Ateismo e sentimenti

Per discutere di temi ed argomenti di vario genere.

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gabbiano74
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Questione di fondo !!!!

Messaggio da gabbiano74 »

Caro Vieri perchè ho sempre la sensazione che tu non abbia colto pienamente cosa
significa essere ateo o agnostico? :boh:

Generalmente non entro in questi discorsi, ma ti assicuro che da ateo provavo sentimenti
esattamente come ora che sono credente. Francamente faccio molta fatica a cogliere il senso del tuo discorso. :conf:

Prima di ogni credo o convinzione siamo esseri umani, il fatto che siamo in grado di comportarci e pensare razionalmente,
non significa che il nostro essere si limita a quello, e ciò non implica che questa parte irrazionale ed emotiva debba necessariamente
sottendere una spiritualità o religiosità.

Perché non provi a capire prima veramente cosa significa essere ateo senza farti condizionare da pregiudizi?

Saluti
Gabbiano74
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Vieri
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Un grazie sincero...

Messaggio da Vieri »

Un grazie sincero per gli interventi molto interessanti e moderati sia di Quixote che di Gabbiano e mi fa piacere alla fine, con l'intervento pacato di molti altri, affrontare senza polemiche una annosa questione relativa ad una maggiore comprensione delle differenze fra il pensiero di atei e credenti.
Confermo pertanto di aver apprezzato molto tali interventi e suggerimenti.

Approfondirò meglio prossimamente il tema facendomi risentire e cercando di esprimermi meglio e possibilmente di evitare ovviamente malintesi o velate polemiche.
Un cordiale saluto
:grazie:
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Ray
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Messaggio da Ray »

Mauro1971 ha scritto:
VictorVonDoom ha scritto:Per pietà (verso di me :ironico: ) non ho letto tutta la pappardella iniziale, quindi vado a braccio... ma considerando il titolo e chi ha aperto il thread penso di sapere già dove si voglia andare a parare e "ME PARE NA CAZZ****" :risata: :risata: :risata: :risata: :risata: :risata:
L'ho letto tutto, Confermo.
:risatina: :risatina: :risatina: :risatina: :risatina: :risatina:
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Buona sera :-)
In generale la gente pensa che “religione” e “spiritualità” siano sinonimi invece secondo me sono cose assai diverse e faccio l’esempio che usiamo sia per le piante che per gli animali cioè la specie e il genere,
la specie è una cosa e il genere altra .
Prendiamo per esempio la specie “ religione “,la religione raggruppa molti generi di spiritualità religiosa alcune delle quali fanno tranquillamente a meno di qualsiasi Dio come la Buddista ,eppure Il buddismo, come il Confucianesimo e altre religioni orientali hanno anche loro la loro spiritualità .
Che dire degli atei ? Perché dovrebbero avere meno spiritualità dei credenti delle religioni ? Perché dovrebbero interessarsi meno alla vita spirituale? Sinceramente da quando sono diventato ateo, mi sono interessato ancora di più alla spiritualità .
Ma cosa vuol dire ateo ? anche qui c’è confusione ,perché anche gli atei sono molto diversi fra loro come lo sono le religioni .
Io per esempio sono un ateo non dogmatico perché riconosco che il mio ateismo non è un “ sapere “ Per esempio io non so se Dio esiste o non esiste , credo nell’evoluzione ecc … ma una cosa certa è che non credo in Dio o negli dei che raccontano le religioni ,cioè non credo nella religione .
Anche qui ci sarebbe da discutere fra fede e sapere .
La religione insegna che la fede è per grazia ,invece il sapere si acquisisce ,ma in verità io sono fedele nei valori in cui credo ,perciò ho fede come il religioso ,perché anche l’ateo ha fede in quello che crede ,certo però che questa credenza è sempre sottoposta a verifica perché non rivelata ,ma pensata ,perciò è qui la differenza ,uno pensa e indaga ,sperimenta ecc.. e l’alto ,il religioso , invece gli viene insegnato o rivelato
Perciò abbiamo fra il religioso e l’ateo un metodo di base diverso ,ma lo stesso fine cioè lo spirituale ,cambia solo il metodo
Sinceramente credo che siamo animali pensanti o Homo sapiens e sinceramente non credo che si arriverà ad essere angeli cioè ad arrivare ad essere soprannaturali per la spiritualità .
Anche le religioni si aggiornano ,perché l’umanità va avanti ,infatti ogni pochino fanno concili ,encicliche ecc… aggiornamenti spirituali.
Che però definiscono “ ispirati “ da Dio ,invece gli atei dicono frutto della ricerca.
Insomma è solo il metodo diverso ,ma la spiritualità è la solita .
Solo un mio pensiero da povero ignorante ,perché a torto o a ragione io come ateo mi ritengo persona spirituale lo stesso .
Un caro saluto
Renato
mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

se un ateo mostra "sentimenti" alla fin fine non è ateo ma si ispira a "valori Cristiani"
E la multo vexata questio di questa discussione, nata da una mia precisa domanda in altra discussione: "cos'è che dovrebbe impedire a un materialista ateo e godereccio di avere anche dei sentimenti?" Vieri ad un certo punto ci aveva quasi preso, quando ha scritto che "per me questo suo ateismo non è vero ateismo come alla fine descritto nell'articolo (aberrante) citato sopra ma un positivo atto di rivolta, non solo verso un mondo esterno considerato ostile ma direi anche di profonda insoddisfazione personale dove alla fine ci si accorge ad un certo momento della vita che non bastano solo le soddisfazioni fisiche e materiali per vivere bene ma che alla fine sono i veri sentimenti di amore che donano pace e serenità al nostro cuore". Dico quasi preso perché ha ragione quando scrive che "alla fine ci si accorge ad un certo momento della vita che non bastano solo le soddisfazioni fisiche e materiali per vivere bene" ma non è vero - almeno per il sottoscritto - che sia "un positivo atto di rivolta [...] verso un mondo esterno considerato ostile". Vieri parte dal presupposto errato ("alla fine ci si accorge") che il mio lato sentimentale origini da una ripulsa per quello materiale, ma non è cosi. Io sono sempre stato allo stesso tempo materiale e sentimentale, e non ci vedo niente di strano. Non ci vedo alcuna incompatibilità e non mi ha mai creato problemi se non quando uno dei due è rimasto insoddisfatto perché io ho da sempre bisogno di entrambi. Dove sta il problema, quindi, se al mattino sto con un disabile e al pomeriggio vado a casa di una persona per infilarmi nel suo letto? Quale sarebbe la incompatibilità o, per dirla alla Vieri, l'incoerenza? Nella mia vita non ci sono, e non ci sono mai stati, schemi precompilati (se sei questo non puoi essere quest'altro: mo è tornato di moda che se sei contro Berlusconi sei comunista, ad esempio) e non ho ancora avuto bisogno che qualcuno decidesse per me. Al contrario di un Vieri che (legittimamente, per carità: è maggiorenne e vaccinato) ha deciso a un certo momento della sua vita di non pensare più con la sua testa ma con quella del capo della sua setta (poi deride i TdG che obbediscono al loro corpo direttivo) per me non decide nessuno, non ho bisogno di delegare ad altri le mie scelte e me sbatto altamente degli stereotipi e delle convinzioni della massa.
Scusa Victor ma dove sei nato ? Italia
Qual'è stata la cultura dominante in Italia da 2000 anni e nel mondo occidentale ? Valori cristiani.
Quindi alla fine anche se non lo ammetterai mai hai assorbito come educazione generale questi valori che credi che siano "tuoi" ma fanno ormai parte del tuo DNA
Io li ho assorbiti e li ho rifiutati. Prima di tutto perché fin da piccolissimo ho sempre rifiutato il sacro e il soprannaturale, ma anche perché (come già ho scritto) non credo all'amore a tutti i costi. Come già ho avuto modo di accennare, se io sono al tempo stesso materiale e sentimentale e perché ho assorbito e accettato, a partire dai 14 anni, i valori del libero pensiero, dell'uguaglianza e dell'elevazione morale dell'uomo perseguiti dalla Massoneria (nell'ottocento politicamente espressa dal Partito Repubblicano e dal Partito Radicale Italiano) che si sono tradotti nelle leghe per l'istruzione, nelle biblioteche popolari, nelle società di mutuo soccorso e soprattutto nei ricreatori, l'unica idea che la chiesa, nella persona di don Bosco, ricicla in senso religioso dando ai suoi il nome di oratori. Ci ho creduto e ci credo tuttora.
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Vieri
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Grazie anche a te per le tue parole e la tua sincerità.

Messaggio da Vieri »

mr-shadow ha scritto:
se un ateo mostra "sentimenti" alla fin fine non è ateo ma si ispira a "valori Cristiani"
E la multo vexata questio di questa discussione, nata da una mia precisa domanda in altra discussione: "cos'è che dovrebbe impedire a un materialista ateo e godereccio di avere anche dei sentimenti?" Vieri ad un certo punto ci aveva quasi preso, quando ha scritto che "per me questo suo ateismo non è vero ateismo come alla fine descritto nell'articolo (aberrante) citato sopra ma un positivo atto di rivolta, non solo verso un mondo esterno considerato ostile ma direi anche di profonda insoddisfazione personale dove alla fine ci si accorge ad un certo momento della vita che non bastano solo le soddisfazioni fisiche e materiali per vivere bene ma che alla fine sono i veri sentimenti di amore che donano pace e serenità al nostro cuore". Dico quasi preso perché ha ragione quando scrive che "alla fine ci si accorge ad un certo momento della vita che non bastano solo le soddisfazioni fisiche e materiali per vivere bene" ma non è vero - almeno per il sottoscritto - che sia "un positivo atto di rivolta [...] verso un mondo esterno considerato ostile". Vieri parte dal presupposto errato ("alla fine ci si accorge") che il mio lato sentimentale origini da una ripulsa per quello materiale, ma non è cosi. Io sono sempre stato allo stesso tempo materiale e sentimentale, e non ci vedo niente di strano. Non ci vedo alcuna incompatibilità e non mi ha mai creato problemi se non quando uno dei due è rimasto insoddisfatto perché io ho da sempre bisogno di entrambi. Dove sta il problema, quindi, se al mattino sto con un disabile e al pomeriggio vado a casa di una persona per infilarmi nel suo letto? Quale sarebbe la incompatibilità o, per dirla alla Vieri, l'incoerenza? Nella mia vita non ci sono, e non ci sono mai stati, schemi precompilati (se sei questo non puoi essere quest'altro: mo è tornato di moda che se sei contro Berlusconi sei comunista, ad esempio) e non ho ancora avuto bisogno che qualcuno decidesse per me. Al contrario di un Vieri che (legittimamente, per carità: è maggiorenne e vaccinato) ha deciso a un certo momento della sua vita di non pensare più con la sua testa ma con quella del capo della sua setta (poi deride i TdG che obbediscono al loro corpo direttivo) per me non decide nessuno, non ho bisogno di delegare ad altri le mie scelte e me sbatto altamente degli stereotipi e delle convinzioni della massa.
Scusa Victor ma dove sei nato ? Italia
Qual'è stata la cultura dominante in Italia da 2000 anni e nel mondo occidentale ? Valori cristiani.
Quindi alla fine anche se non lo ammetterai mai hai assorbito come educazione generale questi valori che credi che siano "tuoi" ma fanno ormai parte del tuo DNA
Io li ho assorbiti e li ho rifiutati. Prima di tutto perché fin da piccolissimo ho sempre rifiutato il sacro e il soprannaturale, ma anche perché (come già ho scritto) non credo all'amore a tutti i costi. Come già ho avuto modo di accennare, se io sono al tempo stesso materiale e sentimentale e perché ho assorbito e accettato, a partire dai 14 anni, i valori del libero pensiero, dell'uguaglianza e dell'elevazione morale dell'uomo perseguiti dalla Massoneria (nell'ottocento politicamente espressa dal Partito Repubblicano e dal Partito Radicale Italiano) che si sono tradotti nelle leghe per l'istruzione, nelle biblioteche popolari, nelle società di mutuo soccorso e soprattutto nei ricreatori, l'unica idea che la chiesa, nella persona di don Bosco, ricicla in senso religioso dando ai suoi il nome di oratori. Ci ho creduto e ci credo tuttora.
Grazie mr. Shadow anche a te per le tue parole e la tua sincerità.

Ho molto apprezzato le tue parole e mi ha fatto piacere che almeno (forse) per una volta essere riuscito a comprendere certi sentimenti e certe persone.

Del resto se noti, dopo tanti battibecchi e tante polemiche, questo alla fine è un grande successo per entrambi poichè riusciamo, piano piano a comprenderci e scusa se poi sono anche un po' sentimentale ma "comprendere" significa anche "amare",
Certamente hai avuto delle esperienze molto diverse dalle mie ma non per questo, anche se così profondamente diversi, non possa esistere un sereno dialogo.

Come ho accennato precedentemente e come giustamente diceva Renato considerando "la specie" e "il genere", (la specie è una cosa e il genere altra ) rispondere a tali problematiche caratteriali che poi riguardano tutti, ovviamente me compreso, richiedono una più approfondita riflessione e risponderò ovviamente a breve anche a te.

In ogni modo, grazie per queste aperture al dialogo vero.
Buona serata
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Buon giorno :-)
Continuando il discorso ,direi che il problema di fondo contro gli atei è il pregiudizio che in generale la religione ha avuto contro gli atei nei millenni di storia passati ,
infatti anche la Bibbia definisce " stolto e immorale " il non credente (Salmi 53:1 recita : Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c'è Dio».Sono corrotti, commettono iniquità,non c'è nessuno che faccia il bene.
Anche la tanto democratica Grecia antica condannò Socrate con due capi d'accusa: Empietà, perché non ha riconosciuto gli dei tradizionali della polis e Corruzione dei giovani ,perché come lui ,impararono a dubitare di ogni cosa .
Si ...gli atei ,chi dubitava della religione o metteva in discussione qualche insegnamento come gli apostati (e io sono anche un apostata ) ,sono sempre stati uccisi e messi al rogo .Gesù ne è un Esempio .ucciso come Bestemmiatore
Ora le cose stanno molto cambiando e anche la religione ha riconosciuto che le cose non stanno così e ho nell'intervento precedente ,citato la lettera del Papa Francesco a Scalfari.
L'ateo dice che siamo "animali intelligenti e sociali " ,infatti grazie all'intelligenza ed essere sociali ,ha fatto dell'uomo l'animale vincente .
Per vivere in società c'è bisogno di regole affinché ci sia ordine e giustizia ecc... e l'uomo sin dalle origini si è dato regole di comportamento
e poi via via le ha sempre migliorate e queste regole sarebbero i " valori umani " e ogni società ha i suoi valori .
Questi valori umani la religione li chiama "immagine di Dio " cioè amore,giustizia ecc.... e la religione insegna questi valori come una rivelazione Divina
invece l'ateo tramite leggi frutto di verifiche e di ricerca .
Comunque il pregiudizio contro gli atei è sempre forte e molti considerano sempre gli atei senza sentimenti e iniqui mentre verso la religione c'è molta più tolleranza .
Ma in verità se andiamo a vedere chi è in carcere e chi commette atti iniqui ,le carceri sono piene di credenti e non persone atee ,il rapporto è 1 ateo per 100 credenti delle varie religioni.
Tutti gli uomini sono creati ad immagine e somiglianza dell'unico Dio Padre. ...allora anche l'ateo è un uomo e se il credente ha sentimenti ,anche il non credente le deve avere per forza di cose .
Questa universalità non è soltanto un punto di partenza ma anche un punto di arrivo.
Tutti gli uomini sono intelligenti e sociali e hanno perciò sentimenti di amore e affetto per la famiglia ,la comunità in cui vivono e sono pronti a ogni sacrificio per il loro bene
e tutti gli uomini hanno la loro dignità che è l'amor proprio e ci tengono a fare bella figura di se come persone rette ,giuste e buone e questo sia se uno è ateo o religioso .
Questa dignità è un sentimento .
vi linko una lista di 600 atei famosi ...Virtuosi ,con grandi sentimenti
Se vi sembra poco ?
https://mondoateo.wordpress.com/2012/02 ... -600-nomi/" onclick="window.open(this.href);return false;
Buona giornata
Renato
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Messaggio da gabbiano74 »

renato-c ha scritto:Buona sera :-)
In generale la gente pensa che “religione” e “spiritualità” siano sinonimi invece secondo me sono cose assai diverse
Se stai rispondendo a me ti assicuro che ho ben chiaro che sono due concetti distinti, infatti ho scritto "religiosità o spiritualità" :ok:
renato-c ha scritto: Che dire degli atei ? Perché dovrebbero avere meno spiritualità dei credenti delle religioni ? Perché dovrebbero interessarsi meno alla vita spirituale? Sinceramente da quando sono diventato ateo, mi sono interessato ancora di più alla spiritualità .
Ovviamente anche gli atei possono avere la loro spiritualità, questo, altrettanto ovviamente non fa di loro dei credenti mascherati o reconditi.
renato-c ha scritto: Ma cosa vuol dire ateo ? anche qui c’è confusione ,perché anche gli atei sono molto diversi fra loro come lo sono le religioni .
Io per esempio sono un ateo non dogmatico perché riconosco che il mio ateismo non è un “ sapere “ Per esempio io non so se Dio esiste o non esiste , credo nell’evoluzione ecc … ma una cosa certa è che non credo in Dio o negli dei che raccontano le religioni ,cioè non credo nella religione.
No non c'è confusione ma solo delle sfumature. Da quello che scrivi non ti definirei ateo ma un agnostico con tendenze al teismo.

renato-c ha scritto: Anche qui ci sarebbe da discutere fra fede e sapere .
La religione insegna che la fede è per grazia ,invece il sapere si acquisisce ,ma in verità io sono fedele nei valori in cui credo ,perciò ho fede come il religioso ,perché anche l’ateo ha fede in quello che crede ,certo però che questa credenza è sempre sottoposta a verifica perché non rivelata ,ma pensata ,perciò è qui la differenza ,uno pensa e indaga ,sperimenta ecc.. e l’alto ,il religioso , invece gli viene insegnato o rivelato
Perciò abbiamo fra il religioso e l’ateo un metodo di base diverso ,ma lo stesso fine cioè lo spirituale ,cambia solo il metodo
Sinceramente credo che siamo animali pensanti o Homo sapiens e sinceramente non credo che si arriverà ad essere angeli cioè ad arrivare ad essere soprannaturali per la spiritualità .
Anche le religioni si aggiornano ,perché l’umanità va avanti ,infatti ogni pochino fanno concili ,encicliche ecc… aggiornamenti spirituali.
Che però definiscono “ ispirati “ da Dio ,invece gli atei dicono frutto della ricerca.
Insomma è solo il metodo diverso ,ma la spiritualità è la solita .
Solo un mio pensiero da povero ignorante ,perché a torto o a ragione io come ateo mi ritengo persona spirituale lo stesso .
Un caro saluto
Renato
Su questo non sono molto d'accordo e penso che tu abbia le idee molto confuse, te lo ripeto , la tua posizione sa molto di teismo e poco di ateismo.

Saluti
Gabbiano74
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

gabbiano74 ha scritto:
renato-c ha scritto:Buona sera :-)
In generale la gente pensa che “religione” e “spiritualità” siano sinonimi invece secondo me sono cose assai diverse
Se stai rispondendo a me ti assicuro che ho ben chiaro che sono due concetti distinti, infatti ho scritto "religiosità o spiritualità" :ok:
renato-c ha scritto: Che dire degli atei ? Perché dovrebbero avere meno spiritualità dei credenti delle religioni ? Perché dovrebbero interessarsi meno alla vita spirituale? Sinceramente da quando sono diventato ateo, mi sono interessato ancora di più alla spiritualità .
Ovviamente anche gli atei possono avere la loro spiritualità, questo, altrettanto ovviamente non fa di loro dei credenti mascherati o reconditi.
renato-c ha scritto: Ma cosa vuol dire ateo ? anche qui c’è confusione ,perché anche gli atei sono molto diversi fra loro come lo sono le religioni .
Io per esempio sono un ateo non dogmatico perché riconosco che il mio ateismo non è un “ sapere “ Per esempio io non so se Dio esiste o non esiste , credo nell’evoluzione ecc … ma una cosa certa è che non credo in Dio o negli dei che raccontano le religioni ,cioè non credo nella religione.
No non c'è confusione ma solo delle sfumature. Da quello che scrivi non ti definirei ateo ma un agnostico con tendenze al teismo.

renato-c ha scritto: Anche qui ci sarebbe da discutere fra fede e sapere .
La religione insegna che la fede è per grazia ,invece il sapere si acquisisce ,ma in verità io sono fedele nei valori in cui credo ,perciò ho fede come il religioso ,perché anche l’ateo ha fede in quello che crede ,certo però che questa credenza è sempre sottoposta a verifica perché non rivelata ,ma pensata ,perciò è qui la differenza ,uno pensa e indaga ,sperimenta ecc.. e l’alto ,il religioso , invece gli viene insegnato o rivelato
Perciò abbiamo fra il religioso e l’ateo un metodo di base diverso ,ma lo stesso fine cioè lo spirituale ,cambia solo il metodo
Sinceramente credo che siamo animali pensanti o Homo sapiens e sinceramente non credo che si arriverà ad essere angeli cioè ad arrivare ad essere soprannaturali per la spiritualità .
Anche le religioni si aggiornano ,perché l’umanità va avanti ,infatti ogni pochino fanno concili ,encicliche ecc… aggiornamenti spirituali.
Che però definiscono “ ispirati “ da Dio ,invece gli atei dicono frutto della ricerca.
Insomma è solo il metodo diverso ,ma la spiritualità è la solita .
Solo un mio pensiero da povero ignorante ,perché a torto o a ragione io come ateo mi ritengo persona spirituale lo stesso .
Un caro saluto
Renato
Su questo non sono molto d'accordo e penso che tu abbia le idee molto confuse, te lo ripeto , la tua posizione sa molto di teismo e poco di ateismo.

Saluti
Gabbiano74
grazie Gabbiano :-)
Non sono d'accordo su alcune cose . io ritengo di avere una religiosità laica ,termine che purtroppo non è accettato ,ma la religiosità non significa credere per forza a un un Dio o a una religione ,
ma invece è religiosità anche condividere degli ideali che hanno le religioni che poi molti di questi sono quelli che chiamiamo i valori universali dell'uomo e io credo in questi ideali come quello della fratellanza,solidarietà ecc...
ma non tutti quelli che predica la religione
Ateo ...anche qui non esiste un solo tipo di ateo ti linko una breve inchiesta che ne ha trovati 6 ,ma c'è ne sono di più
un caro saluto anche ate :-) ciao
Renato

https://www.fanpage.it/sei-ateo-e-di-quale-tipo/" onclick="window.open(this.href);return false;

La prima categoria è l’intellettuale ateo/agnostico:
è quella più numerosa. Sono circa il 38% dei non credenti, convinti delle proprie idee pur non essendo attivisti litigiosi. In genere si muovono all’interno di gruppi interessati allo scetticismo, e per questo sono spesso considerati dogmatici. Ma in realtà il loro interesse alla discussione è più razionale che “politico”, non sono intenzionati a convertire i credenti o a mostrare loro l’irrazionalità delle fede ma a cercare la verità, a promuovere la discussione razionale e la libertà del pensiero dai dogmi.

Gli attivisti: anche gli attivisti sono di frequente bollati come dogmatici, ma il loro primo interesse non è attaccare i credenti o capovolgere a loro vantaggio l’assertività religiosa. Sono motivati dai valori vicini all’umanesimo, dall’uguaglianza, dai diritti civili. A volte si limitano a essere attivisti con i propri amici e il proprio gruppo familiare, a volte promuovono iniziative pubbliche in nome della consapevolezza. Sono il secondo gruppo per numero, arrivando a circa il 23%.

I cercatori/agnostici:
sono meno dell’8% e la loro caratteristica principale è il non sapere, non poter avere la certezza di nulla, comprese le credenze religiose. Se non sappiamo nulla, non possiamo nemmeno sapere che Dio non esiste. Sono considerati dagli atei dei codardi, ma l’incertezza è per loro giustificata dalla difficoltà filosofica di affermare qualcosa in materia di credenze. È un dubbio metafisico, non una mancanza di coraggio.

Gli antiteisti:
sebbene siano spesso considerati dai credenti come “gli atei”, sono circa il 15% dei non credenti. Sono più aggressivi della prima categoria, e ci tengono a mostrare ai credenti l’inganno in cui rimangono intrappolati. L’idea di eliminare la religione dalla faccia della terra è per loro un obiettivo importante. Il livello di aggressività dipende da molti fattori, e i ricercatori sottolineano anche che a volte sono impetuosi per reazione alle credenze religiose abbandonate.

I non teisti:
non credono in alcun dio, e non si interessano nemmeno tanto delle credenze altrui. Spesso sono persone che vivono in contesti in cui la religione non è influente, e il loro modo di pensarla si potrebbe descrivere come un’alzata di spalle. A chi domanda loro cosa pensano delle credenze religiose rispondono, appunto, con un gesto di indifferenza. Sono poco più del 4%.

Gli atei/agnostici rituali:
rifiutano gli aspetti sovrannaturali, ma apprezzano alcuni aspetti sociali della religione. Riconoscono un’appartenenza di gruppo, una specie di identità etnica. Secondo alcuni credenti potrebbero essere più pericolosi degli atei belligeranti, perché potrebbero essere seduti accanto a voi durante la messa. Sono circa il 12%.

continua su: https://www.fanpage.it/sei-ateo-e-di-quale-tipo/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Un grazie a Renato e Gabbiano....

Messaggio da Vieri »

Per prima cosa sono felice che la discussione particolarmente importante e delicata non vada come spesso accade "in caciara" ma si mantenga su un equilibrato dibattito.

Dato che gli argomenti su tale tema sono notevoli e variegati desidero allora per non annoiare troppo con lunghe pappardelle, scusandomi per quella iniziale, desidero esprimere qui di seguito solo una risposta in merito.
Gabbiano:
Generalmente non entro in questi discorsi, ma ti assicuro che da ateo provavo sentimenti
esattamente come ora che sono credente. Francamente faccio molta fatica a cogliere il senso del tuo discorso.Prima di ogni credo o convinzione siamo esseri umani, il fatto che siamo in grado di comportarci e pensare razionalmente, non significa che il nostro essere si limita a quello, e ciò non implica che questa parte irrazionale ed emotiva debba necessariamente sottendere una spiritualità o religiosità.
Per prima cosa desidero subito sfatare il fatto che forse alcuni hanno interpretato il mio post iniziale come se avessi detto che un "ateo" non possa amare ed avere dei sentimenti perchè ateo mentre da (falso) cristianuccio darei tutto il merito ai soli credenti......

Se rileggete allora bene mi sono riferito ad un articolo ripreso da:
La violenza dell’amore
di Paolo Ferrarini

rilevato dal sito web:
“Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti”.
https://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/ ... nza-amore/" onclick="window.open(this.href);return false;

Articolo dal quale ho rilevato:
I valori dell’UAAR
I valori a cui si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; l’autodeterminazione; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; l’acquisizione della conoscenza attraverso il metodo scientifico; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali.
L'eudemonismo è la dottrina morale che riponendo il bene nella felicità (eudaimonia)[1] la persegue come un fine naturale della vita umana.
Dottrina morale o 'etica è una branca della filosofia che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale.
Domanda relativa:
......ma "comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale" non sono alla fine gli stessi di quelli promulgati dal vangelo da 2000 anni a questa parte ?

E' certo che anche prima di Cristo esistessero dei valori morali sicuramente ripresi dalla Bibbia ma allora ad esempio nel mondo antico era lecito uccidere per vendetta o l'onore era così sacro che anche l'ebreo Saul si uccise per non cadere in mano ai nemici come del resto tutti quelli di Masada....e non per niente Gesù disse di non essere venuto ad abolire la legge ma di portarla a compimento...
Avevo scritto:
Una persona “Razionalista” non dovrebbe essere allora quella che usa in tutto, sempre la ragione ?
Il razionalismo (dal termine latino ratio, «ragione») è una corrente filosofica basata sull'assunto che la ragione umana può in principio essere la fonte di ogni conoscenza.
L'uomo è sempre e solo “ragione”, calcolo, valutazione o anche emotività e sentimenti ?
Siamo solo macchine che elaborano sempre dando solamente soluzioni logiche e quindi razionali ?

In conclusione direi allora da queste parole che la risposta da 1 milione di dollari:
"se un ateo possa avere sentimenti,"
la risposta è implicita partendo proprio dal titolo del sito web e questa risposta è NO.

Se secondo questo ragionamento la ragione e la razionalità per principio prevalgono sempre, ovviamente non c'è spazio all'emotività ed ai sentimenti.
Mi sembra logico.
Del resto anche l'autore di questo articolo dice che non si può "amare a comando".....

Mi spiegate allora come una persona che si dichiara invece ateo convinto vantandosi poi di aver abbondantemente disobbedito ai comandamenti e condotto sempre una propria vita “alla grande” ….in tutto e per tutto, ..... :cer: debba poi avere dei sentimenti di compassione, di amore, di disponibilità verso degli handicappati portando loro il conforto di un sorriso e di una sua presenza?

Se dovesse ragionare "razionalmente" dovrebbe anche dire. "ma chi me lo fa fare a perdere il mio tempo con questa gente che poi non capisce nemmeno quasi niente "?

Se invece uno ci va contrariamente a questa "razionalità" probabilmente esiste allora qualche cosa di positivamente diverso ?
Non notate, allora, in tutto questo delle enormi contraddizioni ?
Desidero dare ragione a Renato quando parla di "razze" e di "specie".
Ci possono essere magari due "razze" di credenti e non credenti ma se parliamo allora di "specie", andiamo a vedere che di queste ce ne sono da ambo i lati tantissime delle quali mi ero permesso di elencarne alcune in tema di ateismo.

Del resto, sinceramente non penso che una persona "pura di cuore" come Renato, pur dichiarandosi (per me falsamente) ateo possa condividere integralmente, come non ritengo, con molti altri le velenose invettive dell'autore di quell'articolo.
Se poi volete una mia impressione....devo dire che se tutti gli atei di questo mondo fossero come Renato,..... in Paradiso ci sarebbero i posti in piedi..... :sorriso:

Per concludere:
renato-c ha scritto:
Buona sera :-)
In generale la gente pensa che “religione” e “spiritualità” siano sinonimi invece secondo me sono cose assai diverse
Gabbiano ha risposto
Se stai rispondendo a me ti assicuro che ho ben chiaro che sono due concetti distinti, infatti ho scritto "religiosità o spiritualità" :ok:
Condivido e concordo sulla differenziazione di questi termini poichè alla fine è per me che nascono tutti gli equivoci che dividono le persone.

Una persona potrebbe dichiararsi "credente" ed essere "religiosa" ma sicuramente NON spirituale per il semplice fatto che non ha assorbito nel suo cuore i veri insegnamenti del vangelo e per farla breve come il fariseo del tempio....che ritiene di essere più bravo di altri per rispettare tutte le REGOLE IMPOSTE.
Desidero poi sottolineare queste due ultime due parole che significano puro formalismo ma niente "agape".

A sua volta una persona potrebbe dichiararsi "non credente" e non religiosa, anzi osteggiando una religiosità solo formale ma che anche se non desidera alla fine riconoscere apertamente le parole del vangelo poichè paiono "imposte", alla fine le condivide e le rende attuali nella sua vita.

Quello che però mi disturba è il notare spesso questa presunta "superiorità morale" dell'ateo rispetto al "credente" poiché "lui" non "dona amore a comando"

Onestamente per me questa è una emerita fesseria derivata dal presupposto e dalla prevenzione che tutti i "credenti" come tali devono obbedire a Dio ed agire necessariamente di conseguenza come una IMPOSIZIONE tale che prevede immani castighi se non lo si obbedisce.

Qui ci si basa sempre sul solito discorso della paura e del plagio (tipico dei tdG) non capendo o non volendo capire la vera essenza del cristianesimo.
"Io sono la via, la verità e la vita" c'è scritto nel Vangelo e quindi viene affermata l'esistenza di un percorso, una strada che veramente può condurti alla vita (dell'anima).....e non esistono imposizioni o terribili punizioni se non obbedisci ma Gesù ha sempre predicato la misericordia ed il perdono dei peccati.

Non desidero poi ulteriormente portare avanti l' argomento che è la presunta "superiorità morale" degli uni rispetto agli altri mettendoci ovviamente nel calderone "credenti" e "miscredenti" che potrebbe essere argomento di un'altra discussione...

Infine:
Se invece spesso da ambo le parti prima di guardare subito il colore della nostra "razza" e dire: "illuso imbecille",...o "vade retro Satana" si guardasse alla nostra "specie" e quindi veramente dentro al nostro cuore, ed ai nostri sinceri sentimenti, senza giudizio preconcetto, alla fine noteremmo che esisterebbero, se veramente sinceri con gli altri, molti punti di unione e di contatto e tali da renderci tutti veramente fratelli.

Se poi pensate che questo possa essere anche un bel discorso teorico da "pretino" potete anche pensarlo ma nella vita bisogna anche "sognare".....
:grazie:
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E meno male che non volevi essere prolisso... :risata: :risata: :risata:
Vieri ha scritto: Per prima cosa desidero subito sfatare il fatto che forse alcuni hanno interpretato il mio post iniziale come se avessi detto che un "ateo" non possa amare ed avere dei sentimenti perchè ateo mentre da (falso) cristianuccio darei tutto il merito ai soli credenti......
In verità l'hai detto ...
Vieri ha scritto: Mi spiegate allora come una persona che si dichiara invece ateo convinto vantandosi poi di aver abbondantemente disobbedito ai comandamenti e condotto sempre una propria vita “alla grande” ….in tutto e per tutto, ..... :cer: debba poi avere dei sentimenti di compassione, di amore, di disponibilità verso degli handicappati portando loro il conforto di un sorriso e di una sua presenza?

Se dovesse ragionare "razionalmente" dovrebbe anche dire. "ma chi me lo fa fare a perdere il mio tempo con questa gente che poi non capisce nemmeno quasi niente "?

Se invece uno ci va contrariamente a questa "razionalità" probabilmente esiste allora qualche cosa di positivamente diverso ?
Non notate, allora, in tutto questo delle enormi contraddizioni ?
Poi riguardo a questa tua affermazione:
Vieri ha scritto: Domanda relativa:
......ma "comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale" non sono alla fine gli stessi di quelli promulgati dal vangelo da 2000 anni a questa parte ?

E' certo che anche prima di Cristo esistessero dei valori morali sicuramente ripresi dalla Bibbia ma allora ad esempio nel mondo antico era lecito uccidere per vendetta o l'onore era così sacro che anche l'ebreo Saul si uccise per non cadere in mano ai nemici come del resto tutti quelli di Masada....e non per niente Gesù disse di non essere venuto ad abolire la legge ma di portarla a compimento...
I "modelli comportamentali" sono quelli che la "società" si auto-impone per istinto di autoconservazione, per dirla in parole semplici. L'uomo è un animale che ha bisogno di vivere in comunità, la comunità per esistere ha bisogno di certe regole che si evolvono con il tempo.

Se è per questo, nella cattolicissima Italia, fino alla metà del XX secolo veniva "riconosciuto" il cosiddetto "Delitto d'onore" (art.587 del Codice Penale) e siamo ben oltre l'avvento di Cristo, giusto?
Vieri ha scritto: Quello che però mi disturba è il notare spesso questa presunta "superiorità morale" dell'ateo rispetto al "credente" poiché "lui" non "dona amore a comando"

Onestamente per me questa è una emerita fesseria derivata dal presupposto e dalla prevenzione che tutti i "credenti" come tali devono obbedire a Dio ed agire necessariamente di conseguenza come una IMPOSIZIONE tale che prevede immani castighi se non lo si obbedisce.
Beh, anche tu hai i tuoi pregiudizi sui non credenti che paginate e paginate di spiegazioni non sono riusciti, non dico ad estirpare, ma neanche a scalfire, tant'è che riapri, a cadenza regolare, gli stessi thread portando a sostegno delle tue idee le stesse argomentazioni più volte discusse o, addirittura, smentite.

Ad esempio:
Vieri ha scritto:
Qui ci si basa sempre sul solito discorso della paura e del plagio (tipico dei tdG)
non capendo o non volendo capire la vera essenza del cristianesimo.
Mentre ti han fatto notare che chi è cresciuto secondo la dottrina della tua religione ha potuto constatare insegnamenti simili. E' solo un esempio eh...
Vieri ha scritto: Se invece spesso da ambo le parti prima di guardare subito il colore della nostra "razza" e dire: "illuso imbecille",...o "vade retro Satana" si guardasse alla nostra "specie" e quindi veramente dentro al nostro cuore, ed ai nostri sinceri sentimenti, senza giudizio preconcetto, alla fine noteremmo che esisterebbero, se veramente sinceri con gli altri, molti punti di unione e di contatto e tali da renderci tutti veramente fratelli.

Se poi pensate che questo possa essere anche un bel discorso teorico da "pretino" potete anche pensarlo ma nella vita bisogna anche "sognare".....
:grazie:
Nessuno ha mai detto che se ti considero un "illuso" non possiamo essere fratelli :ironico: :ironico: :ironico: :ironico:
Comunque, ripeto, è la tua testarda riproposizione degli stessi argomenti e degli stessi tuoi pregiudizi che, spesso, contribuisce ad "inasprire" i toni, perchè alla fine dopo pagine e pagine di spiegazioni vedere che dall'altra parte c'è un muro porta qualcuno a "scattiare", come si dice dalle mie parti. :ironico: :ironico:
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Messaggio da Mauro1971 »

Molto semplicemente c'è una funzione nel nostro cervello che si chiama "Empatia", è lei alla base della compassione e/o dell'amore verso gli altri ed è appannaggio di tutti gli esseri umani, in diverse gradazioni ovviamente.
Dove questa manchi si è in presenza di una patologia neuropsichiatrica molto grave.

Ora, se qualcuno necessita una religione per provare compassione è lui ad avere un problema di empatia, molto banalmente.
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Messaggio da nelly24 »

Cogitabonda ha scritto: che nel profondo di ogni persona buona, generosa e sensibile si debba per forza nascondere una fede religiosa non confessata,
Qualcuno sa dirmi a quale confessione religiosa appartengono gli animali? Gli animali AMANO profondamente, sanno essere buoni, generosi e sensibili (almeno quelli che ho conosciuto io).
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Messaggio da Vieri »

Mauro1971 ha scritto:Molto semplicemente c'è una funzione nel nostro cervello che si chiama "Empatia", è lei alla base della compassione e/o dell'amore verso gli altri ed è appannaggio di tutti gli esseri umani, in diverse gradazioni ovviamente.
Dove questa manchi si è in presenza di una patologia neuropsichiatrica molto grave.

Ora, se qualcuno necessita una religione per provare compassione è lui ad avere un problema di empatia, molto banalmente.
Più o meno sapevo alla fine che anche per i sentimenti umani, davi una risposta scientifica di questo tipo dove l'uomo è per te solo un "ammasso di cellule celebrali" che comandano altri organi ma solo un po' più evoluto degli animali.....

Sai che per me questa tua definizione è molto triste poichè la vedo una considerazione molto riduttiva su quello che si possa definire "uomo"..... :piange:

L'idea che per provare tali sentimenti (di compassione) si debba necessitare di una religione è tua pura immaginazione, cercando sempre dall'alto della tua "sapienza" di non conoscere minimamente cosa significhi veramente la parola "credo"-
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Mauro1971 ha scritto:Molto semplicemente c'è una funzione nel nostro cervello che si chiama "Empatia", è lei alla base della compassione e/o dell'amore verso gli altri ed è appannaggio di tutti gli esseri umani, in diverse gradazioni ovviamente.
Dove questa manchi si è in presenza di una patologia neuropsichiatrica molto grave.

Ora, se qualcuno necessita una religione per provare compassione è lui ad avere un problema di empatia, molto banalmente.


Salve :-) Come spiegato in precedente mio intervento ,per migliaia e migliaia di anni gli atei sono sempre stati banditi e classificati immorali e ritenuti senza cuore o sentimenti ,perché senza Dio.
Dare del senza Dio a una persona è sempre stato sinonimo di persona satanica ,immonda e stolta e si sa che poi i pregiudizi sono duri a morire .
Negli ultimi secoli con la rivoluzione Francese ,sono nati movimenti politici che in se rivendicavano aspetti e caratteristiche anche della religione ,come libertà ,uguaglianza ,fraternità ecc..
e per fare un esempio di persone non religiose nel senso tradizionale ,diversi comunisti atei che io ho conosciuto ,
si vantavano di essere veri seguaci di Gesù ,perché secondo loro Gesù era comunista perché amava i poveri e a sentir loro vestiva di rosso ecc... a parte queste baggianate ...
volevo solo evidenziare che questi comunisti atei a sentir loro ,erano religiosi e seguivano Gesù. Insomma la gente è religiosa e segue dei valori che poi la religione dice ,dice di essere suoi ,
ma in verità appartengono all'uomo per sua natura .
Spirituale ...spirituale è altra cosa ,la spiritualità a a che fare con la sensibilità e la persona spirituale sa da se cosa fare senza bisogno di essere comandata e il suo animo sente il bisogno del fratello e agisce non per qualche vantaggio ,
anzi ..spesso mette a repentaglio la propria vita e propri averi per soccorrere e fare il bene verso il malcapitato come fece il Buon Samaritano e ricordiamo che il samaritano era un apostata della religione ebraica .
Il religioso spesso e volentieri obbedisce e basta ,invece chi è spirituale ascolta la propria coscienza e opera spinto dai valori in cui crede .
Per me un grande uomo spirituale religioso ,un prete ,è stato Don Milani ,
pongo un video che illustra la sua spiritualità più che religiosità
Mi raccomando .....nen pensate che io sia comunista . non lo sono .
un caro saluto
Renato
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Messaggio da Vieri »

nelly24 ha scritto:
Cogitabonda ha scritto: che nel profondo di ogni persona buona, generosa e sensibile si debba per forza nascondere una fede religiosa non confessata,
Qualcuno sa dirmi a quale confessione religiosa appartengono gli animali? Gli animali AMANO profondamente, sanno essere buoni, generosi e sensibili (almeno quelli che ho conosciuto io).
Scusa Nelly probabilmente non hai mai tenuto in casa un leone, un serpente, un coccodrillo.......ed è certo che gli animali domestici siano più sensibili e "affettivi".....spesso lasciandoci anche meravigliati ......

I regno animale è dominato principalmente però da degli istinti e questi sono improntati alla ricerca del cibo, autodifesa, personale o del branco, al proseguimento della specie e conseguente solidarietà di gruppo e "amore" per i loro piccoli.

Recentemente ho letto che i coccodrilli fanno mediamente fino a 30 uova e ovviamente la madre protegge o cerca di proteggere queste uova dai predatori ma quando queste si dischiudono è lì che inizia la vera lotta di sopravvivenza poichè alla fine solo il 2 % di loro sopravvive ma sai perchè ? Vengono mangiati dagli stessi coccodrilli del branco......

Anche questa è "selezione naturale"........
Buona giornata anche a te
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Victor in breve...

Messaggio da Vieri »

E' certo che sei per le maniere spiccie....e ascoltare fa sempre fatica specie se uno la pensa diversamente da te....
Scrivi.
Nessuno ha mai detto che se ti considero un "illuso" non possiamo essere fratelli :ironico: :ironico: :ironico: :ironico:
Comunque, ripeto, è la tua testarda riproposizione degli stessi argomenti e degli stessi tuoi pregiudizi che, spesso, contribuisce ad "inasprire" i toni, perchè alla fine dopo pagine e pagine di spiegazioni vedere che dall'altra parte c'è un muro porta qualcuno a "scattiare", come si dice dalle mie parti. :ironico: :ironico:
Mi è piaciuta tra l'altro la tua, che considero una battuta:
Nessuno ha mai detto che se ti considero un "illuso" non possiamo essere fratelli :ironico: :ironico: :ironico: :ironico:

Dove io ovviamente sarei il fratello handicappato da sopportare e compatire.....? :ironico: :ironico:

Dai per favore, è chiaro che parti sempre dai soliti pregiudizi capendo o meglio volendo capire ....sempre "fischi per fiaschi"ed ovviamente se uno, del resto come te è convinto delle proprie idee, le ribatte e cerca a sua volta di spiegarle meglio.

In questo thread ho cercato anche riuscendoci di mantenere un confronto che non sia "caciara" e spero anche di esserci riuscito e per favore, manteniamo allora tale orientamento.
Buona giornata.
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:Dai per favore, è chiaro che parti sempre dai soliti pregiudizi capendo o meglio volendo capire ....sempre "fischi per fiaschi"
Tu invece no?
Vieri ha scritto: Dove io ovviamente sarei il fratello handicappato da sopportare e compatire.....? :ironico: :ironico:
Tu stesso l'hai detto! :ironico: :ironico:

Scherzi a parte:

illuso:
(aggettivo) Che si fa delle illusioni, che vive nell'illusione di qualcosa
(sostantivo maschile) Persona che crede in modo cieco e infondato nell'avverarsi delle proprie previsioni e speranze; sognatore.


illusione:
Percezione soggettiva che non corrisponde alla realtà oggettiva
Speranza infondata


Ovvio che per me certe specie di credenti sono "illusi", non ho problemi a dirlo. Non per questo non possiamo essere "fratelli", chi l'ha mai detto questo?
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Messaggio da nelly24 »

Vieri ha scritto:
Scusa Nelly probabilmente non hai mai tenuto in casa un leone, un serpente, un coccodrillo.......ed è certo che gli animali domestici siano più sensibili e "affettivi".....spesso lasciandoci anche meravigliati ......
Troppo spesso la selezione naturale vale anche per l'essere umano non solo per gli animali.
Essere atei o credenti centra ben poco.
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Ciao Victor....

Messaggio da Vieri »

La storia dei "fratelli" per dirti la verità mi piace ed era successo anche tempo fa con un altro di un forum diverso che era alla fine decisamente diverso dal sottoscritto ( direi un po' come te...) ed alla fine di una infinità di email gli dissi:
" a questo punto o ci mandiamo a stendere vicendevolmente o diventiamo amici"......

Mi riscrisse mandandomi poi la sua email privata e siamo alla fine diventati amici tanto da andarlo a trovare due volte (750 km....) e sai come ci appelliamo ora ? "U' fra'.".... :sorriso:

Quindi se non mi tratti da "fratello handicappato" :ironico: io ci sto volentieri anche con te....
:strettamano:
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:La storia dei "fratelli" per dirti la verità mi piace ed era successo anche tempo fa con un altro di un forum diverso che era alla fine decisamente diverso dal sottoscritto ( direi un po' come te...) ed alla fine di una infinità di email gli dissi:
" a questo punto o ci mandiamo a stendere vicendevolmente o diventiamo amici"......

Mi riscrisse mandandomi poi la sua email privata e siamo alla fine diventati amici tanto da andarlo a trovare due volte (750 km....) e sai come ci appelliamo ora ? "U' fra'.".... :sorriso:

Quindi se non mi tratti da "fratello handicappato" :ironico: io ci sto volentieri anche con te....
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Ma ci mancherebbe! Un conto è il dibattito serrato, un altro conto è il giudizio sulla persona, che c'entra!
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:Molto semplicemente c'è una funzione nel nostro cervello che si chiama "Empatia", è lei alla base della compassione e/o dell'amore verso gli altri ed è appannaggio di tutti gli esseri umani, in diverse gradazioni ovviamente.
Dove questa manchi si è in presenza di una patologia neuropsichiatrica molto grave.

Ora, se qualcuno necessita una religione per provare compassione è lui ad avere un problema di empatia, molto banalmente.
Più o meno sapevo alla fine che anche per i sentimenti umani, davi una risposta scientifica di questo tipo dove l'uomo è per te solo un "ammasso di cellule celebrali" che comandano altri organi ma solo un po' più evoluto degli animali.....

Sai che per me questa tua definizione è molto triste poichè la vedo una considerazione molto riduttiva su quello che si possa definire "uomo"..... :piange:

L'idea che per provare tali sentimenti (di compassione) si debba necessitare di una religione è tua pura immaginazione, cercando sempre dall'alto della tua "sapienza" di non conoscere minimamente cosa significhi veramente la parola "credo"-
Buona giornata..
Non ha nulla di triste, è semplicemente vero. Vi manca la concezione dell'effettiva portata di milioni di anni di evoluzione.
Ma parte questo perchè mai dovrebbe essere triste? E' una incredibile meraviglia, l'unico problema che può porsi e se non vi piace perchè porta lontano da ciò che vorreste credere come vero. Ma li la tristezza è un problema solo vostro, ed in qualsiasi caso conta ciò che è vero non ciò che può piacere di più o meno.

Non vedo un "mero" ammasso di cellule ma un fantastico ammasso di cellule, Vieri.
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Messaggio da VictorVonDoom »

Mauro1971 ha scritto:
Vieri ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:Molto semplicemente c'è una funzione nel nostro cervello che si chiama "Empatia", è lei alla base della compassione e/o dell'amore verso gli altri ed è appannaggio di tutti gli esseri umani, in diverse gradazioni ovviamente.
Dove questa manchi si è in presenza di una patologia neuropsichiatrica molto grave.

Ora, se qualcuno necessita una religione per provare compassione è lui ad avere un problema di empatia, molto banalmente.
Più o meno sapevo alla fine che anche per i sentimenti umani, davi una risposta scientifica di questo tipo dove l'uomo è per te solo un "ammasso di cellule celebrali" che comandano altri organi ma solo un po' più evoluto degli animali.....

Sai che per me questa tua definizione è molto triste poichè la vedo una considerazione molto riduttiva su quello che si possa definire "uomo"..... :piange:

L'idea che per provare tali sentimenti (di compassione) si debba necessitare di una religione è tua pura immaginazione, cercando sempre dall'alto della tua "sapienza" di non conoscere minimamente cosa significhi veramente la parola "credo"-
Buona giornata..
Non ha nulla di triste, è semplicemente vero. Vi manca la concezione dell'effettiva portata di milioni di anni di evoluzione.
Ma parte questo perchè mai dovrebbe essere triste? E' una incredibile meraviglia, l'unico problema che può porsi e se non vi piace perchè porta lontano da ciò che vorreste credere come vero. Ma li la tristezza è un problema solo vostro, ed in qualsiasi caso conta ciò che è vero non ciò che può piacere di più o meno.

Non vedo un "mero" ammasso di cellule ma un fantastico ammasso di cellule, Vieri.
Concordo in pieno!
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Messaggio da Vieri »

Mauro.
Non vedo un "mero" ammasso di cellule ma un fantastico ammasso di cellule, Vieri.
Primo: è sapere chi ha avuto una idea così "fantastica" di metterle tutte insieme e farci ragionare così.....poichè non sono convinto del "caso" e della sola "evoluzione" .....

Secondo: "ritenere che oltre a questo "fantastico ammasso di cellule" l'uomo sia ben qualche cosa di più...... :sorriso:
Victor: Ma ci mancherebbe! Un conto è il dibattito serrato, un altro conto è il giudizio sulla persona, che c'entra
Bene, bene allora u'fra'......contraccambi? :sorriso:
:ciao:
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:
Mauro.
Non vedo un "mero" ammasso di cellule ma un fantastico ammasso di cellule, Vieri.
Primo: è sapere chi
[/quote]
E niente, ci deve per forza essere un "chi". Proprio sta cosa che non c'è alcuna necessità di alcun "chi" non riesce a sfiorarti il pensiero.
ha avuto una idea così "fantastica" di metterle tutte insieme e farci ragionare così.....poichè non sono convinto del "caso" e della sola "evoluzione" .....
Questo è un problema tuo, ovvio poi non essere convinto dell'evoluzione senza averla studiata un po' è facile. Ma è cosa abbastanza comune tra i "fedeli", anche se in modo maggiore tra i vari "Sola Scriptura" che si studiano magari tomi e tomi di libri che dovrebbero "demolire" l'evoluzione e che invece quando analizzati con cognizione di causa dicono solo amenità, ma mai si sognano di andarsi a studiare, e comprendere, quello che vorrebbero invece criticare.
Ma tant'è ripeto, problema alla fine tuo, limite tuo.
Secondo: "ritenere che oltre a questo "fantastico ammasso di cellule" l'uomo sia ben qualche cosa di più...... :sorriso:
Perchè mai? Non serve, quello che sappiamo già solo ad oggi basta ed avanza a dare un quadro generale abbastanza chiaro in questo senso. "L'ammasso di cellule" ci spiega senza necessità di aggiunte, al momento.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
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Salve
vedo che la discussione va avanti veloce e sinceramente il tempo mi è tiranno a star dietro e abbiate pazienza se non rispondo a tutto
I sentimenti sono nati con l'uomo stesso ,perché altrimenti senza l'amore della prole ,dei parenti ,del clan non sarebbe sopravvissuto e sempre questo sentimento l'ha aiutato a sviluppare la spiritualità
Io semplicemente definisco la spiritualità l’amore verso l’uomo e il prodigarsi per esso .Questo piano piano ha prodotto tutti quei valori di giustizia ,fratellanza ,uguaglianza ecc...
La spiritualità è insita in ogni uomo sin dalle origini e per quanto penso io in origine non esisteva la religione .
Molto progresso moderno che ha valorizzato l’uomo ,non è venuto dalla religione ,ma da stati laici .
Non a caso la Dichiarazione dei Diritti Umani è stata creata inspirandosi a principi di laicità e le religioni non erano presenti ,
anzi molti Diritti umani sono stati contestati dalle religioni e ancor oggi sono sempre oggetto di disputa .
Propongo sulla spiritualità due brevi video ,uno da un ateo e uno da un prete
Ciao
Renato
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Salve
:-) pensavo discussione andata avanti ...
propongo una mia visione di un futuro migliore ove i sentimenti avranno priorità
buona notte
ciao
renato
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