Un paio di giorni fa, ho ricevuto sul mio conto privato di posta elettronica un’email che tradisce una grande frustrazione, ma, nel contempo, è aggressiva e insultante nei miei riguardi.
L’avrei cestinata senza neppure rispondere, come ho già fatto tante altre volte, ma ho finito per decidere di pubblicarla qui e sul mio sito, a mo’ di denuncia della bassezza con cui si macchiano certi Testimoni di Geova quando si sentono feriti dalle quattro verità che leggono su un sito o un forum come questo in merito al movimento di cui fanno parte.
La lettera, che riporto integralmente qui di seguito, ha il merito di non essere anonima, ma per evitare inutili ripercussioni, preferisco oscurare il nome e cognome del suo autore. Il testo dice quanto segue:
Lettere di questo tenore hanno una cosa in comune: nessuna argomentazione per difendere la propria fede o tesi, ma solo parlare ingiurioso. Denotano ignoranza, rabbia, e frustrazione per ciò che leggono e a cui non sanno nemmeno come confrontarsi se non riempirsi la bocca di parole sprezzanti, ingiuriose, insultanti e vomitevoli, che tradiscono solo la loro cieca maleducazione.Salve, non mi conosci ma ti conosco io per le tue stronzate che dici tu e i tuoi amici come te come si nota che siete dei falliti. La gente fallita non sa cosa fare nella propria vita non sanno crearsi niente non hanno un senso e tu sei uno di quelli, ti devi vergognare per quello che dici e scrivi della wt (è vero che hanno fatto tantissimi errori ,ma siamo umani e imperfetti non possiamo aspettarci la perfezione) mentre voi che fate, state li a farvi la scarpetta
questo a detto GEOVA, salmi dice (TACI DINANZI A GEOVA) se lo vedrà Lui con gli uomini, e tu che fai ti vuoi mettere al posto di GEOVA salmi cap.37 dice che Egli stesso riderà di te ,quindi ti devi solo vergognare
rifletti bene su queste parole.
E non ti offendere di quanto scritto (chi si offende è fetente)
Firmato: ld’i78@gmail.com
Detto questo, vorrei poter commentare il libello della mia lettrice, al quale farò pervenire il link di questo argomento come unica risposta alla sua missiva:
Forse inizierei per elencare alcune delle scritture base usate dalla Watchtower per un simile tipo di comportamento e di linguaggio, scritture che dovrebbero essere conosciute a memoria da qualsiasi Testimone di Geova:
(Colossesi 4:6) 6 La vostra espressione sia sempre con grazia, condita con sale, in modo da sapere come dare risposta a ciascuno.
(1 Pietro 3:15) ...Ma santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto.
(1 Pietro 3:16-17) ...6 Mantenete una buona coscienza, affinché in ciò di cui si parla contro di voi siano svergognati quelli che parlano sprezzantemente della vostra buona condotta riguardo a Cristo. 17 Poiché è meglio soffrire perché fate il bene, se la volontà di Dio lo desidera, che perché fate il male.
(Romani 12:17-21) 17 Non rendete a nessuno male per male. Provvedete cose eccellenti davanti a tutti gli uomini. 18 Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini. 19 Non vi vendicate, diletti, ma fate posto all’ira; poiché è scritto: “La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova”. 20 Ma, “se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli qualcosa da bere; poiché facendo questo accumulerai carboni ardenti sulla sua testa”. 21 Non farti vincere dal male, ma continua a vincere il male col bene.
(1 Pietro 2:23) ... Quando era oltraggiato, non rese oltraggio. Quando soffriva, non minacciò, ma continuò ad affidarsi a colui che giudica giustamente.
È proprio sulla base di queste ed altre scritture, che la Watchtower condanna il mondo dove dilaga questa forma di linguaggio, e ricorda ai propri membri di non imitarne l’esempio.
Ecco alcuni stralci presi da pubblicazioni della Watchtower in merito a quest’ argomento:
*** sj p. 10 I principi morali che seguiamo ***
Linguaggio osceno: Siamo contrari al turpiloquio; esso viola il comando biblico che dice: “La fornicazione e l’impurità d’ogni sorta o l’avidità non siano neppure menzionate fra voi, . . . né parlar stolto né scherzi osceni, cose che non si addicono”. — Efesini 5:3, 4.
*** es11 p. 97 Settembre ***
Paolo raccomandò: “La vostra espressione sia sempre con grazia, condita con sale, in modo da sapere come dare risposta a ciascuno”. (Col. 4:6) Se prendiamo l’abitudine di essere gentili in famiglia, con i compagni di scuola, i colleghi di lavoro, i componenti della congregazione e con le persone del vicinato, saremo meglio preparati ad affrontare scherni e insulti nel modo che si addice a un cristiano. —Rom. 12:17-21. w09 15/11 5:11, 12
*** w83 15/7 p. 7 Il turpiloquio è davvero nocivo? ***
La Parola di Dio comanda: “Non vi vendicate”. Piuttosto, “fate posto all’ira”, lasciando a Dio la vendetta. Rispondendo con parole e azioni gentili a chi vi offende, ‘accumulerete carboni ardenti sulla sua testa’ e forse lo indurrete a trattarvi con più dolcezza. Siate saggi e seguite sempre il positivo consiglio scritturale: “Benedite e non maledite”. — Romani 12:17-20, 14.
*** g03 8/6 p. 19 Evitate le parole che feriscono ***
la lettera che Paolo scrisse ai colossesi è tuttora valida. Paolo disse: “Allontanatele tutte da voi: ira, collera, malizia, parlare ingiurioso e discorso osceno dalla vostra bocca”. (Colossesi 3:8) È evidente che i cristiani sono esortati a evitare le esplosioni di rabbia e il linguaggio volgare che spesso le accompagna.
Ho trovato molto appropriato quest’ultimo articolo dello Svegliatevi perché, oltre a condannare il turpiloquio e la bestemmia, fa una breve analisi psicologica di chi usa questa specie di linguaggio.*** g92 8/12 p. 28 Perché turpiloquio e bestemmia non si addicono ai cristiani ***
Per definizione, turpiloquio e bestemmia hanno spesso a che fare con sentimenti di fastidio, frustrazione e ira. Quando si trovano in circostanze difficili, molti si lasciano scappare di bocca un’imprecazione per “sfogare . . . sentimenti repressi”.
Riferendomi dunque a quanto pubblicato dalla Watchtower, concludo che la Testimone di Geova che mi ha scritto soffre di sentimenti di fastidio, frustrazione e ira e che il suo unico scopo è quello di “sfogare … sentimenti repressi”.
Consiglierei a questa specie di persone, invece di farsi prendere dalla rabbia, l‘ira e la frustrazione, di usare il loro intelletto, non per sfogare sentimenti repressi, ma per costruire argomentazioni razionali da contrapporre a ciò che ha causato in loro tale irrefrenabile desiderio di rendersi ridicole con il loro linguaggio e con la loro assoluta mancanza di capacità intellettuale atta a confrontarsi con chi dissente dalla loro opinione.
Per la Watchtower, ogni occasione è buona per farsi pubblicità, anche per quanto riguarda le pretese alte qualità morali dei propri adepti. Un esempio di questa loro propaganda la ritroviamo nella rivista Svegliatevi del 22 maggio 1984 che riporto qui di seguito:
Dopo una lettera come quella che ho ricevuto, la Watchtower dovrebbe avere vergogna di stampare propaganda simile a questa!*** g84 22/5 p. 25 Una lettera di “reclamo” ***
Dopo un’assemblea di distretto dei testimoni di Geova tenuta a Glens Falls (New York, USA), un giornale locale (Post-Star) ha pubblicato la seguente lettera al direttore:
“La scorsa settimana i testimoni di Geova sono affluiti da ogni parte a Glens Falls per un congresso. Non so per quanto tempo ancora potremo sopportare un comportamento così rivoltante.
“Nessuno che fumasse marijuana. Nessuno sotto l’effetto dell’alcool o della droga. Niente musica assordante o da spaccare i timpani. Niente canzoni immorali. Niente rapporti sessuali illeciti. Niente bagarinaggio di biglietti. Niente urla né grida. Niente spinte o gomitate. Niente risse per entrare o uscire. Niente bestemmie né imprecazioni. Nessuno che gridasse oscenità. Niente gesti sconci. Niente barzellette spinte o turpiloquio. ….
“È stata veramente una cosa fuori del comune. Voglio dire: in nome di Dio, cosa stava succedendo? Sarebbe così terribile se un maggior numero di noi si comportasse così? C’è da chiederselo, non è vero?” — S. N. G., Whitehall, N.Y.
Ma veniamo al dunque:
Ciò che la Testimone di Geova definisce “stron…e” sembrano essere alcune cose che avrei detto, ma non entra nel merito né del cosa né tanto meno del perché.
Aggiunge che lo stesso vale per i miei non meglio identificati “amici”; anche qui senza alcuna evidenza.
Poi, usando non solo quale criterio, conclude che, per dire cose del genere … (appunto delle str…..e) la vita di tale persona deve per forza essere un fallimento. Non mi abbasserò nell’elencare i miei successi in campo personale, professionale, famigliare e sociale per confutare una tale accusa priva di fondamento, ma, mi limiterò nel dire che, tale asserzione è la dimostrazione stessa che questa Testimone di Geova non mi conosce affatto.
Passiamo ora a ciò che, secondo me, è il nocciolo della questione, ossia il motivo di tanta velleità. Dalla spiegazione data, proprio dall’articolo dello Svegliatevi precitato, l’abbandonarsi a un tale linguaggio è segno di “frustrazione”, “fastidio”, “ira” e “sentimenti repressi”.
In questo caso, quello che sembra roderle il fegato è che la dirigenza del movimento abbia “fatto tantissimi errori” e che si sente costretta a doverlo ammette. Ecco cosa le procura tanto fastidio e frustrazione all’origine del suo linguaggio.
Credo che, quando si riferisce alle “str…..e”, abbia in mente le accuse in merito ai “tantissimi errori” commessi dal movimento e, non potendo confutarli, liquida l’argomento definendole “str…..e”.
Poi, avendo dovuto ammettere l’esistenza dei “tantissimi errori”, finisce per “giustificarli”, come fanno moltissimi Testimoni di Geova, argomentando che, in fondo, sono semplicemente “umani” e “imperfetti” e che non possiamo aspettarci da loro la perfezione.
Peccato che, quando questa realtà è praticata dalla Cristianità, dalla Chiesa, dai Governi di qualsiasi nazione, da “questo mondo malvagio” nel suo insieme, allora, sia la dirigenza del movimento che i propri adepti dimenticano che anche questi son imperfetti, umani come loro e non risparmiano nessuna accusa e, perfino, condanna alla distruzione eterna nella veniente battaglia di Armaghedon!
Ecco dove nascono, secondo me, i sentimenti repressi di molti Testimoni di Geova.
In quanto alla frase conclusiva della lettera della Testimone di Geova, non mi abbasserò a commentare l’arrogante espressione tipicamente campana di chi, dopo averti aggredito senza alcun motivo personale si permette di ingiungerti di non offenderti, altrimenti, come se le ingiurie già dette non fossero abbastanza, saresti un “fetente”.
Non so cosa mi trattiene dal denunciare questa persona alla polizia postale per diffamazione e calunnia.
Ho conservato, a questo scopo, l'originale del suo messaggio, e già preso nota, oltre al suo nome, cognome e indirizzo email, anche il suo indirizzo IP assegnatole dal suo internet provider!