Ricordate il giorno in cui...

[Sandro]

Si. Ricordate il giorno in cui decideste di non mettere più piede nella sala del regno? Quale fu il vostro stato d'animo? Fu un sentimento di liberazione? E quanto d'altro?

[Neca]

Il giorno in cui decisi di non tornare più in Sala del Regno fu come se mi fossi liberato da un impegno gravoso,ero ancora rabbioso e piuttosto rancoroso,ritenni inutile continuare a frequentarlo se non credevo più in Geova, così decisi di andarmene per la mia strada!

[Sandro]

...e le domeniche a guardare un tramonto passeggiando sulla spiaggia. Sensazioni mai provate per vent'anni. Ringraziai Dio di avermi liberato da tutte quelle coercizioni NON SUE.

[Malcico71]

Il giorno in cui decisi di non tornare più in sala? Fu il primo giorno che vi misi piede!!!!!!
Ma ero un ragazzino e dovetti tornarci perchè tutta la famiglia cominciò lo studio .... e così passarono più di 20 anni quando riuscii a non frequentarli più ...
Con tutto il vissuto che tutti noi ben conosciamo...

Negli utlimi anni assieme a mia moglie avevamo ridotto la frequenza e totalmente il servizio e mi erpo tolto da tutti i privilegi che avevo ...
In quegli anni mi ero immerso nel mio personale percorso di ricerche e relative crisi di coscienza ... così dopo aver sentito un discorso in particolare di un sorvegliante che incoraggiava a far ricerche sulla cronologia e sul perchè la società parlava del 1914 ... fui preso da un disgusto totale e dissi a mia moglie che se avessi continuato a frequentare la sala nel giro di un anno sarei finito al manicomio ...

ora dopo quasi un decennio mi sento molto più sereno e decisamente più appagato della vita che sto vivendo

[Socrate69]

Che Liberazione! Ci volle molto coraggio, ma non mi vennero né sensi di colpa, né rimpianti, anche perché i tempi erano maturi affinché mi staccassi, lasciando segni già da tempo a diversi della congregazione, trà cui anziani e servitori di ministero. Dopo pochi mesi seguirono moglie e figli, a cui feci notare a dosi omeopatiche le palesi incongruenze dei TdG. Ora me ne sono grati.