Domanda : Etica biblica o etica moderna ?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

Moderatore: Cogitabonda

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jwscientist
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Messaggio da jwscientist »

Io sto dicendo che la cultura dei diritti è nata in seno al cristianesimo, tutto qui. Non so in quale carta dei diritti umani dell'ONU da te citata credi di leggere la lista dei diritti che hai scritto, anche perché non vedo proprio come alcuni di essi siano considerabili come diritti umani.
Articolo 18
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione;

Nel momento stesso che io considero l'aborto un peccato mortale , oppure l'adulterio un peccato mortale ,e l'eutanasia un peccato mortale davanti a Dio o che considero unico filo rosso tra Dio e gli Uomini la Chiesa Romana. Se un gay in coscienza vive con un compagno, e io lo considero un peccatore .
L'articolo 18 ha poco senso.

Tutti gli altri che eserciteranno la loro liberta' di espressione , saranno per me dei peccatori e reietti .
Nonostante che loro stanno solo esercitando la loro coscienza e liberta' di pensiero.
Non stanno commetendo crimini contro altri, ma solo esercitando il loro pensiero.
Invece mi sembra che se una persona non riconosce la Chiesa Cattolica, come unica depostaria della fede cristiana, gia' ha esercitato male la sua coscienza.
Tutto diventa un oppressione
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

“Articolo 18
Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione;”
Ma cosa c’entra con aborto, eutanasia, e diritti alle coppie gay di sposarsi? La tua interpretazione giuridca è semplicistica come non mai. Cosa c’entra la libertà di pensiero con la libertà di sposare una persona dello stesso sesso, di abortire, o di farsi assistere in un suicidio? I redattori di quell’articolo pensavano a ben altro. L’aborto ad esempio non è una scelta sulla propria vita, ma la scelta sulla vita di un altro, che viene ucciso. L’eutanasia non è il diritto di suicidarsi, ma la richiesta che lo stato istituisca delle cariche col compito di uccidere, e questo è giuridicamente senza senso, perché lo stato non ha il diritto di uccidere nessuno e dunque non può delegare questo diritto. Quanto ai matrimoni gay, il matrimonio non è un diritto del singolo ma della coppia, della coppia eterosessuale, in quanto il matrimonio è quell’istituzione in cui viene mandata avanti la società. Matrimonio si chiama infatti, da mater…
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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jwscientist
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Messaggio da jwscientist »

Ma cosa c’entra con aborto, eutanasia, e diritti alle coppie gay di sposarsi? La tua interpretazione giuridca è semplicistica come non mai. Cosa c’entra la libertà di pensiero con la libertà di sposare una persona dello stesso sesso, di abortire, o di farsi assistere in un suicidio? I redattori di quell’articolo pensavano a ben altro. L’aborto ad esempio non è una scelta sulla propria vita, ma la scelta sulla vita di un altro, che viene ucciso. L’eutanasia non è il diritto di suicidarsi, ma la richiesta che lo stato istituisca delle cariche col compito di uccidere, e questo è giuridicamente senza senso, perché lo stato non ha il diritto di uccidere nessuno e dunque non può delegare questo diritto. Quanto ai matrimoni gay, il matrimonio non è un diritto del singolo ma della coppia, della coppia eterosessuale, in quanto il matrimonio è quell’istituzione in cui viene mandata avanti la società. Matrimonio si chiama infatti, da mater…

Tutta questa razionalizzazione addirittura usando l'etimologia delle parole , e' dicotomica e altamente preoccupante per me .
Non da la possibilita' di vedere i diversi aspetti della realta' .
Eutanasia, una persona che soffre tantissimo stanca di soffrire, che non cammina e non parla e non ha speranza, non e' piu' un omicidio se lei chiede di morire , o firma un documento che in caso di come profonda non vuole vivere.
E' liberta' di pensiero per una persona , che sin da adolescente prova attrazione per l'altro sesso ,di innamorarsi e vivere in coppia, pena fingere tutta la vita o suicidarsi, come minimo e' liberta' di espressione.
L'aborto in cui il bambino nascera' deforme , oppure la mamma rischia la sua vita , non e' piu' dare al mondo la vita forse, ma dare al mondo l'infelicita' .
Non sappiamo nemmeno se noi al posto di quel bambino vorremo nascere , o vorremo lasciare il posto ad un altro, dato che molti bambini muoiono di fame.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

jwscientist ha scritto:Tutta questa razionalizzazione addirittura usando l'etimologia delle parole , e' dicotomica e altamente preoccupante per me .
Non da la possibilita' di vedere i diversi aspetti della realta' .
La razionalizzazione è, penso, per evidenziare che, i casi che hai indicato coinvolgono responsabilità di terzi-
Hai messo sul tappeto argomenti davvero "pesanti" nel senso di difficili da trattare.
In tutti i casi che hai elencato, non è l'individuo singolo a decidere per sè, ma deve, necessariamente, coinvolgere altri nelle sue scelte e, a mio parere, nessuna autorità costituita, può decidere, per esempio, per
il malato terminale che deve trovare qualcuno che si renda responsabile di omicidio.
E bada, che è un argomento che mi fa male trattare, perchè una domanda analoga mi fu fatta, anche se non l'accolsi.
Gli omosessuali, adulti e consenzienti, hanno il diritto di essere una coppia, ma non quello di chiedere a un'autorità religiosa di ricevere un Sacramento che questa non può dare, e se anche l'unione è civile, la persona giuridica interpellata c'è comunque, è lo Stato.
E la donna che abortisce? Essa decide per una vita che non può dare nè consenso nè dissenso.
Scelte legittime in quanto a libertà individuale, ma quando si richiede il coinvolgimento responsabile di altre persone, la loro attuazione è difficile, molto.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"Eutanasia, una persona che soffre tantissimo stanca di soffrire, che non cammina e non parla e non ha speranza, non e' piu' un omicidio se lei chiede di morire , o firma un documento che in caso di come profonda non vuole vivere."
Attualmente si chiama omicidio del consenziente, ed è reato. Come ripeto qui non si tratta solo di una persona che sceglie di suicidarsi, ma della richiesta che lo stato istituzionalizzi queste procedure con delle figure apposite. Questa non è è più solo libertà individuale.
"E' liberta' di pensiero per una persona , che sin da adolescente prova attrazione per l'altro sesso ,di innamorarsi e vivere in coppia, pena fingere tutta la vita o suicidarsi, come minimo e' liberta' di espressione."
Questa non c'entra nulla col matrimonio, la vita di coppia esiste anche tra gli etero, ma non è questo il motivo per cui il matrimonio esiste. Esso è quell'istituzione creata dalla società per dare alle coppia delle tutele capace di metterla in grado di mandare avanti la società stessa. In sintesi: l'omosessualità non c'entra nulla col matrimonio, che come ripeto non è un diritto del singolo ma della coppia. I diritti qui non c'entrano nulla, c'entrano le definizioni.
"L'aborto in cui il bambino nascera' deforme , oppure la mamma rischia la sua vita , non e' piu' dare al mondo la vita forse, ma dare al mondo l'infelicita' ."
Scusa ma mi sembra un tantino un criterio da Terzo Reich giudicare se una vita valga la pena di essere vissuta dalla sanitò fisica. Devo supporre che secondo te tutti quelli che attualmente stanno in carrozzella hanno una vita indegna e dovrebbero suicidarsi...
Ma che ne sia tu quella che può essere la dignità della vita di una persona in qualunque situazione si trovi?
"Non sappiamo nemmeno se noi al posto di quel bambino vorremo nascere "
proprio perché non lo sappiamo non possiamo decidere al posto suo. la regola giuridica dovrebbe essere "in dubio pro reo", cioè in caso di dubbio astenersi dall'uccidere qualcuno che non ti ha chiesto nulla.
"vorremo lasciare il posto ad un altro, dato che molti bambini muoiono di fame."
Ma cos'è? Uno scherzo? Criteri malthusiani? Lasciamo la vita ai forti perché non c'è abbastanza spazio vitale? Ma è roba da anni trenta..

Comunque stiamo finendo abbondantemente OT, non ho intenzione di mettermi a discutere qui di eutanasia, aborto, matrimonio gay, quello che mi premeva far notare è che sono tue opinioni, e che l'idea di rintracciarle nella carta dei diritti dell'ONU è del tutto infondata.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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jwscientist
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Messaggio da jwscientist »

Ubi maior minor cessat , polymetis e' inconfutabile e ha ragione , ma riguardo al filo rosso che solo la Chiesa ha per capire le sacre scritture, e che il filo rosso non lo ha nessun altro, e non viene donato a nessuna altro.
E inoltre che la Vhiesa sia la preferita' da Gesu'e unico canale o depositaria, qui Polymetis ha preso un granchio enorme tanto coem Traniello, e qui la cultura non puo' aiutarli perche' e' un condizionamento del paese e societa' e famiglai dove sono nati
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