Per Nike
nike ha scritto:polymetis ha scritto:
E visto che non sai distinguere le informazioni vere da quelle false, a causa della tua ignoranza biologica, scriveresti un trattato collezionando le affermazioni false e i ragionamenti illogici che hai trovato nella spazzatura creazionista. A che serve che un dilettante legga libro pro o contro l'evoluzione? A niente, perché sarebbe come cercare di costruire una casa partendo dal tetto, come fanno i ragni... Per giudicare quelle argomentazioni servono basi di genetica, anatomia, e finanche cosmologia (se viene tirata in ballo come hai provato a far tu). Mi ricordi i TdG, intenti a scrivere libri sul Nuovo Testamento, senza averlo mai letto, visto che non sanno il greco. Allo stesso modo tu pretendi di giudicare le argomentazioni di genetisti che litigano tra loro, ma non hai le basi per farlo, e decidi in base alla simpatia. Non a caso la comunità scientifica non dà alcuna corda ai creazionisti, e le loro argomentazioni fanno per lo più presa sugli illetterati, vittime dell'analfabetismo scientifico tuoi pari.
Ad maiora
sei liberissimo di continuare a inveirmi contro, ma non credo ci stai facendo una bella figura, come mai tanto livore?
Livore? Io leggo solo constatazioni, e metto in luce quella che, secondo gli standard della comunità scientifica internazionale, è conclamata superstizione ed ignoranza, il tutto condito con la boria tipica del dilettante che pensa di aver svelato chissà quale arcano.
Le tue cosiddette argomentazioni creazioniste hanno trovato una per una confutazione puntuale nei link che ho indicato, ma ormai sono abituato al fatto che, quando si parla di cose concrete, la gente si mette a questionare le intenzioni di chi discute, anziché le sue argomentazioni.
Per Lidia
"...quello che fanno gli omosessuali e perchè, a me non importa un fico"
Invece capire dovrebbe interessarti, altrimenti rischi che il tuo giudizio, che tu lo esprima o no, sia errato.
"Dio come dice Polymetis molto elegantemente,a nessuno importa un fico di quello che penso io"
Naturalmente quello che tu pensi diventa rilevante qualora lo esprimi, perché nel caso di espressione verbale, contribuiresti a mantenere in circolo pregiudizi ascientifici, un po' come il razzista quando parla continua a mettere in circolo bugie basate sul razzismo.
Il danno tra gli astanti che ascoltano un discorso omofobo è doppio se uno degli uditori è un giovane ragazzo gay, che rischia di introiettare dentro di sé un pregiudizio omofobo, un po' come gli Ebrei sotto il III Reich finivano per sentirsi davvero inferiori ed inaccettabili a se medesimi per i discorsi d'odio che udivano nella società antisemita in cui vivevano. Ciò comportò la nascita dell'odio degli ebrei per se stessi, su cui Lessing ha scritto un famoso libro, e similmente esiste l'omofobia interiorizzata, nata dai discorsi che i bambini gay sentono pronunciare dagli adulti che hanno attorno. Ogni parola d'odio ha un peso.
Ha fatto bene Achille ad esempio ha farti notare l'espressione da te utilizzata, cioè "stile di vita", che pare connotare l'omosessualità come una scelta al pari del tipo di moda d'abbigliamento che si voglia seguire. L'espressione non è affatto innocente, e utilizzandola si ispira della gente a ripeterla, così come tu a tua volta la utilizzi perché certamente l'hai sentita altrove. Ma quell'espressione non è affatto neutra, e veicola l'idea erronea che l'omosessualità sia una scelta consapevole, ed uno "stile" cui ci si potrebbe adeguare ma anche no.
" Quando però si punta il dito accusando di FOBIA e quindi di essere psichicamente malata, gente che fobica non è, la cosa mi tocca eccome ed ho ancora, forse per poco, il diritto di esprimere il mio dissenso: tutto quì."
L'omofobia non richiede certo reazioni scomposte. Anche il semplice senso di disgusto che si può provare vedendo un bacio gay può essere indice di una lieve omofobia indotta dalla cultura in cui si è cresciuti.
Ad maiora