Testimoni di Geova al bando nella Corea del Sud …. quale è la verità?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Luigi Cesarano
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Testimoni di Geova al bando nella Corea del Sud …. quale è la verità?

Messaggio da Luigi Cesarano »

Sul sito ufficiale dei Testimoni di Geova si legge quanto segue :
In prigione a motivo della loro fede
I Testimoni di Geova sono presenti nella Corea del Sud da più di 100 anni e godono della libertà di culto, ma questo non può dirsi dei Testimoni che sono obiettori di coscienza al servizio militare. A partire dagli anni della guerra di Corea ad oggi, la Corea del Sud ha perseguito implacabilmente i giovani Testimoni che si rifiutano di prestare servizio militare e non ha disposto alternative per risolvere la questione. Il risultato? La Corea del Sud ha condannato più di 19.200 Testimoni a un totale complessivo di oltre 36.600 anni di prigione per il loro rifiuto di svolgere il servizio militare.
L’opinione internazionale sul diritto all’ obiezione di coscienza
Il Comitato per i Diritti Umani dell’ONU (CCPR), che controlla l’implementazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), ha ripetutamente decretato che la Corea del Sud* viola i diritti degli obiettori di coscienza condannandoli e mettendoli in carcere. Di recente, il 14 gennaio 2015, il Comitato per i Diritti Umani ha emanato la quinta sentenza contro la Corea del Sud. Questa decisione riguardo ai 50 Testimoni imprigionati ha ribadito, come nelle sentenze precedenti, la colpevolezza della Corea del Sud di aver violato il “diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione”. 
Poi il paragrafo continua che ….Aumentano le pressioni interne per far adottare al governo delle normative che prevedano un programma accettabile di servizio alternativo per obiettori di coscienza. Dal 2015 i giudici di un tribunale distrettuale hanno dichiarato non colpevoli 48 Testimoni obiettori di coscienza accusati di essersi sottratti al servizio militare. Tribunali distrettuali hanno riportato alcuni casi alla Corte Costituzionale, e il 9 luglio 2015 la corte ha tenuto un’udienza per valutare se il rifiuto del governo di riconoscere il diritto all’ obiezione di coscienza sia costituzionale

Il corpo direttivo dei Testimoni di Geova fa passare il bando nella Corea del Sud come qualcosa di inumano in uno stato civile … tuttavia la mia perplessità e di miliardi di persone inclusi i coreani del Sud è la seguente: I Tdg sono a conoscenza che dal 1950n tra la Corea del Sud e quella del Nord c’è una guerra fredda con immensi arsenali militari inclusi quelli nucleari. Sanno che se non fosse per l’immenso esercito spiegato, la Corea del Nord invaderebbe quella del Sud e i Testimoni di Geova non potrebbero predicare con la libertà che hanno a Seoul? Sanno che se tutti i coreani del sud fossero obiettori di coscienza i comunisti del nord li deporterebbero in oscuri e tetri lager?

Siamo sicuri che essere soldati e cristiani sia una cosa incompatibile? Nel libro degli atti è scritto che il Centurione Cornelio e la sua famiglia divennero cristiani ma mica è scritto che depose le armi e divenne un obiettore di coscienza? Cari amici del forum cosa ne pensate del caso Corea del Sud?
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

La verità è che in Corea del Sud un pensiero che non sia asservito al regime non è tollerato, così come qualcuno che mandi soldi in america senza filtro dello stato.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

zapatero8 ha scritto:Sul sito ufficiale dei Testimoni di Geova si legge quanto segue :
In prigione a motivo della loro fede
I Testimoni di Geova sono presenti nella Corea del Sud da più di 100 anni e godono della libertà di culto, ma questo non può dirsi dei Testimoni che sono obiettori di coscienza al servizio militare. A partire dagli anni della guerra di Corea ad oggi, la Corea del Sud ha perseguito implacabilmente i giovani Testimoni che si rifiutano di prestare servizio militare e non ha disposto alternative per risolvere la questione. Il risultato? La Corea del Sud ha condannato più di 19.200 Testimoni a un totale complessivo di oltre 36.600 anni di prigione per il loro rifiuto di svolgere il servizio militare.
L’opinione internazionale sul diritto all’ obiezione di coscienza
Il Comitato per i Diritti Umani dell’ONU (CCPR), che controlla l’implementazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), ha ripetutamente decretato che la Corea del Sud* viola i diritti degli obiettori di coscienza condannandoli e mettendoli in carcere. Di recente, il 14 gennaio 2015, il Comitato per i Diritti Umani ha emanato la quinta sentenza contro la Corea del Sud. Questa decisione riguardo ai 50 Testimoni imprigionati ha ribadito, come nelle sentenze precedenti, la colpevolezza della Corea del Sud di aver violato il “diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione”. 
Poi il paragrafo continua che ….Aumentano le pressioni interne per far adottare al governo delle normative che prevedano un programma accettabile di servizio alternativo per obiettori di coscienza. Dal 2015 i giudici di un tribunale distrettuale hanno dichiarato non colpevoli 48 Testimoni obiettori di coscienza accusati di essersi sottratti al servizio militare. Tribunali distrettuali hanno riportato alcuni casi alla Corte Costituzionale, e il 9 luglio 2015 la corte ha tenuto un’udienza per valutare se il rifiuto del governo di riconoscere il diritto all’ obiezione di coscienza sia costituzionale

Il corpo direttivo dei Testimoni di Geova fa passare il bando nella Corea del Sud come qualcosa di inumano in uno stato civile … tuttavia la mia perplessità e di miliardi di persone inclusi i coreani del Sud è la seguente: I Tdg sono a conoscenza che dal 1950n tra la Corea del Sud e quella del Nord c’è una guerra fredda con immensi arsenali militari inclusi quelli nucleari. Sanno che se non fosse per l’immenso esercito spiegato, la Corea del Nord invaderebbe quella del Sud e i Testimoni di Geova non potrebbero predicare con la libertà che hanno a Seoul? Sanno che se tutti i coreani del sud fossero obiettori di coscienza i comunisti del nord li deporterebbero in oscuri e tetri lager?

Siamo sicuri che essere soldati e cristiani sia una cosa incompatibile? Nel libro degli atti è scritto che il Centurione Cornelio e la sua famiglia divennero cristiani ma mica è scritto che depose le armi e divenne un obiettore di coscienza? Cari amici del forum cosa ne pensate del caso Corea del Sud?
Certo, il discorso andrebbe esteso in generale al "pacifismo", non solo ai TdG. Avevo trovato questa interessante riflessione:

"Se sia giusto o no per un cristiano impegnarsi in guerra è una questione che va al di là di questa riflessione. La guerra è uno dei più grandi mali dell’umanità e possiamo solo sperare che un giorno tutti saranno pacifisti. Tuttavia, il pacifismo e la neutralità sono semplicemente posizioni insostenibili allo stato attuale. Non possiamo trascurare il costante aumento di dittatori politici e il pacifismo permetterebbe semplicemente ai criminali di dominare il nostro mondo. Il pacifismo e la neutralità possono funzionare solo per le religioni più piccole, che devono essere grate per la protezione loro concessa dagli eserciti nazionali e dalle forze di polizia, senza le quali non potrebbero esistere. Quando una religione cresce fino al punto di diventare la religione di Stato è necessario difenderla militarmente.

Un esempio di ciò che accade quando un gruppo si rifiuta di prendere le armi è la popolazioni Moriori delle Isole Chatham. Nel 1835, i Maori della Nuova Zelanda invasero l’isola, “annunciando che i Moriori ora erano loro schiavi, e uccidendo quelli che obiettavano. … I Moriori avevano la tradizione di risolvere le controversie in modo pacifico. Decisero in una riunione del Consiglio di non reagire, ma di offrire pace, amicizia e una condivisione delle risorse” (page 53 Guns, Germs, and Steel – The Fates of Human Societies Jared Diamond W. W. Norton and Company 1999). I Maori uccisero e cannibalizzarono i Moriori. Solo a 101 fu permesso di sopravvivere, per essere tenuti come schiavi. Non è rimasto alcun Morioro di sangue puro oggi.

Ci saranno sempre aggressori e un sistema di difesa organizzato è necessario per evitare che i leader e le culture più aggressive sottomettano quelli più tranquilli. Il mondo è un posto più tranquillo perché le culture a cui stanno a cuore i diritti umani sono ben preparate per difendere tali diritti."
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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Vieri
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Analizziamo bene le cose....

Messaggio da Vieri »

Dal momento che uno è cittadino di uno stato gode di suoi diritti ma anche ha dei doveri come quello di pagare ovviamente le tasse.
In alcuni paesi tra i quali la Corea del Sud ed Israele il servizio militare per, direi, ovvie ragioni, ( Nord Corea armatissima sino ai denti a soli pochi km dalla capitale da un lato e i paesi esterni ad Israele decisamente armati e non "amici" ...) è comprensibile pertanto che il servizio militare possa essere obbligatorio.

Quindi in breve ritengo che nessuno per qualsiasi credo religioso possa sentirsi esonerato da tale servizio mandando poi gli altri al limite a morire per lui come per l'esercito di Israele nelle varie guerre che sono avvenute.

Anche gli ebrei ultraortodossi in Israele fino a poco tempo fa ne erano stati esentati per motivi religiosi ma quando il loro numero è divenuto importante anche loro hanno dovuto cedere anche se fra molte manifestazioni di massa contrarie, a tale obbligo.

Israele, ultra ortodossi contro il servizio militare obbligatorio: 46 in manette

L'anno scorso il parlamento ha cancellato l'esonero per gli studenti delle scuole religiose. Oggi la dura protesta in tutto il paese per l'arresto di quattro di loro, dichiarati disertori

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/isr ... 88878.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Se dobbiamo alla fine "prendere in ridere" tale faccenda, pensate allora se venisse qualche "santone" in Italia che di punto in bianco nel suo "credo" dicesse di essere contrario al "date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quel che è di Dio" affermando come i tdG per il sangue o per il servizio militare che pagare le tasse per uno stato ingiusto sarebbe peccato gravissimo.....cosa succederebbe?

Direi che a questo punto, se fosse riconosciuta tale religione ... :ironico: Il Vaticano potrebbe alla fine chiudere bottega... :risata: :risata: :risata:
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Analizziamo la questione in maniera più pragmatica.

Premetto che l'essere umano è bellicoso ed aggressivo di natura, salvo che, il benessere e le conquiste scientifiche e tecnologiche, lo hanno reso meno brutale.
Oggi non esistono più eserciti ed armate come quelle del secolo scorso, e forse in un prossimo futuro, gli eserciti, ad eccezione di reparti specializzati, saranno costituiti da macchine quali androidi, droni e via dicendo.
Che a questo punto non sò, fino a quanto questo possa non peggiorare la situazione.
Un conto è far saltare le cervella ad un bambino o ad una donna a pochi metri di distanza, un conto è fare la stessa cosa visto da una telecamera, a migliaia di km di distanza.
Quindi chissà se la guerra con le macchine non conosca nove e peggiori atrocità che nel passato.

Tornando al discorso di cristiani e pacifismo.
Ora, un'ottica del genere, può andar bene se fatta in un contesto settario o di piccolo gruppo che ha le spalle coperte da parte di un governo nazionale che li protegge e ne tutela i diritti.
Gesù ed i primi cristiani potevano permetterselo, e, anche se Cornelio era centurione, come faceva notare Zapatero, non c'è scritto da nessuna parte che egli si dimise da tale incarico.
Vero è che i TDG, con i loro carotaggi e sillogismi, prenderebbero altre scritture pacifiste e direbbero: Con molta evidenza, se Cristo predicava di amare il proprio nemico, con molta probabilità Cornelio..... e bla e bla e bla....

Tuttavia, come la storia insegna, quei primi cristiani pacifisti, presto dovettero arrendersi alle questioni di questo mondo.
La non venuta di Cristo a giudicare i vivi ed i morti, il trascorrere dei secoli, e la gestione di cose terrene, portarono per forza di cose, ad un mantenimento di forze armate per difendersi e difendere il proprio credo o libertà.
Oggi, i TDG pensano che presto verrà Harmagheddon... presto, 143 anni, figuriamoci.
Per questo motivo, demandano tali questioni di ordine internazionale ai governi e loro si vantano di non praticare la violenza della guerra, ma solo perchè hanno il c..o parato dalle forze armate delle nazioni in cui operano, soprattutto in occidente.
Ora loro definiscono questa situazione come volere di Geova, che permette i governi per fare il lavoro sporco e loro possono cosi mantenersi puri e casti e senza prendere parte.

Il problema è che questa loro convinzione parassitaria, rimarrà tale fino a che ci sarà sempre un governo democratico che con le sue forze armate che difendono una costituzione di diritto, consentiranno a personaggi imbarazzanti come i TDG di sparare cazzate in piena libertà ma non per volere di Geova ma per volere di un esercito regolare, di una costituzione e di diritti...

Ahhh, no dimenticavo, tutte queste cose le hanno sempre grazie a Geova.

Di conseguenza, loro, facendo dietrologia, possono vigliaccamente attribuire a tutte le cose che gli vanno a favore, portenti operati da Geova per mandare avanti il suo proposito.
Mentre tutto ciò che va loro contro, è opera di satana...
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Sai cosa mi ricordano i tdG su questo argomento ?.....
Alla miss. universo di turno le fanno sempre la stessa domanda. "che cosa vorresti di più nella vita ?"
Risposta solita: "La pace nel mondo"..... :risata: :risata:

Fossero almeno tutte belle le tdG magari........ :risata: :risata:
Morale: "armiamoci e partite"....che noi dobbiamo pregare per voi che vi farate ammazzare per salvare noi..... :cer:
:ciao:
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Luigi Cesarano
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Messaggio da Luigi Cesarano »

Riprendendo il discorso di deliverance1979 e ampliandolo:
La prima prova, da un punto di vista cronologico, della presenza di soldati cristiani nell’esercito romano è costituita da un episodio accaduto nel 174, durante il principato di Marco Aurelio, comunemente noto come il “miracolo della pioggia”. Questa vicenda, garantita dalla testimonianza di fonti letterarie pagane (Dione Cassio) e cristiane (Tertulliano ed Eusebio), ebbe per protagonista un contingente militare romano che, in procinto di scontrarsi con i Quadi nei Balcani, venne miracolosamente salvato prima da un uragano che disperse i nemici e poi da una pioggia abbondante grazie alla quale tutti poterono dissetarsi.

Dione Cassio riconosce l’intervento soprannaturale, ma lo attribuisce ad un mago egiziano, a differenza degli scrittori cristiani che sono unanimi nel sostenere che l’intervento divino venne propiziato da un consistente gruppo di soldati cristiani che prestavano servizio nelle file della legione XII Fulminata. A sostegno di questa versione, Tertulliano, rivolgendosi ai lettori pagani del suo Apologetico, ricordava loro l’esistenza di una lettera autografa dello stesso Marco Aurelio che l’accreditava.

Benché nessuno dubiti che il testo della lettera di Marco Aurelio al senato che ci è pervenuto sia un falso antico, esso non va confuso con il documento autentico cui fa riferimento Tertulliano: la falsa lettera di Marco Aurelio contiene un provvedimento di legalizzazione della religione cristiana. Tertulliano, invece, che voleva convincere i lettori a cui era destinato l’Apologetico, cioè i più eminenti cittadini romani, non attribuiva a Marco Aurelio la legalizzazione del Cristianesimo, bensì solo l’introduzione di una condanna infamante contro chi avesse accusato un Cristiano, provvedimento, quest’ultimo, storicamente indubitabile.

Tertulliano, dunque, non conosceva il testo apocrifo che ci è giunto, ma si riferiva piuttosto ad una lettera che doveva essere di necessità conosciuta anche dai pagani: all’interno di quest’ultima doveva essere evidentemente contenuto anche il resoconto ufficiale al Senato del “miracolo della pioggia”.
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Luigi Cesarano
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Messaggio da Luigi Cesarano »

Sicuramente Cristo fu un pacifico e predicò l'amore, la concordia e la non violenza. Sul divieto categorico di militare negli eserciti non esistono però prove sicure e schiaccianti. Basti pensare che:

1) Giovanni Battista ai soldati che lo interrogavano non disse di obiettare ma «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe» (Luca 3,14);
2) Gesù al centurione che chiedeva la guarigione del servo non disse di obiettare ma "Và, e sia fatto secondo la tua fede" (Matteo 8,13);
3) Al centurione ai piedi di Gesù morente, i discepoli non consigliarono di obiettare ma accolsero con ammirazione la dichiarazione di fede "Davvero costui era Figlio di Dio" (Matteo 27,54);
4) In una parabola sulla guerra, ad un re con meno soldati dell'invasore non venne consigliato di obiettare ma di inviare ambasciate di pace (Luca 14,31-32);
5) Pietro fu inviato ad un centurione romano, pio e timorato di Dio, che ricevette lo Spirito Santo ed il battesimo, senza aver prima obiettato abbandonando l'esercito....(Atti 10).
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Purtroppo, i TDG essendo convinti di avere la verità, e facendo dietrologia e, essendo nati in una nazione occidentale che comunque garantisce loro tutto (anche se in passato li hanno "perseguiti"), non riescono a capire cosa significa doversi difendere.

Se fossero nati in secoli diversi, dove la maggioranza professava un altro credo, dove la volontà di questo o quel culto o etnia venivano esportate con metodi brutali di sottomissione o sterminio, forse, avrebbero un'idea diversa del potersi difendersi.

Il pacifismo, a mio avviso, è un'aberrazione altrettanto grottesca quanto l'ottusa violenza del più forte.

In epoche passate, interi movimenti religiosi e culturali sono stati spazzati via dal più forte.
Se oggi questo non accade, è perchè esistono degli stati di diritto e comunque delle organizzazioni internazionali come l'ONU, la NATO o chi per loro che, intervengono qualora ci fossero violenze e prevaricazioni di tali proporzioni.

Immaginate se in Bosnia, anzichè essere interventua la NATO o l'UE, si fosse lasciato fare Milosevich contro i musulmani bosniaci...
Altro che Hitler...

Di conseguenza, come dicevo qualche post sopra, è bello parlare perchè si porta la bocca.

Quando una religione quali i TDG è di portata planetaria, è normale che qualcuno di loro capiti in nazioni dove sono perseguitati.
Ora loro sparano le vaccate che è Geova che li protegge come organizzazione e che fa in maniera tale che altri governanti intervengano per porre fine alle persecuzioni.

Ma a questo punto, le persecuzioni contro i TDG, avvenute nell'ultimo secolo in varie zone del mondo, sono opera di Geova, o semplicemente dettati dall'intervento di organizzazioni internazionali che, sotto la guida dei famosi diritti dell'uomo e del cittadino, cercano di ovviare a certe esasperazioni di carattere persecutorio?

Non accade la stessa cosa per altre minoranze religiose?
Non accade la stessa cosa per minoranze etniche?
Dove è la differenza tra i TDG appoggiati da Geova e gli altri increduli?

Esiste una statistica che dimostri come l'intervento di Geova per interposta persona, che mette nelle mani di alcune persone il senso civico di intervenire militarmente o politicamente al fine di far cessare una persecuzione contro dei TDG di una data area geografica, sia più efficace della stessa opera umana, compiuta a beneficio di altri gruppi o etnie non TDG?

Mistero...

La seconda questione sarebbe di carattere più brutale ma pragmatico.
Se i TDG venissero abbandonati dalle istituzioni, sarebbero altrettanto baldanzosi e disorganizzati?

Come si comporterebbero?

Mi sembra che nei primi anni del 1900, durante le assemblee o adunanze che venivano bersagliate da aggressori di varia sorta, gli uscieri ricorsero anche a mazze e randelli per difendersi.
Ora questa non è una polemica, ma uno smascherare la loro ipocrisia.

Se gli aggressori anzichè avere sassi e bastoni avessero avuto machete, coltelli, pistole e fucili, come si sarebbero difesi?
Quando questo è accaduto negli stati africani, i TDG di Brooklyn hanno solo portato la questione all'ONU o ad altre istituzioni internazionali.
Ma se tale persecuzione con la stessa violenza fosse portata a livello internazionale, come si comporterebbero?

L'obiezione che molti TDG dicono, è che nel primo secolo, molti primi cristiani venivano perseguitati dai romani, ma non per questo costituirono mai delle organizzazioni di difesa o paramilitari che fossero utilizzate con lo scopo di difendersi.
A questo punto cosa obiettare a livello dottrinale?

Chiedo lumi....
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