Studente Biblico ha scritto:A volte mi chiedo preoccupato se in un futuro non tanto remoto i robot sostituiranno il genere umano...
Sicuramente si.
Se hai un pò di tempo e voglia, basta che vai a cercarti qualche registrazione dei convegni "Dei giovani imprenditori" che ogni anno si tengono qui in Italia.
Quest'anno si è tenuto a Rapallo.
Sul sito di radio radicale ne puoi scaricare molti, visto che hanno un archivio audio ultra quarantennale di molte manifestazioni, eventi e via dicendo.
Bè che dirti, negli ultimi 5 - 6 anni, in ognuno di questi convegni, dove intervengono anche professori universitari ed esperti non solo italiani, non si fa che parlare di questo.
Se proprio ti appassionano le date e le meste profezie, una data in cui si andranno a perdere molti posti di lavoro nel mondo, ma ancora di più in Italia, a detta degli esperti, è tra il 2030 ed il 2035.
Tra 15 anni in poche parole.
Si dovrebbero perdere circa il 30% dei lavori a bassa capacità produttiva e tecnica in campo di competenze.
Le macchine costano molto meno.
In uno di questi convegni, mi sembra quello del 2016, un relatore iniziò a snocciolare numerosi dettagli e parametri produttivi tra la produzione industriale prima del 2000 e dopo il 2000.
L'anno 2000 è giudicato da molti lo spartiacque dove le macchine hanno vinto la loro guerra sull'uomo e dove la manovalanza umana è stata progressivamente sostituita da macchine sempre più performanti.
Quest'anno, in Fillandia, una scuola elementare ha utilizzato un robot per insegnare inglese ai bambini.
Il robot oltre che ad interagire, dava poi agli insegnanti un report sugli errori più comuni compiuti dalla classa.
Ora non so fino a che punto questo sistema sia valido, ma parliamo di un robot e di un'intelligenza artificiale del 2017.
Immagina tra 10 anni, nel 2027.
Comunque in questa conferenza, "Dei giovani imprenditori" del 2016, questo relatore fece l'esempio di una situazione avvenuta nell'università americana del MIT, dove uno dei più grandi luminari dell'intelligenza artificiale, un cinese, tenne una lezione online ad oltre 100.000 persone.
Al che il relatore disse: "Ma se io grazie alla tecnologia posso tenere ed ascoltare una lezione con 100.000 persone, molte delle quali comodamente sedute a casa, e se io che sto ascoltando da casa o in ufficio o anche in un parco, attraverso un semplice smartphon, tablet, o PC posso ascoltare la lezione del n° 1 al mondo, a tutti gli altri insegnanti (non dico dal numero due in poi, ma almeno dal numero 10 in poi) cosa gli facciamo fare? Le fotocopie?"
Capisci che il problema di cui tu parli non è più se mai accadrà (è inziato dal 2000 questo processo), ma quando arriverà a pieno regime, quanti perderanno posti di lavoro, come si aiuteranno economicamente queste masse di persone che possono avere anche competenze tecniche e manuali leggermente superiori alla massa, ma che non riescono a competere con le macchine.
In rete c'è anche un bel documentario sui film e sugli effetti speciali dei film (parliamo del settore horror e fantascientifico), dove venne fatta una lunga carrellata di film ed effetti speciali a partire dagli anni 1970 e 1980 in cui venivano intervistati i più grandi scenografi e registi che fecero pellicole quali Alien, Terminator, La cosa, Un lupo mannaro americano a londra, Lo squalo, ET, Robocop, Jurassik Parl e via dicendo, e di come quel mondo artigianale fatto di meccanica, make up artist, elettronica, venisse piano piano soppiantato dagli anni 1990 in poi dalla sempre maggiore e più performante grafica computerizzata.
Si vedevano molte di queste squadre fatte da scultori, esperti di idraulica, meccanica, elettronica, comandi a distanza, studio dei movimenti, sostituiti da un paio di ragazzotti nerd ed un PC.
Molti ci sono rimasti male, ed è stato un trauma passare da essere realizzatori di grandi creature e mostri horror o fantascientifici, ad essere quasi messi alla porta.
Purtroppo è cosi.
C'è poi chi si è adattato e chi no.
Ma il futuro è delle macchine...
