cosa pensate di questo articolo?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Giovanni da Fasano
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cosa pensate di questo articolo?

Messaggio da Giovanni da Fasano »

....
ho trovato questa discussione su un forum del mio paese, visto che su un "noto" forum gestito da tdg dicono che loro nn sono omofobi, questo articolo dice il contrario
MEGLIO ATEI CHE TESTIMONI DI GEOVA......Giovanni Carparelli
http://www.facebook.com/giovanni.carpar ... ef=tn_tnmn" onclick="window.open(this.href);return false;
Presentazione viewtopic.php?f=7&t=207" onclick="window.open(this.href);return false;
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=8555658" onclick="window.open(this.href);return false;
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Achille
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Messaggio da Achille »

Penso innanzitutto che quando cerco di aprire la versione competa del forum che hai segnalato, l'antivirus mi chiude la pagina e mi avverte che c'è un malware:
avast! ti ha impedito di visitare una pagina infetta
Dettagli dell'infezione
Processo: file://C" onclick="window.open(this.href);return false;
Infezione: html:Script-inf

Avvisa i tuoi amici di non visitare questo sito

Rispetto al passato, quando le email erano il metodo chiave per la diffusione dei virus, le ricerche del nostro Virus Lab mostrano che oltre l'80% del malware adesso si diffonde via internet. Solo l'1% proviene da siti sospetti - il resto si diffonde via siti legittimi che sono stati hackerati.
Ho cancellato il link per prevenire eventuali infezioni.

Comunque se vuoi puoi continuare la discussione postando direttamente nel forum l'articolo che hai segnalato oppure iniziare una nuova discussione sul tema.

Achille
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

I TdG dicono che non odiano i gay, ma che si limitano a ripetere quello che insegna la Bibbia. Ora, non si vede come questa possa essere una risposta. Se infatti per ipotesi la Bibbia odiasse i gay, allora anche se i TdG ripetessero la Bibbia, sarebbe comunque confermato che i TdG odiano i gay (non conta chi stiano citando). Comunque i TdG, così come qualunque altra confessione cristiana, tendono a distinguere l'errore dall'errante, e cioè a dire che essi detestano l'omosessualità praticata, e non i gay come persone. Gli omosessuali non si sono mai sentiti soddisfatti di questa risposta, che è data sia dai TdG sia dal magistero ordinario cattolico, perché secondo il movimento di liberazione gay detestare l'omosessualità praticata è del tutto equivalente a detestare i gay, infatti la pratica della propria sessualità è connaturata agli individui quanto lo è il saltare per i canguri, sicché dire ad un omosessuale che non può vivere la propria sessualità è equivalente a dire ad un canguro che egli non può saltare.
Naturalmente, di per sé, il fatto che una cosa sia connaturata ad un individuo non basterebbe a renderla buona, infatti anche il furto è connaturato ai cleptomani, che starebbero male se gli si impedisse di rubare, ma ciò non toglie che il furto sia sbagliato. Sicché, dal punto di vista della morale naturale, occorre vedere se la pratica dell'omosessualità è simile al salto per i canguri (cioè qualcosa di neutro), oppure è simile al furto connaturato ai cleptomani (cioè un'inclinazione errata, perché nuoce a terzi, e da estirpare).
Ma cosa possa esserci di errato nell'amare una persona e nella volontà di darsi reciproco sostegno, nessuno è mai stato in grado di spiegarlo seriamente, sicché possiamo prevedere un cambio della linea del magistero ordinario cattolico su quest'argomento nei prossimi anni, del tutto identico ad analoghi cambi di rotta che ci sono stati per questioni come il darwinismo o la critica testuale. La differenza con la cosiddetta "luce progressiva" dei TdG è che la teologia cattolica distingue già ora tra posizioni eventualmente rivedibili, come il celibato del preti, che non sono mai state rese dogma, ed invece posizioni irriformabili, come la reale presenza di Cristo nell'eucaristia, e dunque i cattolici possono star già certi che mentre le posizioni del I gruppo sono suscettibili di cambiamento, quelle del II gruppo sono di diritto divino, e dunque immodificabili. Tra i TdG invece non c'è questa distinzione tra dogmi e posizioni in divenire, col risultato che tra i TdG nulla è chiamato dogma eppure a tutto si richiede obbedienza come fosse dogma, pena la disassociazione.
Detto questo, cioè che, visto lo tsunami di letteratura filosofica ed esegetica in casa cattolica, ci possiamo aspettare un cambiamento di linea del magistero ordinario nei prossimi decenni, non è invece chiaro quanto i TdG la smetteranno con questi loro articoli di decima mano, infatti essi a differenza del mondo cattolico non hanno un mondo intellettuale libero di dibattere, né niente che assomigli ad un forum di progressisti come potrebbe esserlo la rivista Concilium in casa cattolica.
Credo sia utile, per inquadrare il dibattito nel mondo cattolico, questo video di padre Alberto Maggi, biblista, che come tutti i biblisti ha delle conoscenze in materia di ecclesiologia imbarazzanti, non sembra in grado di distinguere tra dottrine reformabili e dottrine irreformabili, ma almeno fa un discorso biblicamente sensato, che mostra quanto sia ipocrita e priva di senso la posizione che distingue l'omosessualità praticata dalla condizione omosessuale:

[youtube][/youtube]
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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agabo
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Messaggio da agabo »

Un detto recita: "Dio odia il peccato e ama il peccatore"

Non vedo perchè si debbano fare degli sconti morali agli omosessuali, farlo sarebbe una forma di ipocrita discriminazione. Perchè condannare altri comportamenti sessuali come l'adulterio e la fornicazione ed essere indulgenti verso l'omosessualità? E' una domanda, questa mia, non un'insinuazione.

L'adultera del racconto evangelico Giovanneo fu perdonata da Gesù, ma col monito "Va e non peccare più". Quindi è corretto l'assunto iniziale secondo il quale Dio odia il peccato e ama il peccatore. Ma se il peccatore persiste nel suo comportamento immorale (immorale in senso generale, non specifico) non rischia di rompere per sempre il suo raporto con Dio?

L'apostolo Paolo ha scritto chiaramente che chi si unisce carnalmente con una prostituta diventa una sola cosa con essa, mentre il credente dev'essere una sola cosa con Cristo.
E' possibile alla luce di questa comparazione fare delle distinzioni sulla morale sessuale biblica? Io dico di no.

Sono consapevole che rischio d'essere tacciato anch'io di omofobia, io che non ho mai fatto nulla contro gli omosessuale, contro la loro dignità personale e i loro diritti civili. Ma non posso nemmeno far finta che vi siano delle distinzioni, talvolta molto forti come nel caso dell'uso dei contraccettivi, e la pratica dell'omossessualità. Aggiungo che questi discorsi non toccano chi non è cristiano perchè ovviamente questi non sono sottoposti alla morale cristiana. Ma chi si professa cristiano, indipendentemente dalla sua denominazione d'appartenenza, non può cercare nella Bibbia delle giustificazioni che non esistono.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

E' possibile alla luce di questa comparazione fare delle distinzioni sulla morale sessuale biblica?
Tu sei semplicemente disinformato, perché leggi e pensi nelle lingue moderne, secondo categorie culturali estranee ai testi antichi. Nessuno dei passi normalmente citati come attinenti all'omosessualità (Gn 19; Lev 18,22; 20,13; Rm 1,24; 1 Cor 6, 9; 1 Tm 1,8-10), in realtà parla o ha la benché minima allusione all'omosessualità, ma purtroppo ci vorrà tempo prima che un'alfabetizzazione biblica di base condotta dagli accademici giunga nell'abisso profondo dell'ignoranza biblica internettiana sbandierata dai seguaci della Bible Belt.

Ad maiora
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Messaggio da agabo »

polymetis ha scritto:
E' possibile alla luce di questa comparazione fare delle distinzioni sulla morale sessuale biblica?
Tu sei semplicemente disinformato, perché leggi e pensi nelle lingue moderne, secondo categorie culturali estranee ai testi antichi. Nessuno dei passi normalmente citati come attinenti all'omosessualità (Gn 19; Lev 18,22; 20,13; Rm 1,24; 1 Cor 6, 9; 1 Tm 1,8-10), in realtà parla o ha la benché minima allusione all'omosessualità, ma purtroppo ci vorrà tempo prima che un'alfabetizzazione biblica di base condotta dagli accademici giunga nell'abisso profondo dell'ignoranza biblica internettiana sbandierata dai seguaci della Bible Belt.

Ad maiora
Spiacente, prenditela piuttosto con la tua chiesa che vede il peccato in ogni cosa che sia in relazione al sesso e che condanna di conseguenza, e spesso ciecamente, ogni cosa, anche la più banale prevenzione contro l'AIDS. In questo campo, come ben sai, la "Bible belt" non puà farti da capro espiatorio perchè la sessuofobia, e in particolare l'omofobia, sono quotidianamente e morbosamente inquisiti soprattutto e più di tutti dalla gerarchia di santa madre chiesa cattolica romana e tutto il suo entourage di ipocriti moralisti dei quali, una buona percentuale, è immorale, dal punto di vista dell'etica sessuale ed anche ipocrita, come i mass-media ci informano con dovizia di particolari.
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Messaggio da polymetis »

Spiacente, prenditela piuttosto con la tua chiesa che vede il peccato in ogni cosa che sia in relazione al sesso e che condanna di conseguenza, e spesso ciecamente, ogni cosa, anche la più banale prevenzione contro l'AIDS. In questo campo, come ben sai, la "Bible belt" non puà farti da capro espiatorio perchè la sessuofobia, e in particolare l'omofobia, sono quotidianamente e morbosamente inquisiti soprattutto e più di tutti dalla gerarchia di santa madre chiesa cattolica romana e tutto il suo entourage di ipocriti moralisti dei quali, una buona percentuale, è immorale, dal punto di vista dell'etica sessuale ed anche ipocrita, come i mass-media ci informano con dovizia di particolari.
La Chiesa romana non esiste, poiché, essendo cattolica, la Chiesa è universale. Posso anche prendermela col clero della Chiesa, ma non certo con la Chiesa, visto che sono cose diverse, e dunque non ho nulla da rimproverare alla Chiesa Cattolica su questo tema, visto che essa non ha alcun parere su quest'argomento.
Non si vede poi in base a che cosa tu abbia ricavato l'idea che la maggior parte dei "moralisti" della Chiesa Cattolica sarebbe immorale. Certo i mass-media ci informano di molte immoralità, ma finché non ci informeranno anche della moralità non sarà possibile fare un confronto statistico tra i due gruppi per fare stime percentuali (il bene purtroppo non fa notizia, e dunque un prete che rimane casto non va nei telegiornali, ci va solo un prete che infrange il suo voto di castità e vuole sposarsi). Se tuttavia questi scandali morali fanno ancora notizia, significa che sono l'eccezione, altrimenti i telegiornali non li segnalerebbero.

Perché accuso la Bible Belt? Perché la Chiesa Cattolica al suo interno ha un' orda di teologi e biblisti che da tempo scrivono ed insegnano pacificamente in maniera non omofoba, e questo perché a differenza dei settari del Sud degli States gli intellettuali cattolici sono aperti e dialogano col mondo intellettuale e le diverse discipline accademiche. Alla formazione del parere degli intellettuali cattolici concorrono cioè i contributi della psicologia, dell'antropologia, delle scienze umane, ecc.
Non vedo invece nulla di tutto ciò nei predicatori della Bible Belt, che in questo sono identici ai TdG: un'accozzaglia di gente sottoculturata che si illude di avere una lettura trasparente della Bibbia e normalmente intenta a lanciare sermoni moraleggianti senza alcuna consapevolezza della problematicità dei testi che hanno in mano (anzi, spesso senza neppure la consapevolezza che non stanno declamando la parola di Dio ma una sua traduzione).
Certo San Pietro poteva predicare di Cristo senza aver studiato, perché il suo studio consisteva nell'averlo assiduamente frequentato, ma una situazione simile non è sostenibile oggi, proprio perché invece si predica di una persona vissuta duemila anni fa, che parlava un'altra lingua, e che agiva in un contesto che per noi oggi è alieno. San Pietro non aveva bisogno di studiare per sapere le metafore usate dagli ebrei o l'ambiente culturale del I secolo, perché li conosceva in quanto ci viveva: noi invece, 20 secoli dopo, non possiamo permetterci lo stesso lusso.
Se inaugurassi una religione che ha come dea Raffaella Carrà, nessun italiano di oggi avrebbe bisogno di una laurea per decriptare i suoi discorsi, proprio perché tutti siamo contemporanei di Raffaella. Ma una laurea servirà tra venti secoli a chi, devoto della dea Raffaella, vorrà mettersi a discutere su testi sacri scritti nell'italiano ormai estinto del XX secolo, testi rispecchianti l'ormai tramontata cultura dell'Italia novecentesca.
Pare che invece, per uscire di metafora, nella Bible Belt non ci sia alcuna consapevolezza di quest'aspetto, e che i telepredicatori non siano in grado di distinguere una lezione dal Codex Vaticanus da una del Codex Alexandrinus, col risultato che danno tutto per scontato, e rovinano migliaia di vite.


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Achille
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Messaggio da Achille »

Il link, che ho dovuto togliere perché rimandava ad un forum infetto da malware, parlava di TdG ed omosessualità.

Di recente in un sito geovista non ufficiale, degli anonimi TdG hanno pubblicato un articolo dove sostengono che i TdG non sono omofobi: http://www.tdgonline.net/indice/articoli/omofobia.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Cercano di dimostrare la loro “ragionevole ed equilibrata” veduta sull'omosessualità. Citano varie esperienze di ex omosessuali diventati TdG e che "hanno smesso" di essere omosessuali (un po' come si smette di fumare o di drogarsi...).

Mi ha colpito fra l'altro il modo in cui l'anonimo autore di questa pagina ha citato alcuni articoli della WTS, per far credere che i TdG sono sempre stati di mente aperta su questa tematica:
Anche la lettura ‘patologica’ dell’omosessualità, cioè come di una malattia mentale, non è mai stata perseguita; già negli anni ’80 venivano riportate citazioni di ricercatori (il cui punto di vista, per quei tempi, doveva apparire ‘pionieristico’ presso la pubblica opinione) orientati ad abbandonare tale veduta:

“Gli omosessuali non sono malati” - Sotto questa intestazione, un articolo apparso su La Sicilia del 12 giugno 1979 dichiarava: “L’omosessualità non è una malattia o un disturbo psicofisico congenito” […] Lo affermano i due noti sessuologi americani William Masters e Virginia Johnson. — Svegliatevi! dell’8/3/80, pag. 29.

Un tempo gli esperti di igiene mentale consideravano l’omosessualità una malattia. Ma non aveva lo stesso Freud affermato che il comportamento omosessuale “non si può classificare tra le malattie”? Nel 1973 il consiglio di amministrazione dell’Ordine degli Psichiatri Americani dichiarò che “l’omosessualità . . . di per se stessa non costituisce necessariamente un disturbo mentale”. – Svegliatevi! del 22/03/84, pag. 5.
Mi ha colpito il modo in cui questi TdG hanno citato degli articoli della WTS, omettendo (con i classici puntini di sospensione ...) parti delle frasi, e stravolgendone così completamente il significato.

Quello che non si dice, e che viene invece detto nelle citazioni complete, è che la WTS citava questi sessuologi per sostenere che gli omosessuali non erano malati (= affetti quindi da una patologia indipendente dalla loro volontà), ma erano invece dei viziosi, che avevano scelto di essere omosessuali. Il significato di queste citazioni è quindi completamente diverso: non era una difesa degli omosessuali, come si vuole far credere con le citazioni tagliate e tolte dal contesto, ma un'accusa di perversione e corruzione. Era come se la WTS dicesse: "Non cercate di compatire gli omosessuali, pensando che sono dei poveri malati. No, non sono malati ma sono dei pervertiti, persone che hanno scelto di essere quello che sono per vizio e corruzione e che meritano appieno di essere condannati".

Queste le citazioni compete (in rosso le parti omesse, in cui si esprime il punto di vista completo):
*** g80 8/3 p. 29 Uno sguardo al mondo ***
“Gli omosessuali non sono malati”
◆ Sotto questa intestazione, un articolo apparso su La Sicilia del 12 giugno 1979 dichiarava: “L’omosessualità non è una malattia o un disturbo psicofisico congenito, bensì un ‘comportamento appreso’ che nella grande maggioranza dei casi può essere ‘disimparato’.
“Lo affermano i due noti sessuologi americani William Masters e Virginia Johnson, dopo uno studio di oltre 15 anni su 300 soggetti omosessuali di ambo i sessi” in un loro libro di imminente pubblicazione. Essi affermano che, perché il loro trattamento psichiatrico di alcune settimane abbia successo nei soggetti omosessuali, “il desiderio di cambiare è molto importante”.
Quindi quello che veniva detto è che l'omosessualità "si impara", e che con un opportuno "trattamento psichiatrico di alcune settimane" gli omosessuali possono cambiare.
Altro che punto di vista "pionieristico", come vuol far credere l'anonimo autore della pagina su Tdgonline!
La citazione tolta dal contesto e mutilata fa dire a "Svegliatevi!" (sic!) cose completamente diverse da quelle realmente espresse.
Quando in quegli anni veniva detto che "gli omosessuali sono malati" si voleva esprimere una sorta di comprensione e di tolleranza: "Non è colpa loro se sono così, sono malati".
La WTS invece citava alcuni sessuologi che sostenevano invece che "la colpa" era degli omosessuali, che non volevano realmente cambiare.

Lo stesso si può dire del secondo articolo citato, a partire dal titolo:
*** g84 22/3 pp. 4-5 Un’epidemia di omosessuali ***
Un’epidemia di omosessuali
NEL 1970 il dottor Charles W. Socarides (dell’Albert Einstein College of Medicine, un istituto superiore di medicina di New York) avvertì che l’omosessualità era un’epidemia che si diffondeva più in fretta delle quattro principali malattie combattute dalla medicina.
Nove anni dopo alcune autorità di San Francisco calcolarono che circa il trenta per cento degli elettori di quella città erano “gay”. Fra gli eletti ci sono alcuni che ammettono apertamente d’essere gay. Vi sono circoli politici gay, chiese gay, sinagoghe gay e un servizio che combina appuntamenti per i gay.
Nel 1982 ad Atlanta, in Georgia, gli omosessuali sfilarono per le strade e asserivano di avere ottenuto il 25 per cento dei voti. L’Istituto per le Ricerche sul Sesso calcola che il 10 per cento della popolazione statunitense sia gay. “Uomini e donne omosessuali escono dall’ombra per vivere all’aperto, cosa che non ha precedenti”, dice la rivista Time. “Stanno colonizzando quartieri di grandi città facendone il loro esclusivo territorio, gestendo bar e fondando perfino chiese in cittadine conservatrici, e costituendo una rete nazionale di organizzazioni per offrire consigli e compagnia a quegli omosessuali — ancora la stragrande maggioranza — che continuano a nascondere il loro orientamento sessuale”.
Un tempo gli esperti di igiene mentale consideravano l’omosessualità una malattia. Ma non aveva lo stesso Freud affermato che il comportamento omosessuale “non si può classificare tra le malattie”? Nel 1973 il consiglio di amministrazione dell’Ordine degli Psichiatri Americani dichiarò che “l’omosessualità . . . di per se stessa non costituisce necessariamente un disturbo mentale”.
I cristiani del primo secolo non consideravano l’omosessualità come qualcosa di normale, come potevano esserlo gli occhi azzurri o la pelle scura. Quando donne omosessuali mutavano “il loro uso naturale in uno contro natura”, e uomini omosessuali facevano “ciò che è osceno” gli uni con gli altri, per quei cristiani equivaleva a coltivare “vergognosi appetiti sessuali”. — Romani 1:26, 27.
Ma come avviene con altri appetiti impuri e desideri dannosi, le tendenze omosessuali si possono dominare e anche vincere, dato che fanno parte della vecchia personalità di cui ci si deve spogliare. Nella congregazione di Corinto c’erano alcuni che erano stati omosessuali, e altri che erano stati ladri, avidi, ricattatori, ubriaconi, adulteri e idolatri. Eppure tutti questi erano cambiati. Erano stati “lavati . . . santificati . . . dichiarati giusti”. — I Corinti 6:9-11; Colossesi 3:5-11.
[Nota in calce]
“Gay”, omosessuale, spec. consapevole, lieto, fiero della propria condizione sessuale. — Il Nuovo Zingarelli, undicesima edizione.
Anche in questo articolo non c'è nulla di "pionieristico": si continua a sostenere che i "gay" sono tali non perché "malati" (e quindi in qualche modo compatibili, da comprendere) ma perché sono dei viziosi che non vogliono cambiare il loro modo di vivere.
Da notare che quando Freud disse che l'omosessualità non era un malattia, stava realmente dicendo qualcosa di "pionieristico" per quei tempi, ma i redattori dell'articolo di Svegliatevi! dubito che abbiano compreso realmente quello che il creatore della psicanalisi voleva dire...

Comunque si sapeva che la WTS cita spesso varie fonti omettendo dei punti significativi dalle sue citazioni e stravolgendo così il senso di ciò che le fonti citate volevano realmente dire.
Però questa volta gli anonimi redattori di TdGonline hanno superato i loro maestri (la WTS), arrivando al punto di stravolgere il senso di citazioni tratte dagli stessi articoli della WTS, facendo dire loro cose molto diverse da quelle realmente espresse!
Non c'è più religione :blu:

Achille
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Messaggio da Firefox »

polymetis, in pratica dici che l'omosessualità è approvata da Dio?
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Messaggio da davidemax1981 »

Io sono gay e son felice di peccare, non mi sento malato e non me ne frega dell'esegesi. Mi spiace per gli omofobi, perché se lo sono è perché si sentono molto infelici interiormente perché non ce la fanno a superare l'odio della società contro i gay, lo interiorizzano e siccome hanno pulsioni omoerotiche, proiettano il loro senso di paura verso una tale "caduta" verso i gay e lo trasformano inconsciamente in odio.
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Messaggio da Achille »

Achille ha scritto:Il link, che ho dovuto togliere perché rimandava ad un forum infetto da malware, parlava di TdG ed omosessualità.

Di recente in un sito geovista non ufficiale, degli anonimi TdG hanno pubblicato un articolo dove sostengono che i TdG non sono omofobi: http://www.tdgonline.net/indice/articoli/omofobia.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Cercano di dimostrare la loro “ragionevole ed equilibrata” veduta sull'omosessualità. Citano varie esperienze di ex omosessuali diventati TdG e che "hanno smesso" di essere omosessuali (un po' come si smette di fumare o di drogarsi...).

Mi ha colpito fra l'altro il modo in cui l'anonimo autore di questa pagina ha citato alcuni articoli della WTS, per far credere che i TdG sono sempre stati di mente aperta su questa tematica:
Anche la lettura ‘patologica’ dell’omosessualità, cioè come di una malattia mentale, non è mai stata perseguita; già negli anni ’80 venivano riportate citazioni di ricercatori (il cui punto di vista, per quei tempi, doveva apparire ‘pionieristico’ presso la pubblica opinione) orientati ad abbandonare tale veduta:

“Gli omosessuali non sono malati” - Sotto questa intestazione, un articolo apparso su La Sicilia del 12 giugno 1979 dichiarava: “L’omosessualità non è una malattia o un disturbo psicofisico congenito” […] Lo affermano i due noti sessuologi americani William Masters e Virginia Johnson. — Svegliatevi! dell’8/3/80, pag. 29.

Un tempo gli esperti di igiene mentale consideravano l’omosessualità una malattia. Ma non aveva lo stesso Freud affermato che il comportamento omosessuale “non si può classificare tra le malattie”? Nel 1973 il consiglio di amministrazione dell’Ordine degli Psichiatri Americani dichiarò che “l’omosessualità . . . di per se stessa non costituisce necessariamente un disturbo mentale”. – Svegliatevi! del 22/03/84, pag. 5.
Mi ha colpito il modo in cui questi TdG hanno citato degli articoli della WTS, omettendo (con i classici puntini di sospensione ...) parti delle frasi, e stravolgendone così completamente il significato.

Quello che non si dice, e che viene invece detto nelle citazioni complete, è che la WTS citava questi sessuologi per sostenere che gli omosessuali non erano malati (= affetti quindi da una patologia indipendente dalla loro volontà), ma erano invece dei viziosi, che avevano scelto di essere omosessuali. Il significato di queste citazioni è quindi completamente diverso: non era una difesa degli omosessuali, come si vuole far credere con le citazioni tagliate e tolte dal contesto, ma un'accusa di perversione e corruzione. Era come se la WTS dicesse: "Non cercate di compatire gli omosessuali, pensando che sono dei poveri malati. No, non sono malati ma sono dei pervertiti, persone che hanno scelto di essere quello che sono per vizio e corruzione e che meritano appieno di essere condannati".

Queste le citazioni compete (in rosso le parti omesse, in cui si esprime il punto di vista completo):
*** g80 8/3 p. 29 Uno sguardo al mondo ***
“Gli omosessuali non sono malati”
◆ Sotto questa intestazione, un articolo apparso su La Sicilia del 12 giugno 1979 dichiarava: “L’omosessualità non è una malattia o un disturbo psicofisico congenito, bensì un ‘comportamento appreso’ che nella grande maggioranza dei casi può essere ‘disimparato’.
“Lo affermano i due noti sessuologi americani William Masters e Virginia Johnson, dopo uno studio di oltre 15 anni su 300 soggetti omosessuali di ambo i sessi” in un loro libro di imminente pubblicazione. Essi affermano che, perché il loro trattamento psichiatrico di alcune settimane abbia successo nei soggetti omosessuali, “il desiderio di cambiare è molto importante”.
Quindi quello che veniva detto è che l'omosessualità "si impara", e che con un opportuno "trattamento psichiatrico di alcune settimane" gli omosessuali possono cambiare.
Altro che punto di vista "pionieristico", come vuol far credere l'anonimo autore della pagina su Tdgonline!
La citazione tolta dal contesto e mutilata fa dire a "Svegliatevi!" (sic!) cose completamente diverse da quelle realmente espresse.
Quando in quegli anni veniva detto che "gli omosessuali sono malati" si voleva esprimere una sorta di comprensione e di tolleranza: "Non è colpa loro se sono così, sono malati".
La WTS invece citava alcuni sessuologi che sostenevano invece che "la colpa" era degli omosessuali, che non volevano realmente cambiare.

Lo stesso si può dire del secondo articolo citato, a partire dal titolo:
*** g84 22/3 pp. 4-5 Un’epidemia di omosessuali ***
Un’epidemia di omosessuali
NEL 1970 il dottor Charles W. Socarides (dell’Albert Einstein College of Medicine, un istituto superiore di medicina di New York) avvertì che l’omosessualità era un’epidemia che si diffondeva più in fretta delle quattro principali malattie combattute dalla medicina.
Nove anni dopo alcune autorità di San Francisco calcolarono che circa il trenta per cento degli elettori di quella città erano “gay”. Fra gli eletti ci sono alcuni che ammettono apertamente d’essere gay. Vi sono circoli politici gay, chiese gay, sinagoghe gay e un servizio che combina appuntamenti per i gay.
Nel 1982 ad Atlanta, in Georgia, gli omosessuali sfilarono per le strade e asserivano di avere ottenuto il 25 per cento dei voti. L’Istituto per le Ricerche sul Sesso calcola che il 10 per cento della popolazione statunitense sia gay. “Uomini e donne omosessuali escono dall’ombra per vivere all’aperto, cosa che non ha precedenti”, dice la rivista Time. “Stanno colonizzando quartieri di grandi città facendone il loro esclusivo territorio, gestendo bar e fondando perfino chiese in cittadine conservatrici, e costituendo una rete nazionale di organizzazioni per offrire consigli e compagnia a quegli omosessuali — ancora la stragrande maggioranza — che continuano a nascondere il loro orientamento sessuale”.
Un tempo gli esperti di igiene mentale consideravano l’omosessualità una malattia. Ma non aveva lo stesso Freud affermato che il comportamento omosessuale “non si può classificare tra le malattie”? Nel 1973 il consiglio di amministrazione dell’Ordine degli Psichiatri Americani dichiarò che “l’omosessualità . . . di per se stessa non costituisce necessariamente un disturbo mentale”.
I cristiani del primo secolo non consideravano l’omosessualità come qualcosa di normale, come potevano esserlo gli occhi azzurri o la pelle scura. Quando donne omosessuali mutavano “il loro uso naturale in uno contro natura”, e uomini omosessuali facevano “ciò che è osceno” gli uni con gli altri, per quei cristiani equivaleva a coltivare “vergognosi appetiti sessuali”. — Romani 1:26, 27.
Ma come avviene con altri appetiti impuri e desideri dannosi, le tendenze omosessuali si possono dominare e anche vincere, dato che fanno parte della vecchia personalità di cui ci si deve spogliare. Nella congregazione di Corinto c’erano alcuni che erano stati omosessuali, e altri che erano stati ladri, avidi, ricattatori, ubriaconi, adulteri e idolatri. Eppure tutti questi erano cambiati. Erano stati “lavati . . . santificati . . . dichiarati giusti”. — I Corinti 6:9-11; Colossesi 3:5-11.
[Nota in calce]
“Gay”, omosessuale, spec. consapevole, lieto, fiero della propria condizione sessuale. — Il Nuovo Zingarelli, undicesima edizione.
Anche in questo articolo non c'è nulla di "pionieristico": si continua a sostenere che i "gay" sono tali non perché "malati" (e quindi in qualche modo compatibili, da comprendere) ma perché sono dei viziosi che non vogliono cambiare il loro modo di vivere.
Da notare che quando Freud disse che l'omosessualità non era un malattia, stava realmente dicendo qualcosa di "pionieristico" per quei tempi, ma i redattori dell'articolo di Svegliatevi! dubito che abbiano compreso realmente quello che il creatore della psicanalisi voleva dire...

Comunque si sapeva che la WTS cita spesso varie fonti omettendo dei punti significativi dalle sue citazioni e stravolgendo così il senso di ciò che le fonti citate volevano realmente dire.
Però questa volta gli anonimi redattori di TdGonline hanno superato i loro maestri (la WTS), arrivando al punto di stravolgere il senso di citazioni tratte dagli stessi articoli della WTS, facendo dire loro cose molto diverse da quelle realmente espresse!
Non c'è più religione :blu:

Achille
A proposito di quello che pensava Freud sull'omosessualità, ho trovato un testo che ne riporta delle citazioni:
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Ribadisco quanto espresso sopra: i redattori di "Svegliatevi!", quando citavano Freud e altri studiosi che dicevano che i gay NON sono malati, usavano queste affermazioni per esprimere un giudizio morale. Quello che intendevano dire era che se gli omosessuali fossero stati dei malati, la loro condizione non sarebbe stata una "colpa", il risultato di una scelta comportamentale. Le malattie, infatti, non si scelgono, al massimo si curano.
I TdG credevano che l'omosessualità fosse una scelta comportamentale, scrivevano che alcuni abbandonavano l'eterosessualità per diventare (volontariamente) omosessuali:

«Vi sono senz'altro molti fattori sociali ed emotivi che contribuiscono a far volgere qualcuno dalle relazioni eterosessuali a quelle omosessuali, e forse le cause fondamentali dell'omosessualità sono ignote. Ma nessuno dovrebbe fatalisticamente sostenere di 'non poterci far niente'. Perché? Perché tutte le informazioni disponibili sono d'accordo con la Bibbia: Gli omosessuali POSSONO cambiare. Nulla tranne lui solo costringe l'individuo a rimanere omosessuale ... Giacché si è omosessuali per scelta. ... un vizio così inveterato come l'omosessualità» (w75 1/2 p. 70).
«Senza dubbio è un insieme di fattori che spinge la persona ad abbandonare le normali relazioni eterosessuali per quelle omosessuali. In ultima analisi però, c'è un altro fatto da ricordare: Gli omosessuali hanno scelto il loro modo di vivere ... Gli omosessuali dunque sono tali perché lo vogliono».(g76 8/12).

Secondo la WTS i gay potevano cambiare se si convertivano alla "vera fede", diventando TdG: «La sola conclusione è che quelli che affermano che la conversione non produce un cambiamento nella personalità non hanno usato il giusto tipo di "provvedimenti spirituali". In altre parole, i presunti credenti non si erano convertiti al vero e autentico cristianesimo apostolico.»(g78 22/9).

Non c'era quindi nessuna affermazione "pioneristica" in queste citazioni in cui si diceva che i gay non sono malati, come vorrebbero far credere certi anonimi TdG internettiani, che manipolano e stravolgono il senso delle stesse pubblicazioni della WTS. I TdG erano omofobi, nella loro lettura fondamentalista della Bibbia, allora come lo sono oggi.

A proposito di affermazioni "pioneristiche", è davvero notevole quello che scrisse il fondatore della psicanalisi, come si legge nella citazione su riportata. Non solo non considerava malati i gay, ma diceva anche che essi non sono viziosi o "degradati", e che considerare un crimine l'omosessualità è una grande ingiustizia. Difatti si oppose a quelle leggi che penalizzavano l'orientamento sessuale omosessuale, come si legge nella nota.

I TdG invece, se avessero un loro "stato teocratico", farebbero come minimo arrestare i gay, se non addirittura condannarli a morte, come "prescriveva" il Levitico.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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virtesto
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Mi ricordo...

Messaggio da virtesto »

...che ci fu anche un articolo WTS che citava un "luminare" americano il quale, con successo, guariva gli omosessuali . Non tanto con cure psichiatriche ma farmaci , penso ormoni, che riportavano quei soggetti nella "giusta" situazione. Mi ricordo perchè mia moglie, TdG, me lo fece vedere. Ma fu tanto tempo fa.
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