È sano per i bambini frequentare le adunanze ?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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deep-blue-sea
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È sano per i bambini frequentare le adunanze ?

Messaggio da deep-blue-sea »

MATERIALE SERIO DI RIFLESSIONE PER GENITORI TG

Avrei tanto voluto avere qualcuno intorno a me, quando I miei figli erano piccoli, che mi aiutasse a riflettere sul male che facciamo ai nostri figli portandoli all’indottrinamento della Watchtower.

Le persone che frequentavamo erano tutte TG, se un maestro o altri cercavano di farci riflettere su qualche aspetto dell’insegnamento ai figli, mi mettevo sulla difensiva…difendere gli insegnamenti, stupidamente, a tutti I costi.
E ora, con la saggezza del poi, mi soffermo a riflettere sugli aspetti negativi degli insegnamenti subìti e tramessi ai nostri figli, senza pensare minimamente al disagio e al terrore che dovevano affrontare.

Il concetto insegnato dalla WT é che i figli debbano essere addestrati assieme ai genitori
((Deuteronomio 6:6-7) E queste parole che oggi ti comando devono essere nel tuo cuore; 7 e le devi inculcare a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi.
L’esigenza che anche i bambini piccoli devono essere portati alle adunanze è basata su
(Deuteronomio 31:12) Congrega il popolo, gli uomini e le donne e i piccoli e il tuo residente forestiero che è dentro le tue porte, affinché ascoltino e affinché imparino, poiché devono temere Geova vostro Dio e aver cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge.
Avendo visto cosa consigliano le Scritture da bravi TG, ci si sforza di applicarli. Riusciamo a vederne solo l’aspetto positivo, che è quello che inculca la Watchtower, ma MAI ci sfiora l’idea che ci possano essere aspetti negativi. Ma purtroppo, questa religione non ha la DECENZA,e il BUONSENSO di realizzare che insegnare a bambini e fanciullli, informazioni PER ADULTI, è DISTRUTTIVO E MORALMENTE ERRATO.Faccio alcuni esempi :

- Prov. 22 :6 Addestra il ragazzo secondo la via per lui..
Obbligati a stare ore seduti senza piangere o lagnarsi e non dovrebbe nemmeno essergli permesso di giocare con macchinine o disegnare. È normale costringere queste creature, che hanno esuberanza ed energie, costringerli all’immobilità durante almeno 2 ore, se non di più alle assemblee?

- Obbligati ad ascoltare (volente o nolente) quel che viene insegnato : Concetti che causano ansia, timori e paure : Armaghedon, distruzione, malvagi, morte, Dio eliminerà, Satana, il malvagio…
Tutti questi concetti espressi dal podio, incutono timore, provocano pensieri angoscianti, caricano il subconscio del bimbo con pensieri non sani, pensieri di morte e distruzioni non consoni a giovani vite. È accettevole che un bimbo debba ascoltare discorsi nei quali il succo è : i malvagi, ossia coloro che non sono TG, saranno distrutti..dunque il papà, gli zii, i nonni o i compagni di scuola, che non sono TG ?????

I bimbi non sempre parlano, nè dicono ciò che li spaventa, o li rattrista, ma nel loro cuore e mente questi concetti lasciano solchi indelebili. Mia figlia, era terrorizzata dalla venuta di Armaghedon, sin da bambina piccola e fino all’età adulta, Armaghedon era per lei come la spada di Damocle sempre pronta a caderti addosso. Ha vissuto continuamente con questo peso e timore, ma non lo ha mai esternato in modo deciso e chiaro. Quando me ne parlava, cercavo di rassicurarla, minimizzando e esaltando la ‘felicità’ che sarebbe seguita. Solo da adulta ci ha fatto comprendere quanto quest’insegnamento l’abbia fatta vivere nel terrore.

- E che dire quando vengon trattati alle adunanze, altri argomenti dello stile : adulterio, fornicazione, comitato, far sesso, sesso orale, una sola carne, matrimonio sia puro, far sesso via facebook, rapporti sessuali, rapporti prematrimoniali….
Perché confrontare i bambini a discorsi e azioni di adulti, a problemi e concetti che si affronteranno solo più tardi nella vita? Non sono questi discorsi e concetti per adulti soltanto, dunque moralmente errati e distruttivi per le giovani menti ?

- Parlando poi di trasfusioni di sangue, è giusto confrontare i figli alla morte, al sacrificio, alla figura del martire, instillandogli insegnamenti non divini come questo del sangue, che lo prepara a rifiutare testardamente il sangue nell’evenienza di un incidente ? È giusto ficcargli il tesserino del sangue nella cartella, per aiutarlo a sostenere una posizione che dovrebbe essere solo PERSONALE e da parte di ADULTI consapevoli, visto che non dovremmo poter disporre della vita e della morte di altri, tanto meno un nostro figlio? La morte, la sofferenza, non sono dal malvagio ? Ma rifiutare la vita a un nostro figlio non é satanico ? Non è da malvagi trattenere cure mediche che gli possano salvare la vita ?
Grazie al fato, alla vita agli eventi (non a DIo), non abbiam dovuto confrontarci a questo problema, ma penso che avrei messo da parte gli insegnamenti, scegliendo la vita per mio figlio.

Tutto questo è per riflettere sul male che si fà ai figli esponendoli a insegnamenti di questo tipo, che pensiamo sinceramente che siano basati sulla Bibbia mentre invece sono lontani mille migliaia di miglia dall’amore di un DIo. :piange: :piange: :piange:
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cici@
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Messaggio da cici@ »

Come ai ragione di quello che ai scritto
non è giusto soffocare i figli come abiamo fatto bamini piccoli
ci inculchevamo certe cose che non dovevano neanche sapere invece di
far cresciere i figli sicuri e filici ci raccontevamo di armaghedon per
unculcarlgli timore,quando ci ripenso mi domando come abiamo fatto
ma per fortuna i figli sono stati piu mente aperta che noi se ne sono andati
dai tdg anno voluto ragionare con la loro testa per questo sono felicissima.
io spero che i giovani che sono ancora tdg possano anche loro un giorno scoprire
tutto il marcio de lo loro babilonia , quando penso parlava tanto di babilonia
ma per me la babilonia e proprio loro .

cici@
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sweetymi
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Messaggio da sweetymi »

Claudia, ti adoro...
Hai scritto esattamente quello che ho pensato in tutti questi anni in modo chiaro, semplice ma completo. Cosa si può aggiungere a quello che hai detto? Lo condivido al 100% e ho anche chiesto ripetutamente scusa a mio figlio per quel che gli ho fatto passare...
Unica consolazione, la sua risposta: "Non ti preoccupare mamma, l'hai fatto perchè ne eri convinta...so che non volevi farmi del male".
Ma ancora adesso mi interrogo su quanto quel che gli ho insegnato e quel che gli ho negato soprattutto abbiano contribuito a formare quel carattere ribelle, indipendente, nervoso, sospettoso, aggressivo che ha ora. Forse un'infanzia più serena avrebbe forgiato una mente più serena....
Ma ormai che posso fare?
D'altro canto è anche vero che ha dovuto imparare presto a vivere, a difendersi, a reagire, a contrastare la cattiveria degli altri facendosi anche lui un po' cattivo, e devo dire che nella vita questo gli serve, e molto. L'ha temprato alle sofferenze. Non è lagnoso, ma affronta i problemi con coraggio e determinazione.
Forse rispetto a tanti bambini cresciuti nella bambagia, che possono avere tutto e subito, a cui tutto è permesso, i cui bisogni vengono soddisfatti prima di ogni altra cosa, forse lui è cresciuto meglio, più forte...
Devo dire che non l'ho mai terrorizzato con Harmaghedon, non gliene parlavo mai, come non gli dicevo mai: "Geova ti distrugge se fai questo" solo per farmi ubbidire (come ho sentito molti genitori fare). L'ho sempre trovato disdicevole. Mi ubbidisci perchè sono tua madre e non perchè hai paura...

Insomma, alla fine non è tutto male...lui è forte, più forte di altri...

Ma l'infanzia perduta non gliela ridarà più nessuno, una maschera di zorro, una festa di compleanno, l'attesa di Babbo Natale, tanta magia...
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Alcesti80
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Messaggio da Alcesti80 »

Ore e ore seduti ad ascoltare...certo mi ha aiutato a scuola a concentrarmi per ore sull'ascolto di lezioni e seminari,ma ha anche causato una personalità repressa negli stimoli ed istinti infantili...essere sempre fermi e giocare solo con il pensieroe senza far rumore , mi ha reso introspettiva e piena di rabbia...
I sensi di colpa,il terrore di essere distrutti... La conoscenza poi di argomenti assolutamente inadatti per i bambini...perchè una bambina di 10 anni deve sapere cosa sia il sesso anale? Diventi represso e sessuofobico per forza di cose...
Torni a sentire
gli spigoli di quel coraggio mancato
che rendono in un attimo
il tuo sguardo più basso
e i tuoi pensieri invisibili
torni a contare i giorni
che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte
per poterle riaprire
devi abbracciare
ciò che non hai più


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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

L'impatto con una realtà che costringe ad una apartaid, senza dubbio è duro da superare.
Ma, come per qualsiasi altra causa, credo dipenda dai genitori il cercare, conoscendo il figlio, di rendere meno traumtizzante un'esperienza.
L'importante è che i genitori si rendano conto delle difficoltà imposte ai figli e questo, temo, non sia di tutte le famiglie
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La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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nelly24
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Messaggio da nelly24 »

Sono pienamente d´accordo con tutti voi.
La pediatra di mio figlio una volta mi disse che i bambini non sono piccoli adulti.
Serve un commento? Mi sembra tutto chiaro - adesso.
Ma all´epoca lo portavo alle adunanze, tante volte rimaneva a casa per non annoiarlo troppo, poi era vivace per tre (non sapevo se c´era solo lui in casa o se c´erano altri due :risata:), non poteva star fermo, alle adunanze persino scivolava dalla sedia e scappava tra le sedie. Non l´ho mai picchiato - quello che facevano le altre mamme e papá.
Giorni fá ho ricevuto una e-mail di mio fratello (che non chiamo dal 14. febbraio quando nostra madre festeggiava 80 anni e lui non l´aveva nemmeno chiamata :inca: :test: :test: :test: ) con la foto dei suoi nipotini - addobbati per andare alla commemorazione. Sembravano dei manichini per la sfilata di moda.
I bambini possono essere vestiti decentemente anche vestiti da bambini semplici. Loro invece li derubano dell´infanizia oppure generano in loro sensi di inferioritá verso coloro che non hanno le stesse possibilitá materiali.
Per non parlare poi delle 2 ure stare fermi e zitti come nelle scuole inglesi descritte da Dickens. :uffa: :piange:
«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.»
C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.Albert Einstein
"Mi piacciono le persone che....no, niente. Mi piacciono gli animali"

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nelly24
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Messaggio da nelly24 »

Non posso rimanere indifferente!! I bambini sono nati per giocare, sono cuccioli umani e devono giocare, ridere, correre, mangiare marmellata e nutella e non c´é cosa piú simpatica delle tracce dei loro ditini sporchi sulle porte! Avranno tempo di conoscere il modo e la vita reale, ma finché sono piccoli, hanno bisogno di essere protetti fisicamente e psicologicamente. Hanno bisogno di avere un cane o un gatto, imparare a rispettare i diritti altrui - anche quelli dei animali, e non hanno bisogno di libri per adulti.
Quale immagine possono crearsi dei propri genitori se i genitori alle adunanze si fanno vedere gentili, sorridenti, tranquilli, amorevoli, poi, appena usciti dalla sala, ridiventano le solite persone coi difetti di tutti: spettegolano :gossip:, si arrabbiano :inca: , per strada perdono la pazienza :test: ...
E se i bambini non riescono a stare fermi, escono dalla sala e li picchiano...
Cari miei, quí si producono ipocriti. :uffa:
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Roberto
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Messaggio da Roberto »

Tutte parole vere! Sto raccogliendo informazioni proprio su questo soggetto e … guarda caso, è proprio sugli insegnamenti dell’Org circa l’applicazione della scrittura di Deut.6:6-7 che mi sto concentrando.

Da genitore, uno vuole sempre il meglio per i suoi figli. Mai, un genitore Testimone di Geova, potrebbe sospettare che il metodo imposto di forza, con i continui martellamenti sul cosa come e quando fare o dire certe cose ai nostri figli, è solo deleterio per la mente di queste piccole creature che pendono dalle tue labbra e per i quali, qualsiasi cosa tu dica è verità!

Noi come genitori, non abbiamo mai, e lo sottolineo, agitato lo spauracchio di Armaghedon come minaccia per farci ubbidire. Ma allora, come fanno questi figli a finire per avere una tremenda paura di Armaghedon?
Molto semplice, ascoltando.

Come diceva una rivista per mostrare quanto sono malleabili i bambini e, dunque, facili da ammaestrare, per non dire addestrare, i figli sono come una spugna che può assorbire tutto ciò che sta loro attorno. Buono o cattivo. Perciò eravamo esortati a circondarli da ciò che era definito “buon”, non solo secondo i criteri stabiliti dalla Bibbia, ma anche dalle interpretazioni imposte dallo SFD.

Ne avemmo un giorno un esempio lampante.

La nostra terza figlia, che aveva allora solo 9 mesi, era come sempre insieme a noi all’adunanza. Il Sorvegliante di Distretto, in visita alla congregazione insieme al Sorvegliante di Circoscrizione, stava pronunciando un discorso durante il quale si è messo a parlare di un “cavallo”. Non ricordo assolutamente più di cosa parlasse, ma ricordo benissimo la reazione di nostra figlia, nel carrozzino, che sembrava persa nei suoi pensieri, intenta a giocare con il suo cuscino, mettersi a riprodurre con la bocca il rumore degli zoccoli del cavallo, cloc cloc cloc!

Fummo così impressionati che, come degli stupidi, andammo dal Sorvegliante di Distretto a raccontargli l’esperienza, per mostrare quanto sono veri i suggerimenti dell’Org di portare i nostri figli alle adunanze, anche quando sono piccolissimi e che sembra non si rendano conto di nulla.

Quanto siamo stati stupidi a non realizzare che, come bambini di 9 mesi potevano subito fare la relazione tra una parola detta in un discorso di 30 minuti mettendola in relazione con quanto sapeva di quella parola, lo stesso fanno di tutte le altre informazioni che sentono durante le adunanze, tutte cose che finiscono per imprimersi nel loro subcosciente ed accompagnarli per tutta la vita, insieme a tutte le paure, i sensi di colpa e le fobie che ci hanno istillato da piccoli.

Meno male ce ne siamo usciti e ormai anche loro hanno abbandonato questa Organizzazione che semina terrore nella mente dei bambini e degli adulti.
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Giovanni da Fasano
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Messaggio da Giovanni da Fasano »

io mi sono "buttato" in questa storia nel 1996( i miei 2 figli, due maschietti, 5 anni e 3 anni)la quale nn sono mai stato daccordo. io all'inizio ho mandato i figli insieme a lei a gli incontri, con la speranza che i bambini, essendo molto vivaci, l'avrebbero distolta ed avrebbe desistito nel frequentarli, ma i tdg siccome pensano a tutto pur di accalapiarsi il "gonzo" di turno, facevano da baby sitter ai miei figli, ma quando ho visto che questi bambini usavano il linguaggio geovese mi sono allarmato,(dio si chiama geova, gesù e morto su un palo e nn su una croce) mi sono organizzato tutti i giorni degl'incontri e li tenevo con me, li portavo al parco giochi, al cinema , all'oratorio, in chiesa , al catechismo, facevo qualsiasi cosa pur di farli stare lontano da questa "religione" e ad essere sincero ho sacrificato un po di cose mie personali, ma almeno ho liberato i miei figli da questa sudditanza psicologica :strettamano: giovanni
Ultima modifica di Giovanni da Fasano il 11/04/2010, 20:11, modificato 1 volta in totale.
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dialettomania
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Messaggio da dialettomania »

mia moglie da bambina schiacciava le formiche dalla noia

no non e sano :ciuccio:

:piange: Bambiniiii !!! chiamate il telefono Azzurro vi do il numero 19696 :piange:
Io protesto ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro, che, se alcuno aggiunge a queste cose, Iddio manderà sopra lui le piaghe scritte in questo libro. E se alcuno toglie delle parole del libro di questa profezia, Iddio gli torrà la sua parte dell'albero della vita, e della santa città, e delle cose scritte in questo libro.
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Messaggio da Barfedio »

deep-blue-sea ha scritto:- E che dire quando vengon trattati alle adunanze, altri argomenti dello stile : adulterio, fornicazione, comitato, far sesso, sesso orale, una sola carne, matrimonio sia puro, far sesso via facebook, rapporti sessuali, rapporti prematrimoniali….
Perché confrontare i bambini a discorsi e azioni di adulti, a problemi e concetti che si affronteranno solo più tardi nella vita? Non sono questi discorsi e concetti per adulti soltanto, dunque moralmente errati e distruttivi per le giovani menti ?
Tempo fà ho letto un libretto scritto da un ex-Anziano della Toscana.
In un capitolo raccontava l'episodio della lettura, in Sala, di quali fossero i rapporti sessuali ammessi tra coniugi.
Non lo ha scritto esplicitamente, ma ritengo fossero presenti anche bambini ed adolescenti.
Mi chiedo: se un maestro od un professore leggesse in classe quelle "istruzioni", il giorno dopo non riceverebbe la visita di due Carabinieri con tintinnar di manette?
Questo non é un caso di cui dovrebbe occuparsi la Magistratura?
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Tiziano
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Messaggio da Tiziano »

Alcesti80 ha scritto: I sensi di colpa,il terrore di essere distrutti... La conoscenza poi di argomenti assolutamente inadatti per i bambini...perchè una bambina di 10 anni deve sapere cosa sia il sesso anale?
:fronte: :fronte: :fronte: :test: :test: :test:...al suolo gliela radevo...la sala del regno :inca:
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage

Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010

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deep-blue-sea
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Magari

Messaggio da deep-blue-sea »

Barfedio, se ne potesse occupare polizia e magistratura......Ci vorrebbe la soffiata al momento giusto......
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Meglio avere domande alle quali non puoi rispondere, che avere risposte che non puoi mettere in questione
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Messaggio da milky way »

ciao a tutti ,riguardo a questo argomento son sempre piu convinta che ai bambini non faccia per gnente bene frequentare le adunanze e ne ho avuto una conferma da poco.Io faccio l operatrice scolastica in una scuola elementare della mia citta,una maestra mi parla dello strano comportamento di un bimbo , violento sia con altri bimbi che nel modo di giocare ,mi dice che era rimasta scioccata da alcuni disegni che aveva fatto il bambino,vedendoli anche io rimango scioccata ....scene racapriccianti,quasi da film disegnati nei minimi particolari,scene di sevizie su corpi e vari modi di uccidere con tanto di sangue ecc ....in altri disegni non poteva che mancare il diavolo!!!Poi la maestra mi diceva che il bambino parla spesso ad altri bambini di diavolo e demoni ecc ,e che la cosa la preoccupa molto e ha deciso di parlare coi genitori...bhe alla fine del discorso non solo i genitori erano in fase di separazione ma mi diceva sono anche tg!!!sono rimasta senza parole!!! :triste:

qualcuno del forum mi conosce ,ormai e da anni che mi son allontanata definitivamente dall organizzazione,felicemente allontanata,il mio bimbo ha quasi 3 anni,e quando ogni tanto incontro qualche sorella che mi dice:dai perche non ritorni fallo almeno per tuo figlio!!!!bhe ....mi viene da sorridere e ringrazio Dio che ho fatto in tempo ad uscire da una setta che di controllo mentale ne ha fin troppo ,e i danni che fanno ai tanti bimbi che son costretti ad andare in sala solo Dio lo sa,io non me la sono sentita di battezzarlo cattolico....quando sara piu grande e vuole lui stesso fare delle scelte io ci saro.Anche se avra solo 10 anni e mi dira mamma voglio andare a catechismo o fare altro io ci saro,e di questo ne sono felice!!!
roberto76
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Messaggio da roberto76 »

Di ricordi da piccolo nella sala del regno ne ho fin troppi essendo nato "nella verità". Mia mamma si è sempre vantata di avermi portato in servizio fin dai primi mesi di vita con ogni situazione meteorologica essendo una zelante pioniera. Per loro fortuna ero un bambino abbastanza tranquillo di carattere così si sono evitati tirate di orecchie da parte degli anziani al contrario di chi aveva figli più vivaci... Anche se non rammento tutti i singoli episodi,so che l'unico momento che mi piaceva era la fine così potevo giocare con gli altri bambini. Era una regola non farci sedere vicini fra coetanei in modo da evitare che parlassimo,ridessimo o potessimo scambiare fogli e foglietti. Così,quand'ero piccolo passavo spesso il tempo ad inventarmi qualche problema di matematica o geometria come se fossero i compiti di scuola, quando sono diventato più grande,imbastivo i preventivi di lavoro dato che ho iniziato presto a lavorare in proprio. Chiaramente non dovevo dare nell'occhio altrimenti i lunghi occhi degli uscieri s'insospettivano se ti vedevano troppo tranquillo e arrivava una pacca sulla spalla invitando a stare attenti. Tra una distrazione e l'altra però era inevitabile che le parole dell'oratore venissero recepite e quante volte sentivo dibattere su satana, sui demòni che apparivano giorno e notte, sul sesso prima durante e dopo il matrimonio, tutti argomenti a cui ero molto sensibile. Il risultato era che avevo paura ed indicibili sensi di colpa a fare un sacco di cose affrontate invece con molta più leggerezza dai miei compagni di scuola "del mondo". Un esempio al volo quello dell'origine demonica dei puffi e degli snorkies (era il 1984 più o meno), non mi è mai stato permesso di vedere rocky o rambo considerati violenti, era "sconsigliato" l'ascolto del 95 per cento della musica pop inglese anche solo perchè non si capivano i testi oppure per l'abbigliamento discutibile del gruppo. Se penso che quando vedevo le illustrazioni del libro Rivelazione c'era da rimanere molto più scioccati, dato quegli improbabili mostri a metà tra scorpioni e uomini, i corvi che si mangiavano i cadaveri, le illustrazioni sul diavolo e sulla meretrice (un bel troione con rispetto parlando) solo per citarne alcuni. Tutte queste cose mi hanno fatto crescere con un sacco di tabù e creato problemi in campo sociale,sessuale e relazionale. Concordo quindi con l'argomento che mette in luce questo tipo di problemi i quali sono reali e possono cambiare lo stile di vita in peggio a chi non ha un carattere di per sè forte come quello di un bambino. Il punto però è che la wts da brava spa non è interessata ai risvolti pedagogici dei suoi insegnamenti, ma ad avere in futuro degli altri piccoli dipendenti, un po' come i soft drink alcolici e le sigarette light spianano la strada nei giovani consumatori ad accettare l'idea di essere dipendenti da queste sostanze in modo più massivo un indomani. Quindi penso che volutamente si creino gruppi promiscui come età sesso ed estrazione sociale per poter uniformare tutti allo stesso modo ed inculcare pian piano delle idee le quali a forza di essere ripetute in modo diretto o più subliminale vengono radicate nella testa di ognuno. Detto questo non concordo neanche con il cattolicesimo quando lascia alla libera scelta del prete l'argomento da trattare nelle funzioni domenicali dove sono presenti tutti o nell'ora di religione a scuola in cui spesso si parla di argomenti ben più spinosi piuttosto che attenersi alla dottrina. Non concordo con i corsi pre-matrimoniali tenuti dal parroco in quanto potrebbe essere ferrato sulla teoria ma non dovrebbe essere un esperto sul campo pratico... e così via si potrebbe dibattere per ore.. Morale, secondo me ogni età ha le sue caratteristiche e la religione dovrebbe essere trattata in modo adeguato e da persone qualificate proprio in base ad essa. Ci sono migliaia di religioni e tutti chiaramente pensano di essere nel giusto, ma occorerebbero delle regole etiche di base comuni a tutti in rispetto delle giovani menti le quali hanno un maggior diritto di non essere plagiate in modo da poter scegliere un domani nella maniera più libera e consapevole quale sarà la propria scelta di vita nel rispetto di se stessi e degli altri.

Roberto
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Giuly713
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Messaggio da Giuly713 »

roberto76 ha scritto:Di ricordi da piccolo nella sala del regno ne ho fin troppi essendo nato "nella verità". Mia mamma si è sempre vantata di avermi portato in servizio fin dai primi mesi di vita con ogni situazione meteorologica essendo una zelante pioniera. Per loro fortuna ero un bambino abbastanza tranquillo di carattere così si sono evitati tirate di orecchie da parte degli anziani al contrario di chi aveva figli più vivaci... Anche se non rammento tutti i singoli episodi,so che l'unico momento che mi piaceva era la fine così potevo giocare con gli altri bambini. Era una regola non farci sedere vicini fra coetanei in modo da evitare che parlassimo,ridessimo o potessimo scambiare fogli e foglietti. Così,quand'ero piccolo passavo spesso il tempo ad inventarmi qualche problema di matematica o geometria come se fossero i compiti di scuola, quando sono diventato più grande,imbastivo i preventivi di lavoro dato che ho iniziato presto a lavorare in proprio. Chiaramente non dovevo dare nell'occhio altrimenti i lunghi occhi degli uscieri s'insospettivano se ti vedevano troppo tranquillo e arrivava una pacca sulla spalla invitando a stare attenti. Tra una distrazione e l'altra però era inevitabile che le parole dell'oratore venissero recepite e quante volte sentivo dibattere su satana, sui demòni che apparivano giorno e notte, sul sesso prima durante e dopo il matrimonio, tutti argomenti a cui ero molto sensibile. Il risultato era che avevo paura ed indicibili sensi di colpa a fare un sacco di cose affrontate invece con molta più leggerezza dai miei compagni di scuola "del mondo". Un esempio al volo quello dell'origine demonica dei puffi e degli snorkies (era il 1984 più o meno), non mi è mai stato permesso di vedere rocky o rambo considerati violenti, era "sconsigliato" l'ascolto del 95 per cento della musica pop inglese anche solo perchè non si capivano i testi oppure per l'abbigliamento discutibile del gruppo. Se penso che quando vedevo le illustrazioni del libro Rivelazione c'era da rimanere molto più scioccati, dato quegli improbabili mostri a metà tra scorpioni e uomini, i corvi che si mangiavano i cadaveri, le illustrazioni sul diavolo e sulla meretrice (un bel troione con rispetto parlando) solo per citarne alcuni. Tutte queste cose mi hanno fatto crescere con un sacco di tabù e creato problemi in campo sociale,sessuale e relazionale. Concordo quindi con l'argomento che mette in luce questo tipo di problemi i quali sono reali e possono cambiare lo stile di vita in peggio a chi non ha un carattere di per sè forte come quello di un bambino. Il punto però è che la wts da brava spa non è interessata ai risvolti pedagogici dei suoi insegnamenti, ma ad avere in futuro degli altri piccoli dipendenti, un po' come i soft drink alcolici e le sigarette light spianano la strada nei giovani consumatori ad accettare l'idea di essere dipendenti da queste sostanze in modo più massivo un indomani. Quindi penso che volutamente si creino gruppi promiscui come età sesso ed estrazione sociale per poter uniformare tutti allo stesso modo ed inculcare pian piano delle idee le quali a forza di essere ripetute in modo diretto o più subliminale vengono radicate nella testa di ognuno. Detto questo non concordo neanche con il cattolicesimo quando lascia alla libera scelta del prete l'argomento da trattare nelle funzioni domenicali dove sono presenti tutti o nell'ora di religione a scuola in cui spesso si parla di argomenti ben più spinosi piuttosto che attenersi alla dottrina. Non concordo con i corsi pre-matrimoniali tenuti dal parroco in quanto potrebbe essere ferrato sulla teoria ma non dovrebbe essere un esperto sul campo pratico... e così via si potrebbe dibattere per ore.. Morale, secondo me ogni età ha le sue caratteristiche e la religione dovrebbe essere trattata in modo adeguato e da persone qualificate proprio in base ad essa. Ci sono migliaia di religioni e tutti chiaramente pensano di essere nel giusto, ma occorerebbero delle regole etiche di base comuni a tutti in rispetto delle giovani menti le quali hanno un maggior diritto di non essere plagiate in modo da poter scegliere un domani nella maniera più libera e consapevole quale sarà la propria scelta di vita nel rispetto di se stessi e degli altri.

Roberto

E' vero i puffi, mi piacevano un sacco... quando mi hanno detto che non andavano bene e una sorella aveva asserito di averli visti camminare per la casa (?!?) c'ero rimasta malissimo e avevo un sacco di paura... paura di satana e dei demoni ogni volta che vedevo, sentivo qualcosa di strano...o quando ascoltavo canzoni che "non andavano bene..." che brutto!!! :piange:
Cmq anche consigliare ai bambini di leggere la bibbia fin da piccoli non credo sia giusto...o perlomeno bisognerebbe fargli leggere solo alcuni passi, non tutto indistintamente.... bambini di 9-10 anni leggono tutto il vecchio testamento compresi libri come Giudici... pieni di massacri, battaglie e stuppri... :piange:
Giuly
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sogno ribelle
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Messaggio da sogno ribelle »

Per me anchè è stato un trauma...
proprio come Roberto, le immagini dei libri.... l'annuncio di un "altro armagheddon" nel 86 x l'anno della pace e sicurezza, in pianti all assemblea...
le preghierine ogni sera per risparmiare le mie amiche ad armagheddon...
un trauma...

e poi i puffi :risata: :risata: andavo a ripetere alle mie amiche di classe quello che si diceva in sala: sai che i puffi camminano... i puffi scompaiono e riappaiono nella stanza in altri posti ecc...
che ridicoli!!! :test: :test:
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Paxuxu
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Messaggio da Paxuxu »

Parlando poi di trasfusioni di sangue, è giusto confrontare i figli alla morte, al sacrificio, alla figura del martire, instillandogli insegnamenti non divini come questo del sangue, che lo prepara a rifiutare testardamente il sangue nell’evenienza di un incidente ? È giusto ficcargli il tesserino del sangue nella cartella, per aiutarlo a sostenere una posizione che dovrebbe essere solo PERSONALE e da parte di ADULTI consapevoli, visto che non dovremmo poter disporre della vita e della morte di altri, tanto meno un nostro figlio? La morte, la sofferenza, non sono dal malvagio ? Ma rifiutare la vita a un nostro figlio non é satanico ? Non è da malvagi trattenere cure mediche che gli possano salvare la vita ?
Grazie al fato, alla vita agli eventi (non a DIo), non abbiam dovuto confrontarci a questo problema, ma penso che avrei messo da parte gli insegnamenti, scegliendo la vita per mio figlio.
Ma rifiutare la vita a un nostro figlio non é satanico ?

Non mi risulta questa frase, in quanto fra quelle chiamate "sette sataniche", la vita della propria prole è sacra e da difendere anche con la vita!

Quindi, attribuire colpe agli altri, non è forse peccato di presunzione? E dov'è allora la differenza fra te ed i tdg in questo caso?



:saggio:


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deep-blue-sea
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Ancora un aspetto...

Messaggio da deep-blue-sea »

Perché esporre i nostri figli all'influenza di altri adulti, che con discorsi dal podio, con la loro autorità instillano concetti per adulti, concetti dei quali i genitori dovrebbero essere responsabili, invece di delegare l'educazione religiosa ad altri adulti? Poi, si criticava il clero, che teneva catechismo per i bambini, e i TG, tutti fieri dicono che sono loro i genitori che tengono l'educazione religiosa dei figli (studi biblici..)

Inoltre, inviarli o portarli in servizio, addossandogli la responsabilità di avvertire le persone della venuta del Regno (e dell'incombente distruzione..), è un obbligo troppo importante per un bimbo. Inoltre, debbono portare la divisa dei TG: completo cravatta, o vestitino compito, sin da piccoli, divisa che porteranno tutta la vita, come me, mio marito incravattato dai 6 anni ai 60!!!!! (Tra ufficio e sala..).

Ancora, quando si va in predicazione, se si hanno diversi figli li si affida ad altri proclamatori, che non sempre sono di esempio, e potrebbero inoltre essere pedofili, che ne abuseranno a nostra insaputa: in Francia, in Inghilterra, in USA é accaduto, perchè no in Italia? E il bambino non parlerà, per il timore e il terrore. I pedofili, sembrano e persone, più affidabili su questa terra, e adottano questo atteggiamento per mettere nella fiducia le persone, i pedofili potrebbero essere seduti affianco a voi in sala, potreste invitarli a pranzo, potreste andare al cinema o al picnic o all'assemblea con loro, possono essere sposati e avere figli.
Ricordo di aver letto su un forum americano, che in America si puo andare al posto di polizia e chiedere la lista dei 'sex offenders and pedophiles'. Un fratello avendo saputo che nella sua sala c'era un fratello pedofilo, andò alla polizia per vedere la denuncia fatta. Quale non fu la sua sorpresa, quando scoprì che anche ALTRI 2 FRATELLI DELLA SUA SALA erano nella lista dei denunciati!!!!

Dunque, lezione: NON PORTATE I VOSTRI FIGLI IN SALA!!!!
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EleonoraBre

Messaggio da EleonoraBre »

deep-blue-sea ha scritto:MATERIALE SERIO DI RIFLESSIONE PER GENITORI TG

- Prov. 22 :6 Addestra il ragazzo secondo la via per lui..
Obbligati a stare ore seduti senza piangere o lagnarsi e non dovrebbe nemmeno essergli permesso di giocare con macchinine o disegnare. È normale costringere queste creature, che hanno esuberanza ed energie, costringerli all’immobilità durante almeno 2 ore, se non di più alle assemblee?
Vorrei solo esprimere la mia opinione su questo punto, essendo sostanzialmente daccordo sul resto.

Io trovo che faccia parte dell'educazione che si da al proprio figlio il concetto che in alcune circostanze ci si debba comportare in maniera consona. Faccio alcuni esempi: Sin da quando ero piccola, e sto parlando di eta prescolare, i miei genitori mi hanno insegnato che a pranzo si sta a tavola e non si va per casa. Se volevo allontanarmi dalla tavola prima della fine del pranzo o della cena chiedevo a papa o mamma se potevo alzarmi. E se c'erano ospiti mi è stato insegnato che è maleducazione alzarsi per andare a giocare da sole altrove, perche si deve rimanere con gli ospiti a tavola. Altro esempio: A seconda dei teatri le regole sono diverse. A Verona, pero, almeno quando ero una bambina io, potevano entrare a vedere l'opera solo i bambini di eta superiore ai 5 anni e solo se non causavano rumori e confusione. Altrimenti la maschera obbligava ad uscire figli e genitori. A me hanno insegnato quindi che a teatro si sta zitte e in silenzio, si ascolta, ed al bagno ci si va prima dell'entrata del direttore d'orchestra o alla fine degli atti durante l'intervallo. Altro esempio: Al ristorante mi era proibito alzare la voce o alzarmi per correre tra i tavoli. Come a casa, se volevo alzarmi da tavola dovevo chiedere permesso ai miei genitori.

E' ovvio che da bambina non ero felice di comportarmi cosi, ma adesso che sono adulta non posso che ringraziare i miei genitori di avermi dato un educazione ed avermi insegnato a comportarmi. Capisco adesso che certe regole erano dettate dal desiderio dei miei genitori di darmi un educazione volta al ripetto altrui. Infatti motivavano queste regole con argomenti tipo: Se ci sono ospiti è maleducato alzarsi da tavola lasciandoli da soli, ma si deve tutti partecipare alla conversazione. A teatro è maleducazione impedire agli altri di seguire lo spettacolo facendo rumori, disturbando o distraendo. Al ristorante è maleducazione infastidire gli altri clienti correndo o facendo schiamazzi.

Il fatto che alle adunanze si insegni ai bambini la necessità di rimanere seduti ad ascoltare è ovviamente una limitazione della loro esuberanza, cosi come era una limitazione della mia esberanza di bambina impedirmi di alzarmi da tavola o correre per i corridoi dei teatri e tra i tavoli dei ristoranti. Ma l'educazione ha un costo. Avendo vissuto un educazione diversa dal completo lassismo trovo che non sia corretto lasciare che i bimbi facciano cio che vogliono "perche sono solo dei bambini" in ogni corcostanza. L'educazione si impara anche a 3 anni. E se un bambino riesce a trattenere la pipi per ore quando è assorto nei suoi giochi o quando guarda i cartoni animati, non vedo perche debba essere abituato ad andare a fare la giratina al bagno 3 o 4 volte per adunanza. O, per meglio dire, capisco benissimo perche si fanno queste giratine: perche i genitori per primi si annoiano ed usano il figlio come scusa per farsi la giratina. Ma questo è un altro argomento... :sorriso:

Un bacio,
Eleonora
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Grazie Eleonora

Messaggio da deep-blue-sea »

per i chiarimenti che aggiungi e che condivido al 1000%o.

Sono del tutto sulla tua linea di pensiero, ed è quello che ho praticato con i miei figli, rispetto e ubbidienza: zitti e quieti in certi luoghi e tempi, cedere il posto agli adulti, non occupare poltrone se ci sono adulti, non interrompere quando gli altri parlano, non alzarsi di tavola ecc ecc ecc .

Non ho voluto mettere troppi dettagli nella mia considerazione, ma il pensiero era che: daccordo star tranquilli in sala, e Dio sa quanto abbiamo dato lezioni su questo punto, ma avevo in mente quei genitori che per insegnare ai figli a stare tranquilli alle adunanze LI HANNO COSTRETTI A STARE SEDUTI TRANQUILLI IN CASA X 2 ORE, in diverse occasioni finché i figli non comprendevano....questo è un castigo assurdo! Non solo è un peso quando si va in sala star tranquilli per i piccoli, figurarsi esercitarsi anche in casa......

Altrimenti ti ringrazio di avere aggiunto questo aspetto importante!
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EleonoraBre

Messaggio da EleonoraBre »

deep-blue-sea ha scritto: per i chiarimenti che aggiungi e che condivido al 1000%o.

Sono del tutto sulla tua linea di pensiero, ed è quello che ho praticato con i miei figli, rispetto e ubbidienza: zitti e quieti in certi luoghi e tempi, cedere il posto agli adulti, non occupare poltrone se ci sono adulti, non interrompere quando gli altri parlano, non alzarsi di tavola ecc ecc ecc .

Non ho voluto mettere troppi dettagli nella mia considerazione, ma il pensiero era che: daccordo star tranquilli in sala, e Dio sa quanto abbiamo dato lezioni su questo punto, ma avevo in mente quei genitori che per insegnare ai figli a stare tranquilli alle adunanze LI HANNO COSTRETTI A STARE SEDUTI TRANQUILLI IN CASA X 2 ORE, in diverse occasioni finché i figli non comprendevano....questo è un castigo assurdo! Non solo è un peso quando si va in sala star tranquilli per i piccoli, figurarsi esercitarsi anche in casa......

Altrimenti ti ringrazio di avere aggiunto questo aspetto importante!
In effetti il tuo post mi ha dato solo lo spunto per parlare di quanto accadeva a volte nella mia congregazione. C'erano dei bimbi simpaticissimi ma con genitori estremamente maleducati, i quali non insegnavano l'educazione ai figli perche evidentemente loro stessi ne erano privi. In fondo la colpa non è mai dei bimbi ma di chi li dovrebbe educare.
Sono certa che i tuoi bambini hai saputo educarli dovutamente.

Non ho mai conosciuto genitori che facessero le "prove adunanza" facendo rimanere i figli per due ore seduti a casa "per abituarli". Trovo sia una cosa disumana ed inutile. Non è certamente in quel modo che si educa un bambino! Ma più che una questione di religione a questo punto credo sia una questione di buon senso e di sanità mentale. Evidentemente certi genitori hanno delle tare mentali che andrebbero curate...

Baci,
Eleonora
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sogno ribelle
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Messaggio da sogno ribelle »

Cara Eleonora,
Non sono pienamente d'accordo con il tuo ragionamento...
mi spiego
Credo che tra portare un bambino al teatro, o in un museo o le regole di educazione a tavola e portarlo in sala ci siano delle differenze abbissali...
Per esempio:
1.il contenuto del materiale assimilato dal bimbo o ragazzo
2. la frequenza con la quale lo si porta
3. la durata del evento
4. le conseguenze se non si rispettano le regole

1. Non credo si possa paragonare il "portare un bimbo/ragazzo" a vedere un opera o un museo e portarlo in sala.... Avrei preferito di gran lunga avere genitori che mi portassero in posti dove imparare chi è: Claude Monet, Renoir, Sisley o cosa sia il Barbiere di Siviglia, la Traviata ecc... piuttosto che chi fosse Zaccaria, Elia, Giobbe ecc... Nella mia vita d'adulto quale mi sarebbe stato piu utile, e quale cosa avrebbe potuto arricchire la mia cultura?
2+3. In ogni caso non si portano bimbi/ragazzi al teatro o museo come si portano in sala ...cioè (alla mia epoca) 3 volte alla settimana per 5 ore (senza contare il prima e dopo le riunioni ad aspettare il papà anziano che faceva riunioni ad-hoc dopo l'adunanza)... e la predicazione e lo studio personale e lo studio famigliare.....
4. Se da bimbi non cè ne stavamo calmi poi sono i gentori a farsi riprendere... e poi da ragazzi... era diretti in saletta o biblioteca per il solito lavaggio di cervello....

Non credo dunque ci sia bisogno di tali eccessi per insegnare ad un bimbo a starsene calmi....
e il tempo perso a portarci li sarebbe stato di gran lunga usato meglio se avessimo frequentato luoghi culturali dove anchè li si impara l'educazione...
Non c'è bisogno di essere TG per imparare le buone maniere :sorriso:
In sostanza a mio parere è un danno e basta.... ma ci si consola a trovarne i lati positivi....
EleonoraBre

Messaggio da EleonoraBre »

sogno ribelle ha scritto: Cara Eleonora,
Non sono pienamente d'accordo con il tuo ragionamento...
mi spiego
Credo che tra portare un bambino al teatro, o in un museo o le regole di educazione a tavola e portarlo in sala ci siano delle differenze abbissali...
Per esempio:
1.il contenuto del materiale assimilato dal bimbo o ragazzo
2. la frequenza con la quale lo si porta
3. la durata del evento
4. le conseguenze se non si rispettano le regole

1. Non credo si possa paragonare il "portare un bimbo/ragazzo" a vedere un opera o un museo e portarlo in sala.... Avrei preferito di gran lunga avere genitori che mi portassero in posti dove imparare chi è: Claude Monet, Renoir, Sisley o cosa sia il Barbiere di Siviglia, la Traviata ecc... piuttosto che chi fosse Zaccaria, Elia, Giobbe ecc... Nella mia vita d'adulto quale mi sarebbe stato piu utile, e quale cosa avrebbe potuto arricchire la mia cultura?
2+3. In ogni caso non si portano bimbi/ragazzi al teatro o museo come si portano in sala ...cioè (alla mia epoca) 3 volte alla settimana per 5 ore (senza contare il prima e dopo le riunioni ad aspettare il papà anziano che faceva riunioni ad-hoc dopo l'adunanza)... e la predicazione e lo studio personale e lo studio famigliare.....
4. Se da bimbi non cè ne stavamo calmi poi sono i gentori a farsi riprendere... e poi da ragazzi... era diretti in saletta o biblioteca per il solito lavaggio di cervello....

Non credo dunque ci sia bisogno di tali eccessi per insegnare ad un bimbo a starsene calmi....
e il tempo perso a portarci li sarebbe stato di gran lunga usato meglio se avessimo frequentato luoghi culturali dove anchè li si impara l'educazione...
Non c'è bisogno di essere TG per imparare le buone maniere :sorriso:
In sostanza a mio parere è un danno e basta.... ma ci si consola a trovarne i lati positivi....
Ciao Sogno Ribelle,
è un piacere fare la tua conoscenza. E' piacevole potermi confrontare con idee diverse dalle mie.
Vorrei commentare i punti da te proposti.

1) Non credo di potermi reputare pienamente daccordo con il ragionamento che mi proponi per due motivi. Il primo: Qualsiasi circostanza atta ad educare ha pari valore per me. Ed imparare è sempre una cosa positiva. Ciò che può fare la differenza è l'uso che poi io faro della conoscenza che mi viene impartita. Da questo punto di vista l'importanza di conoscere chi era Monet o Van Gogh, o vedere La traviata o Il Barbiere di Siviglia, è pari a conoscere chi era Elia, Giobbe o altri personaggi bibblici. Per spiegarmi meglio, non sono sicura che portare un bimbo a vedere i quadri di Van Gogh consenta poi a quel bambino, una volta divenuto adulto, di cogliere il valore di quelle opere automaticamente. Se da adulto non riuscira a godere il piacere della vista di tali opere per lui la conoscenza acquisita sarà completamente inutile. Cosi come per il bambino che viene portato in Sala potrà essere inutile sapere chi sono i personaggi bibblici se perderà interesse nelle cose spirituali. Un secondo aspetto che vorrei condividere con te riguarda i motivi per cui i genitori portano i figli in certi luoghi. Nel primo caso si tratta di cultura generale utile per educare la sensibilità artistica di un figlio, nel secondo trovo invece il motivo sia di inculcare principi e valori cristiani. Cultura e principi e valori sono cose ben diverse.

2+3) La frequenza dipende dallo scopo. Quando si vuole instillare un valore di vita o dei principi che dovrebbero guidarti nella vita, è ovvio che la frequenza sia maggiore. I miei genitori mi portavano alle adunanze non per raffinare la mia sensibilità spirituale, ma per impartirmi un educazione religiosa. Non so se sono riuscita a trasmetterti questo mio pensiero.

4) Non credo di aver capito cosa mi vuoi dire. Quando io facevo la "discola" mio papà a casa mi metteva seduta sulla poltrona davanti alla sua scrivanie e passava un bel po di tempo a parlare con me fino ad essere sicuro che avessi capito. E' questo di cui parlavi?

Sono invece molto dispiaciuta di sentire che la tua frequentazione sia stata "un danno e basta.... ma ci si consola a trovarne i lati positivi".
Anche se non sono più una TdG trovo che qualcosa di buono mi sia rimasto degli anni passati in Congregazione. E non mi consolo trovandone a tutti i costi dei lati positivi, semplicemente non mi affliggo ricordando quelli negativi.

Un bacio,
Eleonora.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

EleonoraBre ha scritto: 1) Non credo di potermi reputare pienamente daccordo con il ragionamento che mi proponi per due motivi. Il primo: Qualsiasi circostanza atta ad educare ha pari valore per me. Ed imparare è sempre una cosa positiva. Ciò che può fare la differenza è l'uso che poi io faro della conoscenza che mi viene impartita. Da questo punto di vista l'importanza di conoscere chi era Monet o Van Gogh, o vedere La traviata o Il Barbiere di Siviglia, è pari a conoscere chi era Elia, Giobbe o altri personaggi bibblici. Per spiegarmi meglio, non sono sicura che portare un bimbo a vedere i quadri di Van Gogh consenta poi a quel bambino, una volta divenuto adulto, di cogliere il valore di quelle opere automaticamente. Se da adulto non riuscira a godere il piacere della vista di tali opere per lui la conoscenza acquisita sarà completamente inutile. Cosi come per il bambino che viene portato in Sala potrà essere inutile sapere chi sono i personaggi bibblici se perderà interesse nelle cose spirituali. Un secondo aspetto che vorrei condividere con te riguarda i motivi per cui i genitori portano i figli in certi luoghi. Nel primo caso si tratta di cultura generale utile per educare la sensibilità artistica di un figlio, nel secondo trovo invece il motivo sia di inculcare principi e valori cristiani. Cultura e principi e valori sono cose ben diverse..
No, rientrano tutte nella formazione della personalità, hanno pari valore.
Dipende, come sempre, dal buon senso dei genitori proporre ogni evento nel modo che possa essere recepito dal figlio in base alla sua età.
EleonoraBre ha scritto:2+3) La frequenza dipende dallo scopo. Quando si vuole instillare un valore di vita o dei principi che dovrebbero guidarti nella vita, è ovvio che la frequenza sia maggiore. I miei genitori mi portavano alle adunanze non per raffinare la mia sensibilità spirituale, ma per impartirmi un educazione religiosa. Non so se sono riuscita a trasmetterti questo mio pensiero...
Indubbiamente per i tuoi genitori quello era il metodo didattico per eccellenza, ma non è detto, anzi, escludo, che la ripetitività di un evento possa fungere da apprendimento
Nella maggioranza dei casi, viene recepito come abitudine noiosa e non aiuta ad aprire la mente, ma induce alla obbedienza.
Il che, non sempre, soprattitto quando non se ne comprende il motivo, è buona cosa.
EleonoraBre ha scritto:4) Non credo di aver capito cosa mi vuoi dire. Quando io facevo la "discola" mio papà a casa mi metteva seduta sulla poltrona davanti alla sua scrivanie e passava un bel po di tempo a parlare con me fino ad essere sicuro che avessi capito. E' questo di cui parlavi?
In parole povere, ti metteva in condizione fisica e morale di valutare la sua autorevolezza.
Un pre-comitato.
I genitori devono fisicamente essere alla pari con il figlio quando devono spiegaregli un errore.
E poi di che errori parliamo?
Non è meglio preparare gradatamente e spiegare il perchè si richiede un certo comportamento piuttosto che, in un tribunale casalingo, cercare di porvi rimedio?
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Mi reputo fortunata

Messaggio da mollyuno »

Mi dispiace sentire esperienze negative. Per me non è mai stato traumatico andare in sala, anzi mi divertivo, dopo la sala andavamo a comprare le caramelle con gli altri piccoli tg al tabacchino vicino e un pezzo di pizza, e la mangiavamo in saletta o per strada davanti la sala.
Giocavamo a nascondino ecc ecc. Durante l'adunanza disegnavo, o mi guardavo le figure dei libri o delle T.G o dormivo:).
I miei non mi hanno mai impedito di vedere i puffi o memole o ecc ecc.
Forse sono un eccezione ma grazie alla tolleranza e alla mentalità dei miei la mia infanzia non è stata traumatica.
Penso che i miei genitori e gli altri T. G. della mia sala erano persone eccezionali e veramente aperti. Nessuno ha mai dato importanza a queste menate e noi bambini dell'epoca siamo stati bene.
Certo molti diranno che non hanno portato frutti queste tolleranze e libertà perchè siamo tutti fuori a parte mio fratello che è rientrato.
Ma di certo non siamo traumatizzati o con l'odio dentro, come molti di voi(giustamente)
Ma so che altri hanno esagerato. Il fratello del mio babbo anziano anche lui ma in un'altra sala era terrificante ha messo ( tra le quali quelle dei puffi all'epoca o di lady oscar in quanto ambigua o quelle che i bimbi non potevano dormire in sala ecc ecc) .
Mio zio dice che lui ha una figlia esemplare grazie alla sua educazione.Il mio babbo una disassociata, quindi per un T.g. un'educazione fallimentare. Ma ringrazio veramente il mio babbo e la mia mamma per avermi reso nel possibile di un T. G.( nonostante loro soffrono questa situazione) una persona libera e felice senza traumi scottanti!
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Messaggio da Gabriele Traggiai »

Prima di valutare la questione è doveroso stabilire lo scopo delle adunanze secondo i testimoni di Geova. Tale scopo coincide con l'educazione, o quest'ultima è un riflesso dello scopo principale? La WTS per quale motivo invita i genitori a portare i figli in sala del regno? Come devono essere vestiti i bambini in sala del regno?

Certamente, la frequenza alle adunanze da parte dei bambini non è motivata dal trasmettere loro un'educazione. L'educazione è compito e responsabilità dei genitori, e se qualcuno d'essi porta i propri figli in sala del regno per insegnar loro a come comportarsi in talune circostanze, forse stà sbagliando qualcosa. Imparare a stare seduti in silenzio per due ore (che sia la sala del regno o un teatro) non è prerogativa o un dovere di un bambino.
La WTS invita i genitori a portare i bambini in sala del regno con l'unico scopo di "inculcare" loro, sin da piccoli, la dottrina geovista, anzi i genitori sono "spinti" a iscrivere i bambini alla "scuola di ministero teocratico" al più presto possibile (io avevo 5 anni) e non sicuramente per insegnar loro l'educazione.

Non ho mai conosciuto o visto un bambino che andava alle adunanze con uno spirito positivo, anzi era, e credo sia ancora così, visto come "due ore" di noia, dove si vedono i genitori che portano i figli in "saletta" per sculacciarli perchè quet'ultimi scalpitano attendendo la fine dell'adunanza. Oppure non è raro vedere genitori che "costringono" i figli a scrivere su un foglio tutte le scritture che vengono citate dal podio, così che dopo l'adunanza il bambino può far vedere al papà che è stato ad ascoltare. E ancora, è comune vedere dei bambini di 8/9 vestiti con giacchettina e cravatta, e le "signorine" rigorosamente con un vestitino, per non parlare poi del fatto che da adolescenti, i figli dei tdg, sono esortati a portare in sala del regno la loro borsetta (come un adulto) con la bibbia e la torre di guardia dentro. Non credo che esista un bambino di 12 anni, che vestito in cravatta e con la borsa da piccolo manager, non si vergogni di fronte agli amici del quartiere che lo vedono andar in sala.

Tutto questo non ha nulla a che vedere con la disciplina, ma seplicemente con l'indottrinamento di un'organizzazione che ha ben compreso come ottenere giovani di 16/18 anni inquadrati e dediti in primis alla carriera teocratica.
Il risultato sono due categorie di giovani. La prima categoria è composta da giovani adolescenti che rispecchiano quanto la WTS vorrebbe vedere in tutti i giovani TDG, ovvero zelanti pionieri o baby/servitori di ministero/anziani. La seconda invece è composta da giovani che appena maggiorenni si ribellano e appena possono scappano dall'organizzazione, e se non possono, si comportano come meglio credono facendo la bella "faccia" di fronte a tutti i membri della congregazione.

E possibile poi, che ci sia qualche caso dove qualche adulto di oggi può affermare di aver vissuto quel periodo come se nulla fosse, in tutta allegria o pasticciando fogli bianchi con pennarelli colorati o giocando in "saletta" e in giardino, ma trattasi di casi isolati e non della "norma". Allo stabilimento di come bisogna considerare una situazione contribuisce "la maggioranza" dei casi analizzati e non certamente le eccezioni che di rappresentativo hanno ben poco.

Concludendo con l'ultima considerazione, ma non certamente la meno importante, posso affermare con certezza che la presenza dei bambini alle adunanze è deleteria per la loro cultura e conoscienza a causa degli insegnamenti erronei, ed in alcuni casi deleteri, da parte della WTS. Qualcuno potrebbe obiettare che in congregazione ci è stato insegnato ad amare il prossimo e ad essere delle brave persone, e questo in linea di principio è corretto, ma non è prerogativa dei testimoni di Geova. I principi di rispetto del prossimo si imparano anche a scuola o in qualsiasi altra religione.

Gabry
EleonoraBre

Messaggio da EleonoraBre »

Sono lieta di conoscere anche te Gabriella, e di leggere le tue opinioni.
Mi piacerebbe confrontare il mio pensiero con il tuo riguardo alcuni aspetti.
Gabriella Prosperi ha scritto: No, rientrano tutte nella formazione della personalità, hanno pari valore.
Dipende, come sempre, dal buon senso dei genitori proporre ogni evento nel modo che possa essere recepito dal figlio in base alla sua età.
Concordo decisamente con te che ogni esperienza, di qualsiasi genere, contribuisce alla formazione della personalità, anche gli eventi che non hanno per protagonisti i proprio genitori.
Vorrei però puntualizare un concetto che forse troppo frettolosamente mi sono permessa di liquidare.
Cultura e Valori non sono la stessa cosa. Ciò significa che io, come figlia, posso acquistare grazie alle esperienze che i miei genitori mi hanno aiutata a compiere, una notevole sensibilità artistica. Ma questo di per se non mi rende una persona migliore. I Valori, i Principi che mi guidano nelle scelte e nei cmportamenti della vita, questi si che possono rendermi una persona migliore. Una persona che non ha potuto studiare o non ha mai potuto visitare un museo può avere dei valori e dei principi che lo rendono migliore di chi invece ha avuto tali possibilità. Cosa diremmo, infatti, di un culto intellettuale che si sazia davanti ad un dipinto del Botticelli se poi fosse ingiusto nei rapporti con i propri familiari? Sensibilità artistica è ben diversa da Valori e Principi. E fortunatamente gli ultimi due possono essere acquisiti da chiunque, di qualsiasi ceto o condizione economica si tratti.

Sono comunque daccordissimo con te che sia compito dei genitori fare in modo che i figli apprendano le cose in base alla loro età ed alle loro inclinazioni. Inutile costringere un figlio senza inclinazione per la musica a studiare pianoforte o violino. Meglio mandarlo a giocare al pallone... Ma un genitore non può transigere per quanto riguarda l'educazione ed è suo compito cercare di "inculcare" Valori e Principi anche se talvolta possa apparire un tentativo disperato.

Gabriella Prosperi ha scritto: Indubbiamente per i tuoi genitori quello era il metodo didattico per eccellenza, ma non è detto, anzi, escludo, che la ripetitività di un evento possa fungere da apprendimento
Nella maggioranza dei casi, viene recepito come abitudine noiosa e non aiuta ad aprire la mente, ma induce alla obbedienza.
Il che, non sempre, soprattitto quando non se ne comprende il motivo, è buona cosa.
Mi piace quando dici "soprattitto quando non se ne comprende il motivo". Non voglio descrivere la mia infanzia come idilliaca, sono stata una ragazzina come tutte. Ma io sapevo perche dovevo andare all'adunanza. Per ascoltare "la legge di Geova". E se oggi questa frase può apparirci ridicola, al tempo per me era motivo sufficiente per andare all'adunanza senza una particolare gioia ma neanche con una particolare noia.
Mi permetto di esprimere un parziale dissenso per questa tua frase: "escludo, che la ripetitività di un evento possa fungere da apprendimento". Soprattutto ai bambini occorre ripetere spesso le solite cose affinchè ubbidiscano. Almeno io ero cosi, soprattutto quando mi faceva comodo far finta di non aver capito. Ma forse ero più birichina della media :sorriso:
Gabriella Prosperi ha scritto: In parole povere, ti metteva in condizione fisica e morale di valutare la sua autorevolezza.
Un pre-comitato.
I genitori devono fisicamente essere alla pari con il figlio quando devono spiegaregli un errore.
E poi di che errori parliamo?
Non è meglio preparare gradatamente e spiegare il perchè si richiede un certo comportamento piuttosto che, in un tribunale casalingo, cercare di porvi rimedio?
Capisco il tuo punto di vista ma discordo pienamente. Non mi sono mai piaciutiii i genitori "amici". Io con mio papà e mia mamma giocavo, ridevo, e mi divertivo, mi sono sempre sentita libera di esprimere le mie opinioni con loro essendo certa che loro mi ascoltassero e mi capissero senza paura della "punizione". Ma ho sempre "temuto" l'autorità di mio padre. Mio papà era "Il Papà" e non un amico. E questo lo ha reso un punto di riferimento della mia vita che ha contribuito a darmi stabilità e sicurezza. Quando avevo un problema per me "serio" non andavo da mia mamma ma da mio papà per il quale ho sempre nutrito rispetto. E' per me come il "vecchio saggio" che si vede nei film, una persona pacata e piacevole, il migliore papà che avrei potuto avere.

Non ho compreso bene cosa vuol dire "essere fisicamente alla pari quando devono spiegare un errore". Parli della posizione fisica, tipo stare seduti di fianco? E' possibile. Penso comunque che non esista un metodo educativo "assoluto", che vada bene in ogni caso. Ogni figlio ha bisogno di un rapporto diverso. Sta al genitore capire quale sia migliore per il proprio figlio ed usarlo.

Mi trovo però pienamente daccordo con te quando dici: "Non è meglio preparare gradatamente e spiegare il perchè si richiede un certo comportamento ... ?"
Quando un genitore spiega al figlio perchè una cosa non va fatta, se non è un monologo, deve lasciare al figlio la possibilità di esprime la sua opinione, e portare argomenti adatti affinche capisca perchè è giusto fare o non fare ciò che il genitore chiede in quel momento. Per fare questo non bastano 5 minuti. Io ho avuto lunghe discussioni con mio padre diverse volte. Ma alla fine mio padre era sicuro che io avevo capito il motivo. E, attenzione, capire non vuol dire condividere.

Per sdrammatizzare voglio anche dirti che è molto brutta l'immagine che dai parlando di "Tribunale Casalingo"... spero tu non su parlerai di "Esecuzione Sommaria" quando un genitore sculaccia il figlio.... :risata:

Comunque, per tranquillizzarti, sono uscita indenne dai Tribunali Casalinghi di mio padre ed oggi godo di ottima salute. :sorriso:

Un bacio,
Eleonora
EleonoraBre

Messaggio da EleonoraBre »

Ciao Gabriele,
sto leggendo, in verità troppo lentamente, le cose già scritte nel forum, ed ho trovato spesso tuoi interessanti commenti.

Posso commentare anche un paio di tue frasi? E' veramente un ambiente stimolante questo forum nel quale parlare di argomenti che non mi capita spesso di affrontare.
Gabriele Traggiai ha scritto: Certamente, la frequenza alle adunanze da parte dei bambini non è motivata dal trasmettere loro un'educazione. L'educazione è compito e responsabilità dei genitori, e se qualcuno d'essi porta i propri figli in sala del regno per insegnar loro a come comportarsi in talune circostanze, forse stà sbagliando qualcosa. Imparare a stare seduti in silenzio per due ore (che sia la sala del regno o un teatro) non è prerogativa o un dovere di un bambino.
Commento questa tua frase. Educazione non vuol dire solamente "insegnar loro a come comportarsi in talune circostanze". Esiste l'Educazione Religiosa. E si va all'adunanza casomai per imparare questa. E' ovvio che sarebbe ridicolo se un genitore portasse in Sala il figlio per "educarlo" a stare seduto per 2 ore... Ma magari qualcuno lo ha fatto davvero con questo scopo, non so dirlo.

Discordo però parzialmente da questa frase: " Imparare a stare seduti in silenzio per due ore (che sia la sala del regno o un teatro) non è prerogativa o un dovere di un bambino."
Sono daccordo che non è "prerogativa" di un bambino, ed è inopportuno parlare di "dovere". Ma è "dovere" di un genitore insegnare l'educazione (comportamentale) al proprio figlio. Sarebbe ingiusto esporre il proprio figlio all'imbarazzo di essere buttato fuori dal teatro davanti a tutti per non avergli insegnato come ci si comporta in certe circostanze.
Gabriele Traggiai ha scritto: Non ho mai conosciuto o visto un bambino che andava alle adunanze con uno spirito positivo, anzi era, e credo sia ancora così, visto come "due ore" di noia, dove si vedono i genitori che portano i figli in "saletta" per sculacciarli perchè quet'ultimi scalpitano attendendo la fine dell'adunanza. Oppure non è raro vedere genitori che "costringono" i figli a scrivere su un foglio tutte le scritture che vengono citate dal podio, così che dopo l'adunanza il bambino può far vedere al papà che è stato ad ascoltare. E ancora, è comune vedere dei bambini di 8/9 vestiti con giacchettina e cravatta, e le "signorine" rigorosamente con un vestitino, per non parlare poi del fatto che da adolescenti, i figli dei tdg, sono esortati a portare in sala del regno la loro borsetta (come un adulto) con la bibbia e la torre di guardia dentro. Non credo che esista un bambino di 12 anni, che vestito in cravatta e con la borsa da piccolo manager, non si vergogni di fronte agli amici del quartiere che lo vedono andar in sala.
Posso essere daccordo con te, Gabriele, riguardo quanto dici.
Ma ho visto le stesse scene a Scuola, dove gli stessi genitori costringono i bambini ad andare, e ho conosciuto ben pochi bambini che non considerassero quelle ore "noiose".
E se hai frequentato una scuola privata (odiosa, viva le scuole statali!!) sai benissimo che devi avere la tua bella divisina da marinaretto, tutti uguali, tutti inquadrati.
Mi fa però sorridere il modo di descrivere queste situazioni.

Mi spiego: Sarebbe corretto dire che io sono rimasta traumatizzata perche alle elementari dovevo indossare una ridicola giacchetta blu con una gonnellina corta vergognandomi di farmi vedere dai miei amichetti che invece andavano alla scuola statale vesiti come bambini "normali"? Io non credo che "traumatizzata" sia la parola giusta. E non vorrei che qualcuno pensasse che sono una donna che ha subito un "trauma" da piccola. :sorriso:

Per me basta dire che molti bambini "non ci vanno volentieri". Nè all'Adunanza nè a Scuola...


E' un piacere leggerti, e devo dire che trovo simpatico il velo di ironia che talvolta utilizzi nei tuoi post.

Baci,
Eleonora
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Ci fosse un metodo esatto per far comprendere ai bambini la complessità della vita, credo sarebbe stata la scoperta più eclatante dell'umanità. ma non c'è e ogni genitore deve arrabattarsi al meglio, secondo le sue facoltà.
Ritengo però che l'essenziale sia cercare di rendere ogni nostra creatura consapevole di quanto la circonda e in grado di operare scelte, anche quelle che contrastano con le nostre.
Il rispettp, la disciplina (ma non so perchè detesto la parola), l'educazione saranno necessarie loro quanto l'amore per tutto quanto li circonderà e li aiuterà a crescere.
Quindi, spazio all'arte in tutte le sue componenti e conoscenza, tanta conoscenza e capacità di distinguere anche tra legge di Dio e organizzazione religiosa, di qualsivoglia confessione.
E come si impara a discernere tra fede e obbligo di fede?
Sviluppando la capacità critica, educando allo studio, alla riflessione.
Ascoltando tutte le opinioni e praticando il confronto, fin da piccoli.
Un genitore non rinuncia alla propria autorità se parla ad un figlio come amico, se ascolta i suoi dubbi e i suoi pensieri, confrontando però lealmente i suoi
Non imponendo pratiche che sa non adatte alla sua età o indole, non costringendolo a vivere una infanzia separata, una adolescenza soffocata dal timore del peccato.
Perchè è questo che rilevo nelle esperienze raccontate; una infanzia passata con la paura di dispiacere a Dio e ai genitori.
Poi, è umano che nei nostri ricordi, si assolvano i genitori dai loro peccati, è umano che il nostro affetto per loro ci faccia vedere sotto altra luce quello che ci spaventava.
Ma ciò che si è subito per amore e fiducia in loro, per tutti quegli anni, è stata comunque una condanna immeritata, peggio, una infanzia rubata.
Che Dio li perdoni, così come hanno fatto i loro figli.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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