Omofobia

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Quixote
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mr-shadow ha scritto:Non si capisce dove possa esservi un dialogo franco se gli alunni italiani vengono considerati vittime di “una vasta campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale”, non si capisce come la lotta al diritto di scegliere la propria sessualità non possa non definirsi omofoba. Ma forse è il gioco dei sinonimi.

http://www.uaar.it/news/2014/11/26/ness ... more-50152" onclick="window.open(this.href);return false;
Fermo restando che condivido, in generale, quanto espresso dal link, tuttavia mi sembra tendenzioso piú del dovuto. Perlomeno quanto alla lettera di Bergoglio: in effetti questa lettera, che «spunterebbe fuori», stando alla data nel blog, il 24 novembre, è datata quasi quattro anni e mezzo prima, e non so quanto possa far testo, oggi come oggi. Anzi, secondo me faceva poco testo anche un’anno fa, quando l’ho segnalata, in privato, a Cogitabonda, e a Mauro1971. E sebbene nessuno di noi tre, credo, possa definirsi filocattolico, abbiamo deciso di non linkarla. Ma poiché ora è saltata fuori ne passo la traduzione – molto alla buona, ma certo meglio del translator – che ne feci il 5 dicembre dell’anno scorso.

Caro Justo

La Commissione Episcopale per i Laici della CEA [Conferencia Episcopal Argentina], nella sua veste “civica”, ha aderito all'iniziativa di organizzare una manifestazione di fronte alla possibile approvazione della legge sul matrimonio di persone dello stesso sesso, riaffermando al contempo la necessità dei bambini al diritto ad avere un padre e una madre per la loro educazione e formazione. Attraverso queste righe desidero offrire il mio sostegno a questa manifestazione di responsabilità dei laici .

Lo so, perché me lo hai espresso, che non sarà un azione contro qualcuno, perché non vogliamo giudicare coloro che pensano e sentono in modo diverso. Tuttavia, più che mai, di fronte al bicentenario e con la certezza di costruire una nazione che includa la pluralità e la diversità dei suoi cittadini, sosteniamo chiaramente che non si può rendere uguale ciò che è diverso; nella convivenza della società è necessaria l’accettazione delle differenze.

Non è una questione di mera terminologia o di convenzioni formali di un rapporto privato, bensí di un vincolo di natura antropologica. L'essenza dell'essere umano tende all'unione dell'uomo e della donna come reciproca realizzazione, attenzione e cura , e come via naturale per la procreazione. Questo conferisce al matrimonio trascendenza sociale e carattere pubblico. Il matrimonio precede lo Stato, si basa sul nucleo familiare della società , anteriore alla stessa Chiesa. Da qui l' adozione del disegno di legge in progetto significa un reale e grave regresso antropologico.

Non è la stessa cosa il matrimonio (conformato per maschio e femmina) e l'unione di due persone dello stesso sesso. Distinguere non è discriminare, bensí rispettare; differenziare per discernere è valutare propriamente, non discriminare. In un momento in cui poniamo l’enfasi sulla ricchezza del pluralismo e sulla diversità culturale e sociale, è una contraddizione minimizzare le differenze umane fondamentali. Non è la stessa cosa un padre o una madre. Non possiamo insegnare alle generazioni future che è ugual cosa, per prepararsi a svolgere un progetto di famiglia, l’assunzione dell’impegno di una relazione stabile tra uomo e donna, e la convivenza con una persona dello stesso sesso.

Facciamo attenzione che, cercando di anteporre e assicurare un presunto diritto degli adulti, lasciamo da parte il diritto prioritario dei bambini (che dovrebbero essere gl'unici privilegiati) a poter contare su modelli di padre e di madre, ad avere mamma e papà.

Ti raccomando che, da parte vostra, tanto nel linguaggio che nel cuore, non vi sia mostra né di aggressività o di violenza contro nessun fratello. Noi cristiani agiamo come servitori della verità e non come i suoi padroni. Prego il Signore che, con la sua mansuetudine, la mansuetudine che chiede a tutti noi, la renda tale in atto.

Ti chiedo, per favore, di pregare e far pregare per me. Che Gesù ti benedica e la Santa Vergine ti custodisca.

Fraternamente.

Card. Jorge ecc.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Ray
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Messaggio da Ray »

Le 10 ragioni per dire no al matrimonio gay :ironico:

http://www.queerblog.it/post/1145/le-10 ... imonio-gay" onclick="window.open(this.href);return false;
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Non trovo il 3d inerente ...allora.

Messaggio da Ray »

I tdg sono omofobi ?

Da notare...anche un matrimonio "regolare" di quei tempi è tacciato impuro è depravato..

:spieg:
Dio aiutò quei primi cristiani per mezzo del suo spirito santo, che diede loro “potenza oltre ciò che è normale”. Inoltre, alle loro adunanze religiose veniva rammentata la necessità di mantenersi casti. Stando vicini ai loro fratelli cristiani riuscirono a essere fedeli. (II Corinti 4:7; Ebrei 10:24-26) “Noi che prima provavamo diletto nella fornicazione ora ci sforziamo d’essere puri”, dichiarò Giustino Martire, un cristiano professante del secondo secolo. Ma quella lotta per mantenere la purezza morale non era facile.
Una lotta quotidiana
Non dobbiamo dimenticare che i primi cristiani vivevano in un mondo depravato. Alcuni che divennero cristiani erano della “casa di Cesare”. (Filippesi 4:22) A quell’epoca il Cesare era Nerone, e i suoi vergognosi oltraggi alla morale sono ben noti. Egli organizzò i divertimenti più licenziosi. Arrivò al punto di “sposare” un giovane “con tutte le formalità del matrimonio regolare”. Eppure quelli della sua “casa” che erano cristiani (forse funzionari governativi o servitori) si mantennero casti pur vivendo in quell’ambiente.
I cristiani di Roma furono oggetto di molte pressioni e scherni. Per esempio, Seneca riflette l’opinione popolare quando scrive: “Chi non ha relazioni amorose è disprezzato”. “Se uno è casto è solo perché è brutto”. Altri si sarebbero lamentati: ‘Che donna era! Com’era sensuale, com’era allegra! Che uomo era! Com’era dissoluto, com’era lussurioso! Ora sono diventati cristiani: che peccato!’
Ma quei primi discepoli non erano da commiserare. Potevano tenere dignitosamente la testa alta. Avevano la coscienza pulita
. Come “figli di luce” divulgavano in lungo e in largo il loro messaggio puro senza alcun imbarazzo. (Efesini 5:8) Non avreste anche voi considerato un privilegio essere paragonati a una “roccia” morale in mezzo a quel mare di fango? Il loro modo di vivere veramente soddisfacente era in netto contrasto con quello delle persone delle nazioni ‘che non conoscevano Dio e si abbandonavano alla concupiscenza di appetito sessuale’ a loro danno. — I Tessalonicesi 4:5.
Per esempio, nel primo secolo la vita aveva perso ogni significato per molti. Avevano bevuto l’inebriante calice del piacere sino alla feccia, esaurendo ogni possibilità di godimento. Non rimaneva più nessun incanto, nessuna raffinatezza e nemmeno soddisfazione. Giovenale scrisse di un omosessuale che, dopo essere stato respinto nella vecchiaia dall’amante, implorò: “Cosa farò ora dopo avere sprecato tutti questi anni e con le mie speranze deluse? Presto il fiore della vita appassirà; la nostra breve e misera esistenza sulla terra sta per finire: mentre beviamo, mentre chiediamo a gran voce ghirlande e profumi e ragazze, la vecchiaia si impadronisce lentamente di noi, negletti”. Mentre per quei fedeli cristiani non c’era nessuna delusione né infelicità.
Anche se i veri seguaci di Gesù dovevano ingaggiare una lotta quotidiana per mantenersi moralmente puri, ne valeva la pena per avere pace mentale. La moralità sessuale era una cosa possibile.
Esiste oggi una simile forza morale? Sì. Innumerevoli giovani, in ogni parte del mondo, diranno che la moralità sessuale è una cosa possibile. Questi giovani fanno parte delle congregazioni dei testimoni di Geova. Malgrado le corruttrici influenze morali esercitate dai divertimenti e dalla vita sociale della società odierna — che non ha nulla da invidiare a quella dell’antica Roma — questi giovani, come gruppo, si distinguono quali luminosi esempi di purezza.
Tuttavia alcuni giovani che fanno parte di queste congregazioni cristiane hanno dei problemi al riguardo. Perfino alcuni che sono cresciuti in famiglie cristiane ogni tanto perdono di vista la morale biblica. Come possono i giovani cristiani mantenere la stessa purezza morale che fu così evidente tra i veri cristiani del primo secolo, nonostante gli enormi ostacoli? Come possono aiutarli i loro genitori? Due articoli che seguono forniranno consigli pratici
w 82 1/7 moralità sessuale una cosa possibile ?
Ray

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Messaggio da Achille »

"I problemi gli sono venuti più dalla famiglia: visto che i suoi genitori sono Testimoni di Geova, quando fece coming out lo osteggiarono non poco."

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Due uomini conviventi sono una famiglia

Messaggio da mr-shadow »

Ogni tanto se muove qualcosa...

http://tribunatreviso.gelocal.it/trevis ... 1.10515466" onclick="window.open(this.href);return false;

«Due uomini conviventi sono una famiglia»
Storica sentenza del giudice civile a Treviso, che boccia il Comune e affida le ceneri del defunto all’uomo compagno di una vita

Due conviventi che abbiano un rapporto stabile, serio e duraturo, omosessuale o eterosessuale che sia, possono essere considerati famiglia. La sentenza emessa tre giorni fa dal giudice Alberto Barbazza della prima sezione civile del Tribunale di Treviso segna un punto fermo rivoluzionario nel percorso per l’affermazione dei diritti civili sia delle persone conviventi, sia delle cosiddette “coppie di fatto”. La sentenza arriva al termine di una battaglia legale intentata oltre due anni fa da Giuseppe Sinaldi, oggi 79 anni, contro il Comune di Treviso. Sinaldi, ex operatore cinematografico, aveva chiesto al Comune di Treviso di poter portare a casa le ceneri di Sergio, l’uomo con il quale aveva convissuto per oltre 25 anni dopo un’amicizia nata quand’erano ragazzi e terminata con il lungo calvario della malattia di Sergio, morto nel 2011.

Né fratelli, né parenti, Giuseppe e Sergio avevano però condiviso tanto, forse tutto: dalla casa ai conti in banca, dalla macchina ai viaggi, perfino il lavoro. Un legame stretto, unico, quello tra i due, ma senza etichette. Erede degli averi dell’amico, Giuseppe però chiese di poter essere il custode delle sue ceneri pur non essendo un parente. Ma il Comune di Treviso rispose no, e lui decise di non darsi per vinto.

Di qui la causa. Da una parte il Comune, che sosteneva con fermezza l’infondatezza «di fatto e di diritto» delle richieste di Sinaldi, che non essendo un familiare non poteva accedere ai diritti di questi ultimi; dall’altra lui, assistito dall’avvocato trevigiano Innocenzo d’Angelo. Due anni di memorie ed udienze, scanditi da un cambio di giudice in corsa, e dalla svolta storica avvenuta nel Comune di Treviso dove ai vent’anni di Lega seguiva la prima giunta di centrosinistra, pronta a promuovere i diritti civili, ma non altrettanto a scegliere di dare ragione alle richieste di Sinaldi, che pure aveva scritto al sindaco (inascoltato) chiedendo che accogliesse le sue richieste.

La causa si è chiusa il 15 dicembre, con quasi venti pagine di sentenza scritte dal giudice Barbazza. Un’analisi attenta, per tutte le sue sfaccettature del caso, ma concentrata sul dare senso a una parola, “familiare”, «assente nella Costituzione come nel codice civile» scrive Barbazza. Nell’atto si citano la Corte Costituzionale e la Corta di Cassazione, sentenze su casi diversi, chiamati a dirimere questioni peculiari su alloggi e eredità, fino ad arrivare a definire «la rilevanza giuridica e la dignità stessa del rapporto di convivenza», fino a sottolineare come l’orienta mento giurisprudenziale nei confronti della famiglia di fatto e dei conviventi punti a tutelarne i diritti «anche all’interno di una unione di fatto che abbia caratteristiche di stabilità e serietà».

«Escludendosi che con la locuzione familiare si faccia riferimento esclusivamente ai parenti» scrive il giudice Barbazza riferendosi al caso Sinaldi, «questo giudice ritiene necessario estendere l’interpretazione del termine familiare anche al convivente more uxorio». Sinaldi potrà portare a casa le ceneri dell’amico, quelle che lui voleva fossero sparse in Carinza, la terra delle loro vacanze. E a Treviso, pur su un caso particolare, si segna un punto di svolta generale.
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Cinzia
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Messaggio da Cinzia »

Qualche mese fa ho conosciuto un uomo, avanti negli anni, che mi ha raccontato la sua esperienza di vita.
Ha convissuto 37 anni col suo compagno, in coppia. La loro vita era felice. Finché la sensibilità di quest'ultimo é degenerata in depressione.

Cosa l'ha innescata? L'ostracismo della sua famiglia, che disapprovando la condotta del figlio omosessuale, lo aveva allontanato, al punto da impedirgli di assistere ai funerali della propria madre.

Col passare d'egli anni, questa depressione degeneró; ma mai la coppia si ruppe.
Un giorno, stanco di subire gli effetti dell'incomprensione di questa società omofoba e discriminante, il compagno di quest'uomo si tolse la vita, gettandosi nella Senna.

Da allora, sono passati 7 anni.
Ancora quest'uomo piange il suo amato. La sua vita é vuota dalla sua morte. Non si é mai più rifatto una vita di coppia; eppure, malgrado l'età é sempre un bell'uomo, con molto fascino, intelligenza e umanità.

Questa É una delle più belle storie d'Amore che abbia mai sentito.
Come puó la meschina ignoranza considerare gli omosessuali dei depravati, solo per il fatto di amare una persona dello stesso sesso?
Quanta sofferenza hanno causato questi pregiuzi? Quanti morti solo per un crudele giudizio?
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Dopo aver cominciato a respirare, il mio primo bisogno fu: LIBERTA'.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Cinzia ha scritto:Qualche mese fa ho conosciuto un uomo, avanti negli anni, che mi ha raccontato la sua esperienza di vita.
Ha convissuto 37 anni col suo compagno, in coppia. La loro vita era felice. Finché la sensibilità di quest'ultimo é degenerata in depressione.

Cosa l'ha innescata? L'ostracismo della sua famiglia, che disapprovando la condotta del figlio omosessuale, lo aveva allontanato, al punto da impedirgli di assistere ai funerali della propria madre.

Col passare d'egli anni, questa depressione degeneró; ma mai la coppia si ruppe.
Un giorno, stanco di subire gli effetti dell'incomprensione di questa società omofoba e discriminante, il compagno di quest'uomo si tolse la vita, gettandosi nella Senna.

Da allora, sono passati 7 anni.
Ancora quest'uomo piange il suo amato. La sua vita é vuota dalla sua morte. Non si é mai più rifatto una vita di coppia; eppure, malgrado l'età é sempre un bell'uomo, con molto fascino, intelligenza e umanità.

Questa É una delle più belle storie d'Amore che abbia mai sentito.
Come puó la meschina ignoranza considerare gli omosessuali dei depravati, solo per il fatto di amare una persona dello stesso sesso?
Quanta sofferenza hanno causato questi pregiuzi? Quanti morti solo per un crudele giudizio?
Ti ringrazio per averla condivisa con noi, è veramente toccante.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

Cinzia ha scritto: Come puó la meschina ignoranza considerare gli omosessuali dei depravati, solo per il fatto di amare una persona dello stesso sesso?
Quanta sofferenza hanno causato questi pregiuzi? Quanti morti solo per un crudele giudizio?

Benché personalmente sono contrario all'omosessualità, rispetto la vita che ognuno desidera fare senza giudicare, ma su ciò che ha causato la WTS costringendo alcuni alla morte vanno su di loro le parole della Bibbia " riceveranno appieno la loro ricompensa" : il giudizio di Dio"
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Messaggio da alexandro »

Wyclif ha scritto:
Cinzia ha scritto: Come puó la meschina ignoranza considerare gli omosessuali dei depravati, solo per il fatto di amare una persona dello stesso sesso?
Quanta sofferenza hanno causato questi pregiuzi? Quanti morti solo per un crudele giudizio?

Benché personalmente sono contrario all'omosessualità, rispetto la vita che ognuno desidera fare senza giudicare, ma su ciò che ha causato la WTS costringendo alcuni alla morte vanno su di loro le parole della Bibbia " riceveranno appieno la loro ricompensa" : il giudizio di Dio"


Beh..devi sapere che un individuo rimane omosessale a prescindere dalla "vita che ognuno desidera fare"..Puoi anche sposarti conducendo un matrimonio eterosessuale, non diventi meno omosessuale per questo, anzi ti senti semplicemnte più in trapola e in gabbia ...metti solo in atto, o per meglio dire in scena, una matrimonio che lo è solo formalmente e non sostanzialmente....
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Studente contestato e portato via Video Convegno famiglia, studente gay contestato. La Russa (FdI): "Culattone!"
Insulti e contestazione, poi il giovane, omosessuale, viene allontanato davanti a Ignazio La Russa (FdI) che gli urla "culattone" al minuto 1' e 8'' (video Corriere.it)

http://www.milanotoday.it/politica/conv ... stato.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

mr-shadow ha scritto:Studente contestato e portato via Video Convegno famiglia, studente gay contestato. La Russa (FdI): "Culattone!"
Insulti e contestazione, poi il giovane, omosessuale, viene allontanato davanti a Ignazio La Russa (FdI) che gli urla "culattone" al minuto 1' e 8'' (video Corriere.it)

http://www.milanotoday.it/politica/conv" onclick="window.open(this.href);return false; ... stato.html
dai, ma questo è un kamikaze.... :ironico: :ironico: :ironico:
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Messaggio da Cinzia »

Temo che l'Italia abbia ancora molta strada da percorrere in questo senso...

In Francia, due personé dello stesso sesso possono contrarre matrimonio.

Grazie al. Commento di Mr-shadow, nella pagina, recentemente il Tribunale civile di Treviso ha riconosciuto che due personne dello stesso sesso, in coppia, possono essere considerate una faliglia.

Qui si trattava di un convegno sulla famiglia, l'omossessualità era coerente col tema, almeno come argomento "precursore".
In più, convegno tenuto a Milano! Mica à Rocca Pipirozza (i roccapipirozzesi o pipirozzani non me ne vogliano, ma Milano dovrebbe essere una città crucivìa di culture, almeno europee, che vi transitano, che dovrebbero arricchirla grazie allo scambio che vi avviene).

Se la maggior parte degli italiani é dello stile dei partecipanti a questo convegno, non mi meraviglia che l'Italia resti ancora il fanalino di coda dell'Europa...! malgrado il suo buon potenziale. E grazie a video Côme questi, ho la conferma del perché, ahimé, non ci vivo più...
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Messaggio da mr-shadow »

Vanessa Collier era lesbica, il prete cancella i funerali
Il funerale di Vanessa Collier è stato cancellato dal reverendo Ray Chavez a pochi minuti dalla celebrazione del rito, perchè la donna morta, madre di due figli, era lesbica, e sposata con la sua compagna di vita. Così i parenti e gli amici riuniti nel sacro luogo per l’ultimo saluto a Vanessa, hanno dovuto prendere la bara e trasferirla in una vicina agenzia di pompe funebri. Qualche amico ha commentato: ‘È stato umiliante e devastante‘. A fare irritare il reverendo sarebbe stata una foto della Collier sorridente con la sua famiglia.

http://www.nanopress.it/mondo/2015/01/1 ... ali/48341/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Se postiamo i link questa è davvero assurda come notizia...

Messaggio da Ray »

Danilo Giuffrida: tolta la patente perchè gay. Verrà risarcito

http://www.haisentito.it/articolo/danil ... ito/11029/" onclick="window.open(this.href);return false;

In pratica gli avevano tolto la patente perché gay...?? :test: :test:
Qualche tempo fa, un giovane ragazzo italiano, che durante la visita di leva aveva confessato la sua tendenza omosessuale, era stato privato della sua patente di guida. La motorizzazione civile di Catania glielìaveva revocata nel 2001. Ma ora potrà tornare alla guida. E verrà anche risarcito dallo stato. Ecco la storia di Danilo Giuffrida.
Immagine

http://www.lastampa.it/2008/07/12/itali ... agina.html" onclick="window.open(this.href);return false;

PALERMO
Un risarcimento di 100 mila euro è stato disposto a favore del 26enne Danilo Giuffrida nei cui confronti fu avviato l’iter di sospensione della patente per «disturbo dell’identità sessuale», dopo che alla visita di leva il giovane aveva dichiarato di essere omosessuale. Il presidente della quinta sezione civile del Tribunale di Catania Ezio Cannata Baratta ha condannato a pagare i titolari pro tempore dei ministeri della Difesa e dei Trasporti.

Dopo che ai medici di Augusta Danilo Giuffrida rivelò la sua omosessualità, l’ospedale militare informò la Motorizzazione civile che il giovane non era in possesso dei «requisiti psicofisici richiesti». La conseguenza fu la sospensione della patente in attesa di una revisione all’idoneità. Il Tribunale amministrativo regionale di Catania sospese il provvedimento della Motorizzazione osservando che l’omosessualità «non può considerarsi una malattia psichica», accogliendo il ricorso del legale del giovane Giuseppe Lipera.
Ray

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Messaggio da deliverance1979 »

Avevo visto il servizio, mi ha fatto una tristezza immensa e per il ragazzo e per la nostra nazione.... :fronte:

Per l'esercito un gay è un malato di mente, perchè da quello che ho capito dal servizio gironalistico, ogni anno Danilo doveva passare una visita per vedersi rinnovare la patente.... :fronte: :fronte: :fronte:

Ma un'altra cosa ancora è più triste, è che per queste vaccate giuridiche paghiamo noi italiani e chi formula questi scempi, a partire dai vari politici della difesa e della giustizia, fino a terminare con il sistema che fattivamente li realizza...
Io i soldi li farei tirare fuori a loro, e fino all'ultimo centesimo...

Ma in che paese viviamo.... :fronte: :fronte: :fronte:
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Messaggio da polymetis »

mr-shadow ha scritto:Vanessa Collier era lesbica, il prete cancella i funerali
Il funerale di Vanessa Collier è stato cancellato dal reverendo Ray Chavez a pochi minuti dalla celebrazione del rito, perchè la donna morta, madre di due figli, era lesbica, e sposata con la sua compagna di vita. Così i parenti e gli amici riuniti nel sacro luogo per l’ultimo saluto a Vanessa, hanno dovuto prendere la bara e trasferirla in una vicina agenzia di pompe funebri. Qualche amico ha commentato: ‘È stato umiliante e devastante‘. A fare irritare il reverendo sarebbe stata una foto della Collier sorridente con la sua famiglia.

http://www.nanopress.it/mondo/2015/01/1 ... ali/48341/" onclick="window.open(this.href);return false;

«Se si vedono due omosessuali, o meglio due ragazzi che se ne vanno insieme a dormire nello stesso letto, in fondo li si tollera, ma se la mattina dopo si risvegliano col sorriso sulle labbra, si tengono per mano, si abbracciano teneramente, e affermano così la loro felicità, questo non glielo si perdona. Non è la prima mossa verso il piacere ad essere insopportabile, ma il risveglio felice.» (Foucault)
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Messaggio da Trianello »

mr-shadow ha scritto:Vanessa Collier era lesbica, il prete cancella i funerali
Il funerale di Vanessa Collier è stato cancellato dal reverendo Ray Chavez a pochi minuti dalla celebrazione del rito, perchè la donna morta, madre di due figli, era lesbica, e sposata con la sua compagna di vita. Così i parenti e gli amici riuniti nel sacro luogo per l’ultimo saluto a Vanessa, hanno dovuto prendere la bara e trasferirla in una vicina agenzia di pompe funebri. Qualche amico ha commentato: ‘È stato umiliante e devastante‘. A fare irritare il reverendo sarebbe stata una foto della Collier sorridente con la sua famiglia.

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"Though this be madness, yet there is method in ’t." (William Shakespeare, Amleto, Atto II, Scena 2)
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Deus non deserit si non deseratur

Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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Gay, Cassazione: "Divieto di nozze non è discriminazione. Ma serve legge sui diritti"
Il ricorso era stato presentato da una coppia gay che voleva sposarsi in Campidoglio, a Roma, e pubblicare le nozze

No alle nozze tra omosessuali, dato che "nel nostro sistema giuridico di diritto positivo il matrimonio tra persone dello stesso sesso è inidoneo a produrre effetti perché non previsto tra le ipotesi legislative di unione coniugale". Lo scrive la prima sezione civile della Cassazione, in una sentenza depositata oggi, in cui respinge il ricorso di una coppia omosessuale che chiedeva le pubblicazioni di matrimonio, che le erano state negate dall'ufficiale di stato civile. Secondo i magistrati le coppie gay hanno comunque diritto a uno "statuto protettivo", già 'azionabile', con diritti e doveri delle coppie di fatto.
l ricorso era stato presentato da una coppia gay che voleva sposarsi, a Roma, in Campidoglio e pubblicare le nozze. Secondo la Cassazione "la legittimità costituzionale e convenzionale della scelta del legislatore ordinario, in ordine alle forme ed ai modelli all'interno dei quali predisporre per le unioni tra persone dello stesso sesso uno statuto di diritti e doveri coerente con il rango costituzionale di tali relazioni, conduce ad escludere" che l'assenza di una legge per le nozze omosessuali produca la "violazione del canone antidiscriminatorio".
Serve "tempestivo intervento dei legislatore". E però necessario, come sollecitano i supremi giudici, "un tempestivo intervento del legislatore" - è dare "riconoscimento", in base all'articolo due della Costituzione che tutela i diritti umani dei singoli e della loro vita sociale e affettiva, a "un nucleo comune di diritti e doveri di assistenza e solidarietà propri delle relazioni affettive di coppia" e affermare la "riconducibilità" di "tali relazioni nell'alveo delle formazioni sociali dirette allo sviluppo, in forma primaria, della personalità umana".
Libertà di intervento degli Stati membri. Inoltre, i supremi giudici - per avvalorare la loro decisione, in linea con quanto già stabilito da altre sentenze della Consulta, da ultimo con la n. 170 del 2014 - passano in rassegna la Carta dei diritti fondamentali della Ue e osservano che "l'articolo 12, ancorché formalmente riferito all'unione matrimoniale eterosessuale, non esclude che gli Stati membri estendano il modello matrimoniale anche alle persone dello stesso sesso, ma nello stesso tempo non contiene alcun obbligo".
I magistrati ricordano che gli Stati possono regolarsi con ampia autonomia sul tema delle nozze gay. "Nell'art. 8 - proseguono ancora i giudici - che sancisce il diritto alla vita privata e familiare, è senz'altro contenuto il diritto a vivere una relazione affettiva tra persone dello stesso sesso protetta dall'ordinamento, ma non necessariamente mediante l'opzione del matrimonio per tali unioni". Ma le coppie omosessuali - come tutte le coppie di fatto - non è che non abbiano 'protezione', dato che possono "acquisire un grado di protezione e tutela equiparabile a quello matrimoniale in tutte le situazioni nelle quali la mancanza di una disciplina legislativa determina una lesione di diritti fondamentali scaturenti" da tali relazioni.

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Miriano, giornalista Tg3: “Aborto? Va proibito. Gay? Geneticamente modificati”

“La legge che consente l’aborto va eliminata. Adesso ci sono i mezzi per decidere prima e se una donna non vuole più il figlio può abbandonarlo dopo la nascita, ci sono famiglie in fila per l’adozione. E’ possibile abbandonarlo in ospedale senza riconoscerlo”. Lo afferma ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24, la giornalista del Tg3, Costanza Miriano, fervente cattolica e autrice del libro “Sposati e sii sottomessa”, opera fortemente contestata in Spagna. “Una donna incinta deve essere costretta a partorire” – dichiara la giornalista – “Dobbiamo essere tutti costretti ad aiutarla ad accogliere il figlio. Va eliminata la possibilità di abortire. Il bambino è un essere umano da subito “. Sui gay la Miriano asserisce: “Noi ci curiamo tanto della mozzarella che sia dop, ma l’uomo e la donna dop sono un maschio ed una femmina che generano una vita. Gli altri sono geneticamente modificati. Il progetto naturale sull’essere umano è che un maschio e una femmina generino una vita”. E sottolinea: “Putin mi piace. E’ l’uomo dell’anno. Le leggi sui gay sono giuste. Putin è contro la propaganda degli omosessuali, lui non permette la propaganda perché vuole difendere i minorenni” di Gisella Ruccia

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Mauro1971
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mr-shadow ha scritto:Miriano, giornalista Tg3: “Aborto? Va proibito. Gay? Geneticamente modificati”

“La legge che consente l’aborto va eliminata. Adesso ci sono i mezzi per decidere prima e se una donna non vuole più il figlio può abbandonarlo dopo la nascita, ci sono famiglie in fila per l’adozione. E’ possibile abbandonarlo in ospedale senza riconoscerlo”. Lo afferma ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24, la giornalista del Tg3, Costanza Miriano, fervente cattolica e autrice del libro “Sposati e sii sottomessa”, opera fortemente contestata in Spagna. “Una donna incinta deve essere costretta a partorire” – dichiara la giornalista – “Dobbiamo essere tutti costretti ad aiutarla ad accogliere il figlio. Va eliminata la possibilità di abortire. Il bambino è un essere umano da subito “. Sui gay la Miriano asserisce: “Noi ci curiamo tanto della mozzarella che sia dop, ma l’uomo e la donna dop sono un maschio ed una femmina che generano una vita. Gli altri sono geneticamente modificati. Il progetto naturale sull’essere umano è che un maschio e una femmina generino una vita”. E sottolinea: “Putin mi piace. E’ l’uomo dell’anno. Le leggi sui gay sono giuste. Putin è contro la propaganda degli omosessuali, lui non permette la propaganda perché vuole difendere i minorenni” di Gisella Ruccia

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Uno pensa di averle sentite tutte, ed invece... arriva qualcuno e ti tira fuori i Gay OGM.
E' una cosa del tutto inventata, una gran stupidaggine. Che voglia aizzare i Vegani contro la comunità Gay? Spingere i Gay Vegani al suicidio?

In qualsiasi caso questa miserevole cratura è la dimostrazione che l'aborto in alcuni casi avrebbe avuto molto senso.
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"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
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Monza, mozione pdl in Comune: "Parlano di omosessualità, via quei libri dalla biblioteca"
Tre consiglieri di centrodestra chiedono di togliere dagli scaffali della biblioteca comunale i volumi 'Qual è il segreto di papà' e 'Perché hai due mamme?'. Il circolo Mieli: "Nuovo integralismo omofobo"

di GABRIELE CEREDA

Due libri scatenano il putiferio a Carate Brianza, in provincia di Monza. Non due libri qualsiasi, a sentire gli inquisitori - ovvero tre consiglieri di minoranza del Pdl - ma volumi che trattano il tema della famiglia dal punto di vista degli omosessuali. I tre consiglieri vorrebbero metterli al bando. Proponendo di farli uscire dagli scaffali della sezione 'ragazzi' della biblioteca e buttarli in pattumiera. Per questo motivo hanno presentato un'interrogazione al consiglio comunale.
ella vicenda si discuterà giovedì sera. Ma la risposta dell'amministrazione di centrosinistra ai consiglieri di opposizione Luigi Nava, Ian Farina e Luca Veggian non si è fatta attendere. Così sia l'assessore alle Politiche giovanili, Beatrice Rigamonti, sia il sindaco (Pd) Francesco Paoletti hanno già fatto sapere che i due testi non si toccano. Ma di cosa parlano i due libri destinati ai più piccoli? Bastano i titoli per capirlo: Qual è il segreto di papà e Ho due mamme. Secondo i consiglieri di opposizione, i due testi non solo trattano l'argomento dell'omosessualità ma addirittura spingerebbero i più piccoli, "e quindi più suggestionabili, a seguire quella strada". Per il sindaco è una evidente forzatura: "Non solo mi sembrano affermazioni fuori luogo, ma vorrei far notare che uno dei due libri è stato acquistato nel 2011, quando ad amministrare la città c'erano proprio quelle persone che ora si lamentano".
Per l'assessore Rigamonti la questione è semplice: "Esistono diverse realtà e nel mondo ci si deve confrontare con tutto quello che accade. L'omosessualità non è una malattia, ma una condizione normale. Spetta alle famiglie e alle agenzie educative dotare i bambini di tutti gli strumenti necessari per capire le cose e dare loro la possibilità di farsi un'idea". Per il circolo culturale Mauro Mieli la vicenda è sconcertante. "Pensavamo che il tempo dell'indice dei libri e dei falò in stile 'Notte dei cristalliì nel nostro Paese fossero stati consegnati alle pagine più buie della storia. Invece dobbiamo tristemente constatare che questo nuovo integralismo omofobo, che in nome della difesa della libertà di pensiero pretende di oscurare e cancellare chi non si adegua alla loro morale, sta diventando sempre più pericoloso e aggressivo", dice Andrea Maccarone, presidente del circolo Mauro Mieli.

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Cogitabonda
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Secondo i consiglieri di opposizione, i due testi non solo trattano l'argomento dell'omosessualità ma addirittura spingerebbero i più piccoli, "e quindi più suggestionabili, a seguire quella strada".
Mi piacerebbe sapere cosa intendono esattamente Nava, Farina e Veggian con quell'affermazione. Pensano forse che i bambini cercherebbero di barattare i loro genitori etero con coppie di genitori omosessuali? No, forse temono che quei libri influenzino i loro comportamenti fra diversi anni, quando saranno grandi ... ma allora come si spiega la scarsità di genitori che trovandosi in difficoltà economiche abbandonano i figli nei boschi? Eppure tutti quanti da piccoli, in un'età in cui erano infuenzabili, hanno letto, o si sono sentiti raccontare, la storia di Hänsel e Gretel.
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Cristiano californiano presenta una proposta di legge che introduce la pena di morte per i gay



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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Cinzia
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La laicità è alle porte. Ma non ci aprono

E pure la Slovenia ha riconosciuto le unioni omosessuali. O per meglio dire, e fare, ha espunto dalla sua legislazione di famiglia qualsivoglia riferimento al sesso dei coniugi, dando pertanto piena parificazione a tutti i tipi di matrimoni. Normativa già introdotta e riconosciuta non solo pressoché ovunque nel cuore dell’Europa occidentale, ma anche per dirne una nella cattolicissima Malta, adozioni comprese, fin dallo scorso aprile.

A guardarci intorno, insomma, siamo circondati dalla civiltà. Intorno, appunto. Perché a casa nostra tira aria diversa. Il dibattito sulla legge per le unioni civili (che matrimonio fa paura la sola parola), legge promessa mesi e mesi fa entro gennaio 2015 e ancora arenata in Commissione Giustizia, ha regalato di recente nell’ordine: una psichiatra che ha paragonato il vincolo affettivo omosessuale a quello che si prova per il proprio cane (e quindi non bisognoso di alcun riconoscimento); la rappresentante dell’adinolfiano comitato “Di mamme ce n’è una sola” che ha preconizzato future unioni multiple o tra specie diverse e dulcis in fundo uno psicanalista — dai titoli incerti — che, con una leggiadria un rigore scientifico e una consequenzialità degne dei migliori annali, ha identificato le unioni civili con l’Isis, poiché in entrambi “prevalgono istinti di morte”.

E in effetti che di morte non si parli, a meno che non sia il caso di cronaca nera del giorno. Su questioni più comuni, si passi il termine, come quelle delle volontà sul fine vita, il ministro Madia ci conferma in un’intervista televisiva come non vi sia alcuna necessità di una legge che regolamenti alcunché, di come sia meglio lasciare il tutto in una sorta di “zona grigia”. Cioè in quell’indeterminatezza e discrezionalità a seconda del momento del luogo delle persone, all’italiana insomma, e che per non avere il coraggio di fissare punti fermi, all’italiana calpesta quotidianamente il basilare diritto alla propria dignità, anche se non soprattutto a conclusione della vita. Quella zona grigia che ha permesso un “caso Welby” o un “caso Englaro”, che continua a permettere un “caso Fanelli”. Con tutta la vergogna profonda che dovrebbe comportare per un paese che si voglia definire civile.

Meglio lasciare tutto com’è, meglio non sollevare questioni eticamente sensibili. O questioni che, più semplicemente, imporrebbero alla classe politica una scelta precisa, a nostro avviso non più rimandabile, nella direzione dell’autodeterminazione dell’individuo. E questo nonostante le migliaia di firme raccolte per un’iniziativa di legge popolare che giace da mesi in Parlamento, nonostante i moniti e gli appelli da istituzioni e personalità, nonostante siano altri livelli di governo, forse perché più territoriali, meno distanti (o con meno intenzione di esserlo, distanti) dalla “società reale” a premere e persino a normare in tal senso: si veda la prima legge regionale sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento sanitario, appena approvata in Friuli Venezia Giulia.

Stessa cosa che succede peraltro mutatis mutandis coi registri per le domestic partnership e i riconoscimenti comunali di matrimoni omosex contratti all’estero, in bagarres non sempre e non tanto giuridiche che vedono Sindaci contrapporsi a Prefetti e ancor più direttamente al Ministro dell’Interno Alfano. Ministro e Prefetti di indubbia prontezza efficienza e celerità nel negar diritti, con foga decisamente superiore a quella mostrata in altre vicende di altra natura (dai rapimenti internazionali alle vandalizzazioni di città e opere d’arte).

Resta il fatto che passano i mesi e non si vede la fine, ma in molti casi neppure l’inizio, di alcuna normativa nazionale che finalmente colmi il divario, in tema di diritti civili, tra il nostro paese e quelli ai quali ci permettiamo talvolta persino di guardare con sufficienza. In altre questioni però il Governo Renzi è celere almeno quanto i suoi Prefetti. Il ddl sulla “Buona Scuola” ancora in discussione infatti parrebbe aver subito messo in pratica il suggerimento (per usare un gentile eufemismo) di 44 parlamentari della maggioranza, così come strombazzato dalle pagine di Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani.

Per dirla in breve, più soldi alle scuole private paritarie, per la maggioranza cattoliche e non sottoposte nella maggioranza dei casi ad alcun controllo, soprattutto sul piano della qualità dell’offerta formativa che si supporrebbe, appunto, pari. Scuole già più volte ricordate e citate, con stima e affetto è il caso di dire, dal Ministro dell’Istruzione (pubblica?) Giannini. Detto, fatto: in mezzo a una scuola pubblica che cade a pezzi in senso purtroppo più che letterale e in cronica astinenza di fondi, nel Ddl sono inseriti prontamente sgravi fiscali per le famiglie che scelgono di mandare i propri figli in istituti paritari. Non sarà un caso se la decisione è piaciuta persino alla rivista integralista di Cl Tempi.

Piaciuta un po’ meno ad altri, non solo parlamentari. Certo molti più di 44. Chiamiamola società civile, qualunque cosa significhi. Ma, verrebbe quasi da scommetterci, questi molti di più avranno comunque meno voce in capitolo.

Perché se la laicità bussa non c’è peggior sordo di chi vuol sentire solo la campana.

Adele Orioli, responsabile iniziative legali Uaar

Articolo pubblicato sul blog di MicroMega il 7 marzo 2015.
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Nella querelle su chi può fare cosa sulle trascrizioni e cancellazioni delle nozze tra omosessuali celebrate all’estero, si inserisce il Tribunale amministrativo. L’annullamento delle trascrizioni dei matrimoni gay sanciti fuori all’Italia può arrivare solo dal tribunale civile. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di alcune coppie contro l’annullamento disposto dal Prefetto della trascrizione della loro unione contratta all’estero nel registro dell’Unioni Civili del Comune di Roma.

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Il Fatto e Avvenire online danno ciascuno notizia della sentenza del Tar in maniera faziosa. La Repubblica dà una luce più equa sul chiaroscuro di questa sentenza.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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