Quanto sopra pare citato da WIkipedia, sotto voce Maria Valtorta. Il resto del lungo quote era presumibilmente tratto da:Emilio Matricciani e Liberato De Caro il 4 Gennaio 2017, dopo uno studio in merito, di natura scientifica, ne hanno parlato in questi termini:” L’Autrice riporta in questa voluminosa opera descrizioni particolareggiate di usi, costumi, paesaggi della Palestina del tempo in cui visse Gesù di Nazareth, una mole d’informazioni di ogni sorta: storiche, archeologiche, astronomiche, geografiche, meteorologiche. La ricchezza di elementi narrativi ha permesso di eseguire numerosi studi sui suoi scritti poiché l’Autrice afferma che non si tratta di fantasia, ma che ha annotato tutto ciò che osservava “in visione”. Quanto affermato da Maria Valtorta non dovrebbe essere possibile in termini esclusivamente razionali poiché in base alle nostre conoscenze scientifiche non è possibile avere “visioni” di avvenimenti passati che, nel caso specifico in questione, sarebbero risalenti a duemila anni fa, quando Gesù di Nazareth percorreva le vie della Palestina. Ma dall’analisi dettagliata delle informazioni calendariali esplicite ed implicite, quali riferimenti alle fasi lunari, costellazioni, pianeti visibili nel cielo notturno mentre si svolgono le vicende narrate, verificabili con il sussidio dell’Astronomia, si constata che ogni avvenimento descritto sottende un ben preciso riferimento cronologico – giorno, mese e anno – senza che esso sia stato riportato esplicitamente dall’Autrice. Ad esempio, da queste analisi si deduce che la crocifissione di Gesù sarebbe avvenuta il venerdì 23 aprile 34, che coincide con una delle possibili date della sua morte deducibili astronomicamente. Maria Valtorta ha annotato anche i giorni di pioggia e ciò ha permesso una verifica statistica con i dati meteorologici odierni della Palestina, sotto la duplice ipotesi che si tratti di osservazioni meteorologiche casuali e che non ci siano stati significativi cambiamenti nel regime delle piogge nella regione. Il confronto statistico tra i giorni piovosi descritti nell’opera, annuali e persino mensili, e quelli forniti dal Servizio Meteorologico Israeliano mostra che essi sono sovrapponibili. I risultati ottenuti sono sorprendenti e inaspettati e non trovano un’immediata spiegazione dal punto di vista scientifico.”
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ove può leggersi tal quale. Essendo soggetto a copyright, e a divieto di riproduzione, sono stato costretto a cancellarlo (cfr. mio post seguente).
Angelo/mod