abuonconsiglio ha scritto:*** g00 8/10 p. 27 È saggio investire in borsa? ***
Una lotteria aziendale?
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Ebbi dei sospetti su tali pratiche della WT 10 anni fa quando lessi questa rivista. In pratica dicevano che investire in borsa non è condannabile (
ovvero se viene fatto nessuno può trovarci da ridire ...)
Si dice in giro che l'Organizzazione abbia "liberalizzato" gli investimenti borsistici quando essa stessa si mise a speculare in borsa. Da qui, l'articolo in questione da te citato.
Ricordo benissimo che la stessa cosa avvenne alla fine degli anni '70.
Comprare un appartamento o una casa era una decisione poco saggia per un cristiano, visto che significava investire in questo sistema di cose che doveva essere distrutto ... nel 1975. Anzi, il famoso Ministero del Regno del giugno 1974 pagina 2, sul tema “
Che ne fate della vostra vita” diceva in merito a ciò:
“Si odono notizie di fratelli che vendono la casa e i beni e dispongono di trascorrere il resto dei loro giorni in questo vecchio sistema facendo il servizio di pioniere. Questo è senz’altro un modo eccellente d’impiegare il breve tempo che rimane prima della fine del mondo malvagio.”
Stranamente, comunque, visto che la WT è maestra dell’ambiguità, così da poter indicare tutto e il suo contrario, secondo le circostanze, in un articolo intitolato “
Come prendere decisioni in armonia con la volontà di Dio?”, nella rivista TdG del 15 aprile 2006 pagina 13, scivono:
NEGLI Stati Uniti un uomo andò in banca con un assegno di 25.000 dollari. Voleva depositare quei soldi su un libretto vincolato, ma lì gli fu consigliato di investire in borsa perché a lungo termine quello si sarebbe rivelato un investimento sicuro. L’uomo decise di accettare il consiglio. Poco tempo dopo il capitale investito perse gran parte del suo valore.
Questa esperienza dimostra che prendere decisioni sagge non è facile. Che dire delle varie decisioni che prendiamo nella vita?
Ricordiamo che quest’articolo è stato pubblicato 6 anni dopo quello indicato da abuonconsiglio, e mentre il primo era sulla Svegliatevi, questo è sull’organo ufficiale della WT.
Nel non molto lontano 1989, ecco cosa ebbe da dire la Svegliatevi del 8 agosto, pagina 9 sul soggetto degli investimenti borsistici sotto il tema “Una casa costruita con l’avidità”:
“L’AVIDITÀ è salutare. Si può essere avidi e sentirsi bene lo stesso”. Si dice che queste parole, pronunciate durante un discorso a una classe di diplomandi di una scuola commerciale, siano state accolte da risa e applausi. (The Roaring ’80s, di Adam Smith) A dirle fu uno degli uomini di maggior successo di Wall Street, un uomo che valeva centinaia di milioni di dollari. Non molto tempo dopo, però, la rivista Fortune proclamò lo stesso uomo “imbroglione dell’anno”. Nel giro di qualche mese, era in prigione.
L’avidità non si rivelò tanto salutare, dopo tutto. Ma le parole di quest’uomo sono citate spesso come esempio tipico del modo di pensare imperante a Wall Street. Cosa mostrano i fatti?
Consideriamo le tendenze di Wall Street che abbiamo già osservate. Rapidissime contrattazioni computerizzate, frenetiche manovre di assorbimento di società con enormi profitti, montagne di denaro preso a prestito, tutto sembra avere un comune denominatore: l’attenzione rivolta al guadagno a breve termine.
Tutti gli occhi sono puntati sul profitto immediato. Un editoriale della rivista canadese Maclean’s ha espresso il punto con parole molto enfatiche: “I nuovi ricchi degli anni ’80 vogliono qualcosa in cambio di nulla: la massima quantità di denaro con il minimo sforzo”. È forse strano che una società così motivata dal profitto abbia generato un reato tutto suo? Si chiama . . .
Anni addietro, ecco cosa diceva la WT sulla rivista inglese del 1° novembre pagina 664, del 1957, in merito alla Borsa e la Vera Religione, ovviamente in tono disapprovatorio:
Their Real Religion
In Tarbell’s Teachers’ Guide are some comments by Frank S. Mead about what the average professed Christian worships: “A famous Chinese gentleman stood in the New York Stock Exchange not so long ago. . . . He was so impressed with the furor and intensity of the Exchange that he cried, ‘Ah, this is their real religion! This is what they care about!’ Well, is it? Wouldn’t you say that we are worshiping Mars, the god of war, as much as we worship Jesus Christ? Every able-bodied boy in the country may be forced to give two years of his life to the art of war; how many give two years to Jesus Christ? Others worship Bacchus; they live to have a good time. Others worship the god of the machine, or the god of the cash register, or the god of athletics, or . . . How many more can you supply?”
Traduzione:
La Vera Religione
Sul Tarbell Teachers Guide, ci sono alcuni commenti fatti da Frank S. Mead su cosa il cristiano medio adora: “Non molto tempo fa, un famoso e rispettato uomo Cinese, stando davanti al palazzo della Borsa di New York, si è esclamato ‘Ah, questa è la loro vera religione! Ecco di cosa si preoccupano’. Allora, cosa dire? Non direste che adoriamo Marte, il dio della guerra, nella stessa maniera che adoriamo Gesù Cristo? Ogni giovane nel paese dedica due anni della sua vita all’arte della guerra; Quante persone danno due anni a Gesù Cristo? Altri adorano Bacco; vivono per il divertimento. Altri adorano il dio della macchina, altri il dio dei soldi, altri quello dell’atletica, oppure … Quanti altri potreste menzionare?”