Lo studio della Bibbia

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Stan
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Tuttavia se si guarda a quelle stesse credenze con la consapevolezza di un uomo contemporaneo e, senza mettere in campo la fede, mi si vuol fare un discorso del tipo: "ma chi può dirlo, ma chissà, sarà vero,sarà falso, sarà ferguson", allora noto che c'è qualcosa che non va. Insomma non credo che un uomo contemporaneo con un minimo di cultura possa lasciare certe cose nel campo del dubbio. Ripeto: non sto parlando di fede.

Insomma, un minimo di ragionevolezza ci dice ovviamente che sono storie inventate (mi riferisco a quelle che lo sono in maniera più ovvia). Se la tua ragionevolezza invece non te lo dice, allora io non ti posso seguire su qualsiasi altra considerazione che tu presenti come ragionevole.
Quello che dici è ragionevole, ma dal mio punto di vista non è nemmeno necessario occuparsi di considerare cosa sia inventato oppure no. Non occuparsene è diverso dal lasciare concretamente aperta la possibilità che sia vero. Se io ti dico che non mi interessa occuparmi di stabilire se gli unicorni esistono, non ti sto dicendo che prendo in considerazione la loro effettiva esistenza, ti sto solo dicendo che non mi interessa. Ci tengo a questa distinzione.
Ciò non toglie che la storia di un popolo la si studia anche attraverso le sue storie inventate, ma questa è un'altra faccenda.
Questa è LA faccenda, secondo me.
La coerenza non esiste nemmeno negli scritti di un singolo autore, figuriamoci quale coerenza può esserci fra scritti di autori diversi, realizzati in tempi e contesti sociali, politici e militari diversi
Sono d'accordo in minima parte. Se da un lato è vero che la letteratura biblica nasce dalle mani di molti autori in tempi diversi, è anche vero che la letteratura rabbinica ha una coerenza interna e con i testi che è frutto di migliaia di anni di tramandazione. Le due cose non possono e non dovrebbero essere separate. Non so se tu hai mai letto il Talmud, ma se non lo avessi fatto te lo consiglio per vedere con i tuoi occhi di cosa parlo.
Le credenze di qualche tribù di tremila anni fa, al di là dei richiami rituali o formali, non possono essere uguali alle credenze di una religione contemporanea, non fosse altro perché quei miti devono essere riconsiderati per renderli più "consoni" alle conoscenze scientifiche e storiche e all'idea di "giusto e sbagliato" dell'uomo contemporaneo. Ma quei miti vanno anche riconsiderati anche semplicemente perché le usanze cambiano.
Il punto non è modernizzare i miti o seguire le usanze. Il punto è che se nel Tanakh ci sono scritte delle cose, della cui veridicità non vogliamo occuparci, e quelle cose vengono prese e pasticciate fino a tirarne fuori dei dogmi, regole e principi del tutto assenti nel testo o nella cultura che lo ha redatto e si vende quel pasticcio come verità assoluta, allora oltre alla coerenza manca anche l'onestà. Hanno voluto trarre delle religioni dal Tanakh e lo hanno fatto con scarsissimo rispetto per la cultura e il popolo che quelle scritture le ha create e portate attraverso i millenni.
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Vieri
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Stan ha scritto:Grazie Vieri, chabad è sempre un'ottima fonte per chi vuole studiare certi temi.
Se vogliamo svolgere una trattazione più specifica (magari in cartella apposita) riguardo il messia di Israel possiamo trovare interessanti spunti nel Talmud (Bavli), ad esempio in Shanedrin 98-99. Io utilizzo sefaria.org per la consultazione, non avendo purtroppo alcuna versione cartacea del Talmud tradotto.

Ciò che mi colpisce è come risulti evidente che il ruolo del re unto, a prescindere dalle differenti elaborazioni rabbiniche (che sono comunque molto interessanti), è un ruolo che ha le sue radici nel popolo di Israel ed è ad esso che riferisce principalmente la sua funzione.
Credo che molte riflessioni possano venire fuori da questo spunto, specialmente nel confronto con il ruolo del messia dal punto di vista del cristianesimo.
Se noti sull'argomento ho aperto un thread nuovo:

Credere in un solo, o due diversi Messia ? Dubbi e perplessità

nel quale eri stato esplicitamente invitato a dare le tue opinioni e riportando in parte quanto qui accennato per cercare di chiarire alcune perplessità in chi credessero veramente i primi giudeo cristiani .....e soprattutto gli apostoli se in Gesù come semplice Messia ebraico e profetizzato dalle Scritture ma completamente umano o se fosse stato VERAMENTE per loro il Figlio di Dio....
Grazie
:strettamano:
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Stan ha scritto:
Tuttavia se si guarda a quelle stesse credenze con la consapevolezza di un uomo contemporaneo e, senza mettere in campo la fede, mi si vuol fare un discorso del tipo: "ma chi può dirlo, ma chissà, sarà vero,sarà falso, sarà ferguson", allora noto che c'è qualcosa che non va. Insomma non credo che un uomo contemporaneo con un minimo di cultura possa lasciare certe cose nel campo del dubbio. Ripeto: non sto parlando di fede.

Insomma, un minimo di ragionevolezza ci dice ovviamente che sono storie inventate (mi riferisco a quelle che lo sono in maniera più ovvia). Se la tua ragionevolezza invece non te lo dice, allora io non ti posso seguire su qualsiasi altra considerazione che tu presenti come ragionevole.
Quello che dici è ragionevole, ma dal mio punto di vista non è nemmeno necessario occuparsi di considerare cosa sia inventato oppure no. Non occuparsene è diverso dal lasciare concretamente aperta la possibilità che sia vero. Se io ti dico che non mi interessa occuparmi di stabilire se gli unicorni esistono, non ti sto dicendo che prendo in considerazione la loro effettiva esistenza, ti sto solo dicendo che non mi interessa. Ci tengo a questa distinzione.


Ciò non toglie che la storia di un popolo la si studia anche attraverso le sue storie inventate, ma questa è un'altra faccenda.
Questa è LA faccenda, secondo me.
La coerenza non esiste nemmeno negli scritti di un singolo autore, figuriamoci quale coerenza può esserci fra scritti di autori diversi, realizzati in tempi e contesti sociali, politici e militari diversi
Sono d'accordo in minima parte. Se da un lato è vero che la letteratura biblica nasce dalle mani di molti autori in tempi diversi, è anche vero che la letteratura rabbinica ha una coerenza interna e con i testi che è frutto di migliaia di anni di tramandazione. Le due cose non possono e non dovrebbero essere separate. Non so se tu hai mai letto il Talmud, ma se non lo avessi fatto te lo consiglio per vedere con i tuoi occhi di cosa parlo.
Le credenze di qualche tribù di tremila anni fa, al di là dei richiami rituali o formali, non possono essere uguali alle credenze di una religione contemporanea, non fosse altro perché quei miti devono essere riconsiderati per renderli più "consoni" alle conoscenze scientifiche e storiche e all'idea di "giusto e sbagliato" dell'uomo contemporaneo. Ma quei miti vanno anche riconsiderati anche semplicemente perché le usanze cambiano.
Il punto non è modernizzare i miti o seguire le usanze. Il punto è che se nel Tanakh ci sono scritte delle cose, della cui veridicità non vogliamo occuparci, e quelle cose vengono prese e pasticciate fino a tirarne fuori dei dogmi, regole e principi del tutto assenti nel testo o nella cultura che lo ha redatto e si vende quel pasticcio come verità assoluta, allora oltre alla coerenza manca anche l'onestà. Hanno voluto trarre delle religioni dal Tanakh e lo hanno fatto con scarsissimo rispetto per la cultura e il popolo che quelle scritture le ha create e portate attraverso i millenni.
Come ti dicevo, non c'è stato "rispetto" nemmeno nei confronti dei miti da cui la mitologia ebraica deriva. Non penso che la mitologia ebraica sia priva di elementi un po' più "originali". Il "rispetto" di cui parli semplicemente non esiste nella evoluzione delle "culture umane".

Ogni cultura prende e dà ad altre culture. E' vero poi che alcune credenze, come per esempio è successo in ambito ebraico, islamico, cattolico e ortodosso, possono risultare abbastanza specifiche e stabili anche per lunghissimo tempo, ma ciò è vero più dal punto di vista "formale", perché poi da un punto di vista più sostanziale le cose cambiano inevitabilmente. Le religioni cioè non sono ovviamente quello che erano mille anni prima, anche se magari formalmente le dottrine sono le stesse.

Studiare un dettaglio evolutivo specifico può essere bello ma non può essere fatto per stabilire fantomatiche "mancanze di rispetto" o "mancanze di coerenza". La religione ebraica ha costruito i suoi "unicorni" utilizzando e modificando quelli degli altri e la religione cristiana ha fatto altrettanto. Sono sviluppi umani e culturali "normali" e "naturali", non ci vedo niente di "scandaloso".

La mitologia geovista o quella mormone hanno tolto o aggiunto ancora altri miti, tipo il mito di Mormon o il mito dello SFD o CD, alla mitologia cristiana preesistente e consolidata da secoli.
C'è da considerare che mentre mitologie come quella ebraica, islamica o cattolica, hanno fatto la storia, altre mitologie, tipo quella mormone e geovista, hanno una importanza storica e generale di gran lunga minore.
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Studiare un dettaglio evolutivo specifico può essere bello ma non può essere fatto per stabilire fantomatiche "mancanze di rispetto" o "mancanze di coerenza". La religione ebraica ha costruito i suoi "unicorni" utilizzando e modificando quelli degli altri e la religione cristiana ha fatto altrettanto. Sono sviluppi umani e culturali "normali" e "naturali", non ci vendo niente di "scandaloso".
Caro Giovani, un conto è un dettaglio della tradizione che trova le sue origini in una cultura antecedente o contemporanea. E su questo, siamo d'accordo nel dire che la contaminazione è comune a tutte le culture, in varie misure. Un altro conto è prendere gli scritti appartenenti ad un popolo e cambiare il significato di quello che c'è scritto. Facendo un esempio banale, se io prendo la profezia di Isaia riguardo all'Emmanuele, che descrive un preciso e delicato momento storico legato al popolo ebraico, e sostengo apertamente che tale profezia riguarda invece la futura nascita di Gesù Cristo, allora i casi sono due: o sono ignorante e non ho la minima idea di quale sia l'argomento di quello scritto, oppure ne sono ben consapevole ma decido comunque di "leggerci" quello che è propedeutico al fine di confermare la mia dottrina. Nel primo caso, è una mancanza di rispetto sia verso la cultura che ha generato quei testi, sia nei confronti di chi studia con impegno e serietà. Nel secondo caso faccio un uso consapevolmente strumentale di qualcosa che in realtà significa tutt'altro e in sostanza sputo in faccia alla cultura entro cui quel testo è nato, cultura che su certi libri ha basato e basa tutt'ora la sua intera sopravvivenza.
Se parliamo di bestie mitiche e di leggende, ognuno può dire quello che vuole e non ci sono problemi se una cultura contamina o viene contaminata da tali miti, ma la Torah non riguarda unicorni e favole. Riguarda la storia di un popolo e da essa è derivato un preciso apparato normativo, regole di condotta, principi di vita e norme pratiche per la vita quotidiana che ancora oggi contribuiscono a formare l'identità di un popolo che è incredibilmente sopravvissuto attraverso i millenni.
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Non volevo entrare in questo 3d semi apologetico di non so chi. Ma...

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Se parliamo di bestie mitiche e di leggende, ognuno può dire quello che vuole e non ci sono problemi se una cultura contamina o viene contaminata da tali miti, ma la Torah non riguarda unicorni e favole. Riguarda la storia di un popolo e da essa è derivato un preciso apparato normativo, regole di condotta, principi di vita e norme pratiche per la vita quotidiana che ancora oggi contribuiscono a formare l'identità di un popolo che è incredibilmente sopravvissuto attraverso i millenni.
Quindi prendere per buono che ci sia stato un diluvio di proporzioni mondiali ,credere davvero che Mosè
divise il mar Rosso e non vi elenco tutti i miti che vi sono contenuti in
בראשית,שמות, ויקרא,במדבר, דברים.

Perché ?
Perché vi sono elencati anche stralci e pratiche di vita quotidiana del popolo ebraico,che comunque
sono da verificare.

Giammai dividere o fare uno studio serio,prendere il tutto per buono,possiamoprendere
per buono... Polifemo abbia ucciso Noè sul' آرارات quando stava uscendo dall'arca
perché gli andava è perché era amico del giaguaro. :cer:

Come si fa a parlare di storia quando si confondono i miti con verità. :boh:

Penso ,anzi sono sicuro che il popolo ebraico abbia una chiave di lettura diversa
da credere in un diluvio ecc..
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Quindi prendere per buono che ci sia stato un diluvio di proporzioni mondiali ,credere davvero che Mosè
divise il mar Rosso e non vi elenco tutti i miti che vi sono contenuti in
בראשית,שמות, ויקרא,במדבר, דברים.
Non ho capito perchè parli dei "miti" del pentateuco come se si trattasse di altro. Lo stesso racconto di Mosè in fuga con il suo popolo è narrato in esodo (Shemot = Nomi).
Inoltre non comprendo l'utilità di scrivere i nomi in ebraico dei 5 libri della Torah scritta, senza riportare la traduzione, traslitterazione o quantomeno l'equivalente titolo dei libri come sono conosciuti da noi.
Leggere la Bibbia dalle traduzioni è un ottimo modo per non comprendere di cosa parla il testo. Tant'è che, seguendo il tuo esempio, quello che viene tradotto in maniera sfrontatamente arbitraria come Mar Rosso, è in realtà yam suf, ovvero mare di canne (o giunchi). La tradizione ebraica spiega l'episodio, sia dal punto di vista linguistico, che dal punto di vista storico/tradizionale.
Va ricordato che nel giudaismo classico i miracoli non sono nulla di magico che viola le leggi della natura, anzi, vengono descritti come fenomeni naturali del tutto spiegabili scientificamente, la cui unica qualità "speciale" è il tempismo con cui si verificano, non la natura "soprannaturale" del fenomeno.
Perché ?
Perché vi sono elencati anche stralci e pratiche di vita quotidiana del popolo ebraico,che comunque
sono da verificare.
Che cosa è da verificare? Il fatto che ancora oggi gli ebrei ortodossi (e non solo) cerchino di rispettare al meglio le 613 mitzvot, oppure che molti dei principi biblici sono alla base del sistema di leggi di Israel al giorno d'oggi? Oppure il fatto che gli ebrei seguano ancora oggi gli stessi rituali per Pesach (Pasqua) e altre festività, come sono descritti dalla tradizione?
Penso ,anzi sono sicuro che il popolo ebraico abbia una chiave di lettura diversa
da credere in un diluvio ecc..
Non solo sul diluvio. L'intero Pentateuco va letto alla luce del Talmud e dei midrash, altrimenti ci si perde buona parte del significato di quello che si legge, oppure, come fanno le religioni occidentali, ci si legge quello che si vuole.
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Stan ha scritto:
Quindi prendere per buono che ci sia stato un diluvio di proporzioni mondiali ,credere davvero che Mosè
divise il mar Rosso e non vi elenco tutti i miti che vi sono contenuti in
בראשית,שמות, ויקרא,במדבר, דברים.
Non ho capito perchè parli dei "miti" del pentateuco come se si trattasse di altro. Lo stesso racconto di Mosè in fuga con il suo popolo è narrato in esodo (Shemot = Nomi).
Inoltre non comprendo l'utilità di scrivere i nomi in ebraico dei 5 libri della Torah scritta, senza riportare la traduzione, traslitterazione o quantomeno l'equivalente titolo dei libri come sono conosciuti da noi.
Leggere la Bibbia dalle traduzioni è un ottimo modo per non comprendere di cosa parla il testo. Tant'è che, seguendo il tuo esempio, quello che viene tradotto in maniera sfrontatamente arbitraria come Mar Rosso, è in realtà yam suf, ovvero mare di canne (o giunchi). La tradizione ebraica spiega l'episodio, sia dal punto di vista linguistico, che dal punto di vista storico/tradizionale.
Va ricordato che nel giudaismo classico i miracoli non sono nulla di magico che viola le leggi della natura, anzi, vengono descritti come fenomeni naturali del tutto spiegabili scientificamente, la cui unica qualità "speciale" è il tempismo con cui si verificano, non la natura "soprannaturale" del fenomeno.
Perché ?
Perché vi sono elencati anche stralci e pratiche di vita quotidiana del popolo ebraico,che comunque
sono da verificare.
Che cosa è da verificare? Il fatto che ancora oggi gli ebrei ortodossi (e non solo) cerchino di rispettare al meglio le 613 mitzvot, oppure che molti dei principi biblici sono alla base del sistema di leggi di Israel al giorno d'oggi? Oppure il fatto che gli ebrei seguano ancora oggi gli stessi rituali per Pesach (Pasqua) e altre festività, come sono descritti dalla tradizione?
Penso ,anzi sono sicuro che il popolo ebraico abbia una chiave di lettura diversa
da credere in un diluvio ecc..
Non solo sul diluvio. L'intero Pentateuco va letto alla luce del Talmud e dei midrash, altrimenti ci si perde buona parte del significato di quello che si legge, oppure, come fanno le religioni occidentali, ci si legge quello che si vuole.
Non comprendo perché spezzi il mio post , è tutto un filo conduttore.

Cosa c'entra che ancora adesso gli ebrei festeggiano la pasqua con se è vero che il tutto si sia svolto come descritto
nel canone ebraico ? Anche la cristianità come pure altre religioni perpetuano delle ricorrenze
ma molte volte vengono da favole o miti,o a volte si mischia il sacro con il profano.

Comprendi che non hai un testo originale di quel preciso periodo storico con cui puoi provare quello che dici ?

E in più hai delle copie di copie scritte dall'orale ?

Ma il problema non è poi tanto il passaggio dall'orale a quello scritto,ma le favole che contiene, chi
non le nota è perché è affascinato da questi testi ,nulla di male ma non è adatto ad una criticità dei testi.

Comprendi che questi testi scritti da autori diversi ,di cui neanche Mosè è l'autore furono
scritti molto posteriormente ai fatti accaduti ?
Una buona lettura a riguardo.

http://www.symbolon.net/Antico%20Testam ... mo_ed_Eva_(Genesi_2-3" onclick="window.open(this.href);return false;).pdf

Ma studi seriamente le scritture in modo esegetico o le studi solo dal lato spiritual-enfatico ?

Comprendo che non ti interessa il lato storico-critico,credi è basta ,badi al significato spirituale
tutte le altre cose che non apportano acqua al tuo lago non ti riguardano.Scusa la metafora .

Ma non sono d'accordo,devi conoscere tutto di un testo o di un'autore ,non solo quello che l'autore vuole esprimere,ma se
l'autore è veritiero,il suo grado di attendibilità,se è un falso,se ha scopiazzato da altri testi quello che scrive
se è veramente lui l'autore che si firma.Parlo di esegesi ,filologia,ermeneutica...

Quando citi la parola contaminazione non scendi nello specifico,ma lo vuoi interpretare con altre scritture
questo non è il metodo critico per approcciarsi ad un testo,è solo un modo del tipo "apologia delle scritture".

Ripeto ,comprendo che non sei interessato alla critica di un testo,ma solo a quello che vuole
esprimere ed ad un suo eventuale collegamento con altri versetti,ma mi dispiace ne ho nausea
troppe volte l'ho fatto quando ero un tdg,è questo lato non mi interessa,è non è una buona
analisi,non è sincera.
Ray

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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Stan mi sembra uno dei tanti folgorati passati per forum comehttp://consulenzaebraica.forumfree.it/ e http://forumbiblico.forumfree.it/, cioè la tipologia di ebrei che sono il corrispettivo dei fondamentalisti evangelici tra i cristiani, e vengono presi per il culo dai loro stessi correligionari meno folgorati di loro. Ricordo ancora le discussioni col numero uno dei folgotati, tale Abramo, intento a cercare di dimostrarmi che Mosè era esistito, che la segretissima tradizione ebraica aveva le chiavi di tutto, e che nel Pentateuco si parlava di chirurgia oculare. Io credo che gente che perde tempo con la religione in questa maniera rallenti di diversi secoli lo sviluppo dell'umanità, e spero vivamente che siano costretti ad assistere ad un corso di biologia evolutiva, di archeologia biblica, e magari pure ad un corso in cui spieghino a costoro cosa sono veramente il loro Talmud e la loro Torah, ossia la raccolta delle favole degli Ebrei. Il Talmud in particolare è la raccolta delle favole dei farisei, i quali, non capendo niente di quello che era scritto nella Torah, si sono inventati spiegazioni postume di secoli per fariseizzare il giudaismo delle altre epoche. Il giudaismo come lo intenderebbe un rabbino all'epoca della Mishnà è tanto lontano da quello che poteva accadere nel tardo bronzo, ossia l'epoca in cui sono fintamente ambientate le fiabe degli Ebrei, che tanto varrebbe utilizzare i Veda indiani per capire la Genesi, piuttosto che il Talmud. Il mio invito è di approcciarsi ad autori, che siano ebrei, cristiani, o atei, ma di provata metodologia storico-critica.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da Stan »

Cari Ray e Polymetis, lasciando da parte gli attacchi personali al mio metodo o alle mie credenze (tipici dei leoni da tastiera che hano pochi contenuti da portare), posso solo dirvi che personalmente non ritengo che l'ebraismo abbia la verità e non sono un "folgorato" in quel senso. Come ho scritto in altri post, che probabilmente non avete letto, non ho interesse nello stabilire la veridicità dei testi, ma solamente nell' apprendere il più possibile su di essi. Trovo il giudaismo affascinante? Si, certo..come trovo affascinante lo studio dello shintoismo o dell'astrofisica.
Poi, se avete qualcosa da dire che valga la pena, sarò lieto di partecipare al dibattito e magari tutti possiamo imparare qualcosa uno dall'altro, ma se l'unico apporto è quello di sparare a zero con stereotipi irrispettosi e banali, conditi con un pizzico di arroganza, ne faccio volentieri a meno.
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Tanto per capirci,io non credo nella sola scriptura.

Messaggio da Ray »

Stan ha scritto:Cari Ray e Polymetis, lasciando da parte gli attacchi personali al mio metodo o alle mie credenze (tipici dei leoni da tastiera che hano pochi contenuti da portare), posso solo dirvi che personalmente non ritengo che l'ebraismo abbia la verità e non sono un "folgorato" in quel senso. Come ho scritto in altri post, che probabilmente non avete letto, non ho interesse nello stabilire la veridicità dei testi, ma solamente nell' apprendere il più possibile su di essi. Trovo il giudaismo affascinante? Si, certo..come trovo affascinante lo studio dello shintoismo o dell'astrofisica.
Poi, se avete qualcosa da dire che valga la pena, sarò lieto di partecipare al dibattito e magari tutti possiamo imparare qualcosa uno dall'altro, ma se l'unico apporto è quello di sparare a zero con stereotipi irrispettosi e banali, conditi con un pizzico di arroganza, ne faccio volentieri a meno.
Ancora... non comprendo di quali attacchi personali scrivi:
...che probabilmente non avete letto, non ho interesse nello stabilire la veridicità dei testi, ma solamente nell' apprendere il più possibile su di essi. Trovo il giudaismo affascinante? Si,...
Leggo un po di incoerenza ,se non sai quel testo sia verace in tutte le sue forme possibili
a cosa serve SOLO leggere le scritture ?

Questo è il metodo dei tdg,la maggioranza di noi sa cosa l'autore in quel versetto
vuole farci comprendere,abbiamo letto la bibbia passo dopo passo molte volte,comprendo che
ci possano essere delle sfumature che ci sono sfuggite,ma a cosa serve? Vuoi farci uno studio biblico ?
ma la Torah non riguarda unicorni e favole.
Non hai scritto che la Torah non riguarda miti e favole ? Allora aspettati la critica su quello che scrivi.
:addio:
Ray

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Beh, Poly gli ha dato del folgorato un po' gratuiramente, in effettti un tantino un attacco personale lo è. :ok:
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Messaggio da Ray »

Mauro1971 ha scritto:Beh, Poly gli ha dato del folgorato un po' gratuiramente, in effettti un tantino un attacco personale lo è. :ok:
Vabbè,adesso che rileggo il tutto,io non so stato a quell'ora faccio sempre la p...
comunque ha scritto: mi sembra,l'ergastolo mi sembra eccessivo... :ironico:
:ciao:
Ray

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Messaggio da Stan »

Non hai scritto che la Torah non riguarda miti e favole ? Allora aspettati la critica su quello che scrivi.
Quello che forse non sono riuscito a far arrivare è il fatto che la Torah non è un libro di miti, sebbene possa anche contenere delle narrazioni dai tratti leggendari.
L'atteggiamento che non condivido è quello di partire dal presupposto che sia tutto una favola, così come partire dal presupposto che sia tutto vero in un certo modo.
La Torah e la tradizione sono la linfa vitale di un popolo millenario, questo è il mio punto.
Cerco di affrontare tutte le letture che sono in grado di affrontare, da più fonti e da diversi punti di vista. Per fare un esempio, leggo sia Biglino che Maimonide, sia Steinsaltz che Cascioli, così come leggo la letteratura tdg.
Poi, il fatto che le mie personali conoscenze non vadano d'accordo con quello o quell'altro autore, è un altro discorso..ma comunque prendo atto di quello che studio e cerco di imparare il più possibile tenendo mente aperta.
E con questo chiudo il discorso in modo da evitare di dover nuovamente giustifcare me stesso con persone che nulla sanno di me.
Se vogliamo proseguire con qualche spunto interessante, sono aperto a tutto, altrimenti non ho interesse nel proseguire discussioni inutili, soprattutto considerando che il forum è pubblico e dovrebbe essere utile a chi legge.
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Per fare un esempio, leggo sia Biglino che Maimonide, sia Steinsaltz che Cascioli, così come leggo la letteratura tdg.
Nessuno di costoro è un biblista. Biglino e Cascioli sono complottismo spazzatura, Maimonide un filosofo medievale e Steinsaltz uno stimato talmudista. L'approccio "tradizionale" ai testi sacri, cioè quello talmudico, è scientificamente infondato tanto quanto lo è voler leggere il Nuovo Testamento cogli occhiali della patristica cristiana. I biblisti, che siano atei, ebrei, cattolici o protestanti sono un'altra cosa. La tradizione posteriore non ha nessuna garanzia di legittimità per interpretare il giudaismo delle epoche precedenti. Se si vuole un biblista ebreo non occorre cercare qualche talmudista suonato che insegna in una yeshiva ma qualcuno che tanga corsi alla Università Ebraica di Gerusalemme, o meglio ancora, a Tel Aviv, e sincerarsi che non voti qualche partito pro coloni nella West Bank. Inoltre assicurarsi che non sia uno di quei suonati che asterica il nome di Dio per non scriverlo.
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Nessuno di costoro è un biblista. Biglino e Cascioli sono complottismo spazzatura, Maimonide un filosofo medievale e Steinsaltz uno stimato talmudista. L'approccio "tradizionale" ai testi sacri, cioè quello talmudico, è scientificamente infondato tanto quanto lo è voler leggere il Nuovo Testamento cogli occhiali della patristica cristiana. I biblisti, che siano atei, ebrei, cattolici o protestanti sono un'altra cosa. La tradizione posteriore non ha nessuna garanzia di legittimità per interpretare il giudaismo delle epoche precedenti. Se si vuole un biblista ebreo non occorre cercare qualche talmudista suonato che insegna in una yeshiva ma qualcuno che tanga corsi alla Università Ebraica di Gerusalemme, o meglio ancora, a Tel Aviv, e sincerarsi che non voti qualche partito pro coloni nella West Bank. Inoltre assicurarsi che non sia uno di quei suonati che asterica il nome di Dio per non scriverlo.
Ma che novità, altri giudizi imprecisi e tagliati con l'accetta.
Perchè non ho ancora letto nulla di tuo che non sia una critica campata per aria? Io sono un folgorato che legge consulenza ebraica, la tradizione non ha garanzia di legittimità, la bibbia è tutta mitologia, chi non scrive il nome di dio è un suonato, ecc. Ma in mezzo a tutta questa arroganza, sei in grado di proporre un dialogo interessante e rispettoso oppure approfondire una tematica che possa essere costruttiva per tutti? Hai qualche contenuto, a parte tonnellate di supponente presunzione?
Soprattutto, sei davvero convinto che alla gente freghi una beneamata mazza di sentire te che vomiti giudizi su tutto e tutti?
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Suppongo che Stan «non abbia ancora letto nulla di Polymetis che non sia una critica campata per aria», perché non è un buon lettore, e che tale non sia lo supporta – a parte l’ignoranza dei post fiume di Poly – la dichiarata lettura di Biglino e Cascioli, nonché quella ritardata di Maimonide (Steinsaltz non conosco, ma ammesso sia rondine, non farebbe primavera, mentre fa tenerezza puerile la cosiddetta “letteratura TdG”).

In mezzo a questa arroganza, e densità di rispetto etilico, mi auguro che il vomito non vada di traverso a nessuno, perché che alla gente freghi o non freghi di quel che dice Poly, forse è meglio lasciarlo stabilire alla gente, altrimenti rischia di essere argomento fallace, partorito com’è da un accarezzamento di sé che non gode di consenso generale.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Stan
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Messaggio da Stan »

Ma fatemi capire, voi altri non avete niente di meglio da fare che dare addosso alla gente, riguardo a quello che legge o al metodo che applica per lo studio? Ma qualche contenuto ce lo avete oppure tutto si riduce sempre e solo ad attacco personale? E folgorato di qua e non sei un buon lettore di la... ma chi vi conosce?!
Io leggo di tutto e non faccio l'intellettuale snob che schifa a prescindere un autore e se mi va di leggere topolino insieme a Thomas Mann oppure l'oroscopo di frate indovino insieme all'Anabasi di Senofonte, saranno una bella forchettata di xxxxi miei o no? E allora mollatela e basta.
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Ray
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Messaggio da Ray »

Stan ha scritto:Ma fatemi capire, voi altri non avete niente di meglio da fare che dare addosso alla gente, riguardo a quello che legge o al metodo che applica per lo studio? Ma qualche contenuto ce lo avete oppure tutto si riduce sempre e solo ad attacco personale? E folgorato di qua e non sei un buon lettore di la... ma chi vi conosce?!
Io leggo di tutto e non faccio l'intellettuale snob che schifa a prescindere un autore e se mi va di leggere topolino insieme a Thomas Mann oppure l'oroscopo di frate indovino insieme all'Anabasi di Senofonte, saranno una bella forchettata di xxxxi miei o no? E allora mollatela e basta, boriosi che non siete altro.
Ma quale attacco personale,dove vedi che ti attaccano nel personale?
Questo è critica,se ti metti in gioco su un forum e non ti si conosce
si intavola un discorso su quello che si legge.

Se non si è d'accordo su quello che scrivi,un'utente potrà dirlo o sei al di sopra di tutti è dobbiamo
sorbirci il tuo pseudo contenuto ?

Ma certo che non ci conosciamo,cosa importa se leggi topolino e altro,ripeto hai scritto :
la Torah non riguarda unicorni e favole.
E' su questo è nata la critica,stai sbrodolando senza portare acqua al tuo mulino
non apporti niente di scritto o di definitivo per avvalorare questa tua tesi,poi noi saremo
i boriosi,vabbè ...di solito quando non si ha nulla da "ridire" gli attacchi PRESUNTI alla persona
sono la conclusione classica.
:help:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Stan
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Messaggio da Stan »


Messaggiodi Ray » 16 minuti fa

Stan ha scritto:
Ma fatemi capire, voi altri non avete niente di meglio da fare che dare addosso alla gente, riguardo a quello che legge o al metodo che applica per lo studio? Ma qualche contenuto ce lo avete oppure tutto si riduce sempre e solo ad attacco personale? E folgorato di qua e non sei un buon lettore di la... ma chi vi conosce?!
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Ma quale attacco personale,dove vedi che ti attaccano nel personale?
Questo è critica,se ti metti in gioco su un forum e non ti si conosce
si intavola un discorso su quello che si legge.

Se non si è d'accordo su quello che scrivi,un'utente potrà dirlo o sei al di sopra di tutti è dobbiamo
sorbirci il tuo pseudo contenuto ?

Ma certo che non ci conosciamo,cosa importa se leggi topolino e altro,ripeto hai scritto :

la Torah non riguarda unicorni e favole.



E' su questo è nata la critica,stai sbrodolando senza portare acqua al tuo mulino
non apporti niente di scritto o di definitivo per avvalorare questa tua tesi,poi noi saremo
i boriosi,vabbè ...di solito quando non si ha nulla da "ridire" gli attacchi PRESUNTI alla persona
sono la conclusione classica.
:help:
Ho già spiegato abbondantemente quella mia affermazione, poi sono io quello che non è un buon lettore.
Non so se su questo sito la moderazione fa qualcosa oppure se è normale che Polymetis possa dare dl folgorato a me per quello che leggo (dall'alto di quale pulpito poi?) oppure dare del suonato a chi non scrive o pronuncia il nome di Dio. Questa è intolleranza, nè più nè meno. Voglio vedere se vado da un cattolico a dirgli che è un suonato perchè va in chiesa a mettersi in fila per mangiare un disco insipido di pane. Oppure se vado da un musulmano a dirgli che è suonato perchè digiuna per un mese. Con quale diritto e con quale arroganza ci si permette di giudicare ed etichettare le persone per la tradizione che seguono o per i libri che leggono?! Ma stiamo scherzando?!
Io con simili intolleranti non voglio avere niente a che fare.
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Caro Stan, a me sembra di assistere a una commedia degli equivoci. E' per buona parte colpa di tutti noi che in questo forum siamo di casa da anni. Siamo abituati a incontrare nuovi iscritti che ci leggevano da tempo, quelli che come te arrivano qui senza sapere nulla di chi siamo, di come la pensiamo e dei nostri individuali stili di scrittura sono una piccola minoranza, perciò qualcuno ha dimenticato quel margine di tolleranza (e intendo riferirmi alla tolleranza dei fraintesi) che sarebbe d'obbligo verso ogni nuovo arrivato.
Polymetis ti ha dato del fulminato? Tu gli hai risposto chiamandolo tigre da tastiera. Era infondato quello che ha scritto Polymetis? Probabilmente sì, non ti conosco ancora abbastanza per dirlo. Polymetis è una tigre da tastiera? Decisamente no, e lo dico dopo anni che leggo quel che scrive.
Ti sei sentito offeso perché Quixote ha scritto che sei un cattivo lettore? Si riferiva al fatto che tu dopo aver incontrato il post antipatico di Polymetis sei esploso senza prenderti il disturbo di usare le funzioni di ricerca disponibili sul forum e scoprire chi diamine è questo tale. E' quello che avrebbe fatto lui, e anch'io. Già il fatto che sia il moderatore delle sezioni "Argomenti dottrinali", "La Traduzione del Nuovo Mondo" e "Libri e dintorni" potrebbe voler dire qualcosa.
Per favore Stan, diamoci tempo per conoscerci a vicenda. Forse siamo diversi da come ti siamo sembrati a prima vista, forse lo sei anche tu.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Stan
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Messaggio da Stan »

Per favore Stan, diamoci tempo per conoscerci a vicenda.
Perdonami, ma una persona che da del suonato a chi segue una certa tradizione culturale, per me può essere moderatore di quello che vuoi ma la cultura e la preparazione non danno a nessuno il diritto di etichettare chi la pensa diversamente da lui, specialmente se si tratta di tradizioni culturali e religiose. Per me chi fa quello è niente meno che un intollerante.
Detto ciò, non voglio più avere nulla a che fare con Polymetis e spero vivamente che lui ricambi la cortesia.
Continuerò a frequentare il forum perchè posso imparare molto, specialmente da persone che sanno porsi con cortesia e soprattutto con umiltà. Dagli arroganti non voglio imparare nulla.
E con questo considero chiusa la questione e non seguiterò a rispondere a nessun altro intervento dell'utente Polymetis.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Tutto quel che hai spiegato è un’insofferente coda di paglia, la tua incapacità di relazionarti in un normale scambio di opinioni, e l’ignoranza di logica e semantica elementare: non essendo, per la seconda, un insulto il termine ‘folgorato’, la moderazione non ha ragione di occuparsene. Lo stesso non può dirsi per il termine ‘borioso’, che, una tantum, ti viene abbonato: e che fosse insolente lo hai dimostrato tu stesso cancellandolo, ma non tanto che non ne rimanesse traccia. Quanto alla logica non risulta essere attacco personale considerare che Cascioli Biglino e “letteratura TdG” siano complottismo e/o spazzatura d’asilo; lo è invece asserire che «non avremmo niente di meglio da fare che dare addosso alla gente», o che saremmo «intellettuali snob» e altre lepidezze che originano dall’arroganza di chi si specchia, misurando gli altri sul parametro della propria immagine narrow. Noblesse vittimista che vorrebbe omaggiare la stupidità di un libro per autorizzare l’adesione ad essa. Siamo vaccinati contro eloquenze che spacciano la propria intolleranza e insipienza affibbiandole altrui, a suon di insulse interrogative retoriche. Esternazioni epidittiche sono insufficienti, si richiede la dimostrazione di quel che si afferma, perché piagnistei sull’ego offeso tratteggiano immagini fantozziane che sarebbe bello non evocare.
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Testimone di Cristo
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Messaggio da Testimone di Cristo »

commento dell'amico poly:
Stan mi sembra uno dei tanti folgorati passati per forum comehttp://consulenzaebraica.forumfree.it/" onclick="window.open(this.href);return false; e http://forumbiblico.forumfree.it/" onclick="window.open(this.href);return false;, cioè la tipologia di ebrei che sono il corrispettivo dei fondamentalisti evangelici tra i cristiani, e vengono presi per il culo dai loro stessi correligionari meno folgorati di loro. Ricordo ancora le discussioni col numero uno dei folgotati, tale Abramo,

5. Comportamento nei confronti degli altri utenti e dei Moderatori :
a) non sono ammessi messaggi dai toni insolenti e provocatori, attacchi personali, insulti e/o liti fra gli utenti. Una regola fondamentale a cui fare riferimento è la seguente: "Qui si discutono le idee e non le persone". Il commento "ad personam" viene tollerato finché non minacci di infiammare la discussione e/o di portarla fuori strada. Un criterio valido per stabilire che cosa sia accuratamente da evitare nei propri messaggi è: “Qualunque cosa possa creare nell’altro un risentimento di tipo personale. Nel dubbio astenersi”. I Moderatori potranno intervenire in qualsiasi momento e rimuovere i messaggi di chiunque contravvenga a questa regola, senza dovere ulteriori spiegazioni a nessuno....... ...........................
fine citazione

Senza voler difendere l'amico stan, è solo una mia osservazione " ma credo che l'amico poly, poteva evitare di dargli del folgorato , e continuare la critica alle sue idee.
ciao
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Vieri
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Ma ragazzi, per favore.....

Messaggio da Vieri »

Senza voler difendere l'amico stan, è solo una mia osservazione " ma credo che l'amico poly, poteva evitare di dargli del folgorato , e continuare la critica alle sue idee.
ciao
Io non so se questo sia un forum di educande o di "figlie di Maria".... :risata: dove uno si debba offendere perchè gli hanno dato del "folgorato".....il che poteva essere stato anche un complimento visto che la "folgore" porta anche elettricità e luce......magari, forse un po' troppa da bruciare anche qualcuno....... :risata: .ma sempre luce è... :ironico:

A me povero "pirlaniello" è una vita che mi hanno dato del "piccione" facendone anche spesso uno sport di tiro al....con più doppiette,.. ma rimango sempre qui forse anche per dispetto.... :ironico: ed a forza di lasciar correre, alla fine il clima si rasserena anche....

Quindi ragazzi, vogliamoci bene, ognuno si tenga le sue magagne .....e la parabola del water dove ci sediamo tutti lì, alla fine rimane sempre valida....
:pace:
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Le favole degli ebrei.

Messaggio da virtesto »

Quindi leggo che Torah e Talmud sono tutte favole. Se non erro l'affermazione è stata di Polymetis. Quindi abbiamo un Vecchio Testamento di favole ed uno Nuovo che mostra uno spaccato di vita reale del 1° secolo.

A distanza di duemila anni che frutti ha dato la lettura continua di favole degli ebrei ? Sono in tutto oggi 12 milioni solamente. Hanno vinto più premi Nobel di tutti in campo scientifico. Il 26%, pur essendo una esigua minoranza. Senza dubbio è risultata proficua la lettura di favole. Israele è un Paese High-Tech, sono diventati la potenza militare regionale. Hanno la bomba atomica. Potrebbero distruggere tutti gli arabi in una mattina.

Se andate in Internet e ponete googlando la domanda: come mai gli ebrei sono più intelligenti degli altri? Nelle risposte primeggia quella che indica che la vita grama che hanno condotto nei secoli a causa delle persecuzioni dei cristiani-cattolici ha aguzzato loro l'ingegno. E che frutti hanno dato le" verità storiche" della Chiesa?????
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

virtesto ha scritto:Quindi leggo che Torah e Talmud sono tutte favole. Se non erro l'affermazione è stata di Polymetis. Quindi abbiamo un Vecchio Testamento di favole ed uno Nuovo che mostra uno spaccato di vita reale del 1° secolo.

A distanza di duemila anni che frutti ha dato la lettura continua di favole degli ebrei ? Sono in tutto oggi 12 milioni solamente. Hanno vinto più premi Nobel di tutti in campo scientifico. Il 26%, pur essendo una esigua minoranza. Senza dubbio è risultata proficua la lettura di favole. Israele è un Paese High-Tech, sono diventati la potenza militare regionale. Hanno la bomba atomica. Potrebbero distruggere tutti gli arabi in una mattina.

Se andate in Internet e ponete googlando la domanda: come mai gli ebrei sono più intelligenti degli altri? Nelle risposte primeggia quella che indica che la vita grama che hanno condotto nei secoli a causa delle persecuzioni dei cristiani-cattolici ha aguzzato loro l'ingegno. E che frutti hanno dato le" verità storiche" della Chiesa?????
Questo lo condivido.
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Ray
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Scritture nel canone ?

Messaggio da Ray »

virtesto ha scritto:Quindi leggo che Torah e Talmud sono tutte favole
Un mix ,come lo sono anche quelle greche.

O credi che sia avvenuto tutto come leggi le varie traduzioni ora, cioè uguale come è descritto nella bibbia ? :boh:

Il problema è proprio questo,vai a capire dove incomincia il mito e dove finisce la verità è viceversa.
Ray

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Messaggio da Stan »

Il problema è proprio questo,vai a capire dove incomincia il mito e dove finisce la verità è viceversa.
Concordo. Forse i miti servono per imparare qualcosa, pur non presentando elementi di verità storica. In fondo che differenza fa? Se Gesù cristo non fosse mai esistito e qualcuno si fosse inventato tutto, cambierebbe forse la validità e l'importanza degli insegnamenti che le scritture greche trasmettono? Se per assurdo si riuscisse a stabilire scientificamente che Yhwh non diede mai nessun comandamento al popolo di Israel e che quindi tutta la vicenda è una pura invenzione umana, forse per questo dovremmo metterci ad uccidere, rubare, ecc? Penso di no...
Io credo che l'importante sia la comprensione degli insegnamenti che le tradizioni veicolano, poi l'indagine storica è sacrosanta e molto interessante, ma in definitiva quello che conta è riuscire a trarre qualcosa di positivo che migliori la nostra vita e il nostro relazionarci con gli altri, quand'anche questo derivi da miti o leggende. Questo è solo il mio punto di vista, naturalmente, poi ognuno la pensa come vuole, nei limiti del rispetto.
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Caro Ray,....

Messaggio da Vieri »

l problema è proprio questo,vai a capire dove incomincia il mito e dove finisce la verità è viceversa.
Per dirti la verità fino a pochi anni fa non avevo mai letto la Bibbia ma solo ascoltato quei pochi passi in chiesa prima del Vangelo.
Da un po' di tempo mi sono avvicinato alla lettura e spesso con un certo scetticismo.

Attenzione se dico"scetticismo" non datemi del miscredente ma per il fatto che ho voluto sempre distinguere fatti storici o pseudo storici narrati, avvenimenti, allegorie e personaggi anche importanti da una realtà storica e forse veritiera dal messaggio globale che gli autori hanno voluto dare.
Io penso che nella lettura di tale libro sacro di notevole rilevanza occorra avere due distinte chiavi di lettura: una profondamente errata ed una che considero veritiera.

- La prima interpretazione è quella di considerare la Bibbia un libro di assoluta verità storica dove tutti i fatti narrati siano da interpretare come verità assoluta ed ai quali attenersi scrupolosamente. Ogni riferimento a tdG non è ovviamente casuale...

- La seconda è di considerare la Bibbia come un libro sacro dove l'intendimento principale dei vari redattori era quello di annunciare la presenza di un Dio unico misericordioso e disponibile nei confronti del popolo ebraico ma che specie nei primi capitoli anche severo nel punire, ma successivamente anche perdonare chi non gli obbedisse.

Oltre a tale principale messaggio di grande rilevanza religiosa e morale si è cercato di dare una risposta sia all'origine dell'uomo e della situazione ovviamente non di perfezione, con evidenti allegorie come la storia di Adamo ed Eva e del diluvio universale, sia a descrivere la storia di Israele dove Dio era sempre stato presente a finaco del suo popolo.

Per raggiungere un risultato tale che questi concetti fossero capiti e rimanessero impressi e ricordati ad un popolo principalmente di pastori ed analfabeti, era ovviamente necessario interpretare certi concetti sia con allegorie e avvenimenti fantastici, sia di esagerare notevolmente spesso le cifre.

Ulterore tecnica di "comunicazione" usata allora ma sempre valida tutt'oggi era stata poi quella che per affermare la validità e la verità di certi avvenimenti, di "condirli" di molti dettagli spesso anche insignificanti come ad esempio le lunghe descrizioni delle stirpi di vari personaggi che nessuno poi avrebbe mai potuto convalidare ma che sicuramente avrebbero fatto notevolmente presa su persone semplici dando un alone di verità dei fatti.

Io stesso leggendo l'esodo dall'Egitto sono saltato su quando si dice che Mosè lasciò l'Egitto con 600.000 uomini oltre alle loro famiglie, gli armenti ed altri accompagnatori.
Una cifra talmente spropositata che avrebbe allora sicuramente spopolato metà dell'Egitto che si presume abitato per quei tempi da circa 3 milioni di persone e che tra l'altro non risulta nemmeno in nessuna stele o geroglifica della storia dell'Egitto.

In conclusione, anche se 40 anni nel deserto fossero stati una esagerazione bisogna pensare che 40 è un numero ricorrente nella Bibbia e si ritrova spesso ed anche nel Vangelo per indicare alla fine : "un lungo tempo"...e che forse nemmeno il personaggio di Mosè fosse realmente esistito.
Quello che conta non è alla fine "il probabile o inventato fatto storico" ma il messaggio globale che ne deriva dal racconto che assume un grande significato ed un grande insegnamento di vita.

Poi ovviamente certe date o avvenimenti collimano anche storicamente come il regno di Davide, e la caduta del primo tempio di Gerusalemme ma sempre il tutto, mi ripeto, non di leggerlo e di considerarlo per ogni singola parola ma nel suo complesso generale.

Non per niente anche la Commissione Biblica Pontificia fa dei "distinguo" affermando che la Bibbia è "Parola di Dio" quando "parla di Dio" e del significato globale di una certa narrazione ma non certamente quando Dio non viene citato o non è presente nella veste di amore ma di "giustiziere" ad uso e consumo del re del momento ....

Per finire anche recentemente nella storia la tecnica del "Dio è con noi" , "Dio la vuole", anche per commettere stragi è sempre stato un valido sistema di indottrinamento del popolo per farsi la guerra....

:grazie:
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Messaggio da Ray »

Stan ha scritto:
Il problema è proprio questo,vai a capire dove incomincia il mito e dove finisce la verità è viceversa.
Concordo. Forse i miti servono per imparare qualcosa, pur non presentando elementi di verità storica. In fondo che differenza fa? Se Gesù cristo non fosse mai esistito e qualcuno si fosse inventato tutto, cambierebbe forse la validità e l'importanza degli insegnamenti che le scritture greche trasmettono? Se per assurdo si riuscisse a stabilire scientificamente che Yhwh non diede mai nessun comandamento al popolo di Israel e che quindi tutta la vicenda è una pura invenzione umana, forse per questo dovremmo metterci ad uccidere, rubare, ecc? Penso di no...
Io credo che l'importante sia la comprensione degli insegnamenti che le tradizioni veicolano, poi l'indagine storica è sacrosanta e molto interessante, ma in definitiva quello che conta è riuscire a trarre qualcosa di positivo che migliori la nostra vita e il nostro relazionarci con gli altri, quand'anche questo derivi da miti o leggende. Questo è solo il mio punto di vista, naturalmente, poi ognuno la pensa come vuole, nei limiti del rispetto.
Vedi Sten...
La differenza la fa quando un culto o una religione ci marcia sopra, prendiamo l'esempio di astenersi
dal sangue comando semi descritto è da interpretare.

Paolo parlava di certi uomini che si cibavano del sangue perché pensavano di prendere la forza da questo elemento.

Di certo non possiamo rapportarlo alle odierne trasfusioni che salvano la vita,invece i tdg ne vietano l'uso applicando le
scritture a loro piacimento e interpretazione.

Anche nelle scritture ebraiche c'è un'episodio che smonta il tutto,perché anche se i soldati del re presi dai morsi della fame
dopo una battaglia ,uccidevano gli animali e mangiavano la carne insieme al sangue
senza aspettare che che il sangue fuoriuscisse,come era uso è legge non furono puniti.

Perché non furono puniti ? Perché l'imprevisto portò ad una rapida soluzione,cibarsi per vivere.

Rapportandolo al divieto di sangue imposto dai tdg altrimenti c'è la disassociazione
bastò un sacrificio a D-o da parte del re per appianare il problema.Ne consegue che nei momenti imprevisti
una persona può trasfondersi o mangiare carne è sangue,D-o di certo non ti punirà.

Ma i tdg insistono su questo aspetto,perché è scritto nel vangelo, hanno montato
questo aspetto facendone un'impalcatura con sopra una ghigliottina
che uccide molti adepti ogni anno.

Questo ci fa comprendere come un versetto mal interpretato senza sapere nemmeno se sia stato tradotto fedelmente
o se questo comando viene veramente da D-o tiene assoggettati milioni di adepti.

L'aspetto che citi sui comandamenti non è pertinente per il semplice fatto che anche se non fosse stato
scritto come comandamento ,va per se che uccidere non porta a niente se non è compromessa la propria vita.
Anche se nel corso dei secoli l'uomo nonostante questo comandamento se ne è infischiato .

Di certo quando si riesce a trarre un certo beneficio da insegnamenti descritti nella bibbia ben venga
ma comunque non è veicolante o assunto come unica detentrice di verità,ci sono comunque
altri testi sacri ad altre religioni o tratti di filosofia che aiutano e apportano consapevolezza
sia spirituale che sociale.
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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