Il tempo della fine?
Moderatore: Cogitabonda
Il tempo della fine?
Ciao,
da sempre i TdG ci dicono che viviamo nel tempo della fine, il periodo peggiore che l'uomo ha conosciuto, quando la profezia di guerre, terremoti, perstilenze, violenza, malattie, penuria di viveri, etc sarebbero stati al minimo storico. E allora verra' la fine.
"Ci si prende di piu' con la palla de cristallo!"
" onclick="window.open(this.href);return false;
Interessante al minuto 7:00. Anche Dio ci lascia piu' in pace :)
Anche interessante il minuto 12:00. Nessun papa tra le persone che portano progresso.
da sempre i TdG ci dicono che viviamo nel tempo della fine, il periodo peggiore che l'uomo ha conosciuto, quando la profezia di guerre, terremoti, perstilenze, violenza, malattie, penuria di viveri, etc sarebbero stati al minimo storico. E allora verra' la fine.
"Ci si prende di piu' con la palla de cristallo!"
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“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.
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- Mauro1971
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"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
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Io sono dell'opinione.....
Io sono dell'opinione che quando nella sale del regno ascoltano queste prediche si tengano tutti "le mani sul davanti"...da sempre i TdG ci dicono che viviamo nel tempo della fine, il periodo peggiore che l'uomo ha conosciuto, quando la profezia di guerre, terremoti, perstilenze, violenza, malattie, penuria di viveri, etc sarebbero stati al minimo storico. E allora verra' la fine.
Ma se le parole di Gesù Cristo furono: "io sono la via, la verità, la vita"......perchè bisogna sempre vivere nella PAURA ?
Per me nelle loro "prediche" si sono persi allora i secoli passati ....
https://it.wikipedia.org/wiki/Peste_nera" onclick="window.open(this.href);return false;
Se ci fossero stati già a quei tempi i tdG, con queste "notiziole" sarebbero "andati a nozze" dicendo che quelli "salvati" sarebbero stati poi sicuramente tutti tdG.....Delle ricerche sui prezzi dei cereali a Norfolk, in Inghilterra, mostrano che tra il 1290 e il 1348 vi furono diciannove anni di raccolti scarsi. Ricerche analoghe svolte in Linguadoca segnalano venti anni di produzione agricola insufficiente tra il 1302 e il 1348. Dal 1315 al 1317 la grande carestia infuriò in tutta l'Europa settentrionale e anche gli anni 1346 e 1347 furono anni di carestia nel sud dell'Europa. Tra il 1325 e il 1340 le estati furono molto fresche e umide, comportando abbondanti piogge che mandarono in rovina molti raccolti e aumentarono invece l'estensione delle paludi esistenti.
Già nel 1339 e nel 1340 vi furono epidemie nelle città italiane, che provocarono un deciso aumento della mortalità. Le fonti fanno supporre che si trattasse prevalentemente di infezioni intestinali. Tutte le città europee di quel tempo in realtà erano delle vere e proprie discariche a cielo aperto, con cumuli di rifiuti giacenti a marcire per strada e la tragica situazione igienica era aggravata dall'assenza di fognature, con rifiuti organici versati direttamente in strada da finestre e balconi. È questo il quadro nel quale, nell'ottobre 1347, la peste fece la sua comparsa nei porti del mar Mediterraneo, a Messina, a Costantinopoli e a Ragusa di Dalmazia. L'epidemia della peste fece la sua comparsa anche a Venezia, nota come la città del commercio, che intratteneva scambi di prodotti con l'estremo oriente. Si pensa che il batterio della malattia fosse portato dai topi che viaggiavano a bordo delle navi e che – una volta approdate queste ultime – sbarcassero sulla terraferma liberando le pulci, uniche vettrici della malattia. Una volta appurato che tutto si muoveva e gravitava attorno alle navi e ai topi, nacque la precauzione di fare sostare per quaranta giorni le navi, con il loro equipaggio, al largo della laguna di Venezia, per appurare se ci fossero degli infetti. Da qui nacque il termine "quarantena".
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Si calcola che la peste nera uccise tra i venti e i venticinque milioni di persone, un terzo della popolazione europea dell'epoca, mentre per le vittime in Asia e Africa mancano fonti certe. Le cifre devono venire considerate con prudenza, perché le testimonianze dei contemporanei riportano numeri probabilmente esagerati per esprimere il terrore e la crudeltà di questa pandemia.
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La peste nera non colpì tutta Europa con la stessa intensità: alcune rare zone rimasero quasi immuni dal contagio (come alcune regioni della Polonia, il Belgio e Praga), altre invece furono quasi spopolate. In Italia la peste risparmiò Milano, mentre a Firenze uccise quattro quinti degli abitanti. In Germania invece, mentre il meridione venne prevalentemente risparmiato, Amburgo, Brema e Colonia vennero colpite in maniera massiccia dall'epidemia. Gli effetti sulla popolazione furono senz'altro più gravi in Francia e in Italia che in Germania
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Il ritorno della peste nei secoli successivi
Si ritiene che lo stesso agente patogeno del 1348 sia responsabile delle periodiche epidemie scoppiate in Europa, con vari gradi di intensità e mortalità, a ogni generazione fino al XVIII secolo. Tra queste, la peste del 1576-1577 (cosiddetta peste di San Carlo) e soprattutto la terribile peste del 1630 abbattutasi nel Nord Italia e immortalata da Alessandro Manzoni ne I promessi sposi. Da ricordare pure la grande peste di Londra del 1665-1666 e quella di Vienna del 1679. La peste di Marsiglia del 1720-1722 è invece considerata di origine vicino-orientale.
In una recente ricerca scientifica, che ha utilizzato nuove tecniche, gli scienziati Hendrik Poinar, Kirsti Bos e Johannes Krause hanno provato che fu una variante della Yersinia pestis, ormai estinta, a causare la prima epidemia tra il 1347 e il 1352.
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
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Pensa Vieri che per sostenere che siamo nel tempo della fine si tira sempre fuori l' influenza Spagnola,...ancora un paio di anni a da quella epidemia sarà passato un secolo!
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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A...dimenticavo....un paio di anni fa era uscito un numero speciale della rivista Focus che trattava proprio quali erano i tempi più difficili passati dall' umanità e quali i migliori,...se la ritrovo tra tutte le mie scartoffie ci faccio un trehad parallelo al tuo Morpheus .
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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