Stan ha scritto:Quindi prendere per buono che ci sia stato un diluvio di proporzioni mondiali ,credere davvero che Mosè
divise il mar Rosso e non vi elenco tutti i miti che vi sono contenuti in
בראשית,שמות, ויקרא,במדבר, דברים.
Non ho capito perchè parli dei "miti" del pentateuco come se si trattasse di altro. Lo stesso racconto di Mosè in fuga con il suo popolo è narrato in esodo (Shemot = Nomi).
Inoltre non comprendo l'utilità di scrivere i nomi in ebraico dei 5 libri della Torah scritta, senza riportare la traduzione, traslitterazione o quantomeno l'equivalente titolo dei libri come sono conosciuti da noi.
Leggere la Bibbia dalle traduzioni è un ottimo modo per non comprendere di cosa parla il testo. Tant'è che, seguendo il tuo esempio, quello che viene tradotto in maniera sfrontatamente arbitraria come Mar Rosso, è in realtà yam suf, ovvero mare di canne (o giunchi). La tradizione ebraica spiega l'episodio, sia dal punto di vista linguistico, che dal punto di vista storico/tradizionale.
Va ricordato che nel giudaismo classico i miracoli non sono nulla di magico che viola le leggi della natura, anzi, vengono descritti come fenomeni naturali del tutto spiegabili scientificamente, la cui unica qualità "speciale" è il tempismo con cui si verificano, non la natura "soprannaturale" del fenomeno.
Perché ?
Perché vi sono elencati anche stralci e pratiche di vita quotidiana del popolo ebraico,che comunque
sono da verificare.
Che cosa è da verificare? Il fatto che ancora oggi gli ebrei ortodossi (e non solo) cerchino di rispettare al meglio le 613 mitzvot, oppure che molti dei principi biblici sono alla base del sistema di leggi di Israel al giorno d'oggi? Oppure il fatto che gli ebrei seguano ancora oggi gli stessi rituali per Pesach (Pasqua) e altre festività, come sono descritti dalla tradizione?
Penso ,anzi sono sicuro che il popolo ebraico abbia una chiave di lettura diversa
da credere in un diluvio ecc..
Non solo sul diluvio. L'intero Pentateuco va letto alla luce del Talmud e dei midrash, altrimenti ci si perde buona parte del significato di quello che si legge, oppure, come fanno le religioni occidentali, ci si legge quello che si vuole.
Non comprendo perché spezzi il mio post , è tutto un filo conduttore.
Cosa c'entra che ancora adesso gli ebrei festeggiano la pasqua con se è vero che il tutto si sia svolto come descritto
nel canone ebraico ? Anche la cristianità come pure altre religioni perpetuano delle ricorrenze
ma molte volte vengono da favole o miti,o a volte si mischia il sacro con il profano.
Comprendi che non hai un testo originale di quel preciso periodo storico con cui puoi provare quello che dici ?
E in più hai delle copie di copie scritte dall'orale ?
Ma il problema non è poi tanto il passaggio dall'orale a quello scritto,ma le favole che contiene, chi
non le nota è perché è affascinato da questi testi ,nulla di male ma non è adatto ad una criticità dei testi.
Comprendi che questi testi scritti da autori diversi ,di cui neanche Mosè è l'autore furono
scritti molto posteriormente ai fatti accaduti ?
Una buona lettura a riguardo.
http://www.symbolon.net/Antico%20Testam ... mo_ed_Eva_(Genesi_2-3" onclick="window.open(this.href);return false;).pdf
Ma studi seriamente le scritture in modo esegetico o le studi solo dal lato spiritual-enfatico ?
Comprendo che non ti interessa il lato storico-critico,credi è basta ,badi al significato spirituale
tutte le altre cose che non apportano acqua al tuo lago non ti riguardano.Scusa la metafora .
Ma non sono d'accordo,devi conoscere tutto di un testo o di un'autore ,non solo quello che l'autore vuole esprimere,ma se
l'autore è veritiero,il suo grado di attendibilità,se è un falso,se ha scopiazzato da altri testi quello che scrive
se è veramente lui l'autore che si firma.Parlo di esegesi ,filologia,ermeneutica...
Quando citi la parola contaminazione non scendi nello specifico,ma lo vuoi interpretare con altre scritture
questo non è il metodo critico per approcciarsi ad un testo,è solo un modo del tipo "apologia delle scritture".
Ripeto ,comprendo che non sei interessato alla critica di un testo,ma solo a quello che vuole
esprimere ed ad un suo eventuale collegamento con altri versetti,ma mi dispiace ne ho nausea
troppe volte l'ho fatto quando ero un tdg,è questo lato non mi interessa,è non è una buona
analisi,non è sincera.