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Inviato: 02/10/2009, 14:49
da Aquarivs
Innanzi tutto andrebbe analizzata a monte la distinzione tra emozioni e sentimenti! Benché per molti i due termini siano interscambiabili così non è. L'emozione è primaria, percettiva, primitiva, il sentimento è cognitivo, secondario, elaborato. Secondo questa chiarissima distinzione, clinicamente incontestabile, il sentimentalismo è cioè l'uso promiscuo e morboso dei propri sentimenti non riguarda solo l'amore per cui la distinzione tra amore e sentimentalismo È SCORRETTA di per sè. Esistono tantissimi altri sentimenti nei quali si può eccedere. E in ognuno di questi casi si può definire il soggetto che ne mostra segni, sentimentale. L'amore come mediazione fra emozione e ragione esposta da Nonna Pina è corretta solo socialmente parlando ma in termini di leggittimità umana (perché questo siamo, non animali che sfornano figli e poi se li dimenticano) i sentimenti sono frutto del vissuto e, l'entità in cui questi si manifestano non sono unici e uguali per tutti. Non sono soggetti a restrizioni né accomodamenti. L'unico caso in cui diventa clinico e quindi pericoloso, è l'attacamento dannoso (per sé e per altri) ad un particolare sentimento che valica l'oggettività del soggetto o dell'oggetto che riceve tale sentimento fino a rendere colui che lo vive incapace di vivere una vita regolare compromettendone la capacità di giudizio.
Il sentimentalista non è malato. Non è patologico. Ha un vissuto tale che amplifica la priorità di certi sentimenti rispetto alle convenzioni ma comunque leggittimamente!
Quando, dunque, la wts distingue tra amore e sentimentalismo mette in atto la solita politica invadente di controllo della personalità senza far distinzioni sui singoli e sul loro vissuto. Piuttosto che lasciar determinare all'individuo cosa deve provare, per chi e come, prende delle decisioni basate su MERA IGNORANZA. Su concetti obsoleti e superati come vecchi trattati sociopsicologici che oggi, alla luce della conoscenza in materia sono a dirla tutta, scandalose.
Ripeto dunque che il sentimentale non può essere confrontato solo all'innamorato ma anche all'iracondo, al peripatetico al drammatico, a colui che odia. Nello specifico la differenza tra amore e sentimentalismo è pura semantica. Una vuota filosofia che trova spunto solo dalla diversità fra noi di vivere il sentimento.

Negli esempi pratici che avete menzionato la mamma che si tiene stretto il figlio drogato non è una mamma sentimentale, come se attribuiste scioccamente al termine una connotazione negativa. In questo caso la mamma ha delle serie difficoltà nel prendere la giusta visione della realtà, realtà che in questo caso, essendo pericolosa per lei e il figlio, la rende patologica.
Ma una madre sentimentale può essere colei che, avendo comunque una giusta capacità di giudizio, fa quel che deve per il figlio ma piange tutte le notti perchè lo status la rende nervosa, incostante, preoccupata. Una madre non sentimentale ama quanto la prima ma non esterna allo stesso modo il sentimento perché probabilmente il suo vissuto le ha edificato una personalità differenta che non contempla le vistose manifestazioni del sentimento.

Nella fattispecie della wts questa differenza e solo stupidità concentrata in barattolo. La madre che si piglia il figlio dissociato e la madre che non se lo piglia non sono due madri che si differenziano per la manifestazione del sentimento ma perchè una delle due è una madre sana. L'altra è patologica. (poichè come spiegato prima, il patologico si muove sul parametro del pericolo in quanto i sentimenti per il proprio dio o la propria religione la portano a far del male a sè e ad altri, in questo caso il figlio in quanto l'abbandono di un credo non è moralmente e clinicamente annoverabile tra i motivi per cui il patologico diviene leggittimo come ad esempio una madre che continua a sentirsi giustificata per aver picchiato il figlio solo perché questo è monello).

Spero che con questa perla di pura psicologia dello sviluppo io vi abbia fatto cosa gradita.
Ps. Nonna Pina il tuo ragionamento mi stimola in settori quali la concezione del sentimento dei gruppi socialmente sviluppati..

Inviato: 02/10/2009, 16:01
da Gabriella Prosperi
Aquarivs ha scritto:Ps. Nonna Pina il tuo ragionamento mi stimola in settori quali la concezione del sentimento dei gruppi socialmente sviluppati..
Oh mamma, se me ne stavo zitta! :risata:
Scherzo.
Comunque, alla tua dotta analisi, tanto di cappello.
Nulla so di psicologia, ma cerco di amare a prescindere, anche (mi piacerebbe scrivere, soprattutto) chi mi respinge.
Difficile, eh?
A volte mi sovviene che Lui disse: "Il mio carico è leggero"
Mica tanto.
Gabrella

Inviato: 02/10/2009, 17:08
da Cristianalibera
Gabriella Prosperi ha scritto:
prays ha scritto:Sentimento e sentimentalismo non sono la stessa cosa, e non se lo sono inventati i tdG.

sentimentalismo [sen-ti-men-ta-lì-Smo] n.m. [pl. -i]
1 tendenza verso una sentimentalità eccessiva, affettata, sdolcinata
© 2005, De Agostini Scuola S.p.a. - Garzanti Linguistica

Il sentimentalismo ha poco a che fare con il vero amore.
Calma, calma, si parla d'amore e voi che fate?
Vi "scannate" amorevolmente? :verde:
La nota di Prays, a mio parere, è corretta:
E' facile confondere il sentimentalismo con i sentimenti.
Nella vita, capita a tutti di far confusione in merito.
Ma l'amore, pur essendo un/il sentimento, non ha nulla di sentimentale.Deve sempre essere guidato dalla ragione o si impoverisce.
Gabriella

Potresti spiegare un po' la frase da me evidenziata?
Non è che tu vorresti dire che di fronte ad un innamoramento una donna oppure un uomo dovrebbe accendere la ragione e chiedersi " ma è ragionevole che adesso mi innamoro?"



Saluti
Veronika

Inviato: 02/10/2009, 17:38
da Aquarivs
Ex Luter, ad esempio, nel caso che proponi dell'innamoramento, si può spiegare meglio cosa intendo per patologico o meno e quindi, di riflesso quanto sia stupido far differenza tra sentimentale e no.
Ipotizziamo che mentre sei per strada vedi un gran pezzo di gnocco. I tuoi occhi escono dalle orbite e lo attracchi. Immaginiamo dunque che negli appuntamenti successivi (se lui ci sta :D) tu inizi a nutrire più che semplice attrazione nei suoi confronti e nasca l'amore.. Vuoi la differenza tra sana e patologica e fra sana "normale" e sana "sentimentale" come qui tentano tutti di differenziare?
La sana che sente questo forte sentimento inizia a pensare a lui come un possibile compagno. Pensa a fondo a ciò che prova e riconoscendolo come un sentimento d'amore edifica su di esso delle aspettative e col tempo mostra segni di attaccamento, piccole gelosie, una forte considerazione per i pensieri del proprio amato e della sua vita. Esplicherà i propri sentimenti con effusioni d'amore e BEEEEEEP!! (il resto lo censuriamo per contenuti XXX).
La patologica dopo 2 volte che lo reincontra inizia con il fantasticare a tutta forza, diventa euforica, staparla, pensa ancor prima del tempo a come possederlo completamente, oppure diviene depressa si abbatte è in preda agli attacchi di panico o ancora diviene violenta, morbosa e nervosa cronica. (questi stati non devono insorgere tutti contemporaneamente).
La Sentimentale dopo diversi appuntamenti mentre TU (generico) ci pensi 2 volte prima di dire che lo trovi attraente lei lo fa. Mentre TU non racconti alle tue amiche che pezzo di gnocco hai conosciuto dopo 10minuti che l'appuntamento è finito (anche in piena notte) lei lo fa descrivendolo nei minimi particolari. TU non piangi quando scopri al 12° appuntamento che la madre gli è morta di cancro (faccio il buono e dico piangi di dispiacere e non di yuppyyy via la malasuocera) ma lei lo fa. TU mandi a fanc*** in mente tua la signora che anche se ti ha visto accostata ad aspettare, ti ha rubato l'ultimo posto libero del parcheggio per cui arriverai da lui in ritardissimo per l'anniversario mentre lei prima le darà della mign**ta e poi correrà dal fidanzato chiedendogli trecento volte scusa. TU dirai che bei fiori, lei si commuoverà. Tu vedrai andare i tuoi figli a studiare a Firenze rattristata e lei piangerà. Tu al funerale di tuo marito addolorata ti ritirerai in privato, lei piangerà e strapiangerà..

Il ciclo vitale l'ho finito :D ti piace?

Inviato: 02/10/2009, 17:41
da Aquarivs
Il sentimentale esterna con più vigore ma il sentimento è sempre lo stesso di un innamorato non sentimentale.

Inviato: 02/10/2009, 17:57
da Achille
deep-blue-sea ha scritto:Quello che dici è sensato. Il problema é che la Watchtower ha cambiato il significato della parola amore, applicandola a Geova Dio d'amore ma anche giusto che cerca di bilanciare amore e giustizia. Dunque siccome tutto quanto scrivono ha un profondo effetto sulle menti dei TG, cosi inconsapevolmente si applica cio che insegnano: l'amore deve essere bilanciato dalla giustizia? Allora faremo in modo da applicarlo nelle nostre relazioni con altri....Perciò i Tg sono aridi senza amore, né sentimentalismo, ne comprensione, né empatia, dato che senza batter ciglio accettano il fatto che questo Dio d'amore e giusto distruggerà tutta l'umanità...senza porsi troppe domande sulla legittimità di un'azione simile!
E per quanto riguarda anche l'amore, inteso come relazione sentimentale fra un uomo e una donna, guardate cosa arrivò a scrivere il fondatore dei TdG:
Vi è un aspetto così sinistro in questo “amore” il cui orrore è inferiore probabilmente solo a quello che ci è stato rivelato dagli orrori della guerra. Innanzitutto, quest’”amore” crea l’illusione che esistano delle qualità desiderabili nel suo oggetto, che sono più o meno indefinibili, e che, alla fin fine, non esistono neppure ... Ma cosa troviamo nel vasto deposito dei Fatti che si cela sotto le vesti affascinanti dell’amore? Per esso sono stati compiuti innumerevoli omicidi. Schiere di suicidi sono state commesse a causa di amori non corrisposti o finiti. Infedeltà e divorzi sono il frutto dell’”amore” per altri uomini o altre donne ... Orbene, si può allora dire alla luce di quanto precede che l’”amore”, che sta alla base di tutti questi crimini possa costituire un buon motivo per sposarsi, o che esso sia benedetto da Dio? Ci chiediamo: è l’amore la base ideale per il matrimonio?

Nessuno che abbia rispetto per la testimonianza della Bibbia dovrebbe rifiutarsi di prendere in esame i fatti che abbiamo qui menzionato. Mentre è vero che vi erano varianti circa il modo di prender moglie, anche fra lo stesso tipico popolo di Dio, Israele, ciò non cambia ne al-tera il proposito originale di Geova. Quando Gesù era sulla terra i Farisei cercarono di intrappolarlo ponendogli alcune domande riguardanti la relazione matrimoniale; quindi, pensando di averlo messo alle corde a motivo di una frase che Egli aveva pronunciato, gli posero un’ultima domanda circa la legge di Mosè. Gli dissero: ‘Perché Mosè comandò di darle un certificato di divorzio e di mandarla via?’ Egli rispose loro, “Per la durezza dei vostri cuori, Mosè vi concesse di divorziare dalle vostre mogli, ma non è stato così dal principio”. Così, quindi, non abbiamo adesso bisogno di sapere quali sono state le variazioni intervenute nel sistema di prender moglie rispetto ai tempi antichi, ma è sufficiente che sappiamo come stavano le cose in principio.

In che modo Adamo ebbe sua moglie? Dio prese una costola di Adamo e da esse fece diverse donne e poi si mise ad aspettare che Adamo si innamorasse di una di loro per poi prenderla come moglie? No, Egli non fece così. Avrebbe mai Dio potuto fare una cosa del genere? Assolutamente no. Invece, Dio fece solo una donna e la diede ad Adamo come moglie, e Adamo prese ciò che gli fu dato, e lo stesso fu costretta a fare Eva.

Ci viene anche detto che Adamo era un figlio di Dio. Per-ciò se ne deduce che il modo di prender moglie in principio era un provvedimento paterno. C’era il corteggiamento prima del matrimonio? No. C’era l’innamoramento? Nemmeno ... Non vi è alcun dubbio, naturalmente, che in quanto creata a quello scopo, Eva era perfettamente compatibile con Adamo sotto ogni a-spetto. Ed è anche oltre ogni modo vero che anche se dovessero esservi delle differenze fra gli esseri umani perfetti, i padri perfetti non avrebbero alcuna difficoltà nello scegliere guidati dallo spirito del Signore delle mogli adatte ai loro figli.

In breve, quindi, si può dire che il cosiddetto “amore” non è il motivo ideale per sposarsi. In altre parole, non è il modo naturale mediante il quale un uomo debba prender moglie ...
Mentre, come le Scritture mostrano chiaramente, il matrimonio è un’istituzione di Geova Dio, l’apostolo Paolo, sotto ispirazione dello spirito di Dio rese evidente che a causa della frenetica attività del Diavolo e della sua orga-nizzazione sulla terra, gli appartenenti al consacrato po-polo di Dio dovrebbero assolutamente evitare di sposarsi a meno che non siano continuamente tormentati dal de-siderio di avere rapporti sessuali, nel qual caso dovreb-bero sposarsi. Per i più giovani o i più vecchi che, solo per questo, hanno bisogno di sposarsi, si dovrebbe di-sporre di farlo con franchezza e sincerità, il più possibile conforme alle originarie disposizioni divine, senza l’abbagliamento, le delusioni e le illusioni del cosiddetto “amore”, che reca biasimo sul santo nome di Geova.
Rutherford sull’Età d’Oro del 27 gennaio 1937.

Secondo me Il "geovismo" attuale è stato influenzato dalle strampalate opinioni del "Giudice" più di quello che si immagina...

Achille

Inviato: 02/10/2009, 18:07
da Gabriella Prosperi
Cristianalibera ha scritto:
Gabriella Prosperi ha scritto:
prays ha scritto:Sentimento e sentimentalismo non sono la stessa cosa, e non se lo sono inventati i tdG.

sentimentalismo [sen-ti-men-ta-lì-Smo] n.m. [pl. -i]
1 tendenza verso una sentimentalità eccessiva, affettata, sdolcinata
© 2005, De Agostini Scuola S.p.a. - Garzanti Linguistica

Il sentimentalismo ha poco a che fare con il vero amore.
Calma, calma, si parla d'amore e voi che fate?
Vi "scannate" amorevolmente? :verde:
La nota di Prays, a mio parere, è corretta:
E' facile confondere il sentimentalismo con i sentimenti.
Nella vita, capita a tutti di far confusione in merito.
Ma l'amore, pur essendo un/il sentimento, non ha nulla di sentimentale.Deve sempre essere guidato dalla ragione o si impoverisce.
Gabriella

Potresti spiegare un po' la frase da me evidenziata?
Non è che tu vorresti dire che di fronte ad un innamoramento una donna oppure un uomo dovrebbe accendere la ragione e chiedersi " ma è ragionevole che adesso mi innamoro?"



Saluti
Veronika
Non mi riferivo specificatamente all'amore tra uomo e donna.
Ahimè, la lingua italiana identifica i vari tipi d'amore, appunto, con solo un termine.
Beati i greci che specificavano.
E nemmeno parlavo di quella fase dell'amore i cui si è in tutt'altri sentimenti affacendati,
Intendevo parlare dei vari tipi d'amore, o, per meglio dire, quando l'amore è esplicato nelle più varie tipologie di rapporto:
parentali o occasionali, ecc....
Gabriella

Inviato: 02/10/2009, 18:24
da Cristianalibera
Gabriella Prosperi ha scritto:

Potresti spiegare un po' la frase da me evidenziata?
Non è che tu vorresti dire che di fronte ad un innamoramento una donna oppure un uomo dovrebbe accendere la ragione e chiedersi " ma è ragionevole che adesso mi innamoro?"



Saluti
Veronika

Non mi riferivo specificatamente all'amore tra uomo e donna.
Ahimè, la lingua italiana identifica i vari tipi d'amore, appunto, con solo un termine.
Beati i greci che specificavano.
E nemmeno parlavo di quella fase dell'amore i cui si è in tutt'altri sentimenti affacendati,
Intendevo parlare dei vari tipi d'amore, o, per meglio dire, quando l'amore è esplicato nelle più varie tipologie di rapporto:
parentali o occasionali, ecc....
Gabriella

Tranquilla, credo solo il greco specifica quel termine, anche il tedesco usa un solo termine per descrivere le varie forme d'amore ma io mi riferivo nel mio post all'amore tra uomo e donna perciò avresti pure potuto rispondere alla mia domanda, in quel specifico caso tu lo intendi cosi o come?
Giusto per capire.


Veronika

Inviato: 02/10/2009, 18:30
da Gabriella Prosperi
Cristianalibera ha scritto:Non è che tu vorresti dire che di fronte ad un innamoramento una donna oppure un uomo dovrebbe accendere la ragione e chiedersi " ma è ragionevole che adesso mi innamoro?"



Saluti
Veronika
No, non è così che intendo.
Dovrebbe chiedersi: ma il mio amore sarà proiettato verso il suo bene o verso il mio appagamento?
E' chiaro che anche l'amato dovrebe porsi la stessa domanda. :verde:
Gabriella

Achille hai centrato proprio il punto!

Inviato: 02/10/2009, 21:10
da bigotta
Rutherford sull’Età d’Oro del 27 gennaio 1937.

Secondo me Il "geovismo" attuale è stato influenzato dalle strampalate opinioni del "Giudice" più di quello che si immagina.


Achille.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il risultato finale di tutto questo disquisire alla fine non varia.

Itdg non hanno sentimenti propri,antepongono la regola a qualsiasi sentimento,sia filiale che materno ecc.

E ribadisco che sono delle persone davvero aride,poi possiamo parlare di sentimentalismo, sentimento, amore o come lo vogliamo chiamare, ma il risultato non cambia.

Inviato: 02/10/2009, 21:30
da Aquarivs
Dovrebbe chiedersi: ma il mio amore sarà proiettato verso il suo bene o verso il mio appagamento?
Troppo costruito come concetto. Il sentimento ha di per sè una matrice egoistica votata all'appagamento personale. Quello di cui parli tu è una forma di attaccamento materno più che erotico.

Inviato: 02/10/2009, 21:31
da Mario70
bigotta ha scritto:Rutherford sull’Età d’Oro del 27 gennaio 1937.

Secondo me Il "geovismo" attuale è stato influenzato dalle strampalate opinioni del "Giudice" più di quello che si immagina.


Achille.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il risultato finale di tutto questo disquisire alla fine non varia.

Itdg non hanno sentimenti propri,antepongono la regola a qualsiasi sentimento,sia filiale che materno ecc.

E ribadisco che sono delle persone davvero aride,poi possiamo parlare di sentimentalismo, sentimento, amore o come lo vogliamo chiamare, ma il risultato non cambia.
Io invece ho sempre odiato le generalizzazioni, se ci atteniamo alla lucida analisi dell'amico aquarius ad esempio possiamo considerare come agisce l'essere umano in quanto tale e non facente parte di una religione o altro.
Che poi un certo tipo di ideologia favorisca un certo tipo di patologie sono d'accordo con te, ma è sempre fuorviante generalizzare, prays ad esempio postando qui e soprattutto rispondendoti, dimostra almeno di non soffrire di questo tipo di patologia e dobbiamo dargliene atto.

ciao

Inviato: 03/10/2009, 7:01
da Gabriella Prosperi
Aquarivs ha scritto:
Dovrebbe chiedersi: ma il mio amore sarà proiettato verso il suo bene o verso il mio appagamento?
Troppo costruito come concetto. Il sentimento ha di per sè una matrice egoistica votata all'appagamento personale. Quello di cui parli tu è una forma di attaccamento materno più che erotico.
Vuol dire che l'età mi ha segnata.
:risata:
Eh, amico mio, la passione, prima o poi, si attenua, devono subentrare altre consapevolezze nel rapporto.
Sta di fatto che, comunque, fin dall'inizio, amare significa "sacrificare" parte del proprio ego.
Gabriella

Inviato: 03/10/2009, 7:13
da jwscientist
Piu' che L'eta' d'oro mi sembra l'Eta' di un altro materiale la merd.................

Inviato: 03/10/2009, 7:44
da Gabriella Prosperi
jwscientist ha scritto:Piu' che L'eta' d'oro mi sembra l'Eta' di un altro materiale la merd.................
Se partorisci questi commenti, ti consiglio di prenderti una pausa.
E te lo consiglio come moderatore, non come parte in causa.
Gabriella Prosperi/mod

Inviato: 03/10/2009, 8:44
da daniela47
bigotta ha scritto:Rutherford sull’Età d’Oro del 27 gennaio 1937.

Secondo me Il "geovismo" attuale è stato influenzato dalle strampalate opinioni del "Giudice" più di quello che si immagina.


Achille.

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Il risultato finale di tutto questo disquisire alla fine non varia.

Itdg non hanno sentimenti propri,antepongono la regola a qualsiasi sentimento,sia filiale che materno ecc.

E ribadisco che sono delle persone davvero aride,poi possiamo parlare di sentimentalismo,
sentimento, amore o come lo vogliamo chiamare, ma il risultato non cambia.



Non posso che associarmi in pieno a quello che dice Bigotta.!! e lo
faccio con cognizione di causa.

- QUI si può qui fare tutte le considerazioni, l’etimologia delle parole, sciorinare tutto il dizionario
e tutta la psicologia che si vuole, ma come dice Bigotta IL RISULTATO NON CAMBIA.

- Qui si parla delle intenzioni che mette in campo il geovismo, per rendersi padrona e
somma indicatrice di quello che devono o non devono provare i TDG, sempre e solamente
a beneficio dell’interesse dell’organizzazione che vuole tenere tutto sotto controllo,
perfino i sentimenti materni e filiali.

Perciò si può continuare all’infinito, con l’esaminare il significato di questo o di quel termine,
ma resta il fatto compiuto ed inesorabile, e soprattutto con conti, ed esperienze fatte,
che chi comanda in questa dottrina è l’organizzazione,
che comanda sulle azioni, sul comportamento, sull’odio e sull’amore, e per farlo ha bisogno
di COMANDARE soprattutto sul cuore dei propri adepti.

Inviato: 03/10/2009, 10:29
da Aquarivs
Tra l'altro mi pare che il sacrificio personale, e nello specifico dare la propria vita per qualcun'altro, sia il gesto più cristiano che ci sia. Quindi se io devo sacrificare la mia felicità, il mio posto nella wts e nel nuovo mondo per amare mio figlio incondizionatamente e senza divieti lo farò perchè "la verità" è scolpita nel mio cuore non in un codice di leggi.

Inviato: 03/10/2009, 11:01
da prays
Aquarivs ha scritto:Il sentimentale esterna con più vigore ma il sentimento è sempre lo stesso di un innamorato non sentimentale.
Quoto questo pensiero e non tutto il tuo dotto intervento precedente, perche a mio parere qui c’è tutto il malinteso in cui siamo caduti. È evidente che stiamo dando al termine “sentimentalismo” un significato diverso, e soprattutto lo si sta confondendo con l’aggettivo “sentimentale”, che non ha lo stesso significato. L’aggettivo per “sentimentalismo” è “sentimentalistico”.

Quando io parlo di sentimentalismo, parlo dell’atteggiamento di coloro che si fanno prendere dai sentimenti (o danno più importanza a certi sentimenti piuttosto che ad altri) anche quando dovrebbero evitarlo per il bene dell’altra persona. È sentimentalista l’amico che non ti dice che ti stai mettendo nei guai perché non vuole ferirti. È sentimentalista il genitore che promette una punizione al figlio che non ubbidisce ma poi la punizione non arriva mai, o che dice sempre sì anche quando dovrebbe essere no.

Io non credo che in questi atteggiamenti ci sia qualcosa di patologico, ma penso che siano comunque atteggiamenti negativi, sbagliati, e che poco hanno a che fare con l’amore.

Questo è il significato che io do al termine “sentimentale”.

Inviato: 03/10/2009, 11:02
da prays
bigotta ha scritto:Rutherford sull’Età d’Oro del 27 gennaio 1937.

Secondo me Il "geovismo" attuale è stato influenzato dalle strampalate opinioni del "Giudice" più di quello che si immagina.


Achille.

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Il risultato finale di tutto questo disquisire alla fine non varia.

Itdg non hanno sentimenti propri,antepongono la regola a qualsiasi sentimento,sia filiale che materno ecc.

E ribadisco che sono delle persone davvero aride,poi possiamo parlare di sentimentalismo, sentimento, amore o come lo vogliamo chiamare, ma il risultato non cambia.
Se solo ti rendessi conto di quanto ti rende insensibile etichettare sette milioni di individui come “persone aride” “che non hanno sentimenti”…

Inviato: 03/10/2009, 11:04
da prays
Aquarivs ha scritto:Tra l'altro mi pare che il sacrificio personale, e nello specifico dare la propria vita per qualcun'altro, sia il gesto più cristiano che ci sia. Quindi se io devo sacrificare la mia felicità, il mio posto nella wts e nel nuovo mondo per amare mio figlio incondizionatamente e senza divieti lo farò perchè "la verità" è scolpita nel mio cuore non in un codice di leggi.
Ma se così facendo sacrifichi le prospettive di vita di tutti e due, a cosa è servito il tuo sacrificio?

Inviato: 03/10/2009, 11:11
da prays
Cristianalibera ha scritto:
prays ha scritto:

Il sentimentalismo ha poco a che fare con il vero amore.

Che cos'è per te il vero amore?



Veronika
Ma lo sai che mi hai messo in crisi con questa domanda? Non perchè non abbia una risposta, ma perchè
nel provare a scriverla mi sono reso conto di quanto si rischi di essere o troppo superficiali o esageratamente prolissi.

Comunque, per dirla in una sola frase, sono convinto che il vero amore sia più legato alla ragione (la mente) che ai sentimenti (il cuore).

Magari per considerazioni più esaustive aspetto altre domande. :sorriso:

Inviato: 03/10/2009, 12:05
da Gabriella Prosperi
prays ha scritto:

Comunque, per dirla in una sola frase, sono convinto che il vero amore sia più legato alla ragione (la mente) che ai sentimenti (il cuore).
Direi che debbono essere coinvolti entrambi, e che l'uno deve intervenire quando l'altro rischia di prevalere.
Difficile, richiede impegno costante, ma il traguado gratifica.
Gabriella

Inviato: 03/10/2009, 12:12
da Aquarivs
Ma se così facendo sacrifichi le prospettive di vita di tutti e due, a cosa è servito il tuo sacrificio?
Le prospettive di vita mie non sono le tue. Non hanno lo stesso significato. Non lo hanno perchè a questo mondo siamo tutti diversi ed ognuno con una scala personale di priorità e di desideri e di sogni. Il fatto che le prospettive della persona che amo siano diverse dalle mie non mi autorizzano a negare le mie manifestazioni di amore altrimenti sarei una persona ipocrita e comodista. L'amore che rimane invariato in quello che per noi è il bello e cattivo tempo è il vero amore e non sentimentalismo. Tra l'altro sentimentalismo è legato a patos dal quale abbiamo estrapolato in epoca moderna dalla parola patetico, un significato che non gli appartiene. Ma non lo trovo strano. In un'organizzazine dove vige il controllo e le regole non vi è spazio per i "fuoriprogramma" di alcun genere. Ecco dunque che la parola patetico e sentimentale si tingono di eccesso e vanno ad indicare persone che non sanno controllare i propri sentimenti, quando invece, in origine le due parole indicano solo LA LORO MANIFESTAZIONE. Ma credo chela tattica sia quella di far vergognare dei propri sentimenti così che li si possa dominare.

Inviato: 03/10/2009, 12:19
da Aquarivs
Comunque, per dirla in una sola frase, sono convinto che il vero amore sia più legato alla ragione (la mente) che ai sentimenti (il cuore).
Altra distinzione di stampo popolare.
I sentimenti e la ragione risiedono entrambi nel cervello.

Inviato: 03/10/2009, 12:51
da mackenzie
[quote="Aquarivs"][/quote]

Accidenti, sembri proprio preparato... ho letto con interesse...

Non mi trovo, però, molto d'accordo col discorso che perseguire il bene altrui, della persona amata, abbia valenza più materna che erotica, ma comunque... affermarlo non è generalizzare il modo in cui una persona può amare un'altra? Con tutte le peculiarità del caso... la gelosia, la passione, il desiderio, l'altruismo, tutti!, trovano o dovrebbero trovare posto in una relazione basata sull'amore, fatta d'amore e d'innamoramento... per la realizzazione dei due... Anche l'eros, se è vissuto come forma di appagamento reciproco e non proprio soltanto, trova nella coppia un senso e un livello superiore, io credo (da profana di psicologia)!

Mac

Inviato: 03/10/2009, 12:52
da mackenzie
Aquarivs ha scritto:
Comunque, per dirla in una sola frase, sono convinto che il vero amore sia più legato alla ragione (la mente) che ai sentimenti (il cuore).
Altra distinzione di stampo popolare.
I sentimenti e la ragione risiedono entrambi nel cervello.
La scienza non pare aver detto tutto in materia... mi pare, eh?!

Inviato: 03/10/2009, 13:02
da Gabriella Prosperi
Aquarivs ha scritto:
Comunque, per dirla in una sola frase, sono convinto che il vero amore sia più legato alla ragione (la mente) che ai sentimenti (il cuore).
Altra distinzione di stampo popolare.
I sentimenti e la ragione risiedono entrambi nel cervello.
OK, i cuore è un muscolo senza "cellule grigie".
Siamo nazional-popolari, ma ci piace intenderci così.
Mica siamo ad un congresso. :verde:
Gabriella

Inviato: 03/10/2009, 13:15
da Aquarivs
Non era per te Gabriella che sottolineavo l'origine di questa distinzione. Era per Prays che ricalca il pensiero della wts continuando a fare questa separazione tra le cose. :D
Inoltre, Mac, non dico che solo l'amore materno si preoccupa dell'altro, io intendevo che l'amore di cui parlava Gabriella, in cui l'ego si annulla in virtù di una totale dedicazione all'altro e ai suoi bisogni è più materno che erotico, in quanto, nell'amore di forma Eros l'appagamento dei propri bisogni gioca un ruolo fondamentale, anche se, come proseguiva Gabriella, con il tempo la relazione fra due innamorati passa da una erotica ad una filiale.

Inviato: 04/10/2009, 17:16
da Cristianalibera
Gabriella Prosperi ha scritto:
Cristianalibera ha scritto:Non è che tu vorresti dire che di fronte ad un innamoramento una donna oppure un uomo dovrebbe accendere la ragione e chiedersi " ma è ragionevole che adesso mi innamoro?"



Saluti
Veronika
No, non è così che intendo.
Dovrebbe chiedersi: ma il mio amore sarà proiettato verso il suo bene o verso il mio appagamento?
E' chiaro che anche l'amato dovrebe porsi la stessa domanda. :verde:
Gabriella



Cara Gabriella, quando due s'innamorano e amano questo è pe scontato altrimenti non si tratterebbe di AMORE ma di una bramosa ricerca dei propri piaceri.

Ricordiamoci cosa ha scritto Paolo nel suo inno all'amore, che ci aiuta anche un pochino a capire come si comporta colui che ama veramente e a quale posto Paolo annovera l'amore tra tutte le virtù cristiane, al primo posto ancora prima della fede!



L'inno dell'amore ( 1 Corinzi 13)


1 Quand'anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo.
2 E se anche avessi il dono di profezia, intendessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede da trasportare i monti, ma non ho amore, non sono nulla.
3 E se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova.
4 L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia,
5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; 6 non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità,
7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 L'amore non viene mai meno, ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sarà abolita,
9 perché conosciamo in parte e profetizziamo in parte.
10 Ma quando sarà venuta la perfezione, allora quello che è solo parziale sarà abolito.
11 Quand'ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino, ragionavo come un bambino; quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.
12 Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto.
13 Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l'amore.


Veronika

Inviato: 04/10/2009, 17:34
da Cristianalibera
prays ha scritto:
Cristianalibera ha scritto:
prays ha scritto:

Il sentimentalismo ha poco a che fare con il vero amore.

Che cos'è per te il vero amore?



Veronika
Ma lo sai che mi hai messo in crisi con questa domanda? Non perchè non abbia una risposta, ma perchè
nel provare a scriverla mi sono reso conto di quanto si rischi di essere o troppo superficiali o esageratamente prolissi.

Comunque, per dirla in una sola frase, sono convinto che il vero amore sia più legato alla ragione (la mente) che ai sentimenti (il cuore).

Magari per considerazioni più esaustive aspetto altre domande. :sorriso:


Devo dirti la verità mi sento quasi lusingata di sentire da te che io ho messo in difficoltà il mitico prays... :risatina:

Quando scrivi che tu creda che il vero amore sia basata più sulla ragione che sul cuore ho visto la conferma di qello che temevo :occhiol:

A questo punto vorrei chiedere a te ciò che ho già chiesto a Gabriella nel caso dell'amore tra uomo e donna...cioè:

Non è che tu vorresti dire che di fronte ad un innamoramento una donna oppure un uomo dovrebbe accendere la ragione e chiedersi " ma è ragionevole che adesso mi innamoro?" :verde:


Ciao
Veronika