Gabriella Prosperi ha scritto:
Questa affermazione mi lascia perplessa.
Se sei convinto della inesattezza delle dottrine e rimani tortocollo perchè così pensi di convincere altri, o invece concedi all'organizzazione il beneficio del dubbio e, nell'incertezza, ne resti all'interno sperando che altri fughino le tue perplessità.
Scusa, spero d'aver letto attentamente i tuoi post, ma questo non mi è ancora chiaro.
Perchè, nel primo caso, la vedo molto difficile partecipare corpo e anima al servizio con la sicurezza dell'inutilità, peggio, andando contro coscienza, e, nel frattempo, fare opera di controinformazione.
Nel secondo caso, invece, mi sarebbe più comprensibile il tuo atteggiamento.
Gabriella
Cara Gabriella, il punto è che potrei anche scappare ora, ma mi troverei un un "casino" che non ti dico, inoltre salterebbe tutto quello che ho in mente di fare.
Invece devo rimandare la cosa, beneficiando dello status di "interno" per continuare a tenermi aggiornato su quello che succede ed osservare come si muovono le cose ed eventuali cambiamenti.
Non ho mai detto che non soffro, ma lo sopporto in virtù dei miei obiettivi.
Vedi, ho preso a cuore la cosa in maniera estrema, sono entrato a contatto con questo mondo e non ne uscirò semplicemente per aver vissuto un'esperienza e subito la perdita di tutti i contatti ed allontanarmi con delusione, ma ne farò qualcosa di più. E' una missione ora.
La mia dissociazione/disassociazione dovrà essere qualcosa di sconvolgente, qualcosa che scatenerà domande e perplessità.
Devo pianificare tutto con cura.
Ho già dato, in quanto a visite pastorali/inquisizioni dure su accuse ingiuste e senza possibilità di difendermi, ma la cosa si è conclusa soltanto in polemica e mai in modo estremo.
Non sarà difficile farmi disassociare per qualcosa di clamorosamente ingiusto e farlo sapere a tutti quelli che potranno sapere. Questo preparerà per bene il terreno per la mossa successiva.
Fino ad allora, mi terrò stretto il mio diritto di difendere la bontà degli aderenti.
Se la mia fuoriuscita fosse in odio ed in rigetto a tutta questa esperienza, mentirei, ed anche a me stesso.
Ho esaminato ed anche un po' vissuto le altre realtà ecclesiali, e come ho ribadito sin dall'inizio,
la parte ecclesiale dei tdG ha lati in comune con esse, ben distinta dalla parte settaria. E questo va sfruttato per un gran bene se possibile.
Il mio proposito è di far accettare ai tdG che fuori dalla loro cerchia hanno degli altri fratelli con i loro stessi buoni sentimenti, e contemporaneamente far accettare i tdG dai loro fratelli esterni, rompendo la polemica, in maniera macro-comunitaria, rompere il muro TDG / Non TDG, soprattutto in ambito cristiano.
Una sorta di piano "macroecumenico", se vogliamo. Va realizzato a piccoli passi.
Sarò un po' figlio dei fiori, vedetela come volete. Ma l'umanità ha bisogno di essere il più unita possibile.
E per far volare idee come queste, ho bisogno di tutto l'aiuto possibile.