di morte, perché i sopravvissuti ad Armaghedon saranno
«solo Testimoni di Geova». Cosa accadrebbe se un membro di una congregazione ritenesse di dover rigettare un
certo insegnamento dell’Organizzazione, perché in coscienza ritiene che esso manchi del sostegno scritturale, e —
in conseguenza di questo rigetto — costui fosse disassociato? Qual è la posizione ufficiale riguardo alle persone
che non vengono riabilitate? Questa posizione venne descritta come segue nel corso della testimonianza:
D.: Questi poteri disciplinari sono di fatto esercitati quando sorge la necessità?
R.: Sì.
D.: Bene, non le farò altre domande su questo aspetto del problema; le chiederò solo se esistono violazioni
considerate così gravi da giustificare l’espulsione senza speranza di riabilitazione.
R.: Sì. Il fatto è che la scomunica potrebbe, di per sé, condurre alla distruzione dello scomunicato, se quest’ultimo
non si pentisse e non modificasse il suo comportamento, continuando a vivere fuori dell’Organizzazione. Non ci
sarebbe per lui alcuna speranza di vita nel nuovo mondo, infatti esiste un tipo di condotta che comporterebbe la
scomunica e dalla quale la persona non potrebbe assolutamente riabilitarsi: tale condotta è definita peccato
contro lo Spirito Santo.
Il legale del governo britannico rivolse successivamente l’attenzione su alcuni insegnamenti che l’Organizzazione
Torre di Guardia aveva a suo tempo rigettato; alcuni di questi implicavano l’individuazione di date specifiche. Cosa
sarebbe accaduto se qualcuno, al tempo in cui quegli insegnamenti furono diffusi, avesse individuato gli errori insiti
in essi e non li avesse per questo accettati? Quale atteggiamento l’Organizzazione avrebbe assunto nei confronti di
costui? La testimonianza ce lo spiega:
D.: Non è vero che il pastore Russell collocò quest’evento nel 1874?
R.: No.
D.: Non è vero che egli stabilì tale data prima del 1914?
R.: Sì.
D.: Quale data egli stabilì?
R.: Egli fissò la fine dei «tempi dei Gentili» per il 1914.
D.: Non stabilì pure il 1874 come ulteriore data cruciale?
R.: Si era soliti considerare il 1874 come la data della seconda venuta di Gesù in maniera spirituale.
D.: Ha detto che si era soliti considerare?
R.: E vero.
D.: Questa idea era stata pubblicata come un dato di fatto che doveva essere recepito da tutti i Testimoni di
Geova?
R.:Si
D.: E vero che ora questa idea non è più sostenuta?
R.: Sì.
D.: Non è vero che, per pervenire a questa idea, il pastore Russell si era basato su un’interpretazione del libro di
Daniele?
R.: In parte.
D.: In particolare Daniele capitolo 7, verso 7 e Daniele capitolo 12, verso 12?
R.: Daniele 7,7 e 12,12. Cosa intende quando dice che egli basò alcune cose su queste scritture?
D.: Forse il 1874 come data cruciale e come data della seconda venuta di Cristo?
R.: No.
D.: Allora cosa dice che egli stabilì? So che è ciò che asserite, vi ho frainteso?
R.: Egli non basò il 1874 su queste scritture.
D.: La fondò su queste scritture abbinate all’opinione che la monarchia ostrogota era iniziata nel 539?
R.: Sì. Il 539 fu la data che egli usò nei suoi calcoli. Tuttavia il 1874 non si fondò su ciò.
D.: Eppure si trattò di un calcolo che non è più accettato dal Consiglio Direttivo della Società?
R.: Ciò è vero.
D.: Mi corregga, sono solo desideroso di definire la posizione; divenne sacro dovere dei Testimoni accettare
questo calcolo errato?
R.: Sì.
Omissis
D.: Orbene ciò che è pubblicato dalla Società come attuale verità può essere riconosciuto come errore nel giro di
pochi anni?
R.: Dobbiamo aspettare per vedere.
D.: E nel frattempo tutti i Testimoni di Geova hanno creduto ad un errore?
R.: Essi avranno creduto ad una falsa interpretazione delle Scritture.
D.: Errore?
R.: Sì, errore.
Ancora una volta era venuta fuori la questione su quanto grande sia l’autorità attribuita alle pubblicazioni della
Società Torre di Guardia. Mentre a un certo punto il vicepresidente aveva detto che «non si era costretti ad
accettare», successivamente la sua testimonianza ritorna alla sua posizione precedente, come si può notare da
quanto segue:
R.: Per divenire un «ministro ordinato» di congregazione egli deve comprendere le cose contenute in questi libri.
D.: Ma, allora, il battesimo non costituisce l’ordinazione di una persona in qualità di ministro?
R: Sì.
D.: Quindi al battesimo egli deve conoscere questi libri?
R.: Egli deve comprendere i propositi di Dio che sono esposti in questi libri.
D.: Esposti in questi libri e presentati in questi libri come interpretazione della Bibbia?
R.: Questi libri offrono un commento all’intera Scrittura.
D.: Ma è un commento autoritario?
R.: Essi dipendono dalla Bibbia o dalle affermazioni che vi sono contenute, il singolo esamina l’assunto e poi la
Scrittura per verificare se l’assunto è scritturalmente fondato.
D.: Egli che fa?
R.: Egli esamina la Scrittura per controllare se l’assunto è sostenuto dalla Scrittura. Come dice l’Apostolo:
«Accertatevi di ogni cosa; attenetevi a ciò che è eccellente».
D.: Se ho ben capito, e la prego di correggermi se sbaglio, un Testimone di Geova è tenuto ad accettare come vera
Scrittura e autentica interpretazione il contenuto dei libri di cui le ho parlato?
R.: Ma egli non è costretto a farlo, gli è concesso il diritto cristiano di esaminare le Scritture per avere la
conferma che l’argomento è sostenuto dalla Bibbia.
D.: E se costui scopre che la Scrittura non è sostenuta dai libri, o viceversa, cosa può fare?
R.: La Scrittura è menzionata a supporto dell’assunto, questo è il motivo per cui è citata.
D.: Cosa può fare una persona se trova un contrasto tra la Scrittura e i libri in argomento?
R.: Mi presenti una persona che abbia trovato il contrasto, poi le risponderò, anzi lui stesso risponderà.
D. Insinua che il singolo associato abbia il diritto di leggere i libri e la Bibbia e di formarsi un proprio
convincimento sulla corretta interpretazione della Sacra Scrittura?
R.: Egli viene...
D. Per favore, risponda si o no, poi potrà puntualizzare.
R.: No. Posso puntualizzare, ora?
D. Sì, se lo desidera.
R.: Nei libri la Scrittura è posta a sostegno dell’assunto, pertanto quando il lettore si rivolge alla Scrittura, da essa
riceve conferma dell’assunto; quindi egli perviene alla veduta biblica sull’argomento, all’intendimento scritturale
di cui si parla in Atti, capitolo 17 verso 11, dove i Bereani furono stimati più nobili dei Tessalonicesi per il fatto
che essi accettarono la Parola con ogni prontezza ed esaminarono le Scritture per vedere se le cose stavano così;
quindi noi incoraggiamo ad imitare la nobile condotta dei Bereani, indagando nelle Scritture per vedere se le cose
stanno così.
D.: Un Testimone ha o non ha alternative all’accettazione delle disposizioni, riportate in «La Torre di Guardia»,
«Il ministero del Regno», «Svegliatevi!», come autoritarie e degne di obbedienza?
R.: Egli deve accettarle .
Oinissis
D.: C’è qualche possibilità di salvezza per un uomo che crede solo alla Bibbia e che si trova in una situazione
ambientale in cui gli è impossibile procurarsi la letteratura della vostra Àssociazione?
R.: Egli si affida alla Bibbia.
D.: Sarà costui capace d’interpretarla correttamente?
R: No.
D.: Non intendo competere con lei a suon di versetti,
ma non ha detto Gesù che «chi crede in me, vivrà e chi crede in me non morrà mai»?
R.: Sì.
La testimonianza fornita dal Testimone, quindi, è che il messaggio pubblicato dalla Società Torre di Guardia, in
veste di canale di Dio, è l’unico mezzo attraverso il quale l’umanità in questo ventesimo secolo potrà ottenere
l’intendimento della Scrittura. Respingere il contenuto di queste pubblicazioni significa incorrere nel disfavore
divino e nella morte.
Comunque, questa fu la testimonianza di un solo uomo, Fred Franz, il vicepresidente. Vi furono altri due autorevoli
funzionari della sede mondiale dell’Organizzazione che si recarono in Scozia per testimoniare. Le loro deposizioni
confermarono quella di Franz sugli argomenti esposti? Hayden C. Covington, consulente legale della Società, fu il
secondo a presentarsi al banco dei testimoni. Seguono alcune dichiarazioni che egli fece nel corso della
deposizione:
D.: È vitale esprimersi in modo veritiero quando si trattano temi religiosi?
R.: Certamente.
D.: Secondo voi è possibile che in una religione si verifichino periodicamente dei cambiamenti nell’interpretazione
della Sacra Scrittura?
R.: Dal nostro punto di vista è del tutto plausibile un cambiamento nell’interpretazione della Bibbia. Il nostro in
tendimento diviene sempre più accurato mentre vediamo adempiersi la profezia nel corso del tempo.
D.: Avete diffuso — mi perdoni l’espressione — false profezie?
R.: Noi abbiamo... Io non penso che noi abbiamo diffuso false profezie; sono state fatte affermazioni erronee,
sbagliate, ecco come la penso.
D.: Data l’attuale situazione mondiale, è della massima importanza conoscere se la profezia può essere
interpretata con riferimento a fatti reali, e quando si verificò la seconda venuta d Cristo?
R.: E vero, ci siamo sempre sforzati di esaminare ciò che consideriamo verità prima di esternarla. Ci basiamo
sulle più accurate informazioni che abbiamo, tuttavia non possiamo aspettare di arrivare alla perfezione perché, se
aspettassimo di avere la perfezione, non saremmo mai in grado di parlare.
D.: Adeguiamoci per un po’ a questo criterio. L’opinione che la seconda venuta del Signore abbia avuto luogo nel
1874 fu diffusa come una credenza alla quale dovevano credere tutti i Testimoni di Geova?
R.: Non ho dimestichezza con quest’argomento. Sta parlando di un argomento che non conosco.
D.: Ha ascoltato la deposizione del sig. Franz?
R.: Ho ascoltato la testimonianza del sig. Franz, tuttavia non ho dimestichezza con ciò che egli ha detto sul
soggetto, intendo l’argomento di cui egli ha parlato, pertanto non posso dire nulla di più di quanto possa dire lei
stesso, dopo aver ascoltato il sig. Franz.
D.: Vuole lasciare in sospeso l’argomento?
R.: Su quest’argomento la fonte della mia informazione è ciò che ho udito in questo tribunale.
D.: Ha studiato la letteratura del suo Movimento?
R.: Sì, ma non tutta. Non ho studiato i sette volumi di «Studi sulle Scritture», né ho studiato quest’argomento del
1874 che lei ha menzionato. Non ho dimestichezza con ciò.
D.: Presume, da quanto le dico, che la seconda venuta di Cristo nel 1874 fu autorevolmente insegnata dalla
Società?
R.: Se consideriamo questa presunzione come un fatto, si tratta di un’affermazione ipotetica.
D.: Si trattò della pubblicazione di una falsa profezia?
R.: Si; si trattò di una falsa dichiarazione o di un ‘erronea asserzione in adempimento di una profezia falsa o
erronea.
D.: Ed essa doveva essere creduta da tutti i Testimoni di Geova?
R.: Si; perché lei deve capire che noi dobbiamo avere unità, non possiamo avere disunione con tante persone che
seguano varie opinioni: si presume che un esercito marci al passo.
D.: Ma non è vero che voi non fate affidamento sugli eserciti del mondo?
R.: Crediamo in un esercito cristiano di Dio.
D.: Credete negli eserciti mondani?
R.: Non abbiamo nulla da dire al riguardo; non predichiamo contro di loro, diciamo semplicemente che gli eserciti
del mondo, al pari delle nazioni di questo mondo, appartengono all’organizzazione di Satana, e noi non vogliamo
averci a che fare; tuttavia non sosteniamo che le nazioni non possano avere i propri eserciti, noi non predichiamo
contro la guerra, soltanto pretendiamo di essere esonerati da essa, questo è tutto.
D.: Ritorniamo all’argomento precedente. Fu diffusa una falsa profezia?
R.: Lo ammetto.
D.: Doveva essa essere accettata dai Testimoni di Geova?
R.: E’ vero.
D.: Se un Testimone di Geova avesse pensato che quella profezia era sbagliata e lo avesse detto, sarebbe stato
disassociato?
R: Sì, se lo avesse detto e avesse continuato a creare problemi; dal momento che si creano disunione e problemi se
l’intera Organizzazione crede una cosa, anche se errata, e qualcuno comincia per conto suo a tentare di far
prevalere le proprie idee; in tal modo non può esserci armonia, né ci sarà progresso. Perché ci sia un
cambiamento, esso deve provenire dalla fonte adatta, dal capo dell’Organizzazione — il Corpo Direttivo — non
dal basso verso l’alto, perché ognuno avrebbe le proprie idee e l’Organizzazione si disintegrerebbe in mille rivoli
contrastanti. Il nostro obiettivo è l’unità.
D.: Unità ad ogni costo?
R.: Unità ad ogni costo, perché crediamo e siamo sicuri che Geova Dio sta adoperando la nostra Organizzazione,
e il Corpo Direttivo della nostra Organizzazione, per dirigerla, anche se di tanto in tanto si commettono errori.
D.: E l’unità basata su un’accettazione coatta di false profezie?
R.: Ammetto che è così
D.: E la persona che abbia espresso la propria opinione sull’erroneità di una profezia, come ammettete voi stessi;
e sia stata disassociata, avrebbe infranto il Patto, se fosse stata battezzata?
R.: Giusto.
D.: E, come lei ha detto chiaramente ieri; sarebbe egli passibile di morte?
R.: Penso...
D.: Risponda sì o no.
R.: Risponderò sì senza esitazione.
D.: E questa la chiamate religione?
R.: Certamente.
D.: Lo definite cristianesimo?
R.: Certamente.
Omissis
D.: In relazione agli errori, lei è stato controinterrogato a lungo sulle differenti opinioni che possono essere state
espresse, nel corso degli anni fin dalla fondazione della Società, con autorevoli commenti sulle Scritture, e credo
che lei converrà sul fatto che queste diversità ci sono state.
R.: Sì.
D.: Conferma anche francamente che persone, che in qualche occasione non se la sono sentita di accettare
l’autoritario commento, sono state espulse dalla Società, con tutte le conseguenze spirituali che ne derivano?
R.: Si; l’ho detto e lo confermo.
L’unità, stando alla testimonianza di questo rappresentante della Società, può richiedere che un cristiano accetti per
vero ciò che egli crede che la Parola di Dio afferma essere falso. Non importa cosa egli legga nella Bibbia, egli non
deve pubblicizzarlo se non coincide con gli autoritari insegnamenti dell’Organizzazione.
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Grazie Drago alato, avevo proprio in mente anche le parole di Covington...ma non ricordavo dove le avevo lette. :ironico:
Grazie mille per aver provveduto.
Ps: che cosa vergognosa è scandalosa,...Covington non sapeva nulla del 1874???
Ma da che manica di ignoranti siamo stati guidati in passato?
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Socrate69
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Messaggio da Socrate69 »

Singolare il fatto che, secondo il racconto di Genesi, fù Dio a creare divisioni trà gli uomini.
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

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